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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «tutti»

nautoretestoannoconcordanza
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mio nome: Lucia. ¶ Per tutti, ero solo ’a picciridda
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miei genitori e Pietro. Tutti lì, in un tardo
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Ti vogghiu beni! ¶ Tra tutti, in quella stazione desolata
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al dunque, ci abbracciammo tutti insieme, facendoci forza. La
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lo stesso motivo. Avevano tutti sul viso l’espressione
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costruirvi una casa come tutti i cristiani che si
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occhio della testa a tutti! Non immaginate quante spese
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perché vuole comandare su tutti!». ¶ E a proposito di
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dare il cattivo esempio. ¶ Tutti sul treno, dài, che
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distacco, sperando di ritrovarci tutti insieme presto. ¶ Mio padre
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il gelso, e allora tutti a gustarsi quel frutto
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nemmeno andare a pesca tutti i giorni. Il mare
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non bastava più per tutti, e non si arrivava
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e per lunghe settimane, tutti i pomeriggi se n
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rapporti di cortesia con tutti, e di rispetto profondo
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a contenere l’eccitazione. Tutti i bambini tenevano in
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un linguaggio segreto. ¶ Mentre tutti ridevano, parlavano, guardavano il
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Giardini Naxos, e salutavano tutti con allegria. ¶ Noi, tutt
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cane da guardia, obbligandoci tutti i giorni a lavarci
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pausa per il gelato. ¶ Tutti i pomeriggi, finché era
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occhi sbarrati a inseguire tutti i minimi movimenti dei
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con trepidazione di conoscere tutti i miei compagni. Il
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uno dopo l’altro tutti i miei buoni propositi
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un salto e con tutti e due i piedi
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a me sembrava che tutti gli alberi stessero ballando
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ci davano le uova tutti i giorni. ¶ «Ma le
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nemmeno prima, quando stavamo tutti insieme a casa. Anche
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stanzetta in cui dormire tutti insieme. Invece, le smanie
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rientrato da Messina con tutti i documenti a posto
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di essere vista da tutti. ¶ Perché aveva accettato di
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fatto la loro comparsa tutti i ricordi in fila
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fare i compiti. ¶ Ricordate tutti che vi voglio bene
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Melo, sua moglie e tutti i vostri amici. ¶ Un
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mi fa stare male tutti i giorni. E sono
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allora, o ci lasciavate tutti e due in Sicilia
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perché devo credere a tutti quelli che mi dicono
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cortile cercando di raggruppare tutti gli alunni della Ia
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che fine avrebbero fatto tutti i nostri progetti per
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Gesù, la Madonna e tutti i Santi di far
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chiamo io!» ¶ All’improvviso tutti i mali del mondo
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Ma anche lei come tutti gli altri era stata
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Ma se Dio ascolta tutti quelli che pregano, allora
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poter resistere a tanto. ¶ Tutti e tre non tornarono
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tranquilla, che qui sono tutti amici, veru cummare?» E
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seduti nelle loro poltrone. Tutti eleganti, aspettavano solo di
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fatto che non penso tutti i giorni alla morte
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per la nonna erano tutti ladri e bugiardi! ¶ «E
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per andarci. ¶ Si piangeva tutti in gruppo, e si
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una persona corretta verso tutti. Così onesto, che la
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eccome, e lo vedevo tutti i santi giorni in
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nonna paterna, pur con tutti i suoi difetti e
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uomo trasudava ambiguità da tutti i pori. ¶ Venimmo a
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po’. Pensavo, contravvenendo a tutti i miei ultimi propositi
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a passare da noi tutti i pomeriggi. ¶ «Ma perché
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parte niente. Ormai lavorate tutti e due, e avete
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che presto ci riuniamo tutti e non ci lasciamo
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Pietro, e poi inviterei tutti i nostri amici e
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non è un problema. Tutti al mare, e tutti
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Tutti al mare, e tutti felici. La spiaggia sarebbe
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della zia Franca con tutti i parenti. Speriamo che
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miei zii. Li conoscevo tutti, ma la mia testa
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Feci la conta di tutti i bambini nella stanza
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per l’esattezza sei, tutti accompagnati dai propri genitori
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l’anno prossimo saremo tutti insieme, curaggiu…». ¶ Eheee, ohooooo
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a gustarmela. E mentre tutti si preparavano per andare
