parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Speranzella, 1949

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
1
1949
imponeva una misura, fissava un limite nello spazio, così
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1949
mai le è accaduto; un uomo nero, dal fondo
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1949
Ih, quant’è bona!». Un altro, sfiorandola si scansa
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1949
teh, che mandolino!». E un altro, quasi gobbo, dolcemente
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1949
guarda e tace, mentre un sorriso stupidamente felice se
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1949
fu gridato da dietro un banchetto di verdura. ¶ «Dove
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1949
primo allarme. «Bastardo d’un italiano!» gridò di nuovo
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1949
che l’erbivendolo faceva un gesto a lui noto
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1949
giù dalla macchina con un balzo, e s’avviò
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1949
si riversò su di un fianco e andò a
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1949
poi lo respinse con un pugno alla gola. L
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1949
vano della sua bottega. Un buon uomo, Nannina lo
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1949
passante sulla sua verdura. Un gioco… Per fortuna, si
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1949
Nannina salì alla gola un rutto che sapeva di
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1949
a perdizione accanto ad un americano, che chi sa
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1949
farà… La realtà era un’altra, ora… E quegli
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1949
col dito teso verso un tram ancora nuovo, come
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1949
soldi e s’aspettasse un elogio; così più volte
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1949
la sua attenzione verso un angolo luminoso di mare
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1949
a fasce rosse d’un’estiva felicità. ¶ All’imbocco
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1949
aria che ingrigiva. Come un ventaglio s’era aperto
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1949
una nube verde con un’aureola di polvere si
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1949
azzurro non restava che un lumicino intenso laggiù su
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1949
Posillipo. Ma accorgendosene fu un grido: ¶ «Uèh, uèh, mio
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sono arrivata.» E dette un pugno sul braccio dell
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1949
sputò in faccia ad un passante la gomma che
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1949
l’americano e modulando un’altra emme su vari
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1949
mani dal volante, fece un piccolo inchino al parabrezza
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1949
quasi quel paesaggio fosse un suo vestito e la
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1949
Nannina. ¶ L’americano fece un sorriso a mezza bocca
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1949
mezza bocca, tirò fuori un piede, lo puntò contro
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1949
canzonetta che finiva con un ritornello: «…cheek to cheek
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1949
era; ma neppure antipatico. Un fascino l’aveva. Ma
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1949
lui al suo paese un paesaggio come questo? – dava
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1949
dal dovere di darsi un allarme al curioso contegno
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1949
il cofano si apriva un burrone, che le ruote
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1949
ad una forra, con un po’ di fumo in
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1949
disse Nannina, e con un salto fu a terra
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1949
andava a nascondersi dietro un albero per liberarsi la
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1949
si scaldava su di un fornello: una serie di
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1949
di barattoli di birra; un lungo pane quadrato per
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1949
non ne parliamo proprio, un intruglio che non so
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1949
il sergente si divertiva un mondo a vederla trangugiare
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1949
pochi sorsi a farne un’altra. Chi mai beve
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1949
una luce, ora pareva un semolino sottile tra i
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1949
centro per lasciar passare un filo lungo e tondo
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1949
Nannina si piegò ancora un poco e andò ad
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1949
tremava, come preso da un delirio. Fu in quell
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1949
per confortarsi; quantunque ora un altro timore stesse insinuandosi
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1949
mai la barca, con un Ciccillo che vale tre
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1949
arricciavano di continuo indicando un punto lontanissimo nel suo
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1949
occhi dalla luce, avevano un moto a fior di
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1949
era venuto avanti di un passo e aveva fatto
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1949
il chiromante che indossava un pastrano nuovo ricavato da
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1949
se ci riuscite prendete un rospo.» ¶ «Vivo?» ¶ «Vi vi
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1949
dette ai suoi gesti un significato più autorevole «ventiquattr
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1949
mani nella cinta come un guappo e vi fissa
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1949
porta ogni tanto porgendo un caffè ad un nottambulo
