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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
1
1321
fermo e duro, ¶ turbato un poco disse: «Or vedi
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1321
com' fui dentro, in un bogliente vetro ¶ gittato mi
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1321
mei', ¶ sonò dentro a un lume che lì era
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1321
ciascun di noi d'un grado fece letto; ¶ ché
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1321
d'ogne parte auliva. ¶ Un'aura dolce, sanza mutamento
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1321
più andar mi tolse un rio, ¶ che 'nver' sinistra
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1321
non ti scuopra, ¶ darotti un corollario ancor per grazia
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1321
e ascolta». ¶ Ed ecco un lustro sùbito trascorse ¶ da
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1321
a noi, tal quale un foco acceso, ¶ ci si
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1321
a lor quattro contenne ¶ un carro, in su due
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1321
ch'al collo d'un grifon tirato venne. ¶ Esso
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1321
onesto e sodo. ¶ L'un si mostrava alcun de
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1321
di retro da tutti un vecchio solo ¶ venir, dormendo
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1321
me fu a rimpetto, ¶ un tuon s'udì, e
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1321
a sua pace; ¶ e un di loro, quasi da
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1321
insieme miste ¶ mi pinsero un tal «sì» fuor de
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1321
Dopo la tratta d'un sospiro amaro, ¶ a pena
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1321
io udi' da loro un «Troppo fiso!»; ¶ e la
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1321
crese, ¶ temprava i passi un'angelica nota. ¶ Forse in
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1321
svegliai, ¶ e dico ch'un splendor mi squarciò 'l
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1321
velo ¶ del sonno, e un chiamar: «Surgi: che fai
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1321
ruote, e vidi uscirne un drago ¶ che per lo
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1321
tanto ¶ che più tiene un sospir la bocca aperta
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1321
bue, ¶ ma le quattro un sol corno avean per
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1321
costa a lei dritto un gigante; ¶ e basciavansi insieme
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1321
ogne sbarro, ¶ nel quale un cinquecento diece e cinque
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1321
del viver ch'è un correre a la morte
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1321
e 'l piacer loro un Piramo a la gelsa
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1321
donne al fin d'un'ombra smorta, ¶ qual sotto
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1321
qui si dispiega ¶ da un principio e sé da
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1321
Infino a qui l'un giogo di Parnaso ¶ assai
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1321
avesse il ciel d'un altro sole addorno. ¶ Beatrice
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1321
lor cagion m'accesero un disio ¶ mai non sentito
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1321
parolette brevi, ¶ dentro ad un nuovo più fu' inretito
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1321
Ond' ella, appresso d'un pïo sospiro, ¶ li occhi
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1321
se non come d'un rivo ¶ se d'alto
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1321
in tanto in quanto un quadrel posa ¶ e vola
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1321
grasso e 'l magro un corpo, così questo ¶ nel
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1321
non trapassi, ¶ esser conviene un termine da onde ¶ lo
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1321
rimovi ¶ da te d'un modo, e l'altro
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1321
il dosso ¶ ti stea un lume che i tre
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1321
divina pace ¶ si gira un corpo ne la cui
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1321
altr' ombre pria sorrise un poco; ¶ da indi mi
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1321
del sommo ben d'un modo non vi piove
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1321
com' elli avvien, s'un cibo sazia ¶ e d
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1321
cibo sazia ¶ e d'un altro rimane ancor la
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1321
distanti e moventi ¶ d'un modo, prima si morria
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1321
che liber' omo l'un recasse ai denti; ¶ sì
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1321
in tutte era e un modo, ¶ sì che parea
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1321
io scoppio ¶ dentro ad un dubbio, s'io non
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1321
nel cielo uno, e un qua giù la pone
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1321
e di Deo. ¶ L'un l'altro ha spento
53
1321
col pasturale, e l'un con l'altro insieme
54
1321
però che, giunti, l'un l'altro non teme
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1321
a l'alta fantasia ¶ un crucifisso, dispettoso e fero
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1321
senti'mi presso quasi un muover d'ala ¶ e
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1321
