Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

capitati in mezzo a un accampamento di barbari. Non

all’interno delle case un’infinità di gente, risvegliando

I colpi sparati ferirono un giovane cosacco della pattuglia

con la violenza di un terremoto, liberatorio e feroce

visti o sentiti» fece un cosacco. ¶ «Nessuno ha udito

ed elementare, come se un’imboscata o un assalto

se un’imboscata o un assalto fossero andati a

a buon fine. Era un po’ come se due

stati coinvolti, e neanche un abitante sarebbe sfuggito alla

cercare gli scomparsi. Davano un’occhiata lungo le strade

lentamente a marcire, riportandone un’impressione penosa e costernata

assumendo l’aspetto di un piccolo Kazakistan montuoso e

ogni villaggio c’era un andirivieni di cosacchi che

in prima fila. Era un uomo piuttosto avanti con

Possedeva il fiuto di un bracco per riuscire a

riusciva a fargliela. ¶ Aveva un aspetto selvatico, con una

e la gioia, a un certo punto s’infilava

a volte, spinto da un demone imperioso, si dava

che si trovava a un’ennesima festa fu preso

festa fu preso da un pensiero improvviso: forse i

che per lui erano un male. Ma erano un

un male. Ma erano un male della propria terra

della propria patria, e un male casalingo era sempre

Si sentì invaso da un sentimento sottile di sconforto

Aral, perché Urvàn aveva un’anima slava e cosacca

gonfiandosi. ¶ Ma c’era un altro logorio dentro di

dentro di lui. Era un ansioso sentimento di essere

babele tremenda, nella quale un uomo poteva andare a

la Russia era stato un errore. Se il destino

in pace sottoterra, in un cimitero polacco, l’aveva

simile al limìo di un tarlo dentro un mobile

di un tarlo dentro un mobile, nel cuore della

lui sentiva di essere un esponente di tutto il

al nomadismo. Era come un destino che pesava sul

per cui esso, a un certo punto, doveva riprendere

cosacchi lo guardavano con un filo di paura e

Burlak si fosse fatto un misterioso dovere, come se

festa fu interrotta a un tratto da rombi non

far nulla, nemmeno alzare un dito contro il massacro

assistevano non era che un episodio di una serie

paesi, disseminati attorno a un lago, e quindi non

erano che due soluzioni, un’enorme fossa comune, scavata

pale e picconi, o un seppellimento in massa nelle

Queste voci furono come un’onda di lutto che

lontano, e avvolse come un invisibile velo nero ogni

di Ghirei. Alta e un po’ pesante, invecchiata precocemente

e i generali» fece un’altra. ¶ «Ma quando scoppiò

morto in Polonia, in un’imboscata di partizany, sicché

avrebbe usato sarebbe stata un’altra, e precisamente rubare

serviva, e non aveva un servizio di sussistenza alle

del villaggio, aveva assunto un aspetto simile a quello

lavoro l’anziano Akmekkahn, un tartaro russificato, che saliva

merci per i cosacchi. Un po’ di soldi in

le vallate di Carnia, un incantesimo strano avesse trasportato

patria provvisoria, per riposare un poco, riprendere lena e

Sì, ci voleva proprio un periodo di riposo e

coltivare una speranza o un’illusione per il proprio

persino, per pochi soldi, un giornaletto scritto in cirillico

fatto di articoli di un candore disarmante, carichi di

preso l’aspetto di un piccolo Kazakistan, e il

stettero in ascolto di un canto che veniva dall

narrava la storia di un ragazzo, Vassili, che rientrava

stanitša era silenziosa come un cimitero, tutte le case

dài, dalalài!”. Così riusciva un poco a sfogare il

disastro lontano, avvenuto in un villaggio della valle del

appena sentita, quanto per un insieme di ragioni mescolate

spedito in Germania su un carro bestiame la signora

aveva potuto avere ancora un marito e dei figli

sulla terra. ¶ Urvàn era un bell’uomo, alto, stempiato

portava sempre il čekmen’, un lungo cappotto che gli

