Domenico Gnoli, Roma e i papi nel Seicento, 1894

quei due tipi con una serie di variazioni degli

Roma, è colpito da una popolazione di cupole sorgenti

a ogni passo in una di quelle enormi facciate

pilastri; e sugli altari una orientale ricchezza di marmi

a farsi della stravaganza una legge: ma nella gioventù

grande interprete artistico. Ad una ricchezza esuberante di fantasia

esuberante di fantasia accoppiando una maravigliosa padronanza dei mezzi

aveva risvegliato nella Chiesa una vigoria di cui non

due cose distinte. Da una parte la vecchia popolazione

era un santuario, e una corte ecclesiastica: una specie

e una corte ecclesiastica: una specie di convento, dove

famiglie, il formarsi d'una nuova città. Venne il

nessuno lasciò in Roma una grande famiglia; e gli

fondar ciascuno in Roma una grande famiglia principesca, che

a fondare in Roma una famiglia in linea trasversale

Convien dire però che una di queste, la Odescaichi

lo Stato, infeudato ad una famiglia. Le entrate della

E si vide perfino una donna avara e intrigante

la corte bizantineggiare in una umiliazione di pettegolezzi e

Parlamento Nazionale; il Barberini, una vera e splendida reggia

e costumi, si formava una cittadinanza romana accanto alla

conveniente alla donna in una corte ecclesiastica. Ma nel

c'è male, per una neofita! Ma quale che

destò nelle famiglie aristocratiche una gara di spettacoli e

loro canzoni. Corteggiata da una schiera di cardinali, circondata

mondane di Roma ebbero una interruzione sotto il pontificato

prelato in casa era una provvidenza che la nobilitava

palazzi. Più in basso una plebe miserabile, indolente, superstiziosa

splendide di colori. Era una continua successione di grandiosi

sulla terra, appariva in una grandezza e maestà che

ambasciatori, a sopraffarsi l'una l'altra, e imporsi

racconti delle Mille e una notte. Restò famosa, pel

vino, che si direbbero una fantasia di bevitori che

di giugno 1690 s'ammirava una fontana bellissima, e davano

fontana di vino, incominciò una tremenda sassaiolata del popolo

piazza dello stesso nome una macchina che mai non

due uomini giravano sopra una fornace di carboni. La

Collegio degl'Inglesi, era una fontana di vino bellissima

a piazza Borghese. Fu una vista, narra il cronista

non impediva di buscarsi una minestra alla porta de

gonnelle, urlanti, incalzanti in una gara furiosa, dove era

porta del Popolo fra una calca infinita, col cappuccio

ad ogni pagina d'una vera malattia di quel

loro palazzi, ma anche una zona intorno ad essi

quartiere fu eretta nel 1664 una piramide con una iscrizione

nel 1664 una piramide con una iscrizione, la quale diceva

era questo: che quando una nazione avesse bisogno di

circa cento giorni, sopra una popolazione di circa centotrentamila

Molinos, autore del quietismo; una comoda dottrina che, sollevato

aveva dato origine ad una setta che, in Roma

apriva la via a una nuova visione dell'universo