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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, Komokokis, 1902

concordanze di «una»

nautoretestoannoconcordanza
1
1902
Parigi sul finire di una calda giornata di luglio
2
1902
momento alla mia memoria una folla gaia e tumultuosa
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1902
l’arco della Stella, una grande fascia color di
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1902
godere le delizie di una bibita ghiacciata e lo
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1902
tu ancora non sai una cosa.... ¶ — Ti ascolto. ¶ — Tra
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1902
dicon sia mezzo diroccato.... una specie di nido di
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1902
destinato a sottrarci per una quindicina o una ventina
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1902
per una quindicina o una ventina di giorni al
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1902
non mi avvicinava senza una dolce commozione nel cuore
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1902
nell’occhio, armato di una immensa valigia di bulgaro
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1902
en tourist, malato d’una sua strana malattia tutta
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1902
Poi, come preso da una subita idea, raggiante in
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1902
oscuro villaggetto arrampicato s’una cima di montagna, sopra
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1902
cima di montagna, sopra una vetta sconosciuta delle Alpi
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1902
cognac che cavò da una fiaschettina cerchiellata d’oro
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1902
Bonnin era dotato di una loquacità spaventevole. ¶ Egli parlava
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1902
cantiere di Ladnordschire, da una capanna svizzera ad un
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1902
avventure, impressioni, osservazioni, con una quasi direi rabbiosa furia
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1902
sbarrava la via, quando una voce robusta mi svegliò
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1902
Apersi gli occhi intontito. ¶ Una vivida luce inondava lo
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1902
sognare e sospirare. ¶ Era una vallata, un’immensa vallata
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1902
senza pace nè posa. ¶ Una brezza acuta e silvestre
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1902
di cristallo pareva spruzzare una viva luce diffusa, evanescente
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1902
Bonnin. ¶ Egli dormiva sempre. ¶ Una forte tentazione colse me
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1902
quale eravamo discesi, era una di quelle linde, silenziose
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1902
poeticamente alpestri, che sono una caratteristica gentile della forte
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1902
unico albergo del paese: una pulita locanda, abbastanza frequentata
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1902
credeva. Era quella, forse, una buona occasione per perderlo
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1902
un tratto ad oriente una fascia chiara, che rapidamente
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1902
alto, immobile, eretto sopra una roccia a picco sulla
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1902
sfondo luminoso del cielo, una macchia bruna, sulla vetta
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1902
bruna, sulla vetta di una montagna. ¶ — Il Castello di
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1902
di Saint-Malin, – mormorò una delle guide. ¶ Ci fermammo
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1902
Figuratevi: sulla vetta d’una montagna che scende a
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1902
Vi si arriva per una viottola da lupi. Poi
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1902
che quel Castello ha una storia. Anzi molte storie
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1902
del suo regno, in una notte di tormenta.... Oh
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1902
estate, tutti gli anni. Una volta dunque fece una
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1902
Una volta dunque fece una strana scoperta. Su in
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1902
strana scoperta. Su in una camera, dietro la tappezzeria
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1902
a quel giorno, era una specie di nicchia. Egli
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1902
mai. Se si butta una pietra potete star dei
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1902
Diavolo s’era lasciata una via aperta pel ritorno
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1902
piccola chiesa empieva di una cara austerità di fede
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1902
quadro era degno d’una scena di pennello fiammingo
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1902
tela del nostro disco, una fumigante lampada ad olio
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1902
al promettente rustico desco, una certa aria di castellano
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1902
era animato che da una sola, unica, ardente brama
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1902
gorgogliò ancora. ¶ — Dite su, una buona volta! – gridò ancora