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1949
porgendo un caffè ad un nottambulo che poteva nel
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1949
alba. E fu come un alito di vento più
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1949
notte macinava caffè in un grosso macinino che teneva
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1949
le coltri e fece un lungo sbadiglio che fini
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1949
rispose all’interrogazione con un giro più affrettato di
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1949
manovella. ¶ «Ce ne voleva un’altra? Che, noi non
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1949
arrivavano c’era subito un guaio da parare. Così
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1949
i fondi per fare un’acquerella di caffè che
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1949
la pazienza. E se un moto di fastidio si
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1949
rifarsi la bocca con un sorso di caffè puro
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1949
faceva segretamente. Ma era un segreto di Pulcinella perché
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1949
A chi le chiedeva un numero donna Filomena rispondeva
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1949
sue giocate essa dopo un po’ di schermaglia si
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1949
giocateli ogni settimana.» ¶ «Ancora un po’ di pazienza, donna
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1949
avete fatto provare ad un’altra parte?» ¶ «Donn’Elví
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1949
dicendo sollevò da terra un sacchetto, di quelli Air
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1949
questo è straordinario, è un sogno.» ¶ «Ma questi» disse
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1949
Ma questi non sono un sogno.» E bevve una
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1949
ipoteche, fondiarie…» ¶ «Sicché siete un’altra volta come prima
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1949
devi credere, mi sento un altro uomo. E allora
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1949
Signor Me’, tenetevelo come un regalo. Non sono neppure
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1949
a lei. Si fa un vestito. Dov’è andata
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1949
una bella cosa che un re si deva assoggettare
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1949
dava? Ed era sempre un fasto, una gloria, era
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1949
di avercelo gli diamo un calcio. Figurati noi italiani
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1949
lo dobbiamo fare tutti un sacrificio, signor Me’. A
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1949
capito.» E raccolse in un respiro l’aria più
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1949
lo circondava. Poi trasse un pacchetto di mille lire
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1949
legate in fascio come un prezioso taccuino e porgendolo
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1949
che mi sono spremuto un bel foruncolo. E deve
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1949
cullare. Lo cullò infatti un poco, poi volgendo gli
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1949
su e giù, esitando un poco sul fianco destro
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1949
spontanea sul sinistro, cercava un accordo che la discesa
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1949
la lega a lei. Un filo magnetico; che fa
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1949
strattone che spostò d’un lato il suo fianco
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1949
occupato c’era pronta un’altra forma che accolse
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1949
fatta, lei! Ed era un’altra. Sentiva i suoi
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1949
mia signò, fino ad un certo punto, che io
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1949
sul tavolo e piegò un poco la testa sulla
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1949
anche l’onda di un respiro che d’improvviso
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1949
qui?» ¶ «Sono venuta… per un’imbasciata di donn’Elvira
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1949
io, ma lei? È un’ora giusta che aspetto
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1949
pazienza ci vuole!» fece un vecchietto vestito di nero
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1949
tenuta tanta di pazienza, un altro poco e vi
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1949
che indossava come camice un chimono estivo su di
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1949
chimono estivo su di un vestito invernale. «Avete fatto
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1949
non ci pensate più… Un’altra sera può essere
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1949
capire?» ¶ «Perché ho perduto un figlio, Nanninè, a Corfù
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1949
quando ha voluto. È un fatto questo, o no
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1949
armadi, avanzava dalla cucina un odore di broccoli lessi
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massa di capelli biondi, un casco dorato insopportabile sulla
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1949
mio meglio, buonasera» rispose un’altra voce. ¶ «Il turno
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1949
cinquantenne vedova abruzzese con un figlio disperso in Russia
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1949
giro alla ricerca di un lavoro con gli americani
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1949
tutti gli altri, con un suo carico di segreti
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1949
forza ha bisogno di un consiglio… E lui non
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1949
spendere e spandere per un posto simile, che è
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americani e se vuoi un favore devi tornare da
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1949
