Lorenzo Marone, Magari domani resto, 2017

zizza in bocca a un creaturo! ¶ Per fortuna Kevin

sbugiardarne le piccole menzogne un attimo prima che iniziassi

non riesco a nascondere un sospiro di noia. Lui

insieme.” ¶ “Già, peccato.” ¶ “E un marito?” ¶ “Nemmeno.” ¶ “Sei sola

in dialetto. ¶ “Sì.” ¶ Passano un paio di minuti prima

al tuo posto prenderei un bambino, così non staresti

i prodotti economici sono un pezzotto e si scassano

si scassano subito. ¶ “E un papà ce l’hai

Stavolta devo produrmi in un’espressione alquanto bizzarra del

No, non ho neanche un padre. È morto quando

e mi fissa per un istante di troppo che

può imbarazzare dinanzi a un bambino! ¶ “Mio padre, invece

volte i grandi fanno un sacco di casini...” sento

capito,” commenta e sorseggia un altro po’ di latte

facendo tardi!” ¶ Kevin fa un ultimo sorso e mi

tazza. Poi, con ancora un baffo bianco sotto il

la tazza in cucina, un po’ sorpresa per aver

parlotta animatamente davanti a un maestoso portone in legno

in legno sovrastato da un arco in piperno, lui

gli avrei già tirato un calcio nelle palle. Sollevo

e mi imbatto in un’anziana nel palazzo di

la tenda. ¶ Mi arriva un messaggio di Manuel Pozzi

e poi chiude con un simpatico (secondo lui) emoticon

la briga di inviarmi un sms alle dieci di

che ne arriverà presto un altro a chiarire la

lui niente. Allora faccio un po’ di pressione, ma

forza e Kevin lancia un mugolio, ma non si

non si smuove di un millimetro. Mi passo una

che è secco come un’alice, altrimenti, per quel

la notte sul divano. Un ciuffo di suoi capelli

avvisa dell’arrivo di un nuovo messaggio con un

un nuovo messaggio con un bip e una leggera

le coperte, perciò sussurro un rapido “fottiti” e torno

continua a non muovere un muscolo nonostante i miei

le lenzuola. ¶ Lui emette un grugnito e si copre

di me, sento gorgogliare un vagito di appagamento. È

saper mettere a letto un bambino, non pensavo che

di Kevin potesse rubarmi un sorriso e che una

penombra, illuminata solo da un lumino a forma di

altri si potesse scorgere un pizzico della propria e

porta. ¶ Forse perciò a un certo punto arrivano i

a farti dimenticare per un po’, giusto un po

per un po’, giusto un po’, che il tempo

e sorride, ma è un sorriso diverso da quello

conoscere, in questo intravedo un baluginio di dolore che

ha spiegato come ricambiare un gesto di affetto, come

verità è che in un luogo senza regole non

qualcosa di più profondo, un esempio, per esempio. E

ti possono regalare anche un pizzico di felicità ogni

spostare l’obiettivo sempre un po’ più in là

l’occhio. ¶ “Ma proprio un filosofo doveva capitarmi per

si lascia andare a un breve colpo di tosse

la luce. C’è un detto africano che dice

mi invita a fare un brindisi. Lo accontento, anche

ingolla il vino con un sorso, si pulisce la

occhi e buttare giù un bel bicchiere di vino

avessi buttato giù in un sol colpo il miscuglio

in cui mi imbattei, un bel po’ di tempo

ex ormai peruto passò un fine settimana sul cesso

accanto col quale condividere un’esperienza, ti sembra che

silenzio della notte, come un bambino frignone) si faccia

bambino frignone) si faccia un po’ da parte, rispettosa

intrugli è finito da un pezzo e ora sono

in faccia, addobbata come un albero di Natale, e

Sasà, che sta asciugando un bicchiere. ¶ “Uè,” dice. ¶ Lui

Carmen mi fissa ancora un istante prima di rivolgersi

una decina di motorini, un gatto che dorme sdraiato

a che fare con un bambino in vita mia

mio ha parlato a un anno, il mio a

peggio! Mio fratello era un lucido serial killer di

ci casco. Perché basta un nulla per fabbricare un

un nulla per fabbricare un nuovo angioletto crudele e

