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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli increati, 2015

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
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2015
Devo avere sbattuto per un istante le palpebre. Forse
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2015
è più! ¶ Fino a un istante fa vedevo di
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da sposa tenuto sollevato un po’ con le mani
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è dentro la morte. ¶ Un istante dopo sento che
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due mani. ¶ Guardo per un istante la nuova mano
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alle sue spalle. ¶ «Hai un mantello?» le domando ancora
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sua voce roca. ¶ Viene un rimbombo forte, sempre più
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la morte, parlando con un scrittore di un altro
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con un scrittore di un altro Paese chiamato Stati
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bambino, che camminava come un orso buono e che
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chiesto a questo punto un amico che stava traducendo
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in silenzio. ¶ «Qui fra un po’ crolla tutto!» continua
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è mostrata solo per un istante per dirti che
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incernierate e saldate, emettendo un rumore forte, come per
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Tu sei entrato in un altro turbine, sei dentro
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dei suoi capelli emette un clangore assordante, un boato
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emette un clangore assordante, un boato, come di un
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un boato, come di un mantello di lamiera che
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che si allargano per un istante sopra l’asfalto
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e poi saltando da un tetto all’altro contro
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piedi si espandono per un istante sopra l’asfalto
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mente “e saliva con un balzo, si spostava coi
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portava il mangiare su un vassoio, che mi aiutava
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morte, con la testa un po’ sollevata dal cuscino
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verso le viscere di un garage sotterraneo, io col
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finite ma, mentre sprofondiamo un piano dopo l’altro
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correre?» ¶ «Perché siamo in un turbine!» mi risponde. «Perché
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sagoma enorme, turrita, di un camion che tocca quasi
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acceso di colpo, con un rombo, e che ho
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improvvisamente in avanti, con un rimbombo, nel tempo che
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dello scivolo, e poi un’altra rampa, passando con
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lucente... ¶ «Perché abbiamo preso un camion?» le domando, le
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camion che sale come un proiettile dalle viscere della
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il clacson che emette un rumore spaventoso, quasi un
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un rumore spaventoso, quasi un boato, colpendolo ripetutamente, con
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muso che si cerca un varco dentro la morte
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barricate dobbiamo sfondare?» ¶ «Fra un po’ le città dei
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il camion disincagliato corre un po’ più forte, sempre
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che si fermano per un po’ e poi riprendono
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ci trascina come in un turbine e ci allontana
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ci trovavamo fino a un momento prima. I morti
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con la testa sollevata un po’ dal cuscino...» sento
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cuscino...» sento che dopo un po’ la mia voce
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mi risponde soltanto, dopo un po’, con la sua
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che corrono come dentro un turbine, altre strisce di
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lei allo schienale, con un sospiro. «Tu non capivi
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Rimango in silenzio, per un po’, guardo le sue
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monaca appena arrivata da un lontano Paese del mondo
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Perché cerco così disperatamente un passaggio con il residuo
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infinito silenzio. ¶ Poi, da un leggerissimo fruscio di vesti
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vesti, avrei capito d’un tratto che il suo
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dal mondo. E poi un giorno, mentre stavo camminando
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mentre stavo camminando lungo un sentiero deserto... C’era
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stavo fantasticando di scrivere un libro sulla morte, o
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disperazione e concentrazione. D’un tratto, mentre ero così
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la pompa del cuore, un dolore lancinante che mi
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fermato, sono rimasto per un po’ così, in piedi
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Sono rimasto fermo per un po’, poi ho ripreso
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di essere morto in un altro modo, investito da
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città dei vivi succhiando un tronchetto di liquirizia e
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che sono morto lungo un sentiero deserto. Perché tutto
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mondo. Io sono da un’altra parte. Oh, Padre
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che ci sarebbe stato un giudizio, che le azioni
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la nostra morte a un confessore e a un
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un confessore e a un giudice che non può
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vivo, ho creduto per un po’ che ci fosse
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fin dall’inizio, in un tempo di specie infinitamente
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l’America fino a un istante prima dell’arrivo
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storia è costellata di un immane dolore inflitto e
