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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Tre operai, 1934

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
1
1934
i pochi passanti hanno un’aria stanca, annebbiata. ¶ Al
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1934
di nuovo troppo facilmente un saluto le sfugge dalla
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1934
si rade sbirciandosi in un frammento di specchio, che
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1934
finestra diventa per lei un compagno, di cui sente
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1934
una stretta di mano, un timido addio che si
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1934
aria estiva insieme a un sospiro di pentimento: doveva
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1934
ad agire così da un banale desiderio di “provare
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1934
lei ha sofferto. Ma un sentimento di pietà, mista
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1934
apre il cuore ad un soffio di speranza incerta
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1934
che vuol prorompere come un grido. Sì, basta con
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1934
abbastanza dura. C’è un bel dire che la
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1934
tirare avanti. ¶ Dopo appena un anno dalla loro unione
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1934
il cuore. Invece dopo un mese, passato tra la
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1934
so per esperienza: più un organismo è malato, più
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1934
si salvi, meglio di un essere sano. ¶ Giorgio si
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1934
giovedì per vedere finalmente un volto amico, per parlare
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1934
che la salutava con un banale sorriso sulle labbra
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1934
il cappotto stinto, dà un bacio a Pippetto e
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1934
l’intenzione di fare un’accurata ispezione al suo
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1934
smorfia. ¶ Dopo aver messo un po’ d’ordine nella
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1934
e non ci hanno un centesimo; e fanno debiti
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1934
ti bacia; ora sta un poco meglio colle viscere
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1934
riesco più a farmi un vestito. Basta non ho
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1934
ogni qualche minuto e un sibilo lungo, assordante. Poi
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1934
ancora da cacciare in un angolo, e più niente
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1934
rende più triste; e un torpore per le membra
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1934
di coppale: bisognerebbe farne un paio per l’estate
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1934
del parato che in un punto è rotto e
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1934
è una bambina con un grosso uovo in braccio
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1934
braccio; e sull’altra un treno con un soldato
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1934
altra un treno con un soldato che saluta sorridente
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1934
cartoline è appesa a un laccio rosso la fotografia
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1934
e la coperta con un lembo ripiegato le si
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1934
dalla finestra aperta viene un’aria calda, di strada
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1934
danno la voce da un capo all’altro della
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1934
gialli e rossi che un ragazzo vende all’angolo
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1934
agli operai; quelli sono un’altra cosa; e voi
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1934
che questo consiglio celasse un’allusione troppo diretta contro
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1934
di questo itinerario come un nodo nel suo animo
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1934
Lentamente le si insinua un odio per questa gente
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1934
ha lasciata sola? Cerca un motivo che lo giustifichi
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1934
La domenica è dappertutto, un uomo soffia in una
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1934
viene subito sopraffatto da un altro; farlo entrare e
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1934
voltandosi alla finestra, accenna un saluto con la mano
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1934
l’uno dall’altra. Un abisso di sentimenti è
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1934
cose... Il problema è un altro, ma quale? Non
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1934
smorte. Dalla strada sale un rumore di carri e
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1934
Elisa decide di trovare un pretesto per partire. Arriva
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1934
estrarrebbe una e tirerebbe un colpo: i dimostranti guardano
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1934
i manifestini che ha un po’ per tutte le
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1934
per tutte le tasche. Un agente gli è alle
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1934
gli è alle spalle; un altro davanti a sandwich
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1934
lo conoscono già per un rivoltoso? Teodoro ha il
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1934
carte da Napoli. Dopo un breve interrogatorio lo hanno
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1934
