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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

concordanze di «tutto»

nautoretestoannoconcordanza
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a Tommaso ed indicogli ¶ tutto ciò ch’ella fece
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il tempo è breve. ¶ Tutto è d’uopo compir
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che in circostanze tai tutto è permesso». ¶ E perché
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caso. ¶ Provvisti alfin di tutto il bisognevole ¶ cominciaro a
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liberamente al tartaro rispose. ¶ Tutto per ordin raccontogli il
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istorico, politico, geografico ¶ di tutto quanto l’ordine serafico
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utile fu molto a tutto l’ordine ¶ in quei
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Santa Sede, ¶ e in tutto secondò, da buon cattolico
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suo divenne. ¶ Fra Piancarpin, tutto già pronto essendo, ¶ da
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elsa e il cinto tutto brillantato. ¶ Giganteggia di membra
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mugisse un bove. ¶ E tutto gonfio d’ampollosa boria
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numeroso stuol d’offiziali, ¶ tutto osservar il più che
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che sì ben di tutto ¶ ragioni e sei non
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l’intenzioni. ¶ Siven, che tutto andar pel buon sentiero
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sconcerta. ¶ Sotto di lui tutto ognor piega e cede
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a saper m’invogli, ¶ tutto mi svela e i
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consista, il militar mestiero, ¶ tutto a por d’ogn
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selvaggia sua natura vera? ¶ Tutto è fetor, schifezza e
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e interroga, e di tutto ¶ vien pienamente da Siven
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e tutti fer di tutto e tutto male». ¶ Poi
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fer di tutto e tutto male». ¶ Poi soggiungea: «Mira
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sguardo tuo volgi talora, ¶ tutto in grande da lunge
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appresenta; ¶ appressati, e minor tutto diventa». ¶ Una gran moltitudine
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cospetto, ¶ e pareva del tutto opra novella, ¶ e Tommaso
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ne fummo: ¶ or come tutto s’è risolto in
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gregge. ¶ Sulli diari poi tutto è difforme, ¶ tutto cangia
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poi tutto è difforme, ¶ tutto cangia di titolo e
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omai – recida il fato, ¶ tutto ricaderà nel primo stato
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come uopo esige, il tutto ¶ ti volessi spiegar» Siven
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tartaro villan che, in tutto scemo ¶ d’ingegno e
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contro il voler di tutto il parentado ¶ e contro
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omai ¶ e congedato avea tutto il corteggio. ¶ Pur Tommaso
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non vedrai nel mondo tutto. ¶ Dell’atroce delitto ancor
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aer d’odori e tutto spira ¶ il lusso perso
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e l’incredibil caso ¶ tutto sembrava a lui sogno
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per l’avvenir, di tutto ¶ a rendergli ogni giorno
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ognor la guarda, ¶ come tutto d’amor ne avvampi
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nell’arcana ¶ lamica liturgia tutto s’immerse, ¶ e brillò
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non v’ebbe in tutto il campo ¶ pusillanime e
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e guardie e scorte ¶ tutto di Toctabei concorse a
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colpi d’alabarda. ¶ Con tutto quanto l’accompagnamento ¶ de
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sugli amici fero: ¶ miser tutto il paese a ferro
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mi dono». ¶ Turachina così tutto il suo core ¶ al
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e a me del tutto è ignoto ¶ perché qui
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danze e sontuoso pasto ¶ tutto di cibi i più
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passeggio ¶ entraro alfin con tutto il lor corteggio. ¶ S
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contezza certa, ¶ vuol che tutto l’allegri e la
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e scherno al campo tutto. ¶ V’erano i due
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minor Noian fu accanto ¶ tutto ad un tratto pel
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grande e sublime in tutto ciò che imprende ¶ e
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far: costor mi guastan tutto». ¶ A Tommaso Catuna ampia
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gesta esimia; ¶ e di tutto il Mogol fece la
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implorar nel duro caso ¶ tutto il poter del general
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volev’ire ¶ e voller tutto per iscritto stendere, ¶ ogni
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a parte, ¶ acciò il tutto potessi portar via; ¶ e
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che a mio favor tutto faria Tommaso. ¶ Dicon che
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sarà sol barbaro in tutto; ¶ ma s’esser poi
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che a suo favor tutto farebbe. ¶ Quei ringraziollo della
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contro il Gepano ¶ e tutto arma il poter della
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stessi imputar dovran, se tutto ¶ vedranno il lor paese
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il portentoso ¶ trovate in tutto ciò che v’è
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a traspirarlo, ¶ che per tutto avea gente e d
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sanguinario istinto e furibondo ¶ tutto consiste il tartaro valore
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e la corazza indosso ¶ tutto di scabro e rustico
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figlio il genitore; ¶ per tutto erra il disordine, per
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erra il disordine, per tutto ¶ spira tristezza, orror, spavento
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far in rada uscir tutto il convoglio: ¶ gli ordin
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alla ciurma e a tutto l’armamento ¶ per dar
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confonde; ¶ e intanto Ataia, tutto pauroso, ¶ nello stanzino suo
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vuoi!» ¶ E frattanto iva tutto allo sbaraglio. ¶ Per tutto
