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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Salvatore Di Giacomo, Nella vita, 1903

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
1
1903
tragico ed alto, a un punto lo scemo si
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1903
S'interruppe. Il cameriere, un de' più anziani di
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1903
ora gli poneva davanti un piatto di baccalà alla
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1903
succulento le nari d'un lungo naso floscio palpitarono
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1903
E appresso ha ordinato? ¶ - Un formaggio e un finocchio
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1903
ordinato? ¶ - Un formaggio e un finocchio. ¶ - Il vino solito
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1903
mio modesto asciolvere, sorseggiando un caffè e fumando mezzo
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1903
vestito, tutto chiuso in un vecchio cappotto stinto e
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1903
il cui bavero che un tempo era stato ornato
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1903
di ufficio de Laurenzi, un uomo sui cinquantacinque anni
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1903
dell'economo, egli era un di quelli sciagurati il
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1903
essa aveva a capo un prelato di cui bastava
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1903
vi s'era conquistate, un comodo asilo remuneratore. Ora
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1903
volere lasciare qui, come un brano del suo cuore
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1903
elezione mia. Ti pare? Un impiego governativo! Cioè una
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1903
lassù. ¶ De Laurenzi afferrò un tovagliolo e si forbì
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1903
quell'artiglio armato d'un mozzicone di sigaro. ¶ - Andiamo
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1903
Roma. ¶ Si scappellò, con un saluto profondo. ¶ Colui ch
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1903
Vuoi che ti presenti, un'altra volta? ¶ - Ma no
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1903
e s'arrestò, a un tratto. ¶ - Tu dunque rientri
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1903
Vado al giornale. Ho un articolo da correggere in
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1903
potrebbe inventare una frottola. Un figlio malato, per esempio
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1903
suoi pantaloni. ¶ Ora passava un carro funebre, di quelli
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1903
era fatta silenziosa, a un tratto. E a me
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1903
segno di tanta malinconia, un cielo invernale plumbeo e
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1903
una menzogna da scolare? ¶ Un uomo di quasi sessant
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1903
stanza del direttore. ¶ Era un degl'impiegati più anziani
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1903
degl'impiegati più anziani, un uomo eccellente, nel cui
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1903
sessantacinque suonati. Era ancora un colosso: nelle sue larghe
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1903
offerendo e adoperando come un valor succedaneo la forza
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1903
mi vi tratteneva per un pezzo. Era la mezz
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1903
cui Stazza si concedeva un breve riposo. Facevamo quattro
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1903
perdoni. ¶ - Già, lei fa un'altra vita. E poi
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1903
poi... ¶ Rimase in forse un momento. Poi soggiunse, con
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1903
soddisfatta, illuminata, come da un dolce riverbero dell'anima
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1903
quella felicità fortificante, d'un tonico effetto morale, pareva
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1903
avevo davanti a me un essere ch'io forse
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1903
architettare, ora mi offeriva un più sottile giudizio intorno
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1903
fanciullesche e rischiarato da un sorriso perenne. ¶ Così, talvolta
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1903
per gli apprezzamenti d'un malato di nervi com
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1903
pacifica e indifferente. Ma un senso di tedio e
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1903
che circondavano Stazza, silenziosi. ¶ - Un fatto deplorevole - disse il
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1903
punta del tagliacarte additò un foglio, sulla sua tavola
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1903
Soltanto s'era arrossato un poco più, nella faccia
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1903
lì, sulla tavola, con un moto sdegnoso. ¶ - Mi permette
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1903
Guardi, guardi - esclamò - Guardi un po' con chi mi
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1903
di Stazza. ¶ Soggiunse, dopo un momento, rimettendosi a sedere
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1903
accomodi pure. ¶ IV. ¶ Passò un mese. In questo tempo
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1903
po'..... Come devo dire? Un po' la signorina Omnibus
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1903
penzolare fuori del letto un braccio ella glielo sollevò
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1903
salute, suora! Peggio d'un carcere! ¶ - Ma dove vuole
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1903
alcuno - rispose l'Ercolano, un po' triste, un po
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1903
Ercolano, un po' triste, un po' impazientita. ¶ S'era
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1903