arriva. ¶ E io attesi un poco, s'io udissi
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1321
ordine corrotto. ¶ Ciascun confusamente un bene apprende ¶ nel qual
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1321
più rade, ¶ fatta com' un secchion che tuttor arda
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1321
del mio duca; ¶ e un di quelli spirti disse
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1321
tale ha già l'un piè dentro la fossa
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1321
che fa di sé un mezzo arco di ponte
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1321
tornar non pòssi, ¶ sosta un poco per me tua
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1321
sangue fa sua cima. ¶ Un mese e poco più
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1321
Figliuol fu' io d'un beccaio di Parigi: ¶ quando
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1321
meno ¶ tutti, fuor ch'un renduto in panni bigi
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1321
dopo ancoi, ¶ che tragge un altro Carlo fuor di
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1321
Cristo esser catto. ¶ Veggiolo un'altra volta esser deriso
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1321
monte; onde mi prese un gelo ¶ qual prender suol
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1321
cominciò da tutte parti un grido ¶ tal, che 'l
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1321
sepulcral buca, ¶ ci apparve un'ombra, e dietro a
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1321
quando ¶ visse Virgilio, assentirei un sole ¶ più che non
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1321
la tua faccia testeso ¶ un lampeggiar di riso dimostrommi
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1321
giro, ¶ avendomi dal viso un colpo raso; ¶ e quei
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1321
parole Stazio mover fenno ¶ un poco a riso pria
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1321
ruppe le dolci ragioni ¶ un alber che trovammo in
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1321
de l'alta roccia un liquor chiaro ¶ e si
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1321
che l'odor d'un pomo ¶ sì governasse, generando
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1321
brama, ¶ e quel d'un'acqua, non sappiendo como
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1321
a me li occhi un'ombra e guardò fiso
81
1321
io però non vidi un atto bruno. ¶ Vidi per
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1321
s'apprezza ¶ più d'un che d'altro, fei
83
1321
lui: «I' mi son un che, quando ¶ Amor mi
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1321
gravidi e vivaci ¶ d'un altro pomo, e non
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1321
Sì accostati a l'un d'i due vivagni
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1321
rossi, ¶ com' io vidi un che dicea: «S'a
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1321
fiori; ¶ tal mi senti' un vento dar per mezza
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1321
consumò al consumar d'un stizzo, ¶ non fora», disse
89
1321
l'altro insieme, ¶ l'un disposto a patire, e
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1321
sua sustanzia, e fassi un'alma sola, ¶ che vive
91
1321
rete». ¶ Sì mi parlava un d'essi; e io
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1321
col dito», e additò un spirto innanzi, ¶ «fu miglior
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1321
collegio, ¶ falli per me un dir d'un paternostro
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1321
me un dir d'un paternostro, ¶ quanto bisogna a
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1321
fei al mostrato innanzi un poco, ¶ e dissi ch
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1321
ti potrebbe far d'un capel calvo. ¶ E se
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1321
fai. ¶ Ma vedi là un'anima che, posta ¶ sola
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1321
tua terra!»; e l'un l'altro abbracciava. ¶ Ahi
99
1321
vivi tuoi, e l'un l'altro si rode
100
1321
rode ¶ di quei ch'un muro e una fossa
101
1321
son di tiranni, e un Marcel diventa ¶ ogne villan
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1321
fecero al viver bene un picciol cenno ¶ verso di
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1321
erto e piano era un sentiero schembo, ¶ che ne
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1321
dietro e ventilate. ¶ L'un poco sovra noi a
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1321
di sotto, e vidi un che mirava ¶ pur me
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1321
e l'altro a un si volse ¶ che sedea
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1321
mi parea veder sospesa ¶ un'aguglia nel ciel con
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1321
parea che, poi rotata un poco, ¶ terribil come folgor
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1321
prima rotto, ¶ pur come un fesso che muro diparte
110
1321
di color diversi, ¶ e un portier ch'ancor non
111
1321
secca si cavi, ¶ d'un color fora col suo
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1321
Qui si conviene usare un poco d'arte», ¶ cominciò
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1321
via, restammo in su un piano ¶ solingo più che
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1321
misurrebbe in tre volte un corpo umano; ¶ e quanto
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1321
verace ¶ quivi intagliato in un atto soave, ¶ che non
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1321
Non tener pur ad un loco la mente», ¶ disse
