parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Baricco, Castelli di rabbia, 1991

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
1
1991
natii. Pehnt camminava mettendo un piede davanti all’altro
2
1991
all’altro come su un invisibile filo sospeso su
3
1991
invisibile filo sospeso su un canyon profondo quattrocento metri
4
1991
non succedeva niente. Era un canyon molto profondo. Ma
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1991
molto profondo. Ma era un canyon di animo buono
6
1991
uno, sentiva suonare anche un sasso immobile – ma una
7
1991
ingoiarsi una lacrima. Hai un bel provare a ripescarla
8
1991
impegni. In realtà era un’abitudine che aveva contratto
9
1991
era stato derubato di un analogo orologio, prezioso ricordo
10
1991
carrozza, provò a togliersi un po’ di polvere di
11
1991
viaggiava il suo assistente, un ometto sorridente che, con
12
1991
Si riunirono intorno a un tavolo: Bonetti, Bonelli, il
13
1991
Bonelli era arrivato con un voluminoso fascicolo e uno
14
1991
della collina, c’è un grande prato, credo che
15
1991
destinazione? – domandò Bonetti con un filo di scetticismo nella
16
1991
il loro senso. Se un treno non ha una
17
1991
in cui arrivare è un treno che non ha
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1991
Rail sospirò. Fece passare un attimo e poi parlò
19
1991
unico vero senso di un treno è quello di
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1991
unico vero senso di un treno è che l
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1991
riesce anche a portare un po’ di carbone o
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1991
o qualche vacca da un paese all’altro, tanto
23
1991
L’ingegner Bonetti schioccò un’occhiata furibonda all’incolpevole
24
1991
fare una ferrovia circolare, un grande anello di una
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1991
e poi farci correre un treno che dopo aver
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1991
carbone e fatto spendere un sacco di soldi otterrebbe
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1991
calma olimpica. ¶ – Questo è un altro discorso, caro ingegnere
28
1991
perché. La traiettoria di un proiettile è rettilinea e
29
1991
e il treno è un proiettile sparato nell’aria
30
1991
bella l’immagine di un proiettile in corsa: è
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1991
spappolare il cuore di un uomo o a scheggiare
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1991
uomo o a scheggiare un muro qualunque. Lo vede
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1991
la faccia marmorizzata in un’espressione di totale sbalordimento
34
1991
erano riusciti a fregargli un’altra volta l’orologio
35
1991
crollò sulla sedia, come un pugile che dopo un
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1991
un pugile che dopo un paio di ganci sparati
37
1991
una città qualunque. Vede, un’eventualità del genere ci
38
1991
e sarebbe più semplice, un domani, farci correre sopra
39
1991
domani, farci correre sopra un treno. ¶ – Vorrebbe riassumere? ¶ – Semplice
40
1991
binari diritti con sopra un treno che ci corre
41
1991
Il signor Rail accennò un soddisfatto sorriso di stupore
42
1991
sorriso di stupore. Gettò un’occhiata verso il vecchio
43
1991
silenzio totale. Passò forse un minuto. Poi il vecchio
44
1991
Rail e gli sussurrò un nome nell’orecchio. ¶ Il
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1991
perdonerebbe mai”. Tacque per un attimo anche il vecchio
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1991
I signori vorranno scusarci un attimo. ¶ Prese il signor
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1991
Regali? Ma quella è un’assurdità bell’e buona
48
1991
io ci faccio arrivare un treno... no, no, non
49
1991
silenzio nel cuore di un boato. Non fosse storia
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1991
che la bellezza di un’esatta metafora. Nel senso
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1991
mai, lèggere, che fissare un punto per non essere
52
1991
rimandare la tentazione di un rovinoso desiderio a cui
53
1991
questa è la verità. Un libro aperto è sempre
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1991
certificazione della presenza di un vile – gli occhi inchiodati
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1991
fragore del mondo in un imbuto opaco fino a
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1991
malato a malato, come un segreto, il segreto, che
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1991
nella memoria di almeno un’anima sfinita, e lì
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1991
e lì suoni come un verdetto capace di far
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1991
della prima pagina di un libro? No, quella è
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1991
custodia di ogni paura – un libro che inizia. Così
61
1991
del mondo, seminate su un proiettile che offriva allo
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1991
finisce così, che in un modo o nell’altro
63
1991
dei treni. Così ebbe un posto d’onore sulla
