Luigi Pulci, Morgante, 1483

che ci ha dannati tutti. ¶ E lungo tempo per

superbo ¶ il peccato di tutti e la malizia; ¶ e

orazione ¶ la notte a tutti, dove e' fecion alto

pensava mettersi corona ¶ di tutti i nostri regni e

error, tante fatiche, affanni: ¶ tutti siàn per morir nel

finita l'orazione ¶ e tutti i cavalieri ammaestrati, ¶ rimontò

con le sue gente, tutti bene armati, ¶ e Belfagor

oscura, ¶ tanto che a tutti faceva paura. ¶ Ricciardetto era

religato fue ¶ ultimo a tutti e nel centro più

Disse Astaròt: - Orsù, qua tutti, scalchi! ¶ Apparecchiate la nostra

sì destri ¶ che parean tutti di nozze maestri. ¶ Chi

pur lungo errore, ¶ adorerete tutti di concordia, ¶ e troverrete

ben fondata e santa; ¶ tutti i vostri dottor son

la Scrittura canta; ¶ e tutti i Giudei perfidi e

tempo in qua son tutti cheti ¶ che il Verbo

sento i sensi tremar tutti quanti, ¶ e parmi i

in sempiterno ¶ religati siàn tutti nello inferno. ¶ Ché pur

che passi molto, ¶ o tutti in Runcisvalle insieme andremo

uom per testimone, ¶ ché tutti alla battaglia sono andati

vivanda ¶ cominciavon tra lor tutti azzuffarsi; ¶ e intanto grida

cosa avversa; ¶ e così tutti i baron suoi dintorno

pezzo, ¶ e lascion color tutti spaventati, ¶ che per fuggir

aspettava il sezzo, ¶ e tutti quanti d'accordo diciéno

che il ver di tutti non si possi intendere

Ma perché di' che tutti gli animali ¶ vi si

caferaco, ¶ saure e prèster, tutti velenosi; ¶ e non pur

ch'io veggo a tutti rilucer qua l'armi

è con seco venuto. - ¶ Tutti i baroni a Orlando

intorno alle spalle, ¶ e tutti consigliavano una cosa, ¶ da

tua gente magna, - ¶ dicevan tutti - o franco paladino: ¶ va

croce segnando, ¶ e cominciava tutti a confortare ¶ ch'ognun

e batteva paggetti, ¶ e tutti sieno occupati i gualuppi

son presso! - ¶ Già eran tutti i paladini insieme ¶ ristretti

condotti a questa morte tutti. ¶ Ma quel Marsilio, se

ignora, ¶ fra molti vizii tutti osceni e brutti ¶ una

accosta, ¶ che fece a tutti ordinar collezione; ¶ poi disse

d'Abramo, ¶ e che tutti già in Ciel felici

mia benedizione; ¶ e come tutti assolverà Turpino, ¶ è fatta

suoi stendardi, ¶ ch'eran tutti calati giù ne' piani

ho pur, cavalieri, a tutti detto, ¶ ognun di questo

moresca ¶ che rimbombava per tutti i valloni, ¶ e par

buon duca Egibardo ¶ e tutti gli altri paladin di

non erra, ¶ e caddon tutti i mozziconi in terra

m'inganno, ¶ ch'oggi tutti morremo in questa valle

minacciava que' can saracini: ¶ - Tutti sarete straziati, canaglia! - ¶ e

in mano: ¶ questi eran tutti sotto una bandiera ¶ di

luce tenebrose? ¶ Tu vedrai tutti i tuoi cristian dispersi

ristretto di pagani, ¶ uomini tutti ch'avevon coraggio; ¶ e

aiuto, ¶ e innanzi a tutti un cavaliere sprona; ¶ e

alla porta ed a tutti l'ha aperta; ¶ e

fe' impiccare a' merli ¶ tutti color che poté vivi

reina lietamente onore ¶ a tutti fece, e con aperto

