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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, L'attenzione, 1965

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
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1965
aveva trattata appunto come un oggetto che si può
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1965
non può non avere un passato e dunque una
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1965
stringere la mia: era un invito a servirmi di
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1965
tanto non era che un oggetto a disposizione di
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1965
figlia, non sarebbe stato un incesto, come si poteva
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1965
impulso ad agire in un certo modo. Ho girato
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1965
il polso come in un anello fra due dita
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1965
E ho capito ad un tratto che stavo di
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1965
nulla di Baba aveva un nome ed era piuttosto
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1965
al rapporto amoroso tra un uomo e una donna
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1965
automaticamente al suono di un nome, di un mero
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1965
di un nome, di un mero nome e per
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1965
solita infelicità della miopia, un’altra infelicità più profonda
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1965
Forse c’è stato un malinteso e non ci
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1965
dovevamo fabbricare insieme secondo un piano prestabilito. Ho detto
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1965
sarei andato via da un pezzo.” ¶ “Andrò via ma
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1965
andrò a insegnare in un’altra città.” ¶ Improvvisamente mi
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1965
di essere di nuovo un marito per Cora.” ¶ “Almeno
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1965
calma e inespressiva, acquistava un tono struggente. Ho detto
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1965
poco.” ¶ “Quanto?” ¶ “Non so, un mese, due mesi, il
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1965
risposto: “ Stasera no, ho un impegno.” ¶ “Con chi?” ¶ “Suppongo
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1965
con me ma con un’altra Baba.” ¶ “Ah, già
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1965
sorride e poi, ad un tratto, mi strizza l
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1965
formula magica che dissipa un incantesimo, ecco, Baba comincia
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1965
è timida, bisogna avere un po’ di pazienza.” Noto
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1965
la mano; fa persino un piccolo inchino bene educato
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1965
Sono esigente, scontento, capriccioso, un cliente e nient’altro
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1965
erano le quattro e un quarto. Allora ho acceso
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1965
quando mi desto da un incubo, ho preso sul
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1965
L’ascosa traccia di un delitto antico?” ¶ Creonte: “Qui
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1965
che questi versi avessero un suono familiare. Ho preso
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1965
accorto che piangevo, di un pianto bruciante e stentato
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1965
trasferire la colpa in un rito, di liberarsene cambiando
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1965
i miei soggiorni tra un viaggio e l’altro
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1965
altro: sono andato in un bar lì accanto e
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1965
e ho fatto colazione: un espresso, un cornetto, un
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1965
fatto colazione: un espresso, un cornetto, un altro espresso
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1965
un espresso, un cornetto, un altro espresso. Ho comprato
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1965
tabaccheria annessa al bar un paio di pacchetti di
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1965
il cielo autunnale, di un azzurro lavato, nel quale
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1965
alla macchina da scrivere: un vassoio ben preparato, con
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1965
terzi di cielo e un terzo di palazzi; e
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1965
mia decisione di tenere un diario del mio soggiorno
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1965
tenere il diario di un periodo della mia vita
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1965
di ricavarne in seguito un romanzo anch’esso privo
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1965
intenzione, ne avessi ricavato un romanzo, questo romanzo sarebbe
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1965
poesia dalla realtà quotidiana. ¶ Un uomo sta dieci anni
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1965
che all’autore di un simile romanzo, sarebbe stata
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1965
altro uomo.” ¶ “Quale uomo?” ¶ “Un altro uomo.” ¶ “Perché?” ¶ “Quest
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1965
si è comportata come un fagotto.” ¶ “Tu hai detto
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1965
e ha detto pure un’altra cosa.” ¶ “Ma quale
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1965
Sì, e ha preso un coltello e gliel’ha
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1965
mostrato mentre lo diceva.” ¶ “Un coltello?” ¶ “Un coltello da
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1965
lo diceva.” ¶ “Un coltello?” ¶ “Un coltello da cucina, sì
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1965
probabilmente era successo ad un’altra Baba, diversa da
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1965
se fosse successo ad un’altra persona, non so
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1965
ho detto: Baba è un tipo molto comune, una
