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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
1
1947
Via Nuova Capodimonte è un po’ malinconica. Le dispiace
2
1947
colline di Baia dettandoci un testamento che ho ancora
3
1947
gli obbedimmo finché per un futile sgarbo di cui
4
1947
Poi dal monte Echia un soffio di grotta scendeva
5
1947
finestra buia ispirava a un tale il timore che
6
1947
me ne dài per un tornese?», o come quella
7
1947
col sacrificargli tutto, determinando un ritornello da intonarsi insieme
8
1947
festa del Carmine, o un bel gesto, o una
9
1947
conducimi in chiesa per un voto – insegnami di nuovo
10
1947
gli abbracci che sembrano un desiderio di rompersi le
11
1947
le ossa, niente vale un momento simile. Bisogna fingere
12
1947
sia benedetta il frutto...», un lunghissimo filo d’incenso
13
1947
entrarvi chi ha ucciso un uomo – perché preghi? non
14
1947
Carmela che fu ieri «un garofano sulla pianta», oggi
15
1947
disinteressandosi dello specchio mescolò un pizzico di farina e
16
1947
pizzico di farina e un cucchiaio d’acqua in
17
1947
divise il sonno» con un amico ma proprio costui
18
1947
giovane, Marotta) ne seguì un’altra dello stesso autore
19
1947
canzonette a puntate. Sfogliando un recente fascicolo di Piedigrotta
20
1947
esempio dice di essere «un operaio che indossa la
21
1947
in conflitto; basta è un inferno, Caio dichiara che
22
1947
antichissimo Caino. Sempronio impugna un’arma; l’altro ha
23
1947
fratello che Carmela avrà un bambino. Che fare? «Domani
24
1947
Ma tu, se hai un po’ di cuore – non
25
1947
dicendo che Napoli è un modo di nascere di
26
1947
Scalzi, a Napoli, è un corridoio fra vecchi scontrosi
27
1947
a una finestra; da un ultimo piano scende trasalendo
28
1947
basso”. Aveva in braccio un grosso fornello da caldarroste
29
1947
caldarroste, che deponeva come un tronetto, con accorte armoniose
30
1947
sua moglie gli porgevano un tavolino ricoperto da una
31
1947
ricoperto da una tovaglia un po’ meno candida e
32
1947
sale e del pepe, un bisunto quadernetto e un
33
1947
un bisunto quadernetto e un lapis che don Rosario
34
1947
nel vicolo, e su un secondo tavolino collocava la
35
1947
Sofia fossero attaccate a un filo. Era un prodigio
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1947
a un filo. Era un prodigio di statica, la
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1947
signora Pugliese, che forse un virile ma ben collocato
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1947
maschili le aggrediscono da un’atavica certezza. ¶ Faccio per
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1947
diffonde dalla teglia; fra un minuto del resto sarà
40
1947
in grado di contenere un impressionante numero di “pizze
41
1947
suoni, ora attutiti come un bisbiglio, gutturali starei per
42
1947
pergolato che ondeggia come un baldacchino, sul confuso affollarsi
43
1947
donna Sofia egli fu un uomo composto di spalliera
44
1947
costoro si fece notare un giovane costruttore di barche
45
1947
e lottando volenterosamente con un principio di apoplessia; d
46
1947
si sentì vicina ad un vero uomo. Ne subì
47
1947
lo sottoponevano anzitutto a un radioscopico esame. Successivamente, don
48
1947
S’intende che a un certo punto il caldo
49
1947
successo, non seppero trovare un’accettabile spiegazione del fenomeno
50
1947
riuscito a inserire in un sonetto quattro rime insolite
51
1947
ne abusava, perché a un certo punto si alzava
52
1947
al tipografo come in un quadro di Tranquillo Cremona
53
1947
la schiena, e a un certo punto ci fece
54
1947
certo punto ci fece un cenno. Ciascun redattore afferrò
55
1947
cenno. Ciascun redattore afferrò un pacco di giornali e
56
1947
la schiena, come a un gatto, e gli brucava
57
1947
validamente le polemiche con un nuovo periodico, di nome
58
1947
manovrava, in quelle baruffe, un suo bizzarro sfollagente. Diafano
59
1947
egli riteneva inadatto a un giornale serio questo soverchiante
60
1947
occhi coi calzoni di un penzolante fazioso abito giallo
61
1947
Napoli del 1920 scompare come un ingenuo disegno su un
62
1947
un ingenuo disegno su un ventaglio che dolcemente si
63
1947
dubbio che egli sia un mio collega d’allora
64
1947
che fa, ritrovandomi dopo un ventennio, è un difficile
65
1947
dopo un ventennio, è un difficile, estremo, generoso tentativo
66
1947
anno, ma sempre in un bel mese, mi arrivano
67
1947
Le ricevo tutte insieme, un pacchetto, di immagini, un
68
1947
un pacchetto, di immagini, un piccolo film; dietro ogni
69
1947
Luigi De Manes. È un mio vecchio amico, fu
70
1947
senti. ¶ Napoli, panorama. – È un panorama per modo di
71
1947
crescessero sul capo di un bambino; dall’altro lato
72
1947
della terra, non esiste un colore più salato e
73
1947
dello stesso anno gettai un improvviso urlo della mia
74
1947
Piedigrotta nell’orecchio di un colonnello; il vecchio soldato
75
1947
ancora qui, addossato a un muro, con il sangue
76
1947
come la mano di un caro parente ma non
77
1947
terrazze dei Circoli Nautici: un tale vi dorme supino
78
1947
supino, con sulla faccia un sudicio giornale pieno di
79
1947
