Carlo Bernari, Tre operai, 1934
concordanze di «un»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1934 | i pochi passanti hanno un’aria stanca, annebbiata. ¶ Al | ||
2 | 1934 | di nuovo troppo facilmente un saluto le sfugge dalla | ||
3 | 1934 | si rade sbirciandosi in un frammento di specchio, che | ||
4 | 1934 | finestra diventa per lei un compagno, di cui sente | ||
5 | 1934 | una stretta di mano, un timido addio che si | ||
6 | 1934 | aria estiva insieme a un sospiro di pentimento: doveva | ||
7 | 1934 | ad agire così da un banale desiderio di “provare | ||
8 | 1934 | lei ha sofferto. Ma un sentimento di pietà, mista | ||
9 | 1934 | apre il cuore ad un soffio di speranza incerta | ||
10 | 1934 | che vuol prorompere come un grido. Sì, basta con | ||
11 | 1934 | abbastanza dura. C’è un bel dire che la | ||
12 | 1934 | tirare avanti. ¶ Dopo appena un anno dalla loro unione | ||
13 | 1934 | il cuore. Invece dopo un mese, passato tra la | ||
14 | 1934 | so per esperienza: più un organismo è malato, più | ||
15 | 1934 | si salvi, meglio di un essere sano. ¶ Giorgio si | ||
16 | 1934 | giovedì per vedere finalmente un volto amico, per parlare | ||
17 | 1934 | che la salutava con un banale sorriso sulle labbra | ||
18 | 1934 | il cappotto stinto, dà un bacio a Pippetto e | ||
19 | 1934 | l’intenzione di fare un’accurata ispezione al suo | ||
20 | 1934 | smorfia. ¶ Dopo aver messo un po’ d’ordine nella | ||
21 | 1934 | e non ci hanno un centesimo; e fanno debiti | ||
22 | 1934 | ti bacia; ora sta un poco meglio colle viscere | ||
23 | 1934 | riesco più a farmi un vestito. Basta non ho | ||
24 | 1934 | ogni qualche minuto e un sibilo lungo, assordante. Poi | ||
25 | 1934 | ancora da cacciare in un angolo, e più niente | ||
26 | 1934 | rende più triste; e un torpore per le membra | ||
27 | 1934 | di coppale: bisognerebbe farne un paio per l’estate | ||
28 | 1934 | del parato che in un punto è rotto e | ||
29 | 1934 | è una bambina con un grosso uovo in braccio | ||
30 | 1934 | braccio; e sull’altra un treno con un soldato | ||
31 | 1934 | altra un treno con un soldato che saluta sorridente | ||
32 | 1934 | cartoline è appesa a un laccio rosso la fotografia | ||
33 | 1934 | e la coperta con un lembo ripiegato le si | ||
34 | 1934 | dalla finestra aperta viene un’aria calda, di strada | ||
35 | 1934 | danno la voce da un capo all’altro della | ||
36 | 1934 | gialli e rossi che un ragazzo vende all’angolo | ||
37 | 1934 | agli operai; quelli sono un’altra cosa; e voi | ||
38 | 1934 | che questo consiglio celasse un’allusione troppo diretta contro | ||
39 | 1934 | di questo itinerario come un nodo nel suo animo | ||
40 | 1934 | Lentamente le si insinua un odio per questa gente | ||
41 | 1934 | ha lasciata sola? Cerca un motivo che lo giustifichi | ||
42 | 1934 | La domenica è dappertutto, un uomo soffia in una | ||
43 | 1934 | viene subito sopraffatto da un altro; farlo entrare e | ||
44 | 1934 | voltandosi alla finestra, accenna un saluto con la mano | ||
45 | 1934 | l’uno dall’altra. Un abisso di sentimenti è | ||
46 | 1934 | cose... Il problema è un altro, ma quale? Non | ||
47 | 1934 | smorte. Dalla strada sale un rumore di carri e | ||
48 | 1934 | Elisa decide di trovare un pretesto per partire. Arriva | ||
49 | 1934 | estrarrebbe una e tirerebbe un colpo: i dimostranti guardano | ||
50 | 1934 | i manifestini che ha un po’ per tutte le | ||
51 | 1934 | per tutte le tasche. Un agente gli è alle | ||
52 | 1934 | gli è alle spalle; un altro davanti a sandwich | ||
53 | 1934 | lo conoscono già per un rivoltoso? Teodoro ha il | ||
54 | 1934 | carte da Napoli. Dopo un breve interrogatorio lo hanno | ||
55 | 1934 | lo hanno spedito con un carrozzone alla Questura centrale | ||
56 | 1934 | poi ci sta pure un altro fatto che io | ||
57 | 1934 | che mi potresti tenere un po’ compagnia, invece devi | ||
58 | 1934 | parte ed io da un’altra come due estranei | ||
59 | 1934 | la stazione pare d’un tratto svuotata, un corpo | ||
60 | 1934 | d’un tratto svuotata, un corpo immoto con i | ||
61 | 1934 | aveva sperato di fare, un giorno. Crede che mi | ||
62 | 1934 | Ora ce l’ha un’occupazione! Parte: va a | ||
63 | 1934 | è tenuto costantemente ad un livello basso, a causa | ||
