Massimo Carlotto, Le irregolari, 1998

mi raccontò, senza vergogna, un mare di menzogne. ¶ Mio

entrare in contatto con un personaggio che aveva assicurato

All’incontro era presente un’altra persona che si

porta di casa a un poliziotto che ci notificò

poliziotto che ci notificò un ordine di comparizione immediato

uccisa nel corso di un conflitto a fuoco con

numero tre. Insieme a un altro sovversivo ha tentato

ha tentato di sfondare un posto di blocco a

blocco a bordo di un’automobile rubata...». ¶ «L’avete

buttata sul cassone di un furgoncino, seminuda, accanto al

faccia, spazzata via da un colpo di fucile a

di fucile a pallettoni. Un’altra scarica le aveva

Più tardi ci affiancò un ometto di mezza età

alla famiglia» dissi con un filo di voce. ¶ «Non

colleghi» volle specificare ostentando un certo orgoglio, «che buttano

volta che viene restituito un corpo. Proprio l’altro

che nemmeno lo conoscevano. Un paio di mesi fa

presentabile. Tentai di trovare un medico che effettuasse l

mano, per poterla accarezzare un momento. Anche se le

Sono riuscita a trovare un po’ di pace solo

ad allora era stato un dolore presente ogni minuto

o se avevano avuto un po’ di pietà e

avevano prima stordita con un’iniezione. In caso contrario

mia ipotesi: Laurita aveva un braccio spezzato, e il

A San Paolo incontrammo un gruppo di esiliati; tra

del ventiquattro agosto...». ¶ Diventai un pezzo di ghiaccio. Rita

lavarsi, le fecero indossare un completo jeans della Lee

La portarono a fare un giro, cercando di convincerla

dissero che, insieme a un altro prigioniero, la trasferivano

meccanica della marina, per un ultimo interrogatorio e che

il suo corpo: certamente un “regalo” del generale Bignone

seppellimmo. Il giorno seguente un messo portò la risposta

e lui, che era un ragazzo estroverso e molto

ma anche quello era un modo di perseguitare la

e lo caricarono su un Hercules (gli aerei che

me ne avete sequestrato un altro? Volete assassinare anche

non perdona». ¶ Gli riservarono un trattamento di favore. Per

in Nicaragua per seguire un progetto di collaborazione con

contattarono, dandoci appuntamento in un ristorante di Buenos Aires

nel frattempo era nata un’altra nipotina, Laura. Questi

una feroce dittatura in un Paese che era diventato

Paese che era diventato un enorme cimitero, ma non

e pericolosa clandestinità. ¶ A un certo punto Jorge attirò

non sarebbe accaduto. Vidi un telefono pubblico. Chiamai Alfredo

La Plata. Se tra un’ora e mezza non

e mezza non ricevi un’altra mia telefonata, ti

Nel ristorante era calato un silenzio irreale. Gli sguardi

attesa di ordini. Da un momento all’altro temevamo

Ad accoglierli c’erano un caffè, un barbiere, un

c’erano un caffè, un barbiere, un quartiere di

un caffè, un barbiere, un quartiere di case di

verde, di giallo e un’umanità rassegnata, consapevole che

e in argento. Comprai un paio d’orecchini da

scambiai quattro parole con un ragazzotto di nome Jim

intento a scrivere su un muro con la sua

la vecchia banchina. A un tratto le mie gambe

passi, incrociandosi e descrivendo un semicerchio perfetto. Sorpreso, mi

guardai attorno. Seduti a un tavolino del caffè italiano

le braccia. ¶ «Hai ballato un po’ di tango» rispose

corsi in cerca di un taxi. ¶ Inocencio mi ascoltò

liquidando la faccenda con un gesto della mano. «Adesso

tutti i Carlotto era un patadura, un ballerino un

Carlotto era un patadura, un ballerino un po’ goffo

un patadura, un ballerino un po’ goffo, e allora

Hollywood. Fu appunto guardando un film con Gene Tierney

aperto una fabbrica e un negozio di vernici. Dopo

di quella scelta in un Paese che non dava

Claudia assumeva sempre più un carattere di resistenza clandestina

che Olivera girò nel 1988. Un gruppo di ragazzi dai

negozio per trasferirsi in un luogo più sicuro, e

una ragazza aveva fatto un piccolo trasloco. Poi, verso

irruzione nella casa, ucciso un giovane e sequestrato una