lo hanno spedito con un carrozzone alla Questura centrale
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1934
poi ci sta pure un altro fatto che io
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1934
che mi potresti tenere un po’ compagnia, invece devi
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1934
parte ed io da un’altra come due estranei
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1934
la stazione pare d’un tratto svuotata, un corpo
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1934
d’un tratto svuotata, un corpo immoto con i
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1934
aveva sperato di fare, un giorno. Crede che mi
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1934
Ora ce l’ha un’occupazione! Parte: va a
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1934
è tenuto costantemente ad un livello basso, a causa
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1934
esistenza. Credevano di fare un lavoro inutile, e pensavano
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1934
quelle voci pacate diventavano un gorgoglio ossessionante. Le spalle
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1934
lo aiutò ad ottenere un impiego nella Fabbrica P
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1934
ogni altro fenomeno diventa un semplice bacillo visto al
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1934
intellettuali e di cultura. ¶ Un giorno Teodoro dice ad
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1934
che bisogna organizzarsi, prendere un’iniziativa, dimostrare che anche
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1934
francese, e lo considerano un mezzo fallito. Vedono in
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1934
tutto quello che per un uomo come Teodoro è
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1934
perché vi ha raccomandato un amico... Se fosse stato
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1934
amico... Se fosse stato un altro, a quest’ora
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1934
verso le baracche. Ode un vociare rauco, poi più
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1934
risollevino al pari di un’onda sulla spiaggia. La
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1934
più placido, monotono. ¶ Ad un tratto gli strilli si
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1934
alle baracche c’è un capitano della Marina e
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1934
capitano della Marina e un maresciallo che osservano due
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1934
il maresciallo scrive in un registro, che regge premendolo
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1934
e venti per... aspetta un po’... per... uno e
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1934
perché ci avevo sempre un pensiero per te. Invece
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1934
seduto sul letto, con un piede sulla sedia. Sente
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1934
lettera ti debbo comunicare un’altra disavventura. Oggi, pare
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1934
Teodoro.” ¶ XII ¶ Anna trova un uomo che le vuole
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1934
le vuole bene ed un impiego ¶ Passò molto tempo
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1934
prima che Anna trovasse un lavoro confacente al suo
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1934
Roma, dove aveva fatto un po’ tutti i mestieri
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1934
e li aspettava, sognando un lavoro non faticoso, che
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1934
faticoso, che non richiedesse un particolare tirocinio: “maschera” in
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1934
particolare tirocinio: “maschera” in un cinema, uno di quei
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1934
di lei su di un registro: ¶ «Quanti anni avete
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1934
incontro festevole, tutti avevano un sorriso sulle labbra. ¶ Con
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1934
gli occhi aperti, mentre un velo di lagrime le
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1934
suo cuore c’è un palpito che si fa
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1934
quel giorno di scorgere un uomo alla finestra di
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1934
sorride e le accenna un saluto. Anna risponde impacciata
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1934
e lo conduce in un retrobottega, che ha l
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1934
ha l’aspetto di un albergo diurno, per le
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1934
di vetro. Si sente un odore di acido e
100
1934
e di sapone. A un richiamo dell’uomo, una
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1934
davanti a Teodoro. ¶ «Prepara un bagno al signore. Al
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1934
del manicure e fa un giochetto, infilando le dita
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1934
va animandosi sottopelle. Stanno un poco in silenzio, guardinghi
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1934
stanzino, che si pulisce un’unghia con la lunga
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1934
la donna: ha acquistato un tono calmo, cordiale. ¶ «Mio
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1934
il barbiere e in un modo o nell’altro
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1934
è che noialtri, in un piccolo centro come questo
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1934
Ma io... C’è un’altra mentalità da noi
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1934
va in giro con un uomo. Ma qui basta
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1934
voialtri, in genere.» ¶ È un invito. Come regolarsi? Accoglierlo