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1991
fermare il mondo per un po’, insomma, e si
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1991
duro. Così fecero voltare un treno – come, non si
66
1991
appeso alla vita per un soffio ma ancora lì
67
1991
bastava per accorgersi che un treno stava divorando l
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1991
storica inaugurazione, comparve sì un trafiletto dedicato alla singolare
69
1991
sotto il titolo, lungimirante, “Un treno in corsa per
70
1991
la testa appoggiata a un sasso, in mezzo alla
71
1991
alla medicina ufficiale in un letto vero e con
72
1991
letto vero e con un tetto sulla testa. Andò
73
1991
praticamente niente più che un rantolo lanciato a settanta
74
1991
dell’immaginazione, che d’un colpo otteneva di comprimere
75
1991
ferrate, o giusto ebbero un attimo di spavento, all
76
1991
dopo curva, che era un modo di sussurrare il
77
1991
prima. ¶ Tutto questo successe, un giorno. E non fu
78
1991
che le crepitavano dentro, un universo di minuzie gigantesche
79
1991
capaci a immaginarla per un istante allora forse si
80
1991
questa volta, matto di un signor Rail?”, il signor
81
1991
e nello stanzone risuonò un nitido la bemolle. ¶ – Ecco
82
1991
il sol, è tutt’un’altra nota... ¶ La signora
83
1991
confermò facendo squillare con un acuto il suo sol
84
1991
rudimentale tastiera: quando premeva un tasto un complesso sistema
85
1991
quando premeva un tasto un complesso sistema di corde
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1991
inventore, l’umanofono presentava un vantaggio fondamentale: permetteva anche
87
1991
stonate di cantare in un coro. Effettivamente se c
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1991
aveva messo a punto un repertorio acconcio, quasi integralmente
89
1991
risultati si affidò a un paziente lavoro didattico e
90
1991
questo è idiota, è un capolavoro di idiozia, davvero
91
1991
capolavoro di idiozia, davvero, un’idiozia da rimanere di
92
1991
se la vita fa un rumore d’inferno affilatevi
93
1991
come pensava Pekisch, come un profumo, come un ricordo
94
1991
come un profumo, come un ricordo, come una malattia
95
1991
ma anche, e in un certo senso soprattutto, il
96
1991
compose per l’occasione un rondò per banda e
97
1991
superlativi si sbriciolarono in un attimo, tutto d’un
98
1991
un attimo, tutto d’un colpo tristemente ridicoli... Di
99
1991
spaventa si dà sempre un nome, come dimostra il
100
1991
ciclopède, l’aveva inventata un certo Brandreth, e consisteva
101
1991
Brandreth, e consisteva in un cavallo che galoppava su
102
1991
cavallo che galoppava su un tapis roulant collegato a
103
1991
vapore bianco, quello montava un povero cavallo su un
104
1991
un povero cavallo su un trabiccolo che scambiava il
105
1991
altre tre. Prima prova, un percorso di un miglio
106
1991
prova, un percorso di un miglio e mezzo. La
107
1991
La seconda prova prevedeva un percorso di 112 chilometri da
108
1991
accadde nel segreto di un interessato consesso di ricconi
109
1991
ricconi in cerca di un sistema veloce e indolore
110
1991
più di tanto: perché un oggetto in velocità restava
111
1991
velocità restava pur sempre un’immagine che da qualche
112
1991
volta incrociato, foss’anche un solitario falco in picchiata
113
1991
falco in picchiata, o un tronco giù dalle rapide
114
1991
subito dopo: sarà quello un nuovo modo di vivere
115
1991
modo di vivere, o un modo più esatto e
116
1991
via i cocci di un mondo fatto a pezzi
117
1991
migliaia di immagini lunghe un istante, strappato via da
118
1991
la paura. “È davvero un volo, ed è impossibile
119
1991
formarsi inconsapevolmente nell’animo un nesso preciso tra quel
120
1991
come onde concentriche di un unico soffocamento, angoscioso, certo
121
1991
ma anche... qualcosa come un improvviso squarciarsi della percezione
122
1991
dentro la scintilla di un qualche bruciante piacere – un
123
1991
un qualche bruciante piacere – un avvitamento progressivo del ritmo
124
1991
dentro alle cose, tutto un protocollo vertiginoso di immagini
125
1991
poi chiamata Simmel – sembra un referto medico – e in
126
1991
la ragnatela era a un istante dal cedere per
127
1991
chissà se c’è un modo per fermarla, chissà
128
1991
del binario, e pensarci un po’ su prima di
129
1991
chissà se c’è un modo di fermarlo, o
130
1991
modo di fermarlo, o un posto – un posto qualunque
131
1991
fermarlo, o un posto – un posto qualunque dove non
132
1991
fermi, l’ammutolisca in un angolo di vittoriosa quiete
133
1991
qualunque da scontare in un tempo senza ormai più
134
1991
la faccia finita in un attimo senza memoria – in
135
1991
attimo senza memoria – in un attimo – la faccia finita
136
1991
il solo concederglisi per un attimo istantaneamente rimetteva in
137
1991
abitudine di consegnarsi a un gesto meticoloso, una prassi
138
1991
difesa, ovvia ma geniale, un piccolo gesto esatto, e
139
1991
scrittura come sutura di un terrore. L’occhio che
140
1991
con una mano, descrivevano un intimo cono di luce
141
1991
pagina aperta. Bisogna immaginarselo. Un treno in corsa furibonda
142
1991
e dentro il treno un angolo di magica immobilità
