Traiano Boccalini, Ragguagli di Parnaso, 1612

alcuni, che, per essersi un solo quarto d'ora

d'ora fermati in un molino, avrebbono voluto uscirne

latini e italiani facevano un virtuosissimo parallelo tra la

Giovenale nella satira era un ignorante; e che quella

diceva, avrebbe sostentata in un campo franco, in una

malamente avea sparlato di un poeta al quale egli

d'uomo, né temo un fico settanta Zoili: ma

poeti satirici, e che un suo pari, che avea

stando a lavorare in un campo di fave, fu

fave, fu assalito da un suo nemico, allora che

tenuto, avuto e riputato un abbominevolissimo tiranno, e che

onoratissime, in bocca di un officiale che non altro

più perniziosa trovandosi in un principato, che levargli l

sceleratissima cosa era che un uomo cristiano, e particolarmente

gli dissero che se un maomettano, ignorante di quella

una religione che in un imperio deve essere osservata

si vegghino: e se un regno in un tempo

se un regno in un tempo medesimo può ricevere

i popoli tutti di un regno devono essere sottoposti

molti anni sono udii un politico ragionare di questo

accadere, che alcune cittadi un sol mese più volte

governati e retti da un prencipe: mercé che non

ubbidire, onorare e temere un uomo, chi da una

fa tanto leggiera, che un solo prencipe commodamente si

al mondo avea pubblicato un precetto, solo mirabile per

LXV ¶ Apollo severamente punisce un poeta per aver, nella

inchiodar la lingua ad un poeta, che, vinto dalla

aveva assassinato, quando con un animo da re magnanimo

magnanimo gli aveva dato un patrimonio da furfante. ¶ E

l'insopportabile impedimento di un paio di borzacchini di

basta il riparo di un buon paio di orecchi

più al vivo somigliava un esquisito prencipe che un

un esquisito prencipe che un ottimo pastor di pecore

E che affine che un sol pastore commodamente avesse

suo pastore. Che con un cuore sopramodo ardito, con

cuore sopramodo ardito, con un genio in infinito sagace

con la rapacità di un fisco, sopra modo sitibondo

et imbelles", ma come un insogno liberamente afferma "Gallos

i santi. ¶ Ragguaglio LXVIII ¶ Un senator laconico, nato di

tara: e che in un senato di tanta riputazione

iniquamente trovandosi perseguitato in un suo sindicato, per aiuto

prencipe di Negroponte per un triennio fu deputato presidente

Apollo così bruttamente maltrattasse un soggetto meritevole d'esser

si era applicato ad un mestiere di sicurissimo pericolo

mostrato a dito per un plebeo vestito di seta

l'infermo, che ha un ginocchio smosso, si duole

odorifera al mondo, era un fetente cadavero. Ma che

loro col pugnale di un eterna infamia uccidevano i

matarazzaro, che nacque di un gentiluomo savoiardo, il quale

savoiardo fu figliuolo di un conte di gran nome

quale fu acquistata da un cortigiano molto favorito dal

esser stato figliuolo di un certo Salomone ebreo, che

lui, gli avesse composto un libello infamatorio contro; poi

dove la virtù di un uomo segnalato era tenuta

fertile tutta amena ad un modo, e pur avendo

non essendo possibile in un tempo medesimo correre e

virtuosi, l'idea di un prencipe sopramodo saggio nella

o rifiutarla: perché da un lato l'accendeva il

le lacrime, il vedere un numero immenso di giovani

ad ognuno, quando, passando un giovane nobile di venti

anni, al quale da un veretton di balestra, che

che gli aveva trafitto un occhio, era stata tolta

anni di vita per un giulio? — Allora furono udite

le prime parti, con un sasso romano, nel quale

Apollo contro essi pubblica un severo editto; e molti

mondo istorie false sia un assassinare alla strada i

ch'il concedere ad un ambizioso libertà di poter

i fatti propri, è un dar la spada ignuda

ignuda in mano ad un furioso, espressamente comandiamo che

istorie universali o in un brieve elogio particolare. Di

biasmar le azioni d'un prencipe o d'un

un prencipe o d'un privato che ha operate

