parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Roberto Alajmo, Repertorio dei pazzi della città di Palermo, 1993

concordanze di «una»

nautoretestoannoconcordanza
1
1993
storie eccentriche. Ne trovò una e la mise da
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1993
del nipote, che era una famiglia normale. Lui invece
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1993
delle automobili. Ne comprava una ogni volta che poteva
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1993
e saldare pezzi dell’una con pezzi dell’altra
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1993
anche diverse motociclette. Su una di queste, in tempo
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1993
e così via. ¶ Era una passione ereditaria. Suo figlio
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1993
non aver mai aperto una busta in vita sua
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1993
vita sua. Aveva elaborato una classificazione delle lettere in
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1993
tutte intatte. ¶ Uno gestiva una specie di bazar in
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1993
stento riusciva a entrare una sola persona per volta
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1993
ma non proprio Pongo: una sottomarca del Pongo; gioielli
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1993
bocca; nastri vari, e una singola testa irta di
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1993
Marchese Ugo. Non era una persona colta, ma a
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1993
creò nel suo negozio una specie di cenacolo di
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1993
i clienti più frivoli. Una volta uno venne cacciato
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1993
da sotto il banco una bottiglia e mettersi a
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1993
il cliente insisteva per una via di mezzo, magari
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1993
cacciato fuori dal negozio. ¶ Una era la madre di
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1993
quando a Polizzi arrivò una limousine nera così lunga
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1993
nera così lunga che, una volta in piazza, non
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1993
arrivava sotto casa di una cliente citofonava e, sempre
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1993
faceva finta di essere una automobile. ¶ Una giovane con
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1993
di essere una automobile. ¶ Una giovane con la faccia
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1993
di no, tanto che una volta perse la pazienza
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1993
caso l’avevano vista. ¶ Una faceva la bambinaia e
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1993
genitori volevano ammazzarla con una lametta da barba. Scriveva
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1993
semplicemente gettandole dalla finestra. ¶ Una cominciava: ¶ «Sono Rosa Rossella
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1993
con sotto il braccio una grande radio che trasmetteva
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1993
un braccio. ¶ Un amico una volta gli prestò il
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1993
a quando lo raccolse una volante della polizia. Agli
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1993
abitavano in via Giusti. Una di loro ogni tanto
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1993
casa in maniera rigorosa: una stirava, una cucinava, una
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1993
maniera rigorosa: una stirava, una cucinava, una faceva la
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1993
una stirava, una cucinava, una faceva la spesa, una
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1993
una faceva la spesa, una faceva il bucato e
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1993
faceva il bucato e una, che indossava sempre i
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1993
e tenendosi per mano. ¶ Una era Giulia, cui avevano
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1993
Giulia si sedeva prendendole una mano, ma la madre
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1993
di dare alla figlia una mano da tenere. Per
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1993
A. si imbatté in una Teresa Lo Verde e
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1993
madre scrisse al figlio una lettera nella quale confermava
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1993
di Teresa Lo Verde. ¶ Una si chiamava Maria Bissana
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1993
parenti la portarono in una clinica. Quasi subito stette
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1993
di via Arimondi. Portava una giacca a tre bottoni
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1993
chiamavano Garibaldi, perché aveva una bella testa bianca e
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1993
bella testa bianca e una camicia rossa. I suoi
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1993
impeccabili, perché veniva da una famiglia ricca. Teneva sempre
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1993
ricca. Teneva sempre in una mano un sacchetto di
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1993
seguendolo con lo sguardo. ¶ Una abitava in via Mondini
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1993
un panciotto giallo e una giacca amaranto. ¶ Uno era
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1993
all’enciclopedia, perché possedeva una grande cultura. Mangiava da
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1993
