Aldo Busi, Un cuore di troppo, 2001

era stata allevata in un orfanotrofio di suore, e

non averlo mai avuto, un ex partigiano analfabeta che

altezza delle aspettative di un eroico fetentone ex repubblichino

l’Italia tutta è un disboscamento e un incendio

è un disboscamento e un incendio dolosi, una cementificazione

fiumi e nei laghi, un illegale, no, criminale sottrarre

ovunque è una frana, un cedimento, un ponte che

una frana, un cedimento, un ponte che crolla, un

un ponte che crolla, un’autostrada che si spacca

si spacca in due, un gorgo di masserizie e

il sole fino a un metro oltre la mia

che, se anche venisse un neo Noè con l

ottobre! e che ho un solo cruccio: non mi

energia che sembra piantarle un chiodo via l’altro

vantando i numeri di un pappagallo parlante, no, una

mi sento liberato da un sospetto cui non sapevo

me, con me e un giovialone quasi settantenne sui

salteranno addosso, almeno prendo un po’ d’aria, altrimenti

stazza anche da quarto, un’utilitaria su cui il

non mancò di sprecare un bel po’ di sfottò

ne avrebbe preso su un’altra, per non essere

suo solo svago in un’esistenza di insonne immobilismo

che mi stavo godendo un acconto della felicità in

me e davanti a un paio di effeminati che

unghie, per lui era un gesto di routine, come

la sua passione di un tempo; e anche allora

del marmo della panca, un portasapone convesso. Non sembrava

sono uscito lasciandolo lì. ¶ Un bel po’. ¶ Poi, quando

il corpo, era come un dolore troppo timido per

che ne direbbe di un certo nuovo percorso dietro

raccogliere i marroni in un posto che so io

non comuni castagne, è un rito di stagione, porta

stagione, porta bene chinarsi un po’, si mantiene il

mio sacchetto senza sprecarci un’occhiata, così, come se

ti va ti do un sacchetto» gli dico, e

parte farteli girare; sono un po’ contrariato, li prendo

sacchetti ci metto sempre un ramo di lauro del

dice, quando mi sporgo un po’ dalla finestra, dài

dài, buttami dentro qualcosa, un po’ di umanità di

busto, mi chino: sarà un attimo individuare il sacchetto

stanotte s’è scatenato un finimondo di tempesta, anzi

mi fa, «Attaccata per un pelo», e partiamo, il

nuvoloso, oggi non faremo un lungo tragitto perché se

tragitto perché se scoppia un altro temporale non è

altro temporale non è un granché come emozione ritrovarsi

come emozione ritrovarsi in un bosco a aspettare il

soli», perché questo è un ritornello che dico a

spiccicato, e siccome siamo un po’ stufi di stare

anche se fosse solo un pettegolezzo spifferato in un

un pettegolezzo spifferato in un momento di particolare verve

particolare verve, e per un pettegolezzo si può morire

merce ma ne vendono un’altra di tutt’altra

destinazione, e poi, per un paio di parole messe

piccolo e l’Italia un piccolo concentrato, le doppie

cui teneva bordone in un certo partito della coalizione

mi viene in mente un’ipotesi: voleva tirarmi dentro

ipotesi: voleva tirarmi dentro un qualcosa di inaudita, tranquilla

poche settimane, degno di un piano da Servizi segreti

non è in origine un figlio di papà come

al volo saltando da un precipizio all’altro, non

i globuli vitrei di un bambolotto o di un

un bambolotto o di un gufo in un mosaico

di un gufo in un mosaico bizantino, vedo un

un mosaico bizantino, vedo un pensiero rivolto costantemente altrove

qualche confidenza e raccontargli un po’ anche di me

o come si scrive un romanzo… o del perché

nella vita da scrivere un romanzo dietro l’altro

lui lo guadagna in un anno e che quello

di tasse io in un anno lui lo pagherà

con lui. ¶ Tutto più un qualcosa, ho l’impressione

