Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930
concordanze di «tutti»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1930 | sul compagno vicino. ¶ Su tutti i volti visibili era | ||
2 | 1930 | per festeggiare il ritorno. ¶ Tutti i paesani erano assiepati | ||
3 | 1930 | Chi sarà? — si domandarono tutti sorpresi. ¶ L’ardito aveva | ||
4 | 1930 | sotto questa veste siam tutti fratelli. ¶ Quelli della sua | ||
5 | 1930 | tutta in perdizione; son tutti là! — e la tradotta | ||
6 | 1930 | di gente. ¶ — Chi è? — tutti chiedevano. ¶ — È il gobbo | ||
7 | 1930 | andò sposa all’altare. ¶ Tutti i pomeriggi dalle secche | ||
8 | 1930 | vino e di vituperii. Tutti in coro urlavano: — Bombo | ||
9 | 1930 | sommesso di voci spaurite, tutti pareva tenessero la loro | ||
10 | 1930 | sventolare come un gonfalone. Tutti furono presi da ribrezzo | ||
11 | 1930 | vuol dire due parole? ¶ Tutti tacquero e si chinarono | ||
12 | 1930 | detenuti erano in purga, tutti i torzoli e le | ||
13 | 1930 | che lo rigurgitava da tutti i pori, era raffigurato | ||
14 | 1930 | censiti si acquattavano in tutti i pertugi, tal quale | ||
15 | 1930 | ci si davano convegno tutti gli accattoni, i girovaghi | ||
16 | 1930 | sottoscala tirava a risucchio tutti gli straccali della vita | ||
17 | 1930 | urlavano i ragazzi — che tutti si muovono a compassione | ||
18 | 1930 | e guardalo fisso e tutti ti prenderanno per cieco | ||
19 | 1930 | delfini, agli e carube, tutti questi fetori gli s | ||
20 | 1930 | i montagnoli li porgevano tutti qualcosa, il lurido stava | ||
21 | 1930 | burattini. Gli attori eran tutti i componenti la famiglia | ||
22 | 1930 | inchiostro. I figli eran tutti caluginosi, i capelli avevano | ||
23 | 1930 | più su della terra, tutti gli stinchi della famiglia | ||
24 | 1930 | I clienti fissi parevan tutti della medesima leva; frustini | ||
25 | 1930 | esalava: — Si sa, siamo tutti uomini. ¶ — Faccia scremata. ¶ — Ma | ||
26 | 1930 | che qui si beve tutti al medesimo bicchiere. ¶ — Buon | ||
27 | 1930 | di buio. ¶ — Se morissero tutti i diavoli dell’inferno | ||
28 | 1930 | nei pertugi del Casone. ¶ Tutti i venerdì il Casone | ||
29 | 1930 | Egli asseriva di avere tutti i sette peccati mortali | ||
30 | 1930 | con la forbice e tutti in nero, aggrinfiavano il | ||
31 | 1930 | sacrileghe e vergognose su tutti i luoghi consacrati. Scrissero | ||
32 | 1930 | Quando passava il cieco tutti rattenevano il respiro. Ai | ||
33 | 1930 | Al rullo pugnace tremeranno tutti i tormentatori: preti, monarchi | ||
34 | 1930 | cieco abbrividiva sull’intonaco. Tutti gli infermi giacenti sugli | ||
35 | 1930 | mio grido fe’ rimaner tutti di sasso: — Nel fiume | ||
36 | 1930 | dei denti recise a tutti un tenue sorriso. L | ||
37 | 1930 | neofiti che s’erano tutti accaldati alla sua dialettica | ||
38 | 1930 | una giovinetta morta. ¶ A tutti corse una tarantola diaccia | ||
39 | 1930 | foglie per la bottega. Tutti sentirono dei brividi e | ||
40 | 1930 | a chiavaccio la porta. Tutti uscirono dalla parte del | ||
41 | 1930 | Tentai di acchiapparmi a tutti gli sterpi ma tutti | ||
42 | 1930 | tutti gli sterpi ma tutti si scalciarono, scoscesero, ruinarono | ||
43 | 1930 | dissepolto. ¶ — E allora? — chiesero tutti ansanti. ¶ L’uomo s | ||
44 | 1930 | il mondo conosciuto. ¶ Di tutti gli antesignani che avevano | ||
45 | 1930 | plasmasse teste d’asceti. Tutti i congiurati rattenevano il | ||
46 | 1930 | pusillanimità della morale, da tutti i compromessi, da tutte | ||
47 | 1930 | la conservavano diaccia per tutti i mesi della siccità | ||