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1321
colui che mi movea, ¶ un'altra storia ne la
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1321
sensi ¶ faceva dir l'un 'No', l'altro 'Sì
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1321
ad una vista ¶ d'un gran palazzo, Micòl ammirava
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1321
per avvisar da presso un'altra istoria, ¶ che di
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1321
c'è più d'un varco, ¶ quel ne 'nsegnate
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1321
latino e nato d'un gran Tosco: ¶ Guiglielmo Aldobrandesco
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1321
giù la faccia; ¶ e un di lor, non questi
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1321
mondan romore altro ch'un fiato ¶ di vento, ch
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1321
a l'etterno, ch'un muover di ciglia ¶ al
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1321
folgoreggiando scender, da l'un lato. ¶ Vedëa Brïareo fitto
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1321
di spavento ¶ nel porta un carro, sanza ch'altri
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1321
sì sospeso. ¶ Vedi colà un angel che s'appresta
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1321
saranno, com' è l'un, del tutto rasi, ¶ fier
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1321
Quanto di qua per un migliaio si conta, ¶ tanto
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1321
si udisse ¶ per allungarsi, un'altra 'I' sono Oreste
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1321
E poi che fummo un poco più avanti, ¶ udia
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1321
parean coperti, ¶ e l'un sofferia l'altro con
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1321
vole; ¶ ché a tutti un fil di ferro i
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1321
Tra l'altre vidi un'ombra ch'aspettava ¶ in
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1321
mezza Toscana si spazia ¶ un fiumicel che nasce in
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1321
bastardi! ¶ Quando in Bologna un Fabbro si ralligna? ¶ quando
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1321
ralligna? ¶ quando in Faenza un Bernardin di Fosco, ¶ verga
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1321
disse: «Intrate quinci ¶ ad un scaleo vie men che
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1321
Com' esser puote ch'un ben, distributo ¶ in più
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1321
tratto, ¶ e vedere in un tempio più persone; ¶ e
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1321
dispario. ¶ Indi m'apparve un'altra con quell' acque
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1321
d'ira ¶ con pietre un giovinetto ancider, forte ¶ gridando
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1321
a poco a poco un fummo farsi ¶ verso di
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1321
buca, ¶ sì che l'un capo a l'altro
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1321
nel mondo uscìo. ¶ Come un poco di raggio si
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1321
l'osso, come d'un can, forti. ¶ Ahi Pisa
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1321
ve la gelata ¶ ruvidamente un'altra gente fascia, ¶ non
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1321
che, sì come d'un callo, ¶ per la freddura
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1321
l fiato piove». ¶ E un de' tristi de la
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1321
l cor m'impregna, ¶ un poco, pria che 'l
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1321
l'è tolto ¶ da un demonio, che poscia il
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1321
nel corpo suo, ed un suo prossimano ¶ che 'l
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1321
Romagna ¶ trovai di voi un tal, che per sua
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1321
annotta, ¶ par di lungi un molin che 'l vento
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1321
gira, ¶ veder mi parve un tal dificio allotta; ¶ poi
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1321
ghiaccia; ¶ e più con un gigante io mi convegno
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1321
bocca dirompea co' denti ¶ un peccatore, a guisa di
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1321
per lo fóro d'un sasso ¶ e puose me
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1321
a trarmi d'erro un poco mi favella: ¶ ov
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1321
suono è noto ¶ d'un ruscelletto che quivi discende
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1321
per la buca d'un sasso, ch'elli ha
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1321
porta 'l ciel, per un pertugio tondo. ¶ E quindi
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1321
loro sguardo fui partito, ¶ un poco me volgendo a
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1321
vidi presso di me un veglio solo, ¶ degno di
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1321
tu costui ricinghe ¶ d'un giunco schietto e che
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1321
io ancor lo veggia, ¶ un lume per lo mar
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1321
Dal qual com' io un poco ebbi ritratto ¶ l
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1321
ad esso m'appario ¶ un non sapeva che bianco
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1321
a poco a poco un altro a lui uscìo
171
1321
venne a riva ¶ con un vasello snelletto e leggero
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1321
venimmo, innanzi a voi un poco, ¶ per altra via