del 1924 don Saverio Palumbo, un vecchio contadino trasformatosi, per
80
1947
di zappa. Disse: «Coltivavo un mio terreno a Casoria
81
1947
era incinta: le venne un capogiro proprio mentre attingeva
82
1947
forse ne avrei fatto un professore. È una parola
83
1947
gli campasse la madre. Un giorno una gamba di
84
1947
riprendermi il bambino. Sarò un bracciante, pensavo, ma mio
85
1947
sano. Ebbene non era un discorso da farsi. Oppure
86
1947
padre si addormentano, finché un secondo carro li raggiunge
87
1947
delle ruote si urtano, un tronco precipita sul bambino
88
1947
Circoli Nautici, accessibili con un passo da via Partenope
89
1947
ma il sottostante mare? Un’acqua simile, mansueta e
90
1947
di ridarmeli come a un principe, con un lusso
91
1947
a un principe, con un lusso e un amore
92
1947
con un lusso e un amore inauditi. Riavendomi capii
93
1947
trovarci la domenica, con un cartoccio di alici nel
94
1947
se fossero dipinti su un ventaglio. Mia nonna mi
95
1947
il ponte aveva solo un parapetto. Molti ne approfittavano
96
1947
degli sgomberi o almeno un carretto di lattuga. Via
97
1947
Percorso l’atrio, aprivo un uscio a vetri e
98
1947
passerella che finiva in un giardino; superàtili, mi inoltravo
99
1947
superàtili, mi inoltravo in un sottopassaggio ai lati del
100
1947
cortile da cui mediante un convulso epilogo di fratturati
101
1947
avevo diciassette anni e un allegro viaggio da compiere
102
1947
animo era quello di un emigrante; avevo quasi tre
103
1947
tramonto l’ombra di un ringhiera le si posava
104
1947
per lei. ¶ Fu in un tardo pomeriggio estivo; giornate
105
1947
l’anguria, in giugno, un frutto violato e saccheggiato
106
1947
da me». Non fanno un discorso più lungo e
107
1947
avuto da mia moglie un bambino di Carmela B
108
1947
nessuno se ne faccia un problema o una croce
109
1947
adolescente, al mio paese, un martirio; Napoli s’apre
110
1947
dolore di essere maschio, un servo di questa condizione
111
1947
servo di questa condizione, un esule a causa di
112
1947
erano chiuse, ma da un foro la luce esterna
113
1947
nella strada. Una bicicletta, un carro, una zuffa di
114
1947
dalle travi come su un patibolo. Che uomo. Ci
115
1947
lui non avrebbe avuto un serio motivo di uccidere
116
1947
mesi maritò Carmela a un panettiere dell’Anticaglia, il
117
1947
dopo tredici anni, tredici, un suo bambino da mia
118
1947
che schiocca si ovalizzano un banco di pizzeria e
119
1947
riappare, preso al laccio, un angolo di Materdei nella
120
1947
e il fattorino dice: ¶ «Un vostro amico di vent
121
1947
facile scrollarsi così improvvisamente un ventennio di dosso, tutti
122
1947
impossessarmi di lui con un semplice antico sguardo, il
123
1947
bigio, mi sembra. Riempie un opaco vestito, lucido ai
124
1947
rivedo Napoli del 1920, come un ingenuo disegno su un
125
1947
un ingenuo disegno su un ventaglio che dolcemente si
126
1947
Duomo. Il cameriere chiudeva un occhio, se ci accadeva
127
1947
commercio; sul tardi comparivano un mandolino e una chitarra
128
1947
gettare le basi di un periodico letterario da noi
129
1947
illudendoci di aver trovato un finanziatore, fummo quasi sul
130
1947
sarebbe mai uscito se un vero uomo non fosse
131
1947
pittoresca. Era commesso in un vecchio negozio della medesima
132
1947
sua sobria respirazione, sedeva un polveroso individuo, apparentemente in
133
1947
adocchiato, fra i passanti, un provinciale. Allora egli balzava
134
1947
salutava, si trasformava in un rostro vellutato, in un
135
1947
un rostro vellutato, in un morbido uncino, in tutto
136
1947
del capo prescelto. Con un simile cliente preferiva cimentarsi
137
1947
e dieci volte con un mesto sguardo e con
138
1947
che cinquanta lire costituissero un adeguato, anzi generoso anticipo
139
1947
tentava di fissare languidamente un sottostante Vesuvio, l’errata
140
1947
avrei dovuto figurarvi per un distico, ma mi si
141
1947
ma mi si concesse un sonetto. ¶ Una mattina di
142
1947
riferì che aveva pedinato un compratore; a un certo
143
1947
pedinato un compratore; a un certo punto, anzi, gli
144
1947
anzi, gli aveva chiesto un giudizio sul periodico. Pareva
145
1947
si è inserito fra un antipasto e una pietanza
146
1947
Mio padre era stato un signore, il pane con
147
1947
ottant’anni: morì su un marciapiede di Porta San
148
1947
era a sua volta un poveraccio, viveva di un
149
1947
un poveraccio, viveva di un pianino automatico sormontato da
150
1947
meglio seppe. Fu ugualmente un matrimonio infelice, ben presto
151
1947
dal suo scialle saliva un casto odore che non
152
1947
con sale e olio, un odore di ingiustizie accettate
153
1947
rimessi o tentazioni respinte, un odore che significava: sia
154
1947
cassetto lo avevamo aperto un momento prima senza trovarci
155
1947
ed ecco l’olio, un capello ma c’era
156
1947
doveva essere una resurrezione, un ringiovanimento e basta; infine
157
1947
quel tempo ero proprio un ragazzaccio, inasprito dal pane
158
1947
non essere sempre stato un galantuomo; anche quando ci
159
1947
trovò intorno alle reni un cilizio di grosse funi
160
1947
forse lo ignoreranno. Sarà un bene? Quando io penso
161
1947