devi tornare da loro un’altra volta.» ¶ «Vedete, se
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1949
con gli occhiali in un gesto severo ma professionalmente
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1949
la mano sana e un tondo di luce sprigionandosi
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1949
una bambina piagnucolosa presso un rifugio antiaereo ad offrire
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1949
catenina d’oro con un’immagine sacra, che il
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1949
cominciò ad esaminarla come un guanto sporco. ¶ «Sentite, professò
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1949
mano, se posso fare un buon incontro, e poi
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1949
e poi ha detto un’altra cosa: ha detto
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1949
stato invece attratto da un’effigie a cui l
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1949
spalle, facendovi anzi sopra un’ombra irriverente. Così l
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1949
d’altri tempi, con un’elsa che non basta
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1949
il principe indossava era un miracoloso incontro di Regio
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1949
anno di vita purché un ciuffo di capelli rifiorisse
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1949
l’incertezza di tutta un’epoca. ¶ «Che bel ragazzo
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1949
passeggio! Neh, ma dimmi un poco, tu fossi monarchica
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1949
è buona, c’è un incrocio però e ci
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1949
di rame su di un libro che cominciò a
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1949
della Vergine che è un magnifico segno e dovete
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1949
segno e dovete portare un pezzetto di piombo sempre
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1949
donn’Elvira?» ¶ «Già, vediamo un poco. Appoggiate i gomiti
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1949
il mago si sporse un poco verso la porta
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1949
Che cosa avete sentito?» ¶ «Un soffio» disse Nannina. ¶ «Dove
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1949
e agitandoli disse: ¶ «Siete un soggetto. Un soggetto d
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1949
disse: ¶ «Siete un soggetto. Un soggetto d’oro. Vai
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1949
presso la sponda, in un indemoniato abbandono. ¶ Manca solo
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1949
non parli davvero, mentre un nottambulo esce e l
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1949
con la scusa di un’ultima tazza di caffè
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1949
tacchi. Era impegnata in un’aperta gara all’insonnia
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1949
lo sa se è un soldato o un generale
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1949
è un soldato o un generale… Forse non doveva
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1949
doveva essere importante, ma un sergente certamente.» ¶ «Non parlo
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1949
che si tratti di un soldato.» ¶ «Credo. È uno
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una P. sulla fronte.» ¶ «Un pezzo di giovane… Benedico
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1949
proprio una bella gente… Un poco scorbutica, forse.» ¶ «Sì
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1949
americano. ¶ «E forse anche un poco scostumata» incalzò Elvira
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1949
quella casa a portarci un americano?» ¶ «E tu lo
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1949
c’è rimasta, come un pezzo di legno, con
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stare attenti anche ad un’altra cosa.» ¶ «A che
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1949
questo lato.» ¶ «Michele è un giovanotto a momenti, Nannì
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come son finita? Con un Ciccillo a fianco che
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1949
si riconosce più» fece un sospiro gettando fuori lo
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1949
coricavi?» ¶ Nannina segnò con un’occhiata il lato destro
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1949
stava per esplodere in un solenne grazie, si contenne
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1949
parole che vogliono dire? Un caffè come dico io
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1949
Vi ho mai dato un caffè riscaldato a voi
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1949
di Dio, no, sempre un caffè di prima mano
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1949
Che brutti scherzi!» ¶ «Dammi un bel pacchetto e facciamo
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ci farei… Se fosse un poco più pulita!» ¶ «È
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1949
ma voi lasciatemela ripulire un poco e vedrete che
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1949
fece Elvira rilanciando come un amo il suo sguardo
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1949
e assopito salire come un moscone verso il cielo
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1949
Speranzella alla ricerca di un merlettino di sole o
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1949
di sole o di un terrazzino di tulle. ¶ Invece
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1949
la Cafettèra servendosi di un’espressione che tradotta significa
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1949
cominciò di lontano, con un discorso allusivo in cui
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1949
dico io? Perché è un signore, e anche quando
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1949
non se lo terrebbe un affronto. E io invece
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1949
ci voleva? Lui era un figlio di papà e
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1949
