parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Edoardo Nesi, Storia della mia gente, 2010

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
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2010
a terra, pieno di un’energia che non sapeva
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una rabbia e di un’impotenza che gli covavano
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due passi, e per un attimo si sente bene
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2010
Fabio stia per dare un calcio al ragazzo cinese
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vuole colpire. Non è un violento, non lo è
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in moto e fare un’uscita trionfale dal distributore
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essere stato aggredito da un razzista, all’improvviso, senza
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e colpisce Fabio con un gran cazzotto al volto
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sente dolore ma solo un gran colpo sul naso
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Gli urla contro in un dialetto incomprensibile, e Zhu
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E senza fermarsi, in un unico gesto che anni
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riuscire a farlo diventare un pugile, Cassuto sferra a
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Cassuto sferra a Zhu un gancio destro corto e
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modo di colpirlo con un diretto sinistro terribile, tirato
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già svenuto, molle come un accappatoio. ¶ In fila dietro
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di Cassuto c’è un furgone di muratori cinesi
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uno tiene in mano un martello e un altro
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mano un martello e un altro un punteruolo, e
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martello e un altro un punteruolo, e così via
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c’è mai stato un momento, un’ora, un
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mai stato un momento, un’ora, un giorno in
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un momento, un’ora, un giorno in cui si
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invadere l’Occidente come un’onda di piena, i
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e italiani avrebbero risparmiato un mucchio di soldi con
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di cinesi, forti d’un potere d’acquisto improvvisamente
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mondo. ¶ Ci avremmo fatto un sacco di soldi, tutti
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sia per produrre a un costo molto più basso
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mondo di Bono Vox, un incubo distopico in cui
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sarebbero stati cittadini di un unico impero, sedati dalla
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di non leggere neanche un libro, di mettersi addosso
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più nulla da dire. Un mondo in cui se
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in cui se compri un libro su Amazon ti
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lontano possibile dall’Italia; un mondo in cui la
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ricciole allevate in Australia; un mondo ebbro di certezze
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pazza del pollo decapitato; un mondo che vive agli
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sul futuro delle persone. ¶ Un mondo governato dai dogmi
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ormai si vive in un unico mercato globale; che
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gli economisti – ed è un peccato. Perché a volte
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Oli, la nicchia è un incavo nello spessore di
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incavo nello spessore di un muro, di solito in
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terminato in alto con un quarto di sfera; un
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un quarto di sfera; un elemento decorativo, per lo
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si definisce nicchia anche un piccolo ripostiglio, che nel
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anche solo pensare a un sistema industriale di piccole
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aziende che sale su un aereo e si trasferisce
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anni, come se esistesse un lievito magico capace di
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Che forse non è un caso se di Ferrari
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sola. Se c’è un solo, inimitabile Giorgio Armani
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e li consegni a un destino tiepido e ineffettuale
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gli metteranno in mano un foglio scritto in una
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farsi rinchiudere subito in un altro capannone a lavorare
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film, e comincia così: un giorno d’autunno, in
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una città italiana, a un distributore di benzina self
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di benzina self-service, un uomo sta cercando di
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stato una necessità, non un mezzo per salire quella
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è uno scansafatiche o un lavativo. È uno che
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questo che è stato un brutto colpo, finire in
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ha creduto. Era diventato un uomo anziano e sconfitto
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poteva esserci, perché, in un certo senso, avevano lavorato
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lavorato insieme. Si scambiavano un’ineluttabilità. ¶ Diceva Jenny Holzer
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crescere alla fine di un’era dell’abbondanza, ma
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invecchiare alla fine di un’era dell’abbondanza. ¶ Sempre
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di tutti sta diventando un sogno ricorrente. È in