dicono: ¶ «È un brunello». ¶ Una faceva la portinaia in
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1993
gridare senza motivo, mantenne una certa dignità, e difatti
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1993
non gli avesse offerto una sigaretta. ¶ Aceto si considerava
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1993
Un giorno ne aggredì una che secondo lui gliene
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1993
e cominciava a tergiversare. ¶ Una si chiamava Mannedda Cammarata
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1993
Uno, Bernardo Cammarata, aveva una sorella che stava giornate
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1993
della sorella precipitò, dopo una crisi più grave, a
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1993
anziché ricoverarla, addirittura comperarle una camera al manicomio. Ancora
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1993
a disposizione dei Cammarata. ¶ Una era la famiglia Hardouin
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1993
diritto di prenotazione per una camera principesca alla Real
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1993
chiusero in soggiorno per una consultazione familiare. L’ex
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1993
i parenti sistemavano in una valigia i suoi vestiti
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1993
via Parisi, seduto su una sedia, sorridendo e salutando
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1993
vuoto e tutto intorno una montagna di spazzatura. Scosse
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1993
Scosse la testa, raccolse una bottiglia da terra e
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1993
contributo alla pulizia di una città che non era
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1993
la Casa della Munnizza, una capanna costruita interamente con
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1993
esterni di spazzatura corrispondeva una camera piena ugualmente di
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1993
Ci aveva messo pure una cassetta delle lettere di
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1993
fuori tutto nero da una montagna di sacchetti neri
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1993
smantellata. ¶ Uno abitava in una baracca costruita alle falde
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1993
vera storia. Apparteneva a una famiglia borghese e un
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1993
lui non voleva saperne. ¶ Una raccoglieva cartoni vecchi. Per
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1993
piccoli, e così via. ¶ Una era magra magra, con
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1993
strano, semmai, risultava lui. ¶ Una era la poetessa Jeanne
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1993
terza di copertina scriveva una sua poesia. Dopo di
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1993
piazza Massimo, immobile, con una penna in mano, come
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1993
via con grande dignità. ¶ Una girava sempre dalle parti
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1993
e bianchi. Aveva ingaggiato una guerra coi bambini della
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1993
non ne volevano sapere. ¶ Una era un’insegnante di
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1993
un’insegnante di matematica. Una volta mandò a tutti
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1993
di matematica si rifece una vita, anche se, a
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1993
alla vigilia, ci fu una lite improvvisa e anche
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1993
la madre finì su una sedia a rotelle. La
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1993
andò a vivere in una casa di campagna. Praticamente
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1993
troppo grasso e iniziava una dieta personalizzata. Comunicava, per
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1993
solo arance». ¶ Poi precisava: ¶ «Una cassetta di arance». ¶ Lo
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1993
popolarità era molto diminuita. ¶ Una era una sarta del
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1993
molto diminuita. ¶ Una era una sarta del Teatro Stabile
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1993
lei non aveva mai una finta fila di bottoni
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1993
sua carriera e prese una laurea in matematica che
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1993
dire scemenze per teatro. ¶ Una era un’intera compagnia
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1993
I teatranti allora convocavano una assemblea dove a un
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1993
giorno si innamorò di una ballerina, e lei si
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1993
e lui le diede una coltellata, gesto che mise
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1993
della pasticceria del Massimo. ¶ Una volta prese di mira
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1993
Paternostro mise in scena una conversazione fra fascisti che
99
1993
dell’Extrabar, Paternostro lanciò una pernacchia dedicata al principe
100
1993
a certe pratiche misteriose. ¶ Una volta, la compagnia di
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1993
riciclò a recitare in una delle sacre rappresentazioni che
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1993
venne portata in questura. ¶ Una dipingeva quadri né particolarmente
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1993
conto di non essere una grande pittrice, e per
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1993
