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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ercole Luigi Morselli, Orione, 1910

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
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1910
proprio là dove finisce un millenario bosco di quercie
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1910
viti della vigna, è un gran trogolo scavato nel
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scavato nel tronco d'un cipresso. ¶ A ogni alitar
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potrebbe dir colpa, per un servo, essere affezionato al
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nè a spese.... Facesti un affare d'oro, comperando
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male nemmeno a berne un'anfora intera!... ma non
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quest'anno, da comprare un podere! E poi.... credi
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che allora Orione era un fanciullo.... e passava le
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sasso!... ti saltava ad un tratto a cavalcioni sul
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l'hai amato d'un amore da mamma!... Ma
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la Terra per darti un figlio, non pensavano a
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pare ben fatto, a un buon oste come te
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col nome di figlio, un simile spavento d'eroe
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per le pazzie d'un figlio che non è
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saggio indovino... ¶ SCENA SECONDA. ¶ Un allegro scoppio di risa
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Senti, senti! È già un'ora che s'è
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alla schiava che porta un prezioso involto sul capo
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me.... e perdona a un vecchio oste curioso.... Ma
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portò, a mia insaputa, un così provvido messaggio dalla
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mai...? ¶ MIRRINA: ¶ Ho fatto un sogno, vecchione mio, ma
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lo potesti intendere? ¶ MIRRINA: ¶ Un indovino famosissimo, da Venere
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che cerchi! ¶ IREO, ¶ sbalordito: ¶ Un indovino? hai detto?... Qui
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m'aveva destata. Sotto un vecchio lauro lassù, mi
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MIRRINA: ¶ .... e ciascuna con un serpentello al collo, venire
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collo, venire contro a un gallo che aveva due
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a fuggire su per un'erta verde.... ¶ IREO: ¶ Uh
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MIRRINA: ¶ Quando, tutt'a un tratto, senza che io
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dice: «Buon per te! un tal sogno è di
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no? ¶ TROCHILO, ¶ tornando, con un dito sulla bocca: ¶ Sssss
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Sciocco! potrebbe forse ingannarsi un tanto uomo? ¶ TROCHILO: ¶ Ma
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lasciato! ¶ A Ireo: ¶ Per un po' di fichi, così
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suo volto addolorato a un sorriso: ¶ O Fama! Possibile
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dica se è vivo un figlio mio, che aspetto
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di quel mariolo a un ceppo, poi, con una
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i settant'anni, ecco un'altra gran paura mi
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rammaricandomi di non avere un figlio che m'aiutasse
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tu devi sapere che, un giorno, vent'anni sono
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ho perduto il filo un'altra volta! Trochilo mio
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tanti e tanti anni.... un figlio per la mia
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vecchiaia!... e allora tolsi un vitello che tenevo nella
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chiesi la mia grazia: un figlio! ¶ TROCHILO: ¶ Oooh!... ¶ IREO
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il suo otre.... indovina un po' che cosa fece
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più veduto al mondo un putto così bello! una
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e delle ninfe?... ¶ Con un sottile sorriso di scherno
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sei tu, che d'un tal figlio puoi menar
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trovare sulla sudicia terra un qualunque miserabile segreto caduto
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pecore nella stalla, e un ariete giovane: scegli tu
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1910
tua stalla, vidi anche un castrato di perfette forme
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aspettato!... e partì con un arco grandissimo, e dardi
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1910
con queste mie orecchie, un giorno, schernire la madre
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non saprebbe mai creare un mostro così straordinario, ch
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dietro l'osteria, con un catino pieno di viscere
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fa Trochilo. ¶ Oh!... guardiamo un po'.... ¶ Venendo verso sinistra
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milza! ¶ TROCHILO, ¶ colpito a un piede da una freccia
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da una freccia, getta un urlo che fa balzare
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che scocchi ti vedo un pezzo di gamba?... più