anni, ci aveva già un tiro a dodici, tutti
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1949
portone, gli avevano costruito un sistema di specchi che
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1949
caduto ai piedi. Domanda un poco chi era la
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1949
Nannina finalmente accennò ad un sorriso: ma sorrise come
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1949
aprire la bocca in un’espressione comunque che non
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1949
come si può guardare un calmo profilo di monti
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1949
profilo di monti sotto un cielo sereno, con la
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1949
tanti desideri? ¶ VIII ¶ Con un vecchio bolerino appartenuto ad
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1949
di Elvira conservava ancora un estivo sentor di pelle
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1949
i piedi infilati in un paio di sandali di
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1949
della giustizia che appena un anno fa era negli
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1949
d’una scala con un cartello fra le mani
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1949
saluto o per richiamarla un po’ sugli occhi in
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1949
gli spaghetti, si scolava un barattolo di birra che
189
1949
volta diceva che era un italo-americano. Parenti non
190
1949
tra le mani come un barile che si voglia
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1949
con una cannonata perfetta. ¶ Un castigo di Dio, perché
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1949
poi radioamatori lo sono un po’ tutti oggi e
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1949
non poteva intenderla. Aveva un suo chiasso, che rimbombava
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1949
il suo passato; finché un giorno fu fermato assieme
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1949
terzo sbarramento di controllo. Un gruppo di M.P
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1949
i lavoratori italiani ad un esame. ¶ «Fascista?» domandavano ad
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1949
uno. ¶ «Siete pazzi» diceva un altro. ¶ «Ma che, ci
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1949
la faccia forse?» diceva un terzo. ¶ Finché giunse il
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1949
mastodontico M.P. con un fazzoletto rosso al collo
200
1949
sua fortuna: ma ebbe un’effimera durata, perché venne
201
1949
ad altri Joe, con un baito di sigarette fra
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1949
dovè limitarsi a pensare un “tornerà” torbido e indolente
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1949
lungo e nero come un dito sporco. ¶ Nannina si
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1949
per starnutire e in un volo scopri il cielo
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1949
L’inverno passava da un vicolo all’altro in
206
1949
in acquazzone. Era come un vuoto umido e lei
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1949
fermata. Fu assalita da un brivido che cercò di
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1949
trapassarle il corpo come un lungo ago. Era l
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1949
misero seno che aspettava un po’ di calore per
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1949
gesto l’attenzione di un M.P. Svelto il
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1949
t’hanno trovato?» chiese un ragazzo alla sua destra
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1949
mano rude, rivelando in un palpito la maturità del
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1949
Tentavano dapprima di darsi un contegno indifferente e di
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1949
poi cercavano di assumere un volto angelico, da disarmare
215
1949
M.P. gettando in un sacco i pacchetti di
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1949
Mericano» ripetevano gettando in un altro sacco i portasigarette
217
1949
scoprivano indosso ai napoletani. ¶ Un altro gruppo di M
218
1949
davano la voce, in un ultimo disperato tentativo di
219
1949
due dita e porgendole un taccuino e una matita
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1949
le era difficile dire un indirizzo. ¶ «Dove abitate?» chiese
221
1949
sempre detto: se hai un guaio vieni da me
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1949
essa lo conosceva con un anticipo di mesi, grazie
223
1949
improvvisa? Se era appena un avviso, come tutto lasciava
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1949
supporre, era da intendersi un segno buono o maligno
225
1949
si tratta? Lo vuoi un caffè? Da quanto tempo
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1949
tempo non ti bevi un bel caffè?» ¶ Nannina sollevò
227
1949
bel caffè?» ¶ Nannina sollevò un piede dalla mattonella fredda
228
1949
e si fermò per un poco quasi fosse sul
229
1949
sono scappata? Adesso, nemmeno un’ora fa.» ¶ «Un’ora
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1949
nemmeno un’ora fa.» ¶ «Un’ora fa?» ¶ «Forse saranno
231
1949
come se volesse concedergli un riposo dopo il lungo
232
1949
permise di dire in un fiato: «Me ne so
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1949
so…» accennò appena come un’arpa la voce di
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1949
sfoglia, ecco la pagina, un po’ sbiadita, risaliva a
235
1949
aveva detto: “Una lettera – Un soldato – Un viaggio”. Sta
236
1949
Una lettera – Un soldato – Un viaggio”. Sta a vedere
237
1949
le mani, ne fece un groviglio disperato e offrendo
238
1949
E dovete aggiungere pure un’altra cosa: che mi
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1949
mi si è messo un americano appresso, ed io
240
1949
sto come una vrenzolosa». ¶ «Un soldato?» chiese Elvira, felice
241
1949
cammini sull’orlo di un abisso». ¶ L’indovino lo
242
1949
vita” di Nannina, portandovi un torbido rimorso come di
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1949
di cosa non goduta, un profumo di cosa che
244
1949
non si è fatta, un miscuglio di maschio e