tiene a freno, ecco, un prurito causato da una

non accontentatevi di essere un’inclinazione sessuale a testa

a me e restituirmi un prurito non suo, passarlo

al suo proprietario originale, un banale finocchio, in fondo

puntale senza bagliori fra un macigno e una corteccia

me. ¶ Se gli prospetto un certo progetto ideale sul

realizzarlo, e non è un visionario col blablabla nella

previsto, nel raggio di un chilometro quadrato, dove fare

chilometro quadrato, dove fare un supermercato e il relativo

la Fiorella, la trituri un po’ per volta… Poverina

gli si ingrandisca su un cervello atrofizzato, non è

cervello atrofizzato, non è un bauscia che sogna e

fare. È freddo, calcolatore, un materialista però a suo

spassionato, spiritoso, e con un senso civico, ovvero rispetto

l’imprenditoria privata con un’affettazione di fini morali

certo la Luisella, ma un’ospite del Centro che

occhio e comunque preferiva un’alcova conforme alla grande

di qui, non con un’altra delle ospiti e

e mi saluta con un «Ehilà» non del tutto

mi piacciono gli uomini un po’ gretti e ben

lui, non è mica un mistero doloroso, gli dico

se fai tutto sommato un mezzo fioretto» attacca a

detergendosi il sudore da un braccio e poi dall

perché i puttani sono un vespaio, ma, continua un

un vespaio, ma, continua un Menes filosofico come non

in una clinica… in un manicomio… quando lui l

mi sono lasciato dietro un secolo fa, un fanciullo

dietro un secolo fa, un fanciullo esemplare uscito bello

da una cartolina ingiallita, un uomo vivo ma svilito

che mai indefesso come un fiore carnivoro che si

non lui, da ormai un’eternità senza risultati, e

neppure il preambolo di un discorso qualsiasi prima, metteva

aiutato a valicare con un salto il posto dove

fatto da ragazzo con un altro ragazzo che mi

questo non ho usato un solo altro trucco con

camera mia, ho avuto un crollo di nervi e

al ritorno concludeva con un filo di bava dopo

disamorarmi che il resto, un’ora e un quarto

resto, un’ora e un quarto di esaltazione a

poi poteva anche essere un segno di generosità, perché

mai farmi lui era un po’ di male tanto

sfilacciatura al contrario, o un centro è vuoto o

piedi al tavolo per un convenevole sul tempo che

della vittima scambiata per un protagonista; ci sono un

un protagonista; ci sono un paio di donne qui

giorno che c’è un timido sole e lui

una a chiamarsi con un nome simile e a

Luisella… no, Fiorella è un mio amico viado che

il mestiere, dico, scherziamo un due battute ma lei

proprio come in tivù, un ratto morto, ciao e

sembra di aver salutato un elettrodomestico fuori produzione da

farai conoscere dal vivo un giorno, io trattengo la

fatto che non sono un giornalista ma uno scrittore

che così gli dà un’occhiata anche a lui

passaggio, che ne so, un anello in bagno, un

un anello in bagno, un indumento intimo di Luisella

progetto che lo contrarierebbe… ¶ Un giorno ce ne andiamo

mercato… la vita altrui… un sessantenne del Nordest, così

dalla patta altro che un’immaginetta sacra, un giorno

che un’immaginetta sacra, un giorno ha fatto circolare

suo album mignon su un Sud del mondo, album

di rivoli, e di un fieno accasciato così variopinto

faceva all’amore da un semestre perché con lei

altre, neh, tirava come un camino di ghisa… sì

tempo e adesso piove un’ora sì e una

mesi di ottobre passati, un ottobre in cui si

euro fra due anni, un’Italia che è un

un’Italia che è un diluvio di pozzanghere sgangherate

brioche, però sgobbo come un mulo», «Sì» gli dico

fare e perfezionare così un’ignoranza lavorata a bulino

anche lui come Menes un’infinità di altre imprese

glabra e rosa come un maialino da latte… be