potete sbagliare, questo è un lavoro che facevate prima
162
1947
è simultanea in noi; un odore di alito di
163
1947
di padre, a Napoli un bambino deve avere qualche
164
1947
il mio corpo in un cimitero, accidenti se ha
165
1947
la quale è appena un viottolo, appena una striscia
166
1947
fra l’edificio e un sottile muretto su cui
167
1947
impediti dal converso Gennaro, un irsuto ragazzone di Nola
168
1947
non per niente era un po’ scemo. Il saio
169
1947
anch’io diceva deponendo un candelabro senza finir di
170
1947
finir di lustrarlo, e un attimo dopo piombava nel
171
1947
immensa radente ombra di un velivolo sull’erba di
172
1947
velivolo sull’erba di un prato. Le statue e
173
1947
soldi del cuoco. Era un laico, uno scontroso vecchietto
174
1947
spesa; nell’interno di un tegame appeso alla parete
175
1947
due anni non assaggio un babà, faccio bene o
176
1947
bianche mura. Infatti sento un profumo: è il grande
177
1947
sa di cera come un alveare, in quel casto
178
1947
Te Deum interrotto, sentimmo un passo affrettato sulla scaletta
179
1947
Si chiamava Padre Raffaele, un monaco altissimo e forte
180
1947
prima ne soffrii come un attendente. Leggeva nei nostri
181
1947
sulle terrazze e falli un po’ giocare». ¶ Sì, conobbi
182
1947
paese più favoloso, per un bambino, delle terrazze di
183
1947
bambino, delle terrazze di un tempio. Le montagne delle
184
1947
gomiti per rialzarsi: tutto un mondo di scoperte, di
185
1947
come l’acqua di un fiume. Addosso a Fra
186
1947
era deserta e muta, un vecchietto inginocchiato fra Santa
187
1947
ragazzi sono figli di un’altra donna? Miei e
188
1947
occhi e canta con un filo di voce le
189
1947
eppure esistiamo per accorgerci, un continuo trasalire, che la
190
1947
balzano senza identificabili motivi (un’eterna inquietudine di corrosi
191
1947
inquietudine di corrosi mattoni, un voltarsi e rivoltarsi di
192
1947
mia, nel 1919, entravo in un palazzo di Materdei, ma
193
1947
mentre chiudevo gli occhi, un remoto odore di culla
194
1947
padroni di Napoli. Esigevano un interesse altissimo, criminoso; nei
195
1947
cambiali?». In meno di un anno questi angeli del
196
1947
cavarmela da solo per un mese o due. «Invece
197
1947
disse «dovresti suddividerla bene, un tanto al giorno, da
198
1947
Certo» risposi «non sono un ragazzo»; ed effettivamente ottenni
199
1947
così, mia madre, in un attimo le lacrime ritrovavano
200
1947
condendolo col sale in un piatto, il poco olio
201
1947
Mia madre a Montecarlo! Un treno di lusso, un
202
1947
Un treno di lusso, un confine, stranieri da ogni
203
1947
a Montecarlo, stira su un tavolo di Montecarlo mentre
204
1947
potuto indovinarmi tutto? Diventerò un uomo sbagliato, cara mamma
205
1947
per essere messa in un loculo. Non volli nessuno
206
1947
me. Mi avevano mandato un biglietto che specificava l
207
1947
l’avrebbero riesumata, fu un appuntamento, un appuntamento per
208
1947
riesumata, fu un appuntamento, un appuntamento per le undici
209
1947
le undici. Bisogna portare un panno di lino: lo
210
1947
cemento. Bisogna munirsi di un frate che preghi, di
211
1947
risparmiarli si lascia solo un velo di terra sulla
212
1947
di terra sulla bara. Un uomo discese a stracciare
213
1947
stracciare anche quel velo; un secondo uomo riempì delle
214
1947
e tu certo, da un paese più lontano e
215
1947
ritorno. ¶ Cara sorella ¶ Da un secolo non vedo mia
216
1947
ci smarrimmo nei vicoli. Un bambino di sei anni
217
1947
basta dire: «Avete visto un’onda così e così
218
1947
quasi la riduce a un velo, presumendo di accrescerla
219
1947
grosso così e aveva un bargiglio di grasso, anzi
220
1947
Ecco la nostra infanzia: un odio e una riconciliazione
221
1947
bene! ¶ Si cresce in un momento, se è per
222
1947
attaccato agli alluci per un lembo, come una bandiera
223
1947
niente erano, spiragli) formulavano un casto ma sempre più
224
1947
Ciò mi riempì di un nuovo astio; ero geloso
225
1947
fuori scenate di cui un po’ mi vergogno e
226
1947
po’ mi vergogno e un po’ sorrido. Chiudi quella
227
1947
Raffaele Viviani ma con un terribile volto serio e
228
1947
mani nel catino, era un interminabile osservarle e rituffarle
229
1947
rinsavì. ¶ Cara sorella. Arrivò un uomo con la solenne
230
1947
adesso mi rammento che un giorno la povera vecchia
231
1947
aveva bisogno di allontanarsi un minuto, ma tanto si
232
1947
fu poi sgridata da un medico e anche dal
233
1947
con l’intera famiglia, un piccolo corteo; mi invitavano
234
1947
ma io rispondevo «Ho un impegno» e mi dileguavo
235
1947
e il violino di un mendicante urlò. Non mi
236
1947
visti. Fu e rimane, un assoluto distacco; ci sappiamo
237
1947
ti conosce più? Vorrei un ultimo rancore che mi
238
1947
riportò a casa in un istante? Ti ricordi che
239
1947
e olio. Questo è un pensiero che mi raggiunge
240
1947
cucina, ci sono sempre un pizzico di sale nel
241
1947
M., rivelò che possedeva un gruzzoletto, confermò la sua
242
1947
Don Salvatore mi sembra un uomo serio e dabbene
243
1947
disse mia madre, con un riso isterico. «Voi arrivate
244
1947
aveva una casa e un po’ di denaro: tutto
245
1947
prete. «Avranno in lui un secondo padre.» ¶ «Così è
246
1947