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che c’è stato un momento in cui le
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settimane Fabio sta cercando un altro lavoro. È un
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un altro lavoro. È un magazziniere, gestisce le rimanenze
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qualsiasi attività che avesse un magazzino, ma nessuno sembra
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più nemmeno voler avere un magazzino pieno di merce
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si diceva. Non era un imbecille. Non era un
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un imbecille. Non era un disgraziato. ¶ Alla quinta camminata
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e la moglie mangia un’insalata nel bar accanto
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essere licenziato gli sembrava un’impossibilità. Le rate paiono
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e sta lì per un po’, chiuso dentro, a
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risputarla. ¶ Dietro di lui, un ragazzo cinese aspetta il
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pensare che lui è un idiota, ma la fessura
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ad aspettare c’è un cinese. È un ragazzo
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è un cinese. È un ragazzo, avrà l’età
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non sembra impaziente. Ha un giubbotto col collo di
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Bestemmia ancora, a voce un po’ più alta, con
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non cadere deve appoggiare un ginocchio e un braccio
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appoggiare un ginocchio e un braccio a terra, e
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quell’inginocchiarsi. Non è un uomo che si inginocchia
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visto inginocchiarsi davanti a un cinese. ¶ Perché, pensa, sono
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2010
all’università e parla un italiano perfetto. È arrivato
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in quella città, fa un lavoro difficile e apparentemente
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non consente memoria. È un lavoro che si identifica
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È una disciplina e un dovere, una danza e
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dovere, una danza e un supplizio. È il furto
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Forse non è nemmeno un lavoro, e comunque col
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2010
se si può definire un furto la regola principe
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ora, all’improvviso, che un uomo gli si è
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Neanche tutta la mano. Un dito. Gli pesta il
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2010
scuote come se fosse un personaggio dei cartoni animati
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dei cartoni animati. Per un attimo è una scena
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poco, forse anche solo un sorriso, per chiuderla lì
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ingessare e poi stare un mese col gesso per
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dipingere lo splendore di un’epoca; la seconda è
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2010
in cui si illustra un mondo di gentilezze perdute
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una signora soffia in un fischietto all’avvicinarsi del
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2010
in Brasile a girarne un altro sul carnevale di
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2010
platea di ragazzacci, incaricarono un branco di mestieranti di
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2010
Ed Wood incontra in un bar di Los Angeles
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2010
sicuro, alla televisione, in un bungalow del Beverly Hills
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2010
fiato e di fumo. Un capannone diviso in due
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2010
una fila di ventenni, un ragazzo immobile con gli
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2010
e Nike fosforescenti. Ha un’ombra di baffi e
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2010
da tutti, e continuano un dialogo allegro e chiassoso
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fosse il secondo di un pugile, e guarda la
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2010
loro parole smozzicate. A un certo punto c’è
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certo punto c’è un’impasse sul numero dei
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2010
viene chiamato l’interprete, un cinese alto col ciuffo
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cui si vede brillare un’unica stella, ridicolmente sola
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2010
poco, ma gettato in un angolo e sepolto dai
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2010
vedere la cucina improvvisata, un fornello collegato a una
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2010
bombola del gas in un modo che fa rabbrividire
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di qualcuno, questa: è un magazzino illegale che sta
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2010
è il corpo di un reato, e dunque non
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dici che non sei un curioso. Maledizione, sei venuto
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annotare le infrazioni. Sfiori un vigile che sta cominciando
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cuore che pesa come un sasso. ¶ Divisa dallo stanzone
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ragazze si riposano tra un turno e l’altro
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e l’altro. Getti un’occhiata dalla soglia perché
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una richiesta d’intimità, un poverissimo simulacro di proprietà
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vederli piangere davanti a un’e-mail, i cinesi
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2010
mani, stanchi morti per un lavoro che non finisce
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2010
a questa resistenza bestiale un giorno potranno andarsene da