clientele dell'ospedale. A un momento, più a lungo
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1903
che veniva fuori da un angolo dello stanzone, nascosta
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1903
Stese la mano, dopo un poco, e lievemente gliela
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1903
sua pallida faccia passò un'ombra di tedio e
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1903
ne bagnavano e, come un casco dorato, lì, copiosa
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1903
disegnavano una sagoma voluttuosa, un ricco e palpitante seno
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1903
discorrere coi loro malati. ¶ Un giovanotto piccolo, bruno, col
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1903
gli occhi, ronzava da un pezzo attorno al letto
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1903
atto di lui. ¶ A un tratto si decise. Fece
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1903
fianco. ¶ - Che vuoi fare? Un'altra rasoiata, che? Fermo
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1903
uomo, agguantato così d'un subito, sulle prime non
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1903
qualche inserviente accorreva e un mormorio correva pe' letti
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1903
piè del letto. ¶ Mise un grido rauco: ¶ - Tu! Tu
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1903
L'uomo, pallido come un morto, si lasciò fare
68
1903
Filippo Neri c'era un solleone che bruciava le
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1903
si schermiva. L'altro, un rossiccio dagli occhi grandi
70
1903
stupidi, mezzo scemo, sbocconcellava un pezzo di pane bruno
71
1903
gonfiava il petto come un mantice, Bernardino disse: ¶ - Vengo
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1903
si poteva più fare un passo fuori dell'uscio
73
1903
sindaco d'Atina, ieri un orecchio di Benedetto Caruso
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1903
e con la cavezza! Un orrore, un orrore! La
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1903
la cavezza! Un orrore, un orrore! La gente si
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1903
più di casa da un mese, nemmeno per sentir
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1903
sempre che avrebbe fatto un figlio col labbro superiore
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1903
l'aveva visto a un di quei briganti il
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1903
pieni di sangue. ¶ Dopo un breve silenzio - Mariangela non
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1903
a sedere sul pagliericcio. Un nugolo di mosche se
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1903
non li vale. ¶ Seguì un breve silenzio. Lentamente Mariangela
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1903
chioccia e coi pulcini. Un'afa ardente alitava nella
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1903
disperato. Si chinò, a un tratto, e rovistò in
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1903
tratto, e rovistò in un fascio di paglia sul
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1903
paglia sul quale, in un cantuccio, dormiva il cagnolo
86
1903
sole si levava in un immenso bagliore accecante. Si
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1903
deserta, sbarrata dai castagni. Un cuculo piagnucolava, lontanamente. ¶ Ora
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1903
piagnucolava, lontanamente. ¶ Ora, sotto un panno che s'era
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1903
Santella pareva assopita. Trascorse un'ora, quasi. Il cagnolo
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1903
e sporca raccolta in un vaso, e lo rovesciava
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1903
egli s'arrestò, trafelato. ¶ Un gran pino spandeva per
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1903
svoltare che fece da un sentieruolo pieno di foglie
93
1903
l'erbe selvaggie e un roveto arso lo assaliva
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1903
tra l'erba arrossata, un corpo giaceva bocconi. ¶ Il
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1903
passati i denti d'un pettine immane. Nel lontano
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1903
boscaglia respirante a ondate un caldo vento, arrivavano susurri
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1903
mouche così peculiari a un sesso che non era
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1903
aveva di ricorrere a un'altra mano per le
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1903
di potere trovar presto un posticino, un'occupazione quale
100
1903
trovar presto un posticino, un'occupazione quale che sia
101
1903
s'è mai per un momento solo allontanata da
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1903
Mi parve di udire un fruscìo di gonne, fuori
103
1903
della sua vicina, lungamente. Un angelo. Tutti i giorni
104
1903
spazzolava gli abiti... ¶ - Dunque un idillio?.. ¶ - Mah! - fece lui
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1903
appariva come quella d'un personaggio poetico e tragico
106
1903
Mi venne ad aprire un vecchietto che aveva fra
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1903
che aveva fra mani un berrettino tondo intorno al
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1903
egli stesso andava cucendo un nastro di felpa. Dallo
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1903
della porta s'intravedevano un lettuccio basso, una vecchia
110
1903
delle immagini, delle fotografie, un ritratto di Ferdinando II
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1903
mi parve quella d'un qualche militare in ritiro
112
1903
militare in ritiro, d'un solitiero, come dicono a
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1903
ancor l'aria marziale, un bel paio di bianchi
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1903
Ha forse sloggiato? ¶ - Da un pezzo - disse lui. ¶ - Sono
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1903
pezzo - disse lui. ¶ - Sono un suo amico. Venivo a