se si vuotasse di un convulso pianto, strillò: ¶ «Ditelo
247
1947
si fosse inginocchiata davanti: ¶ «Un padrigno, don Salvatore, proprio
248
1947
padrigno, don Salvatore, proprio un padrigno... lo avreste voluto
249
1947
difendere... Don Salvatore, fate un matrimonio da uomo!». ¶ Il
250
1947
che mia madre aveva un pessimo carattere. Disse: ¶ «Hai
251
1947
carattere. Disse: ¶ «Hai perduto un’ottima occasione di sistemarti
252
1947
mai ci avrebbe dato un secondo padre. ¶ Senza una
253
1947
guardarobiera e stiratrice, era un singolare e sterminato individuo
254
1947
che faceva pensare a un punto di confluenza, a
255
1947
punto di confluenza, a un estuario di illustri genealogie
256
1947
questo nobile signore era un invertito sessuale. ¶ Egli ingombrò
257
1947
da giovinetto fossi stato un po’ meno sospettoso e
258
1947
andarmelo a leggere in un remoto ripostiglio, tendevo l
259
1947
termine può adattarsi a un uomo della sua mole
260
1947
uomo della sua mole, un bel gatto soriano: riuscì
261
1947
afferrarlo, si gettò su un divano, squassò nel pugno
262
1947
barba. ¶ E tutt’a un tratto, cambiando tono: ¶ «Vuoi
263
1947
colpo si indeboliva diventando un macigno; ricordo il colore
264
1947
che andava a colpire un lembo di toga nel
265
1947
toga nel ritratto di un antenato. Poi, a un
266
1947
un antenato. Poi, a un cenno del conte, la
267
1947
vista una cartolina raffigurante un osceno accoppiamento: la confusione
268
1947
M. fino al deliquio. ¶ Un giorno vidi mia madre
269
1947
mobili. Si era messo un fascio di giornali sotto
270
1947
signora, la vedova di un avvocato. Quanto al conte
271
1947
conte... egli non è un vero uomo, Concetta... ma
272
1947
toccai passando e per un attimo sentii le sue
273
1947
che essa lavori per un uomo che voglia o
274
1947
di M., richiesto di un giudizio su quei versi
275
1947
me ne ricordo; era un nuvoloso pomeriggio d’estate
276
1947
il cielo pesava come un elmetto. Fu mia madre
277
1947
paure. Percorremmo senza parlare un corridoio, fino alla camera
278
1947
Ero così smunto allora; un volto liscio e olivastro
279
1947
fossi rimasto impigliato ad un lembo del tragico scialle
280
1947
conte, vi ho portata un’altra poesia. L’ho
281
1947
folle scorciatoia il Calascione, un groviglio di scalini e
282
1947
scalini e di aiuole, un torrente di vialetti fiancheggiati
283
1947
pagare, a mezza strada, un soldo di pedaggio; dico
284
1947
effettivo conte di M., un giorno domandò a mia
285
1947
gruppetti di frutta a un soldo ciascuno: due noci
286
1947
noci e una nespola, un’arancia e una ciocca
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Perché vico Neve? In un attimo quel nerissimo popolino
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bassi”; là, come su un palcoscenico, le braccia levate
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alla festa del Carmine un paletto, divelto dalle esplosioni
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Dovette diventare portinaio di un vetusto palazzetto all’Arenella
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acconsentivano a quella musica un po’ aspra, di puntiglioso
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rado si imbattevano in un loquace conoscente che con
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non è difficile indovinare un solerte complice di don
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di don Ignazio. ¶ Fu un periodo di pace; pareva
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sua chitarra. ¶ Ma sopravvenne un demente inverno, se non
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centinaia di allagamenti e un solo crollo, all’Arenella
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polveroso clistere. È diventato un virtuoso della chitarra. Suona
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osservandoti, avrà pensato: ecco un uomo, gobbo quanto volete
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disgrazia. Figuriamoci. Tu in un’ora qualsiasi dello stesso
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buca di bomba e un pezzo di lamiera. Sapevi
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Sapevi dove trovare, inoltre, un tavolino e una sedia
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Ecco una città e un popolo ferocemente percossi dalle
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umani, dalle caratteristiche di un qualsiasi don Ignazio. ¶ La
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a questo martirio come un’acquasantiera. Non appena il
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e il decoro. ¶ Ma un bambino cresce anche per
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sia, mi fluttua intorno un odore di ceri e
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finestre e taccio; a un certo punto i miei
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caso di necessaria separazione (un lungo viaggio, se non
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ricavato della vendita di un nostro ultimo poderetto. A
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nostro ultimo poderetto. A un certo punto, fissando sempre
