parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
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sarebbero arrivate le visite, un viavai di gente attonita
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attonita, e poi, come un sasso che rotola giù
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se si trattava di un dipendente statale, allora si
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altrimenti, nel caso di un lavoratore autonomo, la vedova
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chiudergli la bocca con un foulard scuro intorno alla
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nonna di solito metteva un rosario, e qualcuno ogni
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versi trascritti male su un foglio, e lasciati là
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lasciati là: regali di un anonimo spasimante che non
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che si trattasse di un uomo. Volevo credere che
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Volevo credere che fosse un principe misterioso, o magari
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mia spiaggia. ¶ Mi sembrava un secolo. D’inverno la
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veni ’a frevi!». ¶ Io un po’ ci credevo di
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da voi. Magari, sarebbe un sogno. Ma tanto lo
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una tuta per fare un po’ di sport, è
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tutti i vostri amici. ¶ Un bacio da Lucia. Vi
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saluti dalla nonna. E un bacio da parte sua
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perché da domani comincia un nuovo lavoro. Muratore in
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tua madre ha trovato un secondo lavoro, fa le
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io ti faccio pure un bel regalo, se fai
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quell’attimo, pensai a un vero e proprio tradimento
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covo dentro di me un dolore sordo che mi
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vostri pensieri. Nemmeno per un istante, potrei scommetterci una
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che è meglio accontentare un figlio piuttosto che un
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un figlio piuttosto che un altro; e così è
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capire che stavi facendo un grande errore. ¶ Invece tu
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mi mancavano, o ricevere un bacio dalla mamma la
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dietro la promessa di un compenso. E anche a
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a scuola c’era un’epidemia di figli di
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porta della zia Pina un pomeriggio in cui ero
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c’è, è a un funerale e torna più
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in fretta, e anche un po’ delusa. Capii in
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quella casa ricordo solo un gran fetore di umidità
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a Pippo, mi restò un unico ricordo: la visione
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la porta di casa un po’ preoccupata, ma senza
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la stanza riscaldata. ¶ Presi un po’ di carbonella, spruzzandoci
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chiamò dalla strada, tirai un sospiro di sollievo, e
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del nostro futuro è un beneficio necessario perché ci
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fine di novembre accadde un episodio che stravolse in
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peggio la mia vita. Un giorno, durante la ricreazione
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Lucia Di Florio, cercati un’altra compagna di banco
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allibita, congelata. Tutto a un tratto mi sembrò che
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mancava da giorni, era un dato di fatto; ciononostante
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ciononostante, nessuna avvisaglia di un dramma mi aveva sfiorato
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pronunciata dal bidello: «Cercati un’altra compagna di banco
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e continuava a gridare. ¶ «Un giorno o l’altro
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la nonna esplodeva in un moto di rabbia feroce
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come la pece. ¶ Feci un sogno quella notte. Il
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per essere trasferita in un ospedale milanese. ¶ I suoi
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Non avevo mai visto un cane più attento e
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per questo lo consideravo un vero amico. ¶ In quei
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Ma le galline hanno un’anima semplice» le dicevo
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poi ricordati, ci sarà un perché se il detto
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ancora. O meglio, fu un muro contro muro nato
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lontano, ed era stato un dono della zia Franca
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a lui fosse risalito un po’ di orgoglio, e
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costruirete – non era mica un pallino dei miei. A
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non era altro che un incubo. ¶ «Perché quando hai
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incubo. ¶ «Perché quando hai un tetto tuo e nessuno
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dirti “Vai fuori!”, è un’altra cosa!», oltre a
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che si trattasse di un segreto, visto che aveva
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partire. Andremo a cercare un lavoro lontano, in Germania
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della Prefettura avevano fatto un miracolo. La Repubblica Italiana
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dicembre, che era alto un metro e 84 centimetri, con
