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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Baricco, Emmaus, 2009

concordanze di «tutto»

nautoretestoannoconcordanza
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ma a noi pare tutto molto ordinario, regolamentare. Si
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rinvio sistematico. In definitiva, tutto quello che sappiamo della
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non vogliamo capire. Ma tutto questo non ha nulla
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ci è faticoso visualizzare tutto il resto, ma lei
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o senza doversi alzare. Tutto finisce nella sacca trasparente
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vescica piena, e svuotare tutto nella tazza del gabinetto
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la portiera che copriva tutto, è ovvio, ma ogni
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fuori, secondo un ritmo tutto suo. Una di quelle
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di roba. Sotto a tutto si era messa un
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che voleva era inzuppare tutto e diventare pesante come
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gambe e mi strofinavo. Tutto lì. E ci ho
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che avevano provato di tutto ma la verità è
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era strano. Era strano tutto, in quella casa. Avevamo
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all’altro. Dunque facciamo tutto in una precarietà venata
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per dire che andava tutto bene. Presi i soldi
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vidi Bobby gli raccontai tutto, largheggiando un po’ su
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erano sicuramente studiata, era tutto combinato, era uno di
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a un certo punto – tutto è tornato normale. ¶ Così
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di capire cosa facesse tutto quel tempo attaccato ai
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che in realtà andava tutto bene. Non so. ¶ Siete
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poi andare a riprenderselo. ¶ Tutto questo viene da Andre
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potuto non capire? Per tutto il tempo che è
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la storia. E come tutto è reale, senza fronzoli
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muore e noi viviamo, tutto qui, non c’è
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la testa che sia tutto più semplice – ferite normali
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sapeva chi eravamo, e tutto doveva sembrarle surreale. Ma
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Santo riuscì a dire tutto senza nominare niente, e
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In quel modo riepilogò tutto quello che sapevamo, e
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rimasta là, prima di tutto il discorso. Quella cosa
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modo per far terminare tutto quello, e il più
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della croce. Appena. ¶ Per tutto il racconto la madre
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lui di tornare. Era tutto lentissimo. Ma ogni volta
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fui io a volerlo. Tutto il resto lo volle
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quei momenti, perché vede tutto ma altrove – dentro di
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davano proprio. Era successo tutto così in fretta che
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giusto a guardare. Facevano tutto in un silenzio illogico
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balla, io suono, è tutto lì. ¶ Rimase un po
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che le dia fastidio tutto quello che può diventare
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Fare a meno di tutto è una cosa che
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d’un tratto, che tutto era finito. Si riferiva
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compito umiliante, arido, del tutto inadeguato alle nostre aspettative
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punto della struttura, e tutto collassa. Perché solida è
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certezza di pietra, e tutto crolla. L’ho visto
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montagna, gli era sembrata, tutto d’un colpo, quel
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giù all’ospedale, e tutto il resto. Venne a
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piazza, con palchi e tutto – ferro di cavallo. Forse
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abbracciarlo. Non so, era tutto strano – eravamo migliori. ¶ Si
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uno di quelli là, tutto sorrisi. Le disse come
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non andava di rovinare tutto per quella storia lì
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ci sentivamo capaci di tutto, una cosa che ai
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fosse inteso così. Faceva tutto tranquillamente, senza dire una
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sguardo. Pensai allora che tutto era vero, se lui
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fossi riuscito a baciarla tutto sarebbe stato inutile. Lei
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lo dissi mai – bastava tutto il resto a gelarlo
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e non sempre bastava. Tutto era difficile, in quelle
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bacio sulla guancia era tutto sparito, come l’acqua
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parole da dire. Era tutto complicato. Non c’era
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dissi. Meglio così. Andrà tutto a posto. ¶ Lo credevo
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da un po’, era tutto strano. Adesso guidava la
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freccia messa giusta, e tutto – educatamente. ¶ Poiché non feci
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infine mi ricordai che tutto era finito e non
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momento saldo prima che tutto si ingarbugliasse – l’idea
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confidenti nella ciclicità del tutto, ben riassunta dal passare
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sicuro che lì ritroverai tutto come prima, non importa
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All’inizio mi sembrò tutto un po’ difficile – i
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giovane e gli andava tutto bene. Era stato anche
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prende per il culo tutto il tempo, è una
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anni, dissi, e siamo tutto. ¶ Quando ero di là
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al sicuro. Quando rimisi tutto a posto, la sacca
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allora, e fu per tutto il resto del cammino
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piuttosto di sentire quando tutto quello si era inceppato
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nostri figli – forse di tutto. ¶ Nel salutarci, mi prese
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ronzio della ruota libera. Tutto facciamo senza alcuna prudenza
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una disperazione, che rende tutto più semplice – ne risulta
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corpi scrivono che sono tutto – la stessa cosa che
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una parola che per tutto il resto del mondo
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in mente di conservarlo. Tutto era compiuto, pensai – nella
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decifrato. ¶ Squillò il telefono tutto il giorno, quel giorno
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qualcosa sulla bambina, che tutto sarebbe andato bene. Sì
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avevo io. ¶ Poi dissi tutto in una frase. ¶ Mi
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geometrie. ¶ Ogni orma, e tutto il cammino. ¶ Finché la
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unico punto, dove vede tutto – il quadro intero, e
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essere occorsa per ottenere tutto ciò. Quanti errori prima
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in cui riposava, placato, tutto ciò che nell’esperienza
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e che se siamo tutto, questa è la nostra
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che già sentii arrivare tutto – come era ridicolo il
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Mi sembrava che portare tutto in superficie era la