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1965
comune.” ¶ “Ma quella era un’altra Baba.” ¶ “Ah, già
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1965
dopo alcuni mesi e un’altra che dura tuttora
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1965
vero che Baba è un tipo comune.” ¶ “Quest’ultima
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1965
seria che cos’è? Un fidanzato?” ¶ “Sì.” ¶ “Chi è
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1965
Chi è questo fidanzato?” ¶ “Un tipo comune anche lui
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1965
E come si chiama?” ¶ “Un interrogatorio proprio in regola
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1965
a me ma ad un’altra Baba.” ¶ “Ah, è
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1965
ha fatto?” ¶ Ha riflettuto un momento poi ha risposto
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1965
denaro non è che un mezzo. Ma il fine
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1965
Ma il fine è un altro.” ¶ “Qual è il
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1965
che Cora vive in un suo mondo che le
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1965
avvenire di scontrarsi in un mondo diverso, e allora
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1965
Insomma, come dire? fa un’eccezione. Io sono stata
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1965
a questo punto, per un pezzo. Baba si è
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1965
solido. Ho provato, guardandola, un sentimento improvviso di irritazione
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1965
diverse, non è che un gioco, e tu lo
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1965
lo sai che è un gioco. Naturalmente un simile
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1965
è un gioco. Naturalmente un simile gioco ti aiuta
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1965
vivere. Ma questo è un altro discorso che non
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1965
sola cosa: non è un gioco.” ¶ “Non è un
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1965
un gioco.” ¶ “Non è un gioco?” ¶ “No, non lo
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1965
sono neppure quella di un’ora fa, prima che
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1965
fa, ho dovuto fare un vero sforzo non tanto
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1965
quando si parla di un’altra persona e in
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1965
studiando qui, tutta sola, un’ora fa, non è
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1965
parlato.” ¶ Ho avuto ad un tratto l’impressione un
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1965
un tratto l’impressione un po’ delusiva e al
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1965
in una conversazione tra un uomo e una donna
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1965
cui la miopia dava un’aria drogata e fissa
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1965
illuminato. Poi ha avuto un sorriso molto dolce, di
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1965
sorriso molto dolce, di un’intensità struggente, ha teso
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1965
forse è cominciata davvero un’altra Baba. Io per
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1965
e paffuta e di un colore diverso da quello
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1965
mano era rossa, di un rossore scuro e liscio
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1965
mano, mi è venuta un’idea che non sono
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1965
scuro pomellato di bianco. Un corpo materiale e servile
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1965
quantità di carne che un corpo. Poi ho ricordato
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1965
Poi ho ricordato che un tempo quando non potevo
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1965
sentivo che c’era un nesso tra questo soprannome
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1965
gambe larghe, sul capezzale; un’altra bambola, vestita questa
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1965
spagnola, di nero, con un pettine tra i capelli
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1965
questa minutaglia, come su un altare tra i ceri
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1965
di Cora e di un paio di donne giovani
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1965
e accanto alla lampada un portacenere di vetro rosso
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1965
facevano il bagno in un fiume, su uno sfondo
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1965
là, sul comodino, con un suono confidenziale, ambiguo, intimo
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1965
sua figlia, Baba. Dopo un momento di esitazione, ho
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1965
oscura irritazione, come di un artificio inutile e di
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1965
alta, bianca, luminosa, con un pavimento di legno al
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1965
incerato e senza tappeti. Un’intera parete era occupata
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1965
parete era occupata da un grande armadio a muro
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1965
non c’era che un divano letto in un
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1965
un divano letto in un angolo e una scrivania
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1965
e una scrivania in un altro. La luce magra
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1965
finestre senza tende, dava un’aria di ordine e
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1965
dritto con le narici un po’ larghe, la bocca
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1965
capricciosamente, come intagliata in un legno di eccezionale durezza
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1965
visto gli occhi: di un colore glauco e trasparente
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1965
ha detto con placidità un po’ caricata che ho
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1965
anonimo. Mi sono seduto un po’ imbarazzato, ho incominciato
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1965