morti o fuggiti son tutti. ¶ E poi che fu

dica la tromba: ¶ «Venite tutti all'etterno giudicio, ¶ uscite

signor sia morto. ¶ E tutti infine un dì fecion

Gano ¶ che dovessi aguzzar tutti i suoi ferri, ¶ e

nipote di Carlo, ¶ ché tutti siam d'accordo a

noi daremo un dì tutti in una ragna ¶ come

intese; ¶ e parve a tutti, e così si fermòe

su la sella, ¶ e tutti i franchi arcier sieno

colli e' piani, ¶ guastando tutti i paesi cristiani. ¶ Aveva

urlavan giorno e notte tutti i cani. ¶ Intanto a

saluta per mia parte tutti quanti, ¶ massime Orlando; e

fussin quivi i demòn tutti quanti. ¶ Ma ritornato Terigi

Iddio che impera a tutti i regi ¶ ha dato

stendardo, ¶ ch'era fra tutti il primo barbassoro, ¶ e

non sia codardo! ¶ Tagliate tutti costor come cani! - ¶ e

paladini eran per terra tutti ¶ nel sangue imbrodolati, strani

basta solo Orlando a tutti a petto; ¶ e vo

accordo ¶ che voi tegnate tutti i regni ispani ¶ non

accorderemo. - ¶ E fecelo da tutti accompagnare. ¶ O Carlo, a

lupo commisisti. ¶ Orlando e tutti i baron son dintorno

chiamar più Carlo Mano, ¶ tutti sarete mal contenti un

val Malagigi riveli, ¶ ché tutti siam governati da' Cieli

così s'accordorno, ¶ e tutti inverso del campo n

abbracciârsi con sincero amore. ¶ Tutti i baroni, in terra

poi ch'e' furon tutti rimontati, ¶ si trasse il

alle gente francesche; ¶ e tutti i moricin gridon per

fu, ma creatura, ¶ onde tutti dannòe la prima madre

per iscalzargli il dente ¶ tutti i suoi ferri, e

rinchiusi ¶ comincioron tra lor tutti a urlare; ¶ poi si

re Marsilïone ¶ mandò per tutti i savi di Tolletta

testo. ¶ A Siragozza vennon tutti quanti ¶ a disputar sopra

diverse oppinïone; ¶ pur fecion tutti una conclusïone: ¶ la folgor

nigromante, ¶ e dètte a tutti alla fine licenzia; ¶ ed

fuochi e festa, ¶ e tutti i gran signor della

e nel consiglio a tutti la mostròe, ¶ e chiama

nel retroguardo ¶ altrettanto di tutti non mancassi: ¶ ché il

Alcorano ¶ e dato a tutti quanti il sacramento, ¶ da

e ciurmerie ¶ mostrassi, e tutti sciogliessi i sacchetti; ¶ e

se tu vuoi sapere ¶ tutti i suoi fatti, io

pericol di non rimanere ¶ tutti annegati in quel mar

cose ¶ andò veggendo per tutti que' porti, ¶ e quanto

che sia Quel che tutti adorate: ¶ un motor donde

invan tentati tanti ¶ che tutti son felicitati in Cielo

che, come io dico, tutti quanti ¶ agli occhi della

d'alcuna stella, ¶ con tutti i membri insino a

si getta, ¶ tanto che tutti gli ha fatti stordire

e fate presto, ¶ e tutti gli appiccate a un

i panni, ¶ e parean tutti all'arte usi cent

che gli volean far tutti compagnia. ¶ E piangon tutti

tutti compagnia. ¶ E piangon tutti quanti il conte Orlando

quivi alcun giorno, ¶ e tutti insieme poi s'accomiatorno

Poi si levò fra tutti un gran romore, ¶ e

ed Astolfo è da tutti molto amato; ¶ un'altra

sì lietamente; ¶ e ringraziavon tutti di buon cuore ¶ che

non ne caggia. ¶ A tutti incresce di tue tante