troppo per esempio, o un allucco non dato al

ancora meno per creare un angioletto pauroso e insicuro

grande si tramuterà in un adulto infelice: un mancato

in un adulto infelice: un mancato gesto di amore

lo sguardo assente di un padre. ¶ Ma quale angioletti

babysitter?” ¶ “Sì.” ¶ Mi scruta un altro po’ e aggiunge

che mette in risalto un culo marmoreo che sembra

il tempo di girovagare un po’ per l’appartamento

più la cucina abitabile, un ampio salone e due

realtà ogni stanza è un trionfo di orpelli, ghirigori

imbattuta nella statua di un animale esotico. La signora

unica della casa con un arredo normale. È la

la classica cameretta di un bimbo viziato, stracolma di

di giochi, pupazzi, Lego, un tappeto coloratissimo, disegni alle

disegni alle pareti, soldatini un po’ ovunque, un album

soldatini un po’ ovunque, un album delle figurine per

videogiochi sotto il televisore, un paio di robot sul

di robot sul letto, un pigiama appallottolato e un

un pigiama appallottolato e un “Topolino” sul comodino. Sgrano

che si tratta di un’operazione che avviene sempre

infilargli la testa, stringo un arto e me ne

e me ne sfugge un altro. Ripeto l’operazione

sembra troppo grande. Dopo un po’ Kevin si accorge

il pigiama e con un solo movimento lo indossa

il lavello. Rimasi ancora un istante nella cucina che

vuò ’na vita avventurosa, un lavoro appassionante, vuoi che

mascella contratta. E, d’un tratto, mi rividi in

sono qui, appostata come un segugio sotto la casa

fotografica nello zaino e un chewing gum in bocca

domanda di troppo da un fidanzato. ¶ Sono le undici

arriva fin qui. Indossa un paio di jeans attillati

viola con la zeppa, un giubbino fucsia di pelle

che ora posso smontare?”. ¶ “Un po’ di pazienza, Luce

uno scooter legato a un palo. Quindi mi accendo

anch’io e ordino un caffè. Lei sta bevendo

caffè. Lei sta bevendo un succo di frutta e

in luoghi diversi da un negozio. Mi sembra una

una mattina, giocavo con un’amica, mi vide ridere

le tue risate, che un domani ti serviranno!”. ¶ Ecco

benedetta signora Bonavita sperperi un sacco di risate. ¶ Nel

mai indietro. Piuttosto, esci un attimo, che ti devo

piedi e attende. Indosso un giubbino attillato sopra i

da sole assomiglio a un cantante rock. O a

cantante rock. O a un neomelodico. ¶ “Senti, ma quella

colpa, e non ho un buon rapporto con il

di colpa potrebbe tenere un corso triennale all’università

meglio: rispondo sempre con un sì e un cenno

con un sì e un cenno del capo. Come

tipa a posto! Ha un bambino di sette, otto

non vuole bene a un figlio?”. ¶ “Già,” balbetto, e

le persone, nenné...” ¶ Indugio un attimo, la nonna mi

Lui sorride e fa un tiro dalla pipa, cosicché

mio vicino di casa, un uomo sulla settantina che

lo accudisce. Mi dedicò un ampio sorriso e mi

lui, “si può accomodare un attimo?” ¶ Rimasi in piedi

proseguì: “Niente, volevo chiederle un favore, se desidera posso

argomento: “Senta, io ho un problema. Agata”, e sollevò

volesse una risposta o un commento. ¶ “E quindi?” chiesi

capitare, ricordo che pensai un attimo prima che lui

si mette a cucinare un bel pranzetto per la

di lasciarsi andare a un sorriso. “Be’, in effetti

di me già avevo un’idea. “Senta, io posso

saccio, e ’nu cane, un bastardino, secco e con

personali,” rispondo e addento un pezzo di sfilatino. ¶ Lui

dico, e mi verso un bicchiere di vino. ¶ Ogni

bottiglia di Aglianico con un fazzoletto annodato al collo

borsa. ¶ “Nenné, ti vedo un po’ scocciata oggi...” ¶ “Mia

sembra riflettere, si versa un altro po’ di vino

ritrovo a faticare per un rattuso che mi chiede

cambiare le cose”. ¶ Faccio un altro tiro alla sigaretta