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la percussione crescente di un gran numero di piedi
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che viene prima. Poi, un giorno, all’inizio del
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dire la voce, dopo un po’ «la deportazione, i
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persone pigiate che cercano un varco per accucciarsi, l
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corpi sconosciuti fino a un momento prima, l’odore
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io facevo parte di un popolo che doveva essere
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popolo facevo parte? Di un popolo che non voleva
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Giro la testa per un istante, perché sento che
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erano una donna e un bambino, una di fronte
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per non vederti andare un’altra volta nella camera
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leggera ombra calda su un muro, oppure con la
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Per diventare di nuovo un’ombra appena percettibile sopra
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ombra appena percettibile sopra un pezzo di muro? Per
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luce? Per venire iniettato un’altra volta nell’atmosfera
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nella Prima guerra mondiale. Un milione di morti solo
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nella battaglia di Verdun. Un milione e 600.000 francesi morti
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francesi morti, 800.000 inglesi morti, un milione e 800.000 tedeschi morti
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Il fragore cresce. Adesso un numero enorme di piedi
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sente venire da dietro un rumore assordante di percussione
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quel bagliore?» domando d’un tratto, perché mi sembra
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me, da molto lontano, un chiarore bianco che si
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mia corsa, per arrivare un po’ più vicino a
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vestito di organza... era un abito da sposa anche
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quel punto si liberasse un fulgore di lampi elettrici
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la vedono balenare per un istante di fronte ai
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per cercare di avvicinarmi un po’ di più alla
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abbassato gli occhi per un istante, sull’asfalto su
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dico più niente per un po’, non gli rispondo
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lui in silenzio, per un po’. Sta ancora piangendo
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comincia a dirmi d’un tratto, girando la sua
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muovendo anch’io in un mondo che non conosco
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a poco, o d’un tratto, mi sembra di
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mi sembra di sentire un suono cadenzato, prima leggero
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spalle. ¶ Mi giro per un istante a guardare, facendo
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corsa. ¶ Sì, c’è un uomo che sta correndo
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passi che scavalcano con un balzo le zone sconquassate
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che corre?» domando. ¶ «È un risorto, è uno che
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già molti altri!» ¶ Dopo un po’ infatti sento che
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se ne è aggiunto un altro, poi un altro
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aggiunto un altro, poi un altro ancora. Donne e
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i volti irriconoscibili dietro un velo deformante di creme
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mio fianco. Adesso siamo un unico blocco di tre
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folla dei morti. ¶ «Sei un altro Lazzaro?» gli chiedo
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gridando. ¶ «No, c’è un solo Lazzaro!» ¶ «Perché?» ¶ «Perché
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si è invece dentro un’immobilità che sfonda i
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a vedere ancora per un istante la testa del
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gli dico irresistibilmente dopo un po’, con la voce
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da morti, che d’un tratto una persona, correndo
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e tre come in un unico blocco saldato che
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vi vengono incontro per un istante in questa luce
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ha persino intercettato per un istante qualche vivo tracimato
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morti che investono in un unico smottamento i computer
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sempre di venire da un’altra parte e da
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altra parte e da un altro mondo. Adesso che
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ancora di venire da un’altra parte, da un
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un’altra parte, da un’altra parte e da
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altra parte e da un altro mondo. Ve l
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sembrava di vivere in un mondo di morti, adesso
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sembra di vivere in un mondo di vivi. Allora
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camminando sull’orlo di un precipizio, che l’aveva
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di corpi era solo un tentativo per ritardare di
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tentativo per ritardare di un po’ questa divaricazione di
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la morte, rotante in un braccio morto di una
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il mondo fino a un punto di non ritorno
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solo che ero in un punto che non c
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mondo, che era da un’altra parte, che era
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che si trovavano per un istante vicino a me
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sul volto, trascinata come un sacco insanguinato per terra
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fossero tenuti uniti da un elastico al resto del
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poi ho visto balenare un’altra volta nella mia
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dentro la morte a un sacerdote che non poteva