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2010
forse, e ancora giovani. ¶ Un poliziotto sta facendo aprire
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2010
poliziotto sta facendo aprire un grosso cartone da una
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2010
grande delle altre, ha un’etichetta diversa, e una
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2010
ricavato dal corno di un animale. ¶ Il poliziotto la
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2010
dalla quale si spande un’idea marcia del lavoro
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2010
una città invasa da un’armata silenziosa e impaurita
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2010
i lucchetti Viro. È un giovanissimo esercito di ricattati
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2010
fa a convivere con un’illegalità così diffusa e
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2010
persone tutte appartenenti a un unico gruppo etnico che
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2010
sia giusto considerare illegale un fenomeno così grande e
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2010
va tenuto sepolto sotto un cumulo di ritagli, ma
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2010
vuota proprio accanto a un giaciglio e la mostra
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2010
il Ceccato che indica un filo penzoloni a uno
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2010
anello della catena di un sistema di valori del
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2010
lavora, e stabilisce che un diritto negato è un
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2010
un diritto negato è un diritto anche se nessuno
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2010
che viene accompagnato dentro un cellulare della polizia insieme
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2010
qualcuno apra, che accerti un’illegalità e nessuno alzi
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2010
stop non rispettato o un parcheggio sghembo. ¶ Oggi invece
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2010
strade si brancola in un’eclissi totale dell’attenzione
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2010
per primo, perché essendo un pioniere e un sostenitore
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2010
essendo un pioniere e un sostenitore del cambio automatico
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2010
mutarsi in bianche da un momento all’altro, diretto
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2010
dove voglio andare. Sarà un viaggio corto e dolente
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2010
bene – e poiché è un viaggio verso il silenzio
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2010
al liceo, grazie a un mio amico caro che
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2010
avessero uno sviluppo, insomma: un prima e un dopo
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2010
insomma: un prima e un dopo, un inizio e
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2010
prima e un dopo, un inizio e una fine
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2010
falsetto maschile leggero come un sussurro, sereno e addolorato
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2010
e persino quando diventa un urlo che accompagna quella
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2010
e delicatissima, ecco, è un urlo accorato, umanissimo, quasi
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urlo accorato, umanissimo, quasi un sospiro. Poi la canzone
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Poi la canzone raggiunge un culmine e scollina e
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2010
messo a parte di un segreto. Quando la voce
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2010
è poco più di un fremito, ma ricomincia subito
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è. La preghiera di un ricordo. ¶ Aspetto che la
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2010
Nuti, con il quale un tempo s’era amici
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2010
assistente alla regia in un suo film e mi
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2010
mi chiese di trovare un modo per imbiancare Piazza
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2010
piano, e gli mando un pensiero forte, e gli
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2010
ci riesco di rado. Un’occhiata la lancio quasi
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2010
di quarant’anni in un capannone nostro, che sta
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2010
che ci venisse assegnato un numero civico. Sbuffo, apro
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2010
al portone chiuso. In un angolo il vento ha
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2010
mi investe il silenzio: un silenzio nuovo, forte e
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2010
forte e cattivo come un cazzotto, il silenzio che
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2010
densa, quasi solida. È un’onda che ti investe
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2010
onda che ti investe, un vento che ti ingobbisce
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2010
somiglia al clangore di un esercito immane che avanza
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2010
te, al ronzio di un gigantesco alveare. A volte
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2010
anagramma del nostro cognome – un trucco da quattro soldi
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2010
il nome, che fosse un altro dei nomi estrosi
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2010
molto di più. Era un’altra versione del nostro
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2010
questo sì, letterario. Avevamo un solo cliente, tredici telai
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2010
il bilancio oscillava tra un lieve utile e una
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2010
profit. ¶ C’eravamo inventati un comico, agrodolce volontariato dell
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2010
mi divertivo a immaginare un paese lontanissimo dal nome
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2010
pieno di consonanti. ¶ Era un divertimento del cazzo, certo
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2010
scordarsi che quei giganti, un tempo, eravamo noi. ¶ Misuro
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2010