dovevo sposarmi e fare un figlio, come diceva mia

capace sempre di donarmi un po’ di allegria. È

fosse stata un’allucinazione: un muratore che nei Quartieri

colpito e, forse, anche un po’ imbarazzato, perciò ne

così gli ho dato un bacio sul naso, ho

sul naso, ho fatto un cenno ad Alleria, e

lui, che è sì un cane intelligente, ma non

camminare mi tocca indicare un punto imprecisato davanti a

coccole e grattini. Con un simile trucco riesco a

dose di abilità e un chirurgico sfruttamento del tempo

in quel magico istante un movimento oculare degno di

movimento oculare degno di un falco. Perché il tutto

sua attenzione (che per un intervallo infinitesimale è stata

flash delle foto a un concerto, o come il

nozioni di fisica. ¶ D’un tratto una statua vivente

la mia attenzione: è un soldatino, sì, proprio uno

soldatini di plastica che un tempo si acquistavano in

a volte, per fargli un dispetto, mi forzavo di

di confonderla. E infatti un po’ confusa dal punto

avevo occhi che per un ragazzo, uno di terza

iniziava a pompare come un forsennato e le guance

temendo che avessi preso un colpo di sole. Il

una specie di dio, un Apollo, con i lineamenti

pelle dorata, e nemmeno un filo di barba. In

attacco di panico fu un attimo. ¶ Le mie compagne

pazze di tal Gaetano, un energumeno scuro scuro, con

non è altro che un artista di strada. Mi

da capo a piedi, un verde talmente luminoso che

quindi mi avvicino con un sorriso e lancio l

lancio l’euro in un casco rovesciato ai piedi

il fucile e spara un colpo a salve, poi

inizia ad abbaiare, con un balzo sfugge al mio

quel verde luccicante per un’enorme torta di marzapane

continua a non muovere un muscolo, anche se noto

assomiglia a quella di un marziano, e perché l

lingua penzoloni che ricorda un giardino inglese e la

dico dopo averci riflettuto un istante, e mi inginocchio

per terra insieme a un artista di strada, con

strada, con in braccio un cane sporco di vernice

noi? Perché non pensi un po’ di più a

sei laureata e cerchi un lavoro...” ¶ “Mà, quello è

lavoro...” ¶ “Mà, quello è un prete, mica il collocamento

E allora potrebbe chiedere un favore a qualcuno. A

Nunzia, gli ha trovato un buon lavoro.” ¶ “Il figlio

preferiresti vedermi lavorare in un’azienda di pompe funebri

stupida, era per fare un esempio. Io vorrei vederti

vorrei vederti sistemata, con un lavoro normale e una

crescere. Mi piacerebbe fare un po’ la nonna, sai

lei rimase in silenzio, un silenzio troppo pesante per

del mio lavoro. Regalarmi un sorriso e dirmi che

una giacca con sotto un top un po’ scollato

con sotto un top un po’ scollato. “Elegante ma

la preparazione. Fu solo un piccolo quanto decisivo dettaglio

per una circostanza accidentale, un po’ di fortuna o

mio caso, invece, furono un paio di zizze a

Arminio siamo seduti a un bar dall’altro lato

felice, quasi stessimo prendendo un caffè che prelude a

caffè che prelude a un amplesso epocale. Io invece

degli indici per placare un po’ la curiosità di

elementare di fronte. ¶ Emetto un grugnito e inarco le

e berrebbe pure”. ¶ Dedico un’occhiata alla mamma che

arraccumann’, si tratta di un caso delicato, ma mi

avvocato Geronimo ha sempre un tono di voce rauco

fratello da sola, ho un rigurgito rivoluzionario: “Perché, siamo

il nostro cliente sia un buon padre?”. ¶ Geronimo stringe

indagine riuscissimo a salvare un bambino? Se davvero quella

davvero quella donna fosse un’inetta? Non sarebbe giusto

è proprio lui, solo un po’ più vecchio. ¶ “È

sta causa e chiudi un po’ la boccuccia per

boccuccia per favore. È un lavoro importante, e lo

niente, solo che ho un affitto da pagare, un