argento. Alla cintura teneva un pugnale con un fodero

teneva un pugnale con un fodero di cuoio. Quando

essendo quello degli zingari un popolo vagabondo e senza

era uno studioso e un ammiratore del mondo slavo

Pannwitz era divenuta soltanto un’unità di rincalzo per

australiana o americana, era un paese abitatissimo, e dunque

che una favola e un’illusione da bambini… Marta

fino in fondo in un labirinto pieno di incognite

più una patria né un destino. Più si immergeva

sinistra e stregata. Era un evento spietato e senza

li vedeva come fossero un’orda barbarica e medioevale

dei cosacchi v’era un odio scuro e cavernoso

partigiani. Era come se un cosacco regalasse a un

un cosacco regalasse a un altro cosacco un cavallo

a un altro cosacco un cavallo o un carro

cosacco un cavallo o un carro che non erano

e la Carnia erano un falso regalo. Capivano di

corse alla ricerca di un paese che non riuscivano

duri come pietre. A un tratto una folata di

come le ali di un uccello notturno, e finalmente

ho inseguita correndo come un capriolo. Niente, è scomparsa

inghiottita dalla notte. A un certo punto non l

ostinato batticuore c’era un solo desiderio, rivedere a

solo desiderio, rivedere a un certo punto le forme

di essere ritornati in un punto già sorpassato, e

andava e veniva come un’eco. Attraversarono il villaggio

e riempiendo di ragnatele. ¶ Un giorno Urvàn, con Gavrila

con Gavrila, Ghirei, Burlak, un circasso fortissimo e grande

cosacchi del Terek, e un gruppo del presidio fecero

valle. Cavalcavano silenziosi, a un passo sempre uguale, dando

scimitarra affilatissima e menò un colpo, troncando di netto

guerra che era soltanto un lungo presidiamento e un

un lungo presidiamento e un aspettare senza frutto. ¶ I

snidarli. Forse era pensabile un attacco a sorpresa, magari

Kornilov. Allora era soltanto un tenente, uscito da pochi

con la figlia di un piccolo Ataman della regione

erano parsi avere soltanto un peso molto scarso nella

le cose si sanavano un poco. Marta in qualche

vedere come ciò che un tempo gli pareva di

Allora anche lui per un momento si dimenticava della

zona di calma, come un’isola dei Feaci, dove

la guerra era soltanto un racconto remoto; in un

un racconto remoto; in un’oasi di tranquillità dove

orzo tostato o aggiungere un legno sul fuoco. ¶ Appena

pareva di essere in un luogo separato dal mondo

ormeggi che scivolasse su un mare privo di variazioni

campagna francese avevano impresso un segno profondo su di

passato, ci ripensava con un po’ di nostalgia come

sentiva che Gavrila era un uomo raffinato e gentile

potesse fare per lui. Un giorno mise nella piccola

li aveva accuratamente nascosti: un samovar di rame e

samovar di rame e un paio di icone russe

Così l’ambiente acquistò un che di russo e

di lei v’era un filo di ammirazione e

con la famiglia di un musicista, aveva lasciato in

Stalin sarebbe crollato come un’isba di legno marcito

non avevano colpa alcuna. Un ragazzo era malato di

e non si perdevano un’occasione per farsi una

ragazzo si era spinto un’infinità di volte, a

quei pensieri, si sentiva un esule e un vagabondo

sentiva un esule e un vagabondo, e la nostalgia

si faceva acuta come un male fisico. Ma adesso

in fondo, sentiva persino un velo di simpatia per

pensiero era avvolto da un alone di fatalità e

da quei due per un istinto di discrezione. Gli

intesa, sul piano di un comportamento raffinato e signorile

che i due formassero un insieme da cui lui

cui lui era escluso. Un giorno, entrando nella camera

camera di Gavrila, dette un’occhiata alle icone, al

stesso. Lui era soltanto un popolano. Non v’erano

in Europa. Era soltanto un uomo della steppa, i

ombra ma che hanno un gran peso nella vita

