parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Roberto Saviano, La paranza dei bambini, 2016

concordanze di «tutti»

nautoretestoannoconcordanza
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diventasse una pozza. Rimbalzano tutti, quando si allontanano i
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In città va così. Tutti sanno che stai litigando
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faceva quello che facevano tutti gli altri alla sua
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interessava a Copacabana. – Portami tutti gli amici che vogliono
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vogliono un poco faticare. Tutti gli amici di Forcella
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E così piano piano tutti i ragazzi che si
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ogni settimana li chiamava tutti e li pagava: chi
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a dare fumo a tutti. Nelle aule senza professori
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era uno serio, però tutti quelli che si fanno
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ingiusti, buoni e cattivi. Tutti uguali. Sul Wall di
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li rimandarono a casa tutti come indagati a piede
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soprattutto un pensiero che tutti avevano fatto ma che
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i fighetti, si riunivano tutti lì. Il posto avrebbe
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venivano aperti in sequenza. Tutti passavano da lì. Era
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l’inchiesta dell’Antimafia, tutti i giornali ne avevano
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giochi e scommesse. Ospitava tutti. Chi con il naso
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messi a lavorare per tutti quelli che avevano dei
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più tempo a casa. Tutti quelli più grandi di
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aspettavo... ¶ – Sono amico di tutti, lo sai, ma come
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prendiamo i soldi di tutti, ma ’nu matrimonio accussì
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vedi, rinuncio pure a tutti questi soldi ma davvero
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Diego Faella era severissimo, tutti dovevano pagare, persino le
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le edicole, gli ambulanti, tutti versavano nelle casse del
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giorno in questura. Erano tutti e quattro, vicino al
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come sono ancora fermi tutti quelli attorno. Poi però
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del matrimonio si dovettero tutti presentare per un corso
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incongruo, che fece girare tutti –, poi puntò un dito
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volevano eleganza e sobrietà. Tutti dovevano indossare completi D
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doveva andare liscia. A tutti i costi. E quindi
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palmo. Poi chiese a tutti e quattro di fare
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se in simili matrimoni tutti venivano invitati a lasciare
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di fare gli attori, tutti avrebbero recitato su quella
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mondo. Via via veloci, tutti in fila. C’era
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pure nei bagni, e tutti dovevano avere la sfumatura
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Ted, Chicchirichì, e di tutti i guaglioni della paranza
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interrompe il mio matrimonio –. Tutti applaudirono, anche la coppia
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scelta era sconosciuto a tutti. Nicolas decise di portarla
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a Natale. C’erano tutti i Capelloni, ’o White
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la retata. Voleva salutare tutti prima di rientrare in
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i ragazzi si trovarono tutti alla saletta. Nicolas troncò
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Dobbiamo tenere pazienza. Siamo tutti figli suoi. Non dobbiamo
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portava i segni di tutti i clienti che aveva
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una volta. Alla terza tutti gli occhi erano su
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che sembrava uguale a tutti gli altri, solo che
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risata. Era identico a tutti gli altri commessi del
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succede. E tornano che tutti li vogliono. Apro un
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mica avrebbe fatto come tutti che si mettono addosso
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sulla pelle segni che tutti possono vedere. E Nicolas
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in commercio, chattava con tutti. ¶ Maraja ¶ Guagliù, palloncini, ¶ ma
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quella voce querula, e tutti gli altri a fare
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in un secondo furono tutti fuori. Di nuovo sul
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casa. ¶ Aspettò che arrivassero tutti e poi prese in
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il momento. ¶ – Gli ambulanti... Tutti gli ambulanti che stanno
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fierro in bocca a tutti sti cazzo di marocchini
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ci stanno di sicuro tutti quelli che pagavano Copacabana
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caramelle. ¶ – Come cazzo tieni tutti sti soldi? – gli fece
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Accusì fanno veramente schifo, tutti ammappociati. ¶ – Guagliu’, – disse Nicolas