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chiamava; avutane conferma da un vecchio medico col quale
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mani in mano. ¶ Fu un’idea come un’altra
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Fu un’idea come un’altra, che ci portò
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che ci portò in un qualsiasi vecchio edificio di
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ma più tardi diventai un uomo e me lo
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in vita, ma soltanto un ostinato proposito. A questo
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madre, scioglietele. Cantava in un cortiletto, stirando biancheria, quando
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arriverà a questo. Dopo un enorme silenzio essa fa
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fa il nome di un preziosissimo signorotto irpino. Costui
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s’è ancora concluso un romanzo, nella vita di
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giovane moglie, che già un altro se ne inizia
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Venite a vederlo. Solo un momento. Venite a vedere
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stessa zia Luisa, formarono un rispettabile semicerchio presso il
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Ci penseremo noi». A un certo punto, fu evidente
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nero, rivoltandoli interminabilmente in un pentolone, i nostri vestiti
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parlarvi. Mia madre trovò un posto di guardarobiera e
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Aurelio non fosse che un ingegnoso espediente di infermiera
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come il letto di un torrente, che noi chiamavamo
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guai ai santi) percepiva un salario di dieci lire
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queste cose. ¶ Finché da un maturo cameriere del Conte
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Conte di M., dopo un po’ che serviva in
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posta al pianterreno di un campanile, nel giorno in
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ufficialmente in moglie da un grosso e bonario cameriere
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cadere, e infrangersi da un momento all’altro. Pensavo
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non più che per un passo o due; riaprendo
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o due; riaprendo con un sussulto gli occhi pesanti
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che è, arriva sempre un momento (che può durare
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a chiamarmi, proprio con un’insistenza da gente dei
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appaiono egualmente meditabonde, di un denso azzurro, mentre altre
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la salsedine marina conferisce un sapore anche più allegro
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su una camicetta. Ora un mare che si è
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una fuga di nuvole, un soffio di scirocco, a
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come sulla impugnatura di un remo. Lo sappiamo a
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mia madre. ¶ “Mamma” è un’altra paroletta di cui
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frammenti di vetro su un muro di cinta; d
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nel momento giusto, sono un uomo sbagliato e lo
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sua tomba, pensavo a un’altra nostra separazione, quella
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fu subito abolita da un tragico sole di gesso
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vivi. Io ne discendo un po’ stordito, indugio sul
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cancello e si noleggia un secchio per cambiare l
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delle elementari: diceva di un bambino morto che compariva
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presunzione di farti giungere un po’ del mio calore
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radici? Di solito stacco un rametto e lo conservo
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era? Vorrei saperlo. Fu un caso che mia madre
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so io. Fu probabilmente un operaio di Borletti o
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giocava a bocce in un’osteria di Porta Volta
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fiori d’arancio di un vicino giardinetto. Ma Arcangelo
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la creatura che seppelliranno un giorno al mio fianco
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ridotto a vivere in un “basso” a Mergellina. L
