Clarice Tartufari, Il miracolo, 1909

di nidi in primavera; un architrave spezzato di una

fra le sue robe un fazzolettino di monna Vanna

Natale. Venga, venga, Mamsell'. Un orsacchiotto la divorerà, e

l'avesse riveduta per un attimo solo, se appena

attimo solo, se appena un nastro della sua acconciatura

la piazza le parve un rogo, nell'abbagliante chiarore

Mi ha parlato di un telegramma ricevuto stamani. Forse

ha ragione! Tu sei un bambino cattivissimo. Sei ciarliero

Vanna credeva d'impazzire. Un abisso nuovo le si

Ermanno ubbidì, avviandosi verso un angolo del salottino, col

la fronte altera di un martire che vada al

la parete per oltre un'ora, odiando sempre di

improvvisa partenza, come per un trionfo riportato, frugandosi nella

i gradini della chiesa. ¶ - Un soldo, per carità, al

camminava lentamente, e frattanto un treno fuggiva, volava per

il corpo santo dentro un sudario di lino, mentre

simili alle onde di un fiume. ¶ Eppure la mattina

mattina dopo, svegliandosi, provò un senso nuovo di riposo

appariva lontano, inafferrabile, come un fazzoletto agitato da mano

invisibile sulla tolda di un vapore che salpa. Il

parola, che invocava forse un cenno d'invito a

scorse fulgente nel sole un'aiuola del giardinetto fiorito

il fragore di tutto un passato che crolla. Le

nella sua casa emettendo un respiro di sollievo. Se

dentro la fiammella di un moccolo di cera, brontolando

la fiammella, spegnendosi, mandava un troppo lungo cigolìo, se

a galla tutte a un tempo, s'indugiavano pigre

chiesa, che forse era un tempio d'eresia. ¶ Non

cuore, e difatti in un pomeriggio piovoso della fine

lamina di ferro bucherellata, un odore gradevole di tabacco

Egli ci ha largito un raziocinio e una volontà

presenza di lui, se un piede aristocratico, stretto in

di seta scura. ¶ A un tratto la scarpetta lucente

la scarpetta lucente ebbe un guizzo, come di serpentello

e disgusto. ¶ Poi, dopo un attimo di silenzio, le

CAPITOLO VI. ¶ Trascorso appena un mese, Vanna avrebbe desiderato

piazzetta Gualterio somigliava a un piccolo stagno dalle acque

delle lunghe zampe. Pareva un brutto ragno, eppure doveva

devi muovere! Ecco, chiodo, un colpo per te e

stesso il nome di un sacerdote di maturo senno

Ranieri, sollecitandolo a realizzare un credito, di cui le

lei giudicherà quel sacerdote un poco severo, ma la

grande sventura. ¶ Il sacerdote, un canonico del Duomo, predicatore

la probità scrupolosa di un galantuomo a cui altri

altri ha fatto assumere un rude impegno ch'egli

verso di sè di un gentiluomo, che, spesa inconsapevolmente

fede; la tolleranza di un intelletto superiore, che, misurate

sotto la direzione di un vecchietto bonario e fervido

busto sottile chiuso in un giaco brunito, su cui

la seta vermiglia di un giubbotto a ricami sarebbe

Ardita, in arcioni sopra un cavallo bardato, monna Vanna

nitido. ¶ Oh! essere allora un nobile guerriero al seguito

piccolo pugno a sostenere un falco, e il falco

dieci militi, guidati da un brigadiere, furono veduti attraversare

giunto inaspettato, col direttissimo, un caporione socialista da Ronfa

fanfara, tenendosi in mezzo un giovanotto allegro, che si

drappello si arrestò e un tumulto di voci, gridanti

appariva devastata come da un flagello, e il Paterino

di Domitilla Rosa pareva un trono, con la sua

ardente, nell'attesa di un console vincitore o di

console vincitore o di un poeta innamorato. ¶ Un brivido

di un poeta innamorato. ¶ Un brivido lo percorse ed