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avevano pure ricordato in un angolo del libretto verde
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l’idea di avere un padre così pazzo da
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più grande era starmene un po’ da sola a
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usando la scusa di un improvviso mal di pancia
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in lontananza, parcheggiato sotto un albero in un campo
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sotto un albero in un campo incolto, un furgoncino
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in un campo incolto, un furgoncino bianco. ¶ La scena
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mi sarei mai persa un’occasione così ghiotta. Tra
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l’aveva parcheggiato in un punto pieno di erbacce
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davvero poco, quando sentii un lamento, come di dolore
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vista. Si trattava di un uomo miseramente seminudo e
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a quel modo, sembrava un animale pronto a belare
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continuare ancora, ci fu un istante in cui la
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Vedendomi, ancora attaccati come un unico pezzo di carne
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pezzo di carne, emisero un urlo. Poi si staccarono
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capito di aver combinato un guaio. Promisi all’uomo
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davvero una brava ragazza, un esempio da seguire con
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provare dei sentimenti controversi, un giorno dopo l’altro
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due chiacchiere con me. ¶ Un giorno, sorprendendomi non poco
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come sempre (e avendo un marito sposato con la
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avevano declinato l’invito. Un po’ me l’aspettavo
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Mario non mi fa un regalo dal giorno che
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è nato Michele, nemmeno un fiore mi ha portato
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a proposito dell’amore, un giorno lo aveva detto
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Lucia. L’amore è un sentimento che dura quel
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L’importante è trovare un ragazzo onesto e lavoratore
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bene: La donna senza un omu è una donna
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li faceva esporre a un bel negozio di Taormina
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sua madre che è un’esperta del mestiere!» ¶ Di
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a Nora. Doveva essere un altro il motivo per
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Fuori pioveva, e soffiava un vento forte. La voce
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il motivo della visita. ¶ Un uomo parlava in maniera
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già spiegato descrivendolo come un semplice passatempo, e invece
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dicono che ha fatto un capolavoro!» Lo ripeteva a
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ma questo solo per un decennio); poi aveva fatto
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dire che era proprio un passatempo bizzarro. Lei però
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finestre per fare entrare un po’ d’aria. ¶ Era
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studiare. Prima mi distraevo un po’. Mi piaceva saltare
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gareggiare. (Il quadrato era un gioco che non si
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più bambini, centrava con un salto e con tutti
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mosca cieca e a un due tre stella. ¶ Invece
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preferivo la compagnia di un’amica per ridere in
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ogni giorno, facendole mantenere un umore altalenante. ¶ A detta
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suo figlio era solo un martire che era stato
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lasciato senza motivo. ¶ «Ma un perché c’è sempre
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una nave, o compravi un biglietto del treno, abbandonandoci
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che era stata tutto un programma, la scomparsa dello
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i vetri, ma era un pensiero a cui non
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antipatiche, che si davano un sacco di arie, ma
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di concederti anche solo un saluto, avresti visto il
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coinvolgeva, ma fino a un certo punto. Alcune materie
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Mi capitava di fare un’operazione complicata, spremendomi il
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via. ¶ A Rita volevo un mondo di bene, ed
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sosta delle nostre urla. Un po’ aveva ragione, e
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po’ aveva ragione, e un po’ era la maledizione
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I maschi trovavano sempre un motivo per spintonarsi non
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appena seduti, ma dopo un minuto facevano pace. Noi
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mignolo con mignolo, e un sorriso a conclusione. ¶ Il
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a che fare con un’ingiuria da parte sua
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tale, e mi sembrò un incubo. ¶ «Zitta, figlia di
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era impadronita di me un’inevitabile ansia, e interpretare
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e dal mare arrivava un vento sostenuto. Lo vedevo
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potevo dirglielo, perché era un giuramento fatto a un