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1903
conosce? - soggiunsi - È pur un suo amico lei? ¶ - Io
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1903
uno schiaffo. ¶ Vi fu un silenzio. Ero confuso, non
118
1903
e l'ago su un tavolinetto: uscì nel corridoio
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1903
rimpetto, d'avanti a un'altra porticella. Si chinò
120
1903
illuminava tutta, accanto a un di que' grossi cestoni
121
1903
guardia aveva incappucciata con un pezzo di carta rosea
122
1903
e quella donna di un dolce lume colorito diffuso
123
1903
sulla quale era squadernato un registro per le Ricezioni
124
1903
una volta e accese un'altra lampadina, per vederci
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1903
strinse i denti, con un brivido, e tornò a
126
1903
dire che ha parato un altro colpo, e ha
127
1903
ho visto... ¶ - Sangue d'un cane! - esclamò la guardia
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1903
suora, passando. ¶ Vi fu un breve silenzio. Poi s
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1903
scala scoperta e marmorea, un gigantesco eucaliptus spandeva un
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1903
un gigantesco eucaliptus spandeva un'ombra nerastra. ¶ Sedettero. Il
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1903
Sedettero. Il brigadiere accese un sigaro e lanciò alla
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1903
Risuonò, ancora, più cupo, un urlo della rossa. Si
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1903
beatamente - Pare giorno. ¶ Dopo un po', Cosentino disse: ¶ - Ha
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1903
una tavola coperta da un tappeto verdognolo, una suora
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1903
delle entrate ricopiava in un quaderno le prescrizioni farmaceutiche
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1903
trovano al cospetto d'un qualche loro caro diventato
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1903
avevano portato dal villaggio, un marmocchietto bianco e roseo
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1903
color giallastro della madre. Un altro figliuoletto di lei
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1903
che bella scenetta per un pittore! ¶ - Idroclorato di morfina
140
1903
di fatti. Scena per un pittore. Oggi dunque v
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1903
badato. ¶ Rimasero muti per un pezzo, guardando a uno
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1903
disse la suora, a un tratto. ¶ - Chi? ¶ - L'ottantuno
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1903
la conoscono...... avremmo qui un reggimento, suora.... ¶ - Come? E
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1903
ecco. Quella signorina è un po'..... Come devo dire
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1903
me vi si affaticava un'itterica contadina, incinta, che
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1903
cuscini in una carrozza - un giovane, convalescente, ancora assai
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1903
S'era arrestato presso un letto intorno al quale
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1903
radunavano. ¶ Il malato, con un bianco berretto da notte
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1903
Maledetto! ¶ Si tacque per un momento. Respirava forte, quasi
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1903
quand'egli continuò: ¶ - Presi un anno e tre mesi
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1903
e io solo come un cane! ¶ S'accendeva e
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1903
coltri sul petto. ¶ Seguì un silenzio. Qua e là
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1903
chiedeva da bere, con un piagnucolio da bambino. ¶ L
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1903
nuova. Macchè! E a un bel momento ecco che
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1903
spina... Ma davvero, sa, un dolore, una fitta che
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1903
Egli rimase muto per un poco, meditando. Poi soggiunse
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1903
non cercate di riposare un tantino?.. ¶ E mi levai
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1903
gli scoprivano il petto un'altra volta. ¶ La lezione
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1903
occhi. Rividi, come in un sogno, Giffuni, la piazzetta
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1903
Noi definiremo l'aneurisma un tumore pieno di sangue
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1903
Come! - pensavo - Tu conquisti un posto sicuro e che
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1903
piccola gloria dell'insegnamento, un titolo, l'avvenire infine
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1903
permettere il lusso d'un solo e parco asciolvere
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1903
al giorno e di un unico vestito all'anno
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1903
unico vestito all'anno. Un altro, dunque, al posto
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1903
poesia, la letteratura, tutto un miraggio luminoso di plauso
167
1903
sarebbe suonata, su d'un tono ammonitivo, la mia
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1903
fatto la scala d'un fiato! - balbettò, ansimando. ¶ Mise
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1903
di mezzo alle carte un telegramma. Egli lo spiegò
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1903
imposte del balcone. Era un momento in cui l
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1903
anime si raccolgano. Brillò un lume, di fuori, a
172
1903
lume, di fuori, a un tratto. Di faccia al
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1903
s'appressò alle vetrate un'altra volta, lo lesse
174
1903
è una consolazione, per un amico!.. Carlo! Che diavolo
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1903
qualche camicia, de' libri, un paio di scarpe, una
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1903
sei buono, tu hai un magnifico talento, tu faresti