giorno e notte, se un uccello può diventare sordo
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2010
Untitled per farli diventare un’opera d’arte. ¶ Forse
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2010
finestroni penetra d’improvviso un raggio di sole sfuggito
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2010
cosa me ne ricordi un’altra, in una catena
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2010
e mi condurrà in un viaggio che non è
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2010
casa-castello, e in un solo, lunghissimo piano-sequenza
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2010
è un incendio in un edificio non si possono
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2010
sapete che c’è un incendio sopra le vostre
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2010
state a fare dentro un palazzo che sta andando
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2010
a meno di scrivere un’e-mail entusiasta, da
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2010
che le avevo rischiarato un freddo e buio lunedì
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2010
e sperticate lodi per un libro che aveva scritto
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2010
in Democracy fa seppellire un meraviglioso faccendiere sotto un
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2010
un meraviglioso faccendiere sotto un grande albero di jacaranda
201
2010
e portarli prima in un centro di detenzione a
202
2010
altra incoronata di ananas: un artista che prima scolpisce
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2010
fatto Joan Didion, perché un versiliese alla fine torna
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2010
al muro, c’è un foglietto di quaderno a
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2010
muore). ¶ Mi saluta con un Ciao seguito da un
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2010
un Ciao seguito da un punto esclamativo, si firma
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2010
d’estate, davanti a un sole e a un
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2010
un sole e a un mare che così belli
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2010
la Milanesiana, subito dopo un incontro pubblico al quale
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2010
non so cosa dirò, un tempo minimo di silenzio
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2010
se poi questo è un lavoro. ¶ Quel giorno, totalmente
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2010
Odifreddi. Mi guardavano con un interesse nuovo, e ogni
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2010
grandezza persino quella di un agente immobiliare del New
214
2010
che fa dire a un personaggio, nel suo romanzo
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2010
mia domanda, e avviò un lungo intervento su tutto
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2010
l’economia soccomberà a un atto dell’immaginazione. ¶ Perdere
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2010
raccontavo la vita di un immaginario imprenditore tessile pratese
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2010
ne tenesse a battesimo un’altra. ¶ Nel 2005 sono stato
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2010
che ha lottato come un leone e se n
220
2010
prime fantasie da cappotti, un profluvio d’idee e
221
2010
che a Prato, in un modo o nell’altro
222
2010
lui. Il Carpini che un giorno si stufò di
223
2010
allora affittò il Concordia, un vecchio elegantissimo battello a
224
2010
il giorno in cui un notissimo stilista italiano gli
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2010
volta il prezzo di un articolo – non lo sconto
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2010
ci si avviava verso un periodo di grande decadenza
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2010
terre fino a creare un vero, grande lago da
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2010
rispondo che è solo un tatuaggio, che non ci
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2010
vivere senza lavorare è un grande privilegio, che molte
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2010
con me, che sono un uomo molto, molto fortunato
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2010
la possibilità di prendere un caffè insieme e, dopo
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2010
padre e io rimaniamo un attimo in silenzio, poi
233
2010
che deve far abbattere un pino secco e mi
234
2010
metal e cantante di un gruppo da lui fondato
235
2010
il suo nome in un posto così visibile. Lui
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2010
è difficile che passi un giorno senza che ci
237
2010
con mio padre settantasettenne un mezzo di comunicazione così
238
2010
chiede di mandarglielo con un sms, mi saluta e
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2010
nelle mattine più grigie, un rapido saluto con la
240
2010
su di essa diventava un insulto alla persona, ed
241
2010
salvare l’Italia. Sarebbe un sogno. Se i romanzi
242
2010
abbiamo bisogno di bellezza, un bisogno disperato. Ma non
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2010
le piacerebbe vivere in un mondo in cui tutti
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2010
campassero solo di cultura, un mondo meraviglioso in cui
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2010
pagare il macellaio con un racconto, il barista con
246
2010
costruirsi una casa con un romanzo – e lei ride
247
2010
mi consiglia di scriverci un libro, su questa cosa
248
2010
o se sono solo un’altra vittima della sua
249
2010
vuole, allora gli tirerà un cazzotto, e Hemingway si
250
2010
e calmo, è proprio un bravo ragazzo, e non
251
2010
al suo agente, mendicando un prestito: Io sono tutto
252
2010
mai, mai bere nemmeno un drink, oppure lui si
253
2010
mi dicevo, lui è un professore di economia, e
254
2010
e dunque il peggiore: un orbo incapace di vedere
255
2010
che prometteva di essere un cambiamento epocale e virtuoso
256
2010
virtuoso dell’economia mondiale; un altro della legione dei
257
2010
posizione di protettore di un antico sistema di produzione
258
2010
famosa ode, ripresa in un saggio da – ma guarda
259
2010
saggio da – ma guarda un po’, rieccolo – Thomas Pynchon
260
2010
Corriere della Sera”, trovava un’azienda italiana che andava
261
2010
una lettera. C’era un indirizzo e-mail, in
262
2010
a essere scudisciati da un mercato infido, dovevano pure
263
2010
sopportare di venir sbertucciati un giorno sì e un