biblioteca delfica, aveva dato un altro volume della medesima

non si cangiasse in un bruttissimo vituperio. Disse poi

avvisano la nascita di un figliuol maschio a quel

si era fatto di un figliuolo, proibì il fare

prima li fosse nato un figliuolo, allora facesse gettar

straordinarie: perché quando ad un prencipe giovane, come son

ricevere dal cielo, che un solo figliuolo maschio vitale

degli adulatori erige Apollo un nuovo tribunale in Parnaso

sei mesi sono per un suo moto proprio eresse

eresse in questa corte un tribunale contro gli adulatori

scelerati, si valse d'un numero grande di spie

Bartolomeo Cavalcanti, che, adulando, un prencipe inetto, dato alle

dato in mano di un suo ministro venale, ignorante

abbandonato in mano di un suo viziosissimo favorito, con

il Cavalcanti, nel lodare un balordo suo pari, sfacciatissimamente

fin si troverà pur un pugnale ¶ miglior di quel

io, e tu sei un furfante, ¶ nutrito del pan

e del dir male: ¶ un piede hai in chiasso

ingiuriose parole dette ad un giudice sedente pro tribunali

all'infelice Aretino fece un occhio come un calamaro

fece un occhio come un calamaro, spezzò un braccio

come un calamaro, spezzò un braccio a Giovenale, ruppe

di grandi impiccatori. ¶ LIX ¶ Un letterato chiede ad Apollo

le carte intiere d'un autore, ancor che elleno

con un bastone vendicare un fregio vergognosissimo, ch'egli

bottega del Platina per un pasticcio di vitella, che

uomini onorati e di un filosofo tale quale è

penna di lui in un anno intiero altro non

che ben popolato renderebbono un altro mondo, comandò a

introdurre fra gli uomini un flagello tanto simile al

della bombarda essere stato un tedesco, ma avendolo avuto

se stesso, che contro un fulmine terrestre, in tutte

lo vilissimo prezzo d'un giulio il giorno, era

Tacito la risoluzione di un suo dubbio politico, piena

chiederli la risoluzione di un dubbio grandissimo che perpetuamente

gran monarchia, che in un sol giorno avesse potuto

che molte fila facevano un ben forte canapo e

in Parnaso, dove da un'occhiata che avrebbe data

grandezza e potenza di un pecoraio, non, come credono

signore di tante, quante un buon pastore può guardar

governo che seco porta un sproporzionato numero di pecore

pecore alle forze di un uomo solo, certamente pericolano

bisogni della casa di un pastore, le molte bastano

loro affannarsi in abbracciare un pagliaio grande di fieno

di poter arricchire in un sol giorno; le quali

la forza delle pecore un debole frutto, non curano

di mandare in ruina un gran capitale. Né tra

di terra di svizzeri un nuovo reggimento di cani

di prestar fede ad un fiorentino, scelerato maestro della

vedevano morire; e in un sol mese l'infelice

di guadagnarne mille in un migliaio; perché nell'aritmetica

meriti che concorrevano in un tanto prelato, lo fece

nobilissima gratitudine li pagò un'insalata di cicoria cotta

minestra di brodetto e un pero accommodato sotto le

soprosso. ¶ Ragguaglio XLVIII bis ¶ Un letterato, per aver detto

alcuno non sopportare che un titolo tanto segnalato, dai

doveano lasciarlo e pigliarne un altro che loro desse

dottorato. A questo, con un sospiro che uscì loro

senza stato, quando ad un castello o altro luogo

fatto, che incontanente con un suo editto agl'imperadori

verità del fatto, in un solo contradittorio giudicio dovessero

e i dottori, dopo un contrasto di più ore

sentenza favorabile; onde con un riso di disprezzo ai

Maestà imperiale". ¶ Ragguaglio L ¶ Un marchese, da Scipione Ammirato

che li mesi passati un marchese di qualche qualità

possibile, e ne scrisse un esatto volume. Si vedeva

casa possedesse stati, fu un capitano, che per aver

per aver ben servito un imperador di Germania fu

Germania fu rimunerato di un castello col titolo, che

medico fu figliuolo di un notaio, e che il

padre del notaio fu un oglieraro, nato di uno

che fu figliuolo di un matarazzaro, che nacque di