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un giuramento fatto a un’amica. Non era vero
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sembrava la ripagasse di un profondo danno subìto. ¶ Dopo
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spostata poco lontano, su un pezzo di terra di
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non ti miritassi mancu un ovu, pi quantu mi
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rispondere: mi prese per un braccio, mi avvicinò a
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forza e mi diede un bacio. Non c’era
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cui avevo bisogno in un modo vertiginoso, provando sempre
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ormai da più di un mese. ¶ I primi giorni
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Melo, ne ha trovata un’altra, che è questa
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ingresso, dove ci entra un armadio piccolo piccolo. ¶ Tuo
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qualche giorno, e poi un impiego più tranquillo in
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Io invece lavoro in un posto dove fanno spedizioni
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da noi, che basta un maglione. Già ci mettiamo
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passa presto. ¶ Ti mando un bacio, giuiuzza mia, comportati
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fa vedere. ¶ Ti mando un abbraccio, con tanto affetto
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una disinfestazione. Era bastato un mese, e i pidocchi
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se mi stesse offrendo un biglietto per il Luna
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tutto si era rivelato un divertimento assoluto. ¶ Per costruire
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un dente, tranne che un dente non sapeva piangere
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e tenuti fermi da un elastico, che a fine
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mai più avrebbe commesso un altro peccato mortale, anche
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occupazione consisteva nel dare un voto ai vestiti delle
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e si vedeva lontano un miglio il loro stile
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anche prima di comprare un costume da bagno ci
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da bagno ci pensavamo un bel po’. A volte
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quello fossero eredità di un fratello o di uno
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madre stava attenta come un cane da guardia, obbligandoci
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significava mettere in scena un lutto ogni volta. ¶ Preferivo
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al presidente Kennedy, da un altro ancora si scoprivano
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di me seduta in un angolo, mi guardava con
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ai loro sguardi con un sorriso, facendo intendere di
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scassato si presentava con un’Ape multicolore. ¶ Posteggiava la
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gelateria ambulante vicino ad un albero, e per darci
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negozio della zia Franca, un alimentari-ferramenta-merceria-casalinghi
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Era stato di sicuro un ordine impostogli dalla mamma
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chiavi, il rosario e un fazzoletto. ¶ All’improvviso, in
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Quelle parole mi fecero un grande effetto. ¶ La voce
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lusso nella vita: possedere un telefono. La meraviglia di
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chiedevo che si ammorbidisse un po’, stavano andando a
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nemmeno in preda a un’estasi. Di solito lei
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mi era arrivato in un attimo. ¶ La nonna invece
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a Lucia, a sintii un pocu tristi…» ¶ Lei mosse
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assaporato la loro voce. Un soffio, una piuma. ¶ La
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l’estate era solo un ricordo. Arrivavano ancora, però
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incuriosita, ma anche con un filo di antipatia, perché
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questi problemi perché era un bambino) che cercavano di
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si avvicinava le regalavo un sorriso. E loro mi
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addirittura mi aveva comprato un gelato ¶ E intanto che
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Scolastico Giuseppe Verdi, in un paese attaccato a Leto
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proprio a ridosso di un’occasione così importante. ¶ E
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minuto spuntò dal nulla un ometto basso e grassoccio
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scuola mi sembrava comunque un evento importante, non volevo
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Sono venuta con Nora, un’amica di mia nonna
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risposi intimidita e anche un po’ scocciata, «ma lei
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avrei saputo dire, perciò un po’ a disagio iniziai
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si stringeva, e soffocavo un pianto che stava fermo
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suo viso mi sembrò un brutto incrocio tra una
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si erano ammassati diventando un mazzetto dai suoni sinistri
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capelli castani, e aveva un solo difetto: guardava le
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avrebbero fatto bene. Aveva un ciuffetto di peluria nera
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quella condizione, non aveva un marito. Le altre professoresse
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della sua voce, diventava un romanzo a puntate. Balsamo
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Non certo per trovare un lavoro! E quindi l