173
1321
pregai ¶ che, per parlarmi, un poco s'arrestasse. ¶ Rispuosemi
174
1321
nostri mille passi, ¶ quanto un buon gittator trarria con
175
1321
man faccendo insegna. ¶ E un di loro incominciò: «Chiunque
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1321
gentile aspetto, ¶ ma l'un de' cigli un colpo
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1321
l'un de' cigli un colpo avea diviso. ¶ Quand
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1321
error che crede ¶ ch'un'anima sovr' altra in
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1321
quivi ti tira», ¶ additandomi un balzo poco in sùe
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1321
sì, ch'amendue hanno un solo orizzòn ¶ e diversi
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1321
che vada ¶ da l'un, quando a colui da
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1321
e vedemmo a mancina un gran petrone, ¶ del qual
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1321
star si pone. ¶ E un di lor, che mi
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1321
angoscia ¶ che m'avacciava un poco ancor la lena
185
1321
mosser le labbra mie un poco a riso; ¶ poi
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1321
perché la foga l'un de l'altro insolla
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1321
genti innanzi a noi un poco, ¶ cantando 'Miserere' a
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1321
mutar lor canto in un «oh!» lungo e roco
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1321
quai nascesti», ¶ venian gridando, «un poco il passo queta
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1321
terra laco». ¶ Poi disse un altro: «Deh, se quel
191
1321
piè del Casentino ¶ traversa un'acqua c'ha nome
192
1321
d'amor compia in un punto ¶ ciò che de
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1321
altra il dipela, ¶ l'un si levò e l
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1321
furto, ¶ e ogne fiamma un peccatore invola. ¶ Io stava
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1321
s'io non avessi un ronchion preso, ¶ caduto sarei
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1321
siete due dentro ad un foco, ¶ s'io meritai
197
1321
vi movete; ma l'un di voi dica ¶ dove
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1321
sottrasse ¶ me più d'un anno là presso a
199
1321
mare aperto ¶ sol con un legno e con quella
200
1321
non fui diserto. ¶ L'un lito e l'altro
201
1321
de la nova terra un turbo nacque ¶ e percosse
202
1321
del dolce poeta, ¶ quand' un'altra, che dietro a
203
1321
la sua cima ¶ per un confuso suon che fuor
204
1321
morto, ¶ per me; ma un d'i neri cherubini
205
1321
lulla, ¶ com' io vidi un, così non si pertugia
206
1321
però son fessi così. ¶ Un diavolo è qua dietro
207
1321
leve». ¶ Poi che l'un piè per girsene sospese
208
1321
in terra lo distese. ¶ Un altro, che forata avea
209
1321
Cattolica ¶ per tradimento d'un tiranno fello. ¶ Tra l
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1321
a la mascella ¶ d'un suo compagno e la
211
1321
fu così ardito! ¶ E un ch'avea l'una
212
1321
ch'io 'l veggia, ¶ un busto sanza capo andar
213
1321
a posta, ¶ credo ch'un spirto del mio sangue
214
1321
sovra le spalle ¶ l'un de l'altro giacea
215
1321
duca mio a l'un di loro, ¶ «e che
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1321
qui ambedue», rispuose l'un piangendo; ¶ «ma tu chi
217
1321
duca disse: «I' son un che discendo ¶ con questo
218
1321
da Siena», ¶ rispuose l'un, «mi fé mettere al
219
1321
dispietati artigli, ¶ prendendo l'un ch'avea nome Learco
220
1321
rotollo e percosselo ad un sasso; ¶ e quella s
221
1321
mal nati. ¶ Io vidi un, fatto a guisa di
222
1321
per la sete ¶ l'un verso 'l mento e
223
1321
volli, ¶ e ora, lasso!, un gocciol d'acqua bramo
224
1321
in cent' anni andare un'oncia, ¶ io sarei messo
225
1321
miglia, ¶ e men d'un mezzo di traverso non
226
1321
tanto leppo». ¶ E l'un di lor, che si
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1321
Quella sonò come fosse un tamburo; ¶ e mastro Adamo
228
1321
e son qui per un fallo, ¶ e tu per
229
1321
ma io senti' sonare un alto corno, ¶ tanto ch
230
1321
occhi miei tutti ad un loco. ¶ Dopo la dolorosa
231
1321
cui mal coto ¶ pur un linguaggio nel mondo non
232
1321
e al trar d'un balestro ¶ trovammo l'altro
233
1321
poi fece sì ch'un fascio era elli e
234
1321
sotto 'l chinato, quando un nuvol vada ¶ sovr' essa
235
1321
e sotto i piedi un lago che per gelo
236
1321
ira li vinse. ¶ E un ch'avea perduti ambo
237
1321
di lor fue. ¶ D'un corpo usciro; e tutta
238
1321
l'ombra ¶ con esso un colpo per la man
239
1321
ch'io esca d'un dubbio per costui; ¶ poi
240
1321
in giù raccolti, ¶ quando un altro gridò: «Che hai
241
1321
vidi dietro a noi un diavol nero ¶ correndo su
242
1321
aguto e superbo, ¶ carcava un peccator con ambo l
243
1321
disse: «O Malebranche, ¶ ecco un de li anzïan di
244
1321
pigli, ¶ traggasi avante l'un di voi che m
245
1321
Vada Malacoda!»; ¶ per ch'un si mosse - e li
246
1321
l tocchi», ¶ diceva l'un con l'altro, «in
247
1321
questa grotta; ¶ presso è un altro scoglio che via
248
1321
de l'acqua d'un fosso ¶ stanno i ranocchi
249
1321
madre a servo d'un segnor mi puose, ¶ che
250
1321
m'avea generato d'un ribaldo, ¶ distruggitor di sé
251
1321
partii, ¶ poco è, da un che fu di là
252
1321
che, stracciando, ne portò un lacerto. ¶ Draghignazzo anco i
253
1321
mal piglio. ¶ Quand' elli un poco rappaciati fuoro, ¶ a
254
1321
ma stieno i Malebranche un poco in cesso, ¶ sì
255
1321
questo loco stesso, ¶ per un ch'io son, ne
256
1321
a terra, e in un punto ¶ saltò e dal
257
1321
compagnia ¶ n'andavam l'un dinanzi e l'altro
258
1321
e 'issa' ¶ che l'un con l'altro fa