tratta, diciamo così, di un’informazione.” ¶ “ Quale informazione?” ¶ “ Sono
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1965
mi ha guardato per un momento e finalmente ha
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1965
Sono stato zitto per un poco, non sapendo cosa
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1965
non importa; sta zitta un momento, lasciami riflettere.” ¶ “Oh
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1965
Mi ha guardato per un momento in silenzio, poi
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1965
chi era, allora?” ¶ “Era un’altra Baba.” ¶ “Un’altra
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1965
Era un’altra Baba.” ¶ “Un’altra Baba?” ¶ “Sì, un
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1965
Un’altra Baba?” ¶ “Sì, un’altra Baba con la
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1965
a che fare.” ¶ “Ah, un’altra Baba? Capisco.” ¶ “No
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1965
È stata zitta per un po’, quindi ha detto
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1965
maestra che parli a un suo scolaro, altrettanto serena
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1965
nella sua casa è un’altra Baba da quella
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1965
ti sta davanti è un’altra Baba da quella
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1965
può accadere.” ¶ È stata un istante soprappensiero e poi
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1965
a me, ma ad un’altra Baba.” ¶ “Ho capito
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1965
era fatto vedere, era un avvertimento, come si dice
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1965
insistere.” ¶ “Per Cora era un’altra cosa.” ¶ “Che cosa
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1965
una certa cosa, secondo un certo piano e certe
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1965
era questa seconda volta?” ¶ “Un tipo qualunque.” ¶ “Ma com
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1965
qualunque.” ¶ “Ma com’era?” ¶ “Un uomo di mezza età
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1965
far niente, era come un fagotto inerte.” ¶ “E come
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1965
appunto di fronte ad un fagotto, di cui, però
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1965
immagina di raccontare ad un amico che tu hai
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1965
e vedrai che è un po’ comico.” ¶ “Ho capito
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1965
Baba continuava ad essere un fagotto. Gli uomini un
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1965
un fagotto. Gli uomini un poco si sforzavano di
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1965
provato semmai antipatia per un altro uomo.” ¶ “Quale uomo
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1965
l’avevo lasciata magari un mese o due avanti
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1965
prese la forma di un progetto abbastanza semplice, che
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1965
storia, come vicenda, con un principio, uno sviluppo e
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1965
romanzo hai voluto raccontare un dramma e hai lasciato
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1965
pochi nella vita di un uomo; per lo più
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1965
prevaleva. Per una storia, un dramma, una vicenda che
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1965
una vicenda che aveva un principio e una fine
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1965
facevo a Roma tra un viaggio e l’altro
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1965
di esperimento: avrei tenuto un diario durante uno di
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1965
romani, tra due viaggi. Un diario di due mesi
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1965
assoluta fedeltà, anche in un diario tenuto giorno per
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1965
non era possibile; ovviamente un diario non poteva raccontare
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1965
altre, e questo secondo un proprio criterio dettato dal
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1965
già detto, di ricavare un romanzo dal diario. Dunque
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1965
come, a partire da un frantume di osso i
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1965
lo scheletro intero di un animale preistorico. Del resto
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1965
si trattava soltanto di un’inchiesta sulla questione dei
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1965
Quindi presi a Teheran un aeroplano che in poche
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1965
casa di soppiatto, come un ladro; e subito, senza
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1965
in famiglia come in un albergo. ¶ Dopo essermi vestito
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1965
corrispondenza. ¶ La lettera era un espresso. È stata la
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1965
comprano nelle tabaccherie. Conteneva un foglio di carta da
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1965
sono rimasto fermo, per un momento, col foglio in
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1965
l’aveva scritta era un burocrate o un insegnante
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1965
era un burocrate o un insegnante o magari un
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1965
un insegnante o magari un giornalista come me. Ma
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1965
che si presentava come un mio lettore, accumulava gli
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1965
aveva voluto ottenere: prima un climax di fiducia e
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1965
compiaciuta; poi, a sorpresa, un anticlimax repentino di selvaggia
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1965
e allora, tutto ad un tratto, ho sentito che
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1965
l’anonimo doveva avere un carattere serio, meticoloso, persino
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1965
serio, meticoloso, persino pedante. Un simile uomo non inventava