e trenta era arrivato un signore, era entrato nell

era ritrovato circondato da un gruppo di uomini mascherati

quella di aver prestato un furgoncino alla figlia. Laura

per riuscire a trovare un intermediario che mi mettesse

intermediario lo consegnò a un sinistro personaggio di nome

nome Patricio Errecalde Pueyrredón, un fascista legato ai gruppi

scuola, chiesi e ottenni un appuntamento col tenente generale

occuparsi del caso. Così un paio di giorni dopo

fuori da una tasca un piccolo notes nero e

due mesi e mezzo. Un vicino aveva visto un

Un vicino aveva visto un sottufficiale avvicinarsi al generale

Carpinchito... ma questa è un’altra storia di figli

patota, lei stava bevendo un caffè in compagnia di

caffè in compagnia di un giovane. Lui tentò la

molto. Era stato in un campo clandestino, aveva visto

Tra loro c’era un rapporto particolarmente intenso. ¶ Io

scorsa è venuto qui un padre a chiedere la

avvicinò mio marito. «Ho un messaggio di sua figlia

liberata. La patota cercava un suo nipote e tanto

gravidanza. Le avevano dato un materasso e le passavano

materasso e le passavano un po’ più di cibo

che, se fosse stato un maschietto, l’avrebbe chiamato

e li riponevo in un baule. Decisi anche di

mai preso in mano un’arma, nei Montoneros si

Tornería. Alejo Zurita era un operaio specializzato. Il ventisei

Plata, se lo llevaron un anno dopo. Forse il

la luce intermittente di un televisore. ¶ Santiago mi pregò

storto. Dalla pistola di un poliziotto partì un colpo

di un poliziotto partì un colpo che ferì gravemente

precipitata al pronto soccorso. Un medico le disse che

pronunciò il nome di un cimitero. Nel registro degli

false promesse e menzogne. ¶ Un’altra voce anonima l

sussurrò il nome di un carcere. La direttrice volle

fucili. ¶ Non si arrese. Un’altra voce ancora, anonima

sua nipote poiché portava un altro cognome. Lei si

de Mayo, a portare un fiore su quella tomba

Due scavatori le consegnarono un mucchietto di ossa. Lei

a pulirlo, delicatamente, con un fazzoletto. Alicia aveva un

un fazzoletto. Alicia aveva un difetto congenito alla dentatura

per quella notte era un grande edificio del quartiere

di Floresta che occupava un intero isolato all’intersezione

la mia guida, di un commissario di polizia, famoso

Trenta per aver ammazzato un discreto numero di anarchici

trovare posto migliore per un campo di concentramento clandestino

Organizzati e gestiti secondo un modello prestabilito: una sala

sala per le torture, un’infermeria per rianimare i

torturatori infatti avevano seguito un identico corso di addestramento

sempre alla presenza di un medico, il cui compito

tutto il corpo. A un certo punto i sequestrati

la testa infilata in un bidone pieno di urina

non rischiare di perdere un buon affare, la vendita

di gennaio del ’79 nacque un maschietto. Scomparve insieme alla

perché si infettassero. ¶ In un altro campo, un torturatore

In un altro campo, un torturatore esperto in arti

erano ricchi. Miriam Lewin, un’ex prigioniera della ESMA

morti firmati Policía Federal. Un lavoretto su commissione pagato

e mezzo di dollari... Un tizio ben informato mi

ha confidato che tra un po’ ingabbieranno una dozzina

nel bel mezzo di un sequestro, ebbe luogo un

un sequestro, ebbe luogo un breve ma rabbioso conflitto

militari. Ebbero la peggio un ufficiale e un paio

peggio un ufficiale e un paio di sottoposti, sospettati

le patotas avevano effettuato un sequestro, arrivavano altri militari

Campo de Mayo, mentre un “gruppo fantasma” si appropriava

ordine! ¶ Santiago si riempì un’altra tazza di mate

grazie alla confessione di un poliziotto, sono stati ritrovati

ucciso e buttato in un canale con un bel

in un canale con un bel paio di scarpette

occhi: «Cominci a farti un’idea dell’Argentina, hombre

ruba la memoria...». ¶ Dormii un paio d’ore, poi

ore, poi saltai su un taxi per farmi portare

fosse passato il nonno. Un tempo, le navi degli

