parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «una»

nautoretestoannoconcordanza
1
2006
conca. Aveva sulle gambe una coperta di lana lavorata
2
2006
la serata aveva preso una piega insolita. ¶ Una volta
3
2006
preso una piega insolita. ¶ Una volta sedute, e coi
4
2006
vita, niputeddra mia, è una lotta continua. Pigghierai sempre
5
2006
la nonna stava spegnendo, una volta per tutte, l
6
2006
loro mancato ritorno diventava una certezza assoluta. ¶ Dopo una
7
2006
una certezza assoluta. ¶ Dopo una breve pausa, la nonna
8
2006
per caso ti succede una cosa brutta, tu fai
9
2006
interessava poco. Non era una persona «studiata», e come
10
2006
se lo domandava con una certa assiduità, davanti alla
11
2006
sale”. E quantu misura una salma, Lucia? Assai: è
12
2006
Si fermò e fece una pausa. ¶ In quell’attesa
13
2006
mi pento, tranne di una cosa, che però fu
14
2006
cosa, che però fu una disgrazia non prevista. Non
15
2006
in quel momento, anche una torta cioccolato e panna
16
2006
me e mi accarezzò una mano. Tremai per l
17
2006
con lei, e cercavo una risposta per certi accanimenti
18
2006
non mi sentivo affatto una bambina. Ero costretta a
19
2006
che ce ne fosse una in giro per casa
20
2006
talvolta si trasformava in una lunga competizione dimostrativa tra
21
2006
E aspiravano solo a una casetta senza pretese (non
22
2006
l’impiegato in comune, una suocera che avrebbe cucinato
23
2006
braccia, che mi sembri una di quelle vecchie di
24
2006
mi chiamava per darle una mano. ¶ Una domenica, mentre
25
2006
per darle una mano. ¶ Una domenica, mentre lei era
26
2006
paese al passo di una marcetta allegra. ¶ Desideravo con
27
2006
anche renderlo partecipe di una bella novità che mi
28
2006
la sua presenza e una deroga al lutto. Infatti
29
2006
qui. La mia era una felicità in sospeso, sottoposta
30
2006
sottoposta all’illusione di una roulette russa. E nel
31
2006
sentenza definitiva. Ma io una condanna tanto dura non
32
2006
quando non sono di una razza ben distinta.» ¶ Siccome
33
2006
buono come il pane, una persona corretta verso tutti
34
2006
Sarina, la figlia di una nostra vicina di casa
35
2006
la mia bisnonna Nina, una donna che mi era
36
2006
fretta e furia inventare una scusa da offrire alla
37
2006
indigeni, e abitavano in una bella casetta in campagna
38
2006
più frequenza, perché per una serie di motivi loro
39
2006
capitare che esplodesse in una risata improvvisa. Passava una
40
2006
una risata improvvisa. Passava una contadina davanti alla finestra
41
2006
faceva altro che ripetere una lunga sequenza di lamenti
42
2006
via, proseguendo con tutta una serie di parole pesanti
43
2006
porta, lo avevo incrociato una volta, a distanza di
44
2006
Era la carezza di una mano grande e vigorosa
45
2006
suo corpo aggravato da una massa di grasso sparsa
46
2006
si riusciva a respirare. ¶ Una volta fuori, il vecchio
47
2006
pensavo che mi facevate una sorpresa e venivate a
48
2006
i soldi sono solo una scusa. Non ci credo
49
2006
lei cos’era? Spirito? Una mia allucinazione? O Dio
50
2006
Attesero impotenti, seduti su una panca d’acciaio, la
51
2006
Li risollevò lei, con una carezza della sua mano
52
2006
il paese: Rita era una bambina senza futuro, ma
53
2006
se stesse parlando di una scadenza. ¶ Pretese che mi
54
2006
a tutte le ore; una vecchietta con in braccio
55
2006
la sua bicicletta con una ruota forata. Lo salutammo
56
2006
Diventò prima pallida come una morta, poi paonazza. Era
57
2006
proprio per questo, con una scusa qualunque, disse ai
58
2006
veru cummare?» E con una sicurezza disarmante guardò verso
59
2006
Era un avvertimento, e una richiesta di complicità. ¶ «Cettu
60
2006
Assunta andò a prendere una sedia nell’altra stanza
61
2006
mia testa. ¶ Mi sentivo una signora. Fino a quel
62
2006
a tagliarmi i capelli, una volta al mese. Ma
63
2006
un’altra cosa. ¶ Su una delle pareti, alle spalle
64
2006
