Domenico Starnone, Fare scene, 2010

ventiquattro anni. Aveva ancora tutti i capelli neri e

lucida, dentro cui infilava tutti i suoi beni a

scarpetta, e caramelle di tutti i tipi, le mou

mi compravo il gelato. ¶ Tutti posti notissimi dunque, e

portata da casa. Ma tutti questi traffici erano sempre

illimitato e gratuito come tutti i veri amori, si

perché potessi godere di tutti i privilegi: i pezzi

definisco così ironicamente, usando tutti questi aggettivi che cercano

pochi, pochissimi, e quasi tutti in pessime condizioni. Si

a libri interi: erano tutti degnissime letture, e me

confidavo che le stelle, tutti quei puntini luminosi nel

film, là dietro, e tutti mi parevano assai meglio

buio in sala come tutti i film, potevo starmene

di gradevole scioglimento di tutti i legacci che mi

occasione andarono a precipitare tutti lì. Per esempio non

da una famiglia di tutti ferrovieri (operai e macchinisti

matrimoni, alle cresime, con tutti i loro ori e

ora e volle portarci tutti a provare l’ebbrezza

con la corriera strapiena tutti i giorni o mandare

nonna. Noi altri siamo tutti lì, sotto l’ombrellone

che sfottere. Ci stiamo tutti, ci state pure voi

una passerella di legno, tutti noi fratelli uno alla

Dopodiché ci filmò anche – tutti tranne Geppe e nostra

in fondo al corridoio, tutti sullo schermo, proprio noi

di casa e parenti, tutti a occhi sgranati, mio

perché vi ho pittati tutti secondo le mie necessità

riprendessi lui: se no tutti gli stronzi possibili venivano

film, al mare – ora tutti i parenti andavano in

a ronzare la cinepresa, tutti facevano cose che normalmente

camminavo male. Come camminavamo tutti male, innanzitutto mio padre

i più eleganti di tutti (soprattutto mia madre: mio

da studentesse del Bengala, tutti i grandi attori americani

i grandi attori americani, tutti, si muovano come si

persino, colorava con energia tutti i guai dell’esistenza

a vedere il film; tutti gli altri – che non

e per tenere insieme tutti i piaceri possibili bastava

correre e poi sfottere tutti lasciandoli passare con un

e parenti, senza contare tutti quelli con cui lavoro

affidabile di Monsieur Teste, tutti i ritratti differiscono tra

ripresi e riprenderci in tutti i modi possibili – spesso

cercano di testimoniare con tutti gli strumenti visualizzanti a

che ne combinavano di tutti i colori; poi, dopo

ad andare in fabbrica tutti i giorni e tutte

pagine degli spettacoli di tutti i quotidiani perché se

sprizzava talento registico da tutti i pori, che il

alto, che svelasse a tutti le sue qualità e

lunghissimo mi sembrò che tutti i modi per dire

progetto a Medusa, siamo tutti d’accordo: è sempre

comunicazione a Roma, ma tutti muoiono dalla voglia di

maschi lessero e dissero tutti che il film era

e rideva per sfregio. ¶ Tutti, maschi e femmine, si

proprio così, ci sorprese tutti. Inarcò la schiena con

Ce n’erano di tutti i tipi e di

i tipi e di tutti i colori, venivano dalla

la condividevo. Ma intanto tutti volevano al più presto

lo dobbiamo fare a tutti i costi». ¶ Ci rimettemmo

conciliabili: voleva girare a tutti i costi il film

avessimo compensi cospicui come tutti i suoi clienti e

artistico dell’impresa, trascurando tutti i suoi clienti, le

ogni momento e in tutti i modi di romperle

ci disponemmo ad averla tutti i giorni con noi

tuo schiavo per sempre, tutti i miei film da

che usava a istinto tutti i trucchi più volgari

di ammirevole: cresciuta come tutti quelli della sua età

pensai. ¶ Non firmare. ¶ Ma tutti questi mesi di lavoro

come mai sullo schermo tutti quei soldi non si

tre film all’anno, tutti per farsi due risate

contenti? E allora siamo tutti contenti. Ciao. ¶ Si cominciò

altro canto c’erano tutti: niente più telefonate; niente

successo lo stesso a tutti gli altri attori che

contrattazione. Infine ci convocò tutti per vedere un primo

si rivolse a noi tutti: ¶ «È cinema: non conta

tsunami ci spazzasse via tutti prima che il film

fare il protagonista di tutti i suoi film. Ma

e ricominciò a telefonarmi tutti i giorni per autoincensarsi

quando ci si vedeva tutti i giorni e si

contro; d) bisognava a tutti i costi andare in

al lavoro per incularmi tutti questi coglioni. Baciò la

ottima la fotografia; bravi tutti gli attori, soprattutto Clorinda

i critici ne parlavano tutti con lodi competenti, con

era un’attrice a tutti gli effetti no. Superò

FINE ¶ Nello vuole a tutti i costi produrre un

ad Angelica, bramata da tutti i paladini, che però

sui personaggi femminili di tutti i tempi, abbiamo chiacchierato

tutte le malattie e tutti i decessi, non accorro

contro il parere di tutti, non vuole FINE a

un modo che mandava tutti in visibilio. Ma io

faccia giusta. Succede a tutti, eh, non solo a

sotto gli occhi di tutti. La prossima volta controllati