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seduto nel buio dentro un confessionale? Gli avrei forse
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la nostra specie siano un residuo buio di qualcosa
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qualche altra parte dentro un buio ancora più profondo
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anche la luce sia un manifestarsi di questo buio
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riuscito a domandargli con un filo di voce, in
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sempre!» ¶ C’è stato un nuovo silenzio. ¶ «No, perché
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ripetuto il resurrettore, dopo un po’. ¶ «Allora è lui
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brecce il rumore di un profondo, incontrollato sospiro. ¶ «Io
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sono rimasto immobile per un po’, il mio corpo
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ho detto niente, per un po’, non ero in
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la sua voce d’un tratto, dalla pietra, dal
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tranquilla, che gli rimbombava un po’ nella gola perché
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mi ha chiesto dopo un po’, dalla pietra. E
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là dentro ancora per un po’, lontano da me
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non si scorgeva neppure un tenue bagliore proveniente dalle
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rotolare la pietra, solo un po’, quanto bastava per
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quanto bastava per trovare un varco e sgattaiolare fuori
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volta. E allora risorgerai un’altra volta, non potrai
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rimasto così ancora per un po’, disteso in silenzio
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disteso una veste su un gradino scavato dentro la
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di essere entrato in un’altra tomba più grande
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mi sembrava che emanasse un leggero bagliore nel buio
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farlo risorgere.” ¶ Poi, d’un tratto, ho sentito la
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tremare, si fermava per un istante solo per riprendere
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fin là. ¶ C’era un gruppo di donne e
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che tracimava, nel buio. ¶ Un istante dopo ho visto
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mi ha chiesto dopo un po’ con dolcezza, dal
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mi ha ripetuto dopo un po’, muovendo appena la
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mi ha detto dopo un po’. «Io devo fare
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niente, ho pensato per un istante che il suo
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ha lasciato fare per un po’, poi ho sentito
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sono Lazzaro» ha detto un’ultima volta, con dolcezza
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piccola stanza c’è un assoluto silenzio. Si sente
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ma mi sembra, da un lieve soprassalto del suo
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suo respiro e da un movimento all’indietro dell
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Vieni!» mi dice d’un tratto. ¶ Capisco che si
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sono ancora seduto, con un piede da una parte
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si vede che avviene un travaso di pensieri e
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Me la stringe forte. ¶ Un secondo dopo stiamo già
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anche se siamo in un piccolo spazio chiuso che
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Lui la colpisce con un calcio. Anche l’altra
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si erano trovati per un istante vicini nel continente
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2015
che è scosso da un brivido di esultanza mentre
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a vedere, mentre oltrepassiamo un’ultima vetrata qua e
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continuano ad arrivare da un’infinita distanza quegli urli
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due corpi saldati come un unico blocco gettano di
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tu sei unito a un risorto, anche tu sei
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e dalle portiere chiuse, un rumore attutito di singhiozzi
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loro labbra dipinte, tra un sorso e l’altro
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qualche palma illuminata da un riflettore posto alla base
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notte fonda, non veniva un suono da nessuna di
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me!» mi grida d’un tratto, anche se le
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parte, di avere trovato un approdo. Invece sono solo
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lei, da qui a un po’...» ¶ «Ma lei chi
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morti. ¶ Adesso abito in un luogo diverso, perché qui
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trova all’improvviso da un’altra parte, si vanno
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sono nello zoccolo di un enorme edificio lesionato che
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e si innalza per un numero incalcolabile di piani
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morti che incontro lungo un corridoio dei piani più
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grida, si chiamano l’un l’altro nelle stanze
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la sua stanza tenendomi un braccio sopra la spalla
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2015
che si chiamano l’un l’altro e mi
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stesse cominciando a parlare. ¶ Un secondo dopo si alza
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dal muro. La forza un po’ per farla entrare
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2015
storia?» mi chiede dopo un po’, all’improvviso. ¶ «Sì
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2015
al buio, sepolto, in un villaggio della Galilea di
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la morte...» ¶ Mi interrompo un istante, perché sento respirare
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2015
molto bassa, quasi in un soffio. ¶ Smetto di respirare
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2015
ha detto niente, per un po’. Ci limitavamo a
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2015
voce ha sussurrato d’un tratto, da molto vicino
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2015
detto più niente, per un po’, si limitava a
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2015