era già fatto tutto un disegno della situazione, e

non avrebbe mai ricevuto un compenso. Se fosse stato

i cosacchi appartenessero a un popolo di straccioni. Accennò

sul serio, perché era un discorso sgradito e infido

antica padrona si stendeva un altro velo di lontananza

evidente che, pur essendo un uomo del popolo, ci

di essere sistemati sotto un tetto, anzi in una

jurta. ¶ Il bambino, Luca, un cuginetto di Ghirei, trovò

del cortile, e strinse un patto di alleanza immediata

con Baldo, che aveva un carattere rivolto al gioco

stessa tendenza. Haha era un po’ turbato, nell’intimo

ma, nel farlo, provava un rimescolio di sentimenti intricati

la stessa cosa accadeva un po’ a tutti quanti

a creare in essa un’atmosfera particolare. ¶ Ci fu

sua lingua, Baldo restava un attimo perplesso e poi

saliva di corsa sopra un gelso cresciuto obliquo nel

lingue, ed era diventato un cane poliglotta. Per la

quel rumore corrispondeva a un ordine solenne cui era

compatrioti. Ghirei, che era un po’ l’ordinanza del

metà. Ogni volta guardava un po’ vergognoso dalla parte

come fosse contenuta in un codice non scritto in

per i suoi in un angolo della cucina, cercando

preparare il pasto a un passo dalla bábuška, era

era come presa da un incantamento stupito, perché le

di nemico, ed era un po’ la stessa cosa

Urvàn, Gavrila o Ghirei un giorno sparassero addosso a

o male, lui era un ex ufficiale di carriera

in fondo, se era un tenente invecchiato in esilio

invecchiato in esilio o un vero colonnello. Quel grado

Gavrila non aveva mosso un dito per meritarlo, salvo

Ghirei ogni tanto toccava un turno di guardia di

ieri poco più che un ragazzaccio, da quando gli

minimo dubbio di essere un soldato scelto del presidio

di notte gli pesavano un po’. Di notte il

passato e già diventata un ricordo. ¶ Ghirei non vedeva

partizany, di cui aveva un terrore istintivo, nato ancora

cosacche. Riuscire a catturare un Abrek, nell’Ottocento, era

Abrek, nell’Ottocento, era un atto glorioso, che veniva

sensazione di trovarsi in un paese straniero, e ripensava

incosciente soltanto perché in un certo momento di euforia

di rabbia si trovava un’arma tra le mani

sempre ben fatto, e un loro ordine era come

loro ordine era come un versetto del Vangelo. La

si era consumata in un continuo tumulto di guerra

uno scatenamento insensato, ma un ardere continuo delle passioni

sua gente. Era solo un giovinotto, ma subito a

popolo cosacco v’era un divario incolmabile. I Rossi

terra. Per lui era un’insensatezza così smisurata che

correre nel sangue, come un rivolo sottile e remoto

quei costumi arcaici, come un ricordo attenuato e sbiancato

e le tradizioni di un tempo. Se li immaginava

e andò giù con un carradore fino alla stazioncina

allegria, perché attraversata da un pensiero curioso: anche i

bestiame, e questo sdrammatizzava un po’ il ricordo del

dunque, continuava a sembrarle un segno funesto che il

Esther fosse avvenuto su un carro bestiame? ¶ Vide scendere

la loro pensosità come un’incertezza profonda sopra il

tramonto. Sui prati erbosi, un po’ declinanti dalla parte

contadini li guardavano con un’ingordigia mal dissimulata, pensando

guerra nei film americani. ¶ Un giovane cosacco fece segno

cosacco fece segno a un bambino che stava sul

se voleva salire su un cavallo. Il piccolo restò

mano. Il bambino per un po’ ebbe paura e

stava sul confine di un orto e le sorrise

facendole con la mano un gesto di saluto. La

muso verso terra, cercando un ciuffo d’erba polveroso

non si trattava di un esercito vero e proprio

proprio ma piuttosto di un popolo intiero venuto in

fiume, diede da lontano un’occhiata all’accampamento sterminato

essere arrivati, finalmente, dopo un lunghissimo viaggio carico di