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1902
trattenerci dallo scoppiare in una grande risata. ¶ — Figuratevi, amici
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1902
arrivar prima aveva presa una scorciatoia! ¶ Per saziare l
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1902
soli piani, sormontato da una torretta in parte dirupata
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1902
soffitti. ¶ Si componeva di una stretta corte, nella quale
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1902
abbastanza ben conservato: di una scalèa molto traballante ormai
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1902
tele mal conservate in una sorta di crosta bruna
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1902
vecchio rudere. ¶ Era essa una non grande apertura nel
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1902
io ed Edoardo in una delle vecchie camere, mentre
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1902
egli, – di vedermi apparire una notte o l’altra
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1902
provate nelle mille ed una mie peregrinazioni pel mondo
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1902
interessante. ¶ Pare che in una certa epoca non ben
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1902
fosse stato abitato da una strana coppia di sposi
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1902
suo collega Otello – lei una colombina bionda e sentimentale
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1902
nascosto e trepida come una ritrosa cerbiatta, fra le
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1902
e drammatiche. ¶ Fra queste una non posso trascurare di
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1902
abitanti del paesello. In una parola tutta quella brava
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1902
c’era più: neppure una casa s’era salvata
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1902
tutto era scomparso... tranne una nera roccia che tutti
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1902
tutti possono ancora vedere, una strana roccia d’un
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1902
rara edizione del cinquecento. Una enorme quantità poi di
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1902
con mia grande gioia una bella Cronaca, manoscritta, d
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1902
quanto potei giudicare per una mia certa pratica di
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1902
Barone chiamato Corinto con una sua chiamata Electra, moglie
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1902
accennare, era legato d’una mezza pelle abbastanza recente
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1902
rimontante al più ad una quarantina d’anni circa
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1902
trovato sull’alto d’una scansìa, esposto all’aria
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1902
e mi apparve tosto una lunga striscia di carta
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1902
meno di dare in una viva osservazione di rammarico
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1902
Cominciamo intanto col fare una cosa. ¶ — Parla. ¶ — Cerchiamo di
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1902
veramente microscopici, doveva esservi una narrazione, o descrizione che
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1902
ne pare! ¶ — È d’una chiarezza lampante. ¶ — Sembra anche
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1902
a me. ¶ — Ora dimmi una cosa, – soggiunsi, – perchè mai
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1902
non ha lasciato, liberamente, una parola in proposito.... nel
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1902
tale mistero sia d’una tale natura.... dirò così
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1902
no! ¶ — Ci muniremo di una corda lunga, come dice
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1902
anche noi. ¶ — Speriamolo. ¶ — Ancora una cosa, – dissi. ¶ — Parla. ¶ — Siamo
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1902
Sul muro si apriva una non larga nicchia, che
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1902
lo permetteva – seduti entro una specie di navicella da
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1902
pallone, leggiera ma solida, una specie di robusta canestra
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1902
corda, che dovea essere una robusta fune lunghissima. Terminata
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1902
discendere applicando ad essa una seconda fune, di pari
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1902
fu ampliata gettando giù una parte del muro della
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1902
pronti alla nostra spedizione. Una robusta trave era tata
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1902
era stata assicurata solidamente una puleggia che doveva permettere
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1902
colpi, ed io aveva una torcia a vento. ¶ Edoardo
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1902
voi stavate preparando! È una settimana che io vi
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1902
a sentirmi vincere da una viva irritazione nervosa. ¶ Eduardo
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1902
il capriccio di fare una piccola gita d’ispezione
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1902
strano tipo, – è da una settimana che io vi