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1965
avere i piedi su un terreno sicuro. Addirittura, mi
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1965
sottile, labbra strette, occhialuto. Un uomo di cultura, un
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1965
Un uomo di cultura, un uomo di studi, un
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1965
un uomo di studi, un uomo di buone letture
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1965
l’intera faccenda con un’alzata di spalle e
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1965
me stesso di tenere un diario per ricavarne più
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1965
per ricavarne più tardi un romanzo, era scaturita l
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1965
in passato, comportarmi come un pigionante. Avevo deciso di
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1965
una aspirazione inconscia ad un ordine qualsiasi, persino un
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1965
un ordine qualsiasi, persino un meschino ed anacronistico ordine
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1965
mi ha rivelato improvvisamente un suo carattere che finora
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1965
doveva essere per Cora un rifugio o, addirittura, una
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1965
in penombra e vuota. Un odore mi ha colpito
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1965
con scrupolo degno di un conservatore di museo, nell
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1965
freddezza e compostezza neoclassiche, un po’ come avviene in
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1965
e opaca, bensì di un luccicante coltrone di seta
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1965
in così poco tempo un inviato speciale tanto attivo
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1965
viaggio non poteva essere un’esperienza perché ogni esperienza
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1965
dalla realtà solita in un’altra, secondo loro, migliore
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1965
l’oceano o su un continente, è sbarcato all
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1965
e soltanto una casa, un albero è veramente e
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1965
è veramente e soltanto un albero, una donna, un
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1965
un albero, una donna, un bambino, una piazza, una
200
1965
e soltanto una donna, un bambino, una piazza e
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1965
superficie. Io ero, dunque, un viaggiatore superficiale; ma si
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1965
ha di solito, bensì un’accezione letterale. Superficiale in
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1965
di qualsiasi partecipazione sentimentale, un’indifferente e apatica maniera
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1965
servizi dall’estero ebbero un notevole successo. A tal
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1965
me; e non avevano un passato da dimenticare; e
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1965
il 1953 e il 1962, ho un ricordo confuso come appunto
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1965
testa era simile ad un negozio di vetri o
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1965
reso disattento, simile ad un sonnambulo. In altri termini
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1965
e di viaggiare da un paese all’altro e
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1965
e poi ripartire per un altro viaggio. Questa condizione
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1965
rapporti cessarono del tutto. Un giorno, non so come
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1965
che era ormai quasi un anno che non toccavo
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1965
questo crollo era seguito un periodo non troppo lungo
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1965
non troppo lungo, neppure un anno, di amori mercenari
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1965
qualcuno sembrerà strano che un uomo nel fiore della
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1965
immaginare che potesse venire un tempo in cui avrei
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1965
in fondo, anch’essa un’illusione, sia pure diversa
218
1965
soggiorni a Roma, fra un viaggio e l’altro
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1965
Ora che cos’è un pigionante se non qualcuno
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1965
e sospesa. Per fare un altro paragone, la mia
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1965
della mia famiglia, era un po’ simile all’insensibilità
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1965
all’insensibilità prodotta da un anestetico. Non si sente
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1965
gli anni aveva sviluppato un senso pratico che, insieme
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1965
taciturna e sensuale di un tempo si era trasformata
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1965
modo di essere anche un’ottima padrona di casa
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1965
lei aveva saputo tracciare un limite preciso tra le
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1965
tornavo a Roma per un mese o due e
228
1965
volta provavo, è vero, un’impressione strana e non
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1965
non poteva essere che un sogno. Oltretutto mentre sapevo
230
1965
mia aspirazione a scrivere, un giorno, un romanzo. Pian
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1965
a scrivere, un giorno, un romanzo. Pian piano, con
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1965
me molto più che un genere letterario, addirittura una
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1965
di stabilire nella realtà un rapporto autentico con me
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1965
il romanzo era davvero un romanzo. Ora, mi veniva
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1965
l’ambizione di arrivare un giorno a scrivere un
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1965
un giorno a scrivere un romanzo, cioè di arrivare