qualche cosa di simile? Un piccolo portico a sottili

bocca suggellata come per un mistero. In quale codice

egli rispose molto serio. - Un povero topolino è morto

Fritz Langen, superati di un salto i pochi gradini

per apparire disinvolta. Prese un gomitolo di filo d

moto Vanna indietreggiava di un passo, protendendo le mani

veste di seta ebbe un fruscìo. ¶ Fritz Langen, col

smarritamente: ¶ - Gott Gott, e un gemito fievole di colomba

Madama Polifema», avendo ella un occhio solo. Allora il

affidava bizzarre commissioni. ¶ - Comperami un cannello di liquerizia, ma

con la punta d'un bastone infuocato. ¶ Madama Polifema

gravemente, come si ascolta un caro bambino che si

gli si rivelò terribile un giorno nell'ira e

e lo impaurì. ¶ Era un pomeriggio domenicale di giugno

andare a merendare in un orto con alcune amiche

scende alla deriva di un piccolo fiume e il

sua vita senza trovare un granellino di polvere - e

il busto sottile. A un tratto le chiese, riunendo

Egli le aveva dato un colpo di pugnale in

altare. Perdona. Io sono un barbaro, non ho le

uno svolazzìo di mosche, un brulicare di formiche; ma

aveva il presentimento di un crollo, eppure non ristava

dare al suo bimbo un secondo padre, nè espatriare

nome suo nobile con un nome esotico, che non

entusiasmo, l'idea di un possibile matrimonio era sorta

deponeva il vassoio sopra un tavolinetto rotondo davanti alla

tutto per contentarvi. Foste un secondo padre per il

casa immacolata più di un giglio e che egli

il carattere augusto di un giustiziere. Ella si rammentava

Langen e rise d'un riso argentino di gioia

custodia dagli altri è un deposito sacro; non va

scricchiolìo di passi e un battente fu sospinto, Fritz

larghi e fuggenti di un chiostro vastissimo, abitato da

che tutte gli parlavano un loro linguaggio. I rami

delle carte; ma, a un certo punto, si alzava

cortese, sollevando nella sinistra un capace annaffiatoio, gli abbozzava

capace annaffiatoio, gli abbozzava un sorriso e un saluto

abbozzava un sorriso e un saluto militare. ¶ Fritz Langen

era fino allora mancato un tedesco di polso che

festeggiare l'annunzio di un avvenimento nuovo, apportatore di

Vanna gli sorrideva di un sorriso tenue come il

Langen fu pervaso da un'onda subitanea di misticismo

piedi - e fece, ridendo, un cenno d'intesa al

del nostro cuore. ¶ A un certo momento Bindo Ranieri

ed estratto dalla custodia un cannocchiale da campagna, lo

trovavano in cima a un colle, sopra una spianata

speroni. ¶ La facciata sembrava un quadro gigantesco, dipinto, tra

ludere. ¶ Dagli ampi stipiti, un odore di cose morte

negli utensili, nell'arguzia un poco triste e attonita

Guardi, guardi, monna Vanna. Un vitello, una lepre, due

una lepre, due piccioni, un capriolo! Speriamo che i

onore. ¶ - Sono preparativi di un banchetto funebre - disse Bindo

intorno alla tavola è un altro conto - riprese Fritz

Bindo Ranieri, e, ad un suo cenno, il vetturale

Fritz Langen riprese, dopo un silenzio. ¶ Egli avrebbe voluto

tra gli avvolgimenti di un ramo di fico, la

fu in terra di un balzo. ¶ Si tolse il

Vanna fu scossa da un piccolo sussulto al suono

la grammatica dei chierichetti. Un episodio spiacevole era venuto

i quali si trovava un apprendista calzolaio di giovane

lo studente liceale con un coltelluccio arrugginito. ¶ L'attentato

a testa china, come un vero cane bastonato, la

affanni che si gustava un vero sollievo nel restarsene

Paterino sapeva Bindo Ranieri un galantuomo di stoffa antica