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sorta di armi: porta un grande cinghiale sulle spalle
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cavalcava verso Tebe con un gran seguito di schiavi
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perchè, niente di meno, un certo famosissimo indovino.... ¶ Matusio
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sdegnare l'omaggio di un povero sapiente, curvato e
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di Ercole dovrà sembrare un miserabile gioco di fanciullo
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che lo segue: ¶ Vedi un po' là, padrone?! ¶ IREO
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a Orione che è un buggeragente! ¶ MATUSIO, ¶ subito vedendoli
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lodar me! Dinanzi a un tanto eroe che piccola
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incomparabili, e degne di un dio! Non dobbiamo noi
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che già ha addentato un grosso pezzo di castrato
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ORIONE, ¶ sempre divorando, stacca un osso e lo getta
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Ireo che viene con un'anfora e una tazza
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che si rispecchia per un attimo nei suoi enormi
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valanghe!... ¶ ORIONE, ¶ scoppia in un'enorme risata: ¶ Per Giove
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uomini! ¶ ORIONE, ¶ scoppia in un'altra risata: ¶ In vita
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come alle porte di un tempio.... e urlano dentro
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mille a mille, come un immenso gregge stanco, s
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e m'adorano come un Dio !!.. ¶ ORIONE: ¶ Ma bravo
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Cerbero! ¶ Versando ancora: ¶ Vediamo un po' se alla quarta
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màngiati questo allora! ¶ Mettendogli un cosciotto sotto la bocca
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si ode altro che un triplice masticamento, dominato dalle
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tempo che si potesse un po' parlare tra noi
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sei fatto così, a un tratto, amico.... ¶ MATUSIO: ¶ Certo
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Te n'ho preparata un'altra anfora, dentro.... vieni
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la vecchia nutrice.... e un lurido eunuco medico e
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sia lieta di vedere un giorno te sul mio
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s'io potevo rifiutare un tal patto? ¶ Con gran
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bastò? ¶ ORIONE: ¶ Ma che! un velenoso inganno mi si
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volle che si aprisse un'anfora di cento anni
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dopo, sulla riva di un fiume.... appena in tempo
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in tempo per accoppare un brutto ceffo che mi
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una pedata, ho stroncato un ramo di quercia, e
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Vendetta veramente degna d'un dio! ¶ ORIONE: LA NUTRICE
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tra le corde, come un branco di caprioli innamorati
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1910
parrebbe poca cosa aggiungere un corno anche al mio
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volo!... È innamorata.... d'un poeta!! ¶ Ride. ¶ MATUSIO: ¶ D
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poeta!! ¶ Ride. ¶ MATUSIO: ¶ D'un poeta? ¶ ORIONE, ¶ ridendo: ¶ D
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poeta? ¶ ORIONE, ¶ ridendo: ¶ D'un poeta!!.. te lo dicevo
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Lino si riodono. ¶ Sarà un altro scimunito come questo
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i miei capelli, sembrano un vento gelido: ma tu
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data come si calpesta un rospo.... quell'Enopione! che
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giorno in cui finalmente un re qualunque m'accoglierà
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l'anima sua dentro un tino, potrà mai fare
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Gloria?... E io.... se un giorno anche l'avessi
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di te.... ¶ MEROPE, ¶ udendo un lieve rumore prodotto da
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da temere! ho qua un profumo da me preparato
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non ama essa perdutamente un poeta della sua terra
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di quando ritornò d'un tratto nella reggia.... mentre
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mia!... ¶ Escono. Matusio avanza un po', tremando, ¶ ma come
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apparire Zeto seguito ¶ da un soldato armato d'arco
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allora sii pronto come un leopardo sulla preda.... eh
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qui.... ¶ Raccoglie di terra un sasso e fa per
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sento che avrei adesso un coraggio da leone!... Ma
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soffocata: ¶ Zeto! ¶ Zeto fa un salto indietro. ¶ Zeto!... son
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ho udito non è un nuovo inganno del re
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di ritornare senza portarle un così amabile genero! ¶ LA
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mento di Merope: ¶ È un maraviglioso re, Enopione!... merita
