Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016
concordanze di «un»
n | autore | testo | anno | concordanza |
---|---|---|---|---|
1 | 2016 | Il suo anello… Era un amante meraviglioso, pieno di | ||
2 | 2016 | a lasciare, io volevo un figlio. Quando sono rimasta | ||
3 | 2016 | ho annunciato che aspettavamo un figlio. Alla felicità di | ||
4 | 2016 | quel momento, e per un breve periodo successivo, è | ||
5 | 2016 | dipendeva da me – rispettosissimo. Un estraneo. Quando è nata | ||
6 | 2016 | o affetto particolari. Poi un giorno, e ancora mi | ||
7 | 2016 | incarico e andarsene. Con un trattamento straordinario da dirigente | ||
8 | 2016 | delle sue capacità. Ha un carattere forte, come il | ||
9 | 2016 | con grande tenacia e un talento sorprendente». ¶ «Sua figlia | ||
10 | 2016 | nascere obiezioni». ¶ «Grazie, è un sollievo. Sarò interrogata?» ¶ «Sì | ||
11 | 2016 | facendomi recapitare in studio un esagerato mazzo di peonie | ||
12 | 2016 | mio fiore preferito, con un biglietto: ‘Grazie’. Io non | ||
13 | 2016 | una peonia neppure su un tessuto giapponese…» E finalmente | ||
14 | 2016 | andò a rispondere in un angolo del locale, contro | ||
15 | 2016 | parlare concitata, gesticolando. Aveva un fisico asciutto, abituato allo | ||
16 | 2016 | all’alba. ¶ «È stato un piacere averla incontrata». ¶ «Grazie | ||
17 | 2016 | Non importa, era solo un’idea. Invece so che | ||
18 | 2016 | so che Giacomo ha un amico investigatore a Washington | ||
19 | 2016 | se gli fa dare un’occhiata alla fabbrica e | ||
20 | 2016 | anno scorso. Non ho un’idea precisa, è solo | ||
21 | 2016 | tutto?» ¶ «No, senti. Cercami un tale barone Alberto De | ||
22 | 2016 | Gilla. Credo che abbia un’azienda agricola a Siena | ||
23 | 2016 | Se lo trovi chiedigli un appuntamento per domani. Digli | ||
24 | 2016 | località… Le abbiamo fissato un appuntamento per domattina alle | ||
25 | 2016 | domattina alle undici, mandano un autista a prenderla in | ||
26 | 2016 | È tutto». ¶ «Laura, sei un fenomeno». ¶ «No, non io | ||
27 | 2016 | E mio padre?» ¶ «È un nonno felice». Si alzò | ||
28 | 2016 | taxi e le diede un bacio, appena sfiorandola. «Quando | ||
29 | 2016 | e glieli circolettava con un pennarello rosso. «Il Museo | ||
30 | 2016 | chiamo Clelia Sori. È un ambiente alla buona ma | ||
31 | 2016 | andarci, telefono per riservarle un posto… uno? Perché è | ||
32 | 2016 | suo nome, gli mostrarono un posto, al centro di | ||
33 | 2016 | acqua. Tutto immobile, in un silenzio persino innaturale sotto | ||
34 | 2016 | silenzio persino innaturale sotto un cielo cupo. ¶ «Sono privati | ||
35 | 2016 | le bestie… l’è un posto magnifico, tutto coltivato | ||
36 | 2016 | L’autista si consentì un risolino a fior di | ||
37 | 2016 | dice, solo? Ci lavorano un centinaio tra contadini, viticoltori | ||
38 | 2016 | barone. Fanno l’Allierino, un vino frizzante. Vedrà anche | ||
39 | 2016 | di fiori colorati, apparve un uomo in calzoni di | ||
40 | 2016 | Al collo, legate a un cordone di pelle, molte | ||
41 | 2016 | con i capelli grigi un po’ lunghi sul collo | ||
42 | 2016 | e carnoso che come un segno di riconoscimento gli | ||
43 | 2016 | peccato. Tra meno di un’ora pioverà. Ma la | ||
44 | 2016 | poltrone ai lati di un camino spento, un tavolo | ||
45 | 2016 | di un camino spento, un tavolo basso in mezzo | ||
46 | 2016 | tavolo basso in mezzo, un’altra poltrona e un | ||
47 | 2016 | un’altra poltrona e un altro tavolo accanto alla | ||
48 | 2016 | alla finestra. ¶ «Possiamo berci un caffè o preferisce qualcosa | ||
49 | 2016 | debito, poi arrivava con un lenzuolo ricamato, diceva che | ||
50 | 2016 | era di sua madre. Un cosino d’argento, un | ||
51 | 2016 | Un cosino d’argento, un braccialettino, niente di speciale | ||
52 | 2016 | con la tenda bianca. Un locale affollato, data l | ||
53 | 2016 | e salate. A occupare un’intera parete, la vendita | ||
54 | 2016 | in bella mostra. In un angolo, oltre i tavolini | ||
55 | 2016 | slot-machine. C’era un’aria pesante, che sapeva | ||
56 | 2016 | accettò l’idea di un toast e di una | ||
57 | 2016 | birra. Si accomodò a un tavolino accanto alla vetrata | ||
58 | 2016 | alla vetrata e prese un giornale. Arrivò al banco | ||
59 | 2016 | Ma non importa, vorrei un caffè». ¶ «No, è che | ||
60 | 2016 | suo avvocato? Non è un giornalista?» ¶ «Certo, sono davvero | ||
