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Luigi Alamanni, Della coltivazione, 1546

concordanze di «umor»

nautoretestoannoconcordanza
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si veggia ¶ Il notritivo umor, non prenda a sdegno
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che meno abbonde ¶ D'umor soverchio; il vago colle
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parte dove ¶ Senza soverchio umor felice e lieto ¶ Trovin
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al fonte ¶ Onde distille umor, la sede agogna: ¶ E
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crudele, ¶ Lasce il novello umor più largo alquanto ¶ Prender
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Poi, perché il nuovo umor che sotto surge ¶ Mosso
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uno e l'altro umor che d'essi saglia
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in alto, ¶ Prendi l'umor che caggia, ed ei
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prende e torna ¶ L'umor che caggia, e 'l
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Sì leggier, che l'umor trapasse addentro. ¶ Quei che
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Che guarde il troppo umor che non discenda ¶ A
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letto ¶ Contro al frigido umor rimedio, e schermo ¶ A
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liquore; ¶ E 'l notritivo umor quell'altro perde. ¶ Quando
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avaro, ¶ Che 'l generoso umor, quantunque passe ¶ Di pregio
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forza, ¶ Perché il frigido umor dei frutti tempre ¶ Col
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di caldo e d'umor soverchio abbonda; ¶ Quando temprato
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Solo, il caldo, l'umor, le forze e l
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quelle ¶ Col suo frigido umor donar impaccio; ¶ Cui, di
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o pioggia; ¶ Ch'ogni umor ch'ivi scenda, è
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Che sia privo d'umor, sia freddo e cieco
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lo bagna alquanto ¶ Nell'umor di Nettuno; indi a
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tanto, ¶ Ch'attraendo l'umor, non tocchin lui; ¶ Chi
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apporta ¶ Quando il gelato umor n'astringe il petto
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giorno in giorno ¶ L'umor del verno lo traporte
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nevi ¶ Gli dona tanto umor, che dentro forma ¶ Salde
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in seme: ¶ Guardi ch'umor non senta, e sia
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Si va dentro l'umor: ma guardi pure ¶ Di
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e saldi vasi ¶ L'umor ch'è giunto al
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Toglie a Teti l'umor, non pur ai boschi
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opra. ¶ Ove non vegna umor, né scenda pioggia, ¶ Perché
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ancora ¶ Già per soverchio umor corrotto e cavo; ¶ L
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bifolco: ¶ Perché il dannoso umor che troppo lunge ¶ Aggia
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E del suo tristo umor l'aria corrompa; ¶ E
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Cui non beva l'umor l'agosto e 'l
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verno, ¶ Che dal perpetuo umor surgendo in alto, ¶ Porta
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scenda indietro, ¶ Acciocché nullo umor seggio ritruove, ¶ Ma discorrendo
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non possa ¶ Mai l'umor penetrar: e questo ancora
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L'altro il ferace umor che 'ntorno truova ¶ Nel
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E più abbonde d'umor; zappi all'ottobre, ¶ E
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manche ¶ Per natura l'umor, più addentro cacce ¶ Lavorando
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il grasso e l'umor sian loro aita, ¶ E
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manche ¶ Né soverchie l'umor; ché quel l'affligge
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al tardo vespro ¶ Coll'umor cristallin del lungo giorno
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trito, ¶ Ove abbonde l'umor, cercano albergo: ¶ Contro all
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Dà luogo al tristo umor infin ch'ei veggia
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grave, ¶ Pien di gelato umor, conforto estremo ¶ Dell'interno
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gode ¶ Questa dentro all'umor, quel vuole il secco
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Qual ci dà troppo umor, qual troppa sete; ¶ Chi
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il freddo e l'umor ch'al mondo truova
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Dea, secondo i tempi, ¶ Umor reca e calor; pur
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nubi ¶ Pregne di largo umor la vista ingombra; ¶ Forse
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avviene); ¶ Torbido e grave umor, tempeste e fuoco ¶ Mandan
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chioma: ¶ Ché 'l nutritivo umor montando in cima ¶ Dell