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1903
disse lui, decidendosi - Ho un'ora. Il tempo per
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1903
Il tempo per pigliare un boccone assieme. Vieni? ¶ - No
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1903
dormire. Sono stanco. ¶ Seguì un silenzio. ¶ - Buon viaggio - soggiunsi
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1903
forte!.... E mi prese un tremito invincibile: la gola
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1903
Ma, novellamente, e d'un subito, rampollò dall'orgoglioso
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1903
gli stendevo la mano, un impeto di collera e
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1903
nelli origlieri. E a un tratto mi misi a
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1903
del Lago. Morì improvvisamente un suo zio presso il
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1903
straziantissimi drammoni, brani d'un cuore esulcerato ch'egli
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1903
esulcerato ch'egli, con un sorriso amaro, gettava di
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1903
cane del publico. E un male misterioso - lo scoppio
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1903
vista da nascondergli a un tratto e completamente ogni
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1903
duplice disastro, capitato - vedete un po' che ingiusto destino
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1903
immeritati. Ed ecco per un anno la Vedetta Letteraria
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1903
due immani sventure. ¶ Dopo un anno da questi fatti
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1903
nome. ¶ Io non sono un donnaiuolo, non intrattengo corrispondenza
193
1903
interessamento nell'animo. ¶ - Ha un cerino? - chiese l'ercole
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1903
ricaricava, lentamente. ¶ Ne prese un fascetto dalla scatola che
195
1903
Giffuni non v'è un solo cortile che abbia
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1903
spaccato il capo a un muro... Ma lei che
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1903
niente: divertimenti niente. Nemmeno un teatro. Prefettura e Municipio
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1903
dieci. Io resto ancora un poco e accompagno Bazza
199
1903
lontano? - chiese lui a un tratto. ¶ - Non così lontano
200
1903
casa mia c'è un bel tratto. Sono in
201
1903
silenzio fra noi, per un tratto. Dopo un po
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1903
per un tratto. Dopo un po' l'ercole riprese
203
1903
L'ercole si arrestò un'altra volta, per un
204
1903
un'altra volta, per un momento, come a meditare
205
1903
silenzio era alto. A un tratto, nel lontano, fendette
206
1903
più. Era lì con un signore titolato, un conte
207
1903
con un signore titolato, un conte, gran femminiero, e
208
1903
in campagna. Bene; dopo un po' eccoti il signorino
209
1903
in casa. Sarà stato un sette anni fa: dico
210
1903
va là? - fece a un tratto - Rigo?... Sei tu
211
1903
Non rispose alcuno. Ma un'ombra era scivolata lungo
212
1903
davanti al portone. Accesi un moccoletto che portavo addosso
213
1903
bisogna e si fece un po' di lume sotto
214
1903
aspettava parve sorpreso a un tempo e commosso. D
215
1903
tempo e commosso. D'un subito lasciò la mano
216
1903
per tornar dentro quando un grido, all'improvviso, ruppe
217
1903
e seguirono al grido un romor confuso, un tramestio
218
1903
grido un romor confuso, un tramestio, laggiù, presso alla
219
1903
alla baracca, e subito un va e vieni di
220
1903
ombre. S'illuminò dopo un poco - ero rimasto lì
221
1903
m'era entrato addosso un gran freddo. La naturale
222
1903
sotto le coltri per un bel po'. Che cosa
223
1903
a parermi detestabile, a un tratto. ¶ Fin qua, da
224
1903
tratto. ¶ Fin qua, da un paio d'anni durante
225
1903
la pioggia fitta e un'aria scura e fredda
226
1903
era già stata d'un pretore e poi d
227
1903
pretore e poi d'un commesso viaggiatore, lì, in
228
1903
via del Mercato, in un vecchio e sdrucito palazzo
229
1903
Fregai l'asciugamani a un vetro e distinsi ben
230
1903
Gli avevano buttato addosso un gran cappotto, ed egli
231
1903
Circo per serrarlo in un carcere. ¶ Per tre o
232
1903
ercole era stata sparsa un po' qua un po
233
1903
sparsa un po' qua un po' là in consegna
234
1903
e lo chiusero in un sottoscala: il figlio del
235
1903
da Santamaria di Capua un tiro di fucile e
236
1903
viene a Napoli in un'ora di ferrovia. A
237
1903
la Gazzetta Ufficiale, da un mio ex compagno di
238
1903
quando la morte di un mio zio mi fece
239
1903
zio mi fece ottenere un congedo di quindici giorni
240
1903
mi sostituì a Casagiove un medico di Caserta. ¶ A
241
1903
lentamente, come trascinandosi. Era un gran donnone: forte, alta
242
1903
capo. Ciò le conferiva un assai curioso aspetto. ¶ Com
243
1903
passava, tra due carabinieri, un giovanotto ammanettato. Andava alle
244
1903
ammanettato la salutò con un lieve cenno del capo
245
1903
capo e si fermò un momento anche lui e
246
1903
rimise in cammino. Scavalcò un mucchio di pietre accatastate
247
1903
lì nella piazza per un guasto del selciato e
248
1903
del selciato e, a un tratto, apostrofò il cocchiere
249
1903
il sonno....... ¶ Vi fu un silenzio. Poi Rocco domandò
250
1903
daccapo, il silenzio. Dopo un poco la mercantessa si
251
1903
cocchiere. ¶ E si chinò un'altra volta a raccoglier
252
1903
Ella rimase in forse un momento. Poi disse: ¶ - Alla
253
1903
mise in moto. A un tratto il cocchiere gridò
254
1903
era tutta rimpiccinita in un angolo della vettura. Le
255
1903
la vettura malconcia a un tratto si dovesse sfasciare
256
1903
vettura, si cacciava in un palazzetto e riappariva poco
257
1903
Nulla....... nulla. ¶ Annottava. A un tratto Longo sentì che
258
1903
giallognoli ammiccavano nell'oscurità. Un fischio acuto e breve
259
1903
tutta al fragore d'un treno che passava sulle
260
1903
rapidamente, e trascorrere, come un gran serpe nero che
261
1903
Sono stata tradita... Era un cameriere d'albergo..... l
262
1903