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quei muccusi a racimolare tutti quei soldi? Eppure Biscottino
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dei criaturi. ¶ – Ci facciamo tutti i gonfiabili dove stanno
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orgoglio. Gli altri scoppiarono tutti a ridere. ¶ – I gonfiabili
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so’? ’E ggiostre? ¶ – No, tutti i giardinetti e tutti
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tutti i giardinetti e tutti i gonfiabili dei centri
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gridare in faccia a tutti: – Chi conta qua? Lo
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la testa per coinvolgere tutti. Poi continuò, rivolto al
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a uccidere te e tutti voi zingari a uno
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mi fai male morirete tutti –. Il manrovescio che gli
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nel locale e conoscere tutti quanti. Ci facciamo vedere
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vede che stiamo là, tutti. Assessori, calciatori, cantanti e
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Assessori, calciatori, cantanti e tutti i capi d’’o
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storia dello zingaro, ma tutti aspettavano una perturbazione qualsiasi
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vuole andare lì a tutti i costi, dice che
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Nicolas ha detto che tutti vanno in Romania perché
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parla, sì, ma stanno tutti cacati sotto che mettono
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ristorante non perché vanno tutti in Romania, ma perché
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bambini. – Lui deve avere tutti amici, se voleva te
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sta Puma, sembravano conoscerla tutti: era una vecchia agenzia
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a quello e a tutti gli altri locali che
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Ettore Jannaccone, che su tutti i suoi crediti ne
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direzione. – Siamo a Napoli, tutti tengono la vena creativa
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Con Fiorillo voleva rischiare. Tutti gli altri si limitavano
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culo al sole? – E tutti a ridere. ¶ Nicolas si
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esercito deve ricordare a tutti che lui è uomo
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Principe, e l’apparenza tutti la vedono e la
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diceva: – E l’apparenza tutti la vedono e la
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attrazione. Era parso a tutti di stare dentro una
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tensione, né studio reciproco. Tutti ammiravano il palcoscenico. ¶ – Ua
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sputtanà e cantare a tutti quanti che se stai
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scassato i cessi di tutti quanti. Che devono solo
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nel suo quartiere come tutti ma senza stare rintanato
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sotto gli occhi di tutti. Gli dispiaceva solo, a
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la cravatta di Marinella. Tutti gli arresti che aveva
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trovare vestito male, sarebbero tutti delusi e direbbero, don
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sonno in strada? Fra tutti i volti che lo
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un attimo si allontanarono tutti, smisero di gridare. Si
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si è consapevoli che tutti conoscono il tradimento del
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Feliciano se li sentivano tutti addosso da sempre. Quegli
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imprenditori: iniziò a cantarsi tutti. Don Feliciano parlò, parlò
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sufficiente pronunciare “Perché?” e tutti capivano. Nei bar, a
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fune voleva metterla a tutti quanti. Faceva credere di
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Viceré non aveva parlato. Tutti gli altri fratelli si
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era stata schifata da tutti. “Pentita”, la chiamavano. ¶ Dietro
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bene e gentile con tutti, non credo potesse far
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cresciuto con queste cose, tutti i suoi amici ci
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erano obbligati a leggerseli tutti i giorni, perché da
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dagli uomini del Micione, tutti i Faella li tenevano
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sul degrado, sui palazzi tutti uguali, sulla mancanza di
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cercare i clienti. ¶ Non tutti però si attenevano alla
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fà ’na paranza a tutti i costi, – disse Dentino
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alzare la testa a tutti quanti, anche ad Aucelluzzo
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secondo, ormai state morendo tutti quanti col Micione, vi
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È tutto a posto ¶ Tutti sapevano dove stava l
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o Cicognone. Lo sapevano tutti, e ’o Cicognone prima
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anzi, gli avrebbe sputato tutti i sette punti esclamativi
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di persona. Lo pigliavano tutti per il culo, ma
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stadio. Ci sarebbero stati tutti, come al solito, e