uniche, peraltro, a lasciarle una lauta mancia quando andavano
65
2006
signore: due more e una rossiccia. Avevano tutte un
66
2006
italiano). Mi chiesero con una certa insistenza notizie sulla
67
2006
tu?» domandarono prima l’una, poi l’altra e
68
2006
concludendo la frase con una smorfia dubbia, per scusarsi
69
2006
ballo improbabile. Poi, con una spazzola per capelli, mi
70
2006
Italia l’avevo vista una sola volta, al bar
71
2006
bar, dove c’era una bella televisione grande sempre
72
2006
cosa volesse dire, ma una cosa era certa: quelle
73
2006
Einaudi! Diceva che era una brava persona, e qualcos
74
2006
DA-DA-UN-PA… ¶ Una performance particolare ¶ Una mattina
75
2006
PA… ¶ Una performance particolare ¶ Una mattina, prima di interrogare
76
2006
nonostante la sua fosse una brutta malattia, oramai c
77
2006
professoressa?» ¶ Forse pensava a una perfomance particolare. ¶ Pretese il
78
2006
acchito. «Allora adesso scrivi una lettera a tua madre
79
2006
L’avevo capito dopo una settimana da quella insensata
80
2006
che non potevo cambiare: una specie di fatalismo. Ero
81
2006
frase che aveva letto una sera un’amica della
82
2006
per poterla leggere almeno una volta al giorno. ¶ Tre
83
2006
provare a insistere con una nuova lettera. Tanto era
84
2006
subito compariva all’orizzonte una di loro ad aiutarmi
85
2006
Pietro. Mi ero fatta una precisa idea sulla loro
86
2006
accolse sulla soglia. Indossava una vestaglia beige. E della
87
2006
c’era sempre stata una grande confidenza. E nel
88
2006
con i filtri di una donna tanto sensibile mi
89
2006
scompigliò i capelli con una carezza vigorosa. Il mio
90
2006
eravamo sedute sul letto, una accanto all’altra. Ogni
91
2006
ogni giorno. Stai diventando una bella signorina. Quando i
92
2006
tuoi genitori torneranno, troveranno una bella sorpresa!». ¶ E passò
93
2006
la sua era solo una richiesta di affetto; mi
94
2006
sole perché lui ha una moglie e dei figli
95
2006
un uomo che aveva una moglie e dei figli
96
2006
l’amore era proprio una rovina. ¶ Ognuno di noi
97
2006
riempì all’improvviso di una ventina di persone! Quasi
98
2006
che si riserva a una disperata. ¶ Sulla tavola sistemammo
99
2006
senza un omu è una donna senza nomu!» ¶ Donna
100
2006
se il morto fosse una questione che mi toccava
101
2006
capacità c’era nascosta una vera e propria inclinazione
102
2006
del marito. Grazia era una signora che alla nonna
103
2006
giù dalla cima di una montagna avrebbero fatto la
104
2006
disgrazie, specie quando accadevano una dopo l’altra. Più
105
2006
me, si trasformavano in una vera seccatura, soprattutto se
106
2006
poeti importanti che erano una rarità. Ogni tanto approfittava
107
2006
Perché, non potrebbe essere una donna, invece?». Non ero
108
2006
fa mi ha regalato una tuta per fare un
109
2006
non mi dà nemmeno una risposta certa. ¶ Ma io
110
2006
le avevano tagliato già una gamba. Ha detto anche
111
2006
detto anche che era una brava donna e che
112
2006
disgrazie nel posto sbagliato. ¶ Una promessa calpestata ¶ La seconda
113
2006
nuovo lavoro. Muratore in una impresa importante. Dice che
114
2006
fa le pulizie in una gioielleria, quando il negozio
115
2006
vero e proprio tradimento. Una promessa calpestata, senza pietà
116
2006
punita. Pensavo che negarle una parte di me sarebbe
117
2006
per me stava diventando una tortura quotidiana. ¶ Lettera non
118
2006
un istante, potrei scommetterci una montagna di soldi. ¶ Ma
119
2006
non c’è mica una legge che dice che
120
2006
avete messo davanti a una decisione senza ritorno. «Ecco
121
2006
circostanze, mi ero imposta una nuova consapevolezza riguardo all
122
2006
dei miei cari. Era una teoria nuova, mutata, anzi
123
2006
altri bambini, perché era una realtà largamente diffusa quella
124
2006
che la mia era una famiglia con qualche priorità
125
2006
verso sbagliato. ¶ Forse fu una reazione innocente, e dettata
126
2006
Le domande incalzanti tradivano una paura antica. ¶ «No, zia