un affitto da pagare, un cane al quale badare

te” e mi porge un incartamento, “si chiama Carmen

che si apre con un bip. Prima di salire

qualcosa alla madre: ha un bel caschetto castano chiaro

castano chiaro e indossa un paio di scarpe da

giovane mamma è già un ricordo lontano. ¶ ’A freva

che il mio è un cane un po’ atipico

mio è un cane un po’ atipico, pigro da

lo stesso tetto, per un periodo cominciò a svegliarsi

che la vita di un povero cane già è

le cervella, penso dopo un po’, e mi acquieto

Sasà dietro al banco, un ragazzo secco secco, poco

brillanti ai lobi e un tatuaggio sul collo. Appena

lui mi ha preparato un caffè macchiato, quindi è

e viziato, ma ha un’intelligenza più sviluppata rispetto

addiventat’ scemo tutto a un tratto? Che fai, lo

la mano all’orecchio. “Un ex è qualcosa di

È ’na fesseria, Sasà, un’illusione, ci fa più

fiato e perché, d’un tratto, mi sono ritrovata

era arretrato quasi di un metro verso il bancone

scatto e ho visto un uomo sulla cinquantina, volto

sfatta, con ogni probabilità un operaio (indossava una semplice

t-shirt blu e un pantalone grigio macchiati di

non si spostava di un millimetro, e l’uomo

ha sorriso, ha fatto un cenno col capo a

scusami, è che per un attimo ho pensato che

pensato che fosse stata un’allucinazione: un muratore che

bisogno di darci proprio un taglio. “Genny, taglia tutto

Lui mi aveva squadrata un attimo e aveva detto

a letto, quelle cose un po’ strane tipo sadomaso

i viscidi complimenti di un settantenne che si sarebbe

il coraggio di compiere un altro passettino in avanti

lui non aveva capito un accidenti. “Cosa non è

lo facevano assomigliare a un diavolo. ¶ “Fra me e

i guaglioni, però quelli un po’ cattivi, con la

donne alla ricerca di un padre, anche se un

un padre, anche se un padre non l’ho

lui era proprio così, un fottuto allegro buono a

silenzio ci divise per un attimo, prima che io

le ruote, faccio scoppiare un casino che neanche immagina

e le faccio passare un guaio”. ¶ Quando terminai di

porse la mano con un sorriso. Ricambiai e mi

quella stretta, avvenuta quasi un anno fa, sta iniziando

perdere la presa. Da un paio di mesi, infatti

con il quale intrattengo un rapporto quotidiano (a parte

parlato), colui che da un anno mi passa uno

tornato alla carica con un più o meno velato

il momento di arraggiarmi un’altra volta. ¶ Il Signore

di disappunto e per un attimo ho anche pensato

di sputtanarlo davanti a un cliente ricordandogli il discorsetto

nella macchina superfiga di un vecchio rattuso insoddisfatto, a

Geronimo & Partners (e stendiamo un velo pietoso sui partners

rimase a fissarmi per un po’, quindi scoppiò a

cool dello studio Geronimo, un quarantenne che si sfonda

è sempre circondato da un capannello di colleghi che

preparazione, lo fa essere un vincente. Uno da imitare

carnosa e il nasino un po’ all’insù, ma

e il carattere di un bassotto. E, proprio come

decide di restarsene per un po’ in silenzio e

vento che mi porta un po’ di sole in

in faccia. ¶ “C’è un parcheggio da queste parti

domanda al primo incrocio. ¶ “Un parcheggio? Che deve fare

Che deve fare con un parcheggio?” ¶ “Che si fa

Che si fa con un parcheggio? Si parcheggia, no

no?” ¶ “Aveva parlato di un lavoro per me,” ribatto

sportello. Speravo almeno in un piccolo bacio innocente...” ribatte

mentre accosta accanto a un bar e sale con

settant’anni passati, con un’esistenza alle spalle priva

dovere di intervenire con un bel calcio assestato nelle

sorriso dal volto e un po’ di sicurezze. È

madre, la quale da un po’ di anni ha

altre persone potrebbe essere un tantino migliore. ¶ Una volta

