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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, 2016

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
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come lo sfregio di un coltello e un occhio
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di un coltello e un occhio orbo che a
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con la madre e un fratello più grande al
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cascato a terra come un salame. Siccome però iniziavo
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decise che avrei fatto un liceo privato. ¶ Ma doveva
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cresciuti nella bambagia, in un ambiente protetto e fra
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è dovuta. Se mai un giorno mi troverò ad
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l’ebbrezza di diventare un lupetto scout. Mamma si
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scuola, che sarebbe stata un’esperienza utile per comprendere
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al campo estivo in un posto sperduto dell’Irpinia
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effetti, più che in un campo scout, sembrava di
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di tortura inflitta a un lupetto a caso, il
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sua tempra, magari trangugiando un intero tubetto di dentifricio
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dentifricio o restando per un’ora legato a un
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un’ora legato a un tronco. ¶ Al secondo giorno
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loro sono cresciuti in un’altra epoca, si sono
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relegato a ricordo di un tempo lontano per genitori
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eri fortunato se beccavi un cartone sulle tv regionali
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dell’oscurità e di un’altra battaglia. ¶ Che io
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tutto questo non succedeva. Un po’ perché spesso era
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il padre a addormentarli, un po’ perché mamma, con
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e la fantasia era un rifugio sicuro per entrambi
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rifugio sicuro per entrambi. Un modo per dimenticare la
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Entro in quella che un tempo era la mia
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anche se solo per un pomeriggio» esclama, continuando a
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a giocare e disegnare». ¶ «Un mondo perfetto» commento. ¶ «Già
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di Mario e sfilavo un Peanuts a caso. Lui
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palpebra, la curva di un sorriso, il tondo di
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imparato a far fiorire un cespuglio con un rapido
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fiorire un cespuglio con un rapido movimento del polso
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o su, fino a un cielo addobbato con tante
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e mi dimenticavo per un po’ del mio, di
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che mi appartenga, nemmeno un disegno, un poster, un
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appartenga, nemmeno un disegno, un poster, un fumetto, un
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un disegno, un poster, un fumetto, un libro. Come
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un poster, un fumetto, un libro. Come se la
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ancora lì» dico con un mezzo sorriso. ¶ «Già, almeno
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sperando così di rubarle un sorriso, ma lei non
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io siamo legati da un filo invisibile.» ¶ Sorrido e
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parole, lei allora abbozza un sorriso e punta gli
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mai.» ¶ «Non abbiamo avuto un’infanzia molto allegra» tento
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uno spreco». ¶ Ecco, appunto. ¶ Un giorno, mentre costruivamo un
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Un giorno, mentre costruivamo un castello della Lego, si
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bloccò e disse: «Ho un segreto da confessarti, però
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e mi fermai con un mattoncino colorato fra le
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sussurrò: «Ho pensato a un piano per disfarmi di
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sue parole mi provocarono un piccolo brivido dietro la
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di là?» chiedo dopo un po’. ¶ «Questa famiglia è
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un amico, era proprio un compagno di fumate: come
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eri certo di scroccare un po’ d’erba. In
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ha lasciato in dono un vuoto da riempire, è
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ma ci sguazzeranno come un bambino in una piscina
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la quale due ragazzi (un maschio e una femmina
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generale, non certo in un liceo occupato. Ma il
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il tempo di abbozzare un sorriso, e mi accorsi
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mano nella mano con un ragazzo con i dread
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per essere felici era un’altra: bere. ¶ Discesa in
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passato poco più di un mese dalla scoperta del
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già allora convivevo con un problemino che ancora oggi
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questo, riuscivo a strapparle un po’ di sesso qua
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là, qualche strofinamento su un muretto o una panchina
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se solo fossi stato un po’ più carino, con
