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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

concordanze di «tutti»

nautoretestoannoconcordanza
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1985
si accorge, e che tutti lasciano vivere in pace
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1985
di là, gettati su tutti i fronti, somigliassero al
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Gli zingari dovevano essere tutti sguinzagliati in giro, alla
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ma nessuno le rispose; tutti erano chiusi dentro, asserragliati
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carrozzoni e hanno preso tutti quanti…» ¶ «E tu?» ¶ «Io
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rivivessero più che mai tutti i suoi spaventi antichi
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sopravvivenza di loro tre. Tutti i giorni era una
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sotto gli occhi di tutti, apertamente. I partigiani giravano
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Paesi e valli erano tutti dei guerriglieri, che la
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di energia, e che tutti gli esseri viventi ne
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sventurate della guerra, di tutti i guai del presente
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a Roma e in tutti gli altri luoghi della
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dilatato, in cui rientravano tutti i suoi patimenti sui
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e che andava inventando tutti i giorni delle scuse
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uomini che sono già tutti condannati a morte dalla
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irreale, e che forse tutti e due se l
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colpo; si dimenticava di tutti i consigli di Marta
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talismano che li proteggeva tutti, alla villa, ed espandeva
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Volga e il Kuban. Tutti gli abitanti della villa
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parole aguzze come stiletti, tutti quelli che cercavano di
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percorse gli abitanti di tutti i villaggi e di
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che i pensieri di tutti confluivano, ossia che il
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Donez, del Kuban, di tutti i fiumi dove avevano
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si poteva, lo sapevano tutti. Perché mai, dunque, continuava
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di ora in ora. Tutti si sentivano in grande
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il grande Ataman di tutti i cosacchi, il quale
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il quale aveva passato tutti quegli anni esule in
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neppure l’ombra. ¶ «Giovani tutti partizany!» dissero con facce
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noi trovare. Vina per tutti…» ¶ Lo stesso giorno del
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grigie. Entrarono in casa tutti insieme, facendo un saluto
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gli strinse la mano. Tutti si guardavano attorno come
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C’è spazio per tutti» disse Marta in russo
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disse Marta in russo. ¶ Tutti i cosacchi caddero dal
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esilio in Francia, e tutti i cosacchi appartenessero a
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capelli ariosi. ¶ Visto che tutti aspettavano il suo cenno
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stanzino periferico e strettissimo. Tutti sentirono d’istinto che
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cuor loro l’approvarono. Tutti sentirono la soddisfazione di
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accadeva un po’ a tutti quanti. Luca, con le
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legge più generale, che tutti conoscevano e applicavano, come
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Poi i nemici erano tutti cambiati perché ogni cosa
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rivolo sottile e remoto, tutti gli istinti più antichi
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nel dare ascolto a tutti quanti. Quando era in
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la strage di Ekaterinburg. Tutti i membri della famiglia
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le kubànke dei cosacchi, tutti a metà strada tra
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nel villaggio, e in tutti i villaggi e le
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sulla terrazza di legno. Tutti i camini fumavano, le
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a salire in montagna. Tutti, in qualche modo, parevano
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i cosacchi facevano pena. Tutti le facevano compassione, i
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i cosacchi più di tutti le provocavano uno stringimento
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cosacchi, come ne avessero tutti i diritti per la
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voci spaventate che stavolta tutti i paesi della vallata
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neve e spalancati a tutti i venti, cominciavano lentamente
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riusciva a comunicarla a tutti, e nessuno ce la
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li sentiva come fratelli. Tutti i cosacchi dalle patrie
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il popolo kazàk, a tutti quelli che adesso erano
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del resto anche per tutti gli altri, e non
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Erano scoppi di bombe. Tutti corsero all’aperto e
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a trovare posto per tutti nei piccoli cimiteri dei
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una faccenda terribile per tutti. Tra le bábuške s
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a levarsi la fame tutti i giorni. Gli argomenti
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quell’altra, che a tutti era parsa lunghissima. Era
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contro una pattuglia, e tutti gli uomini e i