143
1991
l’impietrito microcosmo di un occhio che legge. Come
144
1991
occhio che legge. Come un nòcciolo di silenzio nel
145
1991
che lui tornava, era un po’ più bello, un
146
1991
un po’ più bello, un po’ più semplice, un
147
1991
un po’ più semplice, un po’ più complicato che
148
1991
C’era di mezzo un sottile timore di scoprire
149
1991
di mezzo una voglia un po’ impaziente, un po
150
1991
voglia un po’ impaziente, un po’ feroce, che non
151
1991
C’era di mezzo un sacco di roba. ¶ Dopo
152
1991
con quello strano furore un po’ panico e la
153
1991
ne esce stropicciata come un bigliettino stretto in un
154
1991
un bigliettino stretto in un pugno, nascosto con una
155
1991
mossa nervosa di paura. Un po’ per caso, un
156
1991
Un po’ per caso, un po’ per fortuna, spariscono
157
1991
bello delle gambe di un uomo, pensava Jun, quando
158
1991
dentro l’aria di un sorriso ¶ – Jun, non puoi
159
1991
questa volta, matto di un signor Rail? ¶ A dieci
160
1991
tempo perché ci sia un ordine nell’elettrizzante disfatta
161
1991
nell’elettrizzante disfatta quotidiana, un prima e un dopo
162
1991
quotidiana, un prima e un dopo ogni shock – avvinghiati
163
1991
si è composta in un rito, essendo il rito
164
1991
scatti di paura in un’unica danza divina, il
165
1991
capace di muoversi come un Dio – un rito, dico
166
1991
muoversi come un Dio – un rito, dico, che era
167
1991
mai costruite, correva come un’incrinatura lungo un vaso
168
1991
come un’incrinatura lungo un vaso, sulla terra e
169
1991
correva e si portava un suo tempo dentro che
170
1991
goccia d’olio su un vetro bagnato, e aveva
171
1991
potesse sapere se era un istante di ritardo o
172
1991
smarrirsi, e dunque salvarsi – un treno che corre con
173
1991
sacro: ¶ “Tutte le mattine, un messo dell’Ammiragliato consegnava
174
1991
treno postale Londra-Dublino un orologio che indicava l
175
1991
tre orologi, ognuno con un’ora diversa, e sei
176
1991
in mano, prezioso come un segreto, prezioso come un
177
1991
un segreto, prezioso come un gioiello... ¶ (C’era un
178
1991
un gioiello... ¶ (C’era un uomo che partiva, viaggiava
179
1991
prima di lui arrivava un gioiello, in una scatola
180
1991
gente credeva che fosse un regalo, un prezioso regalo
181
1991
che fosse un regalo, un prezioso regalo per ogni
182
1991
La gente credeva fosse un regalo, un prezioso regalo
183
1991
credeva fosse un regalo, un prezioso regalo per ogni
184
1991
l’uomo correva, come un’incrinatura lungo un vaso
185
1991
come un’incrinatura lungo un vaso. Era l’orologio
186
1991
stesso istante.) ¶ ... prezioso come un segreto, prezioso come un
187
1991
un segreto, prezioso come un gioiello – un orologio che
188
1991
prezioso come un gioiello – un orologio che teneva la
189
1991
di opporre resistenza. Resistevano un paio di generali discriminazioni
190
1991
erano attimi confusi in un’unica grande poltiglia di
191
1991
mai riusciti a scoprirli, un solo treno in corsa
192
1991
a quel mondo, come un urlo represso per migliaia
193
1991
risultati incoraggianti, egli conserva un segreto ma deciso scetticismo
194
1991
prof. Dallet confessare – a un suo collega e non
195
1991
ascoltare dall’ingresso di un bordello i rumori provenienti
196
1991
estate, mi ha esibito un suo particolare calcolo sulla
197
1991
una voce costretta in un tubo potrebbe tranquillamente partire
198
1991
siamo alla vigilia di un mondo interamente collegato da
199
1991
suono, sarà possibile inviare un ordine commerciale da Bruxelles
200
1991
dieci minuti; o impartire un comando militare da Parigi
201
1991
Parigi a Bruxelles in un quarto d’ora; o
202
1991
più la freschezza di un tempo. Voglia accettare le
203
1991
alle lettere Jobbard lasciò un biglietto: ¶ Con preghiera di
204
1991
gesto esatto e minuzioso. ¶ Un’ora prima dell’alba
205
1991
il cranio trapassato da un colpo di rivoltella. A
206
1991
trovarono il cadavere di un giovane sui vent’anni
207
1991
voluto nella logica di un breve ma acuto saggio
208
1991
tra le due cose un nesso sufficientemente sensato. ¶ – Schifezze
209
1991
si accorge che ha un desiderio di cui si
210
1991
di star dietro a un proprio desiderio. Si fa
211
1991
è importante. ¶ Pehnt stette un po’ a pensare. ¶ – Ma
212
1991
ogni tanto. ¶ – Dieci? ¶ – Magari un po’ meno. Se sono
213
1991
Se sono vere schifezze, un po’ meno. ¶ – Cinque? ¶ – Diciamo
214
1991
scese dalla sedia. Camminò un po’ avanti e indietro
215
1991
una tasca della giacca un quadernetto viola: logoro, spiegazzato
216
1991
bianca. Prese dal taschino un mozzicone di matita poi
217
1991
iniziò a scrivere: ¶ 280. Schifezze – un paio nella vita. ¶ Stette
218
1991
paio nella vita. ¶ Stette un attimo a pensare. Andò
219
1991
che la vita è un casino tremendo e che
220
1991
in ciò si celava un certo paradosso. ¶ “Ce n
221
1991
per estensione logica di un’esperienza banale. Di fronte
222
1991
Figli, Pehnt capì, in un istante di noumenica illuminazione
223
1991
avrebbe ottenuto alla fine un completo catalogo delle cose
224
1991
meno paura. ¶ – Non è un’idea male – osservò Pekisch
225
1991
libretto, ma sarebbe già un buon risultato annotare le
226
1991