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1934
trovarsi di fronte ad un tipo di donna a
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1934
attira a sé in un nuovo abbraccio. Appena sente
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1934
convinse che senza conoscere un mestiere, non avrebbe mai
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1934
l’aveva obbligato ad un vero lavoro. Allo stato
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1934
uno di noi abbia un lavoro.» ¶ «Ma no, hai
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1934
che io non conosco un mestiere.» ¶ La sera stessa
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1934
bucato. ¶ Teodoro gira per un pezzo, lungo la strada
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1934
nell’interno del salone un ragazzo che pulisce gli
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1934
pagarmi gli studi. Era un uomo!...» e arrossisce, come
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1934
se le udisse da un altro quelle parole. ¶ «Ecco
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1934
Ma gli pare d’un tratto così vergognoso e
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1934
come alla ricerca di un’ispirazione, infine abbassarsi sul
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1934
appallottolandoli; legge su di un foglietto qualche cosa e
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1934
una cosa urgente.» ¶ Dopo un po’ il ragazzo è
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1934
se potete andare voi un momento da lui.» L
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1934
e poi quasi in un orecchio: «Catello, se vuole
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1934
infine soffia: «È appena un amico... Capito?» ¶ «Voi diceste
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1934
egli sarebbe tornato da un momento all’altro a
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1934
ma l’idea di un tiro a scopo di
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1934
fortunato» dice questi dandogli un colpetto sulla spalla. «Ho
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1934
detto alcune parole in un orecchio, aggiunge: «Ma, vi
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1934
di questa cosa. Sentite un mio consiglio; acqua in
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1934
anzi, principalmente con questi. Un giorno vi ricorderete di
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1934
Di uno che cerca un pacifico lavoro la vita
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1934
vita può farne anche un rivoluzionario ¶ Di punto in
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1934
idea, Teodoro è diventato un rivoluzionario: lo hanno fatto
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1934
abbia avuto dalla vita un semplice impiego, e lui
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1934
abbia avuto dalla vita un incarico. ¶ Una sola cosa
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1934
agisce, ora realizza. Ha un programma netto; e tuttavia
140
1934
riesce ad afferrarlo d’un colpo, panoramicamente: anzi, quando
141
1934
a che fare con un farabutto. Ora che poteva
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1934
poteva dimostrarsi amico, inviandogli un piccolo aiuto, finge di
143
1934
può più rivolgersi per un aiuto? Ad Anna ha
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1934
le strade hanno acquistato un aspetto desolato. Teodoro è
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1934
Può darsi. Ma ho un presentimento: che non combineremo
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1934
a piantar tenda in un altro posto?» Risalgono nella
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1934
avventura? Necessità di crearsi un avvenire? Chi sa dirlo
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1934
meno in lei d’un tratto la forza di
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1934
loro non si svegliava un terribile complesso d’inferiorità
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1934
di essere caduta in un mondo nuovo, ove la
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1934
di qualcuno che cercava un’operaia o una impiegata
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1934
riusciva a recarsi in un posto, o era tardi
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1934
ammalata. Stava per ottenere un posto come maschera in
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1934
posto come maschera in un cinematografo (questo mestiere le
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1934
consigli, se vuol trovare un buon lavoro: «Sentite a
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1934
rincasano frettolosi. Entra in un bar, che ha due
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1934
già brilla: «Se vuoi un po’ di marsala?» fa
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1934
ma proprio non bevo.» ¶ «Un goccetto non ti farà
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1934
ha casa. Questo è un locale che non si
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1934
può benissimo mettersi con un quartuccio davanti e passare
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1934
più ti può svegliare un paio di volte la
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1934
strilli, ti puoi fare un sonno che vale un
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1934
un sonno che vale un tesoro.» ¶ «Ah, sì?» fa
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1934
qui t’insegno io un posto dove con una
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1934
liretta secca puoi avere un bel letto.» ¶ Una volta
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1934
la donna, senza nemmeno un’ombra di orgoglio e
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1934