che le bazzecole di un sostegno regionale che sono

tasca a Menes per un laboratorio ad hoc e

l’ha comprata da un istituto privato, però, siccome

privato, però, siccome aveva un pallino per le tabelline

i padroni gli davano un posto più su degli

più padroni, diventandolo lui, un padrone, e poi il

e ha più che un’infarinatura di diritto internazionale

camion usati per lotto, un miliardo sull’unghia non

poi ha appena finito un borgo in provincia di

night, una esibizionista che un’altra uguale non c

Ti sembrerà di violare un carillon» commento… mi sembra

che se lo aspetti, un commento… e rilassata nell

chiava lei, si dà un da fare ma un

un da fare ma un da fare, una che

hai cominciato a stringere un po’ i denti e

coi soldi, le fa un regalino, un vestito, sempre

le fa un regalino, un vestito, sempre con qualcosa

le perline, le regala un set di biancheria intima

con lo scarpone sbriciolo un ceppo di chiodini marci

l’ironia, capisce me, un saio di piombo… della

a me doveva toccare un figlio che a sentir

denaro, del valore di un uomo è rigorosamente, gioiosamente

l’ha fatto per un riguardo a me, normalmente

me, normalmente lui con un altro avrebbe usato «nevrosi

e le idee sono un pericolo inutile, potresti un

un pericolo inutile, potresti un giorno sentire il bisogno

nascosto dal marito da un analista, e illudersi di

mi sembra per lui un raptus a cottimo… un

un raptus a cottimo… un’emozione via l’altra

lui, l’agonia di un sogno che ti consuma

consuma come per me, un sogno ideologico a due

delle ghiandole sovrapposta a un’altra come su un

un’altra come su un visore medico, no, è

per lui è tutto un due più due fa

intorno al borgo, sempre un rovo disastrato da decenni

da decenni, spesso anche un secolo di incuria, pianta

suo prezzo ma ha un bene ben fatto, un

un bene ben fatto, un investimento sicuro, impianti centralizzati

sola antenna televisiva o un cavo scoperto, e i

hobby ha appena aperto un vivaio di trecento ettari

e Marche dove ancora un po’ e ci farà

mangia, comanda e basta, un capo nato; non voleva

capo nato; non voleva un figlio? e lei se

ogni orlo di sottana un centimetro più su o

o una mosca in un bidone di latte appena

latte appena munto o un uomo schiacciato dal suo

è aperta, fino a un certo punto ma è

bravo, ripete Menes, ma un po’ chiuso, passivo, depresso

suo zio si apre un po’… fra balenghi… ¶ «Avrà

so cosa darei per un pettegolezzo sul mio conto

butterà fuori dai denti, un osso all’osso… ¶ In

ha in vista di un posto che non merita

di mafia in famiglia, un fra-di-noi omertoso

vanvera… finirei col diventare un preteso standard alto a

uno di loro. Sarei un io umano, un vomito

Sarei un io umano, un vomito di nullità e

Ma questo è solo un preambolo, neppure un tantino

solo un preambolo, neppure un tantino sopra le righe

dove metto in campo un’ambizione ma non la

che mi pungoli, con un occhio esterno, a darmi

che lì c’è un baratro, non ho poi

e indietreggio, basta allungare un po’ il naso e

la fatica di dargli un assaggio con i miei

parola, nessun discorso rappresenta un’esperienza positiva in sé

ho fini personali, stabilisco un contratto a termine, resto

ancora conto che è un aiuto di cui ho

Accidenti, è già passato un anno anche da Menes

ormai da remoto colui, un anno dopo esatto nello

nello stesso periodo ottobrino, un saluto sbrigativo ma brillante

sentire umano… è stato un anno fa di questi

fa di questi tempi, un altro ottobre, il secondo

altro e quindi che un po’ non era lì

volta sono sbucato in un’altra provincia distante venti

rete di protezione di un macigno a poche decine