64 | 1934 | esistenza. Credevano di fare un lavoro inutile, e pensavano | ||
65 | 1934 | quelle voci pacate diventavano un gorgoglio ossessionante. Le spalle | ||
66 | 1934 | lo aiutò ad ottenere un impiego nella Fabbrica P | ||
67 | 1934 | ogni altro fenomeno diventa un semplice bacillo visto al | ||
68 | 1934 | intellettuali e di cultura. ¶ Un giorno Teodoro dice ad | ||
69 | 1934 | che bisogna organizzarsi, prendere un’iniziativa, dimostrare che anche | ||
70 | 1934 | francese, e lo considerano un mezzo fallito. Vedono in | ||
71 | 1934 | tutto quello che per un uomo come Teodoro è | ||
72 | 1934 | perché vi ha raccomandato un amico... Se fosse stato | ||
73 | 1934 | amico... Se fosse stato un altro, a quest’ora | ||
74 | 1934 | verso le baracche. Ode un vociare rauco, poi più | ||
75 | 1934 | risollevino al pari di un’onda sulla spiaggia. La | ||
76 | 1934 | più placido, monotono. ¶ Ad un tratto gli strilli si | ||
77 | 1934 | alle baracche c’è un capitano della Marina e | ||
78 | 1934 | capitano della Marina e un maresciallo che osservano due | ||
79 | 1934 | il maresciallo scrive in un registro, che regge premendolo | ||
80 | 1934 | e venti per... aspetta un po’... per... uno e | ||
81 | 1934 | perché ci avevo sempre un pensiero per te. Invece | ||
82 | 1934 | seduto sul letto, con un piede sulla sedia. Sente | ||
83 | 1934 | lettera ti debbo comunicare un’altra disavventura. Oggi, pare | ||
84 | 1934 | Teodoro.” ¶ XII ¶ Anna trova un uomo che le vuole | ||
85 | 1934 | le vuole bene ed un impiego ¶ Passò molto tempo | ||
86 | 1934 | prima che Anna trovasse un lavoro confacente al suo | ||
87 | 1934 | Roma, dove aveva fatto un po’ tutti i mestieri | ||
88 | 1934 | e li aspettava, sognando un lavoro non faticoso, che | ||
89 | 1934 | faticoso, che non richiedesse un particolare tirocinio: “maschera” in | ||
90 | 1934 | particolare tirocinio: “maschera” in un cinema, uno di quei | ||
91 | 1934 | di lei su di un registro: ¶ «Quanti anni avete | ||
92 | 1934 | incontro festevole, tutti avevano un sorriso sulle labbra. ¶ Con | ||
93 | 1934 | gli occhi aperti, mentre un velo di lagrime le | ||
94 | 1934 | suo cuore c’è un palpito che si fa | ||
95 | 1934 | quel giorno di scorgere un uomo alla finestra di | ||
96 | 1934 | sorride e le accenna un saluto. Anna risponde impacciata | ||
97 | 1934 | e lo conduce in un retrobottega, che ha l | ||
98 | 1934 | ha l’aspetto di un albergo diurno, per le | ||
99 | 1934 | di vetro. Si sente un odore di acido e | ||
100 | 1934 | e di sapone. A un richiamo dell’uomo, una | ||
101 | 1934 | davanti a Teodoro. ¶ «Prepara un bagno al signore. Al | ||
102 | 1934 | del manicure e fa un giochetto, infilando le dita | ||
103 | 1934 | va animandosi sottopelle. Stanno un poco in silenzio, guardinghi | ||
104 | 1934 | stanzino, che si pulisce un’unghia con la lunga | ||
105 | 1934 | la donna: ha acquistato un tono calmo, cordiale. ¶ «Mio | ||
106 | 1934 | il barbiere e in un modo o nell’altro | ||
107 | 1934 | è che noialtri, in un piccolo centro come questo | ||
108 | 1934 | Ma io... C’è un’altra mentalità da noi | ||
109 | 1934 | va in giro con un uomo. Ma qui basta | ||
110 | 1934 | voialtri, in genere.» ¶ È un invito. Come regolarsi? Accoglierlo | ||
111 | 1934 | trovarsi di fronte ad un tipo di donna a | ||
112 | 1934 | attira a sé in un nuovo abbraccio. Appena sente | ||
113 | 1934 | convinse che senza conoscere un mestiere, non avrebbe mai | ||
114 | 1934 | l’aveva obbligato ad un vero lavoro. Allo stato | ||
115 | 1934 | uno di noi abbia un lavoro.» ¶ «Ma no, hai | ||
116 | 1934 | che io non conosco un mestiere.» ¶ La sera stessa | ||
117 | 1934 | bucato. ¶ Teodoro gira per un pezzo, lungo la strada | ||
118 | 1934 | nell’interno del salone un ragazzo che pulisce gli | ||
119 | 1934 | pagarmi gli studi. Era un uomo!...» e arrossisce, come | ||
120 | 1934 | se le udisse da un altro quelle parole. ¶ «Ecco | ||
121 | 1934 | Ma gli pare d’un tratto così vergognoso e | ||
122 | 1934 | come alla ricerca di un’ispirazione, infine abbassarsi sul | ||
123 | 1934 | appallottolandoli; legge su di un foglietto qualche cosa e | ||
124 | 1934 | una cosa urgente.» ¶ Dopo un po’ il ragazzo è | ||
125 | 1934 | se potete andare voi un momento da lui.» L | ||
