Domenico Starnone, Fare scene, 2010

in una maniera del tutto inventata. L’unica traccia

mettevo in scena di tutto servendomi di tutto e

di tutto servendomi di tutto e trasformando ogni cosa

a sette-otto anni, tutto quello che capitava, dalle

i cacciatori bianchi e tutto erano lì verissimi. Si

comunque. Sicché stavo seduto tutto contento e guardavo. ¶ Ho

biglietto era valido per tutto il pomeriggio e tutta

chi mezzora, chi quasi tutto. Geppe strappava a mia

io richiudevo gli occhi, tutto identico. Ma per me

ecco il motivo di tutto quel disgusto. No, era

tempo in cui sapevo tutto sul sesso, col vocabolario

ormai vi siete scordata tutto e ridete soltanto per

altro una moglie del tutto inventata dalla sua gelosia

inorridito e facevo di tutto per non tornarci più

distinzione non è del tutto fondata. Anche io stavo

che era disposto a tutto pur di essere perdonato

non gli era del tutto dispiaciuto. Anzi dopo quel

quell’età pensavo in tutto come lui. ¶ Del resto

Questi e altri appunti – tutto quello che c’è

sono riuscito a utilizzare tutto il materiale preparatorio. Il

a battere i denti, tutto ripiegato su se stesso

soldato. ¶ Quando finalmente fu tutto pronto, arrivarono mia nonna

parenti. Io dovevo preparare tutto, compreso lo schermo che

durante la proiezione che tutto andasse per il meglio

lui a occuparsi di tutto l’apparato, tanto aveva

Oggi è difficile raccontare tutto questo stupore. Cos’è

ristrette. Li accusava di tutto, proprio di tutto, ma

di tutto, proprio di tutto, ma poi si sentiva

signori raffinati e passarci tutto il mese di luglio

cinema. ¶ Un giorno, girellando tutto abbronzato per il paesetto

al capo opposto di tutto ciò che era armonico

di essere. A guardarla, tutto ciò che mi ricordo

padre si fece spiegare tutto, contrattò, rimandò. L’anno

mia madre trovassimo già tutto pronto e apparecchiato, stette

e io guardammo per tutto il tempo la cinepresa

lui, lui, che rifaceva tutto a regola d’arte

resuscitavano. ¶ Invece lo incantava tutto ciò che aveva a

altre persone famosissime in tutto il mondo, ricche, abbaglianti

E soprattutto come era tutto scombinato, ogni gesto risultava

corpo, con la voce, tutto quello che avevo assimilato

uomo. Stavo attento a tutto quello che faceva e

Napoli. Si proiettava di tutto, due film di seguito

mi è arrivato di tutto e qualcosa è diventato

un film. ¶ Ma come? ¶ Tutto poteva avere una sua

una sua inquadratura? ¶ Assolutamente tutto? ¶ Certo, la scommessa era

imparato. Si può filmare tutto, mi dicevo, se la

ciò che elabora. ¶ E tutto si accende, si spegne

compleanno, e subito riversiamo tutto nei nostri computer – vanno

è successo niente di tutto questo. L’uomo del

al telefono, pensai, è tutto in alto mare: si

amore. Alda avrebbe tollerato tutto da entrambi, se non

quando si fu del tutto sfogata, le dissi mentendo

lei sopra, nuda; il tutto con una sua piacevolezza

ne fotte», dissi, «blocca tutto». ¶ «Va bene. Però tieni

a me che scrivo tutto?» ¶ Si appellò come al

a ragione, autore in tutto e per tutto. Buttò

in tutto e per tutto. Buttò lì, con giri

a Raggalli che lesse tutto in meno di due

di Raggalli e mandammo tutto a Nello, che ci

ma avevano già impegnato tutto il budget e quindi

con una filmografia di tutto rispetto: perché tu, proprio

a tentennare, a buttare tutto per aria, all’infinito

stesura, che Nello puntava tutto il resto della sua

dopo, gridammo, Raggalli a tutto volume, io più tenue

bene. ¶ Naturalmente non su tutto Susi riusciva a trovare

quest’altra cazzata. ¶ «È tutto a posto», lei ci

ringraziò, estrasse un foglietto tutto accartocciato da una tasca

il suicidio finale; ma tutto, tutto, era nascosto sotto

suicidio finale; ma tutto, tutto, era nascosto sotto una

veritiera quant’è veritiero tutto ciò che siamo tranquillamente

i suoi amici, a tutto l’arco costituzionale. Alla

obiettivo è risparmiare su tutto, a cominciare dalle settimane

nove settimane, c’è tutto il tempo necessario. Senza

del resto. Adesso ero tutto preso da Tommaso Campanella

a esaltare con garbo tutto ciò che facevano i

si può consultare per tutto». ¶ Telefonai a Susi per

noi Raggalli si accapigliò tutto il tempo col direttore

è andato sempre bene tutto e oggi non ti

gettò nello sconforto. Bloccò tutto, si guardò sul monitor

aveva strappato di dosso tutto ciò che mi era

Mangiammo qualcosa. Lasciò quasi tutto nel piatto ma si

irritare. ¶ «Bene, allora è tutto a posto». ¶ «No. Salvatores

che metteremo a posto tutto; e al regista: il

fare mezzi sorrisi. Attaccò tutto un discorso contro gli

non aver già deciso tutto: ¶ «Che ne dici, è

già al primo film. Tutto merito tuo». ¶ «Macché». ¶ «Sì

me ne fottevo di tutto, di loro, del film

la prima volta, quando tutto – lei, i figli, il

a cui lavoravo, e tutto sommato amavo anche il

Il cinema per me, tutto il cinema, è una

lungo nero, scollatissimo e tutto sbrilluccicante, ricevette un applauso

che io le dicevo tutto quello che mi passava

grezzo, disgustoso, tremendo, dove tutto ti può piovere addosso

Le piaceva vigilare su tutto ciò che bolliva nella

ormai diventata finta in tutto, in ogni parola, in

quattr’otto aveva travisato tutto il nostro progetto e

degli esami clinici, del tutto bene, poi del qualcosa

titoli che mi interessano. Tutto qui. Poi, a tempo

di orientarmi. Solo quando tutto si inceppa definitivamente, butto

fare: un film dove tutto continuamente si guasta, i