sono stato involato da un braccio amico su una

l di Aldo su un fianco… e il mondo

questo ottobre di mezzo, un mezzo ottobre in verità

lo stesso. ¶ Magari è un segno che, ancora un

un segno che, ancora un altro paio di ottobri

anche lui tutto in un colpo… magari il secondo

lui che è del ’48, un momento, no, non è

di differenza ciascuno fa un baratro doppio, loro non

mai neppure tenuto conto un istante che ti sentivi

cultura o anche con un libro e grazie alla

è il torace piegato un po’ in avanti sotto

dargli la postura di un montone in guardia, pronto

più segreti di macho, un tacco a spillo tredici

è d’argento…, ah, un Alpenstock, preciso io… sì

dico che qui è un coso esagerato, mica si

e i lupi, più un vezzo, uno scongiuro che

tutti gli altri, tutto un belato improvviso e insistito

gli unici due con un certo passo, sostenuto, finiamo

farsi tirare su da un versante abbastanza ripido e

adatte, «Ma è solo un mezzo tacco!» ha protestato

risucchiata per intero da un mezzo clivaggio della selce

che si accontentano di un rapporto al mese, a

Filatterio, una relazione con un’impiegata amica di sua

qui e là o un capannone e non è

se non parli come un libro stampato io l

qualcuno che non sia un lettore o una lettrice

identità, Menes Filatterio è un lettore italiano standard, leggiucchia

quella robaccia americana con un ingrediente fisso suspense-figa

uomini veri sono di un rosa sfacciato. Invece niente

è davvero molto in un caso simile, anzi, forse

vestito, nessuno mi dà un centesimo di credito, se

toccata e fuga con un paio di pernottamenti solo

chiuso alla vista da un tornante del monte chiuso

dormo vivo… almeno in un sogno su mille… tutto

giorno, da portare con un po’ di autoipnosi a

ammazzare il tempo fra un pisolo e l’altro

per me che contavo un po’ su di lui

sullo sbocco naturale di un corso arginato insieme fra

è la storia di un’omissione? della casella mancante

fa bella grazie a un’omissione, all’omissione dell

tutta questa faccenda per un uomo comune, qualsiasi, tipo

la sua versione a un vincitore nato come Menes

salutati in terrazza… niente, un silenzio, si sentivano le

laggiù al parcheggio, fra un istante farà retromarcia e

brandisce qualcosa in mano, un bastone, ma è l

limita a contraddistinguere solo un volgare organo, ma… sì

già diventato nel tempo un costui… è consapevole di

si divertiva a chiedermi un consiglio, un aiuto, un

a chiedermi un consiglio, un aiuto, un’assistenza, una

un consiglio, un aiuto, un’assistenza, una verifica, e

franco eppur leggero come un aquilone che da sé

spago, e ampio come un pavone che fa la

raddoppiando, invece di semplificarla, un’ambizione non abbastanza tornita

non è mai stato un semplice elargire consigli per

per battaglie di altri, un regalarmi a fondo, un

un regalarmi a fondo, un partecipare di petto, e

petto, e spesso dandomi un pizzicotto per la stanchezza

chiedevano dritte e, appunto, un punto di vista imparziale

vita, visto che sono un cittadino di primissimo ordine

cittadino esemplare poi… ¶ Se un’anima in pena ricorre

affiancarti da maestro a un suo progetto di allievo

livello in sé di un progetto, di una professionalità

dirsi che finalmente sei un puro come loro. ¶ Tutto

Ma io non sono un cliente, non ne ho

ne avrò la virtù. ¶ Un sacco di gente, rivelatasi

né futuro… seppure con un risicato presente… e invece

con le loro mani un successo meritato, ma farsi

me… la falla di un vizio, di una debolezza

di una debolezza, di un appetito inconfessato… per farsi

se fosse necessario essere un genio per farsi largo

di poter contare su un verdetto di qualità, e