126 | 1934 | e poi quasi in un orecchio: «Catello, se vuole | ||
127 | 1934 | infine soffia: «È appena un amico... Capito?» ¶ «Voi diceste | ||
128 | 1934 | egli sarebbe tornato da un momento all’altro a | ||
129 | 1934 | ma l’idea di un tiro a scopo di | ||
130 | 1934 | fortunato» dice questi dandogli un colpetto sulla spalla. «Ho | ||
131 | 1934 | detto alcune parole in un orecchio, aggiunge: «Ma, vi | ||
132 | 1934 | di questa cosa. Sentite un mio consiglio; acqua in | ||
133 | 1934 | anzi, principalmente con questi. Un giorno vi ricorderete di | ||
134 | 1934 | Di uno che cerca un pacifico lavoro la vita | ||
135 | 1934 | vita può farne anche un rivoluzionario ¶ Di punto in | ||
136 | 1934 | idea, Teodoro è diventato un rivoluzionario: lo hanno fatto | ||
137 | 1934 | abbia avuto dalla vita un semplice impiego, e lui | ||
138 | 1934 | abbia avuto dalla vita un incarico. ¶ Una sola cosa | ||
139 | 1934 | agisce, ora realizza. Ha un programma netto; e tuttavia | ||
140 | 1934 | riesce ad afferrarlo d’un colpo, panoramicamente: anzi, quando | ||
141 | 1934 | a che fare con un farabutto. Ora che poteva | ||
142 | 1934 | poteva dimostrarsi amico, inviandogli un piccolo aiuto, finge di | ||
143 | 1934 | può più rivolgersi per un aiuto? Ad Anna ha | ||
144 | 1934 | le strade hanno acquistato un aspetto desolato. Teodoro è | ||
145 | 1934 | Può darsi. Ma ho un presentimento: che non combineremo | ||
146 | 1934 | a piantar tenda in un altro posto?» Risalgono nella | ||
147 | 1934 | avventura? Necessità di crearsi un avvenire? Chi sa dirlo | ||
148 | 1934 | meno in lei d’un tratto la forza di | ||
149 | 1934 | loro non si svegliava un terribile complesso d’inferiorità | ||
150 | 1934 | di essere caduta in un mondo nuovo, ove la | ||
151 | 1934 | di qualcuno che cercava un’operaia o una impiegata | ||
152 | 1934 | riusciva a recarsi in un posto, o era tardi | ||
153 | 1934 | ammalata. Stava per ottenere un posto come maschera in | ||
154 | 1934 | posto come maschera in un cinematografo (questo mestiere le | ||
155 | 1934 | consigli, se vuol trovare un buon lavoro: «Sentite a | ||
156 | 1934 | rincasano frettolosi. Entra in un bar, che ha due | ||
157 | 1934 | già brilla: «Se vuoi un po’ di marsala?» fa | ||
158 | 1934 | ma proprio non bevo.» ¶ «Un goccetto non ti farà | ||
159 | 1934 | ha casa. Questo è un locale che non si | ||
160 | 1934 | può benissimo mettersi con un quartuccio davanti e passare | ||
161 | 1934 | più ti può svegliare un paio di volte la | ||
162 | 1934 | strilli, ti puoi fare un sonno che vale un | ||
163 | 1934 | un sonno che vale un tesoro.» ¶ «Ah, sì?» fa | ||
164 | 1934 | qui t’insegno io un posto dove con una | ||
165 | 1934 | liretta secca puoi avere un bel letto.» ¶ Una volta | ||
166 | 1934 | la donna, senza nemmeno un’ombra di orgoglio e | ||
167 | 1934 | al primo piano di un palazzetto sgangherato. Attraversano una | ||
168 | 1934 | pancia all’aria, in un’atmosfera calda e pesante | ||
169 | 1934 | il terzo.» Si sente un rintocco ad un orologio | ||
170 | 1934 | sente un rintocco ad un orologio a muro, ed | ||
171 | 1934 | orologio a muro, ed un fruscio: un vecchio si | ||
172 | 1934 | muro, ed un fruscio: un vecchio si rivolta nel | ||
173 | 1934 | in tutti i sensi. Un po’ di luce viene | ||
174 | 1934 | di scostarsi, rincantucciarsi in un posto isolato, ma l | ||
175 | 1934 | niente. Ma basta che un ginocchio dell’amica la | ||
176 | 1934 | il giorno appresso domanderà un consiglio all’amica: ma | ||
177 | 1934 | prima per sé? ¶ Sente un fruscio per la stanza | ||
178 | 1934 | le palpebre e scorge un’ombra aggirarsi, frugando nel | ||
179 | 1934 | nel buio. Cosa fa? Un uomo. Rovista e si | ||
180 | 1934 | del suo cuore. Dopo un po’ ella vede di | ||
181 | 1934 | batte più forte. Ode un leggero trepestio e le | ||
182 | 1934 | e le grida di un bambino. È il figlio | ||
183 | 1934 | con quel bambino!» grida un’altra. In breve le | ||
184 | 1934 | e si guardano l’un l’altra con occhi | ||
185 | 1934 | sul principio dell’autunno: un autunno rigido e bizzarro | ||
186 | 1934 | i nuovi quartieri. È un rettangolo di case chiare | ||
187 | 1934 | nelle mani. Domandano ad un operaio quale direzione debbano | ||