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tirar fuori dalla cartella un panino con la mortadella
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e la ritrovavo in un soffio che arrivava per
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se tua madre frigge un uovo, dicono che ha
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a lasciarmi alle spalle un po’ della pena che
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fino a farlo sembrare un blocco dello stesso colore
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una modesta costruzione a un piano, tutta bianca, qua
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pietre che le davano un tocco di marrone chiaro
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marrone chiaro. Invecchiava con un certo orgoglio, e man
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anche le piante hanno un’anima. ¶ La casa era
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pranzo, una cucina e un bagno. Avevamo anche uno
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dove la nonna teneva un cesto con le uova
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che circondava l’abitazione: un perimetro di libertà dove
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a noi c’era un panorama mozzafiato, e si
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più assoluto, queste diventavano un incanto per gli occhi
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lì si era concluso un’altro momento celebre tra
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mai dimenticato. ¶ Non era un caso che tutte le
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Con la scusa di un saluto, finivano il più
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il più delle volte un piatto di pasta al
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zuppa, e per secondo un’insalata di pomodori e
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al posto delle uova, un povero piccione. Da morto
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a caricarli a Giarre, un paesino vicino al nostro
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farla contenta, chiedeva a un suo amico del posto
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alterni. ¶ Leto, peraltro, era un crocevia quasi obbligatorio per
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famiglie modeste, era solo un’evenienza dovuta a problemi
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a parenti lontani per un lutto, ed emigrazione, appunto
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forno a legna, aveva un sapore ancora più divino
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cosa. ¶ La guardai con un po’ di pudore, perché
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cattiveria gratuita. ¶ La guardai un’ultima volta, prima di
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una bugia, sbuca fuori un bagliore improvviso e ci
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e malinconico. Faceva ancora un caldo terribile, e i
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e i frammenti di un’estate non proprio tranquilla
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Mia madre aveva consumato un flacone intero di alcol
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dal letto, gridava come un ossesso per il bruciore
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assiepati come sardine.Era un modo per ricordare San
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bastati per far scattare un allarme interno. Dopo la
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era stata approntata anche un’enorme griglia sulla quale
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amici, per cui, a un certo punto, mia madre
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Prima era stata solo un’abitudine a cui non
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era avvicinata per offrirmi un fazzoletto. ¶ «Tieni, Lucia, e
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Germania lo percepivo come un tradimento ingiustificato. ¶ Un venticello
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come un tradimento ingiustificato. ¶ Un venticello debole si era
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stavamo urlando qualcosa in un linguaggio segreto. ¶ Mentre tutti
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e le stelle, a un tratto avevo provato un
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un tratto avevo provato un brivido inspiegabile, benefico. ¶ Con
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preferito essere figlia unica? ¶ Un figlio vale quanto un
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Un figlio vale quanto un dente ¶ L’arrivo di
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dente ¶ L’arrivo di un secondo figlio. Non era
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economiche. Ma visto che un precedente aborto aveva quasi
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poi, in ogni caso un figlio dopo l’altro
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suoi discorsi, sembrava che un figlio valesse quanto un
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un figlio valesse quanto un dente, tranne che un
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a vederla avvilita come un cane bastonato. ¶ L’odore
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per me sarebbe stato un danno. Lei era la
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la famiglia, era divenuta un’abitudine consolidata. Io e
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lungo più o meno un chilometro. Ma era la
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sandali di cuoio, producevano un crepitio morbido che ancora
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la mano, facendomi respirare un senso di libertà infinito
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infinito. Iniziava da lì un percorso fatto solo di
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in maniera perfetta. ¶ Ancora un po’ di impegno, e
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minne degli animali sprigionava un effluvio dolciastro. ¶ Giusto il
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nostri cari acquistava tutta un’altra luce. ¶ Tra me
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galera, e altre diventava un riparo. ¶ Un brutto risveglio