verdetto, si sa, ha un valore che nessun verdetto

vero uomo tutto d’un pezzo per giunta farmacista

aver bisogno di sentirsi un’anima soccorritrice, può solo

falange, passivo come in un coma e tuttavia vigile

tuttavia vigile come sotto un’anestesia parziale, niente è

tutto quello che vorrebbe un avvocato del diavolo, ma

senza una protezione preventivata, un vero, ottimo amico capace

gemello. Lui può fare un’eccezione verso il mio

poi: d’amore? ¶ Senza un vero abbraccio mai, mai

fossero le fronde di un unico tronco? ¶ Ti ha

basta che ci dia un taglio e smammi. ¶ Di

per la testa che un uomo si confidi con

uomo si confidi con un uomo per essere aiutato

pozzanghere; il mare su un golfo ligure che appare

staccarsi anche lui da un istante all’altro dalla

aria sopra, appese a un orizzonte che non delinea

pubblico. ¶ È questione di un attimo e intanto per

ha preso a scandire un’eternità. ¶ Mica posso ordinargli

per avere tanto amato, un’altra volta, la persona

una storia del genere, un eterone sensibile solo alle

preso, per non ingrossare un cazzo, per non uscire

resistenza e sono tutto un sanguinaccio cotto dalla paura

Aspetto, e intanto, come un attore che si predispone

che si predispone a un inchino più netto o

più netto o come un condannato che infila la

tuo pubblico costituito da un solo giurato, il buon

che c’è stato un intervallo è tornato in

fuori a prendere aria un tubetto di barbiturici fattisi

generale delirio di impotenza. Un giorno butto indietro la

È più facile che un uomo sacrifichi la sua

io, «No, guarda, fra un po’ sarò io o

po’ sarò io o un genitore di figuccia in

era oramai sottopelle. Sarà un sottosegretario al governo o

diplomazia del Vaticano o un civile della ragioneria dell

funebre?… e non necessariamente un’autodifesa… non si è

già svignata fuori da un’uscita di sicurezza… sicurezza

di restare intrappolato dentro un suo imprevisto, inaudito, intollerabile

contrariato, Menes penserà a un tranello, a una vendetta

per troppa commiserazione verso un finto povero cristo che

voleva solo far fare un passamano a chiodi e

mania di persecuzione ho un fiuto ma un fiuto

ho un fiuto ma un fiuto… ¶ E quando racconti

se mi avesse preso un po’ in giro dicendomi

là! Te ti meriti un prosciutto crudo di Parma

questa? che sembrava più un basso che un soprano

più un basso che un soprano? No, usò un

un soprano? No, usò un’altra espressione: nylon, sì

i brividi procuratigli da un androgino procurandoli anche a

stato che Menes, con un inaspettato e meraviglioso colpo

Rosso, e ne fece un boccone. ¶ CARLO COLLODI, I

esistenza… e che danno un’effettiva svolta al tuo

sentire, che inconsapevolmente è un sentire assieme, e da

fantasia umana ma solo un’immaginazione di natura chimica

questa lezione esemplare è un’illuminazione che ti fa

guarigione che ti prostra, un premio che ti sottrae

convincimenti almeno sì, insomma un punto da cui partire

ha coinvolto con qualcuno… un uomo… che non racconterà

raccontare la storia a un conoscente occasionale, a uno

conto per raccontarla da un punto di vista qualsiasi

volevo meno che imporre un esito scontato da tesi

lui… si sono rivelati un vero e proprio marchio

in questione, sarebbe poi un concentrato di me e

non m’importa fare un figurone da rubacuori con

Salumaio & Piccolo Porco, aveva un passato netto, mondato dai

anche dopo morti, tipo un padre idealizzato per esserne

a ridere e uno, un satiro dal pizzetto rosso

dal puntale d’argento, un Alpenstock, oh cielo, prima

uomini si sono azzittiti un istante e poi giù

le lunghe, lei, sbrigava un dovere, si dava da

dava da fare con un uomo come se fosse