il dispiacere si ammazzò. ¶ Una minacciava sempre di suicidarsi
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1993
dicevano: ¶ «Vabbè, vabbè...». ¶ Finché una volta lo fece davvero
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1993
suo palco, tirò fuori una radiolina e mise l
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1993
per Rigoletto da cortigiano. Una volta sbagliò e al
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1993
dove ogni tanto portava una comitiva di degenti della
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1993
lui, seduto in poltrona. ¶ Una andava ai concerti dell
110
1993
già aveva in corso una accesa discussione con se
111
1993
sua rivale Geltrude Bortolotti una corona di fiori con
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1993
fiori con sopra legata una civetta ancora viva, che
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1993
sottili. Portava con sé una borsa di cuoio dalla
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1993
scorci della sua vita. ¶ Una volta raccontò che faceva
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1993
tanto, se ne notava una, chiedeva il permesso di
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1993
strofinandola piano. ¶ Uno passò una volta da via Dante
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1993
da via Dante. Aveva una coppola troppo piccola, un
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1993
taschino della giacca teneva una decina di penne e
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1993
Era un cantante discreto: una volta lo invitarono a
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1993
volta lo invitarono a una trasmissione di una tivù
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1993
a una trasmissione di una tivù privata, ma non
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1993
quindi non rideva più. ¶ Una, una volta, in via
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1993
non rideva più. ¶ Una, una volta, in via Torino
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1993
che uscivano da scuola. ¶ Una, una volta, si presentò
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1993
uscivano da scuola. ¶ Una, una volta, si presentò in
126
1993
bar. ¶ Le spiegò che una cifra del genere poteva
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1993
capirne di più. Dopo una ventina di minuti passati
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1993
direttore. Gli spiegò che una signora appena uscita dalla
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1993
punto la signora fece una specie di balletto, passando
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1993
rapidamente che poteva da una gamba all’altra e
131
1993
io non ci ho una lira, e io non
132
1993
io non ci ho una lira, zumpappà...». ¶ Uno era
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1993
che gli assomigliava, lui una volta fece l’errore
134
1993
a rimanere seduto su una sedia, pretendendo che fossero
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1993
andavano, si arrabbiava moltissimo. ¶ Una sosteneva di essere l
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1993
canzoni di Lucio Battisti. Una volta partecipò a una
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1993
Una volta partecipò a una festa che gli infermieri
138
1993
generale cantò da sola una specie di blues che
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1993
si fosse mai sentito. ¶ Una era una grande appassionata
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1993
mai sentito. ¶ Una era una grande appassionata del cantante
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1993
morto. Lei rimase per una frazione di minuto a
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1993
volò via la dentiera. ¶ Una era la duchessa di
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1993
in bicicletta oppure su una Cinquecento. D’estate si
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1993
e andare a fare una passeggiata in bicicletta per
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1993
di ascoltare sull’autoradio una sinfonia di Mozart o
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1993
rispondeva sovrappensiero: ¶ «Crescono, crescono...». ¶ Una volta un’amica lo
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1993
Nei primi giorni sembrò una stranezza quasi ordinaria, ma
148
1993
pochi giorni si licenziavano. Una certa zia claudicante fu
149
1993
scavalcare i dottori con una autodiagnosi: aveva capito di
150
1993
non fu mai licenziato. ¶ Una abitava al piano rialzato
151
1993
al piano rialzato di una villetta di Mondello. Pur
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1993
avvicinò di nascosto a una macchina sulla quale s
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1993
quale s’era appartata una coppia. L’uomo era
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1993
d’inverno. Appena incrociava una persona le si metteva
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1993
davanti ai suoi occhi. ¶ Una si chiamava Stella Cosittàra
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1993
Stella Cosittàra ed era una specie di strega. Abitava
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1993
quando la Cosittàra prendeva una pietra e gliela tirava
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1993
a un certo punto una crisi mistica e andò
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1993
trascorsa esperienza di muratore. Una volta sistemata la struttura
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1993
e non tornavano più. Una volta, per rubargli quattro
161
1993
vestito di blu con una barba nera e delle
