Hans Tuzzi, La belva nel labirinto, 2017

un giovane maschio di tutto rispetto – muscoli lunghi e

è il culo, a tutto tondo, concludeva l’ode

essere pronti a sacrificare tutto ciò che è inutile

il sedile. Poi, quando tutto quello che andava fatto

fatto fu fatto, e tutto ciò che si sarebbe

collegati? Sì, lo erano. Tutto lo diceva: le due

amava far battutacce su tutto e aveva definito quel

il ricordo – ma era tutto molto ruspante, se non

il suo passaggio è tutto un geranio. E sì

bonu, ma dopo è tutto un fari abbobbò, eh

esserlo, se non spendeva tutto in coca: tutto quello

spendeva tutto in coca: tutto quello che entrava era

sui tarocchi ha detto tutto. Ma intanto» ghignò tossendo

infanzia – gli strapparono, nonostante tutto, un sorriso. ¶ Sorvegliare la

Cina, eppure c’è tutto, no? Ecate e i

può collegare alla Morte?» ¶ «Tutto si può collegare a

si può collegare a tutto, lo sai. Ma nella

che verbalizzasse bene il tutto, poi – «Di là?» – entrò

vetro – poi, peggio di tutto, il silenzio. ¶ «Pronto? Ingegner

Così, però» osservò Melis, «tutto si riduce a ben

a tirar freghi su tutto che possono ben tirarli

un terrazzino che era tutto un geranio. E quella

Era stato sistemato così – tutto in regola con il

E questo era stato tutto. ¶ Invece, l’intuizione sul

caso. E certo, era tutto preso dal misterioso giovane

tempo – «qui ora è tutto chiuso» – li aveva rinviati

Là, nella fredda stanza, tutto si era consumato senza

increduli. Che mai significava, tutto ciò? Contemplarono quel secondo

elementi concreti che rendono tutto più complicato: la ragazza

plastica. ¶ «Ma che significa, tutto ciò?» sbottò Adele Stracuzzi

marito? Che senso ha, tutto questo?» La voce era

di spalle scosse via tutto – l’oggi, quei due

Venezia. Sole, luce, stagione, tutto sembrava escludere dallo splendore

problema. In via del tutto privata e confidenziale, il

ignorando l’interruzione, «rivolteranno tutto quel che c’è

si sta estendendo a tutto il paese, come la

vede, non è del tutto illogico pensare a una

su su sino a tutto ciò che deve essere

Per l’arma, che tutto si complica» sospirò Melis

Ma che senso ha, tutto questo?» chiese smarrito Iurilli

accese una Camel, facendo tutto con la mano sinistra

credi a me, notano tutto, ogni minimo cambiamento nel

abiti... belli, quei mocassini. Tutto questo servendo in nero

intervenne. «Ascolta, Achille: dicci tutto quel che sai e

Parlò. Forse non disse tutto, ma parlò. Il fatto

al grande mistero del Tutto, Tommaso. Perciò, smettila di

sarebbe potuto pensare a tutto, dalla rapina al nido

quartiere non sia vivo...» ¶ «Tutto qui?» ¶ Lui sogghignò, finita

convinto dell’inutilità di tutto ciò. Poi pensò che

colori neutri o pastello. Tutto era molto pulito, molto

già. Come non fosse tutto chiaro. ¶ «Direi proprio di

e pagare... Parlava di tutto, sapeva di tutti e

bicchiere da osteria. Ma tutto, lì, era rozzo. Cucina

il padre avevan venduto tutto?» ¶ «L’è propj minga

sì che ha capito: tutto dietro alle femmine, aveva

su che lei sa tutto, Colnaghi». Gli afferrò la

Ma non sappiamo se tutto questo abbia un senso

Finlaggan. «Mi racconti bene, tutto». ¶ E quando Melis terminò

nell’ultimo, è del tutto fuori quadro. Petra Lucantoni

da pelare. E se tutto, poi, fosse riconducibile alle

è un Moloch mostruoso. Tutto, nel loro mondo, si

e ciò che detestiamo, tutto questo insieme, sempre, indissolubilmente

insignificante, risponde sempre con tutto sé stesso, nessuna voce

esse un ruolo, in tutto ciò? Le maree condotte

confusi fra automobili simili? Tutto sarebbe stato vagliato, controllato

passare qualche secondo: ¶ «Controllate tutto, ogni affermazione, ogni alibi

non averlo sentito. «Controllate tutto quello che non vi

omicidi sono correlati, come tutto al momento farebbe credere

non mi convince del tutto; Carmine Grieco, Carmen, prostituiva

Marta, solida donna che tutto ispirava – si disse Cannistrà

ceffo che voleva dir tutto e niente. ¶ «L’hai

semplici che Dio perdoni tutto, ma questo non è

qui per mio nipote». ¶ Tutto, in quella stanza, era

Eh? Perché? Proletari di tutto il mondo unitevi. Ma

psicologia dimostra che, come tutto il suo popolo – intendo

detenzione: lì c’è tutto». ¶ Melis non ebbe reazioni

chissà che altro fosse, tutto era meno che una

mentalmente trasposto in Linda. Tutto da rifare. Ma questa

morto, Emilio ha venduto tutto meno una cantina: ci