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1965
aspiravo affatto a scrivere un capolavoro, bensì soltanto ad
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1965
qualsiasi momento, ossia era un dramma, vale a dire
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1965
autentica. Di conseguenza come un sottile veleno che sia
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1965
fibre più intime di un albero, l’inautenticità era
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1965
e si sviluppava da un’altra. Fu invece Cora
242
1965
mi sentivo di affrontare. ¶ Un pomeriggio mi ero addormentato
243
1965
sulla mia situazione; ad un tratto, pur nel sonno
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1965
in silenzio. ¶ Cora aveva un volto che ricordava un
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1965
un volto che ricordava un poco quello di una
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1965
in su come in un perpetuo sorriso. Adesso, quasi
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1965
quel pretesto, mi ispirò un senso di vergogna. Cora
248
1965
mi guardi più.” ¶ “È un momento: passerà.” ¶ “Tu non
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1965
esisteva. Allora lei ebbe un gesto dei suoi, insieme
250
1965
così, tecnica. Mi strinse un momento, e quindi, con
251
1965
soltanto quella cosa tra un uomo e la donna
252
1965
è?” ¶ “L’affetto.” ¶ “ Tra un uomo e una donna
253
1965
sai che è appena un anno che ci siamo
254
1965
valutatrice, come si considera un mobile o altro oggetto
255
1965
questa casa?” ¶ “Sì.” ¶ Stette un momento zitta e poi
256
1965
questo programma: evidentemente era un pezzo che ci pensava
257
1965
mi aspetta.” Mi guardò un momento, stese la mano
258
1965
dormire ancora?” ¶ Risposi con un mugolio affermativo. La vidi
259
1965
vengo da te?” ¶ Rimasi un momento incerto. Avevo capito
260
1965
trattava; e tutto ad un tratto, con mia sorpresa
261
1965
con mia sorpresa, provai un turbamento fondo e funebre
262
1965
mio ricordo essa ha un corpo ma non un
263
1965
un corpo ma non un volto. Gianna, amica di
264
1965
i giorni. Per quasi un anno mi diedi così
265
1965
definito il nulla. In un’altra situazione avrei potuto
266
1965
testa sferica, chiusa in un casco di capelli neri
267
1965
quello di una bambina; un naso molto piccolo e
268
1965
stampe appese alle pareti, un ondeggiamento provocante si spandeva
269
1965
robusti. Pensai che avesse un corpo pieno, morbido e
270
1965
corpo pieno, morbido e un po’ grasso come appunto
271
1965
il letto; e per un momento rimasi lì, immobile
272
1965
realtà non era che un’illusione ottica prodotta dalle
273
1965
parallele sulla coperta, con un grande vuoto tra di
274
1965
come la testa di un neonato, il pube si
275
1965
pube si affacciava con un ciuffo di peli neri
276
1965
simile a quella di un frutto spaccato dalla maturità
277
1965
che fai?” ¶ Rise, levò un braccio e si passò
278
1965
ci rifarebbero sempre.” ¶ Tacque un momento e quindi, loquace
279
1965
riprese: “L’altro giorno, un tedesco non la finiva
280
1965
uno e poi con un altro, col re, col
281
1965
sorpresa, mi era venuto un desiderio di specie, diciamo
282
1965
sembrava esservi rimasto impigliato un po’ come un caldo
283
1965
impigliato un po’ come un caldo nido di uccello
284
1965
secchi e freddi di un albero invernale. ¶ Dopo l
285
1965
l’amore restammo ancora un poco insieme, distesi l
286
1965
letto, in una maniera un po’ sgangherata e tuttavia
287
1965
e la direzione di un giornale di Milano, delle
288
1965
la mia collaborazione con un servizio dall’estero. Appena
289
1965
so perché, forse per un’inconsapevole fedeltà ai gusti
290
1965
ammobiliata come quella di un notaio di provincia, era
291
1965
dedicarmi alla scrittura di un romanzo, vecchia ambizione della
292
1965
molte tempeste, avesse raggiunto un porto tranquillo: disponevo di
293
1965
Ma proprio allora avvenne un fatto imprevedibile: cessai di
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quei caratteri popolari che un tempo mi avevano fatto
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lei; ma anche provavo un’avversione irragionevole che si
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persona di Cora che un tempo mi erano piaciute
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riuscivo più a darle un solo bacio della mia
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delle mie mani, né un solo amplesso del mio
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No, c’era invece un’ostilità oscura e irriducibile
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la causa innocente di un nostro errore. ¶ Oltre che
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avversione si esprimeva in un senso di estraneità ossessivo
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di mia moglie, bensì un nome letto a caso
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elenco telefonico o su un’insegna di negozio; e
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nessuno: uno sguardo. Con un pretesto cambiai il mio
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irrigidiva sempre più in un atteggiamento di completa incomunicabilità
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suoceri che abitavano in un quartiere lontano; ma mi
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mio imbarazzo. Poi, in un impulso di esasperazione stupida
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cui mi pentii subito, un giorno che Baba mi
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La vidi guardarmi con un’aria tranquilla e perfino
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discorsi; e notai, con un sollievo misto a qualche
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in passato. ¶ Per dare un’idea dell’irritato senso
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mi pareva di provare un sentimento paterno, come se
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speranze per l’avvenire un tempo così sicuro e
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romanzo. Debbo qui notare un fatto importante: il romanzo
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quando mi ritenevo ancora un uomo felicemente coniugato. Infatti
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righe. Improvvisamente, assalito da un sospetto, misi da parte