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altre diventava un riparo. ¶ Un brutto risveglio ¶ Il primo
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dalla finestra e lanciai un’occhiata al cielo. Ma
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la vergogna di avere un figlio maleducato. ¶ Mi mancava
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padre ¶ Mio padre era un uomo affascinante. Alto, magro
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tutte le donne. Era un principe fiero ed elegante
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Mangeremo pesce almeno per un mese!». ¶ Poi c’erano
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denti e bisognava farne un uso parsimonioso. ¶ Ci voleva
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dico che avrei desiderato un padre dottore o farmacista
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Mi sarei accontentata di un impiego da dipendente, almeno
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posta, giusto per offrirgli un senso di sicurezza, con
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con uno stipendio fisso. Un lavoro più stabile, insomma
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non era accettabile che un uomo di trentasei anni
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giorno, senza lasciargli tregua. Un’altra novena al lavoratore
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dato la prova di un impegno concreto. ¶ E continuava
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verità: mio padre, per un incomprensibile principio romantico, aveva
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averne voglia ¶ Così, in un torrido pomeriggio di luglio
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parole disperate e da un pianto ben architettato prima
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frase più volte, come un’accusa implicita rivolta a
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se il lavoro fosse un gelato, o una bella
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Sproloquiava sull’inutilità di un uomo che per ignavia
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e codardia rinunciava a un futuro lavorativo realizzabile nell
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verbale. ¶ Mia madre, tra un’offesa e l’altra
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testa, avrebbe saputo dire un no gigante a sua
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suonati il miracolo di un incontro sentimentale pareva impossibile
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quest’ultima, in passato, un fidanzato lo aveva avuto
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e non era nemmeno un cugino, come nel caso
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caso mancato di Nora). Un ragazzo che si chiamava
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il carrozziere, e aveva un guaio in famiglia: sua
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lui si è dimostrato un ragazzino senza cervello» dichiarava
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L’alternativa sarebbe stata un tuffo con una pietra
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n’era andata a un santuario vicino casa, a
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2006
con insistenza, per garantirsi un po’ di pace. ¶ «Aiutami
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parola giusta per definire un figlio totalmente succube della
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è stato calpestato senza un briciolo di pietà! E
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2006
tutto perché lui è un fesso, e ha dato
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arrivate al mare, cercammo un posto non molto affollato
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2006
prima di arrivare, indossai un sorriso di circostanza adatto
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lontano cugino; una cosa un po’ combinata, insomma. Per
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2006
era solo la Sciancata. Un nomignolo dal suono dolce
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di ombrellone, che quando un uomo e una donna
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dagli adulti era davvero un affare comico. ¶ Le frasi
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In fila c’erano un lavandino di pietra, un
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un lavandino di pietra, un piano d’appoggio in
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gas posizionata sotto. Era un bottiglione enorme, e mi
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che potesse esplodere da un momento all’altro, incenerendoci
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ti sminnu», «Ma vediamo un po’ se una mocciosa
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fare passare per fessa!». Un vocabolario ad hoc, che
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perché si lamentava di un bruciore di stomaco improvviso
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terrazzo ci parlava con un tono da comizio, per
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tratti, mentre addentavo svogliata un po’ di insalata e
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po’ di insalata e un uovo fritto. «Nonna, anche
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del nostro terrazzo. Affacciandomi un attimo l’avevo vista
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accorsi che c’era un’ultima incombenza ad aspettarmi
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da madre tutta d’un pezzo quale era stata
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prendeva le distanze da un permissivismo tanto spinto. Ora
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imporsi al prossimo come un gigante. Sì, proprio un
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un gigante. Sì, proprio un essere superiore. Il suo
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aveva le vene di un blu intenso che facevano
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suoi occhi erano di un verde brillante, malgrado le
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suo viso scavato emergeva un naso aquilino e piccolo
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la sorella Carmelina senza un padre, e aveva imparato
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da sola. Io invece, un padre ce l’avevo
