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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi, 1919

concordanze di «tutti»

nautoretestoannoconcordanza
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fosse molto buona con tutti, non voleva amicizie. Però
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verso la mezzanotte, erano tutti stanchi e impazienti di
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uno dopo l'altro tutti i lumi delle altre
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ne approfittava per finire tutti i suoi lavori di
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i loro carri sempre; tutti i giovedì, verso mezzogiorno
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intendono e poi di tutti. E il Rosi cambiò
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porta. Allora si alzavano tutti e tre: - È la
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vento avrebbe potuto romperli tutti. L'arcobaleno si aperse
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dita la testa a tutti; e li cosse dentro
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fosse riscaldato, pareva che tutti i chicchi volessero andarglici
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usignoli, un anno come tutti gli altri: la trattoria
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sentì rimorso, e tentò tutti i mezzi di riconciliarsi
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tempo mortificato, quasi che tutti i suoi scherzi lo
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retta. E anche quando tutti tacevano, né meno udiva
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aumentare la disistima di tutti, benché se ne compiangesse
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parola in bocca e tutti gli altri tacevano; e
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un ramaiolo di brodo. Tutti alzavano le mani: - Fermo
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posto anche per me? ¶ Tutti glielo facevano, non per
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perdere quel lavoro riaccomodato tutti i giorni! ¶ Si stropicciava
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sconosciuto a noi di tutti gli esseri che s
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prendere qualche cosa. Ma tutti s'erano allontanati da
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sempre così buoni che tutti lo sapevano: le palpebre
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ci vogliono male. ¶ Fece tutti i giorni alcune preghiere
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trattori guadagnate quanto volete. ¶ Tutti risero, perché alludeva al
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guardò anche suo padre: tutti lo fissavano; i volti
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le scuole, e mandati tutti gli insegnanti a vangare
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ma la sera, mangiavano tutti insieme. Domenico a capo
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ma per ora son tutti e due ragazzi! Io
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scendi, frusto anche te. ¶ Tutti gli assalariati guardavano inquieti
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altrimenti vi mando via tutti. Domani quelle prese devono
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parlava gli si vedevano tutti i denti di sopra
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detto io!». ¶ Si guardarono tutti e tre in silenzio
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le piaceva più di tutti e tre. ¶ In quel
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le fotografie di quasi tutti i conoscenti; e, sopra
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vendeva certe chicche di tutti i colori, involtate in
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che si dirigono in tutti i sensi, si rasentano
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affondate, senza spazio, perché tutti i palazzi antichi stanno
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era così pieno che tutti avrebbero dovuto consolarlo! Ora
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che sia morta? Fingete tutti. Anche questa è una
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alla tomba del marito. ¶ Tutti la conoscevano soltanto di
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Poi, presi in mano tutti i mazzi degli uccelli
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ne intendo più di tutti gli scienziati, perché sono
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trattore aveva fatto tacere tutti; e nessuno poteva fare
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raccontata la sera innanzi. Tutti sorrisero, senza smettere di
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e sorpreso, domandò: - Perché? ¶ Tutti gli si volsero, con
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di rivederla. Ma perché tutti lo guardavano con malizia
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cani gli si avvicinavano. Tutti s'erano voltati verso
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d'andarsene, gli mostrò tutti i soldi riscossi: - Li
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lui, povero vecchio che tutti spregiavano, a Poggio a
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ad uno per volta, tutti i ninnoli: un vaso
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e poi vantandosene con tutti quelli che capitavano nella
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rubata, è vero, Ceccaccio? ¶ Tutti risero. Poi bestemmiarono e
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sono più forti. ¶ E tutti si afferrarono alla fune
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colpevole; e li credette tutti e quattro d'accordo
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la stalla, la capanna. ¶ Tutti i sabati, Domenico faceva
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se ne andava finché tutti i pezzi di pane
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voltava il dorso a tutti; e ritraendo il cucchiaio
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quando recitava le devozioni. ¶ Tutti gli altri poveri erano
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cappello all'anno, portandolo tutti i giorni; finché la
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attraversata e tagliata in tutti i sensi da malumore
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campana suonava. ¶ E tra tutti i rumori, verso il
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Pensava anche che non tutti avevano i mezzi per
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ma gli volevano quasi tutti bene. ¶ Finalmente, convinto che
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sempre più differente a tutti; e non seppe spiegarsi
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quella mezza sbornia mise tutti d'accordo. ¶ Ma Ghìsola
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molto da più di tutti. ¶ Scesero per una strada
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gelosia, ne sparlavano con tutti: allora molti di quei
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ella, per non buscarne tutti i giorni dai suoi
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Le campane si muovevano; tutti si alzavano come sorpresi
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cani che scodinzolavano a tutti. ¶ La metà superiore della
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porta sempre con sé tutti i pregiudizi con le
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differenza non c'era. ¶ Tutti sapevano qualche cosa; e
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a Ripoli; dove da tutti era chiamato, alla buona
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se stessero per staccarsi tutti i mattoni della finestra
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e rettangoli di acqua: tutti di seguito, diseguali. ¶ L
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perso tempo e basta. ¶ Tutti i giorni Pietro l
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vide da quel punto tutti i campanili insieme. ¶ Pietro
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Camporegio, dove era andato tutti i giorni quando faceva
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vestire molto meglio. Ma tutti la guardavano; ed egli
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restare negli altri binarii, tutti intrecciati, dritti e curvi
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lo fecero quasi piangere. Tutti scuotevano la sua anima
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Porta Ovile, scendevano, pendendo tutti da una parte; come
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ferma, vi sembrava rinchiusa. ¶ Tutti quei tetti, ad angolo
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la brace s'addormentasse. Tutti i lumi abbassati; e
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allora ci volevamo bene? ¶ Tutti i suoi progetti gli
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maltrattato e che quasi tutti avrebbero pensato ch'egli
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dalla cucina, e mangiarono tutti e tre insieme: il
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suoi nonni e per tutti gli altri parenti. Era
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I>Pesce Azzurro. ¶ Tutti si ricordavano del tempo
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e di compromettersi verso tutti. Ma quella volontà d
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ingiustizie, contro le quali tutti avrebbero dovuto insorgere d
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anche evitarono di parlarsi. Tutti tenevano dalla parte del
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se ne andasse, mentre tutti i suoi gesti lo