parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
1
1526
le romperò sol in un scosso; ¶ né aver al
2
1526
Quando Rainer intende d'un infante ¶ minaccie che porrian
3
1526
e che si vede un Miloncin avante, ¶ che ben
4
1526
commando, ¶ et ubedito in un instante venne. ¶ Un capriolo
5
1526
in un instante venne. ¶ Un capriolo parve alor Orlando
6
1526
piú; ché d'ignoranzia un vaso ¶ farmi bandir dal
7
1526
Pandora, ¶ contien de morbi un'infinita robba. ¶ Meglio sarà
8
1526
mentre dir Orlando accenna, ¶ un vento par che dal
9
1526
finalmente ¶ quello ch'ad un pittor di villa occorre
10
1526
di villa occorre, ¶ ch'un santo Georgio armato col
11
1526
al fin si scopre un mastro cavadente, ¶ che tutte
12
1526
vangelo ¶ regnar Satàn d'un cherubin col pelo. ¶ Narrazione
13
1526
Narrazione ¶ 4. ¶ Fu in Sutri un gran prelato molto grasso
14
1526
fin da basso ¶ ch'un porco tal non vide
15
1526
pleno ventre. ¶ 5. ¶ Rassimigliava propriamente un bove ¶ che, tolto da
16
1526
manco assai valea ¶ d'un bove, onde guadagnasi la
17
1526
senza questo pò salvarsi un frate) ¶ una gaioffa e
18
1526
gaioffa e di braghesse un paro, ¶ che sempre furno
19
1526
coquinaria, ¶ avendo in questo un'ampia biblioteca, ¶ di varie
20
1526
condotto a tal ch'un ciacco pingue ¶ parea quando
21
1526
conservossi, ogni matina ¶ pigliando un bon capon per medicina
22
1526
medicina. ¶ 13. ¶ Or dunque Orlando un giorno per ventura ¶ comprar
23
1526
lo vede in piazza un sturione, ¶ intorno a cui
24
1526
tu quel ch'ad un popol tocca? ¶ Non sei
25
1526
bocca? ¶ E pur d'un scapucin sotto 'l velame
26
1526
presa per vorarla in un boccone! ¶ Dimmi, li Santi
27
1526
santo? - ¶ 19. ¶ Cotal parole usava un dongelletto ¶ contra un prelato
28
1526
usava un dongelletto ¶ contra un prelato grave et attempato
29
1526
in loco fido ¶ d'un suo carnero, andando ad
30
1526
suo carnero, andando ad un'arguta ¶ disputa fatta in
31
1526
strana, ¶ cui di grassezza un bue non ha pareggio
32
1526
bottaglion, chi di letame un sacco. ¶ 24. ¶ - Tràtivi avanti, - disse
33
1526
padre santo, ¶ ché d'un mio caso ho da
34
1526
piú né meno ¶ d'un animai d'urina e
35
1526
per montagne o piani, ¶ un bastoncello, o sia caval
36
1526
e poscia in chiesa un solo parla? ¶ Dico quelli
37
1526
ma spesso accade ch'un signor delira ¶ parlando de
38
1526
eguale! ¶ 38. ¶ Ma perché sète un spirito de vino, ¶ qual
39
1526
probabile, ¶ vi trattarò da un asin venerabile. ¶ 41. ¶ Tornate al
40
1526
messer lo abbate. - ¶ 42. ¶ Trette un sospiro tale monsignore ¶ ch
41
1526
allentò per caso ¶ d'un cotal bombo, d'un
42
1526
un cotal bombo, d'un cotal odore ¶ ch'altri
43
1526
si vide mai volar un morto, ¶ videsi alor, benché
44
1526
est taberna. ¶ 44. ¶ Aveva dunque un coco non men grasso
45
1526
trovalo ch'in coquina un gran conquasso ¶ facea, mentre
46
1526
agliata vi pestava; ¶ et un gobetto ancor sedeva basso
47
1526
basso ¶ ch'in speto un mezzo porco rivoltava. ¶ Quando
48
1526
risposto; ¶ ma solamente diede un schivo sguardo ¶ a le
49
1526
gli ossi soi: ¶ chi un braccio, chi una man
50
1526
chi una man, chi un piede afferra, ¶ ma vien
51
1526
tant'e dire quanto un puro asino, ¶ assai meglior