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1902
vero atto di domandare una grazia: ¶ — Fatemi partecipe del
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1902
di fare anche voi una seconda discesa giù.... se
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1902
la nostra manovra, – dissi. ¶ — Una parola, ancora.... – mormorò Edoardo
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1902
liscie, non venate da una scalfittura qualsiasi. ¶ — Strano davvero
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1902
strano, inaspettato fatto avvenisse. ¶ Una piccola quantità di resina
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1902
pareti restringendosi formavano come una specie di guaina, lungo
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1902
ad un certo punto una idea terribile attraverso il
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1902
Intorno a me era una strana, sottile, luce diffusa
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1902
formulò vagamente l’impressione: una luce siderale, da astro
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1902
luce avvolgeva tutto, come una diafana nebbia, sfumando i
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1902
un vapor luminoso, di una nebbia di luce…. ¶ — Ah
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1902
la forza di abbassare una mano. ¶ — È acqua, – mormorai
111
1902
È vero. ¶ — Abbiamo anche una discreta illuminazione. ¶ — Della quale
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1902
Eh! Certamente. ¶ — Tu dimentichi una cosa.... ¶ — Che cosa.... ¶ — Che
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1902
Ti ripeto che ho una vaga idea che la
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1902
è.... che sto constatando una cosa. ¶ — Che mai? ¶ — Che
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1902
questa è per noi una fortuna! noi ci muoviamo
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1902
innalzano il calore ad una data temperatura sono sempre
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1902
terra sempre circondati da una luce vivissima, riesce incomprensibile
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1902
ammalato verso il 1850, in una notte oscurissima, non potendo
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1902
è chiaramente percettibile ad una classe d’individui, dotati
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1902
d’individui, dotati di una sensibilità delicatissima, da lui
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1902
luminosa – e luminosa di una luce che varia d
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1902
quali poi emanano ciascuno una luce differentemente colorata: rosso
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1902
nel febbraio del 1846 in una seduta del gabinetto oscuro
124
1902
se il sole emana una luce intensissima, anche il
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1902
intimamente tutto luminoso di una tenue e sottile luce
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1902
centro di luminosità, giacchè una candida e direi vaporante
127
1902
aria istessa risplende di una strana luce per noi
128
1902
ora altro che in una immensa caverna, già serbatoio
129
1902
constatando su me stesso una cosa... ¶ — Cioè? ¶ — Come un
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1902
la tua sensazione. Facciamo una cosa.... schiacciamo un bel
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1902
Perciò proviamo.... ¶ — Dici bene. ¶ — Una mezz’oretta di riposo
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1902
scorreva ora velocemente in una specie di stretto corridoio
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1902
rosei finissimi, azzurri d’una tenuità ideale si fondevano
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1902
circondava!... ¶ Ad un tratto una strana, assurda idea, attraversò
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1902
io tremo.... Un’idea.... una strana, impossibile idea.... mi
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1902
mio malgrado, – io penso.... una fantastica cosa. ¶ — Di’ dunque
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1902
morti. ¶ Edoardo mi posò una mano sulla spalla. ¶ — Quest
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1902
viventi! ¶ — È vero.... ma una prova, del resto, una
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1902
una prova, del resto, una prova sicura.... ancora non
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1902
è stata, la nostra, una rapida illusione.... ah sì
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1902
andava sempre più slargando: una strana vegetazione ne gremiva
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1902
in silenzio, cercando farsene una ragione. ¶ — Debbon essere, – diss
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1902
Hai veduto? – mormorai. ¶ — Sì.... una figura umana! ¶ — Questo mondo
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1902
Ah! Non m’inganno!... ¶ Una figura bianca, difatti, vestita
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1902
poteva scorgerci. ¶ Ma era una vera figura umana – di
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1902
calzoni ed Edoardo con una funicella ch’era riuscito
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1902
che ci avvicinavano ad una delle cupolette che già
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1902
alla rilucente massa di una specie di tempio, fornito
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1902