voce, dava gusto a un mestiere che gli aveva

vissuti nella menzogna e un bambino, anche piccolo, se

genitori, anche se è un trauma terribile scoprire di

gli strumenti per ricostruirsi un’identità». ¶ Si voltò e

di qualcosa. Da sopra un mobile prese una cornice

non è stato solo un impegno professionale». ¶ Si schermì

professionale». ¶ Si schermì con un mezzo sorriso: «È impossibile

le donne incinte?». ¶ «Era un preciso aspetto della metodologia

repressiva della desaparición. Da un lato la gente spariva

di eliminare per sempre un tessuto sociale potenzialmente in

illegale. La prima, con un bel teatrino di tribunali

cattolicissimo esercito argentino, con un controllo medico costante perché

offerente. C’era addirittura un tariffario. I prezzi variavano

era il loro testamento. Un atto d’amore... E

colpo al ventre, con un fucile a pompa, per

Una nonna mi portò un messaggio di Estela che

di lentiggini e su un paio di occhialini dalle

dalle lenti piuttosto spesse. ¶ “Un’altra storia” pensai, quasi

lei, come Estela, cerca un nipote?». ¶ «Sì» rispose. «Mia

figlia Patricia Julia partorì un maschietto nel campo di

al mio fianco su un divanetto. ¶ «A ventisei anni

al suo appartamento, mentre un’altra squadra di poliziotti

caricava i giocattoli su un camion. ¶ Patricia stava riposando

sapere che ogni mercoledì un incaricato si recava al

alcuni anni dopo, che un’ex prigioniera della ESMA

e una bottiglia da un litro di Quilmes, la

nonna ebrea: sola contro un mondo di maschi razzisti

Incontrai lo sguardo di un ragazzo sui diciotto anni

reception, guardando alla televisione un servizio su Maradona che

Svizzera, attesi che registrasse un altro cliente. ¶ «Pare sia

voce sognante, pensando a un Napoli-Juventus di tanti

de Carlotto» disse con un tono particolarmente serio. «...E

Ognuna di esse vale un libro o un film

vale un libro o un film. Storie che non

vidi altre due persone, un uomo e una donna

parenti. Avevano lo sguardo un po’ assente; ci scambiammo

assente; ci scambiammo solo un lievissimo cenno del capo

parcheggiate ai lati. Era un quartiere povero, con case

alla saracinesca arrugginita di un’officina Fiat. Santiago si

passeggeri. ¶ La indicò con un breve cenno della mano

quel tassello mancante in un’altra complicata e terribile

ho scoperto di essere un lontano parente di Estela

folti e lei aveva un collo sottile e lunghi

erano. Nello stesso momento un’altra patota sequestrava, in

altra patota sequestrava, in un negozio dell’elegante Galéria

Cabildo. Il sedici giugno 1976 un gruppo misto di soldati

Julio César Arín Delacourt. Un vicino li vide portare

nel ’54, aveva studiato in un noto istituto religioso della

altra sigaretta. Anch’io un tempo avevo riempito di

di dati genetici presso un ospedale della capitale. Fino

voce gentile, conversava con un ragazzo sui vent’anni

da ginnastica reclamizzate da un gigante del basket yankee

gigante del basket yankee. ¶ Un anno prima aveva scoperto

e consegnato successivamente a un orfanotrofio. Era convinto di

prima aveva letto su un quotidiano l’appello delle

La vita normale di un uomo che sigue luchando

tempo. Abel era certamente un uomo coraggioso. Avrei voluto

innamorato nel frattempo di un’altra donna, ma qualcosa

capelli castani e con un’espressione sbarazzina. ¶ «Ti presento

prima bambina, nata in un campo clandestino, che ha

cucina, intenta a prepararsi un tè. Le sorrisi: «Vivi

il test genetico» rispose un po’ secca. Poi sorrise

le Nonne, informandole che un poliziotto, tale Madrid, teneva

La Plata avevano aperto un negozio di mobili provenienti

dopo le Nonne localizzarono un’altra donna che poteva

lo sai?» domandai con un sussurro. ¶ «Sì. La nonna

per andare a mettere un fiore». ¶ «Anch’io vorrei

più rivisti?». ¶ «Solo “lui”. Un giorno mi ha aspettato

che li ha allontanati. Un’altra volta ha minacciato

e dirigenti sindacali: da un lato protestavano contro la