127
2006
usava. ¶ Poi irruppe improvvisa una voce greve e rauca
128
2006
tanto diversa. Vista da una distanza di pochi centimetri
129
2006
sua fragile pochezza, come una di quelle bambole logore
130
2006
la visione tristissima di una bretella che scivolava giù
131
2006
che scivolava giù da una spalla troppo invecchiata. ¶ Rincasai
132
2006
tutta la mia famiglia. Una sensazione che mi fece
133
2006
la vampata mi diede una carica di serenità imprevedibile
134
2006
dirvi. Purtroppo c’è una brutta notizia in arrivo
135
2006
che si tratta di una malattia del sangue molto
136
2006
mi stava aspettando come una furia. ¶ Sotto una pioggia
137
2006
come una furia. ¶ Sotto una pioggia battente, arrivata all
138
2006
si erano caricati di una pesantezza insostenibile. Non distinguevo
139
2006
apposta, ma è successa una cosa bruttissima, adesso te
140
2006
mi ascoltò nemmeno. Con una tumpulata violenta mi colpì
141
2006
ci eravamo rifugiati in una casa sulla collina. Io
142
2006
sola nel mezzo di una tragedia senza fine. ¶ Con
143
2006
giorno prima. ¶ E io, una volta appresa quella strana
144
2006
sotto forma di vapore: una nuvola con le sue
145
2006
mamma. ¶ Era chiusa in una busta bianca e stropicciata
146
2006
la possibilità di scriverti una lettera e non so
147
2006
trovato appena arrivati era una stanza con una finestra
148
2006
era una stanza con una finestra, ma non c
149
2006
bagno. ¶ Ho pianto per una settimana e poi tuo
150
2006
La casa ha anche una stanza grande col cucinino
151
2006
da qui, appena troviamo una casa più grande. Ora
152
2006
e nella vita è una fortuna incontrare amici così
153
2006
sua moglie è pure una mia lontana parente. ¶ Tuo
154
2006
impiego più tranquillo in una fabbrica di porcellane. ¶ Io
155
2006
spedizioni. Ci sto da una settimana. In pratica i
156
2006
già a scuola. È una scuola italiana dove ci
157
2006
mio Istituto Scolastico per una disinfestazione. Era bastato un
158
2006
il pullman la mattina. Una festa vera e propria
159
2006
invece io volevo costruire una cuccia nuova per Tino
160
2006
era tutto nero, con una zampetta storta come quella
161
2006
viveva in paese, in una casa troppo piccola, aveva
162
2006
sua non era affatto una cuccia, ma la casa
163
2006
detto recita: “Stupida come una gallina”.» ¶ E di fronte
164
2006
nostro cane vivesse in una cuccia troppo umanizzata. E
165
2006
e di Pietro e una coperta che lei aveva
166
2006
Pietro. ¶ Il possesso di una casa – la casa di
167
2006
sarebbe bastata e avanzata una stanzetta in cui dormire
168
2006
tangibile, che mi chiarisse una volta per tutte la
169
2006
in disparte per dirmi una cosa importante. ¶ All’inizio
170
2006
della voce. “Vorrà fare una sorpresa alla mamma” mi
171
2006
discorso era cominciato con una frase breve e terribile
172
2006
mi era sembrato che una ghigliottina fosse calata sul
173
2006
corpo, spaccandolo in due: una parte tremava per la
174
2006
Invece tu, che sei una picciridda giudiziosa, farai compagnia
175
2006
raggelati di fronte a una serie di violenze psicologiche
176
2006
psicologiche, ahimè inevitabili. ¶ Prendendone una dal mazzo, ricordo la
177
2006
sarei uscita per fare una passeggiata. ¶ Mi avviai verso
178
2006
erbacce e vicino a una zona scoscesa, senza nessuna
179
2006
più paura: c’era una persona che stava male
180
2006
miei occhi si manifestò una scena mai vista. Si
181
2006
affannosamente impegnato, che da una posizione tragicamente ridicola si
182
2006
mezzo animale, c’era una ragazza. Aveva i capelli
183
2006
pantaloni, cercando di darsi una sistemata. ¶ Passò qualche istante
184
2006
senso delle sue parole: «… una disgrazia che non doveva
185
2006
mi capacitavo era perché una brava ragazza come Maria
186
2006
si fosse trovata in una situazione tanto squallida. Non
187
2006
Non doveva essere stata una cosa piacevole. Ma allora
188
2006
mia cugina fosse davvero una brava ragazza, un esempio
189
2006