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po’ più carino, con un pizzico soltanto di autostima
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lanciato alla conquista di un’altra donna. Invece mi
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della mia ex ragazza, un po’ per le ragioni
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le ragioni suddette e un po’ perché Giulia, io
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vita, d’altronde, è un continuo incontrare le persone
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incontrarla al solito posto, un muretto in un viale
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posto, un muretto in un viale isolato del nostro
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se mi stesse facendo un favore. Mi prendevo brandelli
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che altro per riempire un vuoto pomeridiano. E più
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per allontanarla e recuperare un po’ di dignità, sennonché
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i capelli. Sì, ero un po’ stempiato, ma non
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in campo!» ¶ Quel giorno, un altro personaggio ben più
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suo pugno a Berlusconi, «un eroe che sacrifica le
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quasi cinquant’anni aveva un nuovo obiettivo e un
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un nuovo obiettivo e un altro appassionante lavoro nel
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mio fianco, solleva solo un attimo lo sguardo verso
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sedia, Valerio butta giù un altro po’ di vino
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andate benissimo. Ho avuto un po’ di noie per
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la parola Mario, «è un po’ che ci rifletto
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nascondere di essere anche un po’ particolari...» ¶ «Pa’, se
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ho ancora detto! Sono un giocatore di poker professionista
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con espressione contrariata. ¶ «Sei un genio! Far passare il
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passare il poker per un lavoro...» ¶ «Giovanni, tu che
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Clara lo tiene per un braccio. ¶ «Lo sai bene
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domanda nostra madre con un filo di voce e
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lucidi. ¶ Giovannino abbassa solo un attimo lo sguardo, rosso
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orecchi...» ¶ Mario butta giù un sorso di vino e
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ironico, e mi strappa un sorriso. ¶ Mario sembra rifletterci
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sorriso. ¶ Mario sembra rifletterci un istante, quindi lancia la
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marito. ¶ Clara getta invece un’occhiata spazientita a Giovanni
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la scuola era solo un pretesto per mettere altra
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mio migliore amico era un ragazzino grasso che diceva
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ragazzino grasso che diceva un sacco di parolacce, facendomi
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a entrambi i lobi, un tatuaggio vero sulla spalla
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battaglie. ¶ Se fosse stata un po’ più matura e
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Mamma, insomma, aveva sì un passato da dimenticare, ma
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i suoi genitori. ¶ Devo un grazie al rodeo ¶ Adesso
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idea rivoluzionaria di diventare un fumettista. ¶ Ero felice e
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padre, gli avevo confidato un sogno, lo avevo convinto
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sembrava perfino possibile diventare un ingegnere, come l’uomo
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scambiati una carezza o un bacio. ¶ Le idee mi
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idee mi si schiarirono un giorno di molti anni
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positivi nella rottura di un matrimonio». Sorrise sornione e
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ebbi modo di capire un po’ di tempo dopo
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era pazzamente innamorata di un fotografo americano conosciuto a
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fotografo americano conosciuto a un rodeo durante un viaggio
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a un rodeo durante un viaggio e aveva lasciato
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non avrei goduto di un secondo padre che un
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un secondo padre che un po’ riempiva il mio
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recuperare la dignità e un po’ di fascino. Invece
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accese la sua. ¶ Dopo un po’ mi venne in
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spacchettare i cartoni di un trasloco». ¶ Prima o poi
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di combattere per realizzare un sogno. Ancora una volta
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deciso» ribattei senza muovere un muscolo, «è inutile che
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fatto una canna con un amico. Grazie all’erba
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trovai ad affrontare Mario, un nemico ben più potente
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il mio progetto fosse un’enorme scemenza. Instillare un
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un’enorme scemenza. Instillare un dubbio è l’unica
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Ora che ci penso, un mio caro amico per
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cosa che direi a un figlio, una volta adulto
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ti piace non diventi un passatempo da coltivare solo