188 | 1934 | Il numero nove indica un negozio di barbiere, non | ||
189 | 1934 | attorno sorpresi. Li accoglie un uomo grasso con la | ||
190 | 1934 | quale cerca anche lui un posticino. Si adatterebbe come | ||
191 | 1934 | adatterebbe come me ad un lavoro qualsiasi. Sapete, il | ||
192 | 1934 | una volta!» Si ferma un poco, per riflettere, e | ||
193 | 1934 | Uno di essi ha un cappotto grigio e il | ||
194 | 1934 | buona volta che sono un disoccupato, un buono a | ||
195 | 1934 | che sono un disoccupato, un buono a nulla, senza | ||
196 | 1934 | piedi scoperti, gambe scoperte; un piccolo sforzo, ed eccola | ||
197 | 1934 | fisiche possa piacere, immagina un uomo che veda lei | ||
198 | 1934 | immaginazione, riesce a evocare un lieve rossore alle guance | ||
199 | 1934 | A rischio di buscarti un malanno!» la guarda rapidamente | ||
200 | 1934 | tutti e due da un’idea che s’incontra | ||
201 | 1934 | a parlare? ¶ Siede, con un profondo sospiro, al fianco | ||
202 | 1934 | fa con gli occhi un giro rapido, fermandosi per | ||
203 | 1934 | non rincaserà» dice a un tratto. «S’è fatta | ||
204 | 1934 | cerca di attrarla per un braccio, ma ella gli | ||
205 | 1934 | si sente naufragare in un groviglio di panni che | ||
206 | 1934 | scivolarle fredda sul seno. Un ginocchio, rimasto inchiodato nell | ||
207 | 1934 | sembra di soffocare in un pianto convulso. ¶ VI ¶ Teodoro | ||
208 | 1934 | e nell’aria circola un odore di sapone da | ||
209 | 1934 | poggia a scolare su un’incerata a fiori, scorticata | ||
210 | 1934 | sole che circola, sembra un caffè balneare; mentre il | ||
211 | 1934 | pare una scuola o un ufficio. Essi sono soli | ||
212 | 1934 | suo conto» dice a un tratto Teodoro, fingendo di | ||
213 | 1934 | per forza?» ¶ «No, dicevo un’altra cosa. Domani al | ||
214 | 1934 | di capirmi?... Andrò in un posto qualunque; fosse anche | ||
215 | 1934 | Che posso imparare? È un mestiere quello?» ¶ «Ma potresti | ||
216 | 1934 | quello?» ¶ «Ma potresti trovare un’occupazione a Napoli stessa | ||
217 | 1934 | ti toglierai di dosso un peso.) «Senti» riprende a | ||
218 | 1934 | che sentirsi trattato come un cretino e un debosciato | ||
219 | 1934 | come un cretino e un debosciato.» E si sovviene | ||
220 | 1934 | il padre ripeteva sempre: un figlio di operaio non | ||
221 | 1934 | Egli non vuol essere un operaio; o meglio vorrebbe | ||
222 | 1934 | sua figura tagliata su un fondo chiaro di sole | ||
223 | 1934 | Martino che gli pare un uomo coraggioso e intelligente | ||
224 | 1934 | non abbia pensato a un divertimento, ad una gita | ||
225 | 1934 | strisciolina azzurra di mare, un pezzo di molo e | ||
226 | 1934 | della dogana. Ogni tanto un vaporetto nero solca la | ||
227 | 1934 | le dice, «vorrei fare un viaggio, un viaggetto di | ||
228 | 1934 | vorrei fare un viaggio, un viaggetto di pochi giorni | ||
229 | 1934 | e confuse. Si sente un odore di mele cotte | ||
230 | 1934 | mani. ¶ «Ma io ho un presentimento. Una cosa nel | ||
231 | 1934 | la gola serrata da un singhiozzo che non gli | ||
232 | 1934 | lavori e vi mandi un aiuto? ¶ Ma tutto questo | ||
233 | 1934 | mano. Si salutano con un cenno; ma appena Teodoro | ||
234 | 1934 | prende tale una rabbia. Un giorno stavo pulendo la | ||
235 | 1934 | il principale: “Marco, sentite un po’” mi fa. Io | ||
236 | 1934 | griglia, sto sudato come un accidente e...” “Oh!” fa | ||
237 | 1934 | con la spalla da un lato. Io, con santa | ||
238 | 1934 | Lavoro mi ha fatto un biglietto di raccomandazione per | ||
239 | 1934 | ma intanto pensa: guarda un po’ la fortuna; quando | ||
240 | 1934 | giuro che mi fa un piacere enorme. Tu sai | ||
241 | 1934 | scatola di cipria di un colore giallo pallido, che | ||
242 | 1934 | mettere per il momento un materasso qui, su questo | ||
243 | 1934 | solo mettendo Teodoro su un piano di coscienza si | ||
244 | 1934 | da fare a sistemargli un letto alla meglio sul | ||
245 | 1934 | e dal cuscino emana un profumo che egli già | ||
246 | 1934 | corpo, il letto diventa un prato, il guanciale è | ||
247 | 1934 | quando lo arrangiarono su un divano come questo; alle | ||
248 | 1934 | domenica: si ritrova ad un angolo di strada dove | ||
249 | 1934 | grida e bestemmia per un nonnulla: che farà ora | ||