Avete ragione... Perdonatemi... ¶ D'un subito il cocchiere le
263
1903
vero Dio, stasera prendo un guaio per voi! Chi
264
1903
faccia?... Bella... brutta... vediamo un poco..... ¶ Ma smise e
265
1903
spaventato. Ella era diaccia: un sudor gelido le veniva
266
1903
Longo comprese. ¶ - Ah, Cristo! Un caso fulminante!... ¶ Si voltò
267
1903
guardò intorno, assalito da un così vivo terrore che
268
1903
piedi nella vettura, con un ultimo sforzo, e stese
269
1903
ultimo sforzo, e stese un braccio. ¶ - Aiuto! Aiuto! ¶ Ricadde
270
1903
Mamma..... mamma..... ¶ E seguì un profondo silenzio. ¶ A un
271
1903
un profondo silenzio. ¶ A un tratto il cavallo affamato
272
1903
unghia ferrata. ¶ Poi fece un passo, poi un altro
273
1903
fece un passo, poi un altro. E si rincamminò
274
1903
piccola testa quasi calva un sudicio berretto di pelo
275
1903
da una saccoccia d'un grande panciotto stinto, di
276
1903
gli mandava ogni giorno un suo ex collega di
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stato quattro anni. ¶ Seguì un silenzio. Il Caffè Grande
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ragionavano del raccolto a un cantuccio, e a un
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un cantuccio, e a un altro sedeva, solitario, il
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ruvida carta da stampe un acre e molesto profumo
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Nemrod impenitente anche lui. ¶ - Un rhum! - chiese l'ercole
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chiese l'ercole, dopo un po', lanciando al soffitto
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di neve e nemmeno un cane per la via
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lei. Se sapesse! ¶ Bevve un goccetto di rhum, si
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Gilda, è cotta d'un impiegato di ferrovia che
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la Rosetta che a un tratto mi vien fuori
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anni fa! Le dico, un bisciù! L'ha vista
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le quali vi suscitano un curioso interessamento nell'animo
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le tre femmine di un ultimo gruppetto che Letizia
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che Letizia seguiva a un tratto si misero a
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passi e scomparve in un palazzetto a una delle
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aperse la porta e un fiotto di luce dilagò
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E, per giunta, ha un'emicrania da cavallo. Sarà
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la voce. ¶ Don Placido, un grosso uomo rossastro, quasi
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tese la mano a un piatto ov'era della
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e se ne recò un pezzo alla bocca, strappandogli
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recente contatto della vivanda. Un alito impuro emanava da
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dai suoi abitatori, come un fiato di anime e
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e di vino, saliva un lezzo disgustoso. Il lume
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più basso. ¶ Vi fu un silenzio. La grondaia del
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a Napoli? - chiese, dopo un momento. ¶ - A Napoli? - balbettò
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balbettò Letizia. ¶ - Vi ho un amico. Ti raccomanderò. La
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fatto fortuna..... ¶ S'interruppe. Un colpo di tosse suonava
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di tosse suonava in un'altra stanza la cui
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La breve tossicina risuonò un'altra volta. Don Placido
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Intanto io vado per un affare mio, fino all
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e il cappello in un cantuccio della stanza: ¶ - Chiarina
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donna Chiara e per un attimo, tra un nuovo
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per un attimo, tra un nuovo terrore, ebbe la
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v'apparve la vecchia. Un gatto rossiccio uscì, sbadigliando
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fermò a guardare per un momento Letizia e s
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s'allontanò, scomparendo. Risuonò un'altra volta la tossicina
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tavola, presso al focolare: un fagottino era davanti a
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aperte e la faccia. Un alito inclinava la fiammella
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tra le bucce di un'arancia. ¶ Come la porta
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guardia. ¶ E come, a un tempo, gli fuggivan davanti
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s'intravedevano paurose profondità. Un'ombra uguale era scesa
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volta, lo sguardo. In un desolato silenzio la campagna
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udì. Si vide, a un tratto, sul marciapiedi della
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In vettura! ¶ E d'un subito uno sportello si
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e la trasse dentro. ¶ Un'altra bestemmia di Don
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l'atto. E a un tempo, mentre lo sportello
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si son conosciute da un pezzo e si amano
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passava sugli scambii con un fragore assordante. I fattori
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vi si gettò. A un tempo s'apersero gli
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i cancelli, e per un momento s'arrestarono, ignare
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sotto la pioggia, e un battaglione, che se ne