notte già calata, con un lieve rimorso di averla

piena di ribelli come un orto è pieno di

sentivano abbandonati, soli in un paese straniero, come gli

dove avrebbero potuto fermarsi un po’ più a lungo

tedeschi a metter vicino un’Armata cosacca di liberazione

la sua corte in un albergo requisito di un

un albergo requisito di un paese non lontano dal

una parola né facevano un gesto qualsiasi d’intesa

ci voleva. Poi in un cortile si verificò il

verificò il fatto nuovo. Un vecchio cercò di opporsi

che brillavano debolmente dentro un chiarore appena accennato, che

appena accennato, che era un preludio di luna. Alcuni

Ma altri avevano concepito un diverso progetto. Cominciarono a

in guardia, dormire con un occhio solo per sventare

una domanda ma sempre un’affermazione. Continuavano a fare

sapienti, quasi obbedissero a un rituale ben noto da

finalmente al chiuso, con un tetto sulla testa, vicino

giorno del loro arrivo un gruppo di cosacchi si

una sensazione piacevole. Era un ragazzo sui vent’anni

anni. Poi v’era un uomo molto serio e

certa età, che teneva un bambino per mano, e

bambino per mano, e un colonnello con le tempie

casa tutti insieme, facendo un saluto militare, guardandosi attorno

corto colbacco, lasciando libero un gran ciuffo di capelli

spedita in Germania sopra un carro bestiame. Chiese al

tedeschi!» disse Gavrila, abbozzando un gesto sconsolato. Non era

a ottenere qualcosa da un tedesco, se non sguardi

che pure aveva passato un lungo esilio in Francia

sarebbe lasciato mandare su un fronte, a patire per

eliminato da sé tutto un mondo di utopie militari

decisione, Ivos aveva indurito un proposito di ferro, e

fermare l’acqua di un fiume con le mani

ruggine, e gli veniva un immenso dispetto che la

danza, l’abbozzo di un rito che lui, per

il soggiorno. Si vedeva un suo nervosismo a fior

di pelle, simile a un certo nervosismo di Marta

cimiteri di guerra, in un bosco o in un

un bosco o in un campo, perché ogni luogo

nella babilonia della guerra. ¶ Un giorno Ivos pareva più

avesse. ¶ «Mi è venuto un pensiero» disse. ¶ «E sarebbe

cercava di agire. Era un po’ come se lo

nello stesso tempo anche un po’ suoi figli, di

fondo. C’è ancora un residuo da liquidare.» ¶ «Resti

per dare forma a un sogno impossibile. Ma, nello

caso, si abbandonò a un pianto silenzioso, con la

Poi si addormentò per un poco, a causa della

al risveglio si sentì un’altra. Era come quando

si sentì invaso da un sentimento dilatato di allegria

e diventava immobile come un idolo di legno. Anita

uno sguardo sfuggente come un bambino che ne abbia

qualcuna. Marta le andò un po’ dietro, la spiò

finché scoprì che in un cassetto aveva messo vicino

vicino alcuni capi di un corredino di lana. Anita

cominciato ad assumere anche un aspetto più stupito del

era rimasta. ¶ «Siamo in un bel guaio, mia cara

anche questa. Sei proprio un’incosciente…» ¶ Anita si mise

Intanto tuo figlio avrà un tetto sulla testa, e

mesi di anticipo, fosse un segnale di letizia, una

suoi pensieri avevano preso un’altra direzione. S’era

era risvegliato in lei un desiderio prepotente di essere

il bambino fosse anche un po’ suo, perché la

sue preoccupazioni s’instaurò un vento di speranza e

al mondo, sarebbe stato un bastardello, con una madre

bambina. E se, per un miracolo strano, Arturo fosse

che poteva accadere da un momento all’altro c

Ma anche questo era un lusso che non ci

o poi sarebbe tornata. Un giorno non troppo lontano

costretto a lavorare in un’industria di guerra. Alda

e proprie, ma piuttosto un popolo in migrazione di

diavoleria dei tedeschi? Era un segno che la fine

si pensasse, era in un solo punto che i

gli sembrava che fossero un po’ simili agli zingari