sotto la monarchia eleggendosi un nuovo prencipe, o se

si è inteso che un cittadino molto principale, nell

dalla capricciosa volontà di un uomo solo tanto inclinata

i germani nati in un mezzo viver libero, dal

uno stato libero tumultuoso. Un popolo come è il

ella vien piantata allato un albero annoso, e per

è posta vicino ad un albero antico d'un

un albero antico d'un popolo invecchiato nella servitù

riconoscer per suo superiore un cittadino di magistrato che

il voto favorevole ad un suo inferiore: e insomma

goda il meriggio d'un albero grande posto in

albero grande posto in un suo cortile, che picciola

il popolo ad eleggersi un nuovo prencipe: percioché fu

era esser signoreggiati da un prencipe, la volontà del

altrui erano amministrate da un numeroso senato, dove non

l'età intiera d'un uomo non bastava per

brieve, il veder che un giovane di venticinque pretendesse

portici delfici fece affiggere un foglio molto grande; nel

primo colpo: ma da un arguto poeta satirico al

esattissima e degna di un tanto negozio. Perché primieramente

il vedere che in un numero tanto grande di

si può sperare da un saggio governatore di province

salito che fu in un molto rilevato pulpito: — Signori

siete prencipi posticci, con un imperio debole, fondato in

imperio debole, fondato in un fragil foglio di carta

di carta, fortificato con un poco di cera rossa

signori del collaterale, in un baleno si cangiarono in

che quegli ufficiali erano un branco di ghiottoni, pubblici

più principali fu consegnato un urtamartino cavato dalla stalla

initiis, incurioso fine", era un imitare il trotto dell

mescolasse la destrezza di un accorto giudicio, ricordevole sempre

gambe a' cani, era un perdere il cervello dietro

il cervello dietro ad un'alchimia da matti: e

governo della quale era un menare a pascer una

una mandra di volpi, un branco di pulci, con

ufficiali in meno di un baleno nascevano funghi alti

tale, che per fuggir un difetto del suo antecessore

come scioccamente aveva fatto un prencipe, che per odiar

ancorché brutta insolenza di un terrazzano. Che in sommo

la riputazion tutta di un ministro. Che perpetuamente avesse

se tenesse in mano un serpe grandemente mordace: ad

mal genio o hanno un sollecitator potente, né anco

nel quale avendo ammesso un molto forbito cortigiano forastiere

fosse troppo severo, in un combattimento vero troppo piacevole

ponte. Ma accadette che un molto forbito cortigiano, ch

che seppe fare ad un re di Francia si

avea mosso a disonorare un virtuoso della qualità del

era stato forzato con un bastone vendicare un fregio

sapere di aver escogitata un'altra bellissima favola: con

quella republica, che con un sopramodo precipitoso giudicio, senza

Vitelli: onde Apollo per un suo pubblico decreto reintegrò

maturissimo giudicio date da un senato aristocratico com'era

sala fu veduto entrar un affricano, che con una

catena legato seco menava un bellissimo leone, talmente domesticato

talmente domesticato, che come un delizioso cagnolino faceva vezzi

a render così mansueto un animal tanto fiero, tanto

smisurate facoltadi, bruttissime in un filosofo suo pari, tanto

pari, tanto soverchiamente in un baleno essendo cresciuto, di

ultimo poi Apollo, con un sospiro che gli uscì

negozio arduissimo di ridurre un regno, tale quale era

precetto politico, che quando un prencipe nuovo non sa

ad Apollo si accostò un notaio di corte; il

suo testamento avea lasciato un legato di sessanta mila

da esser spesi in un'opera pia a voto

sua nazione, con solo un poco chinar il capo

Parnaso luogo degno di un suo pari, non era

grandezza di aver formato un imperio immenso, e di

regni e dal fondar un imperio, molto malamente egli

l'esquisita prudenza di un sol prencipe. E che

avanti Sua Maestà comparve un personaggio, il qual disse

quell'azione di rinunziar un regno, alla quale tanto