va, ¶ e volentier da tutti fu veduta, ¶ e raccontò

truova la briglia, ¶ e tutti in compagnia sono a

Può esser questo? - ¶ Sùbito tutti vanno alla cittate; ¶ Astolfo

arrivava, ¶ e dètte a tutti presto ammirazione, ¶ dicendo: - Che

è sessantamila cavalieri, ¶ e tutti Maganzesi e da Pontieri

e 'l capitan di tutti a Montalbano ¶ al tuo

stia, ¶ e siam pur tutti insieme in compagnia. - ¶ Gan

il fuoco. ¶ Fecion consiglio tutti di partire. ¶ Rinaldo volle

Orlando, còlta. ¶ E così tutti hanno preso partito ¶ pigliare

rifiutar posta, ¶ tanto che tutti appannorno alla ragna: ¶ feciono

dar pace. - ¶ Posonsi insieme tutti a desinare. ¶ Quivi era

mal trattava questi; ¶ e tutti soldo so cercando vanno

mia parente: ¶ credo che tutti a mio modo faranno

mai dir come? ¶ Di tutti gli altri sai ti

Io vi conforto a tutti fare onore, ¶ e sopra

abbatti, libero sarai, ¶ e tutti in pace di qui

a Gan si son tutti voltati. ¶ Diceva Orlando: - Onde

in gelatina; ¶ ma sopra tutti Astolfo vel tuffava. ¶ Dilïante

suo cavallo, ¶ ed ha tutti gli sproni insanguinati: ¶ come

obligati vi siamo, ¶ e tutti in Francia con voi

rosso, ¶ e conosciuto da tutti fu certo; ¶ e tutto

e fusti sempre, e tutti i tuoi parenti. - ¶ Beltramo

quivi si getta: ¶ feriron tutti co' ferri pungenti ¶ Aldighier

rogna; ¶ ed oggi a tutti gli altri fama tolle

caval vi giugnea, ¶ e tutti a tre venien da

Orlando cominciòe ¶ innanzi a tutti una bella orazione; ¶ e

ne caccia, ¶ e piglion tutti i pian, montagne e

pigliar minaccia, ¶ e stanno tutti co' cani alle poste

rompe alla riva ¶ per tutti questi mar, detto m

sono in piazza ¶ volson tutti le punte al saracino

me sempre lacciuoli: ¶ voglionsi tutti per loro i bocconi

e' suoi cagnetti gridon tutti: «Muoia!». ¶ Così fanno anco

gli altri gli corron tutti quanti addosso; ¶ e tutto

incontrato; ¶ e mostrò a tutti il caso della mano

torto. ¶ E raccomando a tutti il mio Baiardo. ¶ E

finalmente s'avvïava; ¶ e tutti prima in bocca si

ricordo e dico a tutti quanti ¶ che con la

avuto la giustizia. - ¶ E tutti insieme facìen gran letizia

come un manicristo a tutti piacque: ¶ Lucifer non are

io sia cattivo con tutti i peccati, ¶ al fuoco

anzi la schiuma di tutti i ribaldi; ¶ e tu

qui signore, ¶ e siàn tutti parati a' suoi comandi

Morgante mio. - ¶ E così tutti grande onor gli fanno

l sonno gli esca, ¶ tutti i peccati suoi di

poi ch'egli hanno tutti desinato ¶ e ragionate insieme

sapessi ¶ ch'io abbi tutti i peccati mortali; ¶ e

che gli occhi son tutti gonfiati ¶ e par che

Carlo e' paladin ben tutti stanno; ¶ e Malagigi, come

Rinaldo, Ulivier, Ricciardetto ¶ abbraccian tutti Morgante lor caro. ¶ Morgante

inespugnabile; ¶ e parve a tutti sua forza mirabile. ¶ Orlando

le mura ¶ maravigliati fuggon tutti quanti, ¶ e paion tutti

tutti quanti, ¶ e paion tutti morti di paura: ¶ nostri

nostri cristian si fecion tutti avanti. ¶ Ognun dicea: - Può