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tutto allo sbaraglio. ¶ Per tutto è orror, disordine e
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danar destinato al necessario ¶ tutto in feste e in
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veri amici ¶ e sopra tutto della fè cristiana ¶ cattolica
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deserti e inospite contrade: ¶ tutto insomma a ogn’istante
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ogn’istante al passaggero, ¶ tutto il cammin ritarda e
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saggi avvertimenti. ¶ E in tutto il tempo che convissi
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più il periglio ¶ per tutto era disordine e scompiglio
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calma era tornato il tutto, ¶ di questa capital la
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il pivial sostengono. ¶ E tutto quanto il popolo cattolico
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del sarto; ¶ e sopra tutto d’Innocenzo Quarto, ¶ di
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buon serraglio avea ¶ di tutto il bisognevole provvisto, ¶ se
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in Oriente ¶ emblematico in tutto e singolare ¶ opra fu
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e dona. ¶ Ma, su tutto, fa ognun mille quesiti
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mostrarse. ¶ E benché, il tutto esaminando a fondo, ¶ idee
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fatti altrui. ¶ Imperciocché, vedendo tutto in grande ¶ e prevedendo
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maniera ¶ in faccia a tutto il mondo imparziale ¶ che
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aveavi sparto ¶ ch’è tutto umanità, tutto amicizia; ¶ e
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ch’è tutto umanità, tutto amicizia; ¶ e a Federigo
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frati è il mondo tutto in cruccio ¶ e si
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al collo, ¶ né il tutto accordi che da lui
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che lor fornito avean tutto a credenza, ¶ mai non
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della partenza, ¶ acciò il tutto ciascun possa allestire. ¶ Innumerabil
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un gabinetto, ¶ ove per tutto ciò ch’ella più
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per l’imbarco già tutto allestiva. ¶ Montò Catuna sopra
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in Lassa e in tutto l’Oriente ¶ in forma
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in spazio egual lontano, ¶ tutto all’intorno il sacro
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cima ¶ del monte occupan tutto il sacro loco, ¶ ministri
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il giorno. ¶ Catuna e tutto il tren prosiegue il
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pronte a servirla in tutto ciò che vuole. ¶ Cortesemente
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nobil ceto ammette ¶ saccheggian tutto; e più di lor
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tornossi a porre: ¶ da tutto il tren fu il
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litteral prende a traverso, ¶ tutto l’original pregio n
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original pregio n’estingue, ¶ tutto di barbarismi empie e
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il natale, ¶ che del tutto negletta era rimasa ¶ dacché
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passaggeri in sulle strade. ¶ Tutto lo stuol, che a
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ch’erasi sparsa in tutto l’Occidente ¶ della mogolla
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mestier nuovo sistema; ¶ ei tutto ciò che lece e
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Soria, Bisanzio e poi tutto Occidente. ¶ Poiché ognor d
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fe’ manifesta al mondo tutto in faccia ¶ l’ambizion
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adottò il costume, ¶ e tutto pien d’idee cavalleresche
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faccia che vuol, fa tutto in grande. ¶ Invan gli
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doni, ¶ e inoltre a tutto il tren che lo
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ove vuoi: vedrai che tutto ¶ ebbe i periodi suoi
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magro aspetto, alta statura, ¶ tutto nervo, tutt’osso e
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e l’opportun sentiere: ¶ tutto zelo, e in ogn
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Carpino è matto...» ¶ Benché tutto Carpin non ben capisse
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e in corte sopra tutto se ne parla. ¶ La
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e il social piacer tutto ignorate ¶ e della bella
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giusto lume appresentolle. ¶ Benché tutto a Orenzeb mostrato fusse
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monastica cocolla, ¶ in corte tutto cangia di registro ¶ e
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lato inclina e piega. ¶ Tutto tremante al più vicin
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gabinetto di gusto pellegrino ¶ tutto ripien di rarità mogolle
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Song cadria l’Impero tutto ¶ dal doppio assalitor vinto
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ciascun diffida ¶ e a tutto di cui freme in
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poter sovrano ¶ disponevan di tutto a lor capriccio, ¶ sicché
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sperando che Catuna a tutto impegno ¶ seconderia l’ambiziosa
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suo corre a informarla, ¶ tutto ansante e affannoso, e
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concesse ¶ di far quel tutto che opportun credesse. ¶ Così
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lo tirava, ¶ ed ei tutto soffria con pazienza ¶ e
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riformar la nazione. ¶ E tutto pien dell’idea grande
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corso il fiume; ¶ e tutto a rammentar ciò ch
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vedea ¶ e spento in tutto lo splendor di prima
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la coppia audace, ¶ cui tutto togli se togli il
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pronta sempre a rischiar tutto pel tutto. ¶ Credesi che
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a rischiar tutto pel tutto. ¶ Credesi che Cutsai di
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lodolla ¶ e riuscì del tutto alla mogolla. ¶ Nella trascorsa
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a piene man diffonde: ¶ tutto ella pon per appagarle
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capo a piè guardandol tutto, ¶ oh com’era birbon
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e presso a lei tutto quel dì si tenne
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legname. ¶ E fornille di tutto, acciò potessero ¶ di che
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dispiacente ¶ l’esilio suo tutto per lei farebbe, ¶ e