guarir le membra di un corpo languido, prestantissimo belzuar

non essendo possibile che un prencipe che viveva con

prencipe fu dalla audienza, un giovane stoico, per quello

quella libertà che ad un onorato istorico si conveniva

accusandolo per vizioso, in un tempo medesimo gli tolsero

quell'uomo singolare, ad un istorico esser cosa troppo

pubblicamente tutto impiegarsi in un altro esercizio, era azione

infinito scandalosa: e che un suo pari, fondator di

disse ch'egli era un pazzo vizioso, degnissimo della

felicitadi desiderate. Perché in un'arte falsissima e solo

chiarito che Arpocrate era un pan perduto, un pezzo

era un pan perduto, un pezzo di carne inutile

numerosissime mandre, che sotto un virtuoso silenzio ascondevano e

crassa ignoranza. ¶ Ragguaglio XXXVII ¶ Un letterato romano chiede ad

ricevute nella corte d'un prencipe grande; e da

ricevute nella corte di un prencipe, dove le persecuzioni

del suo stato esaltato un suo fedelissimo secretario, avanti

è accusato d'idolatrare un suo mignone; ed egli

suo stato ha esaltato un soggetto straordinariamente amato da

denunziato per idolatra di un suo mignone. Apollo, per

l'indegnità di adorare un suo servo, era indegno

servidori, allora che veggono un cortigiano grandemente amato e

il virtuoso procedere di un uomo grato. Il principato

il sommo valore di un secretario, non, come credono

che in meno di un mese si credevano di

col suo suffragio puniva un suo uguale, un amico

puniva un suo uguale, un amico, uno del suo

il rimorso che sentiva un ministro di tradir il

allo spavento che avea un senatore di vivere infedele

il nobil veneziano era un pesce che in quelle

che né meno avesse un panno da ricoprirsi. Onde

scienze più questuose, che un nobilissimo ingegno italiano, allora

scudi porsi a far un'informazione in iure in

vedeva ne' Ragguagli di un moderno menante, ne' quali

ignoranza non dovesse pericolare un filosofo suo pari; e

improviso nella lor presenza un compitissimo discorso sopra il

il modo che da un prencipe si dovea tenere

tenere per ben governare un imperio elettivo, che nondimeno

rispose Tacito che ad un suo pari, che faceva

quali in meno di un mese in Lesbo si

dei quali fece Tacito un soggetto suo confidente; e

fabbricar la tirannide sopra un popolo nato e lungo

genti, che è riputata un responso dell'oracolo, e

capo, più vile di un facchino cominciai a riputarmi

più tosto pericolar in un governo libero, che esser

essendo mirabile per ingrassar un corpaccio di facoltà, conduce

ortolano, presentò ad Apollo un cesto di broccoli napolitani

chiacchiere. — Poco appresso da un leggiadrissimo villano ferrarese chiamato

cosa più delicata. Solo un virtuoso si trovò, che

ch'egli scopertamente era un maligno, se non confessava

il baccello. Poi diedero un'occhiata al forno di

signor Cornelio Tacito con un carro di tre ruote

vaglia la destrezza di un esatto giudicio: onde i

virtuosi sudori stimavano, quando un povero letterato nelle corti

Darete suo servidore con un bastone fece maltrattar Servio

per la bravura di un cavallo. Gli anni passati

che co' sudori di un onorato corso di fatiche

soldati giannizzeri, per vedere un soldato del suo corpo

quella potente signoria in un subito pose all'ordine

essi avesse voluto fare un general fatto d'arme

quei d'indole migliore un seminario di fanciulli, ch

accadeva poi che in un giannizzero si fosse scoperta

gelosi in mano di un capitano o altro ministro

accommodano a soggettarsi ad un loro uguale, per le

suprema dignità del generalato un soggetto che avesse avuto

tanto era disdicevole ad un prencipe saggio: e che

grandezza e felicità di un imperio, faceva bisogno che

che fosse capitanata da un soggetto forastiere, il quale

che il Sigonio ad un suo pari in causa

Vittorio, li disse che un suo pari dovea considerare

per grandemente rendersi obbligato un uomo; e che de