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paese fino a spiare tutti i loro movimenti, e
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cuore in ansia per tutti. In effetti i cosacchi
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allegria stare a sentire tutti quanti, perché per tutti
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tutti quanti, perché per tutti provava una propensione aperta
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tranquillità, la vita di tutti i giorni, perché i
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in quel modo, in tutti i territori attraversati. Era
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con Baldo. Del resto tutti avevano la tendenza a
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baleno. Al villaggio di tutti ricordava il nome, la
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corridoi. Le ripeteva in tutti i toni a Baldo
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allegria che faceva dimenticare tutti i guai. ¶ L’attrazione
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era estremamente interessato a tutti i movimenti di Alda
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i pochi superstiti erano tutti tornati da anni, e
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uomini per lei erano tutti uguali, e lei ne
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volte succedeva persino, con tutti i pensieri e le
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che in Russia, in tutti i villaggi, le bábuške
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alla fine della guerra tutti avrebbero avuto una tale
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reclamava lo scontro. Ormai tutti i giorni arrivavano notizie
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campo un’altra volta. Tutti avrebbero pensato a loro
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e i partizany, e tutti li informavano e li
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come una nebbia in tutti gli anziani, a cominciare
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così.» ¶ «Abbiamo sbagliato.» ¶ «A tutti parve che la guerra
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fu pronta. Furono scelti tutti i cavalli di pelame
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nella vita del presidio. Tutti contavano sulla sorpresa. Se
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una gloria celebrata in tutti i villaggi. ¶ Gavrila invece
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villaggio, così lontano da tutti gli altri. L’unica
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1985
colbacchi dei cosacchi erano tutti neri, e solo quelli
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popolo sulla vetta di tutti i pensieri non poteva
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minacciosamente contro il kazàk. Tutti nella villa erano andati
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non uomini, soltanto uomini, tutti simili tra loro, che
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cose differenti, ma erano tutti tartassati dalla guerra e
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guerra e dalle sventure, tutti dispersi nel disordine e
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nel buio del mondo. Tutti avevano freddo, fame, sete
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essere mandati a morire, tutti desideravano stare con una
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comunque non simile a tutti gli altri… ¶ Adesso però
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aiutata un po’ da tutti, persino da Luca, che
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mangiare in quantità bastevoli tutti i giorni, comportava imperativi
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si affezionava perdutamente a tutti gli animali. Bisognò che
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è?” andava chiedendo a tutti, finché uno rispose che
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attenzione verso altri pensieri. Tutti gli abitanti della villa
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sicché fu assaporato da tutti molto più a lungo
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in inganno i presídi? Tutti i cosacchi avevano visto
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Natale erano sentite da tutti, piccoli e grandi. Marta
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trovare ogni cosa. A tutti parve eccellente e lo
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Dio e pregare per tutti i fratelli, dovunque si
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cortile della caserma, perché tutti vedessero. Altro modo di
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ogni momento che a tutti, zingari e cosacchi, la
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Ma è così. Sono tutti morti. Non aspettare più
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A quest’ora sono tutti morti…» ¶ Haha tacque, esausto
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sola e rabbrividente, e tutti i particolari appresi fino
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ebrei, zingari, partigiani, erano tutti stati massacrati, e perfino
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da un presidio, vestiti tutti alla stessa maniera, col
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cacciavano un urlo selvaggio, tutti insieme. Urvàn era certo
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contro tutto e contro tutti, i tedeschi che li
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freddo. Abbiamo sonno» dicevano tutti. ¶ «Allora voi tutti partizany
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dicevano tutti. ¶ «Allora voi tutti partizany e tutti spie
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voi tutti partizany e tutti spie!» ¶ «Col freddo che
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accidente.» ¶ «Basta bere. Venite. Tutti bere con noi!» ¶ E
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e che, anzi, tra tutti non vedeva che lui
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per istinto ammirava, tra tutti i cosacchi, i circassi
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i più pericolosi di tutti, perché selvatici e destinati
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La strada è di tutti. Se non vuoi guardare
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un sì fondamentale, che tutti li annullava, e ne
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giovani e uomini armati, tutti avvolti in cappotti e