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1993
appartato. Qui tirava fuori una penna e riempiva quattro
163
1993
Erano quadretti fatti con una penna Bic che era
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1993
anche solo in giardino. ¶ Una signora minuta abitava a
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1993
al trattamento sanitario obbligatorio. ¶ Una era Ninnina Del Bono
166
1993
molto. ¶ Da vecchia trovò una certa serenità con la
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1993
di parlare per scherzo una lingua sconosciuta: ¶ «Agacalagacalacalagalacala». ¶ La
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1993
Renato Amalfi, che dissipò una fortuna a forza di
169
1993
in via Messina, in una casa ammorbata dalla puzza
170
1993
Dal balcone di casa una volta fece precipitare in
171
1993
soprannominato Pam-pam per una abitudine che aveva. Entrava
172
1993
andare per mare. Aveva una pancia enorme, che la
173
1993
santi Cosma e Damiano. ¶ Una era grassissima, seduta alla
174
1993
di casa. Aveva sempre una gonna a quadri, l
175
1993
con la patta sbottonata. Una volta scesero dai due
176
1993
cui si vergognava molto. ¶ Una volta tutti i ragazzini
177
1993
di via Stesicoro che una volta salutò tutti e
178
1993
il quale c’era una campagna inesplorata e misteriosa
179
1993
c’era proprio niente. ¶ Una era Beatrice dell’Arenella
180
1993
di rarefatta spiritualità. ¶ Solo una volta Beatrice dell’Arenella
181
1993
ruppe quel silenzio e una tradizione di modestia e
182
1993
raffinatezza che durava da una vita intera. I testimoni
183
1993
Barbera. L’aveva fatto una volta e il presidente
184
1993
fine riuscì a trovare una bandiera tedesca e la
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1993
incollava sui vetri di una sartoria messaggi scritti sul
186
1993
pì futtirisi ’a casa». ¶ Una aveva addosso un vestito
187
1993
schedine. ¶ Finché un giorno una coppia di fidanzati in
188
1993
sempre appena in tempo. ¶ Una era una delle sorelle
189
1993
in tempo. ¶ Una era una delle sorelle Spallino, che
190
1993
unico vigile urbano di una certa età che ancora
191
1993
investito. Certuni dicono che una volta non si scansò
192
1993
pare non è vero. ¶ Una bionda, giovane e magra
193
1993
se la prendeva con una donna: ¶ «Buttana! Buttanazza! Non
194
1993
divisa del giorno indossava una giacca a vento bianca
195
1993
che andava di moda una ventina di anni prima
196
1993
un autobus, mentre borseggiava una signora. A essere ammanettato
197
1993
indomani si ripresentò con una pistola pretendendo di non
198
1993
pretendendo di non pagare una spesa di novantacinquemila lire
199
1993
la pistola fosse finta. ¶ Una era Giovanna Trigona. Una
200
1993
Una era Giovanna Trigona. Una volta, un giovane le
201
1993
il metronotte e durante una rapina si beccò una
202
1993
una rapina si beccò una pallottola in testa. Da
203
1993
nelle giornate di sole. ¶ Una correva tenendo la faccia
204
1993
giornale davanti alla faccia. ¶ Una ci rimase male per
205
1993
ha smesso di correre. ¶ Una dormiva all’interno di
206
1993
dormiva all’interno di una Cinquecento posteggiata in via
207
1993
trascorreva quasi tutto a una fermata dell’autobus di
208
1993
e coi bidoncini faceva una doccia. Ne faceva anche
209
1993
passava il furgone di una associazione di volontari che
210
1993
anni teneva in mano una pietra che gli serviva
211
1993
continuamente, sempre correndo. Solo una volta i vigili lo
212
1993
andava a tuffarsi con una corsa molto veloce, riempiendo
213
1993
prendeva per un braccio una persona a caso dicendo
214
1993
forzando il blocco con una scusa. Lui però continuava
215
1993
sempre a voce alta. ¶ Una ce l’aveva con
216
1993
seppe mai chi era. ¶ Una, vestita sempre di azzurro
217
1993
e non tornò più. ¶ Una rimase vedova. Solo dopo
218
1993
era contraria e scatenò una guerra dei nervi perché
219
1993
con la testa: ¶ «’Nzù». ¶ Una stava su un balcone
220
1993
lì ferma, e basta. ¶ Una era tedesca. Arrivò in
221
1993
famiglia, comprò ogni giorno una copia del «Times». ¶ A
222
1993
a fondare a Cefalù una succursale della sua setta
223
1993
venne sciolto. ¶ Uno aveva una strana pettinatura ed era
224
1993
e lui rispondeva con una cantilena piana, fatta di
225
1993
né-soperchierie. Ancor-Ancorina-una-sola-chiesa-cattolica-apostolica
226
1993
comizi della sinistra. Era una specie di Charlot brizzolato
227
1993
sulle righe del marciapiede. ¶ Una sua passione era quella
228
1993
la moglie sottobraccio e una macchina fotografica al collo
229
1993
abbandonava la moglie su una sedia e cominciava a
230
1993
si riunivano di solito. ¶ Una era deputato regionale. Diceva
231
1993
al cervello. Gli diedero una liquidazione che sperperò, con
232
1993
convincere qualcuno ad affidargliene una, fece prima a comprare
233
1993
soldi che rimanevano, organizzare una serie di iniziative promozionali
234
1993
del paese. Teneva in una tasca del panciotto, a
235
1993
un letto, e se una persona entrava dentro non
236
1993
per ripicca: doveva costruire una casa vera, ma questa
237
1993
al tribunale e cominciò una guerra dalla quale uscì
238
1993
essere costruita solo a una distanza di almeno dieci
239
1993
il perdente era diventata una questione di principio: fu
240
1993
al guinzaglio. Viveva in una casa che si affacciava
241
1993
di un tornante stradale. Una notte un camion uscì
242
1993
e tutti assieme facevano una passeggiata. Non dovevano andare
243
1993
Partinico ogni giorno prendeva una corriera e faceva il
244
1993
provincia a casaccio, senza una meta. Arrivati a una
245
1993
una meta. Arrivati a una certa ora, però, prendeva
246
1993
bianchi e lisci, sembrava una persona distinta, ma passeggiava
247
1993
e del resto era una persona grandiosa: se chiedeva
248
1993
e lisci sul dietro. ¶ Una di Partinico ogni tanto
249
1993
e andava a farsi una passeggiata. I suoi familiari