porta ogivale, chiusa da una breve tenda d’un
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1902
per parlare forse ad una delle strane creature – uomini
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1902
Edoardo sollevo la cortina. ¶ Una bianca figura inginocchiata ci
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1902
di raccoglimento. ¶ Edoardo fe’ una voce. ¶ La figura si
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1902
volse e noi scorgemmo una veneranda figura di vecchissimo
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1902
ho detto – e spirava una grande e strana maestà
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1902
aperse bocca e parlò. ¶ Una voce profonda e dolce
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1902
profonda e dolce – d’una strana dolcezza a noi
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1902
aver nella mente come una strana, vaga eco lontana
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1902
essere un piccolo tempio, una cappella; ci invitò a
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1902
che noi indichiamo con una parola che tradotta per
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1902
bellissime foglie corinzie d’una eleganza e elasticità di
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1902
veduta al microscopio. ¶ È una vera fantasmagoria di steli
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1902
eran tutti bianchi, d’una bianchezza abbagliante, come la
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1902
donne e fanciulli d’una bellezza di sogno. ¶ Tutti
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1902
raccoglievan alcuni ramoscelli di una delle piante che ho
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1902
quegli arbusti ne spiccai una foglia e provai a
166
1902
sfinitezza. ¶ Un nuovo ardore, una forza, una gagliardia novella
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1902
nuovo ardore, una forza, una gagliardia novella s’impadronì
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1902
tutte le mie membra: una limpidezza acuta, che non
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1902
mormorai. ¶ Il vecchio posò una mano sulla mia spalla
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1902
lago, essa prese lungo una curva, s’addentrò fra
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1902
davanti ai nostri occhi una vasta spianata, in fondo
172
1902
il lago, come in una vaga nebbia luminosa, mi
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1902
tratto, all’uscire da una specie di bosco, formato
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1902
il nostro grido. ¶ Come una collinetta luminosa sorgeva davanti
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1902
sormontata in alto da una cupoletta radiosa, un blocco
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1902
un diamante, sfolgorante come una stella. ¶ Intorno ad essa
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1902
fantastica città come d’una corona di verde smeraldino
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1902
alla meravigliosa collina, avea una bianca iridiscenza perlacea, con
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1902
Noi andavano salendo, fra una cupoletta e l’altra
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1902
sinuosità del terreno; da una parte come una grande
181
1902
da una parte come una grande conca di luce
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1902
immane caverna. ¶ Davanti ad una costruzione bianca, un poco
183
1902
ubbidimmo. ¶ Fummo dentro ad una semplice stanza, ornata di
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1902
voluto venir a fare una scappatella fin quaggiù!... in
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1902
mondo, comincerò a fare una cosa che fra voi
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1902
linea verticale, e con una volocità che non sarà
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1902
sì, ma pettegola come una delle vostre donnette?... ¶ — Oh
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1902
un tratto, – c’è una cosa che non comprendo
189
1902
il nostro Saint- Malin?... ¶ — Una buona ottantina dei vostri
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1902
ne avrei cento settanta.... una bella età senza dubbio
191
1902
al buio che in una delle nostre terrestri notti
192
1902
di lassù ormai è una inutile ombra svanita nella
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1902
della superficie terrestre, furon una vera e profonda rivelazione
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1902
come avrete compreso, ad una condizione.... ¶ — Cioè? ¶ — Che voi
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1902
gridò il vecchio (e una lieve fiamma passò nel
196
1902
l’ora di essere una buona volta un Komokokis
197
1902
moderna – Gerolamo Cardano, in una delle sue folli allucinazioni
198
1902
minatori del nord narrano una loro ingenua e gentile
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1902
poche migliaia di creature: una modesta tribù che veniva
200
1902
li dirigono. Ma è una guida quasi tutta spirituale
201
1902
ed era vero. ¶ Per una strana proprietà di quell
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1902
e conturba gli uomini. ¶ Una semplice pianta, che cresceva
203
1902
La più comune era una certa specie che a
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1902
che le dimensioni di una grossa nocciuola, ma tutto