Paterino non avrebbe torto un capello nemmeno al più

di venir meno a un impegno. Perchè arrabbiarsi dunque

il pennacchio rosso di un carabiniere, in cima a

carabiniere, in cima a un bastone, per tenerli in

mentre il Paterino dava un forte pugno sul tavolo

consolavano. Sicuramente, è naturale! ¶ - Un momentino, scusi. Con chi

gonfiò il collo come un piccione che tuba. ¶ - Sì

e ordinò al garzone un altro fiaschetto. Oramai egli

noi gli abbiamo buttato un laccio al collo - il

se i paterini gettarono un laccio al collo a

italiano. ¶ - Gli abbiamo gettato un laccio al collo e

l'atto di afferrare un bicchiere e di scagliarlo

tacco destro, e mandò un lungo fischio, la quale

irrequieti della testa. ¶ - Buttatemi un laccio al collo, trascinatemi

tradimento, dovete sborsare a un servo il prezzo di

servo Rodolfo gli buttò un laccio al collo? ¶ - Sicuro

in tasca e zuffolando un'arietta. ¶ - Sta bene, il

uno dei congiurati paterini, un Bisenzi, trema ancora quando

accudire alle faccende di un modesto stabilimento fotografico. Abitavano

sconcertata nel vedersi davanti un signore forestiero, con la

Avrebbe voluto andarsene, umiliata, un poco irritata dalle maniere

nella sua discendenza? - e un'ardente curiosità di erudito

simili a quelli di un bambino. ¶ Bindo si accinse

frutti ancora, perchè esiste un atto notarile del 1765 in

cui si parla di un Corrado Monaldeschi, a proposito

Monaldeschi, a proposito di un acquisto di terreni fatto

lo permetteranno. ¶ - E desidera un alloggio di due o

pulviscoli del sole, era un incanto di pace e

rettangolare di marmo, certo un'antica urna, e alla

il piccolo parlatorio di un convento di Clarisse, stavano

Colonia presentò Bindo Ranieri. - Un professorone che viene a

lei e suo marito un bell'onore e una

offesa - Mio marito è un galantuomo. ¶ - Suo nonno almeno

seriamente, nel timore che un pazzo le fosse capitato

a bassa voce: ¶ - È un tedesco; una dotta persona

Oh! allora, trattandosi di un tedesco, dotta persona, ogni

camera da letto ha un architrave che si vuole

delle Belle Arti. ¶ Durante un paio di settimane, Fritz

Paterino, radendolo, gli disse un giorno quali sono le

Opera del Duomo, conobbe un altro Fritz Langen in

da presentarsi, è questo: un papa umanista e una

Il nostro archivio è un pozzo, non ancora tutto

la traccia incerta di un avvenimento, stabiliva definitivamente una

del giovane dotto sopra un punto della pagina ingiallita

trascrivendo con rapida scrittura un passaggio, che pareva indecifrabile

a lui su di un frammento a brandelli rosicchiati

vestita di rosso, con un cappuccetto in testa ornato

viso attonito, e fece un piccolo gesto scandolezzato. ¶ - Perchè

non s'incastona dentro un anello di stagno! - e

emergenti alla superficie di un ampio stagno. Parlavano poco

cattedrale gotica. ¶ Vanna provava un senso gentile di riconoscenza

sulle spiagge del Reno un manipolo delle loro genti

marmi, a specchio di un fiume azzurro, e nelle

come se ella trascinasse un peso enorme dietro di

Langen, il quale, parlando un italiano forbito, anzi letterario

Vanna, ascoltandolo, pensava a un bambino, incerto ancora nell

persona, facendolo somigliare a un aquilotto, di cui le

Vanna? - ella gli chiese un giorno, passeggiando: - Perchè questo

nemico, vestita solo di un mantello. ¶ - Farebbe lei questo

chiaramente che su di un albero genealogico e ch

approvavano ch'ella, abitualmente un poco scontrosa, facesse allo