52
1526
asino, ¶ assai meglior d'un puro mattematico. ¶ Ma perché
53
1526
di caligine ¶ per acquistarsi un stile piú lodevole; ¶ ma
54
1526
e la rubigine ¶ d'un incesso balordo e strabuchevole
55
1526
mercé ch'abbiam commesso un adulterio ¶ tal che smarite
56
1526
e qui di pianto un fiume si rinova. ¶ 5. ¶ Stavasi
57
1526
in quelle stalle immonde ¶ un parete di sassi le
58
1526
è ben che, d'un tal ventre uscendo ¶ il
59
1526
Orlando. ¶ 11. ¶ Sentí la terra un tanto nascimento, ¶ sentillo il
60
1526
erede, ¶ e portalo ad un fiume a lenti passi
61
1526
donna con vergogna in un instante ¶ levatasi sul braccio
62
1526
Egli trasse di latte un suo vasetto, ¶ non stomacoso
63
1526
mentre vi si ammolla un mezzo pane, ¶ corre di
64
1526
galline al comun nido; ¶ un par di uova nate
65
1526
il quale ¶ supplir potesse un beneficio tale. ¶ 19. ¶ Pigliava l
66
1526
tenuto il vento ¶ in un rete che mai vietar
67
1526
di pietre e sassi un turbine sopporta, ¶ sí che
68
1526
l viso tuo d'un diavolo mi pare! ¶ - Volete
69
1526
perder la fama? ¶ 31. ¶ S'un tal oltraggio fare mi
70
1526
bel volto ch'è un poltrone. ¶ 32. ¶ Perché su le
71
1526
gire, ¶ ch'in farsi un valentuomo non sparagne. ¶ Or
72
1526
Beatrice in mezzo d'un vallone ¶ Rinaldo nacque, le
73
1526
senso grande; ¶ lo qual un giorno, co' capelli irsuti
74
1526
Ecco si 'ncontra in un bel giovenetto, ¶ figliuolo di
75
1526
la mano e diedegli un buffetto ¶ su l'occhio
76
1526
il suo regazzo ¶ piantolli un grosso pugno sul mostazzo
77
1526
giú lo stese ¶ l'un sopra l'altro, e
78
1526
livido sí che parmi un saraceno? - ¶ Rispose Orlando: - Vòi
79
1526
piú né meno ¶ s'un mastin fussi? tanti e
80
1526
fussi, patirei; ¶ ma son un uomo et uomo esser
81
1526
o pur mi torze un pelo, ¶ il collo torzo
82
1526
dispetto! ¶ ché, se d'un papa fusse ben bastardo
83
1526
le mura, ma d'un laberinto; ¶ ecco su l
84
1526
l'amor di Dio, ¶ un pane solo et un
85
1526
un pane solo et un boccal di vino; ¶ officio
86
1526
Ecco gli passa innanzi un fra Stopino, ¶ ch'avea
87
1526
ch'avea di pane un sacco e con la
88
1526
O fra Sguarnazza, dammi un pane; ¶ questo ti vo
89
1526
l'aspetto tuo d'un bel poltrone ¶ piú presto
90
1526
trotto; ¶ ma, piú d'un gatto presto, il zaffa
91
1526
ti struggi ¶ peggio d'un asinello sotto 'l carco
92
1526
detto ciò sin leva un grosso al dente ¶ e
93
1526
bastanti! ¶ cotesti pani per un mese intero. ¶ Voglio mandarne
94
1526
lo rodino che darne un bocconcello ¶ a frate alcuno
95
1526
tutto legato stretto in un volume ¶ portano lui di
96
1526
pente; ¶ tu pensi ad un furfante dir oltraggio, ¶ e
97
1526
né molto vanno ch'un simil a Piero ¶ vecchietto
98
1526
Poi scote accortamente d'un azzaio ¶ e d'una
99
1526
che vede ciò porta un legnaio ¶ de pruni e
100
1526
Berta a piú d'un paio ¶ de pesci cava
101
1526
sparge omai di sal un grumo, ¶ lo qual già
102
1526
c'ho fatto d'un avaro mille prove. ¶ E
103
1526
una faceta istoria ¶ d'un prete fierentino tant'avaro
104
1526
giú dal ciel in un volume. ¶ 2. ¶ Non tutti Sannazarri
105
1526
in barca, ch'in un tratto ¶ voglio condurvi al
106
1526
diffatto ¶ io mandarò levarla un mio cugino; ¶ e penso
