Giacomo Leopardi, Canti, 1837

Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, ¶ Mai

ti difende ¶ Nessun de' tuoi? L'armi, qua l

mio. ¶ Dove sono i tuoi figli? Odo suon d

estranie contrade ¶ Pugnano i tuoi figliuoli. ¶ Attendi, Italia, attendi

intorno, ¶ Volgiti agli avi tuoi, guasto legnaggio; ¶ Mira queste

Non sorser gli occhi tuoi; mercè, non danno, ¶ L

Ch'abbella agli occhi tuoi quest'ermo lido, ¶ Te

amici ¶ Non crescano i tuoi figli, e non di

e degli alteri ¶ Disdegni tuoi si sconsolava il folle

Che più bello a' tuoi dì splendesse il sole

Sorte non fenno. A' tuoi superbi regni ¶ Vile, o

Non brillin gli occhi tuoi se non di pianto

Internamente? Obblivione ingombra ¶ I tuoi pensieri, e gli avviluppa

morte, sventura agli occhi tuoi, ¶ Fuggitivo Consalvo? Egli la

beltà splendea ¶ Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, ¶ E

tanto ¶ Inganni i figli tuoi? ¶ Tu pria che l

Il fior degli anni tuoi; ¶ Non ti molceva il

Altro tempo. I giorni tuoi ¶ Furo, mio dolce amor

Son questi i doni tuoi, ¶ Questi i diletti sono

Altro che gli occhi tuoi veder più vago? ¶ Altro

cosa nessuna ¶ I moti tuoi, né di sospiri è

nelle curve labbra ¶ De' tuoi bambini, il niveo collo

delle frodi, ¶ Pur ne' tuoi contemplando i suoi begli

atto ¶ Spiar sommessamente, a' tuoi superbi ¶ Fastidi impallidir, brillare

chiama ¶ Lunge dai cari tuoi, ¶ Bellissima donzella? ¶ Sola, peregrinando

tornerai. L'aspetto ¶ De' tuoi dolci parenti ¶ Lasci per

Come i più degni tuoi moti e pensieri ¶ Son

scorso! ¶ Un già de' tuoi, lodato Gino; un franco

disse, ¶ I propri affetti tuoi. Di lor non cura

prole. All'ombra de' tuoi velli ¶ Italia crescerà, crescerà

allegra arbor né fiore, ¶ Tuoi cespi solitari intorno spargi

Anco ti vidi ¶ De' tuoi steli abbellir l'erme

e conversar sovente ¶ Co' tuoi piacevolmente, e che i