maniere. ¶ Ella era ad un tempo più gaia e

monsignore, con parsimonia, dopo un silenzio. ¶ - È affabile, scherza

È affabile, scherza come un bambino - Villa diceva, mentre

con parole involute a un uomo buono, arrivato di

coppi di casa, a un viaggio, che forse accadrebbe

di ciò come di un tradimento, e ne rimaneva

ma, senza saperlo, invocava un altro Gentile sconosciuto, non

dall'umidore della tomba, un Gentile che arrivasse ignoto

nell'accidia verdognola di un dolore senza conforto, mille

le onde cristalline di un lago, e, di sotto

che l'acqua di un fiume argenteo scaturisse. ¶ Quanta

simili alle mani di un fantasma bianco nel biancore

Da via Luca Signorelli un passante invisibile si avvicinò

guardò il cielo, mandando un sospiro che pareva un

un sospiro che pareva un gemito. ¶ Essa lo aveva

tale si è ordinato un abito a Firenze, ma

sposo abbia a Roma un impiego da miserabile. ¶ Talvolta

contemplare la cornice di un quadro. Non soffriva, ma

tuono echeggiava in lontananza, un ombrellaio attraversava la piazzetta

nell'udire quel grido, un senso ineffabile di sconforto

e veniva a tenere un po' di compagnia alla

giusto, le avrebbe lasciato un pane per la vecchiaia

dalla tasca del grembiale un mazzo di carte. ¶ - Ecco

sono vangelo! - e assumeva un aspetto grave, premendo con

qui adesso c'è un superiore. Eccolo. Si convinca

difficile - rispondeva Ermanno, lanciando un'occhiata di corruccio verso

di ferocia con cui un domenicano di altri tempi

si sarebbe accanito contro un eretico, sopra ogni controversa

l'estro dopo che, un giorno avendo fatto il

occhi, e Vanna, sollevandosi un poco dalla poltrona, aveva

fa dispiacere? Perchè è un castigo dire il Credo

giù pei muri di un massiccio monumento vetusto, senza

bambino frattanto si compiva un lavorìo intenso, perenne, talora

cerimonie; anzi, assumeva franca un atteggiamento di padroncina, iniziando

imparato il bel giuoco un mese prima, facendo colezione

Una enciclica papale è un ordine del giorno rivolto

Vanna, scambiata con monsignore un'occhiata di bontà ironica

e don Vitale, spiegato un fazzoletto bianco sopra la

il gomito tutto di un pezzo e marcando forte

Ecco - egli diceva agitando un fazzoletto di colore. - Guardate

di cappelle fabbricate in un luogo dai fedeli e

signora bella, vestita di un manto azzurro, aveva agitato

manto azzurro, aveva agitato un suo ventaglio, togliendo calore

e Domitilla Rosa faceva un gesto di mistero con

e roseo più di un maialetto appena nato, aveva

al fuoco, e intanto un gatto miagolava sulla strada

si destava rinfrescata, con un vivo senso di benessere

di sgomento. Il medico, un bell'uomo di mezza

da ottima fama, ebbe un sorriso arguto, e l

così ignara, protetta da un tale senso di verecondia

virginale, che egli assunto un tono di gravità rispettosa

di osservargli in fronte un velo fugace di rossore

Bindo Ranieri per distrarsi un poco. La bottega, silenziosa

treccia bionda, legata da un nastro azzurro. ¶ Domitilla Rosa

furia di mostrare a un tempo i due piedini

sua bottega per dare un bacio a Serena e

armonia. ¶ Domitilla Rosa abbassò un istante le palpebre e

del Signore. ¶ Dal portale un'onda impetuosa di suono

bruciore dell'alito di un demonio scarmigliato, che lacera

che lacera e squarta un peccatore urlante, in quella

urlante, in quella che un altro peccatore prono abbassa

sotto la pressura di un altro demonio. Quale spavento

cavalcioni sul dorso d'un demonio lascivo, che si