Amur. I cosacchi erano un grande popolo diffuso nelle

e recuperava dei ricordi un po’ sbiaditi e lontani

l’idea che fossero un poco selvaggi, ma per

bambini. Li sentiva come un popolo che si era

la villa, vicina a un paese da nulla, dove

sarebbero potuti tornare in un momento qualsiasi, e che

tempo sarebbe stato tutto un’attesa del ritorno dei

scarabocchiati al buio con un lapis copiativo. Dunque le

suoi familiari scomparsi. Sentiva un visibile disagio a vivere

tavola, a dormire in un letto sistemato dentro una

e anche Elias. Dava un aiuto ai contadini nei

quel lungo disputare per un quattrino di più o

o di meno, per un paio di uova o

i tedeschi non era un segreto per nessuno. Era

uomini bastanti per insediare un presidio dappertutto, e sostenere

difendersi. Si seppe di un’organizzazione che si andava

altri, come a esempio un certo Ugo, un ragazzone

esempio un certo Ugo, un ragazzone alto come un

un ragazzone alto come un palo di telefono, con

erano salvati le pareva un lusso senza pari, a

Si sentì invasa da un’idea traboccante e impetuosa

fosse nella sua origine un’unica fontana di energia

partecipassero, come attingendo da un pozzo senza fine. Marta

del presente, c’era un’armonia segreta del mondo

impossibile che dovesse venire un giorno in cui lei

era eterna. ¶ Seguitò per un sentiero lungo il fiume

ogni tanto, sottotono, di un latrato così sommesso che

avesse mai. Arrivarono a un vecchio mulino abbandonato. Marta

erba scura come fossero un segnale enigmatico, rivolto al

Intravvide la figura di un uomo che spianava una

fatto Baldo, concepì subito un’istintiva simpatia per lui

uomo si alzò, con un lamento soffocato di dolore

No davvero. Basta solo un po’ di sfortuna» fece

serve. Mi sono fatto un bastone.» ¶ Marta lo condusse

era contenta perché aveva un altro cui dedicarsi. La

che poteva accadere a un soldato. Perciò tutte le

ritorno, a volte passavano un giorno e una notte

e una notte, e un’altra notte e un

un’altra notte e un altro giorno prima di

la gioia di scoprire un villaggio era vana e

vana e vuota come un miraggio, perché le isbe

neve, erano quelle di un paese deserto, i cui

perché vedevano in lontananza un camion; ma poi il

Marta intuiva in lui un’antica saggezza, pacata e

l’ira, ma soltanto un’esperienza senza limiti delle

occhi. Sarebbe stato soltanto un modo per aumentare la

croce di legno in un cimitero di guerra costruito

il pensiero, ma era un tentativo sempre sconfitto dalle

la Černozjóm, o in un punto imprecisato della steppa

che quella villa era un luogo ben singolare, perché

fretta, perché Ivos era un uomo senza miti, con

la guerra anche di un’ora, riuscendo a sottrarle

mia madre ¶ Questo è un romanzo “misto di storia

popolo di invasori primitivi, un po’ barbarici, cui l

e la logica è un’altra, e raramente coincidono

di dire alla padrona, un’ebrea russa fuggita in

Rivoluzione e vedova di un famoso direttore d’orchestra

antica casa, acquistata in un paesetto di montagna quando

fosse il segno di un suo rapido declinare. ¶ Marta

i racconti di Haha, un vecchio zingaro che spesso

quello che sono, ma un’altra cosa, magari una

per la Russia. Era un calzolaio meridionale, fuggito dal

l’aveva visto come un’immagine del “povero soldato

ebbe la sensazione di un’altra invasione, come all

capiva che essa aveva un’inarrestabile attitudine a inserirsi

villaggio, dove si parlava un dialetto mezzo friulano e

natura, sentiva, c’era un nucleo intatto e fresco

tornando alla villa dopo un’assenza di molte ore

e raggiunsero i carrozzoni. Un fuoco si stava spegnendo

stava spegnendo lentamente sotto un pentolone rovesciato. Per terra

anche altri segni di un trambusto affannoso. I cavalli

