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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matilde Serao, Il romanzo della fanciulla, 1886

concordanze di «tutta»

nautoretestoannoconcordanza
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Si avviarono, Maria Vitale, tutta indolenzita, con un gran
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sua scrittura rotonda e tutta svolazzi, scriveva da una
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la bella faccia rotonda tutta conturbata, dall’idea di
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una magrolina e snella, tutta inglese, col vestito a
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di Foggia. Annina Pescara, tutta fiera, rizzava la piccola
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comare mi aveva regalato. Tutta la famiglia mia avrà
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A quell’ora? con tutta la buona volontà, sono
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dannato. Clemenza Achard era tutta confusa, non osando intraprendere
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che trapelavano: ella ascoltava tutta intenta, con gli occhi
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Ma la sua civetteria, tutta languori, si compiaceva di
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cravatta di merletto; e tutta la bella persona, dalle
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ne andava, col padre, tutta incappucciata nella mantiglia che
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un curioso fenomeno psicologico, tutta una rivoluzione in quegli
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Casale, la bruna grassotta, tutta profumata di muschio, scrisse
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dei morti. E per tutta la prima settimana di
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non avevano mangiato mai tutta quella roba. Ma con
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non rispose più nessuno. Tutta pensosa la vice-direttrice
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coraggio, con una rassegnazione tutta giovanile. Ogni tanto si
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della faccia, come se tutta quell’elettricità le si
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della Juliano, che colpiva tutta la sezione: una disgrazia
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bianchi di zingarella, ballando tutta la notte, cenando in
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Piccola Russia e contro tutta la razza slava. ¶ — Che
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chinava il capo arrossendo, tutta confusa, abbracciando le sue
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avendo innanzi agli occhi tutta una visione di stoffe
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e allegre, avevano invitata tutta l’aristocrazia di Napoli
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di Napoli, di Castellamare, tutta la ufficialità di marina
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maritata, seguendola dovunque, ballando tutta la sera con lei
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farle una predica, traversarono tutta la lunghezza della corazzata
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si attacca la bandiera, tutta avvolta nelle pieghe bianche
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vestita di seta bianca, tutta coperta di gioie, dal
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con una certa morbidezza tutta gaia e semplice, Eva
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no, cara Chiarella, è tutta una poesia.... ¶ — Bah! troppi
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Anna Doria che entrava, tutta sola, con le guancie
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Figurati che ha passato tutta questa notte in una
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Olga ha pianto durante tutta la messa. ¶ — Chissà, se
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nera foderata di astrakan, tutta alamari e cordoni, con
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Sì, sì, hanno giuocato tutta la notte, Carlo ha
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interrogandosi, — ma Eva sorrideva, tutta felice, tenendo d’occhio
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un cantuccio, con Giulio, tutta beata, scambiando con lui
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parola, luce, affetto, sentimento, tutta un’anima che s
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Olgarella. ¶ E si appoggiò, tutta fidente, tutta innamorata, al
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si appoggiò, tutta fidente, tutta innamorata, al braccio di
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di pena dominava oramai tutta la gente venuta a
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la sposa. ¶ Nella chiesa tutta stucchi e oro, ornata
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a sinistra si affollava tutta, l’aristocrazia napoletana, la
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quel matrimonio aveva turbata tutta la società, vi aveva
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chiesa, l’attraversò in tutta la sua lunghezza, per
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amplissimo, che l’avvolgeva tutta; grossi orecchini di brillanti
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velluto bianco. Ella era tutta candida, da capo a
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commosso lietamente, dava a tutta la faccia come un
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una sacchetta di pelle tutta sdrucita: le Galanti, che
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e bruna fanciulla zoppa, tutta elegante, tutta profumata, piena
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fanciulla zoppa, tutta elegante, tutta profumata, piena di merletti
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con una penna rossa tutta strigliata e cascante; senza
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un sogno fu.... ¶ divenne tutta pensosa. La cantante socchiudeva
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due o tre mamme, tutta sorridente, tutta affaccendata. ¶ Il
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tre mamme, tutta sorridente, tutta affaccendata. ¶ Il ponente rinfrescava
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allora giravano attorno, attorno, tutta la sera, due per
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da quel momento, per tutta la serata, Carluccio e
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vestito di seta azzurra, tutta gonfia, col collo troppo
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quando Matilde Cipullo giunse, tutta scalmanata, con Giovannino Pasanisi
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le ragazze Galanti che tutta la sera avevano tenuto
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pietà; Carmela, la giovane, tutta sola, silenziosa, già stanca