61 | 2016 | per sempre?» ¶ «Non sono un medico, mi dispiace. Non | ||
62 | 2016 | Sì, noi le davamo un bicchierino scarso di whisky | ||
63 | 2016 | mio marito le dava un bicchiere piccolo, e solo | ||
64 | 2016 | dell’estate. C’era un numero, mi pare il | ||
65 | 2016 | il sangue… è tutto un mistero. Io devo cercare | ||
66 | 2016 | triste. Si giustifica così un gesto come quello di | ||
67 | 2016 | che lei fa proprio un bel mestiere, avvocato. La | ||
68 | 2016 | lei». ¶ «Magari». La fissò un attimo, sapendo che la | ||
69 | 2016 | la mano. E con un gesto Gilardi estese il | ||
70 | 2016 | di Savina Zorzi. Non un granché di nuovo. Mi | ||
71 | 2016 | di nuovo. Mi viene un sospetto, te lo butto | ||
72 | 2016 | pensato che potesse essere un suicidio finito male?» ¶ «E | ||
73 | 2016 | bar. Nella vetrina di un gioielliere notò un cartello | ||
74 | 2016 | di un gioielliere notò un cartello: ‘Paola Gretel per | ||
75 | 2016 | gli si accostò con un sorriso incerto. In inglese | ||
76 | 2016 | me o preferisce darmi un appuntamento…» ¶ «Se per lei | ||
77 | 2016 | sistemò il tavolo aggiungendo un coperto, attese che scegliessero | ||
78 | 2016 | Non era bella, aveva un viso comune animato da | ||
79 | 2016 | e mossi intorno a un viso che non nascondeva | ||
80 | 2016 | che si era tolta, un maglioncino a collo alto | ||
81 | 2016 | alto di cachemire, di un indefinibile colore rosato. Unico | ||
82 | 2016 | studio. Lo ricordo come un bel periodo della mia | ||
83 | 2016 | questo barone che in un inglese da manuale e | ||
84 | 2016 | dimostra che c’era un errore in uno dei | ||
85 | 2016 | Anzi: che c’erano un paio di passaggi inutili | ||
86 | 2016 | inutili. Ci hanno discusso un giorno e una notte | ||
87 | 2016 | il genere?» ¶ «Sì, è un’idea che mi ero | ||
88 | 2016 | Gilardi, che stava gustando un filet en boîte preparato | ||
89 | 2016 | aprire una fabbrica di un settore di accessori tecnici | ||
90 | 2016 | abbiamo cercato insieme: aveva un gusto raffinatissimo e costoso | ||
91 | 2016 | verità, infatti. Nuccio aveva un altro fratello, non so | ||
92 | 2016 | ha lasciato al fratello un letto, il nostro, una | ||
93 | 2016 | noi ci abbiamo messo un anno a renderla attiva | ||
94 | 2016 | Colto, spiritoso e geniale. Un uomo capace di smontare | ||
95 | 2016 | di smontare e rimontare un apparecchio elettronico con la | ||
96 | 2016 | con la facilità di un gioco. Quelle sue mani | ||
97 | 2016 | va a sposarsi con un’altra in Sicilia». Con | ||
98 | 2016 | altra in Sicilia». Con un gesto nervoso spense la | ||
99 | 2016 | ma va a sposare un’altra. Roba da manicomio | ||
100 | 2016 | stimava così, baronessa. Be’, un bel giorno quel Floris | ||
101 | 2016 | al suo paese, era un terrone anche lui. Pianta | ||
102 | 2016 | nei guai. Gilla lavorava un po’ meno in tv | ||
103 | 2016 | sua madre non muoveva un dito, figuriamoci! Allora ha | ||
104 | 2016 | fondo a corso Sempione, un po’ in periferia. Anche | ||
105 | 2016 | no. A Natale portavo un giocattolo alla bimba, che | ||
106 | 2016 | chiama zia Savina, era un tesoro… un tè per | ||
107 | 2016 | Savina, era un tesoro… un tè per parlare, un | ||
108 | 2016 | un tè per parlare, un lavoretto insieme… E intanto | ||
109 | 2016 | disastro, se posso chiederglielo». ¶ «Un tè freddo? No?» Bevve | ||
110 | 2016 | tè freddo? No?» Bevve un sorso di tè e | ||
111 | 2016 | così. Quindi c’è un fermo per tutti, figuriamoci | ||
112 | 2016 | mantiene la figlia, passa un fisso puntuale tutti i | ||
113 | 2016 | rivista di arredamento, faceva un po’ di televisione quando | ||
114 | 2016 | a mio marito, neanche un calzino, un libro… Sparito | ||
115 | 2016 | marito, neanche un calzino, un libro… Sparito. E allora | ||
116 | 2016 | vent’anni che aspetta un figlio… E perché tu | ||
117 | 2016 | chiedo se mi offre un tè freddo, lei sapeva | ||
118 | 2016 | guardarmi, come se fossi un fantasma. ¶ «Embe’? Mi fai | ||
119 | 2016 | a vedere. Due stanze, un bagno, nel corridoio un | ||
120 | 2016 | un bagno, nel corridoio un armadio a muro e | ||
121 | 2016 | in casa. Carolina è un tesoro. ¶ Avvocato, lei mi | ||
122 | 2016 | perché il nonno era un artista. Carolina riusciva bene | ||
123 | 2016 | perché il nonno era un musicista. Carolina era spiritosa | ||
124 | 2016 | Milano, a casa. Ha un lavoro in televisione e | ||