245
1949
le offrono ogni giorno un po’ di baldoria nel
246
1949
ritocca le labbra, preleva un po’ di denaro dalla
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1949
quali dallo stomaco: sono un groviglio, e quel groviglio
248
1949
dita. Sembra che intimi un gigantesco “ALT” ai timidi
249
1949
del comm. Lonegro in un cartoncino che per mesi
250
1949
essa imparò a distinguere un volto serio da un
251
1949
un volto serio da un volto impupazzato. Quel giovane
252
1949
gli occhi profondi di un onesto giovane di borgata
253
1949
si sarebbe mai detto un mago; e forse avrebbe
254
1949
bello né brutto, era un uomo; non più l
255
1949
giovane di borgata, ma un operaio maturo che si
256
1949
che si avvia con un grave senso di responsabilità
257
1949
fra cinquecento feriti in un ospedale da campo, e
258
1949
Maestà il Re. Subito un capitano medico gli poggiò
259
1949
ad orciolo, si udì un tinnio di sciabole contente
260
1949
abbiamo fatto trovare? Persino un soldato che vi battezza
261
1949
di farsi consultare: ottenne un’udienza, ma il Principe
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1949
corona sabauda; ma appena un freddo saluto. ¶ È logico
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1949
segreta ferita nel cuore. Un giorno confidandosi con un
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1949
Un giorno confidandosi con un amico seppe che poteva
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1949
in commenda: e dopo un anno gli arrivò un
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1949
un anno gli arrivò un brevetto con l’onorificenza
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1949
ognuno imparò da loro un vizio. Nannina come tante
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1949
è tutta la vita: un mostro dalla testa enorme
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1949
Speranza nella vita di un uomo comune intimidito dal
270
1949
sorretta appena appena da un velo di disperazione. ¶ Dovevamo
271
1949
una tabella attaccata ad un lampione o inchiodata al
272
1949
americano. ¶ Come davanti ad un baratro anche gli ubriachi
273
1949
restituiva al selciato sozzo un Joe, due Joe, dieci
274
1949
labbra saliva più facile un rutto alcolico che una
275
1949
la litania lasciva, promettente un paradiso per pochi dollari
276
1949
Vincenzini avevano dovuto affrontare un lungo periplo della città
277
1949
architrave dei portoncini rappresentavano un richiamo facile e appetitoso
278
1949
fronte, e tutti avevano un gran pericolo da raccontare
279
1949
Lungo Gelso intorno ad un americano ubriaco, dimenavano le
280
1949
pericolo poteva mai correre un tipo così sazio in
281
1949
tipo così sazio in un esercito così pieno di
282
1949
ciò che cercava. Ad un certo punto non aveva
283
1949
schivi e se ammettevano un americano nella loro casa
284
1949
se dovessero sottoporsi ad un esame di “civiltà” di
285
1949
quei giorni Nannina rappresentava un miscuglio di uomo e
286
1949
giro alla ricerca di un lavoro con gli americani
287
1949
li comperi?” pensò Nannina. Un dubbio l’assali: che
288
1949
servisse solo a procurare un lucro passando di mano
289
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lavoro, come se avesse un esercito di commessi disobbedienti
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generale e soldato ad un tempo, egli stesso si
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bottiglia, infila nel collo un imbuto e vi scola
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chino nel cofano di un camioncino che non parte
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due accumulatori sotto carica, un claxon a sirena da
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una Aprilia fracassato in un incidente, da riparare, e
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sospesa sui vichi. È un sintomo. Chi comprerà più
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spina di pesce è un pesce dispolpato. Chi rimane
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oggi, te lo dirò un’altra volta» e lo
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e lo avvia con un colpetto sulle spalle. ¶ Il
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non parte e lancia un’occhiata al fratello stirandosi
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di essere emersi dopo un bel tratto di nuoto
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sott’acqua, si tira un respiro, i polmoni nell
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espandersi imprimono al sangue un corso più lesto. Lo
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per dare all’ago un ritmo più veloce; i
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dolce… Tutti ne approfittano un poco: sicché in questo
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amara sarcinella, ma spande un odor di olio fritto
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si solleva nel sole un pannolino di fumo felice
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fumo felice, c’è un mucchio di spine o
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tedeschi, Elvira aveva sempre un caffè fatto or ora
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caffè fatto or ora, un pacchetto di Nazionali introvabili
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ma non poteva attrarre un signorone come don Giosuè
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sue visite doveva averci un tornaconto: don Giosuè era
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tornaconto: don Giosuè era un signore spiantato che aveva
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servirlo, perché lui era un signore anche se non
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alla Speranzella e giù un caffè e qui un
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un caffè e qui un pacchetto di sigarette subito
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Si vedeva che era un signore anche dal modo
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dorme in quel letto? Un’insana curiosità attraversa il
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Giosuè per fermarsi in un punto come una ferita
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dei suoi denti in un sorriso rosso e bianco