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da una bomba, improvvisandovi un tetto di lamiera. Ha
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sgabello e ha trovato un tavolino. Non so se
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ospitalità in casa di un suo allievo. Che tipo
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separati soltanto ieri. ¶ È un singolare, aitante e massiccio
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dovette infliggergli questa deformità un attimo prima di licenziarlo
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denaro per distrarsi. ¶ «È un difetto che fa compagnia
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conviti in cui dissipava un patrimonio precocemente ereditato, la
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chiuso a chiave». ¶ Ma un giorno, nell’ultimo dei
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carta in mano a un avvocato». ¶ L’indomani don
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in cui era stato un signore. Si diceva che
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gli oggetti sequestrati figurava un antico, polveroso clistere. ¶ Due
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Capodimonte, attaccò discorso con un venditore di lupini. ¶ «Con
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avevano già rasserenato. ¶ Apparve un sudicio mano di carte
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a zecchinetta. Questo era un popolare giuoco d’azzardo
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gialli i lupini. Per un po’ don Ignazio li
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quando si svegliò era un altro uomo, deciso sovrattutto
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lupini col noleggio di un pianino automatico. La donna
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contralto negli acuti; era un duetto in un a
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era un duetto in un a solo, che faceva
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pianino automatico svoltò da un vicolo proprio mentre un
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un vicolo proprio mentre un’automobile arrivava dalla parte
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repentinamente erano diventate di un’allucinante vastità, Ziviello andava
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e veniva reggendo con un braccio la culla del
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e i ritorni di un torero. Se mai don
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lo fece, come in un terribile alterco; ma questa
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mi dà Napoli su un piattino come la comunione
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imbarazzandoli e (spero) commovendoli un poco. C’è un
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1947
un poco. C’è un nobile palazzo di via
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Torino o mentre piglio un taxi in viale Monza
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1947
o sulla stanga di un carretto di cocomeri o
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fornello a gas di un ingegnoso artigiano (ricordo di
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bisbigliava il ragù di un calzolaio che soleva invitarmi
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1947
o meglio riassumeva allora, un singolare e complesso modo
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1947
vivere. ¶ Il “guappo” era un criminale e non lo
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piuttosto che macchiarsi di un furto o di una
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discussione, il “dichiaramento”, in un approssimativo italiano piuttosto che
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1947
che in dialetto, osservando un’altera ma cortese procedura
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1947
dei giornali era sovente un involontario inno alle gesta
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1947
che mi mostrò Sgambati, un mio compagno di scuola
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scuola; dicevano: «Solo contro un rione – Espugna Borgo Loreto
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contusi, gravi danni a un fabbricato»: ed era padre
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Crescenzo) le fronti che un successivo colpo avrebbe incrinate
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nella fantasia popolare, di un mistico splendore, di una
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si chiudeva precipitosamente su un pianto di donna; era
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partecipazione al fatto: era un sentimentale che finiva per
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deposto sulla soglia in un raggio di sole che
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trattasse invece di aggiudicare un facoltoso defunto alla sua
