Vittorio Alfieri, Timoleone, 1789

Madre, ingrato non son; tutto rammento. ¶ Sì, la mia

a suo arbitrio del tutto or questo avanzo ¶ di

tu il vedi: ei tutto a mal ritorce. ¶ Odi

inumano vostro ¶ ardir qui tutto applaude: odi le stragi

tel pensi, ancor del tutto è muta: ¶ breve pur

il mio sangue or tutto ¶ sfogalo tu: se il

mia città, mie forze, ¶ tutto conosco: e già tropp

ei ne s'arrende ¶ tutto ei perde, possanza, e

sei, mentr'egli è tutto ¶ amor per te: mentr

pari: ¶ e, più che tutto, è della patria vita

non parlo io più; tutto a lui dissi. — ¶ Se

m'è noto il tutto: ¶ lor passi, opre, pensier

passi, opre, pensier, so tutto appieno. ¶ A lor non

consesso ei sfugga: ¶ deh! tutto in opra poni, perch

ciel!... che fai?... ¶ Timofane ¶ Tutto ho d'acciar contra

certo io so; ma tutto io temo: ¶ e mi

e il patrio amor, tutto addoppiar n'è d

Echilo ¶ Ma ancor ben tutto ¶ antiveder non sa. ¶ Timoleone