250 | 1934 | una banchina vuota, su un mare scuro e calmo | ||
251 | 1934 | non aveva trovato ancora un lavoro; ma presto, certo | ||
252 | 1934 | presto mi sistemerò, in un posto qualunque, perché così | ||
253 | 1934 | dolce e buona e un po’ petulante, Teodoro notava | ||
254 | 1934 | mente era altrove; come un uccello capriccioso saltava di | ||
255 | 1934 | Il danaro è come un fermacarte, ferma l’attenzione | ||
256 | 1934 | perché tacessero. Ed ecco un’intera serata perduta. Maria | ||
257 | 1934 | Per carità! Sposarmi con un operaio? Fossi matta! Allora | ||
258 | 1934 | che gli manca ad un operaio? Non è forse | ||
259 | 1934 | operaio? Non è forse un uomo come tutti gli | ||
260 | 1934 | e con soldi.» ¶ «È un po’ difficile» diceva Anna | ||
261 | 1934 | In quel periodo leggeva un po’ di tutto e | ||
262 | 1934 | operai; e lui era un operaio. Un operaio, lui | ||
263 | 1934 | lui era un operaio. Un operaio, lui? senza lavoro | ||
264 | 1934 | operaio, lui? senza lavoro? Un borghese che non lavora | ||
265 | 1934 | non lavora è sempre un borghese, ma un operaio | ||
266 | 1934 | sempre un borghese, ma un operaio disoccupato non è | ||
267 | 1934 | disoccupato non è più un operaio. E che cos | ||
268 | 1934 | come si può definirlo un operaio che non lavora | ||
269 | 1934 | amico. Spesso passava da un libro all’altro, da | ||
270 | 1934 | libro all’altro, da un opuscolo ad una vecchia | ||
271 | 1934 | In quei giorni apriva un po’ a caso i | ||
272 | 1934 | pubblicato dalla «Critica sociale»; un numero della «Lotta di | ||
273 | 1934 | del 1895, in cui spiccava un articolo di Oddino Morgari | ||
274 | 1934 | spande per l’aria un odore nauseante, insieme a | ||
275 | 1934 | odore nauseante, insieme a un assordante rumore di macchine | ||
276 | 1934 | passano davanti. Hanno tutti un lavoro per trovarsi ancora | ||
277 | 1934 | Buona sera, Teodoro!»; è un operaio della LIMA, che | ||
278 | 1934 | Sì, è vero: è un pezzo che non ci | ||
279 | 1934 | ombrelli a dieci lire, un vero affare, tutto in | ||
280 | 1934 | comperato del sapone e un metro di elastico. ¶ A | ||
281 | 1934 | che non sei più un bambino e ora devi | ||
282 | 1934 | che ti blandisce, e un padre crumiro, che predica | ||
283 | 1934 | stanza. Dal cortile viene un rumore di panni strofinati | ||
284 | 1934 | la stanza si diffonde un odore di aglio fritto | ||
285 | 1934 | del piazzale, c’è un fanale tra gli alberi | ||
286 | 1934 | sembra sollevarsi ora da un lato, ora dall’altro | ||
287 | 1934 | e si ferma sopra un albero, come una stellina | ||
288 | 1934 | Maria fa mulinello con un guanto nell’aria e | ||
289 | 1934 | luminose come stelle. Compera un giornale, benché non abbia | ||
290 | 1934 | sul nastro è fiorito un profilo di montagne. Della | ||
291 | 1934 | Per sbucciarla deve cercarsi un coltello in fondo ad | ||
292 | 1934 | coltello in fondo ad un cassetto che puzza di | ||
293 | 1934 | metterei al balcone per un mese. ¶ A letto tenta | ||
294 | 1934 | i suoi progetti di un avvenire migliore? Non vedeva | ||
295 | 1934 | era incamminato potesse sbucare un giorno all’affermazione, all | ||
296 | 1934 | può venir fuori che un operaio. E lui voleva | ||
297 | 1934 | qualcosa di più di un semplice operaio, perché aveva | ||
298 | 1934 | n’era aggiunta adesso un’altra: un’aspirazione politica | ||
299 | 1934 | aggiunta adesso un’altra: un’aspirazione politica, imprecisa, vaga | ||
300 | 1934 | sotto il vento di un’indifferenza mostruosa. La sua | ||
301 | 1934 | trovare in se stesso un momento di equilibrio, un | ||
302 | 1934 | un momento di equilibrio, un attimo di riposo che | ||
303 | 1934 | lo ha visto?” Ma un giorno ritorna all’improvviso | ||
304 | 1934 | della finestra vi è un muro bianco dipinto di | ||
305 | 1934 | di casa. Non ha un programma, e si chiede | ||
306 | 1934 | ormai è fuori, e un ritorno gli sembra altrettanto | ||
307 | 1934 | panico: che tempaccio, dite un po’. Si ficca le | ||
308 | 1934 | ha sul quadrante bianco un trenino con una lunga | ||
309 | 1934 | passi che corrono tra un fanale e l’altro | ||
310 | 1934 | Gli viene al cuore un’allegria strana; comincia a | ||
311 | 1934 | uomini si lava in un catino d’acqua calda | ||