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quella di socio in un’impresa di pompe funebri
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1947
servizio disponevano, allora, di un noto “guappo”. Il riserbo
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1947
Ciccio arrivando, e per un attimo fissava i concorrenti
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1947
e retrobotteghe, dove a un suo altezzoso ordine decine
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una vecchia rovesciò da un sacchetto sulla coperta del
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1947
non sul destro!». ¶ Era un’altra giurisdizione; confuso e
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1947
a laparatomie, perivano in un banale investimento ciclistico, o
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1947
selci, per effetto di un davidico peso di bilancia
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1947
giuoco discusse e ratificò un accordo, si adattò a
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1947
accordo, si adattò a un amaro vassallaggio; lo studente
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lo studente divenne poi un grande avvocato penale e
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cara città. ¶ Don Vito ¶ Un altro del mio rione
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in cui lo fu, un paio di anni; bisogna
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1947
sui mestieri come su un letto di chiodi, avendo
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1947
via Nuova Capodimonte, con un corroso mandolino sulle ginocchia
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1947
è praticamente inutilizzabile per un barbiere. ¶ A don Vito
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1947
A don Vito nasceva un figlio all’anno, con
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stessa tragica capigliatura. Generato un maschio, don Vito gli
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Costui avrebbe creduto a un banale disguido se l
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Ecco, don Vito conteneva un uomo felice che ben
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1947
al punto da fraintendere un discorso serio. Gli domandai
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piedi di porco e un fiasco di vino. Quando
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1947
convertirle in vino. ¶ Abbozzando un suo passabile ritratto, gli
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radere come si aspetta un verdetto in Corte d
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1947
dissi, vi siete in un certo senso immolato per
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1947
voi, come dipinta su un fondale, palpitando nei vapori
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1947
li diluisce, li sfuma. Un nastro e una forcinella
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1947
forcinella sul terzo comodino. Un gomitolo giallo su una
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1947
vederla stessi leggendola in un malinconico libro; l’ora
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terrazza, tutto fu subito un ricordo per me. “A
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1947
mani contro quelle di un compagno e si scandiscono
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1947
strillando e ridendo, con un piacere di esistere che
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uno zampillo bianco era un proiettile caduto in mare
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1947
uno zampillo rosso era un proiettile esploso sulle barche
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1947
unirsi sul seno; siete un gruppetto isolato: durante gli
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1947
senza volerlo come in un rozzo fregio. Tu, Luigia
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1947
pensieri e i loro un effettivo incontro, io sapevo
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1947
dopo tante colpe, approderemo un giorno all’altra sponda
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1947
mi dài Napoli su un piattino come la comunione
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1947
l’accosti alle labbra; un campanello d’altare squilla
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li ha solo per un altro minuto. Le case
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1947
dell’acquaiolo non sta un momento zitto. A ogni
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1947
offende, spesso reagiscono con un buffo scatto. E un
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1947
un buffo scatto. E un salto senza direzione, lo
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1947
ragazza di Foria su un lettino d’erbe al
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1947
fra le braccia di un dannato gobbo che le
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1947
tetti illudendosi di graffiare un suono o un odore