per me era solo una bugiarda che faceva cose
190
2006
erano amici suoi di una certa età), prendeva spunto
191
2006
in testa di fare una cosa, lei era capace
192
2006
e qualche parente per una mangiata a casa nostra
193
2006
tranquillo». ¶ Il telefono era una bella invenzione, lo sapevo
194
2006
loro voce. Un soffio, una piuma. ¶ La mia bilancia
195
2006
previsto. A causa di una brutta influenza che aveva
196
2006
spiega meglio.» ¶ Mi sembrava una risposta esaustiva. Di più
197
2006
un brutto incrocio tra una bambina e una vecchia
198
2006
tra una bambina e una vecchia. Forse le tristi
199
2006
a scuola poteva costituire una luce di speranza. ¶ Mentre
200
2006
e viveva a Marmaruca, una piccola frazione del mio
201
2006
dritto negli occhi, in una maniera che creava una
202
2006
una maniera che creava una specie di allucinazione. Quel
203
2006
si rivelò da subito una donna meravigliosa, e nel
204
2006
saputo in seguito da una delle bidelle più cattive
205
2006
essere sposati poteva significare una disgrazia, se capitava l
206
2006
prodotto il gracchio di una cornacchia. E in più
207
2006
altri, anche se ero una bambina estroversa. L’autunno
208
2006
scarpe e camminavo senza una meta precisa. ¶ Con i
209
2006
Così potevo vedere da una prospettiva diversa mio padre
210
2006
nervosa o infastidita da una notizia, ma io, per
211
2006
che la nonna fosse una brava cuoca. Era una
212
2006
una brava cuoca. Era una donna di casa, sapeva
213
2006
volta – e solo per una ristretta cerchia di persone
214
2006
aria. ¶ Era stata davvero una donna dai mille impegni
215
2006
più sporco del mondo ¶ Una delle storie che invece
216
2006
e la zia Pina. Una spina che, in qualche
217
2006
E la nonna diventava una furia quando la sentiva
218
2006
a casa nostra calava una nube tossica. ¶ I bene
219
2006
Santo si fosse rifatto una vita in Argentina, e
220
2006
lì avesse tirato su una nuova famiglia. Altri giuravano
221
2006
faceva il barbone in una città dell’Australia, e
222
2006
che fosse finito in una banda di mafiosi, con
223
2006
tra le braccia di una donna straniera, magari con
224
2006
vagabondo sui marciapiedi di una città tanto lontana o
225
2006
questo mentre salivi su una nave, o compravi un
226
2006
Pippo u piscaturi. Erano una famiglia non convenzionale, per
227
2006
dello zio Santo, e una rapida e inspiegabile nuova
228
2006
nessuno la considerava più una donna morigerata. Per la
229
2006
assenza di odio per una donna che, a suo
230
2006
poi alla lavagna fare una brutta figura. Le ingiustizie
231
2006
però, si riforniva da una sua vecchia conoscenza, la
232
2006
i suoi animali. Con una mantella di lana, scendeva
233
2006
e disordinati, sembrava piuttosto una magia cascata dall’alto
234
2006
padre. Non era stata una bella espressione, di questo
235
2006
era vero, ma temevo una sua vendetta. ¶ «E allora
236
2006
tieni!» e mi mollò una tumpulata. «Questa è per
237
2006
quest’altra!» e arrivò una seconda tumpulata. «Questa è
238
2006
ma ne arrivò comunque una terza. ¶ «E quest’altra
239
2006
gli alberi stessero ballando una samba. ¶ Era lì, voltata
240
2006
così dopo ti preparo una granita. Oggi non hai
241
2006
arroganza si era aggiunta una sostanziosa dose di violenza
242
2006
per evitare di compiere una brutta azione, si era
243
2006
Per mettere fine a una situazione troppo dolorosa, infatti
244
2006
sapeva quando sarebbe rientrata. Una piccola rivolta a cui
245
2006
mare con Nora e una sua amica, Emilia. ¶ Per
246
2006
famiglia: sua madre era una donna troppo invadente e
247
2006
senza pietà. E intanto, una camera da letto in
248
2006
stata un tuffo con una pietra al collo al
249
2006
pur sempre degli sconosciuti. ¶ Una volta arrivate al mare
250
2006
frase semplice: mi sentivo una barchetta in balìa della
251
2006
casa della nonna era una modesta costruzione a un
252
2006
stringi, uniche superstiti di una strage non cruenta, eravamo
253
2006