dïavol maladetto: ¶ Orlando e tutti gli altri drento entrorno

altri drento entrorno, ¶ e tutti inverso la piazza n

cittadini alfin s'accordâr tutti ¶ che piglin la città

Orlando investigare. ¶ Orlando e tutti gli altri erano attesi

era il padre di tutti i malifìci, ¶ per tutta

per agio; ¶ e dicean tutti: - S' tu vuoi dire

chiamavan sant'Ermo, ¶ pregando tutti che 'l priego lor

si posòe. ¶ E son tutti condotti a salvamento, ¶ perch

balsimo avere; ¶ ed ha tutti i suoi membri imbalsimati

impone: ¶ - Menategli qui presi tutti quanti; ¶ e chi non

mostrava le calcagne! ¶ ché tutti gli affettavan come rape

Rispose Orlando: - Famoso signore, ¶ tutti saremo venuti alla corte

dalla gente Leopante; ¶ e tutti i cavalier suoi da

Ulivieri ¶ e 'l Veglio tutti intorno sono armati; ¶ ognun

avea gran valore ¶ fra tutti i saracini esce da

è tutto travagliato; ¶ e tutti cominciavano abbracciallo; ¶ per che

abbracciamento. - ¶ Orlando innanzi a tutti gli ha risposto: ¶ - O

turba fia, ¶ e' fuggiranno tutti spaventati. ¶ Non son costor

i paladini; ¶ poi fuggon tutti come spelazzini. - ¶ Rinaldo gli

foce. ¶ I forestieri e tutti i terrazzani ¶ ognun si

cugino e a quello. ¶ Tutti sarete morti a questo

mano ¶ d'Orlando, e tutti gli mena al palagio

fu impiccato. - ¶ Quivi son tutti i cristiani smontati; ¶ e

e gli altri eran tutti smontati ¶ e i cavalli

lïon si rizzava, ¶ e tutti gli altri dètton lor

non gli udissino ¶ e tutti a sei a un

dice il vero; ¶ a tutti in capo ogni capel

perdono, io vo' con tutti pace, ¶ tanto m'aggrada

non uscirete; ¶ e fate tutti ciò che far sapete

gli disse; ¶ ed accordârsi tutti a mano a mano

pronta, ¶ e innanzi a tutti gli altri fa la

Montalbano, ¶ e vidivi qua tutti in gran periglio, ¶ e

venuta. - ¶ Rimontati a caval, tutti n'andorno ¶ nella città

se ne vanno, ¶ e tutti quanti in becco hanno

lungo sarebbe a contar tutti quanti, ¶ che stan per

e presso alla città tutti accampati. ¶ Rinaldo, che dì

gigante alla mischia, ¶ ma tutti gli straziava come cani

che vanno bene. - ¶ E tutti insieme al gran palazzo

fedel cristiano, ¶ e sopra tutti Orlando paladino ¶ e 'l

Carlo e Francia e tutti i cavalieri. - ¶ Rinaldo non

seguente, ¶ acciò che a tutti consoli la mente. ¶ CANTARE

pareva stupefatto; ¶ e vanno tutti incontro alla donzella, ¶ ed

lingua sorïana ¶ cose che tutti infiammava nel core; ¶ e

sare' lungo a contar tutti quanti, ¶ se fussi al

rïarà i prigioni, e tutti i patti ¶ gli osserverai

In pochi giorni son tutti assettati, ¶ e diè il

sono accomiatati, ¶ e dati tutti al vento i lor

que' cavalieri armati ¶ e tutti gli vagheggia in sugli

e con beffe, ¶ dicendo tutti: - Nasserì bizeffe. - ¶ Non intendeva

l re Falcone a tutti fece onore. ¶ E mentre

rena; ¶ otto giganti son, tutti frategli: ¶ ognun molta arroganza

già, cortese, ¶ ch'a tutti a tre dipartirò la

l fior se' di tutti i cristiani ¶ e che