107
1526
drento di Corsia in un carro di vino; ¶ perché
108
1526
innarca ¶ le schiene, com'un serpe d'oro terso
109
1526
qual va sdrucciolando per un prato, ¶ s'avien che
110
1526
che 'l pè d'un bue l'aggia calcato
111
1526
col soave nòto, ch'un acquatico ¶ mergo tra folghe
112
1526
al porto, trovano ch'un grande ¶ legno si parte
113
1526
dieci in men d'un'ora ¶ e fende ciò
114
1526
ogni lascivo gusto. ¶ 11. ¶ Or un signore v'era di
115
1526
si consigli ¶ e l'un con l'altro parli
116
1526
trova), ¶ è vero ch'un Milon malvagio e rio
117
1526
ha fatto contra Carlo un'empia prova? - ¶ Risponde un
118
1526
un'empia prova? - ¶ Risponde un grande vecchio: - È con
119
1526
in tal prestezza ¶ ch'un veltro non va piú
120
1526
ne' monti di Carena un gran tesoro. ¶ 18. ¶ Ne' monti
121
1526
Africa 'l domino ¶ per un anello, il qual fece
122
1526
che di lui nasce un barone, ¶ il qual, Orlando
123
1526
altri capitani ¶ restòr tra un million d'uccisi ai
124
1526
ferro e foco; ma un leone ¶ è per strigner
125
1526
da le man d'un fier Creonte ¶ 25. ¶ Novo Creonte
126
1526
tòsco e fiscio d'un tal angue; ¶ non gli
127
1526
che prometteti al mondo un sí bel sole, ¶ apríti
128
1526
mondo; ¶ ma de Rinaldo un orso tanto greve ¶ che
129
1526
bontate ¶ Gonzaga, ch'in un punto il mondo accoglie
130
1526
fier Milone fatto in un instante, ¶ ch'in una
131
1526
gli coce, ¶ vedendo farsi un atto sí indiscreto. ¶ Ma
132
1526
ma quel rubaldo in un battello scende, ¶ drieto le
133
1526
al fin Berta d'un ladro esser prigione. ¶ Chiama
134
1526
alor alora sparve in un instante. ¶ 36. ¶ Né di Milon
135
1526
piú non puote, ¶ d'un suo coltello sotto lo
136
1526
volse anch'ello ¶ d'un suo pugnale, ma 'l
137
1526
fa soi voti ad un Gotardo e Rocco, ¶ e
138
1526
Bovo apprezza, ¶ mercé ch'un fraticello, al dio Molocco
139
1526
qui trovo ben spesso un confessore ¶ esser piú roffiano
140
1526
molto armento, ¶ venendo notte, un pegoraro adduna. ¶ - Deh, padre
141
1526
tuttavia ¶ ch'ella riposa, un suo scrignolo sciolse; ¶ trassevi
142
1526
farsene signore, ¶ mandagli prestamente un messagiero ¶ per farsegli compagno
143
1526
Appenino entro le grotte ¶ un popol infinito, ch'aspettando
144
1526
e bella gente ¶ in un vallon de Insubria ricconduce
145
1526
fracassa ¶ che rissonò d'un strepito non poco; ¶ lo
146
1526
ruina. ¶ Dopò' scrive d'un dio Demogorgone, ¶ ch'era
147
1526
ombre, i fonti ¶ et un palazzo d'ambra edificato
148
1526
lo stile poi narrando ¶ un caso di Milone atro
149
1526
e brutto, ¶ come in un colmo di dolor vedemo
150
1526
leve ¶ che cangia in un momento in lutto i
151
1526
sospetto, ¶ giunse a Parigi un cardinal diffatto, ¶ che a
152
1526
qui lo senato in un pensier concorre, ¶ che 'l
153
1526
a la coda subit'un sonaglio ¶ di Maganzesi a
154
1526
lui cotanto torto ¶ per un Amon stroppiato e mezzo
155
1526
Tu ne stramenti! - ¶ anzi un roverso con la man
156
1526
menò sí ratto ch'un poltrone zaffo ¶ non ebbe
157
1526
Con quella rabbia ch'un leon tra cani ¶ vidi
158
1526
già n'aterra ¶ ch'un monte n'ha dintorno
159
1526
parea nel volto aver un Mongibello. ¶ Onde decorse del
160
1526