servivano alle nostre esigenze: una camera da letto per
254
2006
ora dormiva la nonna), una seconda stanza attigua e
255
2006
la nonna e Pietro, una piccola sala da pranzo
256
2006
piccola sala da pranzo, una cucina e un bagno
257
2006
sorella Carmelina. Inoltre, poggiate una sull’altra, qualche sedia
258
2006
parroco del paese e una donna piuttosto scandalosa, che
259
2006
santuzze. ¶ Pane e vino ¶ Una volta rientrata a casa
260
2006
di sempre, senza cambiare una virgola. Stesi il telo
261
2006
e poi svelta feci una doccia, servendomi del tubo
262
2006
Vista dagli altri, ero una bambina troppo magra, al
263
2006
Piuttosto si sentenziava: «È una bambina che mangia poco
264
2006
Da morto, mi faceva una gran pena, e magari
265
2006
pranzo con il cocomero. Una bella fetta ghiacciata e
266
2006
del posto di portargliene una scorta a giorni alterni
267
2006
stanno sempre appresso a una bambina, anche se mi
268
2006
ragazze sfortunate mi sembrava una cattiveria gratuita. ¶ La guardai
269
2006
corrucciò fino a diventare una maschera. ¶ Fu proprio grazie
270
2006
il nostro interlocutore raccontandogli una bugia, sbuca fuori un
271
2006
Leto, per tradizione, ripetevamo una seconda volta i festeggiamenti
272
2006
quel momento sarebbe diventata una necessità, e sarebbe rimasta
273
2006
tutto per smorzarla, offrendomi una caramella. ¶ E subito dopo
274
2006
da soli a considerarci una famiglia. ¶ Lo avrei stretto
275
2006
aveva ricevuto in casa una strana signora. Lei strappava
276
2006
Davanti alla sgomento di una madre e alla sua
277
2006
suo modo, si sentiva una fatina con la valigetta
278
2006
l’ultimo era che una povera ragazza fosse morta
279
2006
intervento. Povero angelo di una madre in difficoltà, e
280
2006
di uno zio o una sorella: a zonzo si
281
2006
potevano, c’era Antonietta, una cugina di mia madre
282
2006
confusione e spesso, con una scusa, mi diceva di
283
2006
guardava con commiserazione, porgendomi una carezza. Almeno così pensavo
284
2006
più sospetti. E tra una caccia e l’altra
285
2006
cimitero o a fare una visita. Con quel caldo
286
2006
grembiule, fiocco, quaderni e una cartella più grande, perché
287
2006
il papà volle parlare una seconda volta con sua
288
2006
non molto vi spedisco una coperta di lana che
289
2006
in penombra stava ricamando una serie di fazzoletti che
290
2006
che avrebbe regalato a una cugina che viveva a
291
2006
precedenti, a essersi laureata. Una laurea in Lettere, ottenuta
292
2006
dicendo. Quella, insomma, era una laurea sudata. ¶ Si chiamava
293
2006
Nord, e insegnava in una scuola superiore a Torino
294
2006
tra di loro per una intrinseca necessità di autopreservarsi
295
2006
dell’ignoranza, e di una persona senza ambizioni, d
296
2006
e non ci badavo. Una donna piacente, mettetevelo in
297
2006
che studi e diventi una farmacista, oppure una maestra
298
2006
diventi una farmacista, oppure una maestra di scuola elementare
299
2006
di scuola elementare, o una dottoressa dei picciriddi. E
300
2006
di «Donna Peppina». Era una vecchia usanza del nostro
301
2006
più che altro, e una garanzia. Alla nonna però
302
2006
fuori dalla stalla. Era una donna piccola, dall’aspetto
303
2006
brizzolati. Quando sorrideva mostrava una dentatura perfetta, malgrado l
304
2006
l’aveva dotata di una voce così penetrante che
305
2006
d’impegno per raccontarmi una storia. ¶ Donna Peppina e
306
2006
predicevano il futuro. Diceva una cosa per fartene capire
307
2006
lei, mi rassicurava con una pacca sulla spalla: «Sei
308
2006
Nora ci aveva rivelato una triste notizia: «Questo sarà
309
2006
pochi istanti, avevo intravisto una vena di malinconia. Dopo
310
2006
sua stalla: allora ero una bambina di cinque anni
311
2006
di cinque anni, con una modesta confidenza verso capre
312
2006
arrivare fin lassù percorrevamo una strada lunga e faticosa
313
2006
mia strada. Ci legava una sincera confidenza. Conoscevo tutte
314
2006