come le api. Non tutto quello che produciamo è

aveva deciso di prender tutto il malloppo, centocinquantamilioni di

politiche?» ¶ «Le ho, perché tutto è politica, giusto? Ma

comprendere la complessità del Tutto. Men che meno quelle

Sì, ma lui identificava tutto ciò nell’azione di

a identificare con destra tutto quello che non è

sono già spiegate. E tutto oscilla ancora sulla bilancia

fossi tu a confondermi. Tutto, in questa faccenda, mi

sera pensa tu a tutto, noi usciamo a cena

e allura, quanno che tutto s’azziccà a risùrvire

carta né sulla batteria». ¶ Tutto luci, l’autobus dell

anca lù. Io, qui, tutto l’anno, quando che

continuò: ¶ «Certo, una volta tutto era più discreto, ma

rapido 904? No, no, è tutto diverso, tutto. No. Semmai

no, è tutto diverso, tutto. No. Semmai, fra terrorismo

volto. Doveva far presto. Tutto dipendeva da lui. Imboccò

non si può avere tutto. Gli si accoccolò davanti

prima. Quando mai! Per tutto il viaggio verso Pergamo

uscire?» ¶ «Ma, sa, con tutto quel trambusto... Sembrava quei

Bari? Qui ce sta tutto, a Milano: ce sta

è un limite a tutto, anche a fare il

su Iurilli: «Bisogna ricontrollare tutto». ¶ «Di nuovo?» ¶ «Di nuovo

cassettone soffiava verso Kim tutto il proprio orientale disprezzo

perennemente instabile, mai del tutto acquisito, risiede il principio

sociale». ¶ Quando voleva manifestare tutto il proprio pessimismo nei

elementare, il neonazi a tutto quel guazzabuglio di assurdità

permette di credere a tutto, ammanta di esoterismo la

concesso il riposo eterno, tutto rossi mattoni e piante

poi, quando ho visto tutto ’sto gran macello, be

capire. Lui le spiegò tutto, piano, limitandosi a parlare

capire. In acqua dimentico tutto, omicidi compresi...» E, un

afflosciò come un soufflé: «Tutto qua? Io devo riferire

disse serio. «Non è tutto qua. Tenga conto che

la prego, è ancora tutto così vago: non mi

a una funzione del tutto nuova: quella di pittoreschi

la Shoah per negare tutto? Tutto, tutto l’orrore

Shoah per negare tutto? Tutto, tutto l’orrore. L

per negare tutto? Tutto, tutto l’orrore. L’orrore

sua questa libertà, in tutto egli sarà al di

chi si scaglia contro tutto ciò che contraddice il

poi raggruppali sì che tutto il Barocco sia lì

Barocco sia lì e tutto il Rinascimento là, e

là, e fin qui tutto bene, davan di gomito

malato mondo misticheggiante, con tutto il suo armamentario di

non come in Sicilia: tutto è più opaco, nascosto

posso mettere a nessuno: tutto è criminale, sì, ma

con Giovannini a sorvegliare tutto il sorvegliabile, non era

di sessanta volumi in tutto. ¶ «Lui in che sezione

capo, interdetto: «Sembra che tutto vada bene, nella vita

anche gente che pensa tutto quello che dice ma

dice ma non dicono tutto quello che pensano». Squadrò

stampa e pubblico, metti tutto meticolosamente a verbale, come

E dillo, cazzo! Sapeva tutto del Giappone, lui, grazie

trovare il cadavere. ¶ Fecero tutto quello che si doveva

aveva chiesto Iurilli. ¶ «Sembra tutto a posto, intelligente, colto

Alazaj. Vita, affetti, ricordi: tutto buttato lì, all’alba

sentirsi mancare. ¶ «Faremo di tutto, ingegnere: mi creda: vuole

un criminale, sapere che tutto ciò veniva compiuto secondo

il cuore ma con tutto sé stesso, che, per

di caricare. Sentiva con tutto sé stesso che il

continuo a domandarmi, se tutto è maturato fra giovani

sto a dirle che tutto questo è ridicolo e

che io farò di tutto – di tutto, ha capito

farò di tutto – di tutto, ha capito? – per tener

mise al corrente di tutto il materiale raccolto. ¶ «La

lingua evolve, sa? Come tutto, intorno a noi». Cambiò

un’altra vittima. Punto. Tutto finisce qui. Nient’altro

tardi, troppo tardi per tutto». ¶ «Avvocato, ritiene utile parlarne

la posta interna?» ¶ «Con tutto questo casino? Ma ti

essere pazienti. «Senti, spiegami tutto dall’inizio». ¶ «È tutto

tutto dall’inizio». ¶ «È tutto ’o iuorno che dicite

infimo fra i subumani. ¶ Tutto questo l’avevan desunto

solo questione di tempo: tutto, prove e testimonianze, tutto

tutto, prove e testimonianze, tutto si sarebbe trovato. ¶ Però

quei due abbiano fatto tutto da soli». ¶ Come diceva

guaglioni che potevano avere tutto, dalla vita». ¶ Seduto nel

due avevano fatto di tutto, per finire così. E

adesso si prende lui tutto il merito, il questore

ognuno di noi descrivesse tutto sé stesso, e lo

arriverete a rider di tutto, di quelle lacrime non