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1902
tutto faceva credere che una varietà di essa, gigante
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1902
cagione di letali conseguenze. ¶ — Una è il loro pane
207
1902
io debbo far nota una meravigliosa cosa che ci
208
1902
Edoardo quando Kalika accennandoci una vaga fanciulla, bianca e
209
1902
bianca e luminosa, d’una dolce bellezza ideale, ci
210
1902
che la faceva sembrare una impalpabile cosa siderea, si
211
1902
sulle loro sabbie, che una piccola lucertola bianca, timida
212
1902
mi furon mostrate in una grotta. E anche qui
213
1902
e che traevano da una pianta filamentosa anch’essa
214
1902
creature divine, viventi d’una vita a noi ignota
215
1902
mille imprevedute rivelazioni d’una vita così lontana e
216
1902
Riconobbi subito ch’era una immensa stalagmite. La prima
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1902
acqua cristallizzato. Pareva che una smisurata massa di acqua
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1902
sollevatasi da terra come una palla immane fosse stata
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1902
all’improvviso pietrificata da una forza sconosciuta. ¶ Graziosi frastagli
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1902
contornavamo da ogni parte. ¶ Una stretta apertura facea da
221
1902
anche noi l’apertura. ¶ Una immensa caverna – è la
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1902
luminose scendeva un silenzio, una pace, una quiete arcana
223
1902
un silenzio, una pace, una quiete arcana. ¶ Essa era
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1902
con la blanda luce una misteriosa potenza che s
225
1902
di elevazione, come d’una forza mai sospettata che
226
1902
e ciechi!... ¶ E, come una musica arcana e lontana
227
1902
a noi era come una rapida viuzza, che parea
228
1902
Eravamo sul culmine d’una altura, donde il nostro
229
1902
era sotto di noi. ¶ Una immensa visione di luce
230
1902
quel verde smeraldino d’una bellezza inesprimibile. Sulla nostra
231
1902
perfettamente sulla cima d’una specie di collina che
232
1902
Dopo un istante, come una strana lucidezza, che non
233
1902
energicamente il silenzio. ¶ Allora una strana cosa apparve al
234
1902
parve condensarsi, raccogliersi, e una forma – una forma umana
235
1902
raccogliersi, e una forma – una forma umana – vaga e
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1902
mi apparve chiaramente. Distinsi una testa, un profilo, un
237
1902
noi era quella d’una mistica creatura dal volto
238
1902
profondo: parea involta in una bianca veste di luce
239
1902
fantasma, finchè Kalika fatta una profonda genuflessione lasciò le
240
1902
le parvenze superne se una forza maggiore di quella
241
1902
siamo stati vittime di una allucinazione, o meglio di
242
1902
allucinazione, o meglio di una suggestione ipnotica da parte
243
1902
di tanti fenomeni che una caterva di convinti spiritisti
244
1902
se non rinforzati da una forza ignota a noi
245
1902
donde voi provenite. Poichè una grave condanna pesa sopra
246
1902
alla pianura. Voi avrete una casa, vivrete tra i
247
1902
Essa può trascinare ad una dolorosa mèta voi e
248
1902
mi fissò alquanto, e una lieve ombra di rimprovero
249
1902
mi parve scorgere come una recondita ombra di tristezza
250
1902
non rispose. ¶ Ella era una creatura fatta di anima
251
1902
gli occhi profondi, che una vaga nube di melanconia
252
1902
che non so spiegare.... ¶ Una grande tenerezza mi scese
253
1902
spaventa.... ho avuto come una intuizione che qualcosa di
254
1902
Sento in questo momento una voce misteriosa che mi
255
1902
andava mormorando. Poi come una luce celestiale di speranza
256
1902
fratello. Riposava essa sopra una specie di letto candido
257
1902
il vecchio Kalika cominciò una semplice ma bizzarra cerimonia
258
1902
della salma, indi alzata una mano profferì alcune parole
259
1902
cadavere, lo cosparsero di una sottilissima essenza, destinata a
260
1902
corpo mortale. ¶ Avvenne quindi una cosa meravigliosa. ¶ Ritornati tutti
261
1902
noi, la recaron verso una delle pareti del Tempio
262
1902
pareti del Tempio, ove una specie di nicchia, aperta
263
1902
se li porti tutto una buona volta!... ¶ — Taci, – mormoro
264
1902
Che tu entri in una via piena di pericoli
265
1902
bene, neppur io. Ma una voce secreta mi dire
266
1902
sorge nel mio animo una idea. ¶ — Un’idea?... ¶ — Sì
267
1902
Dai suoi occhi dolcissimi una luce ignota alle figliuole
268
1902
divino, quale solo in una creatura di sogno un
269
1902
le sue forme d’una delicatezza quasi evanescente abbandonarsi
270
1902
detto? ¶ — Mi ha dato una ben triste notizia! ¶ — Cioè
271
1902
ha rivelato, che per una legge della quale neppure
272
1902
che le conseguenze d’una follia, per l’audace
273
1902
gentile creatura.... ¶ — Ma è una barbarie, questa! ¶ — Ma non
274
1902
essi, ti dico! È una legge fatale, superiore ai
275
1902
non penso che ad una sola cosa: ch’io
276
1902
non v’è che una cosa, una cosa sola
277
1902
è che una cosa, una cosa sola, amico, grande
278
1902
devi, per adesso, giurarmi una cosa. ¶ — Parla. ¶ — Di non
279
1902
mia coscienza. ¶ Fuggire! ¶ Poichè una crudele legge, superiore al
280
1902
ora ci ospitava, era una pazzia solo il pensarlo
281
1902
importava: l’idea era una e sola: bisognava sottrarsi
282
1902
mio sogno galoppava così; una grande fede sorgeva in
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fede sorgeva in me, una speranza ardente faceva battere
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Te lo dico subito: una cosa sola: fuggire. ¶ — Fuggire