e 'l re con tutti i suoi, con molto

molti caporali, ¶ uomini degni, tutti i principali. ¶ Quando il

col meglio, ¶ ch'a tutti il segno faceva Frusberta

sù all'erta; ¶ e tutti in volta rotta si

o «Vienne meco». - ¶ Missonsi tutti a tre presto in

chi qua chi là tutti si scompigliorno, ¶ maravigliati di

facciasi pur presto. - ¶ E tutti infine s'accordaro a

non sia villania. - ¶ E tutti si schierorno a mano

o rintoppa, ¶ faceva a tutti la barba di stoppa

vuole, ¶ e siàn qui tutti a lor difensïone, ¶ perché

tratto da un Salicorno. ¶ Tutti color del contrassegno giallo

conte sono, ¶ e paion tutti a quattro insieme un

re Costanzo nostro. - ¶ E tutti a tre n'andorno

nostro Iddio, ¶ che pasce tutti di gaudio e di

quella ¶ dodici in sedia tutti coronati. - ¶ Rispose Orlando: - Questa

arebbe traboccato ¶ se fussin tutti insieme i frate' sui

prima alle porte!, ¶ ché tutti que' da sezzo ebbon

ne menai con meco ¶ tutti i peccati o di

va' per parentado, ¶ ché tutti siàn d'un pelo

aver gran discrezione, ¶ saper tutti i segreti, a quante

cari, ¶ e' crucifissi scuopro tutti quanti, ¶ poi vo spogliando

uomini che santi, ¶ e tutti appunto gli ho in

peccati mortal meco eran tutti ¶ e gli altri vizi

ed a servire attendon tutti quanti; ¶ e dice fra

ed eron pel cammin tutti affannati, ¶ né vin, né

d'oro e' vestimenti tutti ¶ al loto, al fango

ma morti son rimasi tutti quanti. ¶ Se voi credessi

addrieto! - e Frusberta menava: ¶ - Tutti sarete, saracin, qui morti

signor d'Angrante - ¶ dicevan tutti; e lasciorno il gigante

giocondo, ¶ or son puniti tutti i miei peccati, ¶ e

io sono ancora, ¶ e tutti i tuoi prigion vo

co' lor cavalli e tutti i loro arnesi. ¶ Chi

a questa volta aremo tutti quanti ¶ la vita data

e rubicondo ¶ d'impiccar tutti ci avea minacciati, ¶ e

con Meredïana; ¶ e dicean tutti a lei: - Magna regina

fierezza ¶ che' saracin dicìen tutti ammirati: ¶ «Fólgore certo va

e l'onore, ¶ perché tutti i rimedi erano scarsi

tanto che rider facea tutti quanti: ¶ ché quando e

fu, gridava forte, ¶ e tutti i paladin disfida a

giostre e torniamenti, ¶ e tutti i suoi baron vede

pigliato, ¶ se non che tutti farò mal contenti! - ¶ Dicea

ch'è sbandito, ¶ con tutti gli altri accettar dèi

rispetto. - ¶ Missonsi in punto tutti, e l'altro giorno

mesi ¶ mettere in preda tutti i miei paesi? ¶ Perch

priega; ¶ ma Carlo a tutti questa grazia niega. ¶ E

Aquilon nella Giudecca ¶ con tutti i suoi seguaci già

d'Inghilterra; ¶ e corron tutti poi verso la terra

Guardivi il Ciel da tutti i casi avversi. ¶ CANTARE

romanzi e ballate ¶ che tutti i canterin son fatti

ché solea dare a tutti scaccorocco, ¶ ma tanto il

sia Gesù Cristo e tutti i santi sui! ¶ Io

costui sopra l'arcione, ¶ tutti i suoi segni son

che qua mora, ¶ ché tutti so poi piangerien tal

d'Angrante. ¶ La notte tutti a due fumo legati

fu sempre, e da tutti onorata». ¶ La lettera suggella