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parte della letteratura. Inconfondibile, un’aria di falsità, di
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abbastanza naturalmente a formare un organismo complesso che aveva
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vi erano narrati. Era un’inautenticità, per così dire
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Cora, era stata per un anno la mia fidanzata
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questa scoperta. Per fare un paragone, era come se
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se io avessi ad un tratto scoperto che Dio
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la storia appariva come un cimitero di idee false
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adoperate e poi abbandonate; un magazzino di camuffamenti del
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era spogliato. Naturale che un romanzo in cui si
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dei fatti avvenuti in un mondo simile, risultasse bacato
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simile, risultasse bacato da un’inautenticità originaria e inestirpabile
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della mia narrativa. Ad un tratto, senza quasi riflettere
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casa e guardava ad un terreno fabbricabile chiuso da
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di autenticità e per un momento era stato tentato
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mi resi conto ad un tratto che in questa
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e verticale, sospeso su un abisso, e di non
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la separazione sarebbe stata un’azione e io mi
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incapace di agire in un senso o in un
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un senso o in un altro, poiché avevo riconosciuto
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inautenticità via via che un’azione nasceva e si
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dire perché ho scritto un diario. Molte sono le
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per cui si scrive un diario: per annotare dei
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allo scopo di avere un libro di più da
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per ricavarne più tardi un romanzo: cioè come raccolta
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materiale per servire a un romanzo da farsi. Ma
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tempo stesso, mi ispirasse un senso di colpa. Mi
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questa vergogna. Per fare un paragone, pensare al passato
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necessario, coerente, tutto ad un tratto mi appariva insensato
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essermi ingannato dietro a un miraggio. E la domanda
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cose, ero io oppure un altro?” ¶ La vergogna che
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questa carriera ha avuto un carattere piuttosto comune; ero
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e di articoli per un giornale di sinistra. Improvvisamente
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occasione di collaborare ad un quotidiano conservatore e non
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magari inconsapevole, né con un cambiamento di opinioni che
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la politica. Per fare un paragone si immagini qualcuno
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casa. Evidentemente egli ha un certo quale interesse ad
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sigaretta mira a sfogare un’inclinazione morbosa, cioè la
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paragone non basta, ecco un apologo che mi pare
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conservatore, io mi comportai un poco come il pazzo
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storiella, il quale, dopo un lungo soggiorno al manicomio
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il pazzo rinsavito ad un collaudo. Lo chiamò e
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e gli domandò: “Vediamo un poco, tu sei ormai
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poco, tu sei ormai un uomo normale, immagina di
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normale, immagina di ereditare un patrimonio di molti milioni
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poche lire. Su, pensaci un poco, che faresti con
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con mia moglie in un albergo.” ¶ “Benissimo. E poi
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Ora io avevo fatto un poco come quel pazzo
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opinioni politiche, né per un altro motivo adeguato; ma
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passato a Roma aveva un nome, un’apparenza fisica
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Roma aveva un nome, un’apparenza fisica, un’età
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nome, un’apparenza fisica, un’età, un sesso e
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apparenza fisica, un’età, un sesso e abitava sotto
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soltanto negli intervalli fra un viaggio e l’altro
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strana e avrebbe meritato un serio sforzo di attenzione
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cioè di mia moglie, un atteggiamento che era il
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con l’aiuto di un potente cannocchiale, vede benissimo
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Giappone; ma dapprima per un atto di volontà e
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una lavandaia e di un ortolano. Perché poi io
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Questa falsità era di un genere particolare e ben
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Cora è quella di un amore, in fondo, abbastanza
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raramente e soltanto per un ora o due in