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mancare. S'addossò a un fanale. Ripetette con un
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un fanale. Ripetette con un grido più acuto, con
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del suo destino: sola. ¶ UN «CASO». ¶ I. ¶ Ai «Fossi
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si levava, nel lontano, un fitto polverio bianco. Altre
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della malattia s'udivano un poco da per tutto
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la mercanzia: moriva in un susurro l'alto vocìo
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la cornetta rauca d'un tramwai due, tre volte
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squillavano i campanellini di un carretto solitario e, spento
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dei Fossi, occupata da un chiarore abbagliante. A una
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ora del tramonto avanzava. Un lume dorato che, poc
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di San Giovanni Nepomuceno: un braccio era steso al
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agonia del giorno. A un momento una rapida nuvola
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di ferro, mascherate da un breve caseggiato e dai
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della sponda cittadina. Apparve un treno, fischiante, nero, sterminato
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arcate romoreggianti e d'un subito sparve, come penetrando
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grido della macchina e un lieve fumo diffuso, che
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appena s'intravedeva. Ma un lume brillò a un
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un lume brillò a un tratto in cima ad
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tratto in cima ad un palo forcuto, piantato sul
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fu brevemente risvegliata da un acuto zufolio, che cessò
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interrotto disegno, coloriti d'un verde ancor tenero. Un
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un verde ancor tenero. Un roseo lume persisteva ov
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accendeva le cime d'un bosco. Ma sotto quel
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immobili come quelle d'un lago percosso dal mite
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e sul tramonto era un cielo minaccioso: alcune nuvole
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Difatti le investì a un tratto e con quelle
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Nel medesimo tempo fu un borbottio dietro la cortina
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borbottio dietro la cortina, un rombo lieve e trascorrente
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ancora in quel punto. ¶ Un'ombra scivolò rapidamente sotto
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dell'Arcivescovado e, a un tratto, se ne spiccò
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Tuttavia, com'ella, per un momento, quasi irresoluta, s
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s'arrestava nel piazzale, un fanciullo la riconobbe e
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comprendere. Lo guardò, a un punto, smarritamente, come se
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di lui, gli gettava un braccio attorno al collo
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voce più bassa, con un soffio di voce: ¶ - A
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sul tramonto. Parve a un tratto, ch'ella, soffermata
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avanti di arrivare a un vico traverso incontro al
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investito dallo stesso vento, un lembo dello scialle sbatteva
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implacata la sospingesse d'un subito. Ma al senso
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diverso. ¶ La donna interrogò un'ultima volta il fiume
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fiume. Or ne saliva un alito d'umidità e
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quadrati degli archi, aveva un fascino freddo. La chiamava
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tutto il corpo d'un tremore improvviso, Letizia scivolò
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Mazzamauriello» sciorinava su d'un sentiero invisibile le sue
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o tre casucce a un sol piano. ¶ Con la
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arrivasse una voce aspettata, un susurro incitante. E fascinata
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cielo s'era chiuso, un velo plumbeo, subitamente, scendeva
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illuminata e viva, per un momento si soffermò, parve
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voleva soffocare nello scialle un singhiozzo e nascondervi le
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che piangeva, procedendo. Fu un attimo. Poi mormorò: ¶ - Andiamo
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1903
premette le labbra con un lembo dello scialle, come
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soglia d'una bottega, un cuoiaio tranquillamente fumava presso
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allo stipite, e con un cicaleccio allegro, parlando di
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1903
e giovanili, sbucavano da un palazzo tre o quattro
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tratto del Corso, da un globo enorme si diffondeva
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artiglieria, in piccoli gruppi, un crocchio di borghesi che
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scemo del «Vico Cimino», un piccolo uomo di forme
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del doppio. Vi fu un gran da fare e
