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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Sciogli la treccia, Maria Maddalena, 1920

concordanze di «tutti»

nautoretestoannoconcordanza
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1920
Atlantico?... ¶ L'orchestra, su tutti gli archi dei violini
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il Pretore Urbano amministra tutti i giorni la Giustizia
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quando, nell'inerzia di tutti i miei spiriti, sento
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tutte le cose, fra tutti gli esseri viventi, e
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me la concitazione di tutti quei nervi esasperati dal
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la pungeva, nel vedere tutti gli uomini accaldarsi ed
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mezzanotte le attrici di tutti i teatri, e così
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aveva sorriso, come a tutti gli uomini soli; ed
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la perfetta rassomiglianza che tutti riconoscevano alla Sevillana con
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aspettava la morte di tutti i suoi parenti per
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quattrino. Laonde rimase vedova. Tutti, anche a Madrid, le
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Ecco, ed io sbaglio tutti i colpi. Avete una
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se io fossi, come tutti credono, il vostro amante
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io voglia raccontare a tutti la infelice storia delle
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il suo viso, con tutti i capelli, con tutto
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Dopo, anche voi, come tutti, non foste altro che
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segnati dall'ondulazione, con tutti i suoi vizi ancora
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porterebbero via, forse da tutti dimenticata, forse in miseria
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d'un colpo sciolse tutti i suoi capelli, e
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chiamarvi, come si chiaman tutti gli uomini, «voi...» Ma
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uomini, che son quasi tutti nel lor intimo rubatori
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integerrimi, le donne incoricabili, tutti coloro che nulla vogliono
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ucráino; certo è che tutti gli scapoli dell'albergo
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il vice-padrone di tutti i treni a dormitoio
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sono l'amore di tutti gli uomini e di
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somigliare i dialoghi di tutti gli innamorati alla prosa
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le bocche, melense di tutti i sospiri, consumate come
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camera di Madlen; anzi tutti vennero, fuorché la giovine
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altro che augurare a tutti quanti la buona notte
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proprietà. Nel secolo di tutti i cataloghi e di
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Libano, l'intrisa di tutti i peccati, l'amica
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il quale, se ancor tutti governava col peso della
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vicende, la conclusione di tutti i pensieri, la storia
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nome che udivo da tutti pronunziare con ossequio) – si
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un po' altezzosi con tutti, per lei sgambettavano pieni
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Sì, deliziosamente. Ora che tutti son lontani, ed una
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crudele morsura. ¶ Vi riuscì. Tutti i partigiani di Inglés
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osceni. Più accanite fra tutti parevano quelle ragazze del
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città, ho inteso parlare tutti i linguaggi, sono entrato
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forse più ricca di tutti i miei amanti. ¶ Le
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cadeva su noi, su tutti, una opprimente fiamma un
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dei paradossi; piace a tutti confondere in speciose negazioni
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Don Giovanni da strapazzo, tutti coloro che dispensano la
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della sua dolce anatomìa, tutti costoro appartengono spesso a
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immaginazione, piace più di tutti gli altri, è insomma
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ormai dalle cancrene di tutti i pellegrinaggi. Noi, con
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grazia del Signore.» ¶ E tutti si volsero, e tutti
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tutti si volsero, e tutti guardarono la vergine dai
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d'esser lontana da tutti gli uomini, di sentirsi
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il rumore saliva. ¶ E tutti volevano che Bernadette ancora
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la Vergine riapparire. E tutti al mugnaio dicevano che
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limitare dei campi, e tutti le chiedevan mille cose
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lei per seguirla, e tutti riconobbero i segni dell
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piccola Babele, ci condusse tutti quanti a San Sebastiano
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cena vi sareste messi tutti e tre sul balcone
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marmo il secolo di tutti i piaceri, la foia
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di Elia. Quelli che tutti frustano, Egli chiama suoi
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ridurre a formule chimiche tutti i fenomeni della vita
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e inghirlandato celebratore di tutti i conviti; volevo tornare
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mia l'esclusione di tutti i cilici e mia
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grido; nell'anima di tutti gli esclusi era il
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dell'umile pascolatrice – e tutti camminando cantano: ¶ – Libera nos
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un uomo, bisogna odiare tutti gli altri. La donna
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in tutto e per tutti ha ragione d'essere
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della meridiana, esce da tutti que' discorsi che intesero
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un vecchio borgo, dove tutti, come noi, eran cattolici
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e mi fece vedere tutti i suoi grossi denti
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una specie di febbre. ¶ Tutti nel Castello erano già
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Gli abeti si piegavano tutti da una parte come
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il più povero fra tutti i poveri di Palestina
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magnificenza barbarica, era da tutti ascoltato, interrogato, con una
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occhio, e parlava per tutti ugualmente, nella maniera più
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Battista; il re di tutti i miserabili, che avrà
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mútolo, e questi parlò. Tutti quelli che pativano furon
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del bianco taumaturgo, e tutti venivano, e tutti, senza
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e tutti venivano, e tutti, senza erba né farmaco
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la buona notte a tutti e ritirarsi per otto
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nella febbre del digiuno, tutti confessati con l'ostia
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il lino del battesimo, tutti assorti nel veggente amore
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antichi, le gemme di tutti i regni della terra
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davanti alla genuflessione di tutti i percossi, davanti alla
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davanti alla miseria di tutti i pentiti, tra quell
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segnati dall'ondulazione, con tutti i suoi vizi ancora
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porterebbero via, forse da tutti dimenticata, forse in miseria
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Libano, l'intrisa di tutti i peccati, l'amica
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di sole – ov'erano tutti i peccati, le gioie
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lasciati stare innanzi a tutti, proprio sul limitare della
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me la concitazione di tutti que' nervi, che amavano
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appassionato perdonatore, che in tutti vedeva la sorgente della
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altri»; e quando, da tutti tradito, ebbe una croce
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e la follìa di tutti i miserabili era davanti
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non poteva muoversi. Quando tutti si prosternavano, ella sola
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la forza di poterli tutti risanare. Li guardò con
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costringerlo a potere per tutti quel che poté nella
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di alcuno ma di tutti, uno spaventoso e fatale
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uno su mille, mentre tutti volevano con feroce invidia
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su lui; ma egli tutti respinse. Metteva i piedi
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cinque dita insanguinate; chiamava tutti a guardare la sua
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si lascerebbe urtare da tutti, era libero, libero!... ¶ Intorno
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spazio destinato agli infermi. Tutti urlavano; la frenesia de
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buio Crocifisso, era su tutti, meravigliosamente, l'immensa ala
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eravamo nel secolo di tutti i sarcasmi, di tutte
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sei dal respiro di tutti i patimenti, nuda, come
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segnati dall'ondulazione, con tutti i tuoi vizi ancor
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chiamarvi, come si chiaman tutti gli uomini, «voi...» ¶ E
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Libano, l'intrisa di tutti i peccati, l'amica
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sé la teoria di tutti i miserabili e con
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d'Anno... ¶ E mentre tutti noi consumerà la pesante
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di sole – ov'erano tutti i peccati, le gioie
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Libano, l'intrisa di tutti i peccati, l'amica