Pietro Metastasio, Giustino, 1713

cui stirpe il sangue tuo deriva. ¶ Fece vano de

porre in opra il tuo potere, ¶ Calcando l'orme

esser pronto ad ogni tuo comando ¶ Accelerato vien da

e la sorte al tuo desio. ¶ SCENA SECONDA ¶ imperatore

TEOD. Oh se il tuo forte duce, eccelso sposo

eccelso sposo, ¶ Congiungerà col tuo potere immenso ¶ Anche le

me l'eseguire il tuo comando, ¶ Perché dal giusto

in un punto il tuo poter distendi ¶ Sovra i

sordo mare, ¶ Innalzando il tuo legno ¶ Talor vicino al

Amor faccia vendetta ¶ Del tuo dolor colla sua face

ch'eguagliar possa il tuo gran merto, ¶ Poiché due

tua contentezza e il tuo diletto, ¶ E che mi

amor, ¶ Se solo il tuo rigor ¶ Fu quel che

mi piace il saggio tuo consiglio; ¶ E se avverrà

già tutta disposta a tuo favore: ¶ Onde spero che

giungere al fin del tuo desio? ¶ SOF. Esclude ogni

intanto ¶ L'imperatrice a tuo favor si adopra. ¶ SCENA

fronte, ¶ Ché il pianto tuo già la vittoria ottenne

rapir dai perigli il tuo contento. ¶ Al vostro pianto

Ma quale entro il tuo petto ¶ Timoroso pensiere. ¶ Del

col suo gelo il tuo piacere? ¶ T'intendo, Amor

il corso ancor del tuo desio. ¶ SOF. Bench'io

che doglia. ¶ TEOD. Il tuo soverchio amore ¶ Forse sarà

perché fuggirla è in tuo potere. ¶ CLE. Se fosse

Sopporta in pace il tuo dolore. Anch'io ¶ Ho

peno ¶ Resta, ed il tuo martire ¶ Col prudente consiglio

potessi ¶ Soddisfar pienamente il tuo desire! ¶ CORO ¶ Oh folle

ponga fine a tanto tuo lamento. ¶ È di un

giunta ¶ Dove del braccio tuo vana è la forza

a mezzo il corso tuo giungesti a sera, ¶ Dalla

reggere il corso al tuo naviglio.' ¶ Ma non volea