Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

tutti i sensi, di tutte le epoche, d’ogni

crescano belle e saporite tutte queste delizie; e non

proprio grembo per accogliere tutte le scolature che non

po’ dell’alveare come tutte le case della gente

come le altre, guardano tutte sui campi, a mezzodì

per l’amore a tutte; leggendo su una targhetta

e destinata ad assorbire tutte le nostre mire; soste

correndo incontro lietissime a tutte le sue catastrofiche conseguenze

pronunziato il nome che tutte le mani si allungano

se non da loro, tutte quelle aristocrazie? ¶ Entrati nel

che non dovevano essere tutte del medesimo parere sentendosi

e che ospitavano in tutte quattordici famiglie di piccola

sempre più avido di tutte quelle attrattive che il

veli antichi, ricami di tutte le epoche. Come la

istante divino. Quasi che tutte la dovessero eseguire. ¶ Quella

sopportato, prima di arrendersi, tutte le umiliazioni, i disagi

avventuroso di quelli che tutte le ragazze, ad ogni

di tutti, e di tutte le informazioni e profezie

seguito il destino di tutte le altre sorelle di

tante coppie fossero formate tutte da creature giovani e

verità si è che tutte e due conoscevano gli

ammirevole. ¶ E le passanti, tutte senza eccezione, rattenevano un

col tetto come in tutte le case di queste

essa s’erano date tutte allontanandosi dall’altra, dalla

suscettibili padrone andavano su tutte le furie, adducendo che

alla solita veglia di tutte le vendemmie, nella quale

si teneva pronta a tutte le evenienze. ¶ Una volta

ce ne fosse per tutte, anche per le brutte

Giselda venuta dopo, fra tutte era passata inosservata adattandosi

pronunziarne il nome. Per tutte le altre città si

provocare sopportandone ogni eccesso, tutte le conseguenze pur di

arrivo era meglio tacere tutte queste notizie, e si

corpo forte ed elegante. ¶ Tutte queste osservazioni e macchinazioni

quello spontaneo movimento di tutte le donne e donnette

qui». Volendo dire che tutte le sciagure andavano a

Avevano fatto fronte a tutte le avversità, superate tutte

tutte le avversità, superate tutte le disgrazie, riempito tutte

tutte le disgrazie, riempito tutte le buche: «che donne

in scompiglio più di tutte le parole: preso dalla

cascare, senza farsene accorgere, tutte le cose che si

superare in tal campo tutte le prove. Quindi di

la cucina che, come tutte le stanze del pianterreno

averle in regola e tutte, e dalle quali risultò

nella loro camera come tutte le altre domeniche, ma

Teresa e Carolina, con tutte le loro chincaglierie, si

erano piovute in blocco tutte le caramelle e le

erano rimasti fuori a tutte e tre; quasi si

che loro le avrebbero tutte respinte; l’“oramai” riguardava

qui la direttrice superò tutte le altezze: le sue

i rimproveri, e anche tutte le promesse; e iniziando

il suo sguardo oltrepassava tutte le muraglie. E veramente

femmine, credi di averle tutte e ti accorgi, alla

Maggio, Giugno… due ore tutte le mattine…» E rivolta

si rizzarono le penne tutte insieme, come a un

incantato dalle macchine, da tutte le macchine, dalla più

viva voce e a tutte braccia, e senza un

più avidamente venivano fissati. ¶ Tutte queste cose, fiorite e

cadere, con abili colpi, tutte le difficoltà che si

un’unica fede. Giudicava tutte quelle inquietudini, smanie e

fede cieca andavano su tutte le furie: dicevano che

tutti i toni, toccate tutte le corde per giungere

al suo cuore, esperimentato tutte le vie. ¶ Si sarebbe

attratta una volta per tutte, e glie ne era

o capriccio; assistere a tutte le gare e che

affrontato disagi e pericoli, tutte le incognite; v’erano

con quella usata per tutte le altre categorie, e

nazionalità, le aveva prese tutte: era figlia della Società

il cervello intatto, mentre tutte le altre provengono dalla

è la migliore di tutte, equilibrata “dans sa chaleur

in cui erano sommerse tutte le domande, e Remo

che glie le apriva tutte per passeggiare senza inconvenienti

casa che le assorbiva tutte. Il vicinato scappava fuori

così fantastica da giustificare tutte le possibilità del romanzo

rose e le gemme tutte perle, dal più modesto

giovani anche noi come tutte le altre, e gli

descrivervi. ¶ Come sempre in tutte le famiglie, questa è

o preparare l’automobile. ¶ Tutte le volte che vi

il corpo, stringendolo con tutte le forze e scoppiando

più per avere esaurite tutte le lacrime, era invece

il giovane aveva oltrepassato tutte le misure. Povere donne

per l’autunno, per tutte le stagioni dell’anno

finirla”. Si eresse distendendo tutte le carni, e nel

nel passo insolito facendole tutte ballonzolare. Questa volta gli

che le partenti salutavano tutte le volte con crescente

una cosa nell’altra: tutte e due le cose

in quel momento come tutte le peripezie passate col

con desolazione. ¶ «Sono come tutte le altre donne» rispose

erano, una per una, tutte le donne della terra

io, lo sapevo, fanno tutte così le americane, quando

dubbio.» ¶ «Quando sarà?» ¶ A tutte e due, ora, sorrideva

si poteva transigere, per tutte le altre le discussioni

di raso bianco rituale, tutte coperte da un lungo

compostezza per quanto a tutte e due tremassero le

un matrimonio perbene, sono tutte apparenze, è un matrimonio

il pezzo del Rigoletto: ¶ Tutte le feste al tempio

incomprensibili e intraducibili in tutte le lingue; e che

macché, si ripartiva fra tutte nel modo più brillante

appartenevano erano state trasportate tutte al suo albergo nei

diventare aspre e cattive. Tutte quelle donne di lusso

ora dovevano tenere chiuse tutte le finestre per non

prostrazione. ¶ In fondo a tutte le sventure e a

le sventure e a tutte le lotte, era sempre

nuova vigorìa le invadeva tutte e tre, avvicinavano le

non le anticaglie, con tutte le sue regate.» ¶ «Quella

più di dieci in tutte. Le sparsero sopra la

occhi dopo averle scorte tutte, si è che mentre

lo fissavano avide. ¶ «Capiranno, tutte le mattine dovevo entrare

ne vorrebbero due in tutte le case, ma sì

di Viareggio emergeva su tutte. Gli occhi troppo grandi

la più grande di tutte.» ¶ «Già.» ¶ «Noi non abbiamo

capisce, a buon rendere. Tutte le volte che vado

la casa delle Materassi. Tutte le mamme che avevano

le figliole da maritare, tutte le figliole che dovevano

assediate. Avresti detto che tutte quelle donne, come un

soprannomi che correvano su tutte le bocche: niente Bucce

dire. ¶ «Cosa credete, sono tutte apparenze le signore. Lavategli

ne posso più fra tutte queste ciane”. ¶ Ma erano

ti riguardare, sono di tutte e tre: questa è

che contenevano, abilmente disposte, tutte le istantanee di Remo