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diretta per trasformarsi in un infelice». ¶ Quello che avrebbe
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dubita di nulla, ha un buon matrimonio, un impiego
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ha un buon matrimonio, un impiego che lo soddisfa
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che lo soddisfa e un dio da ringraziare. Io
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ringraziare. Io non ho un buon matrimonio, per lungo
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lungo tempo ho avuto un impiego poco soddisfacente e
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riesco a star fermo un minuto, a volte sembra
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a russare mi servirebbe un potente infuso di superficialità
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serra le mascelle per un millesimo di secondo, quindi
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dopo riesce a imbastire un sorriso e ribatte: «Ma
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Valerio, che sta inzuppando un pezzo di pane nell
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modi sono, mica sei un barbaro! Noi di certo
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sono irrecuperabile.» ¶ Mamma guarda un secondo il marito e
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lei ed esclama con un mezzo sorriso: «Amore, questo
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La giapponese risponde con un altro sorriso e nostra
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il nome adatto. È un po’ popolare, non credi
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A me piace, è un nome importante della nostra
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mi riguardano. Però se un domani vostra figlia vi
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mi auguro che sia un bel maschio!» ¶ Infine poggia
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due canne insieme a un amico di allora, Orlando
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allora, Orlando. Più che un amico, era proprio un
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Giovanni, costretto a sopportare un simile autodeclassamento. Anche perché
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presentò nella nostra azienda (un tempo la chiamavo così
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stagista mi girava attorno un po’ troppo spesso e
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po’ troppo spesso e un pomeriggio cominciò a sondare
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organizzò l’incontro. Dopo un mese i due piccioncini
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e nel giro di un anno si sono fidanzati
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Ho tentato di dare un figlio a mia moglie
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che portavo appresso come un peso. ¶ La osservai mentre
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e al collo aveva un ciondolo a forma di
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dal muro per strappare un fiore giallo che sbucava
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Non avevo mai conosciuto un’orfana e quasi mi
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Scusa» sussurrò. Poi, dopo un po’, aggiunse: «E allora
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vita ci sarebbe stato un padre in più. ¶ Il
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acquitrini. E proprio in un laghetto di acqua stagnante
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Mamma si sedette su un tronco spezzato e mi
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loro piacciono parecchio.» ¶ Dopo un po’ di silenzio domandai
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e indicò la rana un po’ più scura delle
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finché l’anfibio fece un verso e si tuffò
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rispose subito lei con un sorriso. ¶ «E poi torna
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lisciai. Renata mi diede un bacio sulle labbra, si
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cellulare nella tasca. È un messaggio di Flor. ¶ Hai
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telefono» dice mia madre. ¶ «Un attimo.» ¶ Non posso parlare
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Mario prima di versarsi un altro po’ di vino
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una cosa...» dichiara con un sorriso imbarazzato. ¶ A quelle
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serrata. Strizzo le palpebre un istante, per cancellare la
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urlare che stavolta «sarà un maschio e si chiamerà
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felici». ¶ Che Valerio sia un uomo felice ho ben
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madre, non basta fare un figlio ogni volta che
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l’infanzia ha assunto un connotato diverso e l
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l’accezione odierna copre un arco di tempo molto
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esistenza nel mondo. Come un bambino di nemmeno due
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il faccione simpatico di un grosso uccello dal becco
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che faceva capolino da un cartone alla tv alle
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A poco più di un anno, Giovanni aveva avuto
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L’incidente ¶ Ci vuole un certo talento per riuscire
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e lo stomaco gonfio, un po’ è anche merito
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la costanza di cercare un punto in comune. Ma
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a mettere al mondo un figlio. Ma questo stesso
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dietro la nascita di un figlio non ci sono
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persone, sono frutto di un avvenimento fortuito, di un
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un avvenimento fortuito, di un incidente, se così lo
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Insomma, non era certo un ragazzo spensierato e allegro