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ultima immagine felice di un’esistenza agiata, e lui
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piattino screziato. ¶ «Ma vedi un po’ se questo è
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a Pascalotto. Sceglie quindi un piattino più sano dalla
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sapore; o forse acquista un altro sapore, un sapore
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acquista un altro sapore, un sapore di carminio e
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Si vede che è un signore” pensa di sé
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caricando la frase con un sorriso che si fotografa
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se quello ci ha un guaio per capello! Sapeste
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Ultimamente però è tornato un Cappellano che ha detto
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speciale per vedere se un soldato torna oppure no
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petto di Ciccillo aggiunge: «Un signore come quello…». ¶ Ciccillo
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saponaro e fatti dare un quarto di chilo di
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mi farebbe piacere se un signorone…» ¶ «No, che non
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dire… Perché non è un ringraziamento, questo. Tu hai
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occhi alla porta dove un avventore ha arrestato il
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Speranzella. Sono le undici: un quarto d’ora è
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come il presagio di un pericolo che ogni sabato
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Off limits. Dondola ad un filo e batte contro
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contro il ferro di un vecchio fanale a gas
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quel nero uccello, in un moto dolce e adirato
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commerciale dei Quartieri sorti un tempo per dare alloggio
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milizie spagnole. Altra dominazione; un inquieto ricordo della quale
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del Sergente Maggiore di un Tercio. ¶ Non si chiede
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stessa sorte non possa un giorno toccare anche al
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e segnare d’infamia un Quartiere proibito ai nostri
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l’altra; e trae un sospiro quando riode il
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giù come legata ad un filo. Stretta in uno
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penso mi fate fare un sacco di risate con
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far male?… Qua! Pensate un po’…» Si palpa l
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in mano… Eppure fa un anno, a momenti, che
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me l’amputarono.» ¶ Ecco un’altra cosa che è
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era stato ricoverato per un imbroglio (perché dopo la
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io… Vi ho fatto un servizio che mi dovete
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lo aveva attraversato come un sogno polveroso e disfatto
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sogno polveroso e disfatto, un crollo quasi, allorché a
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Ci sta una meraviglia, un bijú. La volete vedere
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l’arto avvolto in un giornale americano. Vincenzo volle
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del giornale vide balzare un tronco peloso, bruciato sino
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che lo sopraffece con un fiotto di parole: ¶ «Ma
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chiese Mastrovincenzo. ¶ «Gli faccio un bel funerale» rispose l
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e riprese a dire: «Un funerale come si conviene
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disse Mastrovincenzo salutando con un cenno della mano l
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scale più pericolose, come un pompiere, ad aggiuntare i
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gamba per sotterrarla in un angolo delle cliniche, dove
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si sporge a prendere un po’ di luce. ¶ «Dite
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in fretta e furia.» ¶ Un raggio di sole colpisce
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dove abita il barone; un deschetto compare sulla strada
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del padrone. ¶ Si ode un tinnio in fondo al
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dall’altro lato; imbraccia un sasso che porta sempre
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della sosta per farsi un caffè nel bar più
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verso la vetrina di un orefice. È colmo d
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possiede già quattro specchiere, un bancone di zinco, la
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specchi a tingere di un verde pallore il volto
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accende una sigaretta, lascia un gomitolo di fumo ben
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volte che mi fa un piacere se qui non
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che s’annuvola in un niente. Nannina siede alla
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della redenzione. Non possiede un registratore, ma la finzione
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spinge fino a dare un tono meccanico alla sua
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volta che staccando da un blocchetto due o tre
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Se riconosce nell’avventore un vicino bottegaio allora essa
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numero degli espressi con un sorriso e su quello