250
1993
Francesco, di Balestrate, che una mattina s’infilò dentro
251
1993
salire sull’ambulanza. Seguì una trattativa dalla quale risultò
252
1993
con la sirena accesa. ¶ Una in famiglia la chiamavano
253
1993
in Italia costava troppo. Una volta si presentò alla
254
1993
voleva assolutamente saperne. Era una persona ostinata: finì che
255
1993
un carattere parsimonioso. Metteva una sedia vicino al chiosco
256
1993
avarizia, era molto raffinata. Una volta fuggì da un
257
1993
ne vai a casa?». ¶ Una era esperta dei problemi
258
1993
di tutti gli oppressi. ¶ Una volta la sfrattarono da
259
1993
sarebbe potuta cavare pagando una cifra minima, o trovandosi
260
1993
festa dei carabinieri fece una piazzata che per poco
261
1993
via Aldisio. Per scaldarsi, una notte accese un falò
262
1993
voleva. ¶ Uno abitava in una casa sulla spiaggia di
263
1993
riciclati: lo zerbino era una serpentina di frigorifero, la
264
1993
ci mise le galline. ¶ Una signora del Papireto viveva
265
1993
del Papireto viveva in una casa invasa dai topi
266
1993
e poi andava via. ¶ Una era ormai anziana e
267
1993
e completamente sorda quando una sera scoppiò lo scaldabagno
268
1993
abusivamente sul terreno di una vecchia casa che loro
269
1993
mozzicone di casa vecchia. ¶ Una era una ragazza molto
270
1993
casa vecchia. ¶ Una era una ragazza molto impegnata nell
271
1993
fece scalpore, perché era una ragazza molto conosciuta e
272
1993
di casa per fare una passeggiata. ¶ Uno lo ammazzarono
273
1993
ad ammazzargli il figlio. ¶ Una faceva parte di una
274
1993
Una faceva parte di una famiglia di mafiosi. Le
275
1993
erano ragazze, dipendenti di una agenzia investigativa, che avevano
276
1993
istanze le seguiva poi una per una, chiedendo notizie
277
1993
seguiva poi una per una, chiedendo notizie e sostenendo
278
1993
e cucito per realizzare una serie di radiodrammi surreali
279
1993
vero niente. Anzi: era una leggenda inventata da lui
280
1993
ad abitare assieme a una ballerina. Partirono quindi moglie
281
1993
messa a tacere con una cifra notevole e l
282
1993
tirò fuori dal panciotto una caramella e la offrì
283
1993
svegliarlo in tempo, telefonicamente. Una volta la chiamò, sempre
284
1993
teorie. Altre volte aveva una videocamera con cui faceva
285
1993
ciascuno dei giornalisti ebbe una breve amicizia che culminava
286
1993
amicizia che culminava con una richiesta di diecimila lire
287
1993
a leggere il giornale, una volta cercò di strangolare
288
1993
volta cercò di strangolare una collega della Rai proprio
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per sbarazzarsi di lui. Una volta col veleno nella
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col veleno nella pasta, una volta segando i freni
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i freni dell’automobile, una volta pagando un sicario
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e così via. Finché una mattina, arrivando al giornale
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Punti dei quali teneva una precisa contabilità; infatti credeva
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duca di Verdura, che una volta sparò a una
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una volta sparò a una monaca campanara. Da tempo
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e della notte. Finché una mattina il duca perse
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a tacere grazie a una donazione al convento. ¶ Una
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una donazione al convento. ¶ Una era cecoslovacca, chissà come
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uccelli, specialmente in primavera. Una volta la videro che
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per terra e faceva una smorfia, come se stesse
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via Dante, appoggiato a una di quelle strutture in
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stesse passando di sotto. ¶ Una ogni tanto si affacciava
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Prese a martellate anche una motocicletta. Il proprietario si
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per prendersi anche lui una martellata in testa. ¶ Uno
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automobile. ¶ Uno lasciava sempre una Cinquecento rossa parcheggiata in
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perché portava con sé una sacca che conteneva una
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una sacca che conteneva una ruota di vespino, una
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una ruota di vespino, una pompa e tutta l
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sue spalle si scatenava una tempesta di clacson, ma
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o quattro verdi consecutivi. ¶ Una volta montò sul vespino
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u zu Favuzza. In una traversa di via Malaspina
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di via Malaspina gestiva una sala biliardi non piccola
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col vespino e faceva una specie di gimcana fra
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Di lui, infatti, esisteva una sola immagine, colta nel
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dava spiegazioni: ¶ «Devo comprare una macchina rossa». ¶ Specificava pure
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trasferiva a Mondello. Indossava una tuta blu sformata e
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o millantava di avere una mano inerte. Il suo
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era mostrare le mani una aperta e una chiusa
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mani una aperta e una chiusa, dicendo in continuazione