compleanno Pekisch gli regalò un quaderno con la copertina
227
1991
Pehnt non aveva, propriamente, un padre. E nemmeno una
228
1991
al matrimonio della sorella un sottotenente di bella presenza
229
1991
domanda di matrimonio. Per un fenomeno analogo a quello
230
1991
del sottotenente Charlus Abegg. Un’altra donna, magari, si
231
1991
impossibilità di disporre di un felice avvenire, si costruì
232
1991
felice avvenire, si costruì un felice passato. Informò la
233
1991
per tre anni con un libro. Ci sono matrimoni
234
1991
E succederà così: se un giorno diventerai abbastanza grande
235
1991
giacca poteva effettivamente rappresentare un punto di riferimento utile
236
1991
possibile in piedi. ¶ – È un po’ come per la
237
1991
verità al giorno su un quaderno viola. Girava con
238
1991
più silenziosamente possibile, con un po’ di batticuore, si
239
1991
proprio così, e come un tubo contorto in cui
240
1991
a sparargliela dentro con un cannone si addormentava e
241
1991
po’ le sue scarpe un po’ il tubo, l
242
1991
il tubo che sembrava un lungo infinito proiettile, ma
243
1991
di tubo. Guarda avanti: un’infinità di tubo. Calma
244
1991
quand’è così, è un modo più gentile, si
245
1991
ombre a dismisura, è un modo che ha dentro
246
1991
Pekisch cammina e guarda un po’ il tubo e
247
1991
po’ il tubo e un po’ davanti a sé
248
1991
sembrare incredibile, ma con un sistema del genere si
249
1991
sera. ¶ – Pehnt! ¶ Pehnt è un ragazzino. Anche se addosso
250
1991
da uomo, Pehnt è un ragazzino. Sta sdraiato per
251
1991
neppure la testa di un ragazzino ce la può
252
1991
fare a entrare in un tubo grande come una
253
1991
Allora? ¶ Pehnt si stropiccia un’orecchia, si stropiccia l
254
1991
strapazza dentro, forse griderebbe un po’, a questo punto
255
1991
se l’avesse morso un insetto vigliacco: salta su
256
1991
e si sbraccia come un mulino a vento pestando
257
1991
i denti, e salmodiando un buffo furore. Parole in
258
1991
litri di parole in un tubo e poi vedertele
259
1991
voce?... Ci deve essere un errore, questo è sicuro
260
1991
è sicuro... c’è un errore, è chiaro... da
261
1991
sbagliamo... forse ci vorrebbe un tubo più piccolo... o
262
1991
ecco, forse ci vorrebbe un po’ di pendenza... d
263
1991
capace di fermarsi dopo un po’, proprio a metà
264
1991
quella si ferma... galleggia un po’ nell’aria, si
265
1991
se io parlo in un tubo in salita le
266
1991
medesima voce... uno prende un tubo, lo dirige verso
267
1991
strumento indispensabile per creare un grande cantante”, ti dico
268
1991
riprovare... ¶ – Magari c’è un buco nel tubo e
269
1991
il tubo. Guarda Pehnt. ¶ – Un buco nel tubo? ¶ – Magari
270
1991
che di fronte a un’assurdità del genere non
271
1991
da qualche parte rigirarsi un’irrefrenabile voglia di ridere
272
1991
solo il mondo fosse un sospiro più clemente, riuscirebbe
273
1991
culo di qualsiasi logica. Un’emozione. Tanto che tra
274
1991
sera, inopinatamente, piove. Almeno un volta, esserci. ¶ – Diavolo! Un
275
1991
un volta, esserci. ¶ – Diavolo! Un buco nel tubo... come
276
1991
dov’è l’errore... un buco nel tubo... un
277
1991
un buco nel tubo... un piccolo maledetto buco nascosto
278
1991
l’ho trovata, con un lievissimo sorriso, l’avevo
279
1991
ho trovata – sarebbe poi un niente la felicità. ¶ –Ehi
280
1991
si fermano, continuano adagio, un passo dopo l’altro
281
1991
legno d’acero diametro un metro virgola ventuno / ritratto
282
1991
e scarpe / scarpe, in un angolo, due paia, nere
283
1991
Cerca tra le carte un foglio, lo trova, scorre
284
1991
insofferenza. Egli ha giudicato “un’imperdonabile ingenuità” il fatto
285
1991
fossero disposti, semplicemente, su un prato. Le ricorda, a
286
1991
terra è come suonare un violino con la sordina
287
1991
Dallet. Egli, inoltre, considera un espediente infantile (testuali parole
288
1991
usato, come logica imporrebbe, un tubo largo esattamente come
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1991
metro, una lastra di un metro per trenta, come
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1991
due metri per uno, un rettangolo di vetro lungo
291
1991
cosa, Andersson? Ho trovato un sistema per farla tre
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1991
trasparenti di Andersson, era un sistema in tutto e
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1991
fallimentare. Andersson, però, era un genio del vetro, lo
294
1991
vetro, lo era da un numero infinito di anni
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1991
che chiamavano vetro. Era un genio, insomma, lo era
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1991
pensarci su. Giacché, ovviamente, un sistema doveva effettivamente esserci
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1991
fine mise a punto un sistema che acquistò poi
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1991
lasciando come si vedrà un segno nella sua storia
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1991
come mille rivoli in un unico lago, si erano
300
1991
nella limpida verità di un pomeriggio di gennaio: quando
301
1991
volta per tutte da un sole di mille anni
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1991