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la portava a prendere un gelato, come facevano i
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amiche. No, lui era un orso, detestava il divertimento
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sigaro e indossava sempre un basco alla Che Guevara
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punto mi preme specificare un dettaglio rilevante, che è
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mamma è cresciuta in un quartiere popolare della periferia
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colto che parlava come un filosofo e recitava poesie
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intorno. Sono goffo, ho un viso alquanto inespressivo, occhi
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trattino della sottrazione e un ciuffo sparuto di capelli
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spelacchiata. Dalla carnagione sembro un personaggio di un cartone
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sembro un personaggio di un cartone di Tim Burton
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vado in giro con un’espressione corrucciata, il gioco
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ridotte al lumicino. È un cane che si morde
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si schiantasse addosso come un cavallone che ti coglie
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ti coglie di spalle un attimo prima che riesci
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mi stava fissando. A un certo punto mi seguì
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sussurrò: «Mi manchi». Indossava un vestito blu attillato che
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palpebra» aggiunse poi con un sorriso. ¶ È difficile fingere
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fronte alla prospettiva di un rapporto sessuale il mio
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Ero nella morsa di un grosso pitone. ¶ «Cosa vuoi
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Facemmo l’amore con un desiderio che non sapevamo
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negli ultimi anni. Fu un minuto abbondante di passione
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Matilde si è presentata un pomeriggio con la scusa
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nel traffico, avvolti da un grigiore insolito per la
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che se devi essere un infelice con un lavoro
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essere un infelice con un lavoro sicuro, preferisco che
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suocero, la Natura Srl, un colosso dell’agro nocerino
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Crispino Del Gaudio è un amico stretto di Mario
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immersi nel traffico di un giorno normale? Mentre il
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trasformava in notiziario? ¶ Era un giorno come tanti per
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c’era da dirsi, un momento banale, un intervallo
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dirsi, un momento banale, un intervallo di noia. Ho
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scivolano fuori proprio in un istante di monotonia, quando
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quando la stanchezza di un giorno qualunque e sempre
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fai a stare con un vecchio?» ¶ «Non è vecchio
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è messa a sfogliare un libro. ¶ «Ma poi» ho
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ho proseguito, «non volevi un figlio a tutti i
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Pensi di farlo con un sessantenne?» ¶ Con uno sguardo
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domanda fuori luogo, dopo un po’ ci siamo ritrovati
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come ai vecchi tempi. ¶ «Un secondo solo» ho sussurrato
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banco, a meno di un metro da me. ¶ «Non
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a illustrare al cliente un mattone di seicento pagine
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di seicento pagine di un disegnatore iraniano morto da
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quando mi è arrivato un messaggio sul telefonino. Da
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può essere mio. Sarebbe un crudele scherzo del destino
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problema. Forse ha aperto un negoziato. Sapendo di poter
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ne ho, né in un senso né nell’altro
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chiedo, ma Clara, come un segugio, sta già puntando
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dorma» risponde Mario con un sorrisetto che non riesco
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avvia verso quella che un tempo era la camera
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l’altro giorno in un bar, era con un
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un bar, era con un’amica...» ¶ La ascolto, ma
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dette?» ¶ «Me la tieni un attimo?» e mi porge
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al vento. Poi estrae un nuovo pannolino dalla borsa
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parla di più è un paradosso, proprio lei che
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Giovanni, invece, si versa un po’ di succo di
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mia ex moglie aspetta un figlio. ¶ Kant e la
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per tutta risposta attraversò un breve periodo di depressione
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una scena muta strappando un trentasei di tutto rispetto
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va in giro con un mucchietto di dolore incapsulato
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persona giusta cui restituire un po’ dei torti subiti
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dell’odio grazie a un granello di amore incontrato
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ho fatto altrettanto con un paio di donne innocenti