e là piú d'un cervello; ¶ ma nulla o
161
1526
testa, ¶ a 'n altro un braccio, a 'n altro
162
1526
cotal parole men d'un fico ¶ alor potea stimar
163
1526
in guisa de stornelli. ¶ 34. ¶ Un sopra l'altro al
164
1526
paese non s'appresta. ¶ 35. ¶ Un termine gli dà sol
165
1526
gabbia, ¶ venne assaltare drent'un'ostaria; ¶ né vi si
166
1526
con la testa, ¶ e un breve scritto sopra quelli
167
1526
in cotal notte uccise ¶ un capitan chiamato il Gran
168
1526
sbiraglia in men d'un'ora ¶ cacciò Milon di
169
1526
drieto a quel per un sentier si volse ¶ fin
170
1526
Vede spuntar di fora un certo trave; ¶ levasi in
171
1526
tanto che giunse ad un balcon sicuro. ¶ 41. ¶ Trova qui
172
1526
sicuro. ¶ 41. ¶ Trova qui drento un logo bisognoso ¶ a l
173
1526
queto queto e, mentre un piè solleva, ¶ l'altro
174
1526
botto ¶ e qui comincia un lagrimar dirotto. ¶ 43. ¶ Ma poscia
175
1526
fatto con madonna ¶ in un profondo sonno l'ha
176
1526
ha sepolta. ¶ Milone d'un lenzolo e d'una
177
1526
d'una gonna ¶ in un fardello tosto fa riccolta
178
1526
di pover libertà che un fier tiranno. - ¶ 48. ¶ Cosí parlando
179
1526
animoso venne giú d'un salto. ¶ 50. ¶ Qual timidetta agnella
180
1526
il panno, ¶ del qual un capo tiene, l'altro
181
1526
Berta manda, cui pareva un anno ¶ ogni momento uscir
182
1526
l'alba for d'un monte ¶ trova un villano
183
1526
d'un monte ¶ trova un villano addosso una cavalla
184
1526
s'affretta d'arrivar un ponte, ¶ e d'un
185
1526
un ponte, ¶ e d'un serrato trotto al fiume
186
1526
clemenzia; ¶ anzi dirò ch'un fusto grosso intiero ¶ è
187
1526
recette. ¶ 57. ¶ Passava Giove per un gran villaggio ¶ con Panno
188
1526
et Imeneo; ¶ trovan ch'un asinello in sul rivaggio
189
1526
guadagno, ¶ or dignamente ad un furfante impaga: ¶ volendolo purgar
190
1526
cavalla, ¶ et ambi drento un fosso d'acque avalla
191
1526
pedocchio, ¶ ch'avien ad un villan che 'nsuperbisce. ¶ Rubaldo
192
1526
che tu sei! perder un occhio ¶ dovria chi del
193
1526
dei presenti onori, ¶ diedeli un urto tale col stangone
194
1526
colpi trenta scavalcati ¶ l'un sopra l'altro andòr
195
1526
can mastino ch'apre ¶ un qualche storno di barbute
196
1526
dànnogli con due lanze un colpo duro, ¶ ma puoteno
197
1526
puoteno inclinar piú tosto un muro. ¶ 78. ¶ Non creder che
198
1526
scorre, ¶ con tanta furia un pugno gli ebbe a
199
1526
ebbe a dare ¶ ch'un monte rotto avria, non
200
1526
si mostra esser d'un braccio inutile. ¶ Quel pugno
201
1526
Quel pugno avria spezzato un sasso, un scopolo, ¶ ma
202
1526
avria spezzato un sasso, un scopolo, ¶ ma verso un
203
1526
un scopolo, ¶ ma verso un traditor fu vano e
204
1526
lanza, ¶ ma ben da un capo il piglia con
205
1526
cocina fora, ¶ o castigar un ostinato, quanto ¶ era quel
206
1526
ch'in men d'un'ora ¶ sgombrò tutto 'l
207
1526
canto, ¶ non vi restando un sol soletto alora. ¶ Pensàti
208
1526
spero di loro farne un gran macello. ¶ QUARTO CAPITOLO
209
1526
strada ¶ e farvi udir un'altra mia sirena ¶ ch
210
1526
altra mia sirena ¶ ch'un carro sona, il qual
211
1526
egli solo resta in un istante, ¶ quelle mirando a
212
1526
crudo e cotto ¶ sonano un campo d'arme quand
213
1526