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sulla strada per salutare un uomo, che già diventava
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uomo, che già diventava un peccato mortale. E figuratevi
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E se fino a un minuto prima aveva mantenuto
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minuto prima aveva mantenuto un’espressione da despota, all
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strada si limitava a un saluto veloce e gentile
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Sul terrazzo c’era un fresco piacevolissimo. Nora in
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permetterle la realizzazione di un sogno tanto ambizioso. «Questa
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Questa laurea è costata un occhio della testa a
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bisogna affrontare per mandare un figlio all’Università» ci
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farsene. In quel caso, un tradimento sarebbe stato inevitabile
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finire sopra o sotto un altro. La setta dei
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non avrei mai sposato un uomo come Salvatore. Il
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suo volto, afflitto da un’espressione indifferente, non trasmetteva
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campagna. ¶ Inoltre, Salvatore era un uomo di pochi slanci
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spavalderia. «Era meglio cercare un marito con le terre
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domanda, cercavo di farmi un’idea sul mio futuro
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era bravissima nelle imitazioni. Un po’ meno in quella
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nonna aveva aggiunto con un tono più serio: «Tuo
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genìa, la parola «Donna». Un sigillo, più che altro
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ogni evento, anche a un raggio di sole inaspettato
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cosa per fartene capire un’altra, usava metafore, e
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perché avevo appena avuto un diverbio con lei, mi
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è stato?». E con un sorriso malizioso e complice
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credere nel domani. ¶ D’un ventri di ’na fimmina
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preghiera: ¶ prima ca pigghi un cutèddru, o mi tiri
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cutèddru, o mi tiri un cazzottu, ¶ ricòrditi ca puru
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E mi piaceva pure. Un modo familiare per attirare
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mia attenzione. ¶ Abitavo in un paese affacciato sul mare
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a cui era capitato un altro destino, erano figlie
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bianche. Ma questa è un’altra storia. E si
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mollichine di pane. Era un castigo, per me, doverle
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E io ci credevo. ¶ Un forte scossone mi arrivò
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adolescente venissi consegnata come un pacco nelle mani di
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mia esistenza, comportandomi come un soldatino alla guerra. ¶ Questo
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il primo tassello di un mosaico che ho ricomposto
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ogni brivido acceso dopo un bacio pericoloso. ¶ Superstiti ¶ In
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Da lui aveva avuto un figlio, nato e morto
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io pensavo, forse commettendo un errore, che i bambini
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ripetere che aveva avuto un figlio da quel primo
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lo aveva lasciato per un capriccio, e la nonna
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grossa vergogna. E pure un dolore per l’anima
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sangue, le aveva offerto un biglietto di sola andata
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dei miei genitori in un giorno di settembre del
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da qualche mese per un giro nello spazio. E
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Pietro. Tutti lì, in un tardo pomeriggio di fine
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nei quali, anche senza un motivo apparente, ti senti
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vedere?» mi domandavo con un po’ di curiosità e
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Di lei, avevo letto un libro molto commovente: il
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suo Diario, prestatomi da un’amica della zia Franca
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si stava dirigendo verso un destino cupo, un mondo
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verso un destino cupo, un mondo sconosciuto fatto di
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che da lì a un soffio avrei salutato per
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sta per emigrare in un paese straniero, e siete
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siete ai saluti su un binario della stazione, per
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mi faceva anche male. Un male piacevole, però, che
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spiegarlo. Nello spazio di un fazzoletto grigio, su un
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un fazzoletto grigio, su un marciapiede stracolmo di gente
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se lo faceva per un pezzo di pane, era
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e magari in aggiunta un abbraccio forte. ¶ La guardavo
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La nonna si allontanò un poco per lasciarci la
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drammatico trovarsi ad affrontare un distacco così struggente. Io
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serrai la bocca con un moto di rabbia, e