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durante la guerra da un soldato tedesco. Non passò
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metter su in proprio un piccolo laboratorio. Seguì un
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un piccolo laboratorio. Seguì un periodo intermedio durante il
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con la bambina in un quartierino annesso alla sartoria
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l’amore ogni giorno, un’ora o due, nella
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mi spettò era compreso un appartamento vecchio ma grande
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all’ultimo piano di un palazzo nei pressi di
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poi risponde: “La portavo un anno fa. Poi avevo
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a lungo la caviglia, un po’ tozza, con la
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gusto, o meglio, di un gusto particolare, la quale
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schiava come quella di un certo tipo di donna
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tipo di donna fatale un po’ antiquato. Mentre guardo
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amici in casa di un ragazzo.” ¶ “Quale ragazzo?” ¶ “Oh
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ragazzo.” ¶ “Quale ragazzo?” ¶ “Oh, un compagno dell’Università.” ¶ “E
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e della mancanza di un punto di appoggio, il
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insofferenza, mi alzo, faccio un giro per la stanza
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cosa abbiamo chiacchierato? Di un po’ di tutto. Figurati
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nello stesso tempo metto un dito dietro la catenella
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della caviglia e tiro un poco, come se volessi
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rimproveravano di aver fatto un voltafaccia, di essere passato
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sinistra alla destra, da un giornale socialista a un
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un giornale socialista a un giornale conservatore. Dicevano che
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Sì.” ¶ “Dicevano che sei un cialtrone. Adesso l’hai
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come Baba la pronunziava, un po’ impacciata, quasi avesse
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quasi avesse per lei un senso diverso dal solito
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lati, quasi buccia di un frutto, rivelando il trasparente
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direbbe che si faccia un punto d’onore di
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con ironia: “Pensierini di un padre su una figlia
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e mi sorride di un sorriso sconvolto, di bestia
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prima vista, questo è un enigma quasi insolubile. Baba
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non ha mai portato un braccialetto alla caviglia. Donde
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ossute; il braccialetto era un pesante anello d’argento
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stessa donna. Baba è un oggetto, ossia una schiava
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o nessun valore, in un oggetto, in una merce
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scrivere e ho riflettuto un poco quindi ho ripreso
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altra?” ¶ Mi sono fermato un momento, quindi ho ripreso
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paternità. Questa idea è un’illusione ma tu ne
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Come dire: tu hai un metro per agire; ma
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rinunzio definitivamente a diventare un romanziere.” Così ho fatto
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stivali alla cosacca, neri, un po’ molli, alti fino
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gli stivali. Infatti, dopo un momento, si è voltata
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ha considerato placidamente per un istante, quindi ha ripreso
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bambina che stia tendendo un tranello, mi ha ispirato
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tranello, mi ha ispirato un’improvvisa diffidenza. Ho risposto
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improvvisa diffidenza. Ho risposto un po’ seccamente: “Si capisce
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nella trappola. Avevo pregustato un’intera giornata solo con
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bene. Voglio che prenda un po’ d’aria.” ¶ “Ma
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giù nella strada. Dopo un poco, Baba è uscita
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posteriore. Ho guidato per un pezzo in silenzio; poi
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in silenzio; poi ad un crocicchio ho alzato gli
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grande naso dritto di un rosso diverso da quello
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da far pensare ad un naso posticcio, la bocca
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avevi la febbre?” ¶ “Appena un’alterazione: trentasette e quattro
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bisogno del medico per un’alterazione e un po
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per un’alterazione e un po’ di tosse.” ¶ “Io
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e sudicia, c’era un cineromanzo intitolato “Il passato
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l’ho guardato da un quadro all’altro, osservando
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personaggi. ¶ I due protagonisti, un giovane di bell’aspetto
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la ragazza aveva avuto un amante e non lo
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di venire abbandonata. Ad un certo punto, tra i
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mia interessante lettura. Ad un fumetto in cui si