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anche Rasputin, di cui tutti avevano detto ogni male
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vade retro!”, di pronunziare tutti gli esorcismi della liturgia
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Anita o di Haha. Tutti potevano avergli rubato il
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volevano dire, e perciò tutti in qualche modo erano
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caccia di frequente con tutti i mezzi, fucile, reti
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ad abbaiare come cani, tutti fossero presi nella stessa
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disastro universale della guerra. Tutti erano poveri diavoli ridotti
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portone del cortile e tutti entrarono disordinatamente, come un
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lo sembrava più di tutti, ossia Ghirei, che intendeva
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dai cosacchi più esperti. Tutti i soldati uscivano dalle
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avevano preso dei partizany! Tutti accorrevano, come se sulle
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i partigiani italiani fossero tutti dei comunisti, e perciò
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sé il ricordo di tutti i cosacchi che erano
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un fungo che rinasca tutti i giorni, anche se
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volpina degli invasori. Essi, tutti quanti, si diedero al
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di azione di guerra. Tutti le si fecero addosso
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restare seppellita lì dentro. Tutti gli altri, fossero cosacchi
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quel modo sbrigativo. Così tutti gli spiriti e i
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aggiunse Burlak ridendo. Ma tutti sentirono che la sua
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Le parole li gelarono tutti quanti, soprattutto perché davano
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dico. Non respira più.» ¶ Tutti posarono l’orecchio sul
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neanche con una fucilata? ¶ Tutti volevano fuggire da quella
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era un’altra cosa. Tutti sentivano che i ponti
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diventato luttuoso e maledetto. Tutti i suoi entusiasmi e
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erano stati massacrati, in tutti i luoghi attraversati, e
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sul fatto al quale tutti e due pensavano senza
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del presidio, e di tutti gli altri presídi, una
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erano straordinari, diversi da tutti gli altri, e che
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era come assente a tutti gli avvenimenti del presidio
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di ogni violenza, come tutti gli invasori di ogni
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davanti agli occhi di tutti loro fin dall’inizio
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una grande inquietudine in tutti i presídi, in tutti
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tutti i presídi, in tutti i villaggi, nella valle
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o generali, che avevano tutti conosciuto la gloria e
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i partigiani, che sono tutti dei comunisti. Il bolscevismo
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nelle altre case. ¶ Per tutti l’addormentarsi fu tranquillo
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prigionieri, che erano stati tutti liberati. I cosacchi colti
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quella sera, in cui tutti festeggiavano la sagra della
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che avevano portato in tutti i presídi con le
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fecero radunare e allineare tutti i morti, cosacchi e
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Chi fossero costoro già tutti lo sapevano, perché misteriosi
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la propria opinione che tutti gli uomini giovani, di
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un luogo dove tornare. Tutti i popoli avevano una
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avevano una patria e tutti, tra poco, finita la
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principio della fine, quando tutti si mettono a disattendere
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Akmek e un po’ tutti non riuscivano a contenere
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ricordava non soltanto di tutti gli scacchi subiti per
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permetteva. Era audace con tutti e con tutte, solo
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lingua e a strappargli tutti i segreti. Si ricordò
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le nuvole, e aumentano tutti i giorni…» ¶ Infuriati, altri
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Mai. Ma voi sarete tutti sterminati. Nessuno uscirà vivo
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dalle nostre valli. Creperete tutti, quanti siete…» ¶ Nei cosacchi
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vaga malinconia era in tutti perché Ugo gli era
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orrore percorse il paese. Tutti si rifugiarono nell’interno
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era diventata chiara per tutti, che i cosacchi all
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sempre montante della pietà. Tutti le facevano compassione, sempre
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della pojana. Sentiva in tutti la stessa voglia di
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di pace. Scorgeva in tutti una paura immensa, senza
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modo o nell’altro tutti gli uomini erano come
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che non c’era. ¶ Tutti cercavano un mantello di
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di difesa. Pensò che tutti stavano così volentieri con
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pandemonio tempestoso della guerra. ¶ Tutti volevano vivere, salvarsi, perché