259
1321
fissa. ¶ E come l'un pensier de l'altro
260
1321
così nacque di quello un altro poi, ¶ che la
261
1321
sì che d'intrambi un sol consiglio fei. ¶ S
262
1321
pendente roccia, ¶ che l'un de' lati a l
263
1321
andando, intorno movi». ¶ E un che 'ntese la parola
264
1321
sì sfavilla?». ¶ E l'un rispuose a me: «Le
265
1321
come suole esser tolto un uom solingo, ¶ per conservar
266
1321
l'occhio mi corse ¶ un, crucifisso in terra con
267
1321
Farisei che convenia ¶ porre un uom per lo popolo
268
1321
non speri ¶ s'appressa un sasso che da la
269
1321
soperchia». ¶ Lo duca stette un poco a testa china
270
1321
passi sen gì, ¶ turbato un poco d'ira nel
271
1321
ver' la cima ¶ d'un ronchione, avvisava un'altra
272
1321
d'un ronchione, avvisava un'altra scheggia ¶ dicendo: «Sovra
273
1321
aggroppate. ¶ Ed ecco a un ch'era da nostra
274
1321
nostra proda, ¶ s'avventò un serpente che 'l trafisse
275
1321
che più diche'; ¶ e un'altra a le braccia
276
1321
potea con esse dare un crollo. ¶ Ahi Pistoia, Pistoia
277
1321
verbo; ¶ e io vidi un centauro pien di rabbia
278
1321
ali aperte li giacea un draco; ¶ e quello affuoca
279
1321
co' suoi fratei per un cammino, ¶ per lo furto
280
1321
alcun caso, ¶ che l'un nomar un altro convenette
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che l'un nomar un altro convenette, ¶ dicendo: «Cianfa
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1321
lor le ciglia, ¶ e un serpente con sei piè
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lor colore, ¶ né l'un né l'altro già
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1321
per lo papiro suso, un color bruno ¶ che non
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eran li due capi un divenuti, ¶ quando n'apparver
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de li altri due, un serpentello acceso, ¶ livido e
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1321
nostro alimento, a l'un di lor trafisse; ¶ poi
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1321
quei lui riguardava; ¶ l'un per la piaga e
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sì selvaggia strada, ¶ danne un de' tuoi, a cui
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quel bulicame uscisse. ¶ Mostrocci un'ombra da l'un
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1321
un'ombra da l'un canto sola, ¶ dicendo: «Colui
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noi ci mettemmo per un bosco ¶ che da neun
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Allor porsi la mano un poco avante ¶ e colsi
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poco avante ¶ e colsi un ramicel da un gran
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colsi un ramicel da un gran pruno; ¶ e 'l
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di serpi». ¶ Come d'un stizzo verde ch'arso
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1321
arso sia ¶ da l'un de' capi, che da
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1321
non gravi ¶ perch' ïo un poco a ragionar m
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1321
che 'nvidia le diede». ¶ Un poco attese, e poi
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1321
quando noi fummo d'un romor sorpresi, ¶ similemente a
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di sé e d'un cespuglio fece un groppo
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d'un cespuglio fece un groppo. ¶ Di rietro a
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tutto 'l sabbion, d'un cader lento, ¶ piovean di
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1321
dicendo: «Quei fu l'un d'i sette regi
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1321
fuor de la selva un picciol fiumicello, ¶ lo cui
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1321
In mezzo mar siede un paese guasto», ¶ diss' elli
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1321
dal monte sta dritto un gran veglio, ¶ che tien
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Letè? ché de l'un taci, ¶ e l'altro
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1321
Ora cen porta l'un de' duri margini; ¶ e
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1321
famiglia, ¶ fui conosciuto da un, che mi prese ¶ per
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1321
dispiaccia ¶ se Brunetto Latino un poco teco ¶ ritorna 'n
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1321
di gran fama, ¶ d'un peccato medesmo al mondo
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1321
per risposta, ¶ guardar l'un l'altro com' al
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1321
le gambe loro isnelle. ¶ Un amen non saria possuto
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la pelle, ¶ e d'un serpente tutto l'altro
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1321
torca ¶ la nostra via un poco insino a quella
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1321
vidi azzurro ¶ che d'un leone avea faccia e
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sguardo il curro, ¶ vidine un'altra come sangue rossa
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1321
come sangue rossa, ¶ mostrando un'oca bianca più che
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1321
più che burro. ¶ E un che d'una scrofa
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gorgo ¶ far sotto noi un orribile scroscio, ¶ per che
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del campo maligno ¶ vaneggia un pozzo assai largo e
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colto, ¶ che da l'un lato tutti hanno la
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Così parlando il percosse un demonio ¶ de la sua