Era il rumore di una dimensione temporale che mi
315
2006
fatto solo di sguardi. Una vecchia e una bambina
316
2006
sguardi. Una vecchia e una bambina, e il respiro
317
2006
il tempo di raccoglierlo, una pausa per due chiacchiere
318
2006
la nonna c’era una complicità vera e inattaccabile
319
2006
momenti erano pervasi di una gioia immacolata, pura. La
320
2006
che a volte era una galera, e altre diventava
321
2006
e basta, senza dire una parola! Andiamo, e smettila
322
2006
per sopravvivere, e poi, una volta raggiunto l’obiettivo
323
2006
treno, dài, che comincia una nuova vita. ¶ Con quella
324
2006
Pettinava i capelli con una cura da manuale, e
325
2006
li tirava indietro usando una pomata costosa che vendevano
326
2006
frutto. Il gelso era una pianta che cresceva lungo
327
2006
uso parsimonioso. ¶ Ci voleva una gran pazienza a raccogliere
328
2006
l’essere cresciuto con una madre autoritaria e intransigente
329
2006
giorni. Il mare è una brutta bestia» diceva la
330
2006
andasse in giro senza una meta precisa, mettendo in
331
2006
andava a genio che una volta alla settimana lei
332
2006
che mai, aveva supplicato una vecchia cugina di trovar
333
2006
fosse un gelato, o una bella fetta di melone
334
2006
dure pronte a imporre una scelta diversa. Lei così
335
2006
afosa e umida di una serata estiva, e nessuno
336
2006
del coraggio come di una dote che portava la
337
2006
gallina nera. E non una gallina nera qualunque, ma
338
2006
per me, doverle eliminare una dopo l’altra. ¶ Mi
339
2006
a dare avvio a una nuova fase della mia
340
2006
e personalità, questo rappresentava una grossa vergogna. E pure
341
2006
Aveva vent’anni quando una malattia sconosciuta, che si
342
2006
poterci offrire in futuro una vita più dignitosa. ¶ In
343
2006
spese. E così, facendo una scelta poco democratica, fu
344
2006
davanti alla negazione di una presenza. ¶ Il giorno in
345
2006
ma sentii piombarmi addosso una tristezza troppo assurda per
346
2006
sempre più simile a una mummia, perché sapevo che
347
2006
della morte ingiusta di una ragazzina di nome Anna
348
2006
intendere che allontanarsi da una figlia, anche se lo
349
2006
vedevo mia madre di una bellezza struggente. Sembrava una
350
2006
una bellezza struggente. Sembrava una vera signora che stava
351
2006
mano che tremava come una foglia in un inverno
352
2006
bloccate nel fosso di una timidezza innata stavano per
353
2006
sempre così nella vita: una sfilza di occasioni mancate
354
2006
perdonarglielo. Mi era sembrata una disattenzione troppo grave, ed
355
2006
nell’altra stringeva forte una sporta di stoffa, come
356
2006
lavorare, così potrete costruirvi una casa come tutti i
357
2006
mio fratello, mi sembrava una vera tragedia. Ma di
358
2006
di terzi, intuivo per una innata sensibilità che non
359
2006
soffrire. E per assecondare una forza interiore insistente, rimasi
360
2006
con gli altri pregiudicasse una parte della loro importanza
361
2006
mi attorcigliai intorno a una rabbia inesplosa, ignorando anche
362
2006
dire io? Ho perso una figlia di vent’anni
363
2006
sfortuna di avere avuto una nuora che con il
364
2006
tra un uomo e una donna. Solo un ragazzo
365
2006
era un lontano cugino; una cosa un po’ combinata
366
2006
La verità invece era una sola: che pretese poteva
367
2006
che pretese poteva avere una ragazza claudicante nel nostro
368
2006
quando un uomo e una donna facevano l’amore
369
2006
appoggio in marmo e una piccola cucina bianca con
370
2006
senza nessuna protezione. Forse una tendina o uno sportello
371
2006
sarebbero riusciti a risparmiarci una tragedia? ¶ Tutte le domande
372
2006
i guai!». Questa era una tipica novena. Così definivo
373
2006
tipica novena. Così definivo una serie di litanie, consigli
374
2006
vediamo un po’ se una mocciosa mi deve fare
375
2006
guai a lasciare che una caparbia mollichina tradisse una
376
2006
una caparbia mollichina tradisse una mia svista, la novena