eternità la bella creatura. ¶ Un pensiero si confisse come

figurava il traditore come un essere amabile, desiderabile e

con cilici e astinenze. ¶ Un fruscìo leggero di vesti

l'effluvio sottilissimo di un profumo, l'avvertirono che

pizzi antichi, simile a un duca del Rinascimento; Titta

abito di parata, con un bizzarro cappello a staio

largo e piatto, con un panciotto sgargiante di seta

due piccolini, quasi fosse un mazziere incaricato di preannunziare

col moto deciso di un soldatino automatico quando fa

automatico quando fa, sopra un tavolo, le evoluzioni. Attraversarono

che la processione passi. Un pochino di pazienza; che

le vecchie gambe sembravano un compasso spalancato e che

nel sole come per un'apoteosi, discendeva adagio la

fossero volate via in un turbine, ed altre cappe

narrava la storia di un miracolo, tutti dicevano di

C'era una volta un devoto servo di Dio

volta la figlia di un re - cominciava invariabilmente Palmina

di meraviglia ammirativa. ¶ A un tratto la folla ammassata

cuffiotto di lei formarono un unico viluppo, travolto dall

alle prese col Paterino, un eretico socialista, libero pensatore

inno dei rivoluzionari? Farete un bel vedere. ¶ - Sissignore, ci

inquisizione è finita da un pezzo! ¶ - E i papi

dando alla faccia simpatica un'aria di beffa mefistofelica

mefistofelica. ¶ - Ah! Paterino, dimmi un po', conosci la storia

raderti, io ti squadernassi un foglio di carta invece

di carta invece di un asciugatoio e prendessi in

festa di quell'anno, un argomento eccezionale degno di

Monaldeschi non avesse acceso un bel rogo e non

livellate e avevano assunto un colore solo: il colore

il presidente dell'Opera, un bel vecchio amabile e

si facessero buon sangue. ¶ Un urlo formidabile di trionfo

di trionfo salì da un gruppo e, menando pugni

sono il cognato - gridava un tipo nerboruto, rosso per

lire di vincita! Era un sogno, e il gobbetto

rimaneva inebetito. ¶ Ahimè! era un sogno davvero! Si verificò

signora, incerto, pauroso di un brutto scherzo; ma Vanna

e, ad ogni poco, un foglio di carta svolazzava

e ricadevano flosci, mentre un soffio tepido passava fuggevole

riso. ¶ Il suono di un violoncello, stridente come il

noi. ¶ Vanna ascoltò per un istante, portò le mani

con molta difficoltà? ¶ - È un bimbo che pensa - egli

e il lampo di un desiderio ardente le brillò

Dio, fare di lui un sacerdote sapiente, un prelato

lui un sacerdote sapiente, un prelato autorevole, forse, chissà

autorevole, forse, chissà, esaltarmi un giorno in lui per

scorgesse l'ombra di un rimpianto. ¶ Vanna, col busto

ma era turbata da un senso dolcissimo di annichilimento

Titta, portando in mano un capace vassoio, entrò dalla

nascosto il capo sotto un piccolo velo nero, baciò

in silenzio, sorridendo di un sorriso vago, come di

Palmina offriva biscotti dentro un leggiadro canestro di filagrana

si apriva constantemente a un riso infantile di docilità

giuoco, si era adattato un cordone rosso intorno al

e il matrimonio è un sacramento che va meditato

e per Titta era un bruciore, un rancore pensare

Titta era un bruciore, un rancore pensare alle tenaci

come la piazzetta d'un villaggio, era tutta immersa

sinistra, sotto l'arcata, un omettino gobbo, seduto di

In tanta pace echeggiò un passo precipitoso e, sul

seta a scacchi. Pareva un viaggiatore disceso in quel

cartoline illustrate, devo fotografare un gruppo di gitanti, devo

concludere. ¶ Vanna aderì con un cenno del capo. ¶ - Sono