uomo come se fosse un tavolo su cui si

anche il cazzo è un arto a bacchetta come

dementi che vogliono fare un figlio anche a ottant

vivo, non c’è un vivo, ecco, nessuno da

sentimenti d’amore verso un uomo, quasi quasi gli

in dieci giorni, compresa un’uscita in città con

uscita in città con un biglietto di cinema e

biglietto di cinema e un conto di ristorante, non

limiti della discrezione, ventilando un dubbio, parlando dei veri

campagnolo, e temprato come un querciolo ben saldo nelle

insonnia è pur sempre un gagliardetto del pensiero borghese

luce che espande come un rendiconto che torna conto

qualcuno per darle corpo, un corpo qualsiasi almeno nella

di mezzo c’è un cuore di troppo, il

i denti dal disgusto: un braccialetto, largo, molle al

gli uomini, oggi, portano un braccialetto, e molle, questa

esclama all’indirizzo di un altro e attacca bottone

due campi militari diversi, un braccialetto è più pratico

è più pratico di un cane per rompere il

abbordare, dove va oggi un uomo senza braccialetto con

almeno qui all’Antistress, un orpello ciascuno che, nel

sento che Menes rimugina un suo pregiudizio… Menes è

riposo, il grufolare di un cinghiale fra i cespugli

di veramente personale come un applauso a scena aperta

a scena aperta o un fischio di riprovazione e

immobili: fatta… e vista… un’espressione di fissità, fatte

mai ammettere di amare un altro porcellino come lui

ho una scorta per un reggimento di dentiere, decidiamo

in città, a vedere un film molto famoso, intitolato

mi sono innamorato di un uomo tipo te, ma

non miro a farti un pompino…», e Menes, serio

lasciami andare, glielo ripete un tre volte, con la

arrossendo, «Dottor Subi, è un onore per noi, permetta

omaggio», e Menes resta un po’ imbambolato e poi

suo padre poi sembrava un sordomuto dalla nascita del

aveva la voce come un telone di nylon battuto

dal vento, una voce un po’ da… «Da uomo

piccola e i denti un po’ cavallini, ma aveva

di Belluno è stato un sogn… lei una stre

sogn… lei una stre… un clima, un clisma, «Un

una stre… un clima, un clisma, «Un clisma opaco

un clima, un clisma, «Un clisma opaco? Però!» lo

lo stampello io, «Che?», «Un clistere», «Ma no, un

Un clistere», «Ma no, un ca… un ca…», «Cataclisma

Ma no, un ca… un ca…», «Cataclisma?», «Ecco», «Ma

Menes, se è stato un sogno chiamalo sogno, se

strega gli era costato un appartamento a Lignano Sabbiadoro

lui le ha fatto un’assicurazione sulla vita, se

crepa lei si becca un miliardino tondo tondo, «La

e lei voleva rifarsi un po’ il seno, perché

ha mandata lui da un suo amico chirurgo plastico

la figlia pervertita di un ministro, una veneta che

rimprovera che non ha un briciolo di fantasia virtuale

da negra, le cosce un po’ flaccide, gli fa

la sua strisciata regolare, un milioncino tondo tondo, mai

e riesce a farmi un pompino anche sulla porta

il midollo per venire un’altra volta». ¶ «Dal macellaio

via di sterzo per un pelo, ma mica del

ma mica del tutto, un po’ sento che voglio

essere vive altrimenti per un uomo, Menes non potrebbe

paralisi piuttosto che muovere un mignolo adesso, io non

deprezzato, invece di essere un’esperienza che porta senso

che porta senso è un meccanismo che svuota anche

ci vede nessuno, è un classico, un desiderio, una

nessuno, è un classico, un desiderio, una volontà, un

un desiderio, una volontà, un trasporto che poi scade

che poi scade a un gancio di fortuna e

mi tirasse per gioco un lobo o mi sfiorasse

vacanza… lì incastrato fra un bracciolo e l’altro

di accontentarsi delle perline un tanto al chilo delle

dell’americanata ci diamo un’occhiata in tralice, sbuffiamo