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soldati e gli schiavi un gran riso soffocato, il
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luce delle torce. A un tratto i satirelli fuggono
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faccia affocata. ¶ MEROPE, ¶ con un carezzevole e trepido fil
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allarga le braccia. ¶ Vedi un po', Cissibio, come fa
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farò queste nozze in un batter di ciglio! ¶ IREO
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egli è preso da un folle spavento. Matusio lo
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spavento. Matusio lo spia un momento, poi passandogli dietro
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trogolo rovesciato, è preparato un convito rustico. Sopra sette
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ZETO e MATUSIO, ¶ a un tempo: ¶ Sicuramente! ¶ ENOPIONE: ¶ .... e
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ZETO e MATUSIO, ¶ a un tempo: ¶ Sicurissimamente! ¶ ENOPIONE: ¶ .... ma
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ZETO e MATUSIO, ¶ a un tempo: ¶ Con un simile
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a un tempo: ¶ Con un simile somaro! ¶ Con una
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troni. ¶ MEROPE, ¶ battendo rabbiosamente un piede in terra: ¶ Ma
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sempre tutti due a un tempo? Non potrò mai
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cose che so da un pezzo! Vieni al modo
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Trochilo: ¶ Su queste zolle, un tempo, passò il carro
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il merito! ¶ ENOPIONE, ¶ assumendo un'aria compiutamente regale: ¶ Da
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confuso: ¶ Ma.... ma per un povero oste, come me
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in mio nome. Résomi un tributo di mille anfore
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come posso io.... meritare un governo?!.. ¶ ENOPIONE, ¶ a Cissibio
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Ireo: ¶ E vorresti dare un calcio a così gran
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SECONDO SCHIAVO: ¶ Zitto!... ¶ Stando un poco in ascolto, poi
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da questa parte.... come un gran passo sulle foglie
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ritrovati della scienza! Ecco un famosissimo saggio come me
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ella non potrà dare un maschio.... nemmen se Orione
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guarda! non ho trovato un guinzaglio degno della figlia
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Qual regina potrà vantare un simile monile? ¶ Zeto per
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il velo. Si diffonde un gran mormorio di maraviglia
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detto tua madre, che un tal uomo ci farebbe
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con una forca e un coltello enormi, seguito da
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seguito da Trochilo con un grande catino pieno di
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inginocchiandosi. Il re prende un pizzico d'erba, Orione
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Ireo guarda esterrefatto. ¶ È un'idea bella, sì o
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e gridando: ¶ Ve'! Ve'! Un'aquila! ¶ Tutti taciono e
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alto: ¶ Ecco! là, vedete! Un fagiano dorato va per
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il fogliame della foresta: ¶ Un avvoltoio! duo! tre! quattro
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finalmente dalle sue viscere un mostro capace di resistermi
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al tuoi piedi!... è un drago, sì.... ma è
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La gente si riaffaccia un po' rinfrancata, mentre Orione
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di quel somaro! È un povero scorpione! ¶ Tutti subito
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Sei vivo ancora? ¶ Scagliando un'altra freccia: ¶ Togli questa
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ridere davvero!... Avendo qui un vino così eccellente, quale
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di piantaggine!... ¶ MATUSIO, ¶ dandogli un pugno nella faccia: ¶ E
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già s'azzuffano, con un tremendo calcio li fa
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CISSIBIO: ¶ Anche a me! ¶ Un altro schiavo porge l
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bello questo, di mandare un piccolo scorpioncello, contro al
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con otto cinghiali a un tempo!... Non uno potè
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più ti potrà dire un tuo soldato, che aveva
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aveva addosso due tigri.... ¶ UN SOLDATO, ¶ dal fondo: ¶ Io
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Verità! ¶ ORIONE: ¶ E ancora un terribile toro nero strozzai
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stesso l'ho scorto un giorno, proprio sotto le
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mura di Chio, con un sol colpo di quella
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netta la testa d'un serpente, grande come quella
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ENOPIONE, ¶ come cascando da un altro mondo: ¶ Morire?... Ho
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argemonia. ¶ MATUSIO, ¶ quasi a un tempo: ¶ L'empiastro di
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di piantaggine. ¶ ORIONE, ¶ getta un'altra più tremenda risata