schermì dall'elogio. ¶ - È un dovere aiutarci a vicenda

suo bambino. ¶ Infatti, con un patrimonio liquido solidamente impiegato

provincia e poteva occupare un appartamento lussuoso al primo

per fare invito a un'altra mano di ricercare

incanto fu rotto da un agitato stropicciar di passi

piazzetta fu invasa per un momento da una lunga

erano solcate come da un soffio leggero di collera

madre in America per un disastro ferroviario, avrebbe potuto

granellino di sabbia dentro un oceano, molto più che

dell'America. Invece no; un altro emigrato orvietano aveva

dall'America, aveva di un guardo e di un

un guardo e di un gesto legati a sè

le aveva riposto dentro un nascondiglio il poco danaro

Rosa cominciò quella sera un suo discorso. Dapprima parlò

Signore - e si raccolse un istante. ¶ Ermanno, seduto in

santità di Urbano IV. ¶ Un sacerdote tedesco dubitava del

tetti delle case e un clamore di voci festanti

colonne, della casetta a un sol piano, sembravano infiorarsi

sorrisi veniva dal cielo, un silenzio, già solcato da

giardini, o si arrestava un attimo per ammirare con

Perugia al seguito di un maestro già esperto nei

scosceso viottolo, a destra, un piccolo involto di mussolina

il capo nascosto dentro un candido cuffiotto a ricami

fra tutta quella bianchezza, un fiocco d'oro splendeva

pure con penna incerta, un genere di letteratura regionale

letto basso, fu per un istante percorsa da brividi

pareva in quella posa un giovane levriero di razza

riuscendovi, si rialzò di un balzo, mulinò intorno a

letto della madre dormente. ¶ Un grande terrore e una

ridere lo presero a un tempo, ond'egli si

coperta di seta azzurra un leggero fruscìo e allora

tornarono a segnare di un'ombra lieve il delicato

dell'ora, batte di un suo martello i fianchi

lecito di sragionare come un bimbo di cinque. ¶ Ermanno

Vanna s'illuminò d'un sorriso inconscio e la

completamente, esalò dal cuore un gemito lieve e, incrociate

fastidioso, eppur delizioso, di un soffio impercettibile, che dalla

specchiera mobile, collocata presso un angolo della stanza. ¶ Ella

che si ha verso un fiore, squisito di fragilità

fresca, talvolta correvano vampate, un guizzare improvviso di tante

accendevano il sangue, trasfondendole un'arsura piena di tormenti

poterlo accarezzare. ¶ Ermanno, con un occhio aperto e l

topolino della mamma era un animaluccio assai discreto, il

tra le due finestre, un lato della parete ottagonale

frequenti, ma velate da un dubbio inconscio; e quel

volle coprir col piede un breve raggio di sole

del bimbo avevano preso un corso giocondo, mentre le

cerchi? Mi segui come un cagnolino e io non

pizzo. La statuetta teneva un giglio nella mano ed

per la immagine di un San Luigi Gonzaga, il

di confessarlo, egli provava un senso di amara disillusione

ed egli avrebbe preferito un regalo da sciupare: un

un regalo da sciupare: un fucile, un vapore, magari

da sciupare: un fucile, un vapore, magari un pulcinella

fucile, un vapore, magari un pulcinella, che si movesse

e rifletteva, guardandola. A un tratto chiese: ¶ - San Luigi

vivo, camminava sempre con un giglio in mano? ¶ Vanna

a camminare sempre con un giglio in mano? Lo

che cosa vuol dire un fiore di castità; ma

abbracciandolo - ma egli era un santo e tu sei

santo e tu sei un piccolino senza giudizio. ¶ Ermanno

di Gentile Monaldeschi per un'apparizione della Madonna. ¶ La

molto, suscitando in Palmina un tale zelo di riconoscenza

così sviscerata. ¶ Palmina baciò un lembo della mantiglia di