di trasformare Esquivel in un terrorista, per poterlo ammazzare

resa necessaria per scongiurare un attentato. Una bomba costruita

la tomba» mi sussurrò un sindacalista della CTA che

sfidava il mondo con un’espressione fiera e determinata

conferenza si tramutò in un dibattito. Stanco di ascoltare

loro occhi e leggervi un vivissimo, attonito dolore. ¶ Mi

dai lunghi capelli di un bel castano chiaro. La

né una traccia, né un testimone. Capisce cosa voglio

risposta e continuò: «È un inferno vivere così. La

ammazzato per aver prestato un paio di chiavi». ¶ «Per

novemila detenuti politici, e un milione e mezzo di

mio marito partecipò a un congresso di psichiatria, qui

la notte lo fulminò un infarto». ¶ «I nostri uomini

e la vita è un dolore continuo... Seguimos luchando

riunione, stava conversando con un paio di madri. Mi

incredulo. ¶ Mi strinse in un abbraccio rapido ma con

ha dato alla luce un maschietto a cui ha

del premio Nobel. Rimanemmo un attimo soli e lei

nel tentativo di organizzare un discorso sensato. Ma non

la loro presidentessa e un lontano parente italiano, ma

e a curiosare. ¶ Vidi un uomo fumare una sigaretta

dell’Abasto» ribatté, indicando un’enorme costruzione dall’altra

pieno di orgoglio. ¶ «Sei un suo parente?» domandai, dandogli

una dittatura per viverne un’altra, altrettanto feroce. Gli

Mi sono laureato in un periodo in cui all

confidenziale, dopo essersi acceso un’altra sigaretta. Ma non

sopracciglia appena accennate e un rossetto un poco più

accennate e un rossetto un poco più scuro dello

posai lo sguardo su un enorme manifesto. In alto

altre che mostravano orgogliose un neonato o bambini di

storia della fucilazione di un tale Raúl Hector Tissera

trovate altre. Ieri sera un tizio mi ha detto

giorni dopo quella data un comunicato stampa dell’esercito

erano stati sorpresi in un’abitazione di San Isidro

Aires e uccisi dopo un conflitto a fuoco che

una granata sparata da un fucile che gli aveva

anche il referto di un ufficiale medico della polizia

lesione cerebrale provocata da un’arma da fuoco. I

anonime. La prima di un ragazzo che aveva fatto

che poteva aver avvolto un neonato. Dall’interno cadde

neonato. Dall’interno cadde un ciucciotto e tutti, per

ciucciotto e tutti, per un attimo, rimasero impietriti. Poi

macerie e, in mezzo, un giocattolo arrugginito e una

appartenevano in realtà a un piede di adulto: la

figli a causa di un tumore che l’aveva

del DNA e trovarono un giudice che dette loro

il racconto. Mi rivolse un timido sorriso e cominciò

che si trattava di un grande appartamento dai soffitti

osservare la foto di un neonato, sfuocata. Sotto, a

muerto de tristeza. Fermai un tipo che passava in

Pons» disse sospirando. Cercò un dossier in uno scaffale

e lo consegnarono a un vicino. Non lo portarono

privo di interesse: era un bambino down. ¶ «Un mese

era un bambino down. ¶ «Un mese più tardi, il

e lo affidò a un orfanotrofio. Morì il primo

dossier e ne prese un altro. «Queste sono le

stanza, sedendosi davanti a un computer. Era sui quarantacinque

al punto di affidare un bambino rapito, Juan Pablo

riconoscere la sede di un partito, di un gruppo

di un partito, di un gruppo extraparlamentare, di un

un gruppo extraparlamentare, di un’associazione culturale o di

umani. Qui si respira un’aria strana». ¶ «In che

che senso?» chiese, scoccandomi un’occhiata curiosa. Come nonna

conto che giungevo da un’altra realtà. ¶ «La dittatura

la gente lavora con un ritmo frenetico... sproporzionato per

uomo mi interruppe con un gesto della mano: «Le

figlio è nato in un campo di concentramento clandestino

e sono qui da un giorno soltanto...» balbettai arrossendo

ti preoccupare» disse con un mezzo sorriso. Mi tese

presentò. ¶ «Massimo Carlotto. Porti un cognome basco» constatai. ¶ «La

donna partorì a luglio un maschietto a cui diede

di avere notizie da un giorno all’altro ma