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almeno cercato di regalarle un «successo scolastico del primogenito
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mi aveva costretto a un’interrogazione improvvisata per simulare
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quarant’anni.» ¶ Se esistesse un gruppo di sostegno per
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non si innamorasse di un altro uomo. Quindi che
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una bottiglia di spumante, un mazzo di margherite e
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mazzo di margherite e un possente libro sotto il
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sotto gonne larghe, ha un piercing sul labbro, i
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mazzo di fiori con un sorriso inebriante. ¶ Ho due
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è stata proprio Flor, un attimo dopo essermi chiuso
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si è materializzata per un attimo la figura di
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subito dopo. ¶ «Dobbiamo brindare.» ¶ «Un nuovo romanzo?» ¶ «Tadààà!» ha
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non ha ancora trovato un editore. Se li stampa
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metti in vetrina?» ¶ Con un sorriso le ho fatto
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rimasta a fissarmi con un sorrisetto marpione. ¶ «Che è
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indietro il collo come un pavone. ¶ «Be’, non dici
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Boh» ha risposto con un’alzata di spalle. ¶ «Come
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è da capire? Volevo un figlio ed eccolo qui
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è che io volevo un figlio prima di farmi
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e non avrai più un dente in bocca?» ¶ Lasciando
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ho replicato: «Vabbè, fa’ un po’ come ti pare
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fra quindici anni avrò un’amica con la quale
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dovresti muoverti, per fare un figlio sei già agli
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della responsabilità soggettiva ha un suo perché. ¶ Come ai
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No, sarebbe ridicolo, meglio un «vezzeggiativo». ¶ «La smetti di
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giorni viene a comprare un paio di volumi che
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stendere per terra come un tappetino. ¶ Quella volta però
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conquista non da poco. ¶ Un altro dei vantaggi della
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di regali. Perciò, per un periodo breve ma intenso
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breve ma intenso, fui un bambino sì traumatizzato e
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pronunciati, gli occhi chiari un po’ incavati e i
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sembravano divertirsi. Poi, a un certo punto, Arianna puntò
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fra le dita come un tesoro. ¶ Annuii di nuovo
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strinse e mi sorrise un istante prima di ribattere
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Trascorremmo la giornata in un ristorante sul lago d
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il cameriere di prepararci un tavolo sulla terrazza. Non
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la mia cotoletta, guardando un po’ lei, che pendeva
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dai racconti di Mario, un po’ Arianna, che invece
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mentre sedevamo cavalcioni su un muretto che delimitava il
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il parcheggio del ristorante. ¶ «Un nome come tanti» risposi
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perché. Solo che io un perché non ce l
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almeno avere anche io un battesimo come i miei
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anni, ho sempre ritenuto un’inutile fatica dire la
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Quella frase buttata lì un po’ per ripicca mi
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in parte emularmi, era un avvenimento così spropositato che
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ha solo bisogno di un esempio da seguire. E
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bianca che aveva solo un piccolo, enorme difetto: non
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mia madre che, indirizzandomi un rapido sguardo di rimprovero
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Quindi la fisso con un risolino amaro stampato sul
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tirato giù dal pensile un numero eccessivo di piatti
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numero eccessivo di piatti. Un attimo prima di uscire
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succo alla pesca. Afferra un bicchiere e lo riempie
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alla bocca, fissandomi con un sorrisetto complice. Distolgo lo
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e avrei anche io un padre affettuoso e presente
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di scatto: «Mamma è un po’ distratta, ma lo
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pesca, non ti preoccupare». ¶ Un attimo prima che mio
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conserte e le ginocchia un po’ piegate, appena Giovanni
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con uguale entusiasmo, ma un attimo dopo sono già
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mano all’americana e un grande sorriso. Nonostante l
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ha raggiunti. ¶ Allora do un pizzicotto affettuoso sul naso
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domestica» è d’attualità. Un tale lasso di tempo
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è alla ricerca di un’altra tata che la
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prima di scoppiare in un pianto dirotto e fuggire