in Paradiso - e, aperto un forzieretto, prese dall'astuccio

forzieretto, prese dall'astuccio un vezzoso monile e lo

stupì nel vedersi a un tratto ringiovanita, come rinnovata

dove la tonsura segnava un cerchio appena visibile. ¶ - Prego

festa di domani avremo un tempo magnifico - disse monsignore

tenebra de' suoi pensieri. ¶ Un giorno egli l'aveva

volontà vigile di monsignore; un altro giorno egli, servendosi

sorrise anche lui di un sorriso lievemente irrisorio. ¶ - Non

spesso, dimostrando ineffabile godimento: un re scettrato in riva

persone gesticolanti intorno a un rogo e una giovanetta

mentre il braccio di un guerriero si alzava contro

lieve gesto era incluso un olocausto, in ogni più

ogni più umile occupazione un ardore di perfettibilità religiosa

di rendita, avrebbe fatto un ospizio per vecchi infermi

tra le mura di un chiostro e coprendosi di

soccorso della Vergine e un angiolo scenderebbe a fasciarle

fatto rasare, le sembrava un altro ragazzetto, più serio

simili alla cera di un alveare. Una volta don

lo chiamò gambero. ¶ - Sei un gambero, un vero gambero

gambero. ¶ - Sei un gambero, un vero gambero perfetto! Non

per principio, di opporre un ostinato silenzio alle frasi

di Bindo Ranieri era un libro aperto, dove tutti

pacatezza: ¶ - Se io fossi un gambero e la nostra

ripeteva, somigliando davvero a un gambero cotto, tanto la

ruzzolata, perchè non è un gambero, è una scimietta

le cose ci fosse un perchè, e non riuscendo

capacissimo di trascorrere anche un giorno in agguato, col

Subiva lo scherno di un fenomeno ottico, provocato dall

iI suono fresco di un ruscello che cada. ¶ - Oh

bimbo. ¶ - Io invece facevo un sogno bellissimo, quando tu

per volontà divina! Era un avviso del Signore, il

più forte la mano: ¶ - Un momentino ancora. Aspetta e

mitria, ella avrebbe domandato un nastro d'oro a

signora senza capricci e un piccolo cherubino. Questi e

premere sulla volontà di un bambino dodicenne, non abbastanza

in seminario. ¶ Come opporre un deciso rifiuto? ¶ Egli non

e il tempo è un correttore insigne di errati

guardatevi in cortesia per un attimo dentro uno specchio

fila dei giovinetti, provava un misto di gioia e

gioia e di rammarico, un rimpianto acuto come di

tuo. ¶ L'ultimo seminarista, un giovanetto dai furbi occhi

don Eliseo. ¶ Ermanno rise un poco, anch'egli contento

quiete e regolarità, dove un quadretto appeso al muro

Ermanno sceglieva con modestia un frutto o una ciambella

l'affettuosità confidenziale di un tempo e che pure

durante la ricreazione, presso un angolo del vasto cortile

collocarsi in dipendenza durante un intiero mese, gli atti

seduto in cattedra possedeva un cervello bastevole alle teste

suo posto, preso da un ritorno subitaneo di audacia

cose? ¶ Il professore dette un balzo sulla cattedra. ¶ - Disgraziato

sulla strada dell'eresia. ¶ Un soffio di terrore circolò

peso alle domande di un ragazzo assolutamente spoglio di

violenze; don Vitale era un sacerdote ardente di zelo

come dovresti rispondermi? Riflettè un istante, poi soggiunse: ¶ - Sono

non riuscì a dominare un senso d'irritazione e

grigio, senza ombrello, con un cappellone di paglia tanto

la faceva somigliare a un sorcetto nascosto sotto un

un sorcetto nascosto sotto un fungo. Accorreva, nonostante la

pioggia, dimenando con furia un braccio dopo l'altro

aveva adesso quattordici fra un mese, era studente di

vesti zuppe, come fa un canarino quando esce dal