377
2006
agile si muoveva con una sicurezza impeccabile. Era magra
378
2006
ogni tanto si affacciava una finestrella buia. Portava i
379
2006
i capelli raccolti in una crocchia lucida e piena
380
2006
veramente cattive – fosse stata una donna molto libertina. Ma
381
2006
mortale. E figuratevi per una combattente come la nonna
382
2006
lei procedeva pettinandola con una calma che ipnotizzava. Erano
383
2006
l’eroina indiscussa di una fiaba segreta. E se
384
2006
addolciva, facendola assomigliare a una creatura del Cielo. Mai
385
2006
su e giù, e una ciocca per volta, l
386
2006
per noi non era una passeggiata sul lungomare, come
387
2006
gli altri, lui sembra una persona, e infatti passa
388
2006
ci faremmo caso. ¶ Apparecchierei una bella tavola con la
389
2006
estate. Di sicuro farei una grossa parmigiana, la pasta
390
2006
mamma, perché lei è una cuoca di alto livello
391
2006
per le strade con una slitta carica di doni
392
2006
Sicilia, almeno se trovano una giornata di sole si
393
2006
automobile di fresco acquisto: una Fiat Seicento blu cobalto
394
2006
sera, e ogni tanto una piccola soddisfazione ci vuole
395
2006
il passo, che sentii una lacrima scendermi lungo la
396
2006
di salutargli i miei: una nuova coltellata al petto
397
2006
pensato che potesse esistere una tristezza tanto grande, nella
398
2006
siccome la proprietaria era una sua amica, le aveva
399
2006
che era di almeno una taglia in più della
400
2006
l’occasione, le pietanze una di fianco all’altra
401
2006
sotto ai nostri occhi una lunga e succulenta sfilata
402
2006
essere obbligati a mostrare una serenità inesistente. Le persone
403
2006
su dal negozio con una prolunga, ce l’avevo
404
2006
spesa di qualche marco? Una gelosia ossessiva mi stava
405
2006
volevo tornare a sentirmi una coccinella deforme. ¶ La zia
406
2006
Qualcuno cantava e strimpellava una chitarra. ¶ Finché non arrivò
407
2006
lontani è come avere una brutta malattia. Voi state
408
2006
la giornata a recitare una lista di nomi lunghissima
409
2006
accanto alla finestra, con una dose insopportabile di angoscia
410
2006
prima di addormentarsi aggiunse una frase molto dura: disse
411
2006
stracariche di pacchi, e una volta fuori, camminavano tranquille
412
2006
il sogno di possedere una casa. Nel frattempo, non
413
2006
così breve distanza l’una dall’altra. Ringraziavo comunque
414
2006
avevo incontrato più d’una volta, e puntualmente mi
415
2006
campagna per puro piacere. Una morte oscena, e l
416
2006
il triste accompagnamento per una morte – e poi, ricordandomi
417
2006
amore vero era diventata una pretesa impossibile. ¶ Destino diverso
418
2006
sorridere, però viveva in una bella casa a Messina
419
2006
Messina, e possedeva anche una villa al mare. La
420
2006
capacità di essersi garantita una pensione per il futuro
421
2006
andassi via, avevi ripetuto una promessa come una filastrocca
422
2006
ripetuto una promessa come una filastrocca, e io non
423
2006
si soffre due volte: una per chi amiamo e
424
2006
loro fotografie senza fare una smorfia. ¶ Eri solita dire
425
2006
regalo. Avevo pensato a una borsa di pelle nera
426
2006
dirotto, e non fu una giornata allegra e spensierata
427
2006
sorella Carmelina aveva approntato una festicciola alla buona, e
428
2006
inizio alle danze, aprendo una guantiera stracolma di cannoli
429
2006
due vassoi. Aveva portato una crostata alle arance e
430
2006
crostata alle arance e una bella torta al cioccolato
431
2006
festeggiata. ¶ Dentro c’era una bella borsa coi manici
432
2006
lunghi, lucida, e con una chiusura elegante e dorata
433
2006
era costata più di una valigia. ¶ Mentre aspettavo la
434
2006
contenuto, si commosse come una bambina. Le scese persino
435
2006
disse che ero proprio una fimmineddra di casa, tale
436
2006
che ogni tanto diventavano una vera e propria avventura
437
2006
si scuoteva anche per una buca. La nonna, il
438
2006