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1947
graffiare un suono o un odore insultante, è così
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1947
migliori si rialzano leccandosi un filo di sangue sui
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1947
obbedienti le altre ad un rudimentale sterzo comandato da
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1947
edificata in corsa da un ciclope zoppo? Il costruttore
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1947
metri il carrettino è un proiettile che dove si
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1947
vidi coi miei occhi un fornaio dell’Arco Mirelli
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1947
giravano ancora sugli scaffali, un casto profumo di farina
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1947
sono sulle spiagge. Ecco un vecchietto che esce dall
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1947
suoi. C’è stata un’infame sostituzione, l’epilogo
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1947
volta da cambiarsi con un profitto. Buona fortuna, nonno
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1947
custodiva i panni per un soldo. Ne faceva regolarissimi
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1947
nel riconsegnare gli abiti, un ragazzo con un altro
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1947
abiti, un ragazzo con un altro; però una volta
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1947
sotto l’ultimo sasso un paio di calzoncini e
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1947
barcaiuoli sentirono a prua un urto leggero e dettero
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1947
duro dell’alba, proprio un mare da piantarvi e
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1947
era una celebrità balneare, un formidabile vecchio con troppi
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1947
semplicemente starmene qui come un santo fra gli ex
472
1947
ex voto, non muovo un dito se non capitano
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1947
osservava brevemente la scena, un sorriso sprezzante gli assottigliava
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1947
deluderlo, aspettavano per tuffarsi; un attimo dopo erano in
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1947
spiaggia vi piaceva riverniciare un canotto o stendere un
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1947
un canotto o stendere un canapo, di inginocchiarsi e
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1947
vento che passava come un rastrello sulle grida di
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1947
don Annunziato. Immobilizzaste, con un gesto regale, i vostri
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1947
bella”, Egli le manda un terremoto o un’epidemia
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1947
manda un terremoto o un’epidemia, così ha fatto
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1947
per abbattersi erroneamente su un attiguo falegname o ciabattino
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1947
il corteo funebre di un tisico, avviatosi dai “Quartieri
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1947
Quartieri” al Camposanto incrocia un carretto di erbivendolo, i
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1947
dalle carrozze per acquistare un cespo di lattuga e
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1947
effettivamente uomini, come dimostra un episodio che spesso mi
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1947
normale vendita, di appena un terzo dei posti disponibili
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1947
lontani rioni (sempre a un prezzo notevolmente più basso
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1947
potuto fornire alle statistiche un “portoghese” e uno spettatore
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1947
l’escoriatissimo muro. Era un enorme cesto di vimini
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1947
bollente brodo del mostro (un cui solo tentacolo era
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1947
la pentola), ravvivata da un pizzico di pepe rosso
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1947
pepe rosso e da un dado di polipo che
493
1947
che equivaleva a circa un quarto della più piccola
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1947
chewing-gum ha avuto un antenato al mio paese
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1947
sua meschina statura, fosse un uomo completo e preciso
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1947
brutalmente spinto da parte; un giovane e massiccio energumeno
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1947
piatti, si qualificò con un pauroso nomignolo e dichiarò
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rispondere sì o no. ¶ «Un momento e sono a
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1947
si era fatto di un neutro e ghiacciato bianco
500
1947
il facinoroso sopravvenuto era un’autorità della malavita, deciso