schiavi ¶ non ponno far un minimo soggiorno: ¶ tutti scacciati
214
1526
scale, ¶ come convien d'un rege al carnevale. ¶ 16. ¶ Sedea
215
1526
mai cotal bellezza ¶ ch'un core l'altro aggrada
216
1526
son de' pifari ¶ con un cornetto fra lor aggradevole
217
1526
mille millia R mandar un canto; ¶ tu vedi poscia
218
1526
gli pose in cuor un atto assai soprano: ¶ di
219
1526
d'affanno, ¶ e molte un cotal foco hann' a
220
1526
cortigian siavi a dispetto! ¶ Un bel rubbar ci fa
221
1526
Berta, onde la segue. ¶ Un trepidante affetto, una sciagura
222
1526
esperta. ¶ 36. ¶ Benché a Milone un atto temerario ¶ gli paia
223
1526
animula; ¶ onde, per rimovérle un tanto assedio, ¶ convien che
224
1526
con Frosina; ¶ ratto fece un pensier il giottarello ¶ che
225
1526
indizio n'hai, dimmil un poco, ¶ ch'instantemente chiedelo
226
1526
si 'ntoppa: ¶ quantunque porti un drappo avolto al ciglio
227
1526
aperta e faccia vereconda, ¶ un petto de sospiri e
228
1526
ardito ¶ non apparessi in un d'oro giuppone. ¶ - Eccome
229
1526
confusione. ¶ Berta sol fece un grido, e poi si
230
1526
ch'i' sia d'un tanto eroo. ¶ Tal nasca
231
1526
ivi dunque Amor in un stecato ¶ ha ricondotto quelli
232
1526
al fin cascato ¶ l'un sopra l'altro, vi
233
1526
piú sboccato assai d'un bergamasco; ¶ grosso nel proferir
234
1526
cosí ch'io canto un strano metro; ¶ e, se
235
1526
una fiata mi concedi un baso ¶ in quella guancia
236
1526
rossa, ¶ et anco ch'un sol tratto i' ficca
237
1526
racconciarla si sconforta. ¶ Sopra un forciero il letto suo
238
1526
in braccio ¶ dormendo l'un di l'altro fan
239
1526
la spada et anco un bascio tale ¶ che fu
240
1526
fu principio poi d'un lungo vale. ¶ 6. ¶ Solo soletto
241
1526
ch'esser ti pare un potta modenese, ¶ che qualche
242
1526
non si ve', ¶ ch'un soldo a te caduto
243
1526
montare ¶ e cacciar per un ago il suo gambello
244
1526
ne la tana ¶ d'un mago, Atlante, il quale
245
1526
fe' in quattro mesi un incantato annello: ¶ 7. ¶ quell'incantato
246
1526
portar al suo fratello un'ambasciata, ¶ alquanto d'un
247
1526
un'ambasciata, ¶ alquanto d'un sdegnetto avelenata. ¶ 9. ¶ Sorrise Carlo
248
1526
risposta. ¶ Tacendo assai risponde un gran Signore! ¶ E quando
249
1526
imprende ognun, fora ch'un orbo. ¶ 10. ¶ Adunque, sazio del
250
1526
lor certi ch'ad un segno ¶ sol di stoccata
251
1526
e orrenda mole ¶ d'un alto ingegno, d'un
252
1526
un alto ingegno, d'un concetto tale ¶ ch'oltra
253
1526
Tal dico ancor, ch'un Chirie di Iosquino, ¶ sí
254
1526
l'onor dinnanzi, or un Tedesco, ¶ o sia di
255
1526
hanno spate ¶ e sol un breve tronco in man
256
1526
del Regno; ¶ tutti ad un tempo questi armati stoli
257
1526
Bergamaschi e da Cremona un paro ¶ non ebber al
258
1526
forte Amone. ¶ 27. ¶ Rampallo abbassa un legno molto grosso ¶ e
259
1526
l'ha percosso ¶ e un tomo fagli far col
260
1526
con Morando, ¶ spartiti l'un da l'altro, quasi
261
1526
al povero Morando in un instante ¶ del suo cavallo
262
1526
d'uomo d'arme, un fante, ¶ e come in
263
1526
Giamai non fu veduto un tal combattere, ¶ per cui
264
1526
la bestia, ch'ad un puoco feno ¶ al fin
265
1526
patron con scorno ¶ prese un boccon la rozza di