125 | 2016 | che non sapeva cuocere un uovo, si impegna. Copia | ||
126 | 2016 | sola, senza donna, senza un cane che mi prepari | ||
127 | 2016 | cane che mi prepari un brodo: lavoro e torno | ||
128 | 2016 | cantina, bottiglie che valgono un capitale e che lei | ||
129 | 2016 | messo tanta roba per un mese. Io non lo | ||
130 | 2016 | e ha lasciato aperto un pacco che era nello | ||
131 | 2016 | dispiace. Invece posso tornare un attimo a una cosa | ||
132 | 2016 | Uscendo fu stuzzicato da un venticello teso che gli | ||
133 | 2016 | di blu scuro, con un grembiule bianco arrotolato in | ||
134 | 2016 | ricamata a fiori come un kimono sui calzoni di | ||
135 | 2016 | e dall’ombretto turchese. Un neo sotto l’occhio | ||
136 | 2016 | occhio sinistro le dava un’aria equivoca: poteva avere | ||
137 | 2016 | Buongiorno. Magari ritorno in un altro momento. Volevo soltanto | ||
138 | 2016 | vero Iris? Questo è un avvocato, non un giornalista | ||
139 | 2016 | è un avvocato, non un giornalista. Hai capito?» ¶ «Sì | ||
140 | 2016 | devo chiudere». ¶ «Sì, ma un momento! Rispondo a questo | ||
141 | 2016 | fece coraggio. ¶ «Posso offrirle un aperitivo? Così lasciamo libera | ||
142 | 2016 | ci guadagna, se vincono?» ¶ «Un accordo tra di noi | ||
143 | 2016 | Se vincono mi danno un piccolo omaggio, altrimenti mi | ||
144 | 2016 | no? Lei mi regala un po’ di frutta o | ||
145 | 2016 | andati via lei aveva un tredici anni, quindi li | ||
146 | 2016 | mano in tasca in un gesto che non ammetteva | ||
147 | 2016 | condotto sua madre per un concerto. Riconobbe case e | ||
148 | 2016 | due o tre negozi, un paio di portoni di | ||
149 | 2016 | Tuttocarta: non era soltanto un’insegna ma una promessa | ||
150 | 2016 | in bicicletta, aveva comperato un casco di protezione; a | ||
151 | 2016 | Spesso la giovinezza è un ricordo pesante. ¶ Appoggiò la | ||
152 | 2016 | difficili» rispose l’avvocato. ¶ Un sorriso illuminò il viso | ||
153 | 2016 | altro?» ¶ «Sì. Possiamo parlare un momento? Io sono l | ||
154 | 2016 | con le chiavi, mise un cartello in vista e | ||
155 | 2016 | Accese la luce in un retrobottega con scaffali alle | ||
156 | 2016 | più stretta c’erano un tavolino con due sedie | ||
157 | 2016 | tavolino con due sedie, un forno a microonde e | ||
158 | 2016 | lei». ¶ «Bene, ma facciamoci un caffè, per me è | ||
159 | 2016 | di nuovo e aveva un viso quieto, con lineamenti | ||
160 | 2016 | Una strana donna, in un negozio di carta colorata | ||
161 | 2016 | loro maggiordomo, e con un amministratore. Ci hanno detto | ||
162 | 2016 | i mobili, c’era un architetto che sistemava la | ||
163 | 2016 | qualche mese e circa un anno dopo è nata | ||
164 | 2016 | padre del barone era un bell’uomo, elegantissimo. Amava | ||
165 | 2016 | era piccola, ma aveva un viso stupendo… su in | ||
166 | 2016 | di profumo che durava un bel po’. Sì, erano | ||
167 | 2016 | forse c’è ancora, un giardino con tante piante | ||
168 | 2016 | Poi Gilla è cresciuta…» ¶ «Un momento. Gilla era una | ||
169 | 2016 | dal triciclo, si sgarbellava un ginocchio, io avrei urlato | ||
170 | 2016 | l’aveva accompagnata a un certo indirizzo, ci raccontò | ||
171 | 2016 | che la baronessa aveva un altro… vacci a capire | ||
172 | 2016 | riempiva di regali… Era un uomo magnifico e un | ||
173 | 2016 | un uomo magnifico e un padre straordinario, su questo | ||
174 | 2016 | e io tredici». ¶ «Grazie. Un bel racconto. Credo di | ||
175 | 2016 | certo ora la conosco un po’ meglio». ¶ Si alzò | ||
176 | 2016 | alzò, dal taschino prese un suo biglietto di visita | ||
177 | 2016 | Mentre lo precedeva attraverso un salotto quasi buio, girò | ||
178 | 2016 | qui». ¶ Erano entrati in un salone suddiviso in tre | ||
179 | 2016 | di vetrate affacciate su un terrazzo molto verde che | ||
180 | 2016 | Al centro c’era un salotto raccolto intorno a | ||
181 | 2016 | salotto raccolto intorno a un camino. A sinistra e | ||
182 | 2016 | casa. Però arrivo tra un minuto, aspetti». ¶ Sulla porta | ||
183 | 2016 | a quelle persone. Portava un grembiule blu troppo largo | ||
184 | 2016 | quadretti bianchi e blu, un foulard in testa che | ||
185 | 2016 | il rumore del carrello: un trionfo di caraffe, bicchieri | ||
186 | 2016 | lo zucchero e anche un tè freddo che Savina | ||
187 | 2016 | Gilla Floris. Non è un interrogatorio. Lei può rifiutarsi | ||