dei sopravvissuti fecero emergere un nome: Norberto Atilio Bianco

giudiziarie». ¶ Lo guardai accendersi un’altra sigaretta. Anch’io

solo diciotto anni, era un’ottima pianista, oltre a

cannuccia d’argento. Era un uomo di quarantacinque anni

sul metro e settanta, un accenno di pancetta, una

città ben presto ridiventò un’immagine sfocata. Ci fermammo

fermarsi a dormire da un compagno di studi... Mai

fu la volta di un marciapiede. Mi indicò un

un marciapiede. Mi indicò un punto preciso: «Il quindici

cercavano da tempo. Era un pezzo grosso della resistenza

All’ingresso c’era un grande cartello: “Si lo

dice che non sei un turista del cazzo. Forse

ha ragione... Forse sei un sopravvissuto anche tu» concluse

coprire la ritirata di un gruppo di ragazzini sandinisti

paese, a Tucumán?» domandai. ¶ «Un giorno arrivò il generale

dagli zigomi alti. Da un portafogli consunto, che teneva

bianco e nero di un giovane che gli assomigliava

Sudamerica non puoi chiamare un figlio Victor Hugo: gli

confidò. ¶ Annuii e con un gesto gli offrii ancora

L’Horror Tour è un servizio riservato a tutti

sgarbato. ¶ «Lei non è un turista, señor. Quantomeno non

ribatté il portiere; «ha un modo di fare “troppo

davvero dure a morire... un tempo fuggivo per dare

ricostruire la storia di un’altra fuga: quella di

aveva preferito imbarcarsi su un veliero diretto in Argentina

nonna Emma e aprì un panificio a due passi

con l’aggiunta di un pizzico abbondante di immaginazione

battuta della sua osteria. Un mercante che attraversava la

permise di imbarcarsi su un altro veliero di ritorno

argentina era rimasto solo un baule da nave in

conosciuto. ¶ «Dicono che fosse un uomo generoso, ribelle, irascibile

forte e testardo come un cavallo di razza. Si

telaio di una finestra un maldestro garzone che aveva

mi subissò di domande. Un sorso e continuai: «I

che non volesse ricordare un periodo particolarmente duro della

distanza dai fatti e un paio di labili tracce

labili tracce non sono un granché per sperare in

granché per sperare in un esito positivo delle ricerche

ancora conservati negli archivi. Un rivoluzionario, straniero per giunta

e sono fuggito da un continente all’altro, facendomi

orologio e avventurandomi in un rapido calcolo di fusi

mi sono imbarcato su un aereo delle Aerolineas Argentinas

delle Aerolineas Argentinas con un’agendina colma di indirizzi

storia si intreccia con un’altra e poi con

altra e poi con un’altra ancora... Suo nonno

nord». ¶ In camera stappai un altro mezzo litro di

sul tavolo, c’erano un quotidiano aperto e una

entrato, che provenivo da un altro mondo. «Rodolfo José

alta, sistemandosi sul naso un paio di vecchi occhiali

il...». ¶ La donna aveva un trucco leggero, sopracciglia appena

il braccio sinistro tenevo un voluminoso pacco rettangolare. Il

la pioggia cessò. Raccattai un po’ di coraggio e

Con gesti nervosi estrassi un enorme “radione”. L’avevo

comperato poco prima in un frequentato negozio del centro

lo sguardo aggrottato di un paio di carabineros. Dalla

tasca del giubbotto estrassi un cd e lo infilai

e infatti Fango ebbe un padre negro e una

lo lasciarono davanti a un portone ¶ era l’università

Heidelberg forse di Jena... ¶ Un leggio ebbe per culla

ebbe per culla e un libro per la cena

militari erano diventati otto. Un tenentino batteva nervoso il

fu più grandicello fece un salto a Leningrado ¶ e

sogni ¶ lui voleva fare un uovo tutto rosso e

lo stemma dello Stato... ¶ Un minuto e otto secondi

sogno, nostalgia, rimpianto e un pizzico di disperata follia

il maglione per mostrarmi un capezzolo sfregiato. Una tetta

sfregiato. Una tetta guercia. «Un calibro nove a Cochabamba

Diceva che andava in un posto e invece prendeva

posto e invece prendeva un treno per Parma o

treno per Parma o un aereo per Francoforte. Non

testa. «Ora vivo in un’isola con una donna

voglia di morire con un altro nome». ¶ «Ricordati la

appollaiato ¶ aspettando che passasse un editore di memorie ¶ passò