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sorridente e minuta che un giorno lanciò un piatto
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che un giorno lanciò un piatto per terra e
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felice all’anagrafe, dove un impiegato calvo e con
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impiegato calvo e con un grosso bitorzolo sul naso
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soddisfazione a mio padre. ¶ Un’ultima precisazione: sul foglietto
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c’era proprio «Aprire un negozio di fumetti». ¶ Una
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finché c’è ancora un sogno di scorta da
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mia ex moglie abbozzò un sorriso, ma subito dopo
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Matilde e le rivolse un breve sorriso. «La prossima
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a voi.» ¶ Mario fece un rapido giro per riempire
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moglie. ¶ «Forse c’è un significato dietro tutto questo
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lei c’era sempre un motivo se alla fine
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motivo se alla fine un figlio non arrivava, una
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chiedere il permesso a un camice bianco e non
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e non hanno installato un’app sull’iPhone per
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causa, non c’è un perché, nessuno sa il
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a provare ad avere un figlio e ora ci
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per mettere al mondo un figlio, serve un buon
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mondo un figlio, serve un buon numero di spermatozoi
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il canto seducente di un giovane utero che per
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Le dedicherò più di un capitolo, non ora, però
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nel frattempo ha ottenuto un nome, Pari, e la
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in fondo, non è un mio parente. Ma se
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della truppa ed è un susseguirsi di baci, abbracci
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senza alzarsi ed esclama un poco convinto «Come sei
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acquistata da Renata Ferrara un paio di inverni fa
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Perché basta che per un motivo o per l
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l’avvenimento che a un certo punto ti ha
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corridoio di casa, da un lato mia madre e
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cui nutrirsi davvero. ¶ Come un opossum ¶ Un anno fa
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davvero. ¶ Come un opossum ¶ Un anno fa mia moglie
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e le rivolsi solo un rapido cenno del capo
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con voce glaciale. ¶ «Solo un attimo» risposi e tornai
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schermo. L’indomani avevo un appuntamento importante in ufficio
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aria, come a chiedere un istante ancora di pazienza
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sarei lasciato andare a un urlo di sorpresa e
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ancora, a distanza di un anno, ha la forza
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quando mi chiudeva in un angolo e con il
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sguardo. Per fortuna, a un certo punto io sono
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ho detto? Mi scopo un altro.» ¶ Ma io non
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per tre volte in un minuto, lei che nei
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all’urlo in questione, un urlo continuato, disumano, liberatorio
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scoparla senza sosta, come un opossum. ¶ Mi sono spesso
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se l’opossum sia un grande amatore o un
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un grande amatore o un fedele servitore. ¶ Ma torniamo
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Restammo a guardarci per un tempo che mi parve
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mi venne da chiederle un’unica cosa. ¶ «Stai ovulando
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L’albero ha dato un solo frutto ¶ Ho trascorso
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presto e conviene aspettare un altro po’, e infine
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poco da fare, sono un anticipatario cronico. Quando mia
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casa Ferrara, mi basta un’occhiata per capire che
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c’è nessuno, e un senso di disagio inizia
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che è successo? Sei un po’ pallido». ¶ È il
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prendendo i piatti da un pensile. Appena mi vede
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non ricambio, faccio solo un impercettibile movimento del capo
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Il confronto col mio un po’ mi fa girare
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Ferrara è sempre stato un trionfo di succhi alla
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non potrebbe essere altrimenti! Un domani sulla lapide di
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amo la frutta tropicale: un tempo mia madre mi
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sempre dal supermercato con un bel casco di banane
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mele. ¶ Mia moglie assomiglia un po’ a mia madre
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capace di mettermi vicino un nuovo superiore, come se
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avevo bisogno, fuorché di un capo. ¶ Mi verso il
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importante da dirci. Per un istante ho pensato che