pensieri non riempiono che un attimo. E fu un
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1991
un attimo. E fu un attimo tutto ciò che
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1991
stesso dall’emozione di un apparente scandalo – e fu
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1991
apparente scandalo – e fu un attimo tutto ciò che
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1991
a piovere che sembrava un castigo. E tirò avanti
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1991
fatto il cuoco in un seminario, così almeno diceva
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1991
e ti semina dentro un’immagine, o un odore
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1991
dentro un’immagine, o un odore, o un suono
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1991
o un odore, o un suono che poi non
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1991
già sei, per sempre, un esule: a migliaia di
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1991
indifendibile pur tuttavia resistette un istante, giusto un istante
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1991
resistette un istante, giusto un istante, prima di cedere
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1991
dire – ma era quasi un pregare ¶ – Ascoltami, Jun... guardami
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1991
nulla. Semplicemente, senza che un solo angolo del suo
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1991
quel modo che è un modo bellissimo, un segreto
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1991
è un modo bellissimo, un segreto di pochi, piangono
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1991
smise mai, nemmeno per un attimo, mentre le sue
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1991
le gambe e in un istante, un po’ con
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1991
e in un istante, un po’ con rabbia, prese
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1991
appassionata esattezza da lasciarle un bambino nel ventre, guardando
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1991
in verità doveva essere un segreto, o qualcosa di
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1991
a cercar di dare un senso a certi loro
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1991
arrivare a Jun, immancabilmente, un piccolo pacco. Lei lo
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1991
e dentro c’era un gioiello. ¶ Non una riga
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1991
nemmeno la firma: solo un gioiello. ¶ Ora, uno può
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1991
però il signor Rail un uomo come gli altri
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1991
più di tanto: mentre un’infinita cura dedicava a
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1991
Vivevano la vita. ¶ Poi, un giorno, arrivò Elisabeth. ¶ 2 ¶ – “E
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1991
voce monocorde, quasi impersonale, un po’ come se parlasse
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1991
come se parlasse a un sordo. ¶ – “... E in tutta
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1991
schiacciata nell’estremità di un tubo di stagno. Il
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1991
lui, disteso per terra (“un’imperdonabile ingenuità”, commenterà poi
334
1991
d’ingresso del tubo: “un espediente infantile”, come annoterà
335
1991
se la ingoia in un minuto. Pekisch incominciò a
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1991
lo sguardo il tubo, un po’ le sue scarpe
337
1991
ti eri cacciato... è un’ora che sto qui
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1991
ne so io... è un pacco, un pacco per
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1991
io... è un pacco, un pacco per la signora
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1991
di venire da lontano... ¶ – Un pacco per la signora
341
1991
stare sempre quaggiù... ¶ – Hai un calesse che fa schifo
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1991
quel calesse. Fa schifo. Un calesse che fa schifo
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1991
Senti... Dille che è un pacco per la signora
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1991
okay? Le dici: è un pacco per la signora
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1991
capito bene? ¶ – Sì. ¶ – È un pacco per la signora
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1991
a voce alta, è un sistema che funziona. ¶ – Sì
347
1991
funziona. ¶ – Sì, signore... È un pacco per la signora
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1991
venire da lontano, è un pacco per la signora
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1991
venire da lontano... è un pacco per... la signora
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1991
da lon... lontano... è un pacco... è un pacco
351
1991
è un pacco... è un pacco per la signora
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1991
cucine. ¶ – Grazie, Angy... è un pacco per la signora