264
2010
un giorno sì e un giorno no sul “Corriere
265
2010
del professore. Per battere un colpo. Per portare altre
266
2010
portare altre ragioni a un dibattito senza contraddittorio. Per
267
2010
una partita nella quale un arbitro imberbe aveva massacrato
268
2010
furibondi fui preso da un terrore antico e sordo
269
2010
lettera fui preso da un senso d’assoluta inutilità
270
2010
più e forse, in un certo senso, non lo
271
2010
ieri notte ho fatto un sogno. Ero lei, Francesco
272
2010
senza che nessuno alzi un dito per difenderli. Era
273
2010
per offrire al cliente un prezzo ancora più basso
274
2010
potesse di colpo diventare un pezzo di Transilvania – per
275
2010
credetemi, se c’è un lavoro creativo e romantico
276
2010
dell’imprenditore – e diventare un branco di cacadubbi impauriti
277
2010
degli altri. ¶ Cazzottati da un declino cattivo e veloce
278
2010
tutti quei dannati contributi, un vero e proprio incubo
279
2010
la similare devastazione creata – un’invenzione infernale che ti
280
2010
nulla, contenti di passare un pomeriggio di quiete circondati
281
2010
il prezzo ideale di un prodotto lo decida il
282
2010
dei capi avviene in un’altra parte del mondo
283
2010
piena per via d’un gol dell’Empoli a
284
2010
l’auto a fare un tagliando e il meccanico
285
2010
a immedesimarvi. ¶ Sapete che un aereo si è schiantato
286
2010
anche che c’è un incendio, qualche piano sopra
287
2010
si fa a spegnere un incendio all’ottantesimo piano
288
2010
che quando c’è un incendio in un edificio
289
2010
vendergli, al signor Frey: un loden di 550 grammi al
290
2010
colori classici del loden: un articolo perfetto per farci
291
2010
è necessario anche parlare un po’ del tempo, del
292
2010
anch’io, non era un mestiere che faceva un
293
2010
un mestiere che faceva un grande effetto alle persone
294
2010
alle persone. Non era un mestiere che ti faceva
295
2010
lo scrittore –, ma era un mestiere molto redditizio, se
296
2010
valigia perché almeno sembrassi un imprenditore, ammirato da quelle
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2010
Dieter si ammalò di un tumore al cervello, si
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Ardentemente desiderato ¶ Nemmeno per un attimo pensai che, venduta
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ditta rimanesse aperta senza un titolare dentro. ¶ Però, al
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certi momenti dell’essere un giovane imprenditore tra la
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buio da Firenze con un Airbus della Lufthansa e
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prossima stagione, e dopo un po’ Sergio Vari, stilista
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insomma poteva essere davvero un grande divertimento fare l
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una passione ardente e un confuso senso del dovere
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di loro si nascondesse un artista – e la sorpresa
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stati capacissimi di dirigere un’azienda. ¶ Mi dicevo che
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cioè che chi fa un mestiere normale per mantenersi
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d’intendere la vita: un necessario e infantile protendersi
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aziende di confezionisti tedeschi un tempo solide quanto il
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di continuità che era un richiamo e un augurio
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era un richiamo e un augurio, una promessa fatta
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sessant’anni fa da un nonno che non ho
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tradito, come se a un capitano d’industria si
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davvero si può amare un lavoro, se si può
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se si può amare un’azienda. ¶ Poi passa, certo
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ideale per entusiasmarmi come un ragazzino e ricadere nelle
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piena di bellezza dopo un passaggio perfetto, persino commuovermi
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sarebbe controproducente e, anzi, un’ottima ragione per non
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era prima, incastonata in un tempo imprecisato e duttilissimo
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cui fu distrutta da un incendio e ricostruita com
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stata una buona giornata. ¶ Un cartellone annuncia la Serata
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giganteggia nella foto con un microfono in mano e
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e si siede con un unico movimento fluido, la
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degli America. ¶ Ordiniamo. Io un martini e lei un
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un martini e lei un frullato di pesca, e
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quello che dev’essere un tramonto formidabile che non
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davanti al locale in un frusciar di gonne, con
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Mi sono innamorato di un turbine di vento, e
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stomaco vuoto, quasi d’un fiato. Funziona sempre. ¶ Inizia
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mondo all’inizio di un periodo di furiosa espansione
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decenni e avrebbe creato un mercato di centinaia di
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era all’inizio di un’era di progressi e
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è una cazzata. ¶ Ordino un altro martini, e guardo
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secondo martini arriva in un baleno, mi pare. È
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Arrigo Sacchi, e per un attimo – è davvero un
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un attimo – è davvero un attimo solo –, mentre la
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con una camicia bianca, un corpetto e dei gran
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all’altro quello di un condottiero, l’ultimo eroe
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del secolo, a Narnali, un paese acciambellato intorno alla