risorgere, io dovrò morire un’altra volta dentro la
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2015
mi ha detto d’un tratto la sua voce
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parlato ancora. Infatti, dopo un po’, oppure dopo molto
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anche lui taceva. D’un tratto ho sentito che
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Ma ho capito, da un leggero movimento nel buio
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nel buio e da un suono lieve, che si
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che si era inchinato un po’ per togliersi i
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buio. Ho fatto rotolare un po’ di più la
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ragliare, gli ho dato un bacio sul muso freddo
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di Gerusalemme. C’era un’animazione crescente lungo la
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sapevano se stavano vedendo un risorto oppure un morto
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vedendo un risorto oppure un morto, perché io mi
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2015
trovato di nuovo in un sepolcro, tutto avvolto nelle
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2015
imboccatura del sepolcro, e un rumore lieve di passi
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provato a chiedergli dopo un po’. «Ma il resurrettore
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la morte. C’è un Dio dei morti e
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2015
morti e c’è un Dio dei vivi. Ma
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Ma perché possa esserci un Dio dei vivi ci
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2015
vivi ci deve essere un Dio dei morti. Perché
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2015
morti. Perché possa esserci un Dio dei morti ci
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2015
morti ci deve essere un Dio dei vivi. Anche
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2015
mondo creato. C’è un continente dei vivi che
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2015
dei vivi che ha un Dio morto e c
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2015
morto e c’è un continente dei morti che
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2015
dei morti che ha un Dio vivo dentro la
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2015
poi dovuto farmi risorgere un’altra volta, e poi
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2015
altra volta, e poi un’altra ancora, avrebbe dovuto
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2015
a bassa voce, d’un tratto. ¶ «E allora lo
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risorgere!» ha detto d’un tratto. ¶ Allora sono rimasto
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2015
il suo volto trema un po’ mentre mi sorride
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io e te, in un finimondo di luce, nella
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2015
siamo finalmente incontrati.» ¶ Fa un altro passo verso di
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2015
più a parlare, per un po’. ¶ «Ma tu sei
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2015
volta chi sono.» ¶ Fa un altro passo verso di
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2015
inizio al mondo...» ¶ Fa un altro passo in avanti
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2015
avanti. Anch’io faccio un altro passo in avanti
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dove siamo, e d’un tratto ti sei sollevata
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tiepida che prendevo da un pentolino. E un giorno
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da un pentolino. E un giorno, mentre mi stavo
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che avesse pensato per un istante di entrare e
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2015
ancora tra le dita un ultimo lembo di garza
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2015
mano il tuo pene un po’ tumefatto e inturgidito
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2015
lo avevo appeso a un chiodino che c’era
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2015
di pettinarmi, ho toccato un’ultima volta con le
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2015
sul comodino c’era un libro di preghiere aperto
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2015
lasciate aperte, c’era un enorme silenzio. Sono entrata
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2015
nella villa, non veniva un suono, una voce, nessun
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2015
di morti, quando, da un rumore leggero dietro di
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2015
vestito da sposa e un istante dopo mi è
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2015
corpo si muoveva appena un po’ a ogni respiro
262
2015
chiusi del tutto per un istante e mi hai
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2015
una dall’altra, in un soffio: “Ti piaccio?”.» ¶ Intorno
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2015
mentre siamo morti...» ¶ Faccio un altro passo verso di
265
2015
morti?» ¶ «Sì.» ¶ Rimango per un istante immobile di fronte
266
2015
le scarpe, chinandosi appena un po’ sotto la linea
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2015
vivi. ¶ Nello stesso istante un enorme, accecante bagliore riempie
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2015
morire fantasticavo di scrivere un ultimo libro sulla morte
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2015
morte. Ma non tanto un libro, non solo un
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2015
un libro, non solo un libro. Un’opera che
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2015
non solo un libro. Un’opera che affiorasse attraverso
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2015
opera che affiorasse attraverso un’enorme espansione romanzesca, un
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2015
un’enorme espansione romanzesca, un magnete. Avevo in mente
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2015
biologica e spirituale di un pianeta morto la cui
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2015
uno spazio e da un tempo ormai al di
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2015
tempo. Avevo in mente un’opera che fosse in
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2015
grado di far sorgere un’epoca e di renderla
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2015
stata, quest’opera, anche un bilancio della mia vita
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2015
incontrate di nuovo, per un istante o per sempre
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2015
incontrare di nuovo per un istante in questo mondo
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2015
di farvi arrivare sarà un tutt’uno con un
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2015
un tutt’uno con un simile smottamento di faglia
283
2015
e compenetrati causato da un terremoto, non come quello
284
2015
è di meglio che un medico morto? I morti