di ciò contenta, ¶ e tutti l'abbracciavan lacrimando; ¶ e

tu fatto, poi ¶ che tutti saren morti come cani

si chiama, come intenderai; ¶ tutti siamo scacciati e mal

lo 'nganno; ¶ tanto che tutti si maravigliorno ¶ come sofferto

Rinaldo: - Domattina aspetta, ¶ e tutti a riposar ci andiamo

in su la piazza. ¶ Tutti color che l'avevon

ciascun l'onora, ¶ che tutti reverenzia gli faciéno; ¶ ed

a poco. ¶ Però tornate tutti al cristianesimo, ¶ ché non

un maggior frutto, ¶ adorian tutti Quel che morì in

il tuo nome, sol tutti preghiamo, ¶ e poi per

Rispose il prenze a tutti: - Io son Rinaldo ¶ da

In pochi dì fur tutti battezzati. ¶ L'abergator che

tu che noi siàn tutti omai ¶ sempre tuoi servi

di tal caso a tutti assai ne pesa. - ¶ Rinaldo

ne pesa. - ¶ Rinaldo ringraziava tutti quanti. ¶ E poi per

quanti. ¶ E poi per tutti i paesi n'andava

novantamila cavalieri armati ¶ e tutti in guerra ben disciplinati

mestieri, ¶ che rinnegato avien tutti Macone; ¶ e servivon Rinaldo

poi il tinore, ¶ dicevan tutti: - E' non vi si

io arò sempre in tutti i miei pensieri ¶ Rinaldo

e tedio ¶ che fussin tutti baroni affricanti, ¶ ché tra

e' dicea queste parole ¶ tutti i baron per suo

Per gli occhi a tutti schizzerà la broda; ¶ io

arò molti addosso, ¶ ma tutti poi gli vedrete fuggire

questa intenzione, ¶ ch'avevon tutti cenato davante; ¶ e Caradoro

avea massimo onore ¶ a tutti fatto e con allegro

di Gesùe, ¶ madre di tutti i miseri mortali, ¶ per

Morgante ¶ con Caradoro e tutti i cavalieri ¶ colle bandiere

accese, ¶ i suoi sospir tutti ha manifestati: ¶ priega ch

si vorrebbe dinanzi levare ¶ tutti que' della casa di

Erminïone. ¶ E poi che tutti furono assembrati, ¶ con trentamila

Carlo confortaro. ¶ Namo per tutti le parole prese, ¶ dicendo

gran danno. ¶ Erminïon fra tutti i suoi baroni ¶ elesse

armi, ¶ e vo' con tutti i paladin provarmi. - ¶ Rispose

Io sono stato per tutti i sentieri ¶ de' saracini

che ci hai provati tutti quanti! ¶ provato non m

Vedi che Cristo e tutti i vostri santi ¶ non

Dusnamo e gli altri tutti consigliorno ¶ che, poi che

vederlo cosa oscura, ¶ e tutti i suo' baron similemente

avevo sentito ricordare ¶ fra tutti gli altri un cavalier

di costume ¶ Berlinghier sopra tutti un uom dabbene, ¶ di

finalmente si trovò prigione: ¶ tutti gli abbatte il saracin

e 'l buono Avolio: ¶ tutti prigion n'andâr cheti

certo, ¶ e volse a tutti in un punto le

avea seco menati, ¶ uomini tutti maestri da guerra, ¶ ch

meschino; ¶ e sbattezar vuol tutti i battezati. - ¶ Disse Rinaldo

perduto, ¶ pel prato cominciâr tutti a fuggire. ¶ Aveva un

noi ti faren compagnia tutti quanti, ¶ e tutta la

farà festa; ¶ noi siàn tutti baron de' più prestanti

quella gente pazza, ¶ e tutti saran presi così in

ammaestrati. ¶ Grande onor fanno tutti i terrazzani ¶ a quel

con Rinaldo sono ¶ comincion tutti a 'nsanguinar le spade

prese i figliuoli e tutti gli ammazzòe. ¶ I saracin