al primo piano di un palazzetto sgangherato. Attraversano una
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1934
pancia all’aria, in un’atmosfera calda e pesante
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1934
il terzo.» Si sente un rintocco ad un orologio
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1934
sente un rintocco ad un orologio a muro, ed
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1934
orologio a muro, ed un fruscio: un vecchio si
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1934
muro, ed un fruscio: un vecchio si rivolta nel
173
1934
in tutti i sensi. Un po’ di luce viene
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1934
di scostarsi, rincantucciarsi in un posto isolato, ma l
175
1934
niente. Ma basta che un ginocchio dell’amica la
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1934
il giorno appresso domanderà un consiglio all’amica: ma
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1934
prima per sé? ¶ Sente un fruscio per la stanza
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1934
le palpebre e scorge un’ombra aggirarsi, frugando nel
179
1934
nel buio. Cosa fa? Un uomo. Rovista e si
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1934
del suo cuore. Dopo un po’ ella vede di
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1934
batte più forte. Ode un leggero trepestio e le
182
1934
e le grida di un bambino. È il figlio
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1934
con quel bambino!» grida un’altra. In breve le
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1934
e si guardano l’un l’altra con occhi
185
1934
sul principio dell’autunno: un autunno rigido e bizzarro
186
1934
i nuovi quartieri. È un rettangolo di case chiare
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1934
nelle mani. Domandano ad un operaio quale direzione debbano
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1934
Il numero nove indica un negozio di barbiere, non
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1934
attorno sorpresi. Li accoglie un uomo grasso con la
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1934
quale cerca anche lui un posticino. Si adatterebbe come
191
1934
adatterebbe come me ad un lavoro qualsiasi. Sapete, il
192
1934
una volta!» Si ferma un poco, per riflettere, e
193
1934
Uno di essi ha un cappotto grigio e il
194
1934
buona volta che sono un disoccupato, un buono a
195
1934
che sono un disoccupato, un buono a nulla, senza
196
1934
piedi scoperti, gambe scoperte; un piccolo sforzo, ed eccola
197
1934
fisiche possa piacere, immagina un uomo che veda lei
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1934
immaginazione, riesce a evocare un lieve rossore alle guance
199
1934
A rischio di buscarti un malanno!» la guarda rapidamente
200
1934
tutti e due da un’idea che s’incontra
201
1934
a parlare? ¶ Siede, con un profondo sospiro, al fianco
202
1934
fa con gli occhi un giro rapido, fermandosi per
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1934
non rincaserà» dice a un tratto. «S’è fatta
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1934
cerca di attrarla per un braccio, ma ella gli
205
1934
si sente naufragare in un groviglio di panni che
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1934
scivolarle fredda sul seno. Un ginocchio, rimasto inchiodato nell
207
1934
sembra di soffocare in un pianto convulso. ¶ VI ¶ Teodoro
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1934
e nell’aria circola un odore di sapone da
209
1934
poggia a scolare su un’incerata a fiori, scorticata
210
1934
sole che circola, sembra un caffè balneare; mentre il
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1934
pare una scuola o un ufficio. Essi sono soli
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1934
suo conto» dice a un tratto Teodoro, fingendo di
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1934
per forza?» ¶ «No, dicevo un’altra cosa. Domani al
214
1934
di capirmi?... Andrò in un posto qualunque; fosse anche
215
1934
Che posso imparare? È un mestiere quello?» ¶ «Ma potresti
216
1934
quello?» ¶ «Ma potresti trovare un’occupazione a Napoli stessa
217
1934
ti toglierai di dosso un peso.) «Senti» riprende a
218
1934
che sentirsi trattato come un cretino e un debosciato
219
1934
come un cretino e un debosciato.» E si sovviene
220
1934
il padre ripeteva sempre: un figlio di operaio non
221
1934
Egli non vuol essere un operaio; o meglio vorrebbe
222
1934
sua figura tagliata su un fondo chiaro di sole
223
1934
Martino che gli pare un uomo coraggioso e intelligente
224
1934
non abbia pensato a un divertimento, ad una gita
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1934
strisciolina azzurra di mare, un pezzo di molo e
226
1934
della dogana. Ogni tanto un vaporetto nero solca la
227
1934
le dice, «vorrei fare un viaggio, un viaggetto di
228
1934
vorrei fare un viaggio, un viaggetto di pochi giorni
229
1934
e confuse. Si sente un odore di mele cotte
230
1934
mani. ¶ «Ma io ho un presentimento. Una cosa nel
231
1934
la gola serrata da un singhiozzo che non gli
232
1934
lavori e vi mandi un aiuto? ¶ Ma tutto questo
233
1934
mano. Si salutano con un cenno; ma appena Teodoro
234
1934
prende tale una rabbia. Un giorno stavo pulendo la
235
1934
il principale: “Marco, sentite un po’” mi fa. Io
236
1934
griglia, sto sudato come un accidente e...” “Oh!” fa
237
1934
con la spalla da un lato. Io, con santa
238
1934
Lavoro mi ha fatto un biglietto di raccomandazione per
239
1934
ma intanto pensa: guarda un po’ la fortuna; quando
240
1934
giuro che mi fa un piacere enorme. Tu sai
241
1934
scatola di cipria di un colore giallo pallido, che
242
1934
mettere per il momento un materasso qui, su questo
243
1934
solo mettendo Teodoro su un piano di coscienza si
244
1934
da fare a sistemargli un letto alla meglio sul
245
1934
e dal cuscino emana un profumo che egli già
246
1934
corpo, il letto diventa un prato, il guanciale è
247
1934