266
1526
piaccia ¶ e cangia in un momento cento lochi, ¶ spicca
267
1526
quello corso che fa un cervo ¶ quand'ha depposto
268
1526
di bon nervo ¶ et un Piccardo in terra ebbe
269
1526
poi seguíl Namo ch'un Spagnol protervo ¶ spinse for
270
1526
a Salomone: ¶ quel batte un Savoin, quest'un Vascone
271
1526
batte un Savoin, quest'un Vascone. ¶ 37. ¶ Cotesti quatto in
272
1526
Vascone. ¶ 37. ¶ Cotesti quatto in un momento a piede ¶ posero
273
1526
si trova al mondo un sol rimedio, ¶ for che
274
1526
legiadro viso ¶ puote smarire un animo sí fatto? ¶ Tu
275
1526
ascolta ¶ et ascoltando ruppe un largo pianto. ¶ Trarlo di
276
1526
confortarlo, ¶ ecco su vien un altro ambasciatore. ¶ Narra la
277
1526
vien; perché l'amante un'ora ¶ esser mill'anni
278
1526
aver delibra, ¶ che d'un secreto tal gli apra
279
1526
ben vinti piedi spicca un doppio salto. ¶ 67. ¶ Percosse 'l
280
1526
salto. ¶ 67. ¶ Percosse 'l ciel un sòno via mischiato ¶ di
281
1526
sola si trasse ad un balcone. ¶ 68. ¶ Chiamasi accanto la
282
1526
secreti consapevol era ¶ tenendo un buco aperto, l'altro
283
1526
mostra nato sia d'un Marte e Venere. ¶ Oh
284
1526
vòlto il freno ad un vecchio palaccio, ¶ entravi dentro
285
1526
di certe fronde ¶ trass'un lungo truncone ch'al
286
1526
che 'l diamante come un giaccio ¶ pottrebesi spezzare con
287
1526
la lanza, e con un stran saluto ¶ vòl salutarne
288
1526
salutarne mille, non che un matto. ¶ Quando la turba
289
1526
vien anco, ¶ di speronar un asinel già stanco. ¶ 15. ¶ Un
290
1526
un asinel già stanco. ¶ 15. ¶ Un asinel poledro che vint
291
1526
avea de frati in un convento. ¶ Pensate quante pene
292
1526
Credette a me, ch'un'oncia, ch'una mica
293
1526
s'affatica ¶ urtar innanzi un tanto corridore. ¶ Egli, ch
294
1526
par che goda ¶ andar un passo innanzi e quatro
295
1526
ch'al becco d'un moscon faria contrasto; ¶ e
296
1526
se non quel giorno. ¶ 19. ¶ Un baston di pollaio è
297
1526
di canape vestitte sol un manto. ¶ 20. ¶ Et un zanetto
298
1526
sol un manto. ¶ 20. ¶ Et un zanetto ancora, che di
299
1526
il gioco, ¶ e con un trave quasi lo scavalca
300
1526
Vulcan al forno; ¶ l'un Satanaso e l'altro
301
1526
e sella; ¶ quest'ha un lavezzo e quell'una
302
1526
son due scope in un bastone; ¶ le targhe, una
303
1526
targhe, una barille et un cestone. ¶ 24. ¶ Cavalcan senza sella
304
1526
gran fretta ¶ vien con un perticon da filo in
305
1526
la vecchia usanza, ¶ s'un carro a gran stridor
306
1526
e cavallier di vaglia. ¶ 28. ¶ Un bove solo il tira
307
1526
ad ogni cent'urtate un passo muove. ¶ 30. ¶ Or son
308
1526
fa se quello fusse un muro. ¶ Morando tien tirato
309
1526
dal buco e d'un impiastro puro ¶ unse talmente
310
1526
via di netto in un sol crollo ¶ con la
311
1526
la facilità ch'ad un pullastro ¶ smembrar vidi talor
312
1526
e polve, ¶ et in un fascio a terra si
313
1526
Namo vide ¶ sepolto in un pagliaio andar a terra
314
1526
e con Ivvon comincia un'aspra guerra; ¶ quello su
315
1526
e van facendo intorno un strano ballo, ¶ mentr'un
316
1526
un strano ballo, ¶ mentr'un adosso l'altro piú
317
1526
girar di testa, fece un atto bello: ¶ urta del
318
1526