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1321
fa di quello ad un altr' arco spalle. ¶ Quindi
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l'occhio cerco, ¶ vidi un col capo sì di
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mi disse, «il viso un poco più avante, ¶ sì
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livida di fóri, ¶ d'un largo tutti e ciascun
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d'i battezzatori; ¶ l'un de li quali, ancor
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1321
anni, ¶ rupp' io per un che dentro v'annegava
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1321
a ciascun soperchiava ¶ d'un peccator li piedi e
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1321
opra, ¶ di ver' ponente, un pastor sanza legge, ¶ tal
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capre duro varco. ¶ Indi un altro vallon mi fu
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1321
io piangea, poggiato a un de' rocchi ¶ del duro
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dove nacqu' io; ¶ onde un poco mi piace che
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1321
in Italia bella giace un laco, ¶ a piè de
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1321
fui al piè d'un colle giunto, ¶ là dove
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1321
Allor fu la paura un poco queta, ¶ che nel
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1321
Poi ch'èi posato un poco il corpo lasso
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1321
che m'apparve d'un leone. ¶ Questi parea che
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1321
proposto. ¶ Or va, ch'un sol volere è d
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1321
man con elle ¶ facevano un tumulto, il qual s
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1321
a la riva d'un gran fiume; ¶ per ch
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1321
noi venir per nave ¶ un vecchio, bianco per antico
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1321
sonno ne la testa ¶ un greve truono, sì ch
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1321
quando ci vidi venire un possente, ¶ con segno di
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1321
sonno, quand' io vidi un foco ¶ ch'emisperio di
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1321
lungi n'eravamo ancora un poco, ¶ ma non sì
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Venimmo al piè d'un nobile castello, ¶ sette volte
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1321
mura, ¶ difeso intorno d'un bel fiumicello. ¶ Questo passammo
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Traemmoci così da l'un de' canti, ¶ in loco
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Saladino. ¶ Poi ch'innalzai un poco più le ciglia
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1321
e dice. ¶ Noi leggiavamo un giorno per diletto ¶ di
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il viso; ¶ ma solo un punto fu quel che
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1321
massimamente in persona d'un fiorentino chiamato Ciacco; in
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come cani; ¶ de l'un de' lati fanno a
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1321
allora in biechi; ¶ guardommi un poco e poi chinò
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1321
a passi lenti, ¶ toccando un poco la vita futura
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bolle e riversa ¶ per un fossato che da lei
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1321
i vedemmo porre, ¶ e un'altra da lungi render
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1321
sotto 'l governo d'un sol galeoto, ¶ che gridava
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1321
dinanzi mi si fece un pien di fango, ¶ e
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Rispuose: «Vedi che son un che piango». ¶ E io
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l'orecchie mi percosse un duolo, ¶ per ch'io
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1321
parlar segretamente. ¶ Allor chiusero un poco il gran disdegno
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1321
quel muro, ¶ per trarne un spirto del cerchio di
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1321
cima rovente, ¶ dove in un punto furon dritte ratto
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per le torbide onde ¶ un fracasso d'un suon
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onde ¶ un fracasso d'un suon, pien di spavento
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altrimenti fatto che d'un vento ¶ impetüoso per li
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1321
fuggir così dinanzi ad un ch'al passo ¶ passava
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Ora sen va per un secreto calle, ¶ tra 'l
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1321
però m'accostai, ¶ temendo, un poco più al duca
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sua tomba fui, ¶ guardommi un poco, e poi, quasi
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1321
ei levò le ciglia un poco in suso; ¶ poi
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1321
a la vista scoperchiata ¶ un'ombra, lungo questa, infino
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inver' lo mezzo ¶ per un sentier ch'a una
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1321
su l'estremità d'un'alta ripa ¶ che facevan
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1321
raccostammo, in dietro, ad un coperchio ¶ d'un grand
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1321
ad un coperchio ¶ d'un grand' avello, ov' io
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1321