quando lo arrangiarono su un divano come questo; alle
248
1934
domenica: si ritrova ad un angolo di strada dove
249
1934
grida e bestemmia per un nonnulla: che farà ora
250
1934
una banchina vuota, su un mare scuro e calmo
251
1934
non aveva trovato ancora un lavoro; ma presto, certo
252
1934
presto mi sistemerò, in un posto qualunque, perché così
253
1934
dolce e buona e un po’ petulante, Teodoro notava
254
1934
mente era altrove; come un uccello capriccioso saltava di
255
1934
Il danaro è come un fermacarte, ferma l’attenzione
256
1934
perché tacessero. Ed ecco un’intera serata perduta. Maria
257
1934
Per carità! Sposarmi con un operaio? Fossi matta! Allora
258
1934
che gli manca ad un operaio? Non è forse
259
1934
operaio? Non è forse un uomo come tutti gli
260
1934
e con soldi.» ¶ «È un po’ difficile» diceva Anna
261
1934
In quel periodo leggeva un po’ di tutto e
262
1934
operai; e lui era un operaio. Un operaio, lui
263
1934
lui era un operaio. Un operaio, lui? senza lavoro
264
1934
operaio, lui? senza lavoro? Un borghese che non lavora
265
1934
non lavora è sempre un borghese, ma un operaio
266
1934
sempre un borghese, ma un operaio disoccupato non è
267
1934
disoccupato non è più un operaio. E che cos
268
1934
come si può definirlo un operaio che non lavora
269
1934
amico. Spesso passava da un libro all’altro, da
270
1934
libro all’altro, da un opuscolo ad una vecchia
271
1934
In quei giorni apriva un po’ a caso i
272
1934
pubblicato dalla «Critica sociale»; un numero della «Lotta di
273
1934
del 1895, in cui spiccava un articolo di Oddino Morgari
274
1934
spande per l’aria un odore nauseante, insieme a
275
1934
odore nauseante, insieme a un assordante rumore di macchine
276
1934
passano davanti. Hanno tutti un lavoro per trovarsi ancora
277
1934
Buona sera, Teodoro!»; è un operaio della LIMA, che
278
1934
Sì, è vero: è un pezzo che non ci
279
1934
ombrelli a dieci lire, un vero affare, tutto in
280
1934
comperato del sapone e un metro di elastico. ¶ A
281
1934
che non sei più un bambino e ora devi
282
1934
che ti blandisce, e un padre crumiro, che predica
283
1934
stanza. Dal cortile viene un rumore di panni strofinati
284
1934
la stanza si diffonde un odore di aglio fritto
285
1934
del piazzale, c’è un fanale tra gli alberi
286
1934
sembra sollevarsi ora da un lato, ora dall’altro
287
1934
e si ferma sopra un albero, come una stellina
288
1934
Maria fa mulinello con un guanto nell’aria e
289
1934
luminose come stelle. Compera un giornale, benché non abbia
290
1934
sul nastro è fiorito un profilo di montagne. Della
291
1934
Per sbucciarla deve cercarsi un coltello in fondo ad
292
1934
coltello in fondo ad un cassetto che puzza di
293
1934
metterei al balcone per un mese. ¶ A letto tenta
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i suoi progetti di un avvenire migliore? Non vedeva
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era incamminato potesse sbucare un giorno all’affermazione, all
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può venir fuori che un operaio. E lui voleva
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qualcosa di più di un semplice operaio, perché aveva
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n’era aggiunta adesso un’altra: un’aspirazione politica
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aggiunta adesso un’altra: un’aspirazione politica, imprecisa, vaga
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sotto il vento di un’indifferenza mostruosa. La sua
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trovare in se stesso un momento di equilibrio, un
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un momento di equilibrio, un attimo di riposo che
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lo ha visto?” Ma un giorno ritorna all’improvviso
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della finestra vi è un muro bianco dipinto di
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di casa. Non ha un programma, e si chiede
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ormai è fuori, e un ritorno gli sembra altrettanto
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panico: che tempaccio, dite un po’. Si ficca le
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ha sul quadrante bianco un trenino con una lunga
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passi che corrono tra un fanale e l’altro
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Gli viene al cuore un’allegria strana; comincia a
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uomini si lava in un catino d’acqua calda
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destra il livello spruzza un filo di vapore che
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giù il manometro con un segno rosso sul sei
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tardi. La fontana è un lago, in cui il
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leggere ventate. Teodoro sente un tinnire di chiavi; e
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e si ferma. Vede un uomo uscire di corsa
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ti ho trovato, ho un bel... dare appuntamento; e
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voce lì dentro acquisti un suono così sgradevole. ¶ «È
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e non ho fatto un soldo!» ¶ Poi non più
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Il fiato rattenuto per un po’ diventa grosso, e
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la propria voce dopo un periodo di silenzio e
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silenzio e di emozione. Un rumore di spiccioli ricontati
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di Maria; ma anche un po’ di Anna ¶ Teodoro
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se ne vede che un puntino rosso. L’acqua
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averla? eh, c’è un rigore, oggi!” Finora egli