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vitale inesauribile era in tutti, perfino negli animali, in
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stava stringendo attorno a tutti loro? ¶ Forse lei poteva
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1985
di cosacchi, ma non tutti. Tutti era impossibile, anche
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cosacchi, ma non tutti. Tutti era impossibile, anche perché
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al suo popolo da tutti i lati della rosa
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impaurito, disfaceva e cancellava tutti quei sogni troppo audaci
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stata più facile per tutti se ognuno avesse pensato
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sua strategia e in tutti i particolari della sua
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cosacchi del presidio erano tutti in subbuglio, e tra
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situazione generale. Nella villa tutti si misero in agitazione
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tra i piedi di tutti. Ad un certo punto
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stanzino, come sapesse benissimo tutti gli avvenimenti che accadevano
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il centro dell’attenzione. Tutti vennero a vedere il
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1985
e ne succedevano di tutti i colori. Provava una
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sparire agli occhi di tutti, finché l’ultimo divincolio
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XVII ¶ La ritirata ¶ Non tutti gli abitanti di Madrojas
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climi diversi e in tutti i luoghi della terra
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accaduto, sarebbero stati passati tutti per le armi, come
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e voleva gridare a tutti la propria voglia di
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lasciar passare la burrasca. Tutti sanno che hai fatto
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tra i cosacchi di tutti i presídi, in tutte
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carrette non bastavano per tutti. Qualcuno aveva caricato una
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ritirata. Era naturale ritirarsi, tutti gli eserciti sconfitti di
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insieme di fronte a tutti i possibili colpi del
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1985
chiara, che bisognava riunirsi tutti sulla strada che portava
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1985
quasi vicini al nevischio. Tutti i fiumi erano in
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1985
diffusa immediatamente, e adesso tutti guardavano i circassi come
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un’ombra. ¶ I cosacchi, tutti quanti, assassini o innocenti
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luogo di provenienza, ma tutti mescolati senza ordine alcuno
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come è destino di tutti i nomadi del mondo
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qualche ora, perché erano tutti stanchissimi. Luca aveva la
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1985
per lui e per tutti coloro che stavano attorno
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1985
lui. I feriti erano tutti morti. Senza rendersene conto
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fucilare. Ormai serpeggiava in tutti una stanchezza universale, una
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1985
della taiga, abituati a tutti i freddi e a
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1985
i freddi e a tutti i disagi, e reggevano
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decimazione subita, galleggiava in tutti la schiuma di un
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Stato Maggiore cosacco, ossia tutti i generali e gli
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li avevano privati di tutti i loro capi, e
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Poi gli inglesi requisirono tutti i cavalli superstiti, e
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caricare su un camion tutti gli ufficiali rimasti nel
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1985
quella, la consegna di tutti i cosacchi, e inglesi
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intuire, fu palese a tutti, e la disperazione si
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fu annunciato ciò che tutti sapevano, e a cui
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forzato e totale di tutti i cosacchi. Il panico
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grande curiosità. Raccontò a tutti le vicende ultime del
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sempre il suo passato. ¶ Tutti alla villa immaginavano che
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intessuta di necessità di tutti i giorni, finalmente liberata
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per la morte di tutti i componenti di quella
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già riparata. Ivos, che tutti chiamavano ancora Vento, era
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uomini che sapevano fare tutti i mestieri, e quindi
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passare. ¶ «Sono Vento, Vento! Tutti conoscete il mio nome
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avanti con la frase. Tutti, i giudici, il barbiere
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di lei. Si tagliò tutti i capelli, salvando di
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colpa della guerra. Forse tutti gli uomini moderni erano
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affatto di possedere. In tutti i paesi e le
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di Marta e di tutti coloro che non volevano
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luogo. ¶ Era opinione di tutti che si sarebbe fermato
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fuori tempo massimo, quando tutti i destini determinati dalla
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il più indigente di tutti. Ma perché era successo
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della notte. Nella casa tutti dormivano, e tutti dormivano
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casa tutti dormivano, e tutti dormivano anche nel paese