48 | 1930 | Lo peso morto. Peso tutti morti! — grignì il Cieco | ||
49 | 1930 | finchè non saprà che tutti siamo acciecati. L’idea | ||
50 | 1930 | Oceano. Durante il desinare tutti tacquero; la madre sola | ||
51 | 1930 | mostro fu lì con tutti i vagoni sconquassati. Gente | ||
52 | 1930 | tremiti di febbre a tutti gli ordigni. Le eliche | ||
53 | 1930 | muto, un altro mondo. Tutti si stringevano l’uno | ||
54 | 1930 | uno all’altro, a tutti pareva di avere il | ||
55 | 1930 | la distesa del mare. Tutti tacquero un momento raccolti | ||
56 | 1930 | vetriciaio molinato dal vento. Tutti ascoltavano. Da quella folla | ||
57 | 1930 | quelle terre per concio. ¶ Tutti si drizzarono sul carabotto | ||
58 | 1930 | la disperazione piegava a tutti il capo verso la | ||
59 | 1930 | donne dilombate, sboccate a tutti i gerghi, con della | ||
60 | 1930 | li seguissero nello sfacelo, tutti si abbracciarono in un | ||
61 | 1930 | pensiero di Amedeo balenarono tutti quelli tristi e scenti | ||
62 | 1930 | già avvenata ad acqua. Tutti s’avrebbe avuto la | ||
63 | 1930 | ne possa rammentare. ¶ Da tutti i tavoli si volsero | ||
64 | 1930 | Vogliamo la fine — urlarono tutti. ¶ — Un’altra sera, fratelli | ||
65 | 1930 | terre estreme dell’Alaska. Tutti avevano circonnavigato l’America | ||
66 | 1930 | Giappone, la Cina, e tutti ritornavano col pensiero al | ||
67 | 1930 | brindisi e pareva che tutti acclamassero la sposa che | ||
68 | 1930 | e il Tarmito; cantavano tutti accordandosi con una chitarra | ||
69 | 1930 | degli scossoni e vaneggiava. ¶ Tutti i marinari del “Cretic | ||
70 | 1930 | maledizioni. ¶ I marinai stavano tutti in vedetta chè il | ||
71 | 1930 | casentino rossi e gialli, tutti zitti che ognuno bada | ||
72 | 1930 | sulla coverta come spaurita, tutti tentavano penetrare il mistero | ||
73 | 1930 | tentavano penetrare il mistero, tutti erano atterriti dall’ignoto | ||
74 | 1930 | biasciando come le scimmie. Tutti salivano e scendevano taciturni | ||
75 | 1930 | A quell’ora eran tutti seduti intorno ad un | ||
76 | 1930 | erano inselvatichiti e quasi tutti ebbri di “pinga”, all | ||
77 | 1930 | mare — disse egli. ¶ — Arrivederci. ¶ Tutti i calafati s’erano | ||
78 | 1930 | l’avete lasciata voi. — Tutti si raccolsero in un | ||
79 | 1930 | gente d’ogni paese, tutti assuefatti all’acrimonia mordente | ||
80 | 1930 | stati sciolti dall’incantesimo tutti i mori scolpiti nel | ||
81 | 1930 | parla mai d’allegria, tutti seri. Pianti e sospiri | ||
82 | 1930 | zampettava con i piedi tutti un ugna come lo | ||
83 | 1930 | Tarmito si concentrava, vedeva tutti questi spurghi pendere da | ||
84 | 1930 | un branco di ragazzi, tutti col canestro sul capo | ||
85 | 1930 | fiume quando si campava tutti con la pesca, le | ||
86 | 1930 | bocca, ho perso quasi tutti i capelli ed ho | ||
87 | 1930 | ho ingaggiato. Li farò tutti uomini. Di qui a | ||
88 | 1930 | cipressi neri le dicevano tutti: No, col capo. ¶ Acqua | ||
89 | 1930 | fortuna. ¶ I ragazzi erano tutti taciturni, come gli uccelli | ||
90 | 1930 | egli avrebbe dato a tutti; il cuore medesimo. Lui | ||
91 | 1930 | quelle bestiali come biscotti. Tutti sembravano stampi di creta | ||
92 | 1930 | A vista d’occhio tutti gli alberi erano stati | ||
93 | 1930 | con piatti di metallo. Tutti colti da spavento si | ||
94 | 1930 | dosso dei vestiti europei tutti strapanati, delle giacchette che | ||
95 | 1930 | cavalli dei carovanieri erano tutti pronti. ¶ Furono tosto insellati | ||
96 | 1930 | si accamparono. Era in tutti il desiderio di abbeverarsi | ||