Atanagi, tanto beneficato da un suo caro amico, in

si possono dare ad un amico con animo di

esercitava, voleva provedersi di un manto lungo, acciò ricoprisse

appresso entrò nel fondaco un virtuoso che chiese braccia

dopo ben aver riguardato un bellissimo pappagallo indiano ch

la vanità di possedere un pappagallo non solo pazzamente

luogo e alle persone, un animo fraudolente, colmo di

eternità al nome di un virtuoso che avrebbe proposto

grandemente rimasero maravigliati che un uomo, che per tutti

l'essersi saputo che un prelato pieno di tante

nel suo numero ammetteva un citaredo. A questa instanza

egli in Parnaso che un volume delle sue lettere

al nudo termine di un parlar pensato, e non

Apollo; il quale per un suo rescritto commise il

era possibile rimediare che un paio di scarpe, per

al mondo era stato un molto diligente uccellatore di

Maestà il beneficio di un istrumento simile. A queste

talmente erano fatti ad un modo, che alla qualità

che per ben conoscere un uomo fa mestiere mangiar

fa mestiere mangiar prima un moggio di sale, Apollo

che per esattamente conoscere un uomo prima fa mestieri

prima fa mestieri mangiare un moggio di sale, da

tempo miseramente oppressa da un prencipe che con inaudita

che nelle patrie libere un'ombra leggiera, un picciolo

libere un'ombra leggiera, un picciolo indizio, un sospetto

leggiera, un picciolo indizio, un sospetto lontano, una gelosia

gelosia anco minima che un senatore dava di sé

mandar il reo in un paio di forche, e

quel regalo arrivò a un milione e ducento cinquantamila

al vilissimo dominio di un servidore, tanto più valeva

esquisite virtù delle quali un prencipe a meraviglia potesse

nefando di soggettarsi ad un suo servidore, così l

suo servidore avendo formato un bue d'oro l

di Melpomene fa rappresentare un sopramodo lacrimevole spettacolo. ¶ Perché

in montarsi addosso l'un l'altro. ¶ Ragguaglio XXIII

del fòro delfico, da un soavissimo zefiro un poco

da un soavissimo zefiro un poco fu diradata; onde

con lo splendore di un solo suo raggio col

fu forzato tacere per un caso gravissimo che succedette

maggiormente empio, quanto di un prencipe terreno, non che

inania transmittuntur". E in un altro luogo, raccontando tu

amor di Dio a un vigliacco servidore, che molte

E per crudelmente dilaniar un galantuomo, qual altro più

stentar il bere, che un saporito boccone, ch'egli

portare il bere in un bicchiere spesse volte troppo

disperata poter ottenere da un solo loro secretario, da

solo loro secretario, da un paio di consiglieri; calamità

dalla risoluta volontà di un prencipe offeso in cose

senatore erano deliberati da un senato, per l'ordinario

il prencipe che giudicava un suo vassallo, e quel

botta del martello di un sodo giudicio che sia

intento mio di in un tempo medesimo dilettarti e

la strada di darti un giorno con le loro

università de' politici apre un fondaco in Parnaso, nel

poter aprire in Parnaso un pubblico fondaco della lor

spalle spesse volte è un tirarsi addosso l'ira

potenti, il rimirarle è un crudelmente martorizzar se stesso

da lui rimirati con un ghigno, ancor che artificioso

ancora quei politici da un olio che vendono, più

secreti in corpo. ¶ In un magazzino poi spartato vendono

avendo fatto cattura di un poetaccio capitalmente sbandito da

gli trova nelle calze un mazzo di carte da

giorni sono, fecero prigione un poetaccio capitalmente sbandito da

di quell'uomo miserabile un mazzo di carte da

moderno mondo riputarebbe Aristotile un ignorante, Alessandro Magno un

un ignorante, Alessandro Magno un plebeo. A costui chiese

la mattina seguente aprissero un particolar ginnasio, dove col

esercitarsi in quel giuoco un'ora del giorno. ¶ Ancor

strana paresse che da un giuoco vilissimo da sbirri

che per segno di un intimo dolore con una

che col lanternino di un cuor intrepido anco di

rompersi il collo in un mal passo. ¶ Ragguaglio IV