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del primo tempo, quando tutti sarebbero andati a fare
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per un omicidio, ma tutti sapevano che ne aveva
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fischio dell’arbitro mandò tutti negli spogliatoi. Li sentì
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violenza degenera in un tutti contro tutti, allora è
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in un tutti contro tutti, allora è segno che
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in questo quartiere siete tutti figli miei. ¶ Era questo
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detto prima? Qua siete tutti figli miei, e un
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la cresta m’incazzo. Tutti i panetti li tengo
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essere la casa di tutti, quindi c’hann’’a
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Sembrava volesse trovarci a tutti i costi una macchia
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stare sotto a niente. ¶ Tutti guardavano Nicolas in silenzio
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il respiro sul quale tutti dovevano calibrare la propria
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aver detto ciò che tutti temevano, non era l
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avvertimento. Un avvertimento per tutti. ¶ – Mo’ te ne devi
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mai tradito eppure, come tutti i Giuda, fu strumento
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autorizzazione al dubbio confermarono tutti la delusione: sognavano santebarbare
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le regole, Nico’, siamo tutti fratelli. ¶ – I fratelli senza
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sociali. Andavano da lei tutti gli allievi dei professori
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la testa, tu e tutti i film che ti
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Ora in quella casa tutti i guaglioni erano diventati
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che ci siamo mischiati tutti quanti, – disse Nicolas. Adesso
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da parte di Drago’. Tutti gridavano verso Nicolas: – Si
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o ras! –. Lo ripeterono tutti, ma non in coro
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Nicolas rimase indifferente. Andarono tutti insieme, usciti dal Covo
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negozio dei preti? ¶ Entrarono tutti e dieci. Il negoziante
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Egiziaca a Forcella. Quasi tutti loro erano stati battezzati
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sopra le scapole. – Pecché tutti i compagni tuoi se
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era ugualmente importante che tutti li potessero decifrare, dovevano
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della paranza e per tutti gli altri fuori. – È
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ci stann’’e bborse. Tutti i ferri stanno là
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posto del guano di tutti quegli uccelli che scuotevano
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fantasma. Ma loro erano tutti eccitati, senza alcuna paura
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soddisfatte sulla schiena. Trascorsero tutti una notte agitatissima ed
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evitare, in un attimo tutti si sarebbero chiesti da
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regalo da fare. A tutti quanti! ¶ – Trovato, Maraja: ’na
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ampia e circondata su tutti i lati da antenne
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Maraja ¶ Grande brò! Sabato ¶ tutti lì alla comunione. ¶ Arrivò
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sulla terrazza, c’erano tutti. Dentino s’era vestito
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sacrificio. Sullo sfondo, sopra tutti i tetti, scendeva un
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una donna. Si accalcarono tutti, spingendo e allungando le
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bianchi, rossi e verdi. ¶ Tutti guardavano il braccio di
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al polso e finirono tutti e due a terra
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terra. – Ué, ué, – gridavano tutti. Dovevano smettere, e subito
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Kalash, – disse Maraja imbracciandolo. ¶ Tutti avrebbero voluto toccarlo, tutti
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Tutti avrebbero voluto toccarlo, tutti avrebbero voluto provarlo, ma
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e far vedere a tutti il video di Lord
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a quel momento furono tutti in un attimo centrati
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il pesantissimo Mauser tedesco. Tutti lo guardavano in silenzio
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l’avevano visto in tutti i film in cui
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lo voleva assestare a tutti i costi. Quella testa
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raccolto sul calcio, come tutti i neofiti credeva che
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l’intera arma, e tutti i suoi muscoli e
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La caduta fece ridere tutti, come istinto impone, ma
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mondo. ¶ Briato’ cercava in tutti i modi di tenere
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quella frase si catapultarono tutti giù per le scale
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festa. C’erano anche tutti gli invitati alla comunione
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invitati alla comunione e tutti i figli e i