non farmi sorprendere da un’autopattuglia. Il display del

Ricky cantava da appena un minuto e quarantasei secondi

e sparì tutto d’un tratto ¶ perché Fango non

poi, l’indomani, avevo un appuntamento a Viña del

di fiori. Edmundo era un mito. Da anni, di

riprendermi per caricarmi su un aereo diretto a Buenos

guardò con attenzione. ¶ «È un parente della señora Estela

a ricomporre frammenti di un’altra vita. Parigi, Madrid

tango e desaparecidos. Horacio, un amico, sognatore pasticcione. Sudeste

di Goyeneche... Allora portavo un altro nome ed ero

altro nome ed ero un professionista nel barcamenarmi in

percorsi che avrebbero cambiato, un’altra volta ancora, la

Mi voltai e fissai un sessantenne, gli zigomi alti

di origine dovesse avere un significato preciso. Mi indicò

che visiti la città. Un mio amico la porterà

la porterà a fare un giro» mi informò in

e la buttò in un cestino. «Questa non le

temperatura nel giro di un’ora appena si era

me si era fermato un colectivo, un autobus bianco

era fermato un colectivo, un autobus bianco e arancione

quasi tutti chiusi. Dopo un po’ i colori dei

neon si fusero in un’unica lunga scia infinita

fuoco l’insegna di un locale: El Reencuentro. Solo

del conducente. Gli rivolsi un’occhiata interrogativa. ¶ Indicò il

diplomato in chimica in un istituto tecnico e lavorava

un uomo seduto a un tavolo in compagnia di

sia accontentato di ammazzare un paio di monache e

mandato a Parigi con un passaporto falso e il

affidarono il comando di un gruppo di temibili incursori

Si arrese senza sparare un colpo. La fotografia di

l’ergastolano è solo un civile perché il governo

l’ammiraglio Carlos Marron, un vecchio caro amico di

Zamba de mi esperanza, un brano messo all’indice

rifiutare”. Qualche giorno dopo un camion pirata lo investì

aveva deciso di dare un esempio. ¶ «Menem, ovviamente, afferma

Horacio Verbitsky, di essere un terrorista che si permette

convincere Santiago a imboccare un altro percorso del tour

assalì la sede di un’associazione cattolica che si

Identica sorte toccò a un cittadino svizzero, esule dal

era stato sequestrato da un gruppo di poliziotti capeggiati

mese di luglio del 1980 un’esiliata argentina, Noemi Esther

del decesso fosse stato un infarto. Così il caso

e il genero e un tribunale della repressione legale

repressione legale aveva condannato un altro figlio giornalista a

una persona sequestrata in un paese europeo» commentai. ¶ «A

Da sempre. Pensa che un colonnello dei servizi segreti

parte consistente del bottino. Un giudice curioso, tale Baltasar

questo il suo nome, un noto e importante uomo

dopo il golpe con un capitale di venticinquemila dollari

che, investiti saggiamente in un’agenzia di vigilanza, gli

voluto che morisse in un incidente stradale qualche giorno

dell’interrogatorio». ¶ «Ma guarda un po’» ironizzai. ¶ «La dittatura

È iniziata presto con un funerale e non è

chiave della stanza e un foglietto. Senza leggerlo disse

ricevuto una telefonata, señor. Un uomo dall’accento cileno

ha detto, señor». ¶ Era un bel po’ di tempo

conto, Inocencio» dissi con un filo di voce, «domani

voce, «domani devo prendere un aereo per Santiago del

inutilmente di ripararmi con un ombrello comperato a una

una cifra astronomica in un negozio dell’aeroporto. Ogni

alzavo la testa contro un vento fetente per leggere

hai fatto a trovarmi?». ¶ «Un paio di telefonate. Sei

telefonate. Sei sempre stato un dilettante». ¶ «Non scappo più

aggiunsi acido. ¶ Mi porse un asciugamano: «Aspetta qui, porto

porto i bambini in un’altra stanza». ¶ Non era

Francia quando era già un esule disilluso. Il soprannome

volto, che gli conferivano un aspetto vagamente orientale, e

del golpe apparteneva a un gruppo extraparlamentare di stretta

a Parigi, dove divenne un brillante professore di storia

Gli era rimasto solo un profondo affetto per i

in...». ¶ Lo bloccai con un gesto della mano: «Non