312 | 1934 | destra il livello spruzza un filo di vapore che | ||
313 | 1934 | giù il manometro con un segno rosso sul sei | ||
314 | 1934 | tardi. La fontana è un lago, in cui il | ||
315 | 1934 | leggere ventate. Teodoro sente un tinnire di chiavi; e | ||
316 | 1934 | e si ferma. Vede un uomo uscire di corsa | ||
317 | 1934 | ti ho trovato, ho un bel... dare appuntamento; e | ||
318 | 1934 | voce lì dentro acquisti un suono così sgradevole. ¶ «È | ||
319 | 1934 | e non ho fatto un soldo!» ¶ Poi non più | ||
320 | 1934 | Il fiato rattenuto per un po’ diventa grosso, e | ||
321 | 1934 | la propria voce dopo un periodo di silenzio e | ||
322 | 1934 | silenzio e di emozione. Un rumore di spiccioli ricontati | ||
323 | 1934 | di Maria; ma anche un po’ di Anna ¶ Teodoro | ||
324 | 1934 | se ne vede che un puntino rosso. L’acqua | ||
325 | 1934 | averla? eh, c’è un rigore, oggi!” Finora egli | ||
326 | 1934 | saper resistere! Nel porto un vaporetto nero procede lento | ||
327 | 1934 | vita che vogliono. Basterebbe un po’ di danaro per | ||
328 | 1934 | sue condizioni sono peggiorate – un tantino al di sopra | ||
329 | 1934 | pensiero se ne insinua un altro: se io invece | ||
330 | 1934 | di aiutarmi? In fondo un po’ di bene gliene | ||
331 | 1934 | Vuoi che ti faccia un caffè?» ¶ «Lascia stare, non | ||
332 | 1934 | a parte gli scherzi, un buon caffè gli farebbe | ||
333 | 1934 | e attillata. ¶ «E dimmi un po’» domanda lei, «cosa | ||
334 | 1934 | si china Teodoro getta un’occhiata nella scollatura, e | ||
335 | 1934 | credo!» interrompe lei con un certo disappunto. «Anzi, vedi | ||
336 | 1934 | lo specchio c’è un pettine sdentato, una lama | ||
337 | 1934 | baracconi da fiera e un organetto che suona lentamente | ||
338 | 1934 | lavanderia, che sorge dietro un muro dipinto di rosa | ||
339 | 1934 | fiero poiché Teodoro è un bel ragazzo. ¶ «Non vi | ||
340 | 1934 | di fuori si sente un puzzo di muffa e | ||
341 | 1934 | di latta brilla su un mucchio di rifiuti. Dietro | ||
342 | 1934 | una vera fabbrica con un complesso macchinario, invece si | ||
343 | 1934 | invece si trova in un ambiente stretto, macchine panciute | ||
344 | 1934 | Vogliono sapere se è un crumiro. Dalle vasche gomitoli | ||
345 | 1934 | lanternini: sembra fumo d’un incendio. Qualche muro è | ||
346 | 1934 | principali, tornati appena da un lungo viaggio; e i | ||
347 | 1934 | neppure a guardarlo troppo: un’occhiata furba, e via | ||
348 | 1934 | che alle scarpe, a un bel paio di scarpe | ||
349 | 1934 | è anche Anna in un angolo che aspetta di | ||
350 | 1934 | la grondaia che fa un lungo scolo di ruggine | ||
351 | 1934 | tanto s’annunzia con un lungo fischio; pare che | ||
352 | 1934 | schiena. Teodoro è già un operaio. Sabato prenderà la | ||
353 | 1934 | comprerà molte cose; forse un paio di scarpe, e | ||
354 | 1934 | delle mutande, e possibilmente un paio di calze di | ||
355 | 1934 | impossibile, eppure non esiste un sindacato dei lavandai. È | ||
356 | 1934 | a che cosa serva un sindacato. ¶ Il sabato Teodoro | ||
357 | 1934 | Ora» dice Maria ad un tratto, «mi dovete scusare | ||
358 | 1934 | rivolta a Teodoro. «È un tipo buffissimo; però è | ||
359 | 1934 | che adesso frequento, ma un signore!, mi voleva portare | ||
360 | 1934 | sua mano che ghermisce un angolo del soffitto ogni | ||
361 | 1934 | Fuggirono alla ricerca di un riparo, lasciando la colazione | ||
362 | 1934 | ora si accontenterebbe di un qualunque lavoro ¶ Appena sveglio | ||
363 | 1934 | sfilacciate, in mezzo ad un bucato, sorto, come d | ||
364 | 1934 | Nello specchio gli appare un’altra stanza e il | ||
365 | 1934 | padre lo ferma per un braccio e, guardandolo fisso | ||
366 | 1934 | non ti va... scegline un altro... Ma in casa | ||
367 | 1934 | via, senza accennarle neppure un saluto, e senza notare | ||
368 | 1934 | sulla parete, accanto ad un pupazzo crocifisso. La strada | ||
369 | 1934 | Ricomincia a piovere. Quando un operaio va in cerca | ||
370 | 1934 | costretto a ripararsi sotto un porticato. Davanti gli passano | ||
371 | 1934 | di fronte, panni d’un incerto bucato che attraverso | ||
372 | 1934 | dei magazzini Sonnino, sarà un ebreo questo, è padrone | ||
373 | 1934 | sulla strada come in un corridoio di casa. Non | ||