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giovane. Teneva sulle spalle una specie di borsone. Chiedeva
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voleva andare a parare. ¶ Una giovane andava in giro
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gli rubavano il lavoro. Una volta, esasperato perché nessuno
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niente, decise di dare una svolta ai suoi affari
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piazzò al finestrino di una macchina ferma. ¶ «Fazzoletti?». ¶ «No
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trovò davanti al naso una pistola. ¶ «Fazzoletti?». ¶ L’automobilista
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prese, li mise in una tasca, consegnò la confezione
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e andava a fare una passeggiata dalle parti di
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lì riusciva ad inquadrare una panchina appartata. Se la
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libera la panchina per una coppia meno verginale. ¶ Uno
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non si capiva molto. Una cosa che non sopportava
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chiamava Armando. Aveva elaborato una sua teoria sul futuro
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carattere restio alla sottomissione. Una volta esagerò. Faceva il
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si trasferì a Polizzi. ¶ Una aveva due figli emigrati
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Un giorno andò da una maga e comprò una
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una maga e comprò una pozione che di notte
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etti di insalata russa. ¶ Una volta salito a bordo
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reazione degli altri passeggeri. ¶ Una era Lilly Valguarnera di
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in contatto epistolare con una signora francese che sosteneva
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molo di Alessandria eravate una schiava». ¶ «Vi sbagliate» rispose
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servitore. Nel corso di una furibonda battaglia legale il
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sua proprietà avrebbe organizzato una crociata andando a piedi
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per cominciare, per organizzare una crociata ci voleva il
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sua decisione: avrebbe fatto una crociata simbolica, senza muoversi
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cerimoniale prevedeva che su una carta geografica il principe
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Felicetto misero in scena una battaglia che comprendeva lo
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che fece dipingere in una stanza della sua villa
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Uno aveva messo assieme una cantina da centomila bottiglie
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scrutava l’orizzonte con una mano sugli occhi per
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nave di Soraya, che una volta era passata da
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vedeva la sagoma di una nave all’orizzonte si
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marito e moglie. Presero una volta il postale portando
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la loro casa, comprarono una barca, salutarono i figli
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entusiasmante. ¶ Uno apparteneva a una famiglia nobile, e quando
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sottili, occhi sporgenti e una moglie uguale a lui
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Allora i due scatenarono una tempesta di lettere al
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qualche settimana pubblicando persino una fotografia. Foto, articoli, appelli
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ma se si comprava una boccetta d’acqua bisognava
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pomeriggi vendeva caramelle. Teneva una carrozzella appositamente attrezzata davanti
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in via Gulì, in una casa a piano terra
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sempre alla stessa maniera. ¶ «Una buona giornata, Paolino». ¶ Uno
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Lo chiamavano Senza Mento. ¶ Una vecchia nessuno sapeva dove
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stessa ai piedi di una delle fontane dei Quattro
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la fontana era sua. ¶ Una vecchia arrivava ogni tanto
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arrivava ogni tanto con una cesta di bucato vicino
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di bucato vicino a una siepe di via Libertà
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aspettava che si asciugasse. ¶ Una dava da mangiare ai
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suo mangime era sterilizzato. ¶ Una era Effie Whitaker. Ovunque
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braccio, e in mano una tabacchiera aperta da dove
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diede a Villa Sofia una grande festa danzante. E
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mia». ¶ Uno apparteneva a una famiglia dell’alta borghesia
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verso di farlo smettere. ¶ Una era la marchesa San
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collocandola in cima a una canna dalla punta spaccata