188 | 2016 | chi fosse. Ma frequentavo un artista, un gay manco | ||
189 | 2016 | Ma frequentavo un artista, un gay manco a dirlo | ||
190 | 2016 | arredamento, cose del genere. Un fenomeno nel suo genere | ||
191 | 2016 | Fece una risata sgraziata. «Un nome così per uno | ||
192 | 2016 | era molto bravo. E un giorno in quello studio | ||
193 | 2016 | della televisione. Poi a un certo punto questa tira | ||
194 | 2016 | il barone. Poi dopo un anno che erano qui | ||
195 | 2016 | pelliccia, elegante… Lui era un vero signore. Aveva persino | ||
196 | 2016 | vero signore. Aveva persino un bastone con il pomo | ||
197 | 2016 | pomo d’avorio, pensi un po’ lei. Be’, dopo | ||
198 | 2016 | po’ lei. Be’, dopo un anno che sono qui | ||
199 | 2016 | perché è stata con un barone…» Altra risatina e | ||
200 | 2016 | bello, tutti tranquilli. Ma un giorno, senza un sì | ||
201 | 2016 | Ma un giorno, senza un sì e senza un | ||
202 | 2016 | un sì e senza un no, il John Scotti | ||
203 | 2016 | in albergo, o preferisce un altro posto?» ¶ «Ma no | ||
204 | 2016 | puntuale da non consentirgli un dubbio. Soprabitino leggero, tacchi | ||
205 | 2016 | alti, borsa vistosamente colorata. Un sorriso forzato sulle labbra | ||
206 | 2016 | venuta. Abbiamo a disposizione un piccolo salotto, qui al | ||
207 | 2016 | al pianterreno. Venga». Fece un cenno al cameriere. «Posso | ||
208 | 2016 | al cameriere. «Posso offrirle un tè? Prego, si accomodi | ||
209 | 2016 | servisse il tè, addentò un pasticcino che masticò a | ||
210 | 2016 | è una conversazione, non un interrogatorio. Lei è libera | ||
211 | 2016 | avere la residenza in un albergo. Era per il | ||
212 | 2016 | chiama, io ero con un’agenzia, e mi interroga | ||
213 | 2016 | e avevo bisogno di un posto fisso, dove mangiare | ||
214 | 2016 | voleva tutto perfetto. Era un po’ dura, ma di | ||
215 | 2016 | voi?» ¶ «Con il barone? Un anno… un po’ più | ||
216 | 2016 | il barone? Un anno… un po’ più di un | ||
217 | 2016 | un po’ più di un anno. Ogni tanto si | ||
218 | 2016 | Ogni tanto si faceva un viaggetto in America, andava | ||
219 | 2016 | firmata, l’anello con un piccolo rubino in una | ||
220 | 2016 | moine con il marito un po’ scemo, e dopo | ||
221 | 2016 | po’ scemo, e dopo un anno se ne sono | ||
222 | 2016 | voleva neppure sentirne parlare. Un giorno gli ho mostrato | ||
223 | 2016 | ero lì. Lei strillava». ¶ «Un momento, poi ci arriviamo | ||
224 | 2016 | ti fanno su come un gomitolo. Io non sono | ||
225 | 2016 | Lei lo guardò, spalancando un poco gli occhi, davvero | ||
226 | 2016 | Cercò di immaginare che un uomo di oltre sessant | ||
227 | 2016 | anni doveva considerarla ancora un ‘bel bocconcino’. ¶ «A che | ||
228 | 2016 | la racconti lei». ¶ «Allora, un giorno… guardi, era un | ||
229 | 2016 | un giorno… guardi, era un giovedì. Il barone ogni | ||
230 | 2016 | figlia, che ha preso un altro cognome, che lui | ||
231 | 2016 | tranquillo. Gli tremavano solo un po’ le mani, era | ||
232 | 2016 | Era dolce, tranquilla. Persino un po’ emozionata. Grazie, prego | ||
233 | 2016 | se la risposta fosse un trabocchetto. «No, ma mi | ||
234 | 2016 | userò questa conversazione per un eventuale interrogatorio in tribunale | ||
235 | 2016 | sì, va bene». Senza un sorriso si avviò alla | ||
236 | 2016 | Galimberti. Avv. Pietro Santini. Un solo pulsante per la | ||
237 | 2016 | me». Sulla porta allungò un braccio verso la strada | ||
238 | 2016 | simili a quella: in un groviglio di pietre bianche | ||
239 | 2016 | lo vede. C’è un negozio, si chiama Tuttocarta | ||
240 | 2016 | negozio, si chiama Tuttocarta. Un negozio colorato, che vende | ||
241 | 2016 | Gilla non ha mosso un muscolo… io l’avrei | ||
242 | 2016 | era incinta aveva conosciuto un artista che lavorava anche | ||
243 | 2016 | Li convince che sono un fenomeno’, diceva. Gilla diventa | ||
244 | 2016 | Tra loro c’era un’intesa perfetta. Nasce la | ||
245 | 2016 | ora: aveva al polso un famoso orologio maschile di | ||
246 | 2016 | qui dietro, ma è un posto tranquillo, venga». ¶ Lui | ||
247 | 2016 | Architetto, moglie divorziata di un architetto famoso. Era diventata | ||
248 | 2016 | con me, io ho un suo numero privato. Ci | ||
249 | 2016 | in quella ricerca a un tratto si fermò su | ||
250 | 2016 | ha regalato lei, pensi un po’» disse, cogliendo lo | ||
251 | 2016 | verso gli ascensori alzò un braccio, senza voltarsi. ¶ Sette | ||