97 | 1930 | ramoni sciancati goggiolava acqua, tutti corsero a succhiarne avidamente | ||
98 | 1930 | del Ciaco, parlarono a tutti gli animali e a | ||
99 | 1930 | dimenticati e dovete uccidere tutti quelli che incontrate sul | ||
100 | 1930 | Caracaros. Da quel dì tutti coloro che gl’indigeni | ||
101 | 1930 | per paura di morire, tutti gli uomini accampati si | ||
102 | 1930 | animali e acqua per tutti. ¶ La carovana sull’imbrunire | ||
103 | 1930 | la poltiglia dette a tutti delle irruenti evacuazioni e | ||
104 | 1930 | Don Josè per fermarli, tutti vi si gettarono e | ||
105 | 1930 | ossa insepolte di Nicodemo. Tutti s’inginocchiarono, Don Josè | ||
106 | 1930 | pulsarono le cervella affebbrate. ¶ Tutti i carovanieri seguirono Isaia | ||
107 | 1930 | un lato insieme a tutti i ragazzi che lo | ||
108 | 1930 | uscire l’Io: e tutti dovranno inchinarglisi, sottometterglisi e | ||
109 | 1930 | notte Isaia spirò benedicente tutti quelli che lo assistevano | ||
110 | 1930 | Cesare e seguito da tutti i ragazzi. Un tavolone | ||
111 | 1930 | mare vaghi come ombre. Tutti i passeggeri erano all | ||
112 | 1930 | arsaglino e le sagole. ¶ Tutti i guardiani furono desti | ||
113 | 1930 | sgusci ora di dosso. Tutti i novelli guardarono stupefatti | ||
114 | 1930 | Tarmito si vestiva come tutti i suoi compagni che | ||
115 | 1930 | schierato nel cortile, a tutti fu infilzato al collo | ||
116 | 1930 | sembri strolago: si morirà? ¶ — Tutti s’ha da morire | ||
117 | 1930 | chiese: la terra di tutti. I frumenti rigogliosi intristiti | ||
118 | 1930 | di bocca in bocca, tutti guardavano gli innocenti che | ||
119 | 1930 | aia ventilando le semente. Tutti gli uomini erano sulle | ||
120 | 1930 | Camera del Lavoro, oggi, tutti giovani di vent’anni | ||
121 | 1930 | mortaletti. I soldati guardavano tutti là. I cristiani furono | ||
122 | 1930 | e trivellavano la terra. Tutti guardavano il cielo con | ||
123 | 1930 | Quando il riflettore accecò tutti, gli uomini si videro | ||
124 | 1930 | capo basso. ¶ — Noi (perchè tutti quelli del casone siamo | ||
125 | 1930 | Sì. ¶ — Allora qui sconterò tutti i miei peccati. ¶ XXX | ||
126 | 1930 | fuori scoppia la saetta. Tutti ammutolirono e se qualcuno | ||
127 | 1930 | petto come pregasse per tutti. Le medagliette legate col | ||
128 | 1930 | saltare sui reticolati fusi. ¶ Tutti gli effluvi, il regamo | ||
129 | 1930 | la luna! ¶ I soldati, tutti fissi sull’astro, pareva | ||
130 | 1930 | di Bestrigna. ¶ — Se caricassero tutti i loro pensieri darebbero | ||
131 | 1930 | s’innalza. Trema a tutti i viventi il cuore | ||
132 | 1930 | Doberdò risucchia rannata da tutti i camminamenti, l’acque | ||
133 | 1930 | sera bruciava, nel pensiero, tutti i ricolti e i | ||
134 | 1930 | morsa delle ginocchia e tutti facevano, l’inzuppo del | ||
135 | 1930 | pesci lutulenti di padule, tutti bocca armata di denti | ||
136 | 1930 | tre zampe e annusano tutti; che lì son tutti | ||
137 | 1930 | tutti; che lì son tutti padroni. ¶ I muli, caricati | ||
138 | 1930 | vertigini al sangue. ¶ Su tutti i ricordi uno emergeva | ||
139 | 1930 | case di figli. Accatastarli tutti in un letto grande | ||
140 | 1930 | La marcia li eguagliava tutti. Nelle soste meriggiavano sotto | ||
141 | 1930 | i pantaloni. ¶ — Aggubbiatevi ora. ¶ Tutti quelli della corvée uscirono | ||
142 | 1930 | un cenno, si misero tutti torno torno al cordone | ||
143 | 1930 | arca, giacevano i morti, tutti mota con l’otre | ||
144 | 1930 | tenebra inghiottì i chiarori. Tutti accecarono. Nei lampi i |