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in macchina, ho fatto un mezzo giro sulla strada
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il viale e dopo un poco ho visto spuntare
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casa lì e non un’altra. Senza dubbio l
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disfarsene ad ogni costo. Un’aria di errore irreparabile
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torre che le dava un’aria arcigna e utilitaria
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ed errore di costruzione: un vestibolo lungo e spoglio
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rampa, inatteso, si alzava un finestrone dai vetri rossi
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rampa, mi sono fermato un momento davanti al finestrone
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mi sono trovato su un ballatoio. Due corridoi nudi
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il tempo di fare un salto indietro e di
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mettermi al riparo di un arco che delimitava il
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e lei ha dato un grido e si è
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e si è contorta un poco con tutto il
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mi sa che per un pezzo dovrà restare dal
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meccanico.” ¶ “Allora aspetta ancora un poco. Poi ti chiamo
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poco. Poi ti chiamo un taxi e andiamo via
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collo, lei ha dato un guizzo soffocando una risata
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è chiusa. ¶ Ho aspettato un minuto o due senza
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niente, proprio come in un luogo pubblico se due
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questi incontri mercenari abbiano un carattere sordido. In realtà
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all’ultima fase di un rito nel quale, come
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disinteressata; che viveva in un mondo che considerava il
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propria figlia quattordicenne con un cliente di passaggio. ¶ Giovedì
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mio impegno di tenere un diario col progetto di
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di ricavarne più tardi un romanzo, è che la
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insomma, tanto per fare un esempio, invece di controllare
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non avrei forse compiuto un’azione che, una volta
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vero vantaggio di tenere un diario col progetto di
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di ricavarne più tardi un romanzo: il progetto non
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sia peggio ancora come un padre e una figlia
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sfiorano la guancia con un vellicamento minuto e strisciante
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in modo da suggerirmi un’intenzione diversa. ¶ La tentazione
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che io pensi ad un romanzo da scrivere nel
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già detto, non già un mero genere letterario bensì
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della facoltà di stabilire un rapporto autentico tra me
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deviare quest’ultimo verso un erotismo di specie pornografica
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di quanto sto dicendo, un capitolo del mio romanzo
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più distratto e trasparente, un po’ come i sogni
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introduce nella mia mente un sottile e invincibile disordine
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solita orsina goffaggine, dare un urtone contro la seggiola
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fatto paura.” ¶ “Baba, vieni un momento qui, vorrei dirti
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blu scuri, quindi sedersi un po’ di sbieco, il
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uffici. Qui, io firmo un registro e pago cinquemila
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insieme la protesta di un clamore assordante, il quale
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dico a Baba: “Proprio un piccolo campo di sterminio
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ha fatto fare ad un’altra Baba.” ¶ “Appunto. Beh
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quanto è avvenuto ad un altro cane, diverso da
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e che lui è un cane nuovo, con un
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un cane nuovo, con un padrone nuovo, con una
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vero: il cane è un altro cane, perché tra
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che i cani hanno un’ottima memoria delle offese
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pianificandolo come si pianifica un ponte o una fabbrica
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uno sguardo torpido, vorace, un po’ cannibalesco e insieme
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bene una figlia ad un padre, credimi.” Così dicendo
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Così dicendo preme per un momento la sua guancia
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cane? Aiutami a trovare un nome.” ¶ Accendo il motore
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sono stata abbandonata in un’isola deserta e ho
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qualcuno dell’arrivo di un certo numero di pettini
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i pettini sono di un tipo nuovo, mai visto
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non si tratta di un uomo qualsiasi, ma di
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a bassa voce, come un prete al confessionale, a
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Così dicendo mi guarda un momento, le palpebre calate