252 | 2016 | androne era piccolo con un soffitto a volta interamente | ||
253 | 2016 | una portineria dal gusto un po’ vecchiotto, con tavolo | ||
254 | 2016 | De Brusset; sulla sinistra un corridoio costeggiava il giardino | ||
255 | 2016 | polizia». ¶ «Mi scusi, aspetti un momento. Mi sta dicendo | ||
256 | 2016 | griglia di ferro battuto. Un tavolo accostato alla parete | ||
257 | 2016 | alla porta d’entrata un arco con una vetrata | ||
258 | 2016 | dodici di agosto, faceva un caldo bestiale e qui | ||
259 | 2016 | con molto gusto. Su un piccolo tavolo era stato | ||
260 | 2016 | alzate per spostarsi da un’altra parte. ¶ Di fronte | ||
261 | 2016 | imbottiture di velluto scuro. Un tavolinetto con molte fotografie | ||
262 | 2016 | Altri tendoni alla finestra, un letto con testiera e | ||
263 | 2016 | a grosse rose sfumate, un secrétaire in prezioso legno | ||
264 | 2016 | in prezioso legno biondo, un armadio a specchio che | ||
265 | 2016 | La scena del delitto. ¶ Un tavolo quadrato al centro | ||
266 | 2016 | sedie contro una parete, un oggetto d’argento in | ||
267 | 2016 | impugnato la pistola con un guanto…» ¶ «Ne avete trovati | ||
268 | 2016 | ma sarebbe bastato usare un lembo della gonna. Non | ||
269 | 2016 | è testamento». ¶ Gilardi fece un cenno del capo e | ||
270 | 2016 | notò che avevano addirittura un fermo dall’interno. Si | ||
271 | 2016 | Quella portafinestra dà su un sentierino con molti cespi | ||
272 | 2016 | cespi di foglie, ora un po’ secchi, che costeggia | ||
273 | 2016 | serve come stireria e un bagnetto con la lavatrice | ||
274 | 2016 | giorno. Verrò a fare un sopralluogo con più calma | ||
275 | 2016 | vorrebbe tornare…» ¶ «C’è un testamento?» ¶ «Gliel’ho detto | ||
276 | 2016 | strettamente personale, senza toccare un solo chiodo. Mi sono | ||
277 | 2016 | Si ricordò di avere un particolare feeling con le | ||
278 | 2016 | Come viene, grazie». ¶ Aveva un piccolo frigorifero oltre il | ||
279 | 2016 | nascosto alla vista. Da un armadietto a muro, dello | ||
280 | 2016 | scuro dei mobili, prese un bicchiere. «Ecco, si accomodi | ||
281 | 2016 | ancora detto che sia un’assassina, bisogna provarlo». ¶ «Ma | ||
282 | 2016 | il bicchiere e bevve un altro sorso. ¶ «Ma si | ||
283 | 2016 | alle cinque e mezzo…» ¶ «Un momento, io non l | ||
284 | 2016 | vista arrivare perché guardavo un film in televisione». ¶ «Non | ||
285 | 2016 | da me, pallida come un cencio lavato». ¶ «Ma le | ||
286 | 2016 | sappiano, capisce?» Gilardi diede un’occhiata a quelle tende | ||
287 | 2016 | Sola e a piedi. Un gran borsone blu sulla | ||
288 | 2016 | signora. Comunque entra, stanno un po’ insieme, bevono il | ||
289 | 2016 | laterale che immetteva in un’altra stanza dove erano | ||
290 | 2016 | poco. Vediamo… aveva superato un concorso a Milano e | ||
291 | 2016 | di Gilardi e fece un cenno con il capo | ||
292 | 2016 | il capo. «Mi scusa un momento?» ¶ Si alzò e | ||
293 | 2016 | Il dottor Perrini fece un cenno alla donna che | ||
294 | 2016 | una porta, parlottò con un giovanotto magro, in camice | ||
295 | 2016 | vero? Andiamo a berci un caffè, intanto che le | ||
296 | 2016 | teche. Me lo offre un caffè?» ¶ «Certamente. Intanto lei | ||
297 | 2016 | e subito dopo, forse un anno, ha divorziato dalla | ||
298 | 2016 | bambina ma ha sposato un’altra. Io avrei ammazzato | ||
299 | 2016 | risposata anche lei con un meridionale che stava bene | ||
300 | 2016 | pulì le labbra con un tovagliolino. «Io credevo che | ||
301 | 2016 | avevo visto che aveva un altro cognome, non si | ||
302 | 2016 | padre si chiamava con un ‘de’ davanti, le ho | ||
303 | 2016 | dvd e gli fece un cenno con la mano | ||
304 | 2016 | Allora gliene faccio chiamare un altro, venga». ¶ Stavano salutandosi | ||
305 | 2016 | portiera le fece ancora un cenno di saluto con | ||
306 | 2016 | cenno di saluto con un sorriso. Ora sapeva qualcosa | ||
307 | 2016 | C’erano fiori in un bicchiere anche sul tavolino | ||
308 | 2016 | sul tavolino. ¶ «Posso offrirle un caffè?» ¶ «No, la ringrazio | ||
309 | 2016 | bar, grazie». ¶ Rispondendo a un campanello che Gilardi non | ||
310 | 2016 | Ha bisogno?» chiese, masticando un chewing-gum. ¶ «Sì, acqua | ||
311 | 2016 | parla, che non muove un muscolo, ed è accusata | ||
312 | 2016 | se può aver commesso un simile gesto». ¶ «Mi chiede | ||