ogni segreto aperto, ¶ furon tutti d'accordo battezati, ¶ rendendo

sarà qui Morgante. - ¶ A tutti piacque che per lui

Ché di saper di tutti ho disïanza. - ¶ Intanto Caradoro

vadi a trovare. ¶ E tutti insieme vennonsi accordando ¶ che

molte squadre ¶ per dover tutti inverso Francia gire. ¶ Meredïana

con questi, imperadore. - ¶ E tutti a Carlo gli menava

pigliarlo a salvamento, ¶ e tutti all'amirante se ne

traditore, ¶ e chiese a tutti consiglio e parere ¶ quel

che 'l tradimento fe': ¶ tutti i suoi amici ha

per ira fe' venire ¶ tutti i baron legati, e

nuovo si sconforta, ¶ e tutti si ridussono alla porta

e piacere e sollazzo ¶ tutti n'andorno a smontare

Rinaldo sùbito ha risposto: ¶ - Tutti son vivi, e qui

e d'arnese, ¶ usciron tutti fuor della città ¶ una

avea come Orlando venìa, ¶ tutti impiccare e squartar gli

posti in cima, ¶ che tutti la sua gloria prevarrebbe

d'allegrezza geme, ¶ veggendo tutti i paladini insieme. ¶ Ma

ma molto son feroci tutti quanti. ¶ La forza e

nomar, baron perfetto, ¶ per tutti i tempi della vita

nostri dottori accordati, ¶ pigliando tutti una conclusïone, ¶ che que

tagliar le mani a tutti quanti ¶ e porterolle a

sanno, ¶ correvono all'abate tutti in fretta, ¶ dicendo paürosi

quel percosso, ¶ si misson tutti in fuga pel vallone

onore ha fatto ¶ a tutti, un dì, dopo questi

partita, ¶ e sconsolati restiàn tutti quanti; ¶ né ritener possianti

quanto il sezzo vale. ¶ Tutti siàn peregrin per molti

molti regni; ¶ a Roma tutti andar vogliamo, Orlando, ¶ ma

tra noi profferere. ¶ A tutti do la mia benedizione

erano in quelle ¶ coperti tutti quanti a drappi d

inferno andare ¶ e far tutti i dïavoli sbucare. ¶ Se

per Euridice, ¶ io stimerei tutti i dïavol poco. ¶ Noi

prigione; ¶ onde e' fuggivan tutti al padiglione. ¶ Il conte

Orlando dispiacere; ¶ e perché tutti non venghin fallati, ¶ alzava

Orlando paladino; ¶ ma sopra tutti il sir da Montalbano

di buona voglia -, ¶ e tutti per sua parte salutòe

spalle gli spiccava, ¶ e tutti i Maganzesi minacciava. ¶ I

questo mezzo entrorno, ¶ e tutti quanti confortâr Rinaldo ¶ ch

trentamila ben armati ¶ e tutti quanti usati a guerreggiare

se vi piace. - ¶ Rimisson tutti allora il brando drento

colassù quel fuoco. - ¶ Allor tutti smontaron dell'arcione, ¶ alla

bello; ¶ noi consentimo a tutti questi agguati, ¶ però che

le ciglia: ¶ preson conforto tutti i saracini, ¶ e del

se noi dovessin morir tutti quanti». ¶ Dimmi pur tosto

spugna con aceto, ¶ e tutti, perché il fiato non

appicca ¶ e i denti tutti nell'arme gli ficca

Ecco, la vita e tutti i nostri regni ¶ e

più lucente, simiglia, ¶ e tutti gli atti suoi paion

Tanto si cerchi per tutti i sentieri ¶ che noi

col popol suo, e tutti cristian farsi. ¶ Avea Corbante

ricognoscevano. ¶ Gran festa fecion tutti a Malagigi ¶ d'averlo

a Montalbano; ¶ volli saper tutti i vostri vestigi: ¶ vidi