suo discendente naturale. E un po’ di snobismo per

neutralizzarsi… no, non è un tema a cappello della

propongo di attaccare da un istante all’altro con

penserebbe solo che sono un avanzo di pesce lesso

lesso che si monta un po’ di maionese fresca

sé. ¶ Ci sediamo in un ristorante con candela a

mangiasse o non avesse un gusto anche lui, mi

gli antipasti spariscono in un sol boccone, mi fanno

l’ambiente diventasse in un colpo una cella frigorifera

importante chi è, è un produttore di formaggi come

anche se è solo un modo di dire, “peccato

perso la testa per un cliente, quello dei salumi

ne ho mai fatto un trapianto, una parola, volevo

mi ha rappresentato in un modo così volgare a

bottiglia come se fosse un messaggio spuntato dai flutti

di balena e dando un colpo di tosse che

giro con te è un bel risparmio, prima il

se volevo non farmi un fegato così quando mi

fiele per così poco, un poco alla volta o

diciotto o ciccia, e un padre farmacista nostalgico della

quei figli compressi in un passato di glorie, tutte

entrambi… lo attirano in un sottoscala e lo scannano

suo padre tutto d’un pezzo, l’esempio fattosi

Perché anche lui, guarda un po’, Menes” vorrei dirgli

me; riuscì a ripescare un ricordo e a raccontarmelo

raccontarmelo quasi in trance, un rimprovero del padre un

un rimprovero del padre un giorno che l’aveva

la coda per fare un giro gratis, Non sei

giro gratis, Non sei un granché, non hai i

in banca o di un delitto su commissione o

che vento, spazzerà via un bel po’», e io

il suo rifiuto è un sentimento e tanto più

erede, veniva preso da un’ansia da prestazione sessuale

in famiglia, lo inibiva un pudore perbenista, e viscido

tua ricompensa… e a un certo punto è saltata

di quelli che fanno un figlio anche loro per

fare altro per darsi un’apparenza di protettivo conformismo

alla moglie, facevo pure un favore a portarglielo via

a me stare con un simile depresso infelice li

e ricordo che a un certo punto, guardando dentro

a chiedermi di ritornarci un’ultima volta, ho detto

di no fino a un istante prima, e ho

concordato tanto perfettamente con un soggetto, mi farei un

un soggetto, mi farei un torto a correggerlo, non

ha mai sfiorato con un dito se non perché

che mi aveva richiesto un appuntamento, conclusivo, definitivo, sessuale

conclusivo, definitivo, sessuale, a un mese di distanza dal

oltretutto preoccupato perché temevo un incidente d’auto, «Ma

tutta la vita per un bidone!». E che quando

tutta la vita per un bidone». Forse ho sbagliato

non accontentarmi di diventare un gingillo tanto per cambiare

vita nel non diventare un cicciolo nella sua macinatrice

al quale si fa un bidone impunemente, ecco. O

niente, per pura retorica, un cascame di un sentimento

retorica, un cascame di un sentimento troppo facile a

è alcun cuore in un modo di dire, c

di dire, c’è un amen di aria fritta

da leccarsi i baffi, un’azienda a più diramazioni

più florida dell’altra, un bel nipotino, un borgo

altra, un bel nipotino, un borgo antico da risanare

risanare dopo l’altro, un milioncino di media a

aveva finito per sembrare un malocchio in leasing, tutto

niente. L’amore era un appetito per Menes, e

basta, te ne trovi un altro» tagliò corto; ricordo

è stata o no un’attrazione, un sentimento d

o no un’attrazione, un sentimento d’a… una

d’a… una cosa un po’ più del solito

vergognato a dover dare un bacio alla mia età

Comunque, non avevo baciato un granché nemmeno prima, ai

si appaiano e per un po’ si sputano o

agnizione, sono tutti con un occhio altrove, come se

parecchia distrazione. Io volevo un’alternativa fra il vespasiano