353
1991
da lontano..... lontano... è un pacco..... Buongiorno, signor Harp
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1991
ieri e ha....... è un pacco, è un pacco
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1991
è un pacco, è un pacco per la signora
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1991
in mano, Pit? ¶ – È un pacco... è un pacco
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1991
È un pacco... è un pacco per la signora
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1991
Fammi vedere... ¶ – Aspetta, è un pacco per la signora
359
1991
Guarda, Stitt, è arrivato un pacco per la signora
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1991
per la signora Rail... ¶ – Un pacco? Fa’ sentire, è
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1991
l’aria di essere un regalo?... ¶ – E chi lo
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1991
resta qui, io salgo un attimo... ¶ – Posso venire anch
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1991
penso io domani sarà un giorno speciale... o magari
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1991
giorno... ma ci sarà un giorno speciale... ¶ – Un giorno
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1991
sarà un giorno speciale... ¶ – Un giorno speciale? Perché un
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Un giorno speciale? Perché un giorno spe... ¶ – Sssst! Fermati
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1991
Ti impiastricciava i pensieri. “Un giorno Dio disegnò la
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1991
fatto il cuoco in un seminario, così almeno diceva
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porta chiusa, perché da un attimo si era sollevato
370
1991
Sono qui. ¶ – C’è un pacco per lei, signora
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1991
Entra, Magg. ¶ – C’è un pacco... è per lei
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1991
lo sguardo, chiuse per un istante gli occhi, li
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1991
carta bianca. ¶ Magg fece un passo indietro verso la
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1991
il signor Rail, da un campo all’altro, giù
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1991
il signor Rail, in un bel crescendo generale culminante
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1991
Quinnipak, che pure distava un’ora da lì, perfino
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1991
Di regola ciò accadeva un certo tempo dopo che
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1991
né una stagione o un giorno o una circostanza
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1991
e disordinata alacrità di un insetto confuso, impegnato in
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1991
valigie. La vita, dopo un attimo di tentennamento, si
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1991
cosa non spostava di un millimetro una delle sue
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1991
lui. Lui che era un assoluto genio per tutto
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1991
via all’amo, come un pesce sfinito dal suo
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1991
di paghe. ¶ – Be’, forse un metro, una lastra di
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1991
mente di mettere laggiù un monumento alle ferrovie? ¶ – Non
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1991
alle ferrovie? ¶ – Non è un monumento. ¶ – No? ¶ – È una
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1991
mia gamba stritolata è un caso? o la mia
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1991
ne poteva più, e un giorno se n’è
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1991
è andata... e basta... un po’ come quella storia
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1991
una gamba maciullata, o un cavallo che impazzisce e
391
1991
vedova Abegg, la alza un istante per gridare a
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1991
chissà cosa decide quando un quadro non ne può
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1991
anni si gira di un niente su se stessa
394
1991
dentro la percossa di un’emozione che c’entrava
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1991
anche Pekisch mi disse un giorno ‘è stato giusto
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1991
male... non aveva nemmeno un padre, Pehnt... e Pekisch
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1991
qualcuno diceva che era un ex galeotto, figurati... Pekisch
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1991
Gli occhi vanno da un tasto all’altro, come
399
1991
altro, come a seguire un grillo che ci danza
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1991
delle ore. Non tocca un solo tasto, gli basta
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1991
inizio opposto suonando tutt’un’altra musica... hai capito
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1991
spettacolo... tanto che venne un sacco di gente a