sì che s'ausi un poco in prima il
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1321
aggrata. ¶ Ancora in dietro un poco ti rivolvi», ¶ diss
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1321
c'immolle! ¶ Io vidi un'ampia fossa in arco
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1321
prima elette; ¶ e l'un gridò da lungi: «A
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1321
denti; ¶ sì si starebbe un agno intra due brame
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1321
temendo; ¶ sì si starebbe un cane intra due dame
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1321
li miei dubbi d'un modo sospinto, ¶ poi ch
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1321
or ti s'attraversa un altro passo ¶ dinanzi a
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1321
donna, a dimandarvi ¶ d'un'altra verità che m
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1321
scoverto, ¶ convienti ancor sedere un poco a mensa, ¶ però
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ti sazia». ¶ Così da un di quelli spirti pii
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1321
e cominciò, raggiandomi d'un riso ¶ tal, che nel
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1321
tal natura. ¶ Però d'un atto uscir cose diverse
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1321
in pensier dentro ad un nodo, ¶ del qual con
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1321
via, ¶ sanza passar per un di questi guadi: ¶ o
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1321
Indi si fece l'un più presso a noi
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1321
coi principi celesti ¶ d'un giro e d'un
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1321
un giro e d'un girare e d'una
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1321
non fia men dolce un poco di quïete». ¶ Poscia
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S'io posso ¶ mostrarti un vero, a quel che
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le radici: ¶ per ch'un nasce Solone e altro
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ma non distingue l'un da l'altro ostello
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di te mi giova, ¶ un corollario voglio che t
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vostre tempie! ¶ Ed ecco un altro di quelli splendori
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di Piava, ¶ si leva un colle, e non surge
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fece a la contrada un grande assalto. ¶ D'una
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Genovese dal Toscano. ¶ Ad un occaso quasi e ad
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1321
occaso quasi e ad un orto ¶ Buggea siede e
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quella parte ¶ dove l'un moto e l'altro
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E dentro a l'un senti' cominciar: «Quando ¶ lo
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fosser per guida. ¶ L'un fu tutto serafico in
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uno splendore. ¶ De l'un dirò, però che d
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amendue ¶ si dice l'un pregiando, qual ch'om
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om prende, ¶ perch' ad un fine fur l'opere
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rattezza, nacque al mondo un sole, ¶ come fa questo
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si volse ¶ prima ch'un'altra di cerchio la
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che, dov' è l'un, l'altro s'induca
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il gelo; ¶ e l'un ne l'altro aver
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duce ¶ non sta d'un modo; e però sotto
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Ond' elli avvien ch'un medesimo legno, ¶ secondo specie
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puote ¶ trïangol sì ch'un retto non avesse. ¶ Onde
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e nega ¶ ne l'un così come ne l
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ser Martino, ¶ per vedere un furare, altro offerere, ¶ vederli
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movesi l'acqua in un ritondo vaso, ¶ secondo ch
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né pensando ancora, ¶ d'un altro vero andare a
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di chiarezza pari, ¶ nascere un lustro sopra quel che
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a vedere, e fare un giro ¶ di fuor da
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di quella croce corse un astro ¶ de la costellazion
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li occhi suoi ardeva un riso ¶ tal, ch'io
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1321
come raia ¶ da l'un, se si conosce, il
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io parlassi, e arrisemi un cenno ¶ che fece crescer
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1321
equalità v'apparse, ¶ d'un peso per ciascun di
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tal maraviglia ¶ una Cianghella, un Lapo Salterello, ¶ qual or
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1321
onde Beatrice, ch'era un poco scevra, ¶ ridendo, parve
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1321
me col lume d'un sorriso, ¶ ella mi disse
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vidi per la croce un lume tratto ¶ dal nomar
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alto Macabeo ¶ vidi moversi un altro roteando, ¶ e letizia
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1321