313 | 2016 | diversi. Lei aveva superato un concorso e aveva iniziato | ||
314 | 2016 | vedevo raramente, era in un settore diverso dal mio | ||
315 | 2016 | sia stato da noi un paio d’anni, forse | ||
316 | 2016 | forse meno. Poi, per un suo progetto, si è | ||
317 | 2016 | Credo di sì…» Con un gesto melodrammatico si portò | ||
318 | 2016 | raccolti alla nuca con un fermaglio. Un solo gioiello | ||
319 | 2016 | nuca con un fermaglio. Un solo gioiello: una lunga | ||
320 | 2016 | alla quale era appeso un ciondolo: osservandolo meglio, realizzò | ||
321 | 2016 | che si trattava di un piccolo gufo che strizzava | ||
322 | 2016 | all’altro. Martina aveva un viso ovale, piacevole senza | ||
323 | 2016 | sola ruga profonda, testimoniava un’intelligenza severa e una | ||
324 | 2016 | Ci provo, credendoci». Per un attimo fissò il cielo | ||
325 | 2016 | Gilla ha partecipato a un concorso non troppo pubblicizzato | ||
326 | 2016 | della mano. «Ma aveva un viso serio, intenso. Un | ||
327 | 2016 | un viso serio, intenso. Un’eleganza innata nei gesti | ||
328 | 2016 | presa al volo, con un contratto molto buono. Ha | ||
329 | 2016 | sua assistente». Restò per un attimo a fissare il | ||
330 | 2016 | Io sono omosessuale, è un problema?» ¶ «Dovrebbe?» ¶ Lei lo | ||
331 | 2016 | testa. «Bene, non è un problema. Qui lo sanno | ||
332 | 2016 | a farla proporre per un contratto fisso…» Alzò lo | ||
333 | 2016 | nuovo marito della madre, un certo Floris, meridionale». ¶ «Lei | ||
334 | 2016 | Floris, perché dovrei avere un cognome diverso? Non voglio | ||
335 | 2016 | ultimo piano. C’era un grande salone, la sala | ||
336 | 2016 | che si sposava con un’altra a Palermo. Gilla | ||
337 | 2016 | di spugna rosa, certo un regalo di Paola. ¶ «È | ||
338 | 2016 | sì. Dormono tutti?» ¶ Con un gesto impaziente Liciuzza si | ||
339 | 2016 | all’acquaio. «Lo beve un caffè?» ¶ «Sì, grazie». ¶ «Ma | ||
340 | 2016 | successo?» ¶ «Al trasloco è un po’ che ci lavora | ||
341 | 2016 | Posso?» Gli stava mostrando un’altra tazzina di caffè | ||
342 | 2016 | una quindicina di giorni». ¶ «Un po’ per volta, le | ||
343 | 2016 | sotto le coperte allungò un braccio verso la parte | ||
344 | 2016 | vista in fotografia su un giornale o già incontrata | ||
345 | 2016 | fosse all’altezza di un avvocato come lui. ¶ Gilardi | ||
346 | 2016 | vogliono là». Una pausa, un colpetto di tosse. «Ora | ||
347 | 2016 | spero? E lo bevi un caffè?» ¶ «No, grazie. Devo | ||
348 | 2016 | poter dire di essere un buon padre. Ora, in | ||
349 | 2016 | non parla, non muove un muscolo, non mangia. Credo | ||
350 | 2016 | se sua madre è un’assassina. Oppure se è | ||
351 | 2016 | Adora sua madre. Hanno un rapporto molto speciale, lo | ||
352 | 2016 | in quella stanza, in un mare di sangue, il | ||
353 | 2016 | e valutato mi sembra un caso con pochi misteri | ||
354 | 2016 | Ma la domanda è un’altra: c’era una | ||
355 | 2016 | sì: accetto». ¶ «Grazie. È un sollievo poter contare su | ||
356 | 2016 | spianando il faccino a un sorriso. ¶ «Lei è l | ||
357 | 2016 | Max». ¶ «Bene, Carolina, parliamone un momento, così mi faccio | ||
358 | 2016 | momento, così mi faccio un’idea. Tu dov’eri | ||
359 | 2016 | papà stava lavorando». ¶ «Hai un papà molto importante». ¶ La | ||
360 | 2016 | Lo sai che sono un avvocato? Dovrei difendere la | ||
361 | 2016 | dalla questura. Abbiamo anche un piantone davanti alla porta | ||
362 | 2016 | La Madre superiora diede un’occhiata distratta alla bimba | ||
363 | 2016 | tu?» Fece una smorfia. «Un pugno in testa, glielo | ||
364 | 2016 | Gilla sia trattata come un corpo estraneo o nemico | ||
365 | 2016 | qui». Riuscì a trattenere un singhiozzo, e si appoggiò | ||
366 | 2016 | Addossato alla parete opposta, un piccolo tavolo e una | ||
367 | 2016 | madre, e che in un momento di rabbia e | ||
368 | 2016 | bella davvero. E qui… un’altra persona. Ma si | ||
369 | 2016 | alzò la testa con un’espressione infastidita che si | ||
370 | 2016 | si tramutò subito in un sorriso: era Paola con | ||
371 | 2016 | è?» domandò Paola, dando un’occhiata alle foto. ¶ «Gilla | ||
372 | 2016 | di lui per dargli un altro bacio con lo | ||
373 | 2016 | ciao». ¶ Max Gilardi restò un attimo a fissare la | ||
374 | 2016 | è sufficiente per covare un odio così profondo senza | ||
375 | 2016 | Gilla Floris non avesse un movente: aveva molte ragioni | ||