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2015
di che cosa sia un coito tra i morti
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2015
vivi...» ¶ «Ma perché, esiste un sistema postale anche tra
287
2015
il foglio, ne afferrano un altro, cominciano a leggerlo
288
2015
vivi. C’è sempre un numero enorme di morti
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2015
difficile farvi capire. Provate un po’ a immaginare queste
290
2015
une alle altre in un’unica, sterminata colonia di
291
2015
piani più alti di un grattacielo. L’ascensore sale
292
2015
nero lo specchio. ¶ D’un tratto l’ascensore si
293
2015
aspetta al piano. ¶ Ha un nastro bianco attorno alla
294
2015
i morti, vi sveglia un fragore assordante mai sentito
295
2015
avvinghiata, i marciapiedi sono un po’ dissestati, anche le
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2015
i morti capiscono in un istante morendo: che non
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città dei morti sono un unico bagliore di luci
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una voce diversa da un’altra finestra dello stesso
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il tempo!» vi risponde un altro ancora che stava
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piani più alti di un grattacielo vicino. «Perché il
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Si sentono solo, per un po’, quegli urli disperati
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parlare dalla finestra di un’altra torre: ¶ «Perché è
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c’è mai stato un numero così grande di
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sonno dei morti?» ¶ Sale un fragore ancora più forte
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e sfasciati, prima che un’altra voce, da qualche
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La morte non è un approdo.» ¶ «E allora i
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gridi?» vi domanda d’un tratto un’altra voce
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domanda d’un tratto un’altra voce più in
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voce, dall’alto di un altro strapiombo. «Il racconto
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Si sbranano per contendersi un tempo che non c
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non c’è più, un racconto dentro un tempo
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più, un racconto dentro un tempo che non c
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la morte. C’è un’enorme placenta ormai sul
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piccole narrazioni dislocate dentro un tempo che non c
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saranno i primi di un’altra specie.» ¶ 4 ¶ La donna
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fa la fila in un ambulatorio delle analisi oppure
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per riuscire a dare un’idea di ciò che
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che succede... ¶ C’è un buio assoluto, non ci
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non ancora folgorata da un lampo di luce, o
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non ancora attivata da un fotosensore tormentato da una
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di tanto in tanto un improvviso bagliore bianco, accecante
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forte da attraversare come un velo pareti, pavimento e
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non ancora fotografati. Compie un piccolo spostamento in avanti
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piano? Che ci sia un solo fotografo per tutti
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forte da cancellare per un istante ogni cosa che
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ce ne sarà ancora un altro, se questo corridoio
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per sempre. Invece, dopo un po’, dopo molto tempo
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parlare ancora di tempo, un nuovo bagliore evidenzia per
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nuovo bagliore evidenzia per un istante tutto questo finimondo
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Ecco, ne è entrato un altro, poi ancora un
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un altro, poi ancora un altro. ¶ Adesso non c
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si sente niente. Non un suono proveniente dall’interno
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avanti. ¶ Entro. ¶ C’è un po’ di luce all
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bocca si allunga in un silenzioso sorriso. ¶ «Sei tu
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una nuvola di capelli, un po’ reclinata all’indietro
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sei bella!» ¶ Lei fa un passo verso di me
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rigettato con furia da un altro corpo, concepito nove
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nove mesi prima da un soldato reduce dalla più
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camminavo per strada succhiando un tronchetto di liquirizia e
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finestre che portano a un altro universo parallelo dei
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dirlo. Provo a farvi un esempio. ¶ Quando ero vivo
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facevo volare via con un soffio, se li sorprendevo
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sono fortunati questi insetti: un colpo fulmineo e di
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io che gli faccio un simile dono! Ecco, anch
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una morte simile per un essere come me? Che
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essere come me? Che un altro essere molte, molte
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della mia vita con un pugno altrettanto violento e
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oppure la caduta di un corpo che precipita dallo
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che precipita dallo spazio, un meteorite, meglio ancora un
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un meteorite, meglio ancora un enorme cubo di piombo
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che farvi balenare per un’ultima volta qualcosa, da
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mentre sono immerso in un’inerenza che non può
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Viene da ogni parte un rumore sordo, un fragore
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parte un rumore sordo, un fragore, come se stesse
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sta diluviando, è solo un modo di percepire con
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nel buio del mondo un fascio di vite che
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Mentre qualcuno indugia ancora un po’ nelle stanze, ai
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Tutto il mondo è un transito di morti. ¶ Non
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è notte fonda, non un bagliore, un riflesso, da