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come una foglia in un inverno senza fine. Le
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bocca della nonna partì un’orazione arzigogolata sulla lontananza
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in silenzio davanti a un destino ingiusto. ¶ Capita a
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il pensiero di Gesù. ¶ «Un poco di pazienza e
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zio Santo? Scappato come un ladro, di notte, e
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non aveva mai avuto un fidanzato. Di conseguenza, era
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degli intimi segreti tra un uomo e una donna
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e una donna. Solo un ragazzo si era interessato
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in passato, ma era un lontano cugino; una cosa
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come quella di comprarsi un giorno una casa. I
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casa gliel’aveva trovata un responsabile della Baver, l
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e quasi ci faceva un pensierino sull’aprire una
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Sarebbe diventato ricco e un giorno avrebbe avuto abbastanza
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non conoscevano, descritta come un enorme bosco incantato, vicino
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bosco incantato, vicino a un lago. ¶ Dopo aver letto
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paesaggi sempre nuovi. A un certo punto, però, fu
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cadendo. Negli scompartimenti calò un silenzio innaturale e poi
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c’era sui binari? Un’automobile? Un cane sfuggito
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sui binari? Un’automobile? Un cane sfuggito al controllo
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controllo del suo padrone? Un suicida? ¶ Tutto questo poteva
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questo poteva accadere in un momento in Siscillia. ¶ E
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costretti ad assistere a un macabro spettacolo. Il tuo
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Nora. Per colpa di un pazzo, lui aveva sbattuto
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aveva pensato, distratto di un capotreno, che il suicida
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binari era senz’altro un uomo; del resto l
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aveva pensato proprio a un pazzo, sì. E forse
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poi le porse anche un bicchiere colmo d’acqua
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ghiacciata. ¶ Il resto è un ricordo confuso, intriso di
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data una spiegazione: a un certo punto non ce
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ti avrebbero guarita. ¶ Ancora un funerale attraversò le strade
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di Leto, e ancora un corteo insensato di persone
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era nuovamente adirata con un Dio che non ci
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rividi sul terrazzo, in un lampo, mentre passava sulla
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cui volevo bene. In un arco brevissimo di tempo
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a una famiglia allargata. ¶ Un’altra abitudine irrinunciabile era
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poteva contare su almeno un’esperta nel quartiere dove
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quando la richiesta trovava un muro di no da
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colore dei suoi capelli: un giallo ridicolo. Anche ad
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non ti puoi distrarre un attimo.» Rispondendomi con tanto
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che il mondo fosse un’enorme cloaca piena di
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facendomi sentire libera come un uccellino. ¶ E anche se
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forza. ¶ La fine di un mondo felice ¶ Avevo deciso
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partenza, e volevo stare un po’ con lei, darle
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po’ con lei, darle un ultimo bacio, abbracciarla. Provavo
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Provavo per quella donna un affetto che non si
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tornava indietro per cercare un documento che aveva dimenticato
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Non ho mai dimenticato un solo passaggio di quella
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non si muovevano di un millimetro. Il sole era
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del mattino? pensai, provando un discreto disgusto. ¶ Era già
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che dire. Allora accennai un sorriso di circostanza, per
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costruito, si stava rivelando un buco nell’acqua. Non
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che dicevo, si sporse un poco verso l’esterno
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mi fece accomodare su un divano talmente sfondato che
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qualcos’altro di marcio; un miscuglio di aglio e
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solo il mio odore. ¶ Un tremito mi scosse il
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febbrile. ¶ Prima mi prese un braccio, poi l’altro
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e adesso c’era un uragano in quel cielo
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davvero poco, meno di un mese. Sarò sicuramente promossa
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bicicletta. Ha detto che un po’ di soldi ce
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li mette lei, e un po’ glieli dovete dare
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zecche perché non ha un padrone che la cura
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più lavorare. ¶ Ti mando un bacio anche da parte
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miei ¶ Mi faceva sempre un certo effetto pensare ai