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pronto a disfarsi ad un nuovo pensiero, lo aiuta
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elettromeccanica e ha trovato un posticino nell’Officina Radio
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e da guardiano ad un tempo. ¶ «Neh, vi siete
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Mastrovincenzo?» chiede Cicalio in un momento di sosta del
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per farle formulare ancora un malvagio pensiero: «Aha! Ora
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agenti: «A chi aspettate?». Un baito, pensò, che le
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sospettose. ¶ Si fece avanti un poliziotto in borghese e
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in borghese e porgendo un foglio, che nessuno osò
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poliziotto napoletano che in un inglese domestico disse: ¶ «Com
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Com’jà!» e fece un gesto come se avesse
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come se avesse pronunciato un cammina! tondo tondo. ¶ Commiserando
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per Nannina. Ma dopo un trionfo come quello di
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poliziotti, che possa passare un guaio chi ce li
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sua ambizione; e fece un passo verso il poliziotto
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in più: sifilide.» Fece un cenno ai colleghi americani
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L’avrà presa da un americano e l’avrà
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l’avrà passata ad un altro. E questo l
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la sfida e trasse un sospiro. «Ma allora s
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facile, e dare in un grido di scandalo, fu
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via degli occhi, per un pianto di disperazione, fu
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ad essere commiserate in un momento simile; rimaneva la
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La notizia galoppò ancora un poco sulle colline dell
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altra sciagura doveva rassegnarsi. Un passo più indietro veniva
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e appena sentiva alitare un po’ di vento sporgeva
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allungò una mano. In un secondo la bandierina in
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mille pezzi finiva in un tombino. «Va bene, ora
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infine Elvira, e dette un pizzicotto robusto al figlio
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già disposto a sentirne un’altra della Cafettèra, che
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si trascinavano dietro da un bel po’. Impauriti, la
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rosa, e avrebbero cacciato un grido, se la voce
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E dove?» ¶ Ciccillo frenò un nuovo scatto, tolse dal
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animava le gote di un nuovo sangue, sollevò gli
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di forfora. Si cercava un proverbio o un aneddoto
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cercava un proverbio o un aneddoto per il capo
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dinamo sul banco, fece un passo verso Nannina, le
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sollevò il mento con un dito nero, e in
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dalla branda. Si teneva un pugno sulla fronte, fra
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tu, una cosa simile? Un fiore di ragazza, come
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pensando anch’io ad un’altra cosa.» ¶ «Tu ci
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prendere la sifilide! Con un uomo ci dovrà essere
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nel guanciale per cercarvi un ristoro a quella torva
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era lavate le mani; un anno neppure era passato
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per rimettere in libertà un gruppo di signorine sifilitiche
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in incubazione, presa da un’altra, e l’ha
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lei essa era ignota, un groviglio che a ficcarci
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da tanti anni! Basta un punto qualsiasi di contatto
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piccola lesione, una scorticatura, un foruncoletto… Ma lo sai
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mattonelle traballanti. Non era un gabinetto attrezzato, ma un
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un gabinetto attrezzato, ma un salotto adattato alle necessità
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necessità del dottore, con un lettino pieghevole, una catinella
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catinella di ferro smaltato, un bottiglione di permanganato col
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il quale si vedeva un po’ di cielo e
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costretta a ripetere ad un nuovo gruppo di comari
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agitando le mani come un’aquila nera e spennacchiata
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Cafettèra come liberandosi di un peso. «E questo volevo
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non è così?». ¶ Su un coro di commento si
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quella vigilia che fu un giorno struggente per la
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segretezza imbarcati su di un incrociatore della marina da
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Lasciatela guardà» fece una. ¶ «Un poco più indietro» fece
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consacrato a S. Antonio, un miracolo. Sì, è meglio