Geronimo, il quale in un primo momento disse di

fu costretto ad accettare un colloquio. ¶ Il fattore decisivo

mi presentai con indosso un paio di jeans e

anima viva, e per un attimo pensai di far

andarmene. Ma fu solo un attimo, lo giuro, quello

è Patrizio, perché è un uomo dal naso aquilino

squadrate, anche se a un certo punto ha deciso

femminili. Insomma, Patrizia è un femminiello, come si dice

dice da queste parti, un travestito che, racconta qualche

appena trovato dentro a un bidone,” risposi. ¶ Lei strabuzzò

ascensore. ¶ “Brava Lulù, hai un grande cuore,” ribatté lei

ma alla fine pronunciai un “ma sì” e lo

certo cambiata l’avere un bastardo accanto e un

un bastardo accanto e un nido d’amore scrostato

mise a ridere come un demente. A quel punto

sgranò gli occhi, con un balzo gettò la poltrona

sulla scrivania e, dopo un interminabile minuto di silenzio

Lo so, non è un nome, è ’na figura

padre all’epoca fumava un po’ troppi spinelli? In

del nome potremmo starci un’infinità, perché ancora oggi

nemmeno nata, già ero un problema per la famiglia

perché non ci metti un minimo di ironia nella

madre, Rosaria,” disse infatti un giorno lei, convinta che

ci pensò su neanche un attimo e rispose: “Non

dici ogni...” ¶ “Brava, dammi un bacio. Ti vengo a

quella mattina e dopo un po’ partì per l

l’avevano freddato in un vicolo di Caracas insieme

di Caracas insieme a un romano, ma nessuno ci

per lui tutto era un gioco e mai nulla

a scuola o in un negozio, mi ha mai

molti si sono fatti un’idea, che è anche

Di Notte, che è un nome comune. Invece lui

mentre mamma alluccava come un porco scannato (a detta

mamma), nella stanza calò un inquietante silenzio prima che

iniziava a bere come un dromedario fino a ubriacarsi

storie, fra le quali un classico era proprio la

alzò dal letto con un guizzo felino e afferrò

di nonna mi sembra un tantino più credibile: secondo

fu costretto a comprarle un regalo costoso, un ciondolo

comprarle un regalo costoso, un ciondolo d’oro giallo

verità: “Nenné,” mi disse un pomeriggio di tanto tempo

ci accompagnano sempre per un breve periodo, poi le

non basta di certo un nome e un cognome

certo un nome e un cognome per far stare

persone a distanza è un gran daffare quotidiano. Perciò

donna?”. ¶ Lui spalancò ancora un po’ le palpebre e

e stava per prendergli un coccolone. Ma neanche se

fu lui a fare un passo indietro, perché decise

segno di resa. ¶ Fu un peccato, lo ammetto. Se

non mi ritroverei con un tacchino lesso che mi

a tavola insieme, in un’osteria dietro via Monteoliveto

mogli hanno bisogno di un permesso scritto dal marito

possono guidare, in Arkansas un uomo può picchiare la

mia vita ormai da un po’, rizza le orecchie

le orecchie e manda un abbaio mentre lo stereo

balconcino che affaccia su un vicolo buio e umido

ha settant’anni, è un ometto tarchiato, con due

che sfidano la gravità, un paio di cespugli ispidi

pelazzo bianco e a un crocifisso d’oro intarsiato

oro intarsiato, grande come un iPhone), e i denti

bocca. Insomma, non proprio un bel tipo. Il problema

attorno da più di un anno è il mio

tanto tempo è stato un noto avvocato matrimonialista, praticamente

anni Geronimo ha costruito un impero grazie ad amicizie

stomaco, mettendo in piedi un sistema che gira alla

cifre fuori mercato per un semplice motorino. Ma questo

il quale giro su un Vespone arancione dell’ottantadue

e senza scocche, è un altro discorso, e qui

gambe minute che reggono un busto possente), sono veri

di donna onesta e un po’ pignola, che paga

dopo la notifica, a un certo punto ha incrociato

il sole cocente, finché un giorno ho detto basta

Campania, mi muovevo come un vip fra i corridoi