ragione per aver detto una bugia oltraggiosa. Quella mattina
439
2006
spione. Pensava che a una bambina nella mia condizione
440
2006
senza un padre e una madre che la potessero
441
2006
sarebbe potuta accadere anche una disgrazia. E per colpa
442
2006
troppo male; lei era una parte importante della mia
443
2006
mi aveva scritto in una lettera strappalacrime, e di
444
2006
la stessa rabbia quando una mia compagna di classe
445
2006
presenza qui è stata una manna dal cielo. Mi
446
2006
senza un padre, e una madre senza suo figlio
447
2006
tua nonna, sono anche una persona che nella vita
448
2006
sposasse. Dicevano che ero una plebea, e dicevano il
449
2006
il giusto. Venivo da una famiglia povera, per cui
450
2006
contava assai! Avrebbero voluto una nuora giovane, sana e
451
2006
picciridda mia, ho subìto una lunga serie di sventure
452
2006
di me, perché ero una poco di buono e
453
2006
a sputare sentenze. Costruisciti una corazza e vai avanti
454
2006
su di me con una potenza indescrivibile. Rimasi in
455
2006
non impossibile. Ci diamo una mano a vicenda per
456
2006
impegnati nella preparazione di una stanza che vogliamo dare
457
2006
orecchie. ¶ Quella festa era una tappa importante per tutta
458
2006
comunità, vuoi perché durava una settimana, e vuoi perché
459
2006
infantile era per noi una vera amica. ¶ Il programma
460
2006
si faceva scoraggiare per una stupidaggine. ¶ I festeggiamenti avevano
461
2006
Tutti, in comune, avevano una gran voglia di fare
462
2006
finalmente raggiungemmo un rifugio: una panchina sulla piazza lasciata
463
2006
nel bel mezzo di una chiacchierata sul terrazzo. ¶ Mentre
464
2006
suo lettino antico. E una coperta di lana la
465
2006
in quelle condizioni era una vittoria sul male? ¶ Con
466
2006
persone che soffrono, anche una parola può far bene
467
2006
felici, e mi salì una rabbia violenta. A quel
468
2006
per la prima volta una bara bianca attraversare le
469
2006
con la scusa di una sete improvvisa. Erano funerali
470
2006
di quella donna parlava una lingua troppo distante per
471
2006
che la nonna fosse una donna di comprovata esperienza
472
2006
La sorpresi che beveva una tazza di tè nella
473
2006
da sola che era una di quelle risposte che
474
2006
tali miracoli. O arrivava una sua lettera, oppure telefonava
475
2006
provocò un sussulto forte, una fitta di gelosia. Mi
476
2006
a casa, non disse una parola, lasciandomi cuocere nel
477
2006
Non che io fossi una veggente, ma immaginavo già
478
2006
E i fatti rivelavano una verità inconfutabile: i miei
479
2006
i miei sentimenti avevano una dignità. O era troppo
480
2006
volato via troppo presto ¶ Una soleggiata domenica di maggio
481
2006
arrivava da dentro, come una preghiera scaturita dalle viscere
482
2006
E allora le poggiai una mano sulla spalla; dapprima
483
2006
di metallo si annidava una polvere ostinata che lei
484
2006
visto un giorno a una festa di compleanno, che
485
2006
le sole esigenze di una donna anziana, al latte
486
2006
cancellare. ¶ C’era solo una cosa di quella routine
487
2006
mi risultava più gravosa. Una mattina in classe, lo
488
2006
via di corsa, senza una mèta, azzerando i ricordi
489
2006
lei e Tino, perché una famiglia ce l’avevo
490
2006
che anche quando facevo una sciocchezza, alla fine mi
491
2006
Sol… ¶ Professoressa, posso chiedere una giustificazione per defilarmi da
492
2006
si fosse cacciata in una situazione scabrosa. ¶ Da quando
493
2006
perché quel porco aveva una forza inossidabile, malgrado l
494
2006
e meditava in silenzio una vendetta. Una madre è
495
2006
in silenzio una vendetta. Una madre è una madre
496
2006
vendetta. Una madre è una madre, non si può
497
2006
mal di pancia improvviso (una scusa come tante), e
498
2006
che l’impiegata contasse una per una le banconote
499
2006
impiegata contasse una per una le banconote. ¶ La nonna
500
2006
dire: «Lasciala stare, è una povera vecchia!». ¶ Quella ricerca