376 | 2016 | del pettegolezzo si calmino un po’, accidenti a loro | ||
377 | 2016 | avesse inviato a riceverlo un giovanotto in camicia bianca | ||
378 | 2016 | in camicia bianca con un distintivo appuntato al taschino | ||
379 | 2016 | a leggere. ¶ «Deve dare un documento, avvocato, glielo rendono | ||
380 | 2016 | Lì verrà a riceverla un incaricato del dottor Perrini | ||
381 | 2016 | jeans, che le stavano un po’ troppo attillati sui | ||
382 | 2016 | qua…» ¶ La seguì lungo un corridoio sul quale si | ||
383 | 2016 | che si trattava di un capostruttura, per quel che | ||
384 | 2016 | alla porta e a un arco laterale che immetteva | ||
385 | 2016 | scusi se le sembro un tantino seccata, ma ho | ||
386 | 2016 | Dal cruscotto Olga prese un paio di occhiali neri | ||
387 | 2016 | innestando la marcia. Erano un paio di occhialoni come | ||
388 | 2016 | una mascherina. ¶ Max restò un attimo bloccato, ma ormai | ||
389 | 2016 | Sì, credo che abbia un appuntamento con il padre | ||
390 | 2016 | con il padre tra un paio di settimane, ora | ||
391 | 2016 | a voce bassa, quasi un sussurro, aggiunse: «Olga aveva | ||
392 | 2016 | Olga aveva in macchina un paio di occhialoni neri | ||
393 | 2016 | degli occhiali, è soltanto un colloquio informale. Altrimenti ci | ||
394 | 2016 | accorto nessuno, soltanto lei. Un foulard in testa, gli | ||
395 | 2016 | in borsa, pronta a un gesto estremo. Per disperazione | ||
396 | 2016 | a Ricky Russo aveva un processo in corso che | ||
397 | 2016 | tribunale alle prese con un numero interminabile di testimoni | ||
398 | 2016 | Luciano si erano incontrati, un po’ di fretta tutti | ||
399 | 2016 | Come stai? Hai fatto un gran bel lavoro per | ||
400 | 2016 | una volta. È stato un lavoro da poco» si | ||
401 | 2016 | quello che rappresenta, è un incubo. Forse Elena avrebbe | ||
402 | 2016 | quel frigo che sembra un supermercato… pure il ghiaccio | ||
403 | 2016 | tra loro era diventato un rito, e sembrò davvero | ||
404 | 2016 | è ammazzata gettandosi da un terrazzo della loro casa | ||
405 | 2016 | tutti. Che diamine! Per un po’ si vive bene | ||
406 | 2016 | smettila! Ho parlato con un avvocato e mi ha | ||
407 | 2016 | che, chiunque sia, è un grande cretino. Mi sono | ||
408 | 2016 | e ci resteranno per un pezzo. Comunque, questo era | ||
409 | 2016 | e tuo marito è un ottimo architetto, che cosa | ||
410 | 2016 | una ragazza che aspettava un figlio da me, che | ||
411 | 2016 | tu. Lei non è un problema. Il problema sei | ||
412 | 2016 | bene: tu hai sposato un tesoro d’uomo, ma | ||
413 | 2016 | uomo, ma non è un santo. Paola è una | ||
414 | 2016 | spiritosa. Disegna bene, ha un lavoro che li avvicina | ||
415 | 2016 | se fossi in te. Un eroe che sbaglia molto | ||
416 | 2016 | mani, forse come facevano un tempo; ma con un | ||
417 | 2016 | un tempo; ma con un sottinteso più profondo, che | ||
418 | 2016 | amicizia, nella stima, in un affetto che aveva dimenticato | ||
419 | 2016 | ridere anche Luciano, con un braccio attorno alle spalle | ||
420 | 2016 | stato qui da noi un giovanotto del tuo studio | ||
421 | 2016 | sembrato soddisfatto. Ti dirà. Un ragazzo adorabile». ¶ «Ehi…» ¶ «Nessun | ||
422 | 2016 | piacciono vecchi». ¶ «Ehi!» ¶ «Davvero un ragazzo in gamba. Mi | ||
423 | 2016 | con il massimo punteggio. Un gran bravo avvocato». ¶ «Me | ||
424 | 2016 | abbastanza in fretta. Avremo un letto nuovo». ¶ «Nel frattempo | ||
425 | 2016 | letto nuovo». ¶ «Nel frattempo un albergo, no?» ¶ «Non mi | ||
426 | 2016 | non voglio che sia un problema, è lavoro e | ||
427 | 2016 | Credo che starò via un paio di settimane, più | ||
428 | 2016 | organizzarmi. Sono imbrogliato in un processo infinito. Comunque anch | ||
429 | 2016 | che fosse convincente. ¶ «Lasciami un giorno o due, vedo | ||
430 | 2016 | direi. Peccato che sarà un panorama sprecato per noi | ||
431 | 2016 | in mano, altrimenti è un volantino elettorale. Non mi | ||
432 | 2016 | e Gilardi si scambiarono un’occhiata. «Mi ha mostrato | ||
433 | 2016 | verso le colline. È un’idea che aveva da | ||
434 | 2016 | con una stringa e un grembiulone di gomma. ¶ «Ciao | ||
435 | 2016 | Ora c’erano tavoli, un piccolo forno, un braciere | ||
436 | 2016 | tavoli, un piccolo forno, un braciere, vetri colorati e | ||
437 | 2016 | non vuoi. C’è un altro uomo nella tua | ||