374 | 1934 | ferma sulla porta di un dolciere e anche lei | ||
375 | 1934 | soldi, metterò da parte un tanto al mese per | ||
376 | 1934 | periferia, dove ogni tanto un tram passa veloce, scampanellando | ||
377 | 1934 | trascurato da lei per un uomo più ricco che | ||
378 | 1934 | grosso per l’emozione: un odore di carne al | ||
379 | 1934 | cercando» fa lui con un certo disappunto per questa | ||
380 | 1934 | questa prima domanda. «Cerco un lavoro un poco più | ||
381 | 1934 | domanda. «Cerco un lavoro un poco più decente; e | ||
382 | 1934 | perfino che Maria, in un certo modo, debba essere | ||
383 | 1934 | ode il rumore di un tram che si avvicina | ||
384 | 1934 | del Tribunale su cui un manifesto si ripete centinaia | ||
385 | 1934 | si ferma davanti a un’osteria, che s’affaccia | ||
386 | 1934 | affaccia alla strada con un quadrato di luce gialla | ||
387 | 1934 | tocca la fronte, e un brivido le corre per | ||
388 | 1934 | il corridoio e getta un’occhiata nella camera. Teodoro | ||
389 | 1934 | calvo; il chimico Russolo, un tipo con le lenti | ||
390 | 1934 | Teodoro miranti a dare un volto e un corpo | ||
391 | 1934 | dare un volto e un corpo all’impresa che | ||
392 | 1934 | di dare alla propaganda un carattere contrastante con le | ||
393 | 1934 | essi la rivoluzione è un affare di ordinaria amministrazione | ||
394 | 1934 | quello che ti aspetta un giorno!» e non si | ||
395 | 1934 | meglio credono che sia un bene quando vedono queste | ||
396 | 1934 | Ma le baracche erano un fatto positivo... Risolto quello | ||
397 | 1934 | rimanderà lo sciopero» fa un altro. ¶ Su questo tono | ||
398 | 1934 | si discute per circa un’ora; e Teodoro s | ||
399 | 1934 | tentativo ha urtato contro un’ostinazione paurosa: il piano | ||
400 | 1934 | mio posto. M’importa un cavolo di quello che | ||
401 | 1934 | avevo pensato, che seguendo un piano di propaganda... (nuova | ||
402 | 1934 | interruzione da parte d’un giovanotto che indossa una | ||
403 | 1934 | viso contratto, come per un grande sforzo: la tensione | ||
404 | 1934 | e cerca di prendere un atteggiamento indifferente; e più | ||
405 | 1934 | gli s’indurisce in un’espressione falsa. Quando finirà | ||
406 | 1934 | idea chiara. ¶ Elisa, in un angolo del corridoio, dorme | ||
407 | 1934 | di lei ha fatto un rigagnolo d’acqua che | ||
408 | 1934 | lei che non sono un fallito e che potrei | ||
409 | 1934 | tu? Sei, non so, un tipo sentimentale...» Con uno | ||
410 | 1934 | viso: quella faccia d’un colorito indefinibile, quegli occhi | ||
411 | 1934 | non ottiene da lei un sorriso. E lei si | ||
412 | 1934 | luce e pare a un tratto che i rumori | ||
413 | 1934 | cancellare quella immagine con un’altra: la pioggia che | ||
414 | 1934 | la pace; anche lui un caffè, una sigaretta e | ||
415 | 1934 | sigaretta e, porco mondo, un po’ di respiro anche | ||
416 | 1934 | vestito da marinaio, con un’àncora di filo bianco | ||
417 | 1934 | poter passare. «Piuttosto dicci un poco dove hai il | ||
418 | 1934 | cose... Mentre guarda in un cassetto, il chimico dice | ||
419 | 1934 | sue unghie che hanno un cerchietto nero; i vetri | ||
420 | 1934 | che pendono ritorti da un grosso isolatore. Si sente | ||
421 | 1934 | lui. S’è mostrato un vile! E cosa avrebbe | ||
422 | 1934 | alla testa; e d’un tratto, quasi se avesse | ||
423 | 1934 | le nazionali, che hanno un bel sapore forte, e | ||
424 | 1934 | con una mano a un tavolo, gli tira un | ||
425 | 1934 | un tavolo, gli tira un pugno. Corrono a reggerlo | ||
426 | 1934 | ancora fresca; e, d’un tratto, la visione di | ||
427 | 1934 | sbattuti dal vento, in un pomeriggio di piombo; e | ||
428 | 1934 | conti con Teodoro. Ordisce un piano col meccanico e | ||
429 | 1934 | se ne stanno in un vecchio deposito a dirigere | ||
430 | 1934 | energicamente di partecipare a un’impresa che ha del | ||
431 | 1934 | cosa può passare come un episodio della lotta, ed | ||
432 | 1934 | si fermano sul ponte; un vento gelido li avvolge | ||
433 | 1934 | ascelle per riscaldarsele. ¶ «Di’ un po’» dice poi al | ||
434 | 1934 | soffiandosi nel pugno, «stabiliamo un segnale; a cose fatte | ||
435 | 1934 | addosso a Teodoro, con un balzo tappa la bocca | ||
436 | 1934 | forti aspirate; e d’un tratto, un tonfo. Un | ||