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1991
capito bene... / Hanno telegrafato un messaggio per il signor
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1991
Firmato: H.H. Sarà un gran giorno, domani, dice
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1991
sai... c’è sempre un piano preciso, dietro a
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1991
roncola... volevo anche comprare un baule, sai uno di
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1991
ma non lo trovavo, un baule fatto in quel
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1991
quelle le vedrebbe anche un cieco... erano le mie
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1991
mi portarono fino a un passo da Mary, in
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1991
roncola la sventrò, come un animale... un mare di
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1991
sventrò, come un animale... un mare di sangue... e
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1991
anni che aspettare me... un grido è capace di
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1991
per anni, poi tu un giorno arrivi, e lui
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1991
Tutta la strada come un tavolo da biliardo di
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1991
Mille passi normali. Di un uomo normale, se c
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1991
a non finire con un piede in quello che
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1991
trovano, come ruote di un grande ingranaggio sonoro, come
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1991
sonoro, come fili di un tappeto orientale, come venti
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1991
i due proiettili di un solo duello........ ¶ E man
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1991
pantaloni, sottovesti, illusioni – tutto un grande magazzino di umanità
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1991
grande magazzino di umanità, un concentrato di storie, un
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1991
un concentrato di storie, un ingorgo di vite versato
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1991
scherzo dell’immaginazione – di un rito – di un addio
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1991
di un rito – di un addio. ¶ E tutto questo
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1991
immaginarlo, bisogna immaginarlo così. ¶ Un silenzio infinito. ¶ Non per
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1991
altro: ma è sempre un qualche meraviglioso silenzio che
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1991
addosso. Non manca che un istante all’inizio di
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1991
da fare, ancora per un istante, che essere se
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1991
flautino, e morirà in un bordello tra le cosce
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1991
fucilato al posto di un libraio della capitale che
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1991
i suoi peccati a un prete cieco che la
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1991
tromba, e morirà per un pugno troppo forte di
433
1991
Il signor Rail aveva un bel modo di parlare
434
1991
bello. ¶ C’era anche un ragazzo, seduto a tavola
435
1991
compenso capì, incrociandone per un istante gli occhi, cos
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1991
metà. Se mai avrò un figlio, pensò Horeau tagliando
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1991
Dovrebbe venire, a Parigi, un giorno... – le disse, salutandola
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1991
vetro. Non c’è un grammo di pietra o
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1991
in piedi? ¶ – Be’, in un certo senso questo dipende
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1991
altro, con in mezzo un tavolo. E sul tavolo
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1991
tavolo. E sul tavolo un foglio lungo un metro
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1991
tavolo un foglio lungo un metro e largo sessanta
443
1991
Il signor Rail diede un’occhiata al foglietto ingiallito
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1991
tre millimetri e grandi un metro quadrato... sì, più
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1991
Ma una volta era un mio amico. Era un
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1991
un mio amico. Era un uomo giusto, e sapeva
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1991
tre olmi giganteschi. Sembrava un’assurdità bell’e buona
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1991
di persone dentro, e un immenso organo a canne
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1991
porte. Non ci sarà un rumore, niente. Solo i
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1991
del Crystal Palace. Lentamente, un metro dopo l’altro
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1991
posato sul fondo di un immenso bicchiere di vetro
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1991