ai quali Marta diede un’occhiata, v’era un

un’occhiata, v’era un disordine strano e senza

improvviso da chissà cosa. Un fatto grave doveva essere

poi fu presa da un dubbio e decise di

Che si fosse sentita un malore improvviso? Che fosse

invasa anche lei da un timore irresistibile? Ebbe il

dentro di lei come un temporale d’estate. Ma

altrimenti bisognava ammettere che un’analoga follia fosse discesa

alla villa, e in un angolo del cortile, un

un angolo del cortile, un po’ molle e pantanoso

fantasma della guerra, provocando un seguito di eventi paurosi

Arturo, uggiolava disperato in un angolo, come se la

infilò una vestaglia e un cappotto, e corse di

gomme in cortile…» ¶ «Avevano un camion e due motociclette

cerca di legna. È un miracolo se mi sono

che era ebrea restava un assoluto mistero, perché era

era quella di catturare un pollo disperso. Haha non

si sentì morsa da un insensato desiderio di fuggire

e di andare in un luogo dove di guerra

qualche foresta africana, in un’isola del Pacifico, o

o nel cuore di un deserto dell’Asia… Aveva

voglia di entrare in un lunghissimo sonno e di

una favola olandese, di un tale di nome Rip

La medicina è tutta un’impostura!» Caleb, che da

detto di voler fare un mestiere da ebreo, come

forza disperata, come a un’àncora di salvezza, quasi

anche Caleb fosse stato un “povero soldato”, sul punto

sentiva la protagonista di un’odissea che era incominciata

rendeva conto piuttosto di un altro fatto, ossia che

blocco, di notte, con un carretto e un sacco

con un carretto e un sacco di farina racimolata

cosacco si sentiva nessuno, un povero diavolo, un’ombra

nessuno, un povero diavolo, un’ombra raminga sulla terra

Comunque la sparizione di un cavallo restava un fatto

di un cavallo restava un fatto anomalo e carico

senza pace era diventato un singhiozzo, un’invocazione luttuosa

era diventato un singhiozzo, un’invocazione luttuosa, una lamentela

una sorta di febbre, un odio scuro e guasto

lui molto più che un animale; era un amico

che un animale; era un amico, un confidente, una

animale; era un amico, un confidente, una parte di

triste e incompleto come un vedovo. Qualcosa mutò dentro

bisbetico e feroce. Diventò un uomo vendicativo, violento, predace

diritto al dunque come un colpo di fucile. Vide

anche lei…» ¶ «Sciocchezze. Quando un uomo vuole veramente una

prende una pecora o un tacchino…» ¶ «Fai discorsi da

faccia; ma dopo che un uomo le aveva portate

lui. ¶ Si ricordò di un’amante che aveva avuto

a vivere libero come un falco, e non avrebbe

prendere una pernice o un gallo cedrone era un

un gallo cedrone era un fatto raro come un

un fatto raro come un’eclissi di luna; catturare

eclissi di luna; catturare un tasso, una volpe o

una lepre era sempre un colpo di fortuna, inusitato

radici di castagno sopra un animale catturato, di pelo

o di piuma, provava un guizzo di piacere, e

torceva il collo con un gusto inconsapevole di uccidere

e lo ripuliva con un suo coltello ricurvo, e

di lui era disceso un alone di lutto, che

penetrate in eterno da un odore sgradevole di ossi

ognuno gli avesse ordito un dispetto e uno sfregio

solo, era assalito da un sussulto di pianto, che

e ribolliva in lui un bisogno frettoloso di vendicarsi

strette, e che avevano un bisogno disperato di rifornimenti

salì di notte in un prato di alta quota

fu lunga. Presto sentirono un ronzio e apparve l

l’ombra scura di un aereo, come un immenso

di un aereo, come un immenso gufo che passasse

Valli e inesorabile come un giustiziere. Akmek non si

nella speranza di tendere un agguato ai partizany. La

veri soldati, ma piuttosto un gruppo in cui ognuno

in cui ognuno faceva un po’ di testa sua

resto né Gavrila era un vero colonnello, né Urvàn