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Soltanto qualche volta, in un momento di tregua, il
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decessi e de' ritiri - un refrigerio per i superstiti
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psicologia di queste sparizioni - un legame di troppo sottili
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mese. Una fortuna per un illetterato, una tabula rasa
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che vi occorrono, in un instituto scientifico come di
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vedere Stazza? - mi fece un di que' giorni l
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fa ogni giorno, da un mese - disse l'usciere
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Non risposi. Ordinavo macchinalmente un mucchio di schede ed
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addormenta - fece lui a un tratto - Venga a vedere
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vetrata. Stazza aveva allungato un braccio sul tavolino e
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ginocchia, a terra. Ora un lustrascarpe, che aveva posta
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su' muri. Uscì, a un tratto, dalla bottega il
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tavoli, su Stazza diffuse un'ombra uguale, per buon
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suono nel silenzio, con un tintinno allegro, come di
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scale, di furia, Pandolfelli, un distributore. ¶ Una voce gli
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al caffè, poco prima. Un colpo. Si ricorda? Quando
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compagni. ¶ Diceva Pandolfelli a un altro: ¶ - È morto in
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crocette fece notare, lenta: ¶ - Un posto vuoto. ¶ DONNA CLORINDA
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angolo della cameretta - che un tempo era stata cella
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zoppe, era per terra un piattello con l'acqua
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punto vi si dissetava: un barbone sudicio, che accompagnava
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1903
di donna Clorinda, Mastia, un siciliano, pittore di paesaggi
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ora si udì per un pezzo il chioccolare dell
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sentimento in lei, che un tempo era stata pur
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fredda stanza pesava come un rigido mistero, e quella
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scoppiava la catastrofe di un dramma: talvolta fin v
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istoriato a fresco, alitavano un lezzo insopportabile. Quando il
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uno specchio accolse d'un subito, e a mezzo
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con la lentezza d'un fantasma. A un momento
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1903
d'un fantasma. A un momento ella ristette, e
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ristette, e, vinta da un'abitudine irresistibile, vi si
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1903
crepitava: guizzava e lambiva un alto muro annerito il
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1903
già sulle incudini e un carro di botti entrava
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baloardi si stagliavano con un colore plumbeo rilevato da
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colore plumbeo rilevato da un fitto d'erbe selvagge
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mano a mano, e un'esterna sonorità crescente e
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vecchia era dominata da un'innocente follia, che si
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Ella si adorava, in un apatico egoismo nel quale
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contemplava di sfuggita, con un sorriso melenso: ogni più
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lei da regina, che un ammirativo mormorio la seguisse
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marito l'aveva picchiata, un odio cupo e muto
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solito e tardo passo un po' zoppicante. ¶ Qualcuno la
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infilato nel manico d'un cestino, che doveva esser
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di pubblica sicurezza con un medico frequentatore della Farmacia
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moglie lo pianta come un cane rognoso. ¶ Il medico
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cane rognoso. ¶ Il medico, un giovane ch'era al
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già cattivo odore. ¶ Accese un sigaro. Il medico sottoscrisse
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Beatrice Cenci del Reni, un paesaggio di Taormina, il
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divenne per me urgentissimo: un mio quadro di caratteristici
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infossate, una vecchia con un cestino infilato al braccio
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ossuto della mano destra, un bastone con cui minacciava
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del Molo Piccolo e un soldato della vicina caserma
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beveva il brodo. In un tondino era un mucchietto
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In un tondino era un mucchietto di pesce fritto
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d'olio bollente e un fumo acre e denso
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d'untume: il soldato, un settentrionale biondiccio, beveva silenziosamente
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1903
si volse, sorpreso. Con un sorriso concessivo e dignitoso
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1903
di cui si mise un pizzico in bocca, donna