437 | 1934 | e d’un tratto, un tonfo. Un odore forte | ||
438 | 1934 | un tratto, un tonfo. Un odore forte gli sale | ||
439 | 1934 | e sa che tra un’ora passerà il treno | ||
440 | 1934 | ora soltanto si è un po’ calmato, ma fa | ||
441 | 1934 | Napoli si nasconderà in un posto sicuro. Se pensa | ||
442 | 1934 | ho pensato che dando un po’ di forza al | ||
443 | 1934 | giocano alle carte. Ritrovare un poco di calma, di | ||
444 | 1934 | più trovato; e indovina un po’ chi l’aveva | ||
445 | 1934 | l’aveva preso?» ¶ In un’ora così mattutina Teodoro | ||
446 | 1934 | le ha spedito più un soldo. È giorno ormai | ||
447 | 1934 | chiara annunzia il sole. Un uomo su una scala | ||
448 | 1934 | su una scala attacca un manifesto di pubblicità per | ||
449 | 1934 | nel cartello si vede un mare azzurro con strisce | ||
450 | 1934 | si sta soli in un gran silenzio. Gli pare | ||
451 | 1934 | quelli che non hanno un lavoro, e girano, girano | ||
452 | 1934 | cercano. E ogni tanto un salto nella realtà, per | ||
453 | 1934 | nella realtà, per scansare un tram o un’automobile | ||
454 | 1934 | scansare un tram o un’automobile; ed eccoli diventar | ||
455 | 1934 | tutti gli altri abbiano un lavoro e siano felici | ||
456 | 1934 | all’ufficio; e hanno un fine, uno scopo da | ||
457 | 1934 | sa come. Guardata male un po’ da tutti per | ||
458 | 1934 | Teodoro; o almeno in un suo scritto dove dicesse | ||
459 | 1934 | difficile ottenerlo, e invece un giorno Anna incontrò Marco | ||
460 | 1934 | tra l’erba, in un prato senza fine, solo | ||
461 | 1934 | la città era come un filo di fuoco: tu | ||
462 | 1934 | nell’aria. Entrarono in un caffè sistemato con un | ||
463 | 1934 | un caffè sistemato con un terrazzo sulla strada, fra | ||
464 | 1934 | che si sollevava da un concertino nascosto tra le | ||
465 | 1934 | e rossi, come sotto un gran sole. ¶ Dopo quegli | ||
466 | 1934 | hanno arrangiato su di un vecchio divano a fiori | ||
467 | 1934 | solo col ragazzo, prende un giornale illustrato e gli | ||
468 | 1934 | delle porte: è come un bucato ritirato in fretta | ||
469 | 1934 | di salotto formato da un divano, da una poltrona | ||
470 | 1934 | s’ingegna d’inventare un gioco per distrarlo; si | ||
471 | 1934 | è odore di medicinali. Un bicchiere d’acqua, forse | ||
472 | 1934 | e incandescenti. Tutto in un bicchiere; e Marco lo | ||
473 | 1934 | bambino che sorride appena un poco, e richiude gli | ||
474 | 1934 | testa in una mano; un altro ha la camicia | ||
475 | 1934 | uno di essi dopo un po’. «V’è successo | ||
476 | 1934 | Voi siete bianco come un morto, che è, non | ||
477 | 1934 | forza di rispondere: appoggia un fianco alla ringhiera, poi | ||
478 | 1934 | morto Pippetto!» dice dopo un lungo silenzio. Ma ora | ||
479 | 1934 | sta più sicuri, è un vero pericolo mandarli a | ||
480 | 1934 | i capelli, credetemi!» ¶ «Scusatemi un momento» dice uno degli | ||
481 | 1934 | e frastuono. C’è un lavoro di sterro nella | ||
482 | 1934 | quale pare che venga un odore di ruggine e | ||
483 | 1934 | ora parla sempre di un brevetto e non se | ||
484 | 1934 | questo che non trova un minuto di tempo per | ||
485 | 1934 | di tempo per cercarsi un nuovo lavoro più redditizio | ||
486 | 1934 | non penso. Era anche un tuo amico, dopotutto.» ¶ XV | ||
487 | 1934 | collina di Posillipo, in un punto dove essa scende | ||
488 | 1934 | personale vide in lui un giovane volenteroso e s | ||
489 | 1934 | per le conserve alimentari. Un uomo burbero lo accompagnò | ||
490 | 1934 | fili di acqua lucente. Un olezzo acido, misto all | ||
491 | 1934 | capisce subito quando uno un lavoro non lo sa | ||
492 | 1934 | che avrebbe soldi e un avvenire sicuro! Eccolo invece | ||
493 | 1934 | suoni e voci di un grammofono. La bambina che | ||
494 | 1934 | e Maria che indossa un abito corto e attillato | ||
495 | 1934 | ho fatto di straordinario?... Un po’ di guerra? E | ||
496 | 1934 | Ah, bene» dice a un tratto Teodoro, fissando la | ||
497 | 1934 | vi è stato mai un vero amore. «Fu necessaria | ||
498 | 1934 | con Marco!» dice a un tratto. «Perché avevo un | ||
499 | 1934 | un tratto. «Perché avevo un bambino; dovevo curarlo. Invece | ||
500 | 1934 | ora, il diciotto, fa un anno; e da allora |