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velocizzarsi. ¶ – Jamm’ bello, Briato’... ¶ Tutti seguivano Nicolas ma non
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Non era il momento. Tutti seguivano il suo Beverly
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quel gesto valse per tutti. ¶ L’edificio era di
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lei lo sapeva e tutti quelli intorno pure. E
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con le emozioni di tutti. ¶ Dentino e Briato’ non
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padre, e così lentamente tutti quelli della paranza tornarono
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Sì, non ci stanno tutti i processi che vengono
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nella paranza eravamo già tutti imparati? ¶ – Appiccia ’a PlayStation
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false. Le avevano già tutti sostituite ancora prima di
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joypad. ¶ – E mo’ brindammo! ¶ Tutti quanti interruppero quello che
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lo può rimettere. ¶ Riempì tutti i bicchieri e poi
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e gguardie a cuollo. ¶ Tutti gli altri partirono a
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no? – Nicolas vedeva che tutti gli altri annuivano e
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me. Amm’’a truvà tutti assieme ’na punizione. ¶ Lollipop
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pigliavano di prima a tutti. ¶ – Ma chi te l
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tenute alla maniera che tutti abbiamo deciso. Nun se
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cercò l’attenzione di tutti spalancando le braccia: – Guagliu
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Biscottino, – pecché se no tutti poi se ponno fottere
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Ma io non so’ tutti! – disse Drone: – Io so
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bruciare pure Drone, – e tutti si misero a ridere
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fare un chionzo a tutti quanti, a tutti i
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a tutti quanti, a tutti i pesci della paranza
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lo deve succhià a tutti! ¶ – Pure a me? – chiese
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disse, e poi guardando tutti gli altri: – Sparateme, forza
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che li avrebbero arrestati, tutti, lui compreso. Si vedevano
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visi, li aveva ripresi tutti. Ma sua sorella sarebbe
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rubata li aveva salvati tutti da un arresto, non
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li avesse fatti arrestare tutti, ecco, allora Annalisa avrebbe
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anche lei nella paranza. Tutti erano nella paranza senza
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detto che dobbiamo aprire tutti insieme un sito e
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vicini sentissero. ¶ – State zitti tutti e due e basta
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eppure era convinto, come tutti, che entrare in paranza
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entra il professore. Erano tutti eccitatissimi, e in realtà
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più veloce. ¶ Eccoli là. Tutti nella stanza, sembravano schierati
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qualche istante si sentirono tutti squadrati, passati in rassegna
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scandì: – Mi fate schifo tutti, compreso mio fratello –. Respirò
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il dj aveva invitato tutti quanti a uscire davanti
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contro i quali sembravano tutti spiaccicati come in un
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a capì? Sparamm’a tutti quelli che nun ce
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Adesso bisognava farli stendere tutti. Uomini, donne, bambini. Turisti
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pantaloni, le armi. Di tutti i tipi. Beretta parabellum
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fare il giallo a tutti, – diceva. Il colore della
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accasciò a terra mentre tutti intorno iniziavano a rialzarsi
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non voleva andarsene. ¶ – Strunzate. Tutti hanno bisogno di protezione
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là fuori? Passeranno qui tutti i venerdì. ¶ Pugno. Pugno
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il turno degli ambulanti: – Tutti gli ambulanti che stanno
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fierro in bocca a tutti sti cazzo di negri
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l’ultimo boccone, liberi tutti, andavano a spendere. In
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acciuffò i soldi di tutti e li ributtò sul
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è sto silenzio? ¶ Alzarono tutti la testa, a percepire
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cenere, ma erano già tutti per strada, allineati ad
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visto Crescenzio Roipnol, ma tutti sapevano chi era e
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a messa, davanti a tutti, per proclamare che il
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sulle poltroncine. Li aveva tutti davanti, i suoi apostoli
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mostrare i mocassini. ¶ Sono tutti belli, pensò Nicolas, posando
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stato un attentato. Stavano tutti davanti al portatile di
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e se li guardò tutti negli occhi. – Ragionate. Chi
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Tengo rispetto pure pecché tutti hanno paura di loro