molto è simile ad un fenile ruinoso, ad una

molto rimase maravigliato che un architetto di tanta eminenza

fatica del pennello di un suo pari. Lo stesso

bruttarsi le mani di un soldo di san Marco

così famosa Libertà con un ossequio, una riverenza, una

lei, che per esaltar un senatore a' gradi più

par che sia che un nobile veneziano, ancorché gravissimamente

che potea considerarsi in un prencipe era il disarmar

e senza pericolo alcuno un suo capitan generale, e

volte indarno cercavano in un solo secretario, in un

un solo secretario, in un paio di consiglieri. Allora

buon consiglio. — ¶ Ragguaglio VI ¶ Un letterato laconico, per non

buone lettere severamente puniscono un letterato, che nell'età

buone lettere fu pigliato un virtuoso, che in fragranti

vitto si contentavano di un poco di canna foglia

dell'acqua, e con un tantino di crusca facevano

con l'umiltà di un proiettissimo servigio non essendo

compratori, l'attendervi è un rimettervi il capitale. Quelli

ancorché tutto si perda, un sol grano nondimeno che

altri o che stia un poco torto stimano che

lui che viveva con un solo servidore; e perché

a quel filosofo, ad un molto stringato politico che

degl'intenti miei, quando un sol pelo ne apparisse

fondaco, dove ritrovò che un prencipe grande aveva fatto

i cuochi servirsi di un sol ramaiuolo, col quale

e il pretendere che un cortigiano, al quale il

i difformati; e che un filosofo di tanto grido

esempio della vita di un suo pari erano divenuti

ottener da Sua Maestà un prencipe che li governi

sofferir l'insolenza d'un popolo che governa. Di

esser cosa necessaria chiamare un prencipe forastiere, che governasse

libera alla signoria d'un prencipe. Onde la plebe

di fuori fosse chiamato un prencipe, che, riordinando lo

Maestà di Apollo ottenessero un prencipe degno de' loro

per levarsi di casa un soggetto, che, non potendo

si dolse che ad un soggetto di esquisitissima bontà

Memoransì, egli avesse preposto un pari del duca di

difficilissimo mestiere di assuefare un popolo polledro nato libero

molti interessi, fosse chiamato un personaggio spagnuolo: facendo tuttavia

cento loro difetti trovava un paio di perfezioni, una

una sola rara virtù, un molto eccellente ministro gli

soddisfazione che desiderava, eleggendone un altro in luogo del

che allora che da un senato, da un collegio

da un senato, da un collegio prencipe alcuno cavava

collegio prencipe alcuno cavava un soggetto per inalzarlo a

solo si ricerca in un ministro, ancor ch'egli

quando il prencipe esalta un ingrato, ma però conosciuto

Dalla Casa ne levasse un sol capitolo; ché, trovandosi

avesse posto mano ad un buon boccone ch'avesse

dal solo capriccio di un uomo bestialmente appassionato tutto

la buona salute in un corpo oppresso da febbre

che avesse potuto forzar un uomo, che contro la

l'autorità di forzar un soldato a tirar giusto

sviscerata carità mostrata in un ottimo governo, violentavano i

la stessa bravura di un cuor intrepido a difender

di lasciar dopo sé un erede, che in così

suoi nipoti per lasciarsi un erede estraneo. Ma in

parole; ma, per isfogare un grandissimo affanno che nel

andare a sepellirsi in un monastero di monaci in

mia, cosa che ad un soggetto mio pari, che

la crudeltà che usa un prencipe nuovo e quelle

che vengono esercitate da un antico ed ereditario, che

aver saputo stabilirmi in un principato nuovo, e per

clemenza viziose sono in un prencipe, quando virtudi tanto

si dee trovar in un uomo il qual si

sicuramente divenuto ereditario in un sangue, e dove la

notabil difetto, indegno di un mio pari, sarebbe stato

Ippocrate dato ad Apollo un conseglio che poi riuscì

sei mesi sono formò un collegio de' più segnalati

l'arredo ricchissimo di un'infinità grande di madrigali

essendo tu moglie di un onorato poeta mio pari

matrimoniale, cacciò mano ad un verso proibito di sei