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ne andava con Carluccio, tutta gloriosa della magnificenza del
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spalliera di seta rossa tutta tagliuzzata e stinta: una
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passaggio era perfettamente oscuro. ¶ Tutta la potenza dell’illuminazione
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destinata a schiacciarla per tutta la vita. Bussarono alla
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solluchero e suonerà per tutta la sera. ¶ Dopo un
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spensierata, le pareva che tutta la sala girasse. Gennaro
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seta nera, Caterina Borrelli tutta pomposa in un vestito
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piaceva loro: ella sentì tutta la vergogna della sua
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sue trine lavate; sentì tutta la vergogna di quello
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per cedere, si levò, tutta bella, al braccio di
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Tuttavilla per far divertire tutta quella gioventù si sacrificò
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dietro alla coppia danzante, tutta la sala rideva alle
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sulle spalle, avevano condotto tutta la loro tribù di
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stava in un angolo, tutta ingrugnata, non potendosi muovere
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ai tegami di cui tutta Napoli si fornisce; la
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in via dei Fiorentini, tutta sconcertata. Nella penombra del
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nuove sventure. ¶ Alla sera tutta Napoli si riversò per
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tagliando il Vesuvio in tutta la sua larghezza, prendendo
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scendeva verso Napoli, Ida, tutta tremante, mormorò: ¶ — Perchè non
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verso la Riviera, godendosi tutta la eruzione. ¶ Sopra una
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si faceva burlare da tutta la classe: Cleofe Santaniello
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due volte in uno, tutta la scuola, soprani, mezzi
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alla classe che restava tutta in piedi, in silenzio
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in una lunga spiegazione tutta letteraria, tutta poetica, dell
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lunga spiegazione tutta letteraria, tutta poetica, dell’armonia nell
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perduto nelle Alpi, era tutta scossa; persino Isabella Diaz
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un sogno. E mentre tutta la classe era profondamente
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spalle Carolina Mazza suggerirgliela tutta, leggendola nel libro. Ma
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Atwood, lunga, sottile, complicata, tutta ottone ed acciaio, drizzava
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come se volessero estrarne tutta la verità. Ma dopo
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fuori un altro nome: tutta la classe teneva gli
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francamente che poteva dire tutta la teoria della legge
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magnificamente: posso parlare per tutta la classe. ¶ Ma la
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creatura orrenda, leggeva, camminando tutta sola, appena vedendoci in
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mani. Quella visita fu tutta un’amarezza: quelle che
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lezione, costei si alzò, tutta vivace, andò alla lavagna
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professore gliela facesse dire tutta, per correggerla: macchè! La
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lane, cavare una mano tutta nodosa e rossa dal
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l’aria beata, rossa tutta nella faccia con gli
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Figuratevi che vogliono sapere tutta la storia della letteratura
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forte di aver sbagliato tutta la dimostrazione di aritmetica
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po’ là a spizzico, tutta intenta alla civetteria e
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mentre quella restava lì tutta imbarazzata, tutta vergognosa della
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restava lì tutta imbarazzata, tutta vergognosa della sua malattia
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piccine sono stati quieti tutta una giornata, solo perchè
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e bianca. Ella mostrava tutta questa roba, a tutti
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e Grazia Orlando era tutta commossa, a vedere il
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suo bell’ufficiale in tutta quella luce rossa, come
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di Rosina Sticco erano tutta una fioritura di rosei
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applaudì, la folla ondeggiò tutta, per la soddisfazione. Emma
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malgrado dell’allegrezza di tutta quella gioventù maschile e
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scorgere in quel gruppo tutta una visione dell’avvenire
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una camiciuola di batista tutta spumosa di merletti; sui
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in cui si riassume tutta la vita femminile: queste
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in quella stanza, ascoltava. Tutta quella maternità che fluiva
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sguardi, in certe intonazioni, tutta quell’onda letificante di
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anima, ella beveva quasi, tutta quella dolcezza: e nello
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viva scampanellata, risuonò per tutta la casa; il volto
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cappello scintillante di perline, tutta dignitosa, attentissima, tendeva le
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e cravatta bianca: e tutta la processione delle vecchie
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viatico d’amore per tutta l’esistenza. Un silenzio
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di ditini irrequieti, inteneriva tutta la società. Lo baciavano
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mostrando la testa bruna tutta arruffata di ricci, e
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personcina bionda era comparsa, tutta inondata di sole, ammiccando
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una grande coperta fatta tutta di stelle; la si