Luigi Pulci, La confessione, 1484

ognun che passa pel tuo chiostro ¶ a vicitare il

chiostro ¶ a vicitare il tuo divoto altare, ¶ leggendo, per

un paternostro. ¶ Priega il tuo figlio che non voglia

vista; ¶ ogni cosa il tuo servo un tempo lesse

fine, ¶ ch'ancor dal tuo veder non è coperto

sia il nome del tuo figlio, ¶ e per condur

ti veggo con Ioseffe tuo sedere. ¶ Veggo tanti pastor

come un tempo el tuo figlio si tacque ¶ tra

tempio ¶ santo e 'l tuo vecchierel dir così gramo

veggo in alto il tuo figlio: o crudel croce

ofizio, ¶ penso quanto dolor tuo cor trafigge. ¶ Veggo il

è perché sempre il tuo figliuol te esaude, ¶ però

dello Olimpo urano ¶ questo tuo Serafin credo venisse ¶ e

sendo appellato Marïano ¶ del tuo nome segnato e di

in Emaùs fe' il tuo figliuolo: ¶ e se tu

merzè, ¶ priega il dolce tuo caro unico e solo