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essere nata a Komokokis. Una sola cosa attenderebbe l
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rivelar tutto a Kamelia. Una voce misteriosa mi dice
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saprà indicarci. ¶ — Lo credi? ¶ — Una voce misteriosa, t’ho
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i begli occhi che una grande luce di amore
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Kromokokis, la strada, in una parola, che dovea a
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io precedeva, animato da una forza misteriosa, che mi
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essi lo sguardo. ¶ Vidi una lagrima sgorgarle da’ begli
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i begli occhi che una dolce luce di amore
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E cominciai a notare una stranissima cosa. ¶ Man mano
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di noi, sempre, come una grande valle, il paese
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appariva come velato in una lontana nebbia luminosa, il
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battere precipitoso sul mio. ¶ Una forza arcana mi aveva
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pesava addosso più di una piuma. ¶ Tacevamo: il momento
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serrata al petto, sopra una sabbia morbida e spessa
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finire, – esclamai. ¶ — Hai veramente una gran fede, tu! ¶ — Puoi
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naturali.... Io discerno come una vaga penombra.... ¶ — Anch’io
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comprendemmo d’essere sotto una galleria non troppo alta
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facilissima, sol che possedessimo una cosa... alla quale alla
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abbiamo punto pensato. ¶ — Cioè? ¶ — Una barca. ¶ — È vero. ¶ — Ma
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ci sia dato procurarcela.... ¶ — Una barca forse, è vero
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chissà?... ¶ — Che cosa mai? ¶ — Una zattera! ¶ — Buonissima anch’essa
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Funghi. ¶ — E vorresti fare una zattera con dei funghi
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ti verrà a mancare una cosa semplicissima sì ma
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carcassa vegetale. Era veramente una cosa bizzarra e da
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noi mai veduta. Figurarsi una smisurata calotta sferica capovolta
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ma c’è ancora una piccola cosa da mettere
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che non ti comprendo. ¶ — Una fede secreta mi dice
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questo.... benedetto paese sotterraneo. ¶ — Una fede secreta? ¶ — Nè più
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resto ti fo notare una sola cosa.... ¶ — Sarebbe? ¶ — Che
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hai ragione. ¶ — Dunque affidiamoci una buona volta al nostro
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più profonde. ¶ VII. ¶ Sentii una dolce pressione stringersi sul
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di Edoardo nelle tenebre: ¶ — Una cosa mi dice che
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nostra imbarcazione subì come una scossa improvvisa. ¶ Sentii Edoardo
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della nostra barca – rispose: ¶ — Una cosa che non ci
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Difatti la cosa presentava una prospettiva poco attraente. ¶ — Proviamo
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mormorai. ¶ — Approfittiamone per fare una cosa, – disse l’amico
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freddo e impetuoso e una miriade di sottili spruzzi
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minaccioso: e con esso una vera pioggia cominciò a
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vidi sollevarsi, spinta da una forza immane, librarsi come
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gli occhi scorsi distintamente una figura umana china sopra
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sei sveglio? – mi gridò una nota voce, quella di
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Non lo vedi? in una lunga galleria che sbocca
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pareti pendevano bizzarre stalattiti. ¶ Una sottile penombra era intorno
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slanciati nel vortice di una cateratta.... e, per uno
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lettori. ¶ — Che è avvenuto? ¶ — Una cosa semplicissima.... sebbene tutt
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importa! purchè si esca una buona volta alla superficie
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si stendeva terso, senza una macchia. ¶ In alto il
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veemente nelle vene e una pazza gioia invadere i
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vecchio Kalika risuonò come una lugubre minaccia alla mia
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luce e al dolore una grande barca dalle alte
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letto di alighe che una mano pietosa aveva preparato