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E se lo meritava un po’ di riposo! Ma
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e certo che è un miracolo» diceva Parenti seccato
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a prenderla; a dare un consiglio o prelevare denaro
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piedi nell’acqua ad un’ora così buia. “Fatemi
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lavati effondendo dal tavolo un rancido odore di cuoio
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buon prezzo, ma con un gemito nella suola e
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gemito nella suola e un rumore di chiodi nei
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risposta, silenzio e disordine. Un silenzio di porte chiuse
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capezzolo al bambino come un biberon. La Pizzicatella guardò
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labbro sudato – se hai un boccone di cuore in
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lasciandosi cadere alle spalle un buon giorno che Carmilina
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vicoli verso Toledo. “Basta un fiammifero” pensò “su questa
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apparizione alle cantonate in un manifesto in cui si
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e i figli, come un qualsiasi avvocato domenicale. Applausi
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non si dicono ad un popolo che chiede al
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vi fu qualche fischio, un “calma-calma”, una rauca
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udì: “stacca il microfono…”. Un braccio, il braccio nero
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da lei, una promessa, un incitamento, per cui la
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le parole giuste, sollevò un braccio e, stringendolo al
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dimostranti si organizzassero in un corteo non autorizzato per
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in breve si riudí un clamore di voci. Laggiù
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da Nannina che, in un abito d’angelo di
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taffetà rosa, procedeva reggendo un grande cartello con sopra
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Appaiata con lei camminava un altro angelo in taffetà
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taffetà verde che reggeva un cartello con l’effige
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suo vestito di raso, un tricolore ornato di due
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chiamare dalla folla. E un’occulta mano la spingeva
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testa bassa come ad un funerale; dal taschino gli
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giocoforza andare avanti. «Cantate!» ¶ Un canto solo non riusciva
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e morivano conficcati in un muro sonoro che confinava
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e si vide sollevarsi un velo di polvere. ¶ «Cantate
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più parti, per dare un’armonia a quel disadorno
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a cui seguì subito un calma-calma; e si
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come appostato, c’era un gruppo di giovani, il
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una ragazza macilenta con un paio di grossi occhiali
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voglio bene; ho visto un camion grande che non
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appena la verità da un angolo all’altro, ma
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nudità, come nata da un malinteso, passando verso il
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Mammà e Papà, e un grosso camion che ostruiva
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è, cosa non è, un tenue filo di speranza
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incontrare ovunque ci fosse un po’ di “Patria”, di
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di “Famiglia”, di “Re”. ¶ Un vero e proprio appuntamento
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e proprio appuntamento collettivo, un convegno di popolo chiamato
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del destino: e qui un valente scrittore potrebbe trovare
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autorità dell’insegnamento “che un prete parrocchiano non può
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suo naso come ad un timone a cui doveva
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che ti arrostivano vivo un povero fraticello solo perché
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a quel fraticello veniva un S. Antonio, ossia un
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un S. Antonio, ossia un padre Ferdinando, e avete
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demonio. ¶ Appena rasserenata per un verso, l’anima tornava
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convertirli. Allora si prendeva un seno, se lo stringeva
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E perché ritarda? Da un pezzo doveva stare a
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dovuto aspettare più di un’ora, perché era andato
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alla Questura a chiedere un permesso; là il Caio
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ieri c’era stato un serra serra proprio davanti
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si tratta di ritocchi. ¶ Un sol pensiero più di
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ma del seme di un traditore! E questo sarebbe
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traditore! E questo sarebbe un guaio, Madonna mia, risparmiatemi
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appresso l’occhio come un cane, e vedrete che
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te lo aspetti senti un mio strillo che ti