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forse dodici anni. È un bambino. Eppure, nell’idea
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a quindici anni, dopo un’invernata passata ad ascoltare
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il campus invaso da un branco di ragazzi invecchiati
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Berkeley. Mi fecero firmare un foglio, e da quel
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filatura, una ritorcitura o un carbonizzo? ¶ Da quell’anno
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in vita mia in un luogo in cui tutti
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circondato e sostenuto da un gruppo di figli di
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e con lei fondò un gruppo musicale che debuttò
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si avviava a diventare un grande cantautore di protesta
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pubblicazione del libro, in un incidente di motocicletta vicino
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portare in giro da un pizzaiolo abruzzese quarantenne che
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riuscivo a non sentirmi un prigioniero volontario nel campus
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poter andare anch’io un sabato sera, sfruttando quei
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veri – mi arenai in un’esperienza fallimentare all’Università
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onda dell’entusiasmo per un film, Il verdetto. ¶ Già
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di Numa Pompilio da un monitor senza riuscire a
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di persona. C’era un grandissimo casino e si
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cazzata. Ero finito in un tipo di studio in
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di colpo a essere un ragazzo che avrà letto
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ragazzo che avrà letto un centinaio di libri e
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non ha lavorato nemmeno un’ora, e iniziai il
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eventi minimi, stazioni d’un viaggio, e il modo
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d’epoca (andrebbe bene un qualsiasi successo di discomusic
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fatture degli spedizionieri (sviluppai un programma di computer che
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qui si potrebbe fare un’inquadratura in cui, in
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camicia, mostro qualcosa su un tabulato di computer ad
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Il mio paese. Porto un cappotto blu marina a
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più sgradevole quando, con un certo scandalo di mio
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dell’ultimo viaggio. ¶ Complice un lento, sapiente distacco di
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lo veda scritto su un dirigibile che passa lento
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Alvaro e Alvarado in un caldo pomeriggio di settembre
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Dieter Maschkiwitz) ¶ Quando vendi un’azienda, vendi anche la
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il blu navy. ¶ Immaginate un prodotto che per trent
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di essere cambiato. Immaginate un’azienda che fabbrica solo
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e, se soffre di un problema, è quello di
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produrne abbastanza per soddisfare un mercato così ampio e
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idea di dover assumere un dirigente esterno per fare
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e tutte interconnesse in un sistema di lavoro follemente
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che non bisognava essere un genio per emergere, perché
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d’improvviso quando arrivava un messaggio: si accendeva tutta
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spinti dalle dita di un fantasma, a comporre un
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un fantasma, a comporre un testo reso spesso criptico
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caratteri. Quasi sempre era un ordine che proveniva dalla
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Dieter a comprarne una, un barcone basso e largo
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Dieter e mio padre, un’ordalia complicata dal fatto
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e delle leggi, in un mondo perfetto e chiuso
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rappresentavano l’ossatura di un sistema economico che incredibilmente
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regole del libero mercato. Un sistema che aveva consentito
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industria manifatturiera italiana. Nemmeno un referendum, nemmeno uno sciopero
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Nemmeno una legge, nemmeno un progetto di legge, nemmeno
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progetto di legge, nemmeno un’interrogazione parlamentare. Nemmeno un
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un’interrogazione parlamentare. Nemmeno un digiuno. Nemmeno un incatenamento
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Nemmeno un digiuno. Nemmeno un incatenamento davanti a Montecitorio
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piazzate in televisione. Nemmeno un appello, una petizione, una
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del libero mercato. ¶ È un gigantesco complesso d’inferiorità
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bene può fare a un mercato? Ma che concorrenza
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si è parte di un’associazione che inizia a
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fuori dall’euro per un artificio contabile (i parametri
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culla dell’arte mondiale, un mercato di 58 milioni di
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di 58 milioni di persone, un sistema industriale aggressivo e
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cui si dice che un buon principe deve imparare
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ora, e vivremmo in un’Italia diversa. ¶ Perché come