vero colonnello, né Urvàn un vero capitano, sicché il

sicché il presidio era un po’ governato dalle leggi

il loro capo era un impaziente. Frettolosi di riprendersi

Era il crollo di un mito. ¶ Gli uomini della

due pareva ci fosse un’insanabile spaccatura; e invece

in esso vi era un’intesa sostanziale, che nasceva

sostanziale, che nasceva da un istinto indecifrabile. In effetti

non le degnava di un solo sguardo, lui aveva

per Alda. ¶ «Lasciami entrare un momento in casa tua

occhi neri dicevano sempre un’altra cosa, cioè che

faceva la ruota come un tacchino, ma sapendo in

in lei c’era un’offerta appena percettibile. Le

era tutta calda di un’offerta nascosta, che avrebbe

si doveva comportare con un nemico, un invasore e

comportare con un nemico, un invasore e un vagabondo

nemico, un invasore e un vagabondo. Lei, grazie a

su quel punto aveva un mucchio di riserve. Marta

di no, c’era un sì fondamentale, che tutti

una letizia segreta e un appagamento felice. ¶ Il giorno

dell’Epifania egli ebbe un’altra conferma di ciò

chissà quali cassetti segreti, un magnifico costume paesano, con

il pericolo di prendersi un colpo di freddo, né

su di lui. Era un giovinotto pieno di impeto

paese, e anche tra un paese e l’altro

e l’altro, tra un presidio e l’altro

di esso non aveva un sentimento maturo e stanco

e i Rossi, in un’epoca in cui non

valeva; sognava di sparare un colpo in mezzo agli

così come aveva fatto un suo trisavolo ad un

un suo trisavolo ad un Abrek, tanti decenni prima

viottoli e le mulattiere. Un giorno perse la strada

avanti a casaccio, con un filo di paura, nel

Continuò ad andare avanti un po’ a caso, incitando

speranza segreta di sorprendere un partizan e di portarlo

a valle legato come un galeotto. Non aveva la

si trovava e a un certo punto si spaventò

aria l’avventura, come un giovane cavallo fiuta l

gli avrebbero sparato da un uscio o da una

Capì che aveva commesso un’enorme imprudenza e che

ma so che sei un cosacco del Terek. Lo

riconoscerlo perché Vento era un uomo come gli altri

Ma Vento, imperturbabile, fece un impercettibile segno di no

pareva più ingenuo di un bambino. ¶ «Questo lo chiamano

che quello non era un pastore, non era un

un pastore, non era un famiglio, ma un capo

era un famiglio, ma un capo partigiano. Cominciò a

stesso, come avesse avuto un’esperienza straordinaria. Lui non

situazione non avesse ancora un margine di speranza per

giorni era in atto un’offensiva degli Alleati dall

rosso in viso, anzi un poco pletorico e congestionato

cui pope Stiepàn conservava un ricordo carico di enigmatica

Anche lui stava diventando un povero diavolo, lacero e

punto lo trovò. Era un piccolo cuscino con cui

da lavare appoggiata a un mastello. Burlak, sempre guardando

tagliò il cuscino con un colpo solo. Poi rise

una prodezza carica di un significato segreto, e se

disse nulla, trattenuta da un’arcana paura di scatenare

vivere di rapina era un’umiliazione continua e mortificante

facessero scuola e costituissero un modello per i più

grandi risa, come fosse un gioco, ma intanto i

intorbiditi erano carichi di un desiderio furibondo. E allo

Il cosacco era come un animale selvatico che non

le dimenticava presto, ma un mese di cella non

suo pensiero andavano acquistando un cupo significato i bigliettini

quell’enigma, che gettava un’ombra ancora più scura

Haha viveva sempre dentro un dolore costernato e luttuoso

In Haha c’era un filo di spavento oscuro

Marta lo vide girare un po’ senza scopo, fermarsi

po’ senza scopo, fermarsi un momento vicino al cimitero

il suo lamento come un animale, o borbottando forse

dopo esser sembrato per un momento un individuo disperso

sembrato per un momento un individuo disperso e stralunato