del basto e d'un legnaio in colmo ¶ quanto
319
1526
di pianto al fine un largo fiume ¶ non vi
320
1526
far si sòle ¶ d'un legno che cent'anni
321
1526
Levasi al fine e un paggio di dieci anni
322
1526
dieci anni ¶ chiama, ch'un cherubin non è piú
323
1526
in strafoggiati panni, ¶ d'un capriolo piú leggiadro e
324
1526
pro' Rampallo, bianco quant'un giglio. ¶ 47. ¶ Qual giglio, qual
325
1526
di brocchero? ¶ Dricciar potrassi un carro triunfale ¶ a gli
326
1526
hoc tibi do, ¶ ch'un vero mio pensier a
327
1526
lo Spagnolo: ¶ aver vittoria un tratto senza duolo. ¶ 57. ¶ Se
328
1526
del vescovo Turpino, ¶ ch'un libbro vecchio e autentico
329
1526
vòi star bene ¶ recipe un pezzo d'olmo su
330
1526
vi raccolse! ¶ e fece un, non già d'acqua
331
1526
col cul alto fecevi un bel tomo. ¶ 65. ¶ Fecevi un
332
1526
un bel tomo. ¶ 65. ¶ Fecevi un tomo tale che 'l
333
1526
paglie o feno, ¶ acconcia un laccio, e poi ch
334
1526
il piè soave, ¶ s'un fugito caval segue col
335
1526
villanel tirar di legna un fasso. ¶ 68. ¶ Ben vi so
336
1526
la scarsella! - ¶ 70. ¶ Poi spicca un salto e balzasi sul
337
1526
mangiasse gli occhi, ¶ In un fondo di torre fatto
338
1526
spiacque. ¶ 2. ¶ Ben trovo ch'un fiascone di bon grego
339
1526
tu mia voce d'un ranocchio ¶ quando montar la
340
1526
tolsi; ¶ rispondo lor ch'un gran sacco di giande
341
1526
malenconica ¶ rispose alor con un vocione roco: ¶ - Gnaffe che
342
1526
fei ridir, ma s'un montone ¶ ratto mi vidi
343
1526
ivi di sua man un gran petrone ¶ alzando, aperse
344
1526
gran petrone ¶ alzando, aperse un buco sotto 'l tetto
345
1526
cotesta gente ria ¶ ch' un sol non è che
346
1526
non venne mai d'un maladetto ¶ falsario ingannator, uomo
347
1526
non già, ma d'un saldo martello; ¶ le cosí
348
1526
Il gentil Olivier sopra un convito ¶ sempre fu siniscalco
349
1526
la corte; ¶ d'ordir un ballo Astolfo era perito
350
1526
vive cosí che forse un gardelino ¶ vi parerò di
351
1526
d'ogni strana gente un bel bordello. ¶ 44. ¶ Sol de
352
1526
ma 'l talento ¶ d'un cibo tal non sa
353
1526
La grande piaccia d'un steccato serra ¶ Milon d
354
1526
si spone, ¶ ecco in un manto d'incarnata rosa
355
1526
che vien luntano sopra un bel destriero; ¶ fallo boffare
356
1526
balzano tene, ¶ balzano d'un sol piede estremo e
357
1526
ardente mena, ¶ tutto in un groppo e capo e
358
1526
Ciascun s'allarga, ch'un destrier tien piena ¶ la
359
1526
occhi d'ella: ¶ scendeli un colpo d'un modesto
360
1526
scendeli un colpo d'un modesto riso ¶ che quasi
361
1526
il fren altrove, ¶ ch'un strano caso e novo
362
1526
cosí Milon, cangiato in un momento, ¶ tutto che corra
363
1526
ntenerir potria d'azal un petto. ¶ - Amor, - dicea - crudel
364
1526
vendetta ¶ e punir in un dí ben mille offese
365
1526
tale ¶ cui la Fortuna un tanto ben dar voglia
366
1526
dico ch'Amor è un bardassola ¶ piú che sua
367
1526
mente insana. ¶ Amor è un barbagianni che non vola
368
1526
gran nomanza: ¶ ho sempre un centenaio di persone, ¶ boni
369
1526
alpe o piano, ¶ con un trattato presi a Cunniano
370
1526
luntano. ¶ Per me sol un contento si desia, ¶ che
371
1526
di l'acque ¶ con un visaggio carco di vin
372
1526