se ne è accorto. Un’altra morte inutile con

sforbiciai l’aria: «Dacci un taglio, Chino. Dimmi dove

paio di mesi fa. Un’ex impiegata del cimitero

rinvenuto uno scheletro con un chiodo chirurgico nel femore

mio amico aveva avuto un incidente motociclistico otto mesi

nelle vene. ¶ Mi rivolse un sorriso rassegnato e snocciolò

Patti». Dalla borsetta estrasse un quotidiano piegato in quattro

Proprio oggi c’è un articolo su di lui

tre secondi. Alla fine un urlo durò più a

Luis Abelardo Patti era un delinquente confesso che durante

e lo infilai in un cestino pieno di fiori

dal trillo insistente di un campanello di sicurezza azionato

Estela Carlotto». ¶ Ci fu un attimo di gelo, poi

interrotti dall’arrivo di un’insegnante trentenne; aveva deciso

attività dell’associazione, mentre un’altra donna più anziana

le conoscessero da sempre... un po’ come se fossero

proprio Plaza de Mayo. «Un giorno eravamo riunite nella

militare monsignor Grasselli. A un certo punto, Azucena Villaflor

presentammo in quattordici; era un sabato, il trenta aprile

La volta successiva fu un venerdì e infine un

un venerdì e infine un giovedì. All’inizio, essendo

di farci riconoscere indossando un fazzoletto bianco; all’inizio

altro non era che un pannolino, ricordo dell’infanzia

infanzia dei nostri figli. ¶ «Un giorno la polizia chiese

quando tentarono di identificarne un’altra, tutte e trecento

farsi vedere in piazza un giovanotto biondo dai modi

Nino e di avere un fratello sequestrato. Partecipò per

vive nell’oceano da un aereo e ribattezzate - dal

Noi ci difendevamo con un giornale arrotolato che infilavamo

sedette sul bordo di un tavolo: «Sei un Carlotto

di un tavolo: «Sei un Carlotto, perché vuoi parlare

Hebe ¶ Sono figlia di un cappellaio e sono nata

legno, sulla riva di un fiume, dove ancora vive

era già sparita da un pezzo. ¶ Entrai a far

io stessa sono diventata un’altra persona. Tutto quello

la desaparición forzata è un crimine contro l’umanità

tomba che possa rinchiudere un rivoluzionario. I nostri figli

come tale andava ripreso... un tempo. Ora sono diventati

ma ogni venti minuti un bambino muore di fame

assolvono questi ultimi. È un’enorme menzogna: la scomparsa

forzata di molti fu un progetto ben preciso di

loro vita è stata un solco seminato di ideali

di ideali da cui un giorno germoglierà la speranza

una vita dignitosa e un’istruzione adeguata. Oggi mi

condusse al retro di un night dal nome francese

era accaduto al Tortoni, un cameriere ci aprì sorridendo

e ci condusse attraverso un magazzino ingombro di bottiglie

e sedie rotte, a un séparé che divideva il

danzavano al ritmo di un’insulsa musichetta americana allacciati

pistola, Santiago mi indicò un uomo seduto a un

così in brevissimo tempo un’immensa fortuna che Massera

installato nel circolo ufficiali, un edificio di tre piani

di tre piani con un grande sotterraneo. Qui si

Per raggiungerle si percorreva un corridoio contrassegnato dalla scritta

Avenida de la felicidad”. Un piano era interamente occupato

mercoledì. ¶ La scuola diventò un modello per tutte le

febbraio del 1979 vi organizzarono un seminario di “lotta antisovversiva

aprì i lavori. Dopo un breve accenno alla storia

si seppe grazie a un errore dei militari» raccontò

Santiago. «Dimenticarono di eliminare un testimone veramente scomodo: Victor

aveva collaborato lavorando in un laboratorio di falsificazione dei

all’interno del campo. Un anno dopo la sua

aver ideato e organizzato un sistema repressivo così complesso

storia della dittatura... Conosco un posto qui vicino dove

qui vicino dove cucinano un matambre delizioso... in caso

argentino l’accompagnò con un chop di birra Río

Quest’ultimo si rivelò un successo interno ma un

un successo interno ma un pericoloso insuccesso sul piano

che trasformò Allende in un simbolo per tutti i

nel gennaio del ’74, organizzò un incontro a cui parteciparono