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fonda, non un bagliore, un riflesso, da nessuna parte
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dal cielo, a fare un passo in avanti sembra
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anche a voi, in un momento della vostra vita
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vostra testa è dentro un cappuccio molle che è
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corre immobile, come su un piano inclinato, ma percorso
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colli arcuati, le teste un po’ arrovesciate, gli occhi
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nessuno parla, c’è un profondo silenzio. L’autista
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guida con la testa un po’ inclinata sul fianco
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non canta. Non esce un suono dalla sua bocca
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all’incontrario attorno a un unico perno. Un numero
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a un unico perno. Un numero sempre più grande
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sempre più spesso. Viene un suono di finimondo da
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di suoni, come se un numero sterminato di braccia
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nascita. ¶ Allora ero ancora un ragazzo. Mi trovavo nella
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nella piccola chiesa di un seminario. Era pomeriggio inoltrato
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meditazione stava finendo. Dopo un po’ ci saremmo alzati
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e anche che avviene un combattimento tra il demone
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Demone e angelo: “No”. ¶ Un’altra volta, mentre andavo
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bocche, passando vicino a un palco centrato dai riflettori
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la testa opalescente di un filosofo che stava dicendo
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Mi sono fermato per un po’, in piedi, ad
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che usciva ingigantita da un microfono a gelato. ¶ Ho
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in mano per chiedergli un autografo. ¶ «Certo!» mi ha
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vi sto parlando con un’altra voce, che però
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una voce fatta di un’infinità di altre voci
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dire il generale dopo un po’, all’improvviso, mentre
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mi sta dicendo, d’un tratto. «Le farò vedere
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buio. ¶ «Io vedo solo un’impenetrabile parete di pioggia
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parete di pioggia e un bagliore di luci nere
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dai grattacieli espugnati. Fra un po’ tutto il suolo
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sortite. Perché qui fra un po’ tutto tracimerà, perché
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la sua voce da un punto infinitamente vicino, dal
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la morte, che sono un’altra volta e per
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che sono sprofondato per un po’ là dentro mentre
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mi trovavo ancora a un’inconcepibile distanza dal suolo
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e poi trovarne ancora un’altra e poi un
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un’altra e poi un’altra e poi ancora
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altra e poi ancora un’altra e poi un
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un’altra e poi un’altra ancora, e così
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arrivato alla fine, a un certo punto, e poi
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strade. E sento solo un crescente fragore, di canti
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Che cosa succederà fra un po’ in queste città
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prima volta!» esclama d’un tratto. «Ci incontriamo di
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incontrata!» ¶ Si gira per un istante verso di me
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la sua barbetta avvitata un po’ da una parte
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c’era anche là un parco, una villa, e
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mi dice sottovoce, in un soffio. ¶ E sorride, e
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noi due, c’è un terzo passeggero sopra la
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di più. ¶ C’è un omino rannicchiato sul sedile
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rivoluzioni dei morti.» ¶ Infatti, un istante dopo, l’omino
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sedile fradicio ricoperto di un velo d’acqua e
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fosse in piedi su un palco, affacciato sull’anfiteatro
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che viene prima, con un’arma in spalla. Quando
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io, chiameranno, provavo per un istante l’inconcepibile percezione
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volto su cui scola un velo ininterrotto di pioggia
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provo a domandare d’un tratto, a gridare. ¶ «Quelle
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allora?» mi dice d’un tratto. «Io che ho
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mi risponde sorridendo, in un soffio. «Perché la rivoluzione
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cantando?» ¶ Si gira per un istante verso di me
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trova a girare su un piano di orizzonte diverso
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Ma non è solo un sussultare e oscillare di
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jeep corre ancora per un po’ tra tutti questi
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velo nero e sotto un vapore di pioggia. ¶ «Mamma
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nel buio. «Ho fatto un brutto sogno!» ¶ «Caro, che
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altra parte. Noi siamo un po’ da una parte
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da una parte e un po’ dall’altra, in
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mi sussurra all’improvviso un’altra voce soffocata, nel
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ascensore, con in mano un sacchetto. Eri chiusa nei
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una corda fissata a un traliccio ormai allo scoperto
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i capelli lunghi, di un colore indefinibile, pettinati all
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anche il volto sembrava un altro. Non si capiva