moviensi; ¶ poi, diventando l'un di questi segni, ¶ un
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1321
un di questi segni, ¶ un poco s'arrestavano e
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e 'l collo d'un'aguglia vidi ¶ rappresentare a
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raggio vizia; ¶ sì ch'un'altra fïata omai s
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1321
seguon la storia». ¶ Così un sol calor di molte
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molti amori ¶ usciva solo un suon di quella image
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crebra; ¶ ché tu dicevi: "Un uom nasce a la
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di Ierusalemme ¶ segnata con un i la sua bontate
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quando 'l contrario segnerà un emme. ¶ Vedrassi l'avarizia
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squilli, ¶ udir mi parve un mormorar di fiume ¶ che
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al battezzar più d'un millesmo. ¶ O predestinazion, quanto
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celeste scorta, ¶ contrapesando l'un con l'altro lato
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più bassi, ¶ e fanno un gibbo che si chiama
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al quale è consecrato un ermo, ¶ che suole esser
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e fermarsi, ¶ e fero un grido di sì alto
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lor mi pinse ¶ con un sol cenno su per
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sopra migliaia di lucerne ¶ un sol che tutte quante
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1321
carezza ¶ vid' ïo uscire un foco sì felice, ¶ che
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1321
Beatrice ¶ si volse con un canto tanto divo, ¶ che
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1321
risonò per le spere un 'Dio laudamo' ¶ ne la
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fronte. ¶ Indi si mosse un lume verso noi ¶ di
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così vid' ïo l'un da l'altro grande
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1321
di quello incendio tremolava un lampo ¶ sùbito e spesso
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carole. ¶ Poscia tra esse un lume si schiarì ¶ sì
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se 'l Cancro avesse un tal cristallo, ¶ l'inverno
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1321
cristallo, ¶ l'inverno avrebbe un mese d'un sol
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1321
avrebbe un mese d'un sol dì. ¶ E come
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1321
vedere eclissar lo sole un poco, ¶ che, per veder
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1321
posano al sonar d'un fischio. ¶ Ahi quanto ne
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1321
che lo spense ¶ uscì un spiro che mi fece
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1321
altro non è ch'un lume di suo raggio
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Sì com' io tacqui, un dolcissimo canto ¶ risonò per
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quasi stupefatto domandai ¶ d'un quarto lume ch'io
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1321
poi mi rifece sicuro ¶ un disio di parlare ond
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1321
non la dico». ¶ Talvolta un animal coverto broglia, ¶ sì
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io vedeva mi sembiava un riso ¶ de l'universo
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sotto i mie' piedi un segno e più partito
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Luce e amor d'un cerchio lui comprende, ¶ sì
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giro ben s'adocchi, ¶ un punto vidi che raggiava
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distante intorno al punto un cerchio d'igne ¶ si
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1321
e questo era d'un altro circumcinto, ¶ e quel
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essemplare non vanno d'un modo, ¶ ché io per
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1321
non andate giù per un sentiero ¶ filosofando: tanto vi
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l Vangelio si tace. ¶ Un dice che la luna
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e s'una intrava, un'altra n'uscia fori
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anderà con lui per un cammino. ¶ Ma poco poi
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amore avea tutto ad un segno. ¶ Oh trina luce
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1321
veder Beatrice e vidi un sene ¶ vestito con le
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1321
la mia mente ¶ ripresta un poco di quel che
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1321
memoria ¶ e per sonare un poco in questi versi
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1321
legato con amore in un volume, ¶ ciò che per
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ch'i' dico è un semplice lume. ¶ La forma
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1321
sento ch'i' godo. ¶ Un punto solo m'è
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1321
io ricordo, che d'un fante ¶ che bagni ancor
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Non perché più ch'un semplice sembiante ¶ fosse nel
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1321
una contenenza; ¶ e l'un da l'altro come
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1321
mente fu percossa ¶ da un fulgore in che sua