nulla perché pensava a un uomo, in piedi, in
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1991
stanco e senza più un posto dove andare. Poi
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1991
cosa la disse. ¶ – È un bel nome. ¶ – Quale? ¶ – Crystal
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1991
Quale? ¶ – Crystal Palace... È un bel nome... al vecchio
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1991
la magia... Entrare in un posto e avere l
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1991
quella roba ci vorrà un numero di lastre pazzesco
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1991
mai venuta in mente un’idea strampalata come questa
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1991
lo sa? ¶ Tacquero per un po’, quei due, uno
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1991
impallidire e a cercare un pilastro a cui appoggiarsi
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1991
volto coprirsi di sudore. Un sordo lamento gli usciva
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1991
si vedeva – stava combattendo un duello misterioso, tutto suo
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1991
Si tolse dalla tasca un grande, ridicolo fazzoletto rosso
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1991
C’era ancora, intorno, un piccolo silenzio che galleggiava
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1991
il caso di fare un viaggio così pesante dopo
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1991
gialla, piccolo letto con un baldacchino merlettato. Un tappeto
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1991
con un baldacchino merlettato. Un tappeto, uno specchio. L
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1991
lenta. Infinita. Ma a un tratto si interruppe e
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1991
tanto penso che solo un uomo spaventato come me
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1991
senza imprigionare... stare in un posto e poter veder
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1991
poter veder ovunque, avere un tetto e vedere il
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1991
e sentirsi fuori, contemporaneamente... un’astuzia, nient’altro che
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1991
astuzia, nient’altro che un’astuzia... se lei vuole
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1991
ha che da mettere un vetro in mezzo... tra
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1991
vetro perché quello è un modo di salvarsi... si
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1991
immaginato di dover trovare un qualche rifugio ai suoi
477
1991
ritrovato l’aspetto di un architetto di successo, la
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1991
faceva nulla di fermarsi un attimo e caricare quello
479
1991
giorni. Ci metterà forse un po’ di più. Ma
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1991
accanto ad Arold, esitò un attimo, poi si voltò
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1991
mm) della grandezza di un metro quadrato abbondante. Il
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1991
e da sempre coltivava un’idea molto precisa: il
483
1991
stabilità delle costruzioni, Parigi 1805. Un testo che altri non
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1991
Se c’era dunque un uomo a cui la
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1991
ondulare impercettibilmente. Si fermò. Un altro avrebbe pensato al
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1991
senza avvertire, tutt’a un tratto gli lordava l
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1991
rinvenne era sdraiato su un canapè di un negozio
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1991
su un canapè di un negozio di tessuti (Pierre
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1991
Gallard. La terza di un cliente rimasto anonimo. La
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1991
biglietto fu riposto in un cassetto, dove ebbe modo
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1991
la sua proposta per un monumento a Napoleone dell
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1991
in fase avanzata, riguardante un tunnel sotto la Manica
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1991
scatto secco e perentorio, un lunedì di agosto. Quel
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1991
per sempre. Così, quando un suo ricco amico di
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1991
l’assurda proposta di un viaggio in Egitto, lui
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1991
lui accettò. Gli parve un buon sistema per squarciarla
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1991
In fondo, era solo un altro modo di correre
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1991
di correre incontro a un treno in corsa. ¶ Non
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1991
imbarcò il mattino di un giorno di aprile sulla
500
1991
che vedeva. Si sentiva un antico copista incaricato di