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noi sembrava magnifica – e un breve messaggio di saluti
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numeri, lei. E aveva un nobile motivo: da quei
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degli anni Sessanta – era un continuo di «siamo nel
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e qualcuno esplodeva in un benessere misterioso, da noi
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incontrario. ¶ Per cui, quando un giorno sentii parlare alcuni
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di lasciarsi trascinare da un pensiero positivo. ¶ Boom, boom
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cari, al compleanno di un figlio o alle amicizie
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mare, in cambio di un diritto chiamato lavoro. Da
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questo era diventato quasi un miraggio, una concessione; il
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la tasca. E quando un emigrante ritornava al paese
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al paese, lo vedevi un po’ sbandato, perché per
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Diventava paragonabile solo a un apolide; infatti non si
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usando l’imbarcazione di un altro amico. ¶ Finita la
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domandarle se ci fosse un problema con la nostra
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in discesa, ed era un piacere percorrerla, specie quando
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cielo. ¶ Ci giungeva stemperata un’eco lontana di bambini
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della nonna e formarono un capannello. Sceglievano tra le
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già deciso le mogli. Un principio complicato, che la
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prima, ed era come un gioco di prestigio dove
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tutto, ma Turi, con un sorriso compiacente, la invitò
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sintíti!» ¶ «Grazie, Turi. Sei un amico …» ¶ Voltò le spalle
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ora è pallido. Sembra un altro uomo, ed è
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dimagrito. Già lui era un figurino, ma ora è
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foto, lo scambi per un attore! ¶ Non vedo l
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il sole. Ogni tanto un po’ di divertimenti fanno
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e il suo vice, un professore della sezione B
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Aida quel giorno indossava un abito rosso da bambolona
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così io dovetti aspettare un bel po’ prima di
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se eravamo giunti a un traguardo felice, si vedeva
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padre sarebbe tornato con un sacco di soldi in
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l’estate, ogni tanto un libro leggilo, e fai
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nonna. Dài, che tra un po’ arrivano i tuoi
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da farmi bocciare. Perdere un anno scolastico significava un
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un anno scolastico significava un mucchio di problemi, e
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le avrei fatto prendere un colpo, facendola preoccupare a
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che dava senso a un’attesa infinita. ¶ La casa
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novità con tanta enfasi un motivo doveva pur esserci
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Pietro stavano seduti su un divano di pelle color
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sempre bellissima, sorrideva. Indossava un maglione giallo a collo
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o tenevano in mano un bicchiere di vino. ¶ Emigranti
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fortuna, desiderosi solo di un po’ di buonumore. ¶ Dietro
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che da più di un mese erano arrivati dei
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gruppo ed entravano in un bar, giustificandosi poi con
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che disperazione poteva provocare un vecchio che si era
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ai novant’anni? Giusto un dispiacere da buoni cristiani
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rimanere a bocca aperta. ¶ Un pomeriggio, preoccupata per lei
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alla mancata grazia di un fidanzato che l’amasse
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l’avrei cercato io un uomo per lei. Ma
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madre ¶ Le madri hanno un fiuto eccezionale per capire
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telefonava. ¶ E così, in un giorno davvero storto per
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non aveva potuto darci un passaggio; stessa smania di
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o se è accaduto un secolo fa. Le parole
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la nonna fece subito un gesto per farmi capire
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inorridì al pensiero di un dolore così violento. Disse
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quella frase mi provocò un sussulto forte, una fitta
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Germania. ¶ «Manca poco, Lucia. Un po’ di pazienza, gioia
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dico proprio, e forse un giorno capirai tante cose
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reazione era dettata da un incoraggiamento: nella vita contavano
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erano partiti per dare un futuro degno a me
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capita dai miei genitori? ¶ Un angelo volato via troppo
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la vendita, seduta su un gradino impolverato c’era
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quella donna non aveva un nome, era semplicemente la