onore; ¶ lo premio è un scuto d'or, che
373
1526
alto loco ¶ pende con un rubin di tal splendore
374
1526
era ne l'aere un tempo chiaro e terso
375
1526
chiaro e terso ¶ né un picciol fumo sorge da
376
1526
forte a stridere ¶ con un suo corno et a
377
1526
corno et a cavall'un'asina, ¶ parendo che venisse
378
1526
pò la buccia, ¶ rendendo un sòno tutto contrafatto. ¶ Ma
379
1526
nel stecato ¶ era s'un mulo magro e vecchio
380
1526
e vecchio entrato. ¶ 12. ¶ S'un mulo magro, vecchio e
381
1526
quello in men d'un'ora ¶ si volge ratto
382
1526
dimmena e gracchia. ¶ 13. ¶ Driccia un forcone su la coscia
383
1526
contra 'l Danese con un calderone; ¶ sprona la bestia
384
1526
col suo forcone; ¶ dànnosi un'aspra botta, benché tarda
385
1526
tolse tosto, ¶ entrando in un suo studio e fido
386
1526
Or quivi giunto, ad un altar secreto ¶ devotamente piega
387
1526
quindi exala l'occhio. ¶ Un Bacco grasso, rubicondo e
388
1526
lieto, ¶ che giace sopra un strato di fennocchio ¶ e
389
1526
di fennocchio ¶ e d'un bottazzo fassi cavezzale, ¶ era
390
1526
sol è, ch'ad un parete fisso ¶ doi cherubini
391
1526
padre santo ¶ ne orina un fiasco, e beven altro
392
1526
stimula la sete? ¶ pigliate un poco questo barillotto! - ¶ E
393
1526
muro, ¶ ch'era d'un tribiano antiquo e puro
394
1526
ch'io voglio far un scorno a quel Rainero
395
1526
sentirsi colma e piena. ¶ Un grande armento e smisurata
396
1526
empisse a l'anno un cotal orco a pena
397
1526
gobbo se gli areca un'ampia supa ¶ di brodo
398
1526
servollo in questo sin un pelo. ¶ 60. ¶ Era già il
399
1526
signor dimanda. ¶ Incontinente scendegli un regazzo, ¶ che l'introduce
400
1526
per non vi parer un temerario, ¶ volendo qui lodar
401
1526
che gli è sol un salto, ¶ provandol senza il
402
1526
l'ottima risposta ¶ d'un capo di lasagne il
403
1526
se meraviglia ¶ - parla Marcolfo - un porco aver ingegno, ¶ e
404
1526
indugio al suo precetto ¶ un cambio tal mandato fu
405
1526
ecclesiastico, ¶ per cui Lorenzo un sí crudel interito ¶ ebbe
406
1526
l'evangelica. - ¶ 71. ¶ Cotal parole un vescovo presente ¶ avendo a
407
1526
avendo a sdegno, ch'un soldato ignaro ¶ del stato
408
1526
piú vaglio almen d'un Borgognon eretico! ¶ 72. ¶ Cosí parlando
409
1526
Reverenza ¶ mi crede esser un bravo di Sansogna ¶ lo
410
1526
guerra; ¶ credo che d'un rubaldo una lagríma ¶ dal
411
1526
io ch'uguali ad un pennello ¶ sian quei da
412
1526
che, ad instanzia d'un malegno ¶ pontifice de l
413
1526
ivi a noi lasciasse un pegno ¶ et una tal
414
1526
starebbe male. ¶ Credo ch'un laico peccator si mende
415
1526
laico peccator si mende, ¶ un chierico non mai: tal
416
1526
deggia, ¶ nulla di manco un sol error ammachia ¶ la
417
1526
che al predicar d'un frate, il qual dardeggia
418
1526
poi s'abbella ¶ trovando un figlio in quella vil
419
1526
condotto avea d'armati un gran drapello, ¶ et ha
420
1526
il forte Rinaldino, ¶ d'un angioletto piú vivace e
421
1526
qual sarà di laude un sacco pieno; ¶ et io
422
1526
arte si sia, legatosi un giorno il braccio destro
423
1526
simili soi, non avendovi un minimo riguardo a le
424
1526
vieta e stomacosa d'un furfante, la quale non