lettera di diffida, né un precetto. Perciò, quando mia

da subito, non esitai un istante. ¶ Insomma, la mia

solo per sguazzare in un torbido mondo di truffaldini

Comunque l’avvocato è un uomo rispettato nei vicoli

per quello che è: un avvoltoio! Nessuno, però, ha

lui. Tutti, tranne me. ¶ Un pomeriggio di qualche mese

mi aveva comunicato con un breve sms di non

perciò aveva bisogno di un po’ di tempo per

almeno, sapeva come rubarmi un sorriso. Il fatto è

Thailandia e gli scrissi un messaggio che pregai oltrepassasse

E poi ci aggiunsi un bel “vaffanculo”, che in

mi è mancato neanche un po’. Ho avuto solo

po’. Ho avuto solo un momento di vera crisi

dal giorno in cui un compagno di scuola con

con i lineamenti di un uomo di Neanderthal fece

trentacinque, posso affermare con un certo orgoglio che la

di birra accompagnandola con un pacco di Fonzies confezione

la qual cosa per un attimo mi portò a

Fonzies facessero parte di un suo arguto piano, come

barattolone di Nutella da un chilo ancora sigillato. “Dannato

volta, mi era sembrato un albergo di lusso. Forse

di stanza ammuffita per un nido d’amore. ¶ Il

i vicoli silenziosi di un lunedì sera di inizio

e girai i tacchi. Un guaito, però, mi fece

testa: lì dentro, in un cartone dal quale sbucava

piccolo muso, c’era un cucciolo di cane che

entrato in possesso di un vecchio cavalluccio e si

per la verità, dopo un po’ avevano iniziato a

giorno, e non per un taglio, ma per salire

parlava non si capiva un’acca, era però un

un’acca, era però un brav’uomo e i

che sono cresciuta senza un padre e con una

del viso e assumevo un’espressione fiera, come stessi

mia madre per regalarmi un po’ di amore e

come tante e non un essere che combatteva ogni

Che piaccia o meno. ¶ Un gomitolo di delusioni ¶ Comunque

mattina? Io per passarmi un filo di matita sugli

scena da lontano. ¶ “È un bravo ragazzo...” commenta lui

al mondo già con un carattere ben delineato e

possono. Ogni tanto nasce un bambino che, chissà perché

tempo che don Mimì (un vecchio che vendeva carcioffole

labbra, ma è solo un debole sussurro. Compio tre

espressione comunque distesa. Sbatto un paio di volte le

fra le braccia di un uomo che, piccolo particolare

marzapane. Si può avere un colpo di fulmine per

colpo di fulmine per un soldatino? Dannata Luce, che

faccia a faccia con un uomo che riesce a

a vedermi abbracciata a un altro proprio non ci

aria incuriosita, nascosto dietro un gruppetto di ragazzini gasatissimi

dico e butto giù un bel sorso, anche se

si è trattato di un’allucinazione. ¶ “Piacere,” dice all

labbra, invece, sono di un rosso vermiglio che risalta

una vita a costruirti un’armatura, maglia dopo maglia

sicuro, e poi basta un francesino che, guarda caso

sì, scusami, sono ancora un po’ frastornata...” ¶ “Et l

è il figlio di un’amica...” ¶ Forse lo dico

fuori posto come di un’intonazione sbagliata, o un

un’intonazione sbagliata, o un gesto avventato. Incamerano e

mio padre è durato un battito d’ali, mio

ha mai voluto aprire un libro e si è

volta a Tarquinia e un’altra ad Alberobello), non

vita è da sempre un percorso a ostacoli su

che se stessimo in un paese normale, in un

un paese normale, in un mondo normale, i buchi

cioè che nessuno camminerà un passo davanti a te

in ogni caso, tramite un sampietrino saltato, la vita

testa, poi tira fuori un asciugamano dallo zaino e

sbuca dall’asciugamano, e un battito mi manca nel

e sulle guance ha un sottile strato di barba

essere stata intinta in un vasetto di miele. Non

Ma tu guarda se un adone del genere doveva

dondolo e sorrido senza un valido motivo. Capita quando