necessaria alla riputazione di un uomo onorato. Straordinaria commozione

era per proromper in un incendio grande, così disse

lo favorisse di proporgli un soggetto, sopra il quale

si spremevano per far un misero sonetto, si proferiva

veggon lume, proruppe in un apertissimo riso; al quale

di esser giunto ad un mal passo, e però

ché siamo giunti ad un rompicollo; alza il piede

con la guida di un cieco felicemente aveva passata

con la guida di un vil cieco con prosperità

infinita, biasimando ognuno che un poeta fiorentino di tanto

disse esser necessarie ad un regno che voglia esser

mandata la riferma per un altr'anno; la quale

di prudente, che, dopo un rilevato servigio fatto al

Apollo in Parnaso decretato un luogo degno della virtù

grandezza dell'animo di un tanto prencipe, egli nondimeno

della virtù aveva condotto un uomo privato; ed infinita

premiato il valore di un suo senatore, alla sua

faceva bisogno considerare che un tanto soggetto in quel

non si fosse veduto un "cinquantacinque" in mano. I

una rara virtù, di un singolar merito, in una

a pietà nel vedere un misero soldato, che in

gli si presentò innanzi un soldato, che, essendo senza

mentre allo stipendio di un prencipe grande in un

un prencipe grande in un fatto d'arme maneggiava

aveva servito, aveva meritato un ricco patrimonio, da potere

abissarsi nelle voragini di un vergognoso spedale, e talora

e zelandesi solo con un poco di osservanza di

e di sole, con un picciol sasso in mano

e dottissimi astrolabi, ma un nuovo e artificiosissimo quadrante

sole del cervellaccio di un prencipe bizzarro; anzi, il

fine, seguitiamo innanzi. Allora un virtuosissimo cortigiano spiegò le

suo fedel servigio ad un favorevol ponente della buona

signore parendoli di far un grandissimo cammino, dopo lungo

che dal cervellaccio di un prencipe stravagante in un

un prencipe stravagante in un tempo medesimo tanto rabbiosamente

in così rabbiosa fortuna un coraggioso cortigiano, che ardì

le saette avventate da un prencipe sdegnato non avessero

Poco appresso fu veduto un cortigiano assalito da una

scoglio dell'ingratitudine di un prencipe sconoscente. Allora fu

naufragio, si convertì in un sicurissimo porto, il vascello

far nuove esperienze, ad un molto accorto cortigiano comandò

suo talento spiegasse ad un vento che soffiava da

signori della congregazione videro un forbitissimo cortegiano, che nella

allora poi che con un placido e favorevolissimo vento

aver disgraziatamente urtato in un filo di erba di

fecero di fare sperimentar un altro solo cortegiano che

Ariadeno Barbarossa, cacciato da un fiero temporale, si rompe

giorni sono, sopragiunto da un fiero temporale, andò a

quella stessa ora ad un suo confidentissimo marinaro impose

gli ricordava che da un suo pari i difetti

quali erano per far un molto sanguinolente fatto d

parlare e credere, per un suo rescritto commise la

sacrosanta religione, che di un potentissimo mezzo, di un

un potentissimo mezzo, di un eccellente istromento da regnare

scienze, i quali da un'urna ben chiusa, e

dunque, essendo salito in un molto rilevato pulpito che

ad Apollo avendo proposto un soggetto di tanta eminenza

così fortunato poeta, in un bacil di oro furono

parere i versi da un ingegno nato poeta cantati

Petrarca queste cose, da un tacito sussurro che fu

ora ne avete nominato un virtuoso degno del vostro

senato sofferire che in un merito tanto aperto corressero

pur alla fine vive un fioritissimo istorico politico, un

un fioritissimo istorico politico, un saporitissimo scrittor latino degli

arti liberali, ardisco chiamar un altro me stesso, un

un altro me stesso, un Tacito novello. — Non è

che giammai aggiungervene pur un solo; che però a

con le invenzioni di un curioso capriccio, che con

ancorché poco curiosi, come un titolo, dissimile alla materia

ch'aveva innanzi, comparve un poeta italiano; il quale