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letto. Papà rimase per un po’ in piedi sulla
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dove rimase per oltre un mese, al termine del
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albero marcio ha dato un solo frutto prima di
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ed è magro come un’alice. Mario è anche
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che sarei stato io, un giorno, a decidere del
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voluto sapere. ¶ Papà a un certo punto prese carta
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Curia, pregando (per usare un eufemismo) il papa in
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come si fa con un vecchio zio rimbambito. Dopo
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vecchio zio rimbambito. Dopo un po’, tuttavia, giunse la
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solo perché mi rendeva un estraneo nella mia stessa
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la carta «Stai fermo un turno». ¶ Il Gaviscon in
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all’epoca era sì un ragazzino con gli occhiali
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parlare.» ¶ «Parlare?» ripetei come un pappagallo. ¶ «Sì, per via
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andai da mio padre. ¶ Un così appena sussurrato ¶ «Ehi
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una ragazza asiatica con un viso celestiale e due
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i miei fratelli evidenziano un benessere psicofisico invidiabile. Ed
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scelta da raccontare. Per un periodo si è presentato
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disse che aveva fatto un brutto sogno, sorrisi e
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a intervalli regolari per un inverno, e mai mi
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suoi silenzi e di un così appena sussurrato. Non
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Sembra il nome di un traghetto.» ¶ «Stupido» rispose con
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traghetto.» ¶ «Stupido» rispose con un mezzo sorriso, dandomi una
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a Flor. ¶ Si scambiarono un saluto. ¶ «Allora?» insistetti. ¶ «Mamma
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Peccato che non sia un po’ più sveglio, è
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fare che?» ¶ «A comprare un biglietto aereo per Helsinki
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Ehi» esclamai, «addirittura? Per un finlandese col nome da
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comunque con lei ho un rapporto diverso. A quei
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ormai è tardi. Fra un paio di anni vorrei
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scenetta? Non poteva fare un testamento come tutti?» esclama
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fratello mi guarda con un mezzo sorriso, come a
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c’era di fare un annuncio del genere se
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effetti, non è stata un’idea geniale, ma sentivo
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voi.» ¶ Lui sorride solo un istante e dà un
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un istante e dà un altro morso al frutto
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salotto sembrano provenire da un mondo lontano. ¶ «Che dovrei
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sospira e si volta un istante a guardare il
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inutile parlarne. Ho fatto un errore, e non è
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realtà, ci segue sempre un passo indietro e si
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rifugiarmi alla ricerca di un po’ di conforto scelsi
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di credere che esistesse un posto nel mondo dove
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dove tutto sembrava avere un senso. Così, quando mi
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e Clara, mi accolsero un po’ stupiti (non era
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non riuscire ad avere un figlio che, con ogni
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per i figli. Sono un collante naturale. Senza di
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nel quale avevo cercato un approdo non era poi
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a dormire, ché fra un paio d’ore Renata
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della bella Clara di un tempo. Il sorriso era
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per far posto a un’espressione accigliata e il
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una donna e dopo un po’ te ne ritrovi
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te ne ritrovi accanto un’altra. E tu parli
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le uscite, la spensieratezza, un film la sera. Tutto
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mano. «Forse dovevate aspettare un altro po’. Siete giovani
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finalmente libera? Non senti un formicolio nella pancia?» ¶ Meditai
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può essere...» ¶ Giovanni bevve un sorso di birra, si
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Mi sono innamorato di un’altra». ¶ Rimasi a guardarlo
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in realtà sono solo un vigliacco: la mia infedeltà
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poco pronunciato e a un sorriso. Mi bastava questo
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appagato, per spostare sempre un po’ più in là
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invece, che fa? Ha un marito?» ¶ «Malaika? Marito? Noo
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sarei stato per sempre un impiegato annoiato e un
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un impiegato annoiato e un marito addormentato, non avrei
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dato il via a un cambiamento epocale. ¶ Nonostante la
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debole di pancia, avere un’allergia alla muffa, o