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levò la mano con un altro pizzico di pesce
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casa ove pernottava da un anno, dalla morte di
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via dell'Arsenale, lungo un de' muri del teatro
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una voce, di dentro. ¶ - Un signore. ¶ Avevo ben compreso
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può far passare anche un provetto per un ingenuo
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anche un provetto per un ingenuo. ¶ - Ha un cerino
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per un ingenuo. ¶ - Ha un cerino, per caso? - disse
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stanza ov'era solo un divano in giro sul
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sul divano, appena entrata; un'altra, rannodando sull'occipite
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lunghi capelli neri, balbettò un buongiorno svogliato. S'aperse
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e vi si affacciò un donnone gigantesco con fra
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schiuso della porta, apparve un pezzo del focolare e
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nella sala si sparse un odore acre di frittata
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1903
vecchia. ¶ - Aprite! C'è un signore! ¶ - Virginia non riceve
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quelle donne. ¶ Vi fu un breve silenzio. Un fiotto
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fu un breve silenzio. Un fiotto di luce si
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quanta. Era vestita d'un camice azzurrino e già
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Nella mano destra chiudeva un mazzo di carte da
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donnone - Tipo signorile. ¶ Da un letto, in fondo alla
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uscio di strada - È un peccato. S'è legata
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1903
nulla addosso, infuori d'un piccolo e logoro portafogli
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1903
soldi e, avvolto in un biglietto del lotto, un
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un biglietto del lotto, un bel ricciolo di capelli
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mastodontici palazzi del Vasto, un nuovo rione risultato dalla
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1903
scappatagli di casa con un tenore, era finita di
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davanzale della finestra, tra un vaso di menta e
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e i fascicoli d'un romanzo illustrato, il gatto
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sole, la contemplava, ammiccando. Un'afa sciroccale pesava sul
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1903
silenzioso: le ore d'un torrido pomeriggio scorrevano tardissime
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1903
cominciarono a pigliar rilievo un tavolo tondo, il canterano
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1903
Dal letto si stese un braccio e l'agguantò
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1903
signorina Sofia, sollevata sopra un gomito, si protendeva. Gli
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signorina tua ti chiede un favore..... dimmi se ti
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dimmi se ti chiede un favore, che le rispondi
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1903
signorinella! - balbettò Milia. ¶ - Senti, un favore da niente... Ascolta
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più bene? ¶ E a un tratto ruppe, afferrandole e
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1903
cortile era deserto: a un angolo, per una delle
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1903
porte d'entrata, passava un gran chiaro e si
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1903
appeso alla sua spalliera un sudicio lino del suo
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1903
Marangi scriveva, piegata su un mucchio di carte. Di
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signorina. Mi volete dare un occhio alla porta? ¶ La
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1903
casa. Io vado per un soldo d'aghi e
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1903
compiti delle sue scolarette. Un mucchio di scritti infantili
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1903
sulle palpebre grevi. ¶ Come un'eco, dalla finestra dirimpetto
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1903
compiti. ¶ Rimasero mute per un po' tutte e due
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Sponzilli tremava, bianca come un cencio. Tremavano le sue
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1903
volte la penna, cercò un degli scritti nel mucchietto
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1903
cieca, poveramente pensionata, con un fratello ferroviere che or
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1903
perchè. ¶ Suonò, all'improvviso, un alto grido angoscioso. La
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1903
casa s'aperse con un fracasso spaventoso. La servetta
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Chi s'è buttata? ¶ Un'altra rispose: ¶ - La Sponzilli
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E dalla via Brindisi un vocio confuso e crescente
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scendeva dall'ultimo piano. Un prete. Era il fratello
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cieco e altissimo d'un monastero di Clarisse - stendevano
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del monastero, coronata da un festone marmoreo e dallo
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1903
puntava proprio rimpetto a un dei finestroni della cappelletta
500
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chiesuola, ove parte d'un vecchio quadro se ne