Vittorio Alfieri, Agamennone, 1783

s'io venissi talvolta, un solo sguardo, ¶ solo un

un solo sguardo, ¶ solo un sospiro anco potria tradirmi

È ver, pur troppo! un solo ¶ lieve sospetto in

volgere a me, di un abborrito sangue ¶ rampollo oscuro

Ai vani sogni ¶ di un augure fallace, alla più

più vera ¶ ambizion d'un inumano padre, ¶ vidi immolare

al solo nome ¶ d'un cotal padre. — Io più

Egisto ¶ Potessi, ¶ deh, pure un dì nelle mie man

ben io saprò di un infelice amore. ¶ Clitennestra ¶ Indivisibil

vela i Greci, intero un lustro ¶ non era, e

te si taccia; in un con noi ¶ piangi d

La lunga assenza ¶ d'un marito crudel,... d'Egisto

e d'Elena sorella? ¶ Un sangue stesso entro mie

tradia il marito, ¶ ma un figlio non avea: fuggì

figli, ¶ nelle man d'un Egisto? ¶ Clitennestra ¶ Ove d

perciò; saria d'Oreste ¶ un nuovo padre, un difensore

Oreste ¶ un nuovo padre, un difensore... ¶ Elettra ¶ Ei fora

difensore... ¶ Elettra ¶ Ei fora ¶ un rio tiranno; dell'inerme

traluce: ma sì breve un lampo ¶ di ragion splende

non mel negare, Egisto, un dì ti chieggio ¶ di

ti chieggio ¶ di tempo, un dì. Finor credea il

di Tieste figlio? ¶ Clitennestra ¶ Un giorno almeno, ¶ sperare il

ed a me basta un giorno, ¶ perch'io scelga

giorno, ¶ perch'io scelga un partito. Abbiti intanto ¶ intera

strazi vedermi; e in un dovresti ¶ da quell'orgoglio

negare ad amor tanto, un giorno? ¶ Egisto ¶ Chieder mel

Punger d'amari detti un infelice, ¶ ella è pur

trasse; a dirti a un tempo, ¶ che d'ogni

sposa ¶ dar disegnavi mano. Un tal pensiero ¶ chi può

Egisto; ¶ rimembrati; giurasti. ¶ Egisto ¶ Un dì rimane. ¶ Clitennestra ¶ Oh

rimane. ¶ Clitennestra ¶ Oh cielo! un dì?... ¶ Elettra ¶ Troppo ad

dì?... ¶ Elettra ¶ Troppo ad un empio è un giorno

ad un empio è un giorno. ¶ SCENA III ¶ EGISTO

pria, ¶ non vo', né un solo istante, alle mie

nome, ¶ al lampeggiar d'un brando, impaziente ¶ nobile ardor

la tua consorte visse: un giorno (il vedi) ¶ breve

vero ¶ fra pompose parole! un tacer havvi, ¶ figlio d

pace? ¶ Elettra ¶ Deh! scaccia un tal pensiero: intera pace

tuo pietoso, ¶ e in un crudel, ma necessario inganno

cui rabbioso foco ¶ era un oracol crudo esca possente

che far potea? Di un padre udiro il pianto

l'alto splendor d'un Nume ¶ sopra l'augusta

terribil sì; ma in un pietosa: e i Numi

ha comuni gli avi: un sangue scorre ¶ le vene

fai, nel rimembrar che un sangue ¶ siam noi; per

io, ¶ da osar spregiare un dono tuo?... ¶ Agamennone ¶ Tu

al sol suo aspetto, ¶ un non so qual terrore

nasce, il sai, ¶ di un sangue al mio fatale

amabile riso. Erami pegno ¶ un dì quel riso di

duolmi averti, ¶ rimanendo, obbedita. Un tanto oltraggio, ¶ per tuo

Egisto ¶ Or forse, ¶ in un con me perder te

di te privo a un punto, ¶ la iniqua taccia

e sia qual vuolsi, un mezzo, ¶ onde per sempre

di orribil luce a un tratto ¶ la ottusa mente

Atrèo! ¶ come trasfuso in un col sangue scorri ¶ entro

trama, ei stesso, ¶ a un sol mio cenno, annichilar

e non dir? Se un tal pensiero ¶ è quel

perderò l'amante; in un la vita ¶ io perderò

così; me scampo a un tempo ¶ da morte infame

e l'ossa incognito un tremore... ¶ e fia pur

il ferro... ¶ Egisto ¶ Eccoti un ferro, ¶ e di ben

svenato, immerso ¶ me dentro un mar di sangue troveresti

io serbo. In Argo un giorno, ¶ spero, verrai vendicator