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l’hai fatta se tutti fanno la mmerda nelle
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Ma se se cacano tutti a vederci! – fece Dentino
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Quelli della Sanità hanno tutti la barba lunga... e
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spartite, è vero, a tutti ne aveva assegnata una
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piazziamo la devono volere tutti quanti. Io la faccio
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parlà con mammeta, Maraja. Tutti sti parolacce, ma ti
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voi, don Vitto’, perché tutti usano Google? ¶ – Che ne
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la diamo senza guadagno tutti i capipiazza se la
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Google e poi, quando tutti vengono a cercare da
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facciamo i prezzi. ¶ – Penseranno tutti che è robba di
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la vide peggio di tutti. Lo trascinarono in un
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Micione, i Capelloni. E tutti insieme. No, doveva agire
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colpire uno per educarli tutti, proprio come quella frase
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questa routine, la conoscevano tutti. Sapeva quanti cubetti di
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nel mojito – cinque e tutti uguali –, quali pagine della
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arrivò ovunque e a tutti, senza bisogno di scriverla
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su una chat. ¶ – Maraja, tutti alla palestra parlano sulamente
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la paranza, ed erano tutti spaventati. “Non è che
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Non è che facciamo tutti la fine d’’o
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via dei Carbonari arrivarono tutti nel giro di venti
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della paranza. ¶ Nicolas aspettava tutti appollaiato sul televisore, quel
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sul divano, seguiti da tutti gli altri. La montagna
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poteva guardare negli occhi tutti i suoi paranzini, e
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Total, come tanti altri tutti uguali. Il venerdì seguente
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alla pompa di benzina tutti e tre sullo scooter
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era già sparito. Salirono tutti e tre, e Briato
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e facciamo una lampa tutti. Noi, voi e tutto
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essere il capo, estrassero tutti le pistole e cominciarono
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quella sera che stavano tutti insieme, sul mare del
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e dichiarò che erano tutti pronti per i piatti
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Napoli. I ragazzi erano tutti a prua. ¶ – Brindiamo a
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dico: che devono morire. Tutti gli sputtanapoli devono morire
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mese di giugno. ¶ Scoppiarono tutti a ridere, come fosse
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più facile parlargli. ¶ – Biscotti’, tutti vanno ricenno ca ’o
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modo di dire. Come tutti, era abituato all’oro
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che ha paura che tutti quelli che faticano con
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Lollipop ¶ Guagliù, oggi pomeriggio tutti ¶ a festeggià o battesimo
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sugli avambracci il festeggiato. Tutti e tre erano pettinati
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cancellato dalla memoria di tutti quelli che lo conoscevano
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volevamo fare da grandi. Tutti dicevano avvocato, chef, calciatore
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si trovarono all’improvviso tutti nudi uno attaccato all
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suo uccellone e indusse tutti a guardarselo e a
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ridere prima di entrare tutti nelle docce, spesso in
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Santoni scamosciate. ¶ – Grazie a tutti, – disse. – Vedo le facce
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Berlino. Come vedete, hanno tutti voluto prendere esempio dal
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Nicolas entrò in cameretta. Tutti quei messaggi l’amico
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voleva già fare fuori tutti quanti, comm’a Scarface
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suo perché c’ha tutti i brillantini dietro, e
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ragionare Scignacane, che come tutti quelli che disprezzava Nicolas
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la polizia. Chiese a tutti, e tutti giuravano che
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Chiese a tutti, e tutti giuravano che non ne
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l’iPhone per convocare tutti: “Guagliù ci sta una
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quella pancia, che ormai tutti sapevano tranne lui. Non
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voleva guardare in faccia tutti, perché lì si poteva
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ben più vivo di tutti quegli schiavi. Tornò a
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marito professore. Chiese a tutti di aspettare l’ultimo
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sì con la testa. Tutti meno Nicolas, che però
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una carezza leggera. ¶ Uscirono tutti dalla chiesa, in mezzo