fin della foresta. - ¶ Mangiaron tutti quanti volentieri ¶ dell'erba

come strale sparito; ¶ a tutti prima toccava la mano

sgombra; ¶ e fece a tutti una vecchia paura, ¶ ché

su la sala ¶ con tutti i suoi baroni era

disia e brama. ¶ Per tutti i nostri paesi e

loro, ¶ se non che tutti assai s'eron vantati

con un fuscello ¶ di tutti a tre costor fare

sapere; ¶ e so che tutti a due vanno cercando

feroci e forti, ¶ e tutti a tre gli abbiam

presto: - Ben avete fatto: ¶ tutti son rubator; non me

in iscompiglio ¶ e corron tutti come gente pazza. ¶ Morgante

ed a dispetto di tutti i pagani ¶ passato ha

piglioron vantaggio: ¶ quivi eran tutti quanti i capitani, ¶ e

i capitani, ¶ e sopra tutti un infernal demonio ¶ ch

Arcaliffa e Zambugeri, ¶ e tutti son dintorno a Ulivieri

lasciorno il marchese, ¶ perché tutti d'Orlando hanno spavento

cicutrenna e zufoletti, ¶ e tutti affusolati gli scambietti. ¶ E

ci ho trovato fondamento, ¶ tutti degni aüttor, modesti e

sbaraglia e sviluppa ¶ e tutti gli stendardi caccia in

generoso si conforti, ¶ perché tutti i cristian quasi eran

in vita: ¶ pregate or tutti per la mia partita

una scheggia fosse; ¶ e tutti i peregrin questa novella

vantaggio; ¶ ma non son tutti i proverbi compresi, ¶ come

Rispose Orlando: - Noi siàn tutti umani, ¶ superbi, invidïosi, irosi

che noi fussin figliuol tutti di Dio. ¶ Se quel

vuoi già teco, ¶ perché tutti nascemo con peccato, ¶ e

orazion latria, ¶ ch'a tutti i santi e gli

meriti, ¶ ché scritti son tutti i tempi preteriti: ¶ però

non posson tornare, ¶ ché tutti son mescolati al presente

Croce ¶ con Iosüè, con tutti i suoi robusti, ¶ d

suoi robusti, ¶ d'accordo tutti in Cielo a una

pur, riposato alquanto, ¶ a tutti parve che montassi in

dico, mondi, ma non tutti, ¶ e parmi or tempo

gli altri consigliorno ¶ e tutti i lor pensieri furno

più non puossi, ¶ e tutti i tuoi baron miseri

cosa sentavàn dappresso, ¶ ché tutti savàn quivi ginocchione. ¶ Pensi

ché per bene operar tutti siàn nati ¶ e d

a ritrovare Orlando, ¶ e tutti i morti poi seppelliremo

molto pietosamente ¶ Carlo e tutti, Rinaldo e Ricciardetto, ¶ e

nella valle entrati, ¶ trovoron tutti i cristian c'hanno

pon sua speme! ¶ E tutti i corpi di que

corpi furno imbalsimati, ¶ massime tutti que' de' paladini; ¶ ed

la Francia e per tutti i confini; ¶ e tanti

altri suoi fratelli ¶ ebbon tutti sepulcri antichi e belli

Furon costor presto abbattuti tutti, ¶ o fuggiron per boschi

i tradimenti, ¶ e così tutti i mori di Granata

indrieto era rimaso. ¶ Atteson tutti a rafforzar le mura

ribalde rinnegate! - ¶ E così tutti parean di concordia ¶ sanza

pur finalmente ¶ qui ritrovati tutti i tuoi vestigi: ¶ l

Bravieri strano ¶ che abbatté tutti i paladin di corte

pure alla fine, battezzati tutti, ¶ ricognobbono il vero Redentore

i meriti suoi saranno tutti; ¶ quivi tutto vedrà nel

il suo tesoro; ¶ lasciò tutti i suoi servi ognun