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saper resistere! Nel porto un vaporetto nero procede lento
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vita che vogliono. Basterebbe un po’ di danaro per
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sue condizioni sono peggiorate – un tantino al di sopra
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pensiero se ne insinua un altro: se io invece
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di aiutarmi? In fondo un po’ di bene gliene
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Vuoi che ti faccia un caffè?» ¶ «Lascia stare, non
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a parte gli scherzi, un buon caffè gli farebbe
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e attillata. ¶ «E dimmi un po’» domanda lei, «cosa
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si china Teodoro getta un’occhiata nella scollatura, e
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credo!» interrompe lei con un certo disappunto. «Anzi, vedi
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lo specchio c’è un pettine sdentato, una lama
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baracconi da fiera e un organetto che suona lentamente
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lavanderia, che sorge dietro un muro dipinto di rosa
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fiero poiché Teodoro è un bel ragazzo. ¶ «Non vi
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di fuori si sente un puzzo di muffa e
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di latta brilla su un mucchio di rifiuti. Dietro
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una vera fabbrica con un complesso macchinario, invece si
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invece si trova in un ambiente stretto, macchine panciute
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Vogliono sapere se è un crumiro. Dalle vasche gomitoli
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lanternini: sembra fumo d’un incendio. Qualche muro è
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principali, tornati appena da un lungo viaggio; e i
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neppure a guardarlo troppo: un’occhiata furba, e via
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che alle scarpe, a un bel paio di scarpe
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è anche Anna in un angolo che aspetta di
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la grondaia che fa un lungo scolo di ruggine
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tanto s’annunzia con un lungo fischio; pare che
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schiena. Teodoro è già un operaio. Sabato prenderà la
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comprerà molte cose; forse un paio di scarpe, e
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delle mutande, e possibilmente un paio di calze di
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impossibile, eppure non esiste un sindacato dei lavandai. È
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a che cosa serva un sindacato. ¶ Il sabato Teodoro
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Ora» dice Maria ad un tratto, «mi dovete scusare
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rivolta a Teodoro. «È un tipo buffissimo; però è
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che adesso frequento, ma un signore!, mi voleva portare
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sua mano che ghermisce un angolo del soffitto ogni
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Fuggirono alla ricerca di un riparo, lasciando la colazione
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ora si accontenterebbe di un qualunque lavoro ¶ Appena sveglio
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sfilacciate, in mezzo ad un bucato, sorto, come d
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Nello specchio gli appare un’altra stanza e il
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padre lo ferma per un braccio e, guardandolo fisso
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non ti va... scegline un altro... Ma in casa
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via, senza accennarle neppure un saluto, e senza notare
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sulla parete, accanto ad un pupazzo crocifisso. La strada
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Ricomincia a piovere. Quando un operaio va in cerca
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costretto a ripararsi sotto un porticato. Davanti gli passano
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di fronte, panni d’un incerto bucato che attraverso
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dei magazzini Sonnino, sarà un ebreo questo, è padrone
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sulla strada come in un corridoio di casa. Non
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ferma sulla porta di un dolciere e anche lei
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soldi, metterò da parte un tanto al mese per
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periferia, dove ogni tanto un tram passa veloce, scampanellando
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trascurato da lei per un uomo più ricco che
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grosso per l’emozione: un odore di carne al
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cercando» fa lui con un certo disappunto per questa
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questa prima domanda. «Cerco un lavoro un poco più
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domanda. «Cerco un lavoro un poco più decente; e
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perfino che Maria, in un certo modo, debba essere