chierico si avanzò di un passo e, alzando il

adolescenza ruvida e angolosa, un velo di gentilezza gli

che la donna è un essere d'impurità, nido

estate il capo sotto un ampio cappellone di paglia

pomodoro il cartone di un suo acquerello, e ciò

erano capolavori, quantunque avessero un loro sapore di originalità

prima, a guisa di un uccellino migratore? Non aveva

l'unica egida di un cuffiotto bianco o di

cuffiotto bianco o di un cappuccio rosso, a seconda

seria, e faceva anzi un bel contrasto il vederla

fiuto, all'ombra di un allegro cappelletto di sua

ornato in giro di un nastro azzurro, che svolazzava

tutti dieci. ¶ - Sì, sì, un vero sistema decimale - Pericle

spazientita, dette col pugno un urto all'indietro al

aveva già consegnato a un servo la valigia. ¶ - Volevamo

la valigia. ¶ - Volevamo innalzarti un arco di trionfo - Pericle

me sarebbe stato ugualmente un bell'onore. ¶ - È morto

biga. Io avrei voluto un carro con quattro cavalli

il gradito preavviso di un dolce per il pranzo

nemmeno quando Pericle, di un anno più avanti del

savia cosa avere lanciato un chierico innocente fra i

il vecchio Sem, in un momento , di lucidità, abbia

decrepito Titta era stato un piccolo dramma misterioso ed

certezza. Vedrai, vedrai! Forse un brano di storia sepolta

riti, rispondono tutte a un sentimento stesso di terrore

professore di storia antica, un dottissimo orientalista, esponeva in

agitato allora, turbato da un dissidio spirituale che lo

cuore! In fondo, per un'ampia vetrata, il giardino

troppo male, dandogli appena un senso di bruciore e

gli si snodava, timido, un piccolo serpe, e il

bruciava le vene, mentre un'ansietà paurosa gli velava

cristalli, di dove giungeva un mormorio di voci. ¶ - Eccomi

bambino, egli non aveva un moto dell'animo, che

suo figlio. ¶ Vanna arrossì un poco e, tutta grazia

e incedettero uniti dentro un solco ampio di sole

mingherlina e illuminava di un sorriso la rosea faccia

rido per offenderla. Ma un professore che si chiama

giro, come destata da un sogno, come remota dalla

astronomia. Poco fa inalberava un cappello comèta; adesso sfoggia

in vanitosa umiltà, succhiando un'ala di pernice, egli

posso paragonare a me un uomo vissuto nel milletrecento

mancherei di riguardo a un uomo dei tempi andati

dei tempi andati era un facinoroso beone; molto probabilmente

le rivolse cogli occhi un ringraziamento di sommessione. ¶ Ermanno

sommessione. ¶ Ermanno frattanto esponeva un suo concetto. A lui

del piccone che abbatte. Un popolo antichissimo fabbricò una

le rovine della tomba un altro popolo antico edificò

antico edificò più tardi un tempio grandioso; più tardi

grandioso; più tardi ancora un altro popolo antico vi

antico vi costruì sopra un palazzo e al disopra

incruento della messa sopra un altare, che si eleva

dove in antico stava un'ara pagana, su cui

audacia di asserire che un altare cristiano sorge sopra

consideri la religione come un fenomeno puramente storico e

più oscuro della coscienza un lampo fugacissimo sorse, ed

amico aveva ragione; intravide un baratro da cui bagliori

rivestito delle sue vesti un brutto fantoccio e, nascosta

avrebbe buttata poi dentro un braciere allo scopo di

scopo di punirmi di un inganno ordito da lei

delle idee, volgeva loro un'occhiata alla sfuggita, le

fra le dita gemmate un coltellino dal manico d

brutto don Vitale come un animalaccio grottesco dalle orecchie

e gli disse, continuando un discorso iniziato già tra