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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Maria Stuarda, 1788

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
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l'assassin dovea di un vil straniero? ¶ Fare, o
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volto ¶ contaminarmi, e in un mia fama, egli osa
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Rizio in alto. A un re qual puossi ¶ più
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erede del tuo soglio. Un grave ¶ scandalo insorge dai
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fede in lei? Né un sol pensiero ¶ del divorzio
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quella, ¶ ch'ebbi già un dì sì caldamente avversa
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in rispettoso modo, ¶ che un successor, sol uno, a
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ognor, la vita ¶ di un sol fanciullo... ¶ Maria ¶ I
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io errassi ¶ quanto da un re più puossi errar
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consiglio in corte. In un sapesti ¶ schernir d'Arrigo
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donna il core; ¶ e un benefizio, quanto è grave
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Tu puoi mercare in un la nostra, ¶ e la
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la tua pace. Oscuro un turbin veggio, ¶ che noi
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ver creduto mai da un re mi sia. ¶ SCENA
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se a possa ¶ illimitata un mio voler non saggio
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gli altri tutti a un tempo: ¶ riapri il petto
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ora allo sdegno antico ¶ un derisor sorriso: a scherno
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lo amassi, ¶ più d'un consiglio avria; da sé
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potrian del padre ¶ cadere un dì!... più allor non
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Precipitar d'una in un'altra angoscia ¶ ognor dovrò
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stanza?... È ver, che un tetto ¶ mal coll'inganno
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si scelga, al fine, ¶ un partito qualunque. — Ormondo chiede
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meta: e questo ¶ a un tempo è il dì
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non sai tu, che un re fuor di suo
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imbevve. ¶ Colà di Roma un messaggier, munito ¶ di perdonanze
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abbi a tornare. — In un, libero farti; ¶ la mia
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tua grandezza, e in un di pace... ¶ Arrigo ¶ Or
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britanno trono ¶ pur debbe un dì. Ciò di mal
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in breve disegna: a un tempo dirti ¶ deggio... ¶ Arrigo
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spiacermi teme; e in un, coll'opre, il brama
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addossai di farti ¶ tale un messaggio, che affidarlo ad
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a te dovria sospetto ¶ un uom parer, cui d
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degg'io dir? fuorché un iniquo è Ormondo; ¶ che
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Esci; va'; dille,... ¶ che un temerario sei. ¶ Botuello ¶ Signor
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Oh! già ritorni? ¶ Ormondo ¶ Un solo ¶ dubbio ancor mi
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ciò a te stesso un doppio tradimento? — ¶ Deluso omai
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me dovevi almeno, ¶ come un tuo pari offendere si
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pur, mi è dolce un breve sfogo; e il
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accendi in me: solo un tuo detto basta ¶ a
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pago ¶ vuoi farmi a un tempo tu? sol ten
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ten rimane ¶ non dubbio un mezzo. Io di Botuello
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assentivi tu? ¶ Ormondo ¶ ... Con un rifiuto ¶ nol volli a
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mi sento ¶ squarciare a un tempo e dal dubbio
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destar tumulto, io veggo un mezzo; ¶ uno, e non
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e così nullo a un colpo ¶ il suo furor
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ti salvai, rimembra, ¶ già un'altra volta... ¶ Maria ¶ Il
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punto! ¶ Pende or da un filo la mia pace
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e vivi? ¶ Maria ¶ Fero un Nume lo invade!... Oh
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in alto zampilla; e un'ombra accorre ¶ sitibonda, che
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miseri re. Già in un col sangue in loro
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porti innanzi ¶ più dolce un mezzo ad ottener tuo
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in lor mani ¶ caduta un dì, dure dettar ti
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autor perfido atroce ¶ di un tal misfatto. Alla vendetta