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ascensore, non si aveva un’idea dei tuoi occhi
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prima. Ho visto per un po’ di tempo tua
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punto dopo punto con un filo d’oro le
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vi diranno, trattenendovi ancora un po’ con le loro
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è la tracimazione di un gran numero di corpi
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vessilli fatti sventolare da un gran numero di mani
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per poter far tracimare un numero statisticamente ancora più
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scientifiche e tecnologiche, intelligence, un numero enorme di corpi
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si comincia a levare un canto, inconcepibile, lento, che
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si leva in risposta un altro canto che esce
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esce a distesa da un gran numero di bocche
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Non potete più muovere un passo, rimanete fermi, immobili
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seminale fosforescente. ¶ C’è un enorme, impressionante silenzio, perché
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e prima guerra sotto un diluvio verticale di pioggia
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di pioggia morta. «Sei un risorto?» ¶ Non rispondo, continuo
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grida qualcun altro. «Sei un morto?» ¶ Non rispondo, continuo
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mi stanno gridando da un’altra parte, facendo sventolare
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qui!» mi grida dopo un po’ un’altra voce
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grida dopo un po’ un’altra voce. ¶ Continuo a
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sollevando nell’aria come un fuscello. ¶ Mi hanno afferrato
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buio. ¶ Adesso sono su un mezzo militare pieno di
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ci siamo gettati in un sottopassaggio, perché la pioggia
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giri. ¶ Siamo entrati in un’enorme estensione nera flagellata
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stiamo andando come in un unico corpo verso un
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un unico corpo verso un’enorme costruzione lucida di
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questo spiazzo c’è un’enorme massa buia da
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buia da cui filtra un fervore di luci nere
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e là come in un turbine. ¶ «Guarda! Guarda!» mi
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delle battaglie!» ¶ C’è un enorme fragore tutt’intorno
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di sentire lo stesso un rumore lieve, molto lieve
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la lontana sagoma di un morto piccolo che ci
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i morti, se indossa un pastrano militare indistinguibile dalle
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venendo incontro nel buio un piccolo uomo morto con
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piccolo uomo morto con un grembo di donna. ¶ Ci
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riescono più a muovere un passo. ¶ «Generale» dicono a
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tracimeremo!» ¶ Lui alza per un istante la testa, li
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rubandosi la parola l’un l’altro, col cuore
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era già visto per un istante nella vita che
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che si spostava per un istante di fronte a
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senza vederli. ¶ Lui fa un gesto con la mano
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e che possono andare. ¶ Un rumore di tacchi, poi
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mi evirerà.» ¶ Restiamo ancora un po’ così, immobili uno
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me!» mi dice d’un tratto il tracimatore. ¶ Adesso
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fermiamo di fronte a un vasto montacarichi fermo al
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di metallo. C’è un grande specchio sul fondo
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dice il generale, d’un tratto. ¶ Lo guardo, nello
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dire. «Ho conquistato in un solo anno tutta l
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l’Italia settentrionale con un pugno di uomini indisciplinati
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montacarichi comincia a vibrare un po’, forse perché sta
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perché sta salendo a un’inconcepibile altezza, forse perché
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si può vedere da un elicottero che vola tutto
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alto, dalla carlinga di un elicottero scollato all’ultimo
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istante dalla cima di un grattacielo seminale che si
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inabissando, le voragini di un intero continente sotterraneo che
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sotterraneo che sta crollando? ¶ Un giorno, quando ero tra
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sono stato sorpreso da un temporale di enorme violenza
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verso la cima di un’alta montagna assieme al
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malapena gli orridi, dondolando un po’ in quell’infinito
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noi. Si è sentito un tuono ancora più forte
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tuono ancora più forte, un rimbombo tremendo. Un secondo
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forte, un rimbombo tremendo. Un secondo dopo è cominciato
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dal cielo. Poi, d’un tratto, le seggioline si
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Ricordo solo che, d’un tratto, in un punto
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d’un tratto, in un punto di quella lunga
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solo voragini capovolte di un altro cielo che c
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si può vedere in un unico colpo d’occhio
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in fondo, qualcosa come un bagliore che avanza nell
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perdendo quota, precipita per un po’, in questi immensi
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i cieli. ¶ Voliamo per un po’ così, in orizzontale
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Poi l’elicottero risale un po’, lentamente, viene su