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si vedeva un negozio. Tutti illuminati a dovere, e
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illuminati a dovere, e tutti insieme traboccanti di vestiti
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Quando realizzammo di essere tutti presenti, la zia Carmelina
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speriamo ca’ prestu tònnunu tutti a casa!» ¶ Presi il
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prima. Volevo dimostrare a tutti di esserne capace, e
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aumentato lo stipendio, con tutti gli onori del caso
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Ti canusciu, picciridda! In tutti questi mesi, la tua
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si tristi, e quantu tutti i santi iorna senti
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mi permettesse di mantenerci tutti. Ogni peso sulle mie
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un porco egoista. Come tutti gli uomini, d’altronde
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anche se ci mancate tutti. ¶ A Flörsheim un po
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volto. Si erano fermati tutti per la preoccupazione, e
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grasse con orecchini orrendi. Tutti, in comune, avevano una
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ancora. Alla fine, con tutti quei sorrisi stavo per
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mi sentivo abbandonata da tutti. Sol, Fa, Mi, Mi
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problema con me? Fingevano tutti di essere distratti per
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e tanti abbracci per tutti.» ¶ «Ah, va bene, sempre
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sapeva le storie di tutti i vaglia-dipendenti e
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nonna teneva in casa tutti i suoi libri, ma
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papà ci spediva erano tutti uguali nella forma. Contenevano
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essere più furbo di tutti, e per questo, a
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mi raccumannu, salutátimi a tutti quannu ’i sintíti!» ¶ «Grazie
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sole si vede quasi tutti i giorni e Pietro
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fa il gruista. Quando tutti e due hanno qualche
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stesso. Ci manchi a tutti, Lucia. ¶ Il papà prima
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ed Emilia. E a tutti quelli che mi dimentico
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classe per mostrarle a tutti. I genitori emigrati avevano
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nelle altre foto comparivano tutti insieme, mentre cucinavano o
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che era educato con tutti, e che parlava sempre
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la leggevo ovunque. Parlavano tutti della stessa ambizione. ¶ Ma
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ballava intorno ai falò tutti insieme, per richiamare circostanze
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pretendendo di farsi comprare tutti i giocattoli che vedevano
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rispetto da parte di tutti: i primi erano l
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Mi vennero in mente tutti i segreti e i
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fannu ’sti cosi su tutti buttani», le diceva con
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Io vi ammazzo a tutti, pure a quella buttana
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si potesse aprire, macchiando tutti i miei vestiti d
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dello zio Mario, e tutti e quattro ci avviammo
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o a un matrimonio. Tutti, tranne noi, che arrivavamo
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pericolosa. Ma lì eravamo tutti volti anonimi, noi per
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po’, e ora guardava tutti con diffidenza. Io invece
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suoi compagni erano quasi tutti siciliani, calabresi e pugliesi
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l’abitudine a stare tutti insieme, a mo’ di
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era a disposizione per tutti in Germania, quanto erano
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porte per sparlare di tutti. ¶ Durante la passeggiata, mia
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uno sconto speciale su tutti i prodotti, malgrado ciò
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male nei loro sguardi, tutti quanti si portavano dietro
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fosse lo stesso per tutti, giovani e anziani. Ognuno
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ditta di spedizioni sapevano tutti della mia presenza, anche
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il papà, ci sedevamo tutti a tavola per la
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sacro e atteso da tutti! ¶ Ai miei genitori però
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l’erba in campagna tutti insieme, cantando per strada
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zampino della nonna. ¶ Come tutti i pomeriggi a Flörsheim
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e grembiuli da cucina, tutti doni per le amiche
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leggere il destino di tutti gli uomini. ¶ E con
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testa. ¶ In quei giorni tutti e quattro ci abbuffammo
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due. E così state tutti insieme. Andate via da
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inutili. Avermi a Flörsheim tutti i giorni, e sempre
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dici? Io ti scriverò tutti i giorni, sarai sempre
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apriva. ¶ Ma allora erano tutti a conoscenza dell’antico
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poteva stare tranquillo: erano tutti pettegolezzi assurdi messi in
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mia madre. Già, dopo tutti i miei affanni, i
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e sulla fronte, di tutti gli operai partiti alla
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del futuro! Mentre vivevano, tutti gli emigranti erano proiettati
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allora la stazione, con tutti i suoi binari e