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l’aria immobile di un’aula del tribunale di
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Galvin, l’arringa… ¶ È un’inquadratura molto larga. Si
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c’è Frank Galvin, un avvocato alcolizzato interpretato magistralmente
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nulla. I capelli ingrigiti, un abito scuro, guarda il
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per venticinque secondi, seduto, un foglio di carta tra
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immobili. Al cinema è un’eternità. Solo dopo qualche
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e nell’immobilità, a un quadro di Rembrandt. Di
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è solo per esalare un respiro esausto. Si alza
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sentiamo smarriti. ¶ Esita per un attimo, sorpreso dalla potenza
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che è molto bella, un fervente appello alla giustizia
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alle nuvole per diventare un morbido, infinito tessuto grigio
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d’ordine, forse anche un titolo: PRATO NON DEVE
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chi non c’è. ¶ Un palco da concerto è
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nessuno –, alternandosi curiosamente con un gruppo numeroso di cantori
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Non c’è neanche un poliziotto, neanche un carabiniere
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neanche un poliziotto, neanche un carabiniere. Nessuno può immaginarsi
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fatto altro che lavorare: un solo vigile vaga occhiuto
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sua rifinizione grande come un aeroporto e pulita come
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una sala operatoria. Sembra un totem, Renato, i capelli
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da solo, ritto come un soldato, a tenere alta
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lì con le Porsche. Un po’ sorridono e molto
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riunirsi e parlare con un’unica voce, anche se
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voce, anche se per un solo giorno. Dalle pacche
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e pochi studenti, e un solo cinese, l’imprenditore
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ai miei occhi diventano un’invocazione, una supplica leggibile
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è tutto organizzato perché un elicottero le sorvoli per
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difficile riuscire a identificare un destinatario della protesta, un
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un destinatario della protesta, un colpevole, un cattivo che
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della protesta, un colpevole, un cattivo che non sia
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oltre le nostre mura, un po’ come se si
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il rammarico. C’è un’affilata, maledetta paura del
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i primi saluti cala un silenzio imbarazzato, si cede
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nella battaglia impari contro un’idea sbagliata, ma sostenuta
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del “Corriere della Sera” un editoriale nel quale sosteneva
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economica non hanno che un caro, sempre più vago
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addirittura negati, cancellati con un tratto di penna – la
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cancelli della Bocconi. ¶ E un se ne può più
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sento chiamare, e in un attimo il filo dei
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rabbia defluisce. È Rolando, un mio compagno delle medie
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forte e duro come un nerbo, e se quando
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fino al soffitto, come un Ercole, il viso paonazzo
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che si stacca da un capannello di manifestanti e
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viene incontro. S’è un po’ ingobbito, ma porta
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Ognuno di loro regge un cartello. Sul primo c
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FIAT; sul secondo: E UN SE NE PUÒ PIÙ
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padri come se fosse un diritto acquisito e intoccabile
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accanto, mi prende per un braccio e mi dice
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vero, dalla fiancata di un camion cominciano finalmente a
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sia lungo più d’un chilometro, ma si vede
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lontano, che c’è un errore. Non è uno
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infinita. O forse è un palio, un immenso palio
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forse è un palio, un immenso palio della speranza
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e a occhio pare un cotone malfilé, e nemmeno
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Dal corteo vedo staccarsi un altro compagno di scuola
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saluta, mi prende per un braccio e mi dice
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sia disperatamente vero che un romanzo può essere molto
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essere molto più d’un libro e diventare così
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al corteo, e in un attimo è già lontano
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stesso, come se fosse un figliolo, e spero di
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idee e senza ideali, un branco di coglioni egoisti
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loro fortuna, padroni di un mondo senza più storia
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più storia, adagiati in un dorato presente senza fine
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e il futuro era un gran regalo brillante e