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ode il rumore di un tram che si avvicina
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del Tribunale su cui un manifesto si ripete centinaia
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si ferma davanti a un’osteria, che s’affaccia
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affaccia alla strada con un quadrato di luce gialla
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tocca la fronte, e un brivido le corre per
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il corridoio e getta un’occhiata nella camera. Teodoro
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calvo; il chimico Russolo, un tipo con le lenti
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Teodoro miranti a dare un volto e un corpo
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dare un volto e un corpo all’impresa che
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di dare alla propaganda un carattere contrastante con le
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essi la rivoluzione è un affare di ordinaria amministrazione
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quello che ti aspetta un giorno!» e non si
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meglio credono che sia un bene quando vedono queste
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Ma le baracche erano un fatto positivo... Risolto quello
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rimanderà lo sciopero» fa un altro. ¶ Su questo tono
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si discute per circa un’ora; e Teodoro s
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tentativo ha urtato contro un’ostinazione paurosa: il piano
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mio posto. M’importa un cavolo di quello che
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avevo pensato, che seguendo un piano di propaganda... (nuova
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interruzione da parte d’un giovanotto che indossa una
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viso contratto, come per un grande sforzo: la tensione
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e cerca di prendere un atteggiamento indifferente; e più
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gli s’indurisce in un’espressione falsa. Quando finirà
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idea chiara. ¶ Elisa, in un angolo del corridoio, dorme
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di lei ha fatto un rigagnolo d’acqua che
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lei che non sono un fallito e che potrei
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tu? Sei, non so, un tipo sentimentale...» Con uno
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viso: quella faccia d’un colorito indefinibile, quegli occhi
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non ottiene da lei un sorriso. E lei si
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luce e pare a un tratto che i rumori
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cancellare quella immagine con un’altra: la pioggia che
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la pace; anche lui un caffè, una sigaretta e
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sigaretta e, porco mondo, un po’ di respiro anche
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vestito da marinaio, con un’àncora di filo bianco
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poter passare. «Piuttosto dicci un poco dove hai il
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cose... Mentre guarda in un cassetto, il chimico dice
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sue unghie che hanno un cerchietto nero; i vetri
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che pendono ritorti da un grosso isolatore. Si sente
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lui. S’è mostrato un vile! E cosa avrebbe
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alla testa; e d’un tratto, quasi se avesse
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le nazionali, che hanno un bel sapore forte, e
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con una mano a un tavolo, gli tira un
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un tavolo, gli tira un pugno. Corrono a reggerlo
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ancora fresca; e, d’un tratto, la visione di
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sbattuti dal vento, in un pomeriggio di piombo; e
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conti con Teodoro. Ordisce un piano col meccanico e
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se ne stanno in un vecchio deposito a dirigere
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energicamente di partecipare a un’impresa che ha del
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cosa può passare come un episodio della lotta, ed
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si fermano sul ponte; un vento gelido li avvolge
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ascelle per riscaldarsele. ¶ «Di’ un po’» dice poi al
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soffiandosi nel pugno, «stabiliamo un segnale; a cose fatte
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addosso a Teodoro, con un balzo tappa la bocca
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forti aspirate; e d’un tratto, un tonfo. Un
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e d’un tratto, un tonfo. Un odore forte
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un tratto, un tonfo. Un odore forte gli sale
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e sa che tra un’ora passerà il treno
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ora soltanto si è un po’ calmato, ma fa
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Napoli si nasconderà in un posto sicuro. Se pensa