438 | 2016 | a scuola». ¶ «Li vedrà un’altra volta. È una | ||
439 | 2016 | sì. Magari mi vesto un po’ meglio. Ma adesso | ||
440 | 2016 | ancora conciata così. Ciao». Un bacio di fretta sulla | ||
441 | 2016 | No, per favore…» ¶ «Sembra un colpo di testa, ma | ||
442 | 2016 | Olga era seduta a un tavolino in terrazza con | ||
443 | 2016 | tavolino in terrazza con un giornale sulle ginocchia, e | ||
444 | 2016 | Se lo dici tu. Un po’ mi tremano le | ||
445 | 2016 | Uno entra dalla finestra… un complice di Gilla. Spara | ||
446 | 2016 | pezzi sulla scacchiera. Avete un re, una regina e | ||
447 | 2016 | re, una regina e un cavallo…» ¶ «Il complice». ¶ «Sì | ||
448 | 2016 | E se non fosse un complice? E se invece | ||
449 | 2016 | E se invece fosse un assassino che Gilla non | ||
450 | 2016 | Laura prese Aziz per un braccio e lo strattonò | ||
451 | 2016 | aveva ragione. Anche se un po’ mi spaventa». ¶ «Risolveremo | ||
452 | 2016 | di lei. «È stato un piacere conoscerla, Liciuzza». Volle | ||
453 | 2016 | la porta adagio, con un sospiro: lei, quest’avvocato | ||
454 | 2016 | porta, Gilardi constatò con un certo divertimento e senza | ||
455 | 2016 | Firenze c’è sicuramente un negozio Tiffany». ¶ «Sono certa | ||
456 | 2016 | presento mio padre». ¶ «È un onore conoscerla. Anche se | ||
457 | 2016 | Compriamo il riso da un amico che ha le | ||
458 | 2016 | e il pesce da un pescatore. Per il resto | ||
459 | 2016 | sperando che confermasse. ¶ «È un modo di vivere che | ||
460 | 2016 | Sono stato loro ospite un giorno, quando tu eri | ||
461 | 2016 | chiese il padre. ¶ «A un punto morto, pa’. Tutti | ||
462 | 2016 | osservarli bere per avere un commento. ¶ «Buono… molto delicato | ||
463 | 2016 | suo padre». ¶ «Questa è un’annata particolare. Siamo stati | ||
464 | 2016 | questo è per lei». Un suo ritratto in pochi | ||
465 | 2016 | Max, lei ha davvero un grande talento». ¶ Le era | ||
466 | 2016 | sottobraccio. «Ci sta facendo un pensierino, nonno?» ¶ «Non diciamo | ||
467 | 2016 | la testa piegata da un lato, come se si | ||
468 | 2016 | mamma». Carolina ci pensò un attimo. «Zia Olga?» domandò | ||
469 | 2016 | tenuta in Toscana. Avrà un suo quartierino con un | ||
470 | 2016 | un suo quartierino con un’infermiera, il dottore che | ||
471 | 2016 | pensavo di iscriverla in un convitto di Roma». ¶ «E | ||
472 | 2016 | non abbiamo mai saltato un giorno. Io ho fatto | ||
473 | 2016 | Dove stiamo noi è un posto molto speciale. Da | ||
474 | 2016 | figlia, come se fosse un problema. «Carolina è una | ||
475 | 2016 | che tutti accolsero con un sorriso, una stretta di | ||
476 | 2016 | stretta di mano e un sospiro. ¶ Nella camera, Gilla | ||
477 | 2016 | Le mani abbandonate su un cuscinetto pulito, inermi, legate | ||
478 | 2016 | il respiro passava con un sibilo leggero, umido di | ||
479 | 2016 | le mancasse quella madre un po’ bizzarra, che sapeva | ||
480 | 2016 | dalla clinica, andarono in un bar nelle vicinanze. Giancarlo | ||
481 | 2016 | Ma non aveva bevuto un sorso. «Ne hanno di | ||
482 | 2016 | Ero a Baltimora a un convegno di settore. Chiuso | ||
483 | 2016 | non le dispiace, ho un’assemblea…» ¶ «Sì, certo. Buona | ||
484 | 2016 | farle mettere in testa un foulard…» ¶ «Sì, basso sulla | ||
485 | 2016 | domande fai? Bianca fa un lavoro che è meglio | ||
486 | 2016 | so. Ma se ho un dubbio…» ¶ «Sì, Gilardi: conosco | ||
487 | 2016 | risposta mi è sembrata un po’ troppo pronta. Vorrei | ||
488 | 2016 | gli ha fatto guadagnare un mucchio di soldi perché | ||
489 | 2016 | sbatter fuori la moglie…» ¶ «Un momento. Lei mi sta | ||
490 | 2016 | conosciuto. Lui ha attivato un suo socio in America | ||
491 | 2016 | non abbia mai avuto un sospetto? E che amando | ||
492 | 2016 | lei aveva amato come un padre?» ¶ «Notizie su di | ||
493 | 2016 | John lo descrivono come un uomo intelligente e nevrotico | ||
494 | 2016 | conosco bene, ricomincerà da un’altra parte. Ma perché | ||
495 | 2016 | preciso e scrupoloso come un segugio. «Mettici un po | ||
496 | 2016 | come un segugio. «Mettici un po’ di fantasia, aiuta | ||
497 | 2016 | è bello…’» ¶ «Manzoni era un ottimista. Prima di sera | ||
498 | 2016 | mancava ancora più di un’ora al loro appuntamento | ||
499 | 2016 | Olga storse il naso. «Un gelato alla crema e | ||
500 | 2016 | risaliti al nonno, era un’arma vecchia ma ancora |