scema di fronte a un altro, incapace di reggere

e dice: “No, encore un moment!”. ¶ Non so se

comune (quella che trascorre un’infanzia più o meno

installato al tuo interno un microchip con una serie

serie di repliche preimpostate. Un po’ come per gli

prende il sopravvento in un istante, il tempo di

suo modo di ringraziarmi, un gesto di affetto, se

si tratta solo di un brutto sogno. ¶ “La sai

dobbiamo andare a prendere un gelato!” ¶ Ho come l

il caschetto che parla un italiano impeccabile e definisce

qualcosa di imponderabile in un primo momento: i due

don Vittorio, e indica un carretto che vende lo

sorride e ribatte con un euforico: “Ok”. L’attimo

Resto ad ammirarli da un paio di metri e

strada, in compagnia di un uomo che potrebbe essere

essere mio nonno e un bambino che potrebbe essere

essere mio figlio. Per un attimo mi incanto a

ricordi non troppo felici. ¶ Un giorno di tanto tempo

dire, aveva appena fatto un affarone comprando da uno

di commentare: “Era troppo un affare, non potevo non

molto sorpreso perché per un secondo, ma proprio un

un secondo, ma proprio un secondo, riuscii a cogliere

cogliere nei suoi occhi un velo di tristezza. L

filato?”. ¶ Mio fratello lanciò un gridolino di gioia simile

sua quotidiana guerra contro un uomo irresponsabile che non

di aver bisogno di un alleato, e quell’alleato

il suo bastoncino. Ma un vecchio può mettersi a

lo zucchero come fosse un bambino? ¶ Invece l’idea

gli permise di guadagnare un bel gruzzoletto. Ogni mattina

nel frattempo, si era un po’ ammorbidita (considerato che

riusciva quantomeno a portare un po’ di soldi) e

non fece storie. ¶ Era un pomeriggio, sotto Natale, e

comete che pendevano fra un palazzo e l’altro

e rendevano la miseria un po’ più allegra. E

che non la smetteva un attimo di sorridere mentre

molto bello oltre che un po’ irresponsabile, perciò a

faceva le pulizie in un piccolo albergo e il

studio e partecipare per un po’ alle discussioni degli

della sua idea; noleggiò un vecchio pulmino scassato da

vecchio pulmino scassato da un amico (ma tu guarda

quelle delle radio, in un baccano che però rendeva

sopra affacciato al balcone, un ragazzo a cavalcioni su

ragazzo a cavalcioni su un motorino. Mi sorrideva e

grosso seno e cacciava un borsellino pieno di spiccioli

del vicolo. Carmine era un vecchio centenario, almeno così

alle pareti c’era un parato giallo sporco e

così misterioso, dove in un angolo, al riparo dal

don Vicienzo, che era un vecchio che tagliava i

per due anni da un barbiere, però spazzando a

della gente. Comunque, a un certo punto, non so

per l’esattezza, anzi un cucciolo di rondine. Si

se ne vanno in un bosco a nidificare. Perché

a nidificare. Perché scelgono un sottotetto schifoso dei Quartieri

dei Quartieri? Se fossi un uccello, prediligerei un posto

fossi un uccello, prediligerei un posto un tantino più

uccello, prediligerei un posto un tantino più tranquillo per

solarium che si trova un paio di vicoli più

di vicoli più su. Un giorno che ero particolarmente

le chiappe (separate da un tanga di pizzo rosso

una mano appoggiata a un fianco, “evidentemente c’hai

scatola da scarpe, con un po’ di ovatta a

fargli da cuscino e un bicchierino di acqua. Solo

di salvataggio era già un fallimento e la sensazione

volata via, sostituita da un senso di impotenza, un

un senso di impotenza, un briciolo di nervosismo e

briciolo di nervosismo e un pizzico di noia. ¶ Poi

Vittorio una volta aveva un uccellino e che la

gratificata dall’aver compiuto un grande gesto per il

si portavano allora, e un vestito blu luccicante che

quella”, e conclude con un colpetto di tosse imbarazzato