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ho pensato che dando un po’ di forza al
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giocano alle carte. Ritrovare un poco di calma, di
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più trovato; e indovina un po’ chi l’aveva
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l’aveva preso?» ¶ In un’ora così mattutina Teodoro
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le ha spedito più un soldo. È giorno ormai
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chiara annunzia il sole. Un uomo su una scala
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su una scala attacca un manifesto di pubblicità per
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nel cartello si vede un mare azzurro con strisce
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si sta soli in un gran silenzio. Gli pare
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quelli che non hanno un lavoro, e girano, girano
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cercano. E ogni tanto un salto nella realtà, per
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nella realtà, per scansare un tram o un’automobile
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scansare un tram o un’automobile; ed eccoli diventar
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tutti gli altri abbiano un lavoro e siano felici
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all’ufficio; e hanno un fine, uno scopo da
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sa come. Guardata male un po’ da tutti per
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Teodoro; o almeno in un suo scritto dove dicesse
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difficile ottenerlo, e invece un giorno Anna incontrò Marco
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tra l’erba, in un prato senza fine, solo
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la città era come un filo di fuoco: tu
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nell’aria. Entrarono in un caffè sistemato con un
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un caffè sistemato con un terrazzo sulla strada, fra
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che si sollevava da un concertino nascosto tra le
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e rossi, come sotto un gran sole. ¶ Dopo quegli
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hanno arrangiato su di un vecchio divano a fiori
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solo col ragazzo, prende un giornale illustrato e gli
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delle porte: è come un bucato ritirato in fretta
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di salotto formato da un divano, da una poltrona
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s’ingegna d’inventare un gioco per distrarlo; si
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è odore di medicinali. Un bicchiere d’acqua, forse
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e incandescenti. Tutto in un bicchiere; e Marco lo
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bambino che sorride appena un poco, e richiude gli
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testa in una mano; un altro ha la camicia
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uno di essi dopo un po’. «V’è successo
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Voi siete bianco come un morto, che è, non
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forza di rispondere: appoggia un fianco alla ringhiera, poi
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morto Pippetto!» dice dopo un lungo silenzio. Ma ora
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sta più sicuri, è un vero pericolo mandarli a
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i capelli, credetemi!» ¶ «Scusatemi un momento» dice uno degli
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e frastuono. C’è un lavoro di sterro nella
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quale pare che venga un odore di ruggine e
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ora parla sempre di un brevetto e non se
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questo che non trova un minuto di tempo per
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di tempo per cercarsi un nuovo lavoro più redditizio
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non penso. Era anche un tuo amico, dopotutto.» ¶ XV
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collina di Posillipo, in un punto dove essa scende
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personale vide in lui un giovane volenteroso e s
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per le conserve alimentari. Un uomo burbero lo accompagnò
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fili di acqua lucente. Un olezzo acido, misto all
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capisce subito quando uno un lavoro non lo sa
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che avrebbe soldi e un avvenire sicuro! Eccolo invece
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suoni e voci di un grammofono. La bambina che
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e Maria che indossa un abito corto e attillato
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ho fatto di straordinario?... Un po’ di guerra? E
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Ah, bene» dice a un tratto Teodoro, fissando la
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vi è stato mai un vero amore. «Fu necessaria
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con Marco!» dice a un tratto. «Perché avevo un
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un tratto. «Perché avevo un bambino; dovevo curarlo. Invece
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ora, il diciotto, fa un anno; e da allora