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esempio che diamo a un figlio è ben più
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odierai e, infine, dopo un lungo percorso, forse mi
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non la biasimo, con un padre del genere!» ¶ Avrei
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se fosse bastato avere un genitore manchevole per uscire
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l’argomento e offrirle un caffè, che lei pretese
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pretese di bere in un bicchierino di plastica. ¶ Quando
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mia madre né Matilde. ¶ Un problema di non facile
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leggere Le correzioni, di un certo Franzen, che mia
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che avrei potuto trarre un insegnamento dalla vicenda e
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ti lasciano a lungo un bel livido. ¶ Per farlo
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fratellino mezzo matto, senza un lavoro e una donna
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si fosse presentata con un nano travestito da Führer
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da Obi a prendere un po’ d’erba.» ¶ «Grande
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Valerio si avvicinò di un passo e replicò: «Be
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qui?» ¶ «Sì, almeno per un po’, se non ti
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a rendere il tutto un po’ più leggero. ¶ «Vi
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Flor incredula. Poi a un certo punto si alzò
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visibilmente sollevato. «Mi faresti un grande favore.» Quindi mi
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mi baciò in fronte. Un attimo prima di andarsene
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volta sola.» ¶ Restammo per un po’ in silenzio, le
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da solo.» ¶ «Eh già, un’altra trovata alla Erri
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il silenzio, e dopo un po’ lei riprese a
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subito, mi ha scritto un amico di Barcellona. Però
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effetti, non è male...» ¶ Un attimo dopo Flor puntò
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sa che c’hai un’erezione!» ¶ «Ma che dici
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che dici?» ¶ «Allora hai un bel giocattolo lì sotto
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momento giusto per chiudere un discorso aperto da trent
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No.» ¶ «L’ho incontrata un paio di settimane fa
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una promessa?» farfugliò dopo un po’ Flor con la
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ma con tale Rebecca, un’amica di mia sorella
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i capelli rasati su un lato e lunghi sull
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di prossimo titolare di un negozio di fumetti. ¶ A
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appuntamento con Flor in un bar. Si era detta
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bianche e fredde in un luogo di culto per
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larga. Però, c’è un però. È che io
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mi si attaccò come un polpo e, quando Flor
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mio fianco. La guardai un po’ imbarazzato. «Be’, tu
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Essere nelle mani di un’assatanata avrebbe dovuto farmi
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Il mio record con un corpo nuovo, difatti, era
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Chi?! Rebecca.» ¶ «Sì, è un po’ pazza, in effetti
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nulla?» ¶ Flor rispose con un secco no, poi mi
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negli occhi. ¶ Le offrii un succo di frutta e
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Valdemar? E che è, un vichingo?» ¶ «Quasi, è finlandese
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bicchiere e mi offrì un sigaro. Infine, attaccò: «Erri
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concedeva. Ora avevo davanti un vecchio che aveva vissuto
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pesante alle spalle e un lavoro che aveva finito
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sono qui per chiederti un aiuto, nient’altro.» ¶ Buttò
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nient’altro.» ¶ Buttò giù un sorso di vino. «Mi
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al vento, che avevamo un figlio cui badare, che
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se possibile, avresti trascorso un’infanzia peggiore di quella
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fumettista, sapevo che era un’idea quasi irrealizzabile, eppure
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irrealizzabile, eppure accolsi con un po’ di delusione la
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tua madre» rispose con un mezzo sorriso. ¶ Avrei potuto
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Quell’idea che avevi un po’ di tempo fa
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non era altro che un adulto disilluso dalla vita
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vita. Alla fine sfilò un foglietto consumato e stinto
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dispose sul tavolo. Per un istante mi si bloccò
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tuo favore per diventare un fumettista.» ¶ «Dove lo hai
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che venissi a chiedermi un aiuto. E al secondo
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scritto ’fumetteria’. Per aprire un negozio di fumetti l
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che non ha avuto un’infanzia felice. Basta con
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il momento di riscuoterli». ¶ Un primo bilancio ¶ E così
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bilancio ¶ E così, d’un tratto, a quarant’anni