Alessandro Manzoni, Adelchi, 1822

imperatori greci; ne occupò una parte, e le diede

San Pietro ciò che una volta gli aveva dato

ferma con piacere in una questione mal posta. Astolfo

mandò in loro compagnia una nuova ambasciata, per fare

re de' Franchi ricevere una men nobile ambasciata, inviatagli

d'Italia. Erano queste una linea di mura, di

a portare in battaglia una mazza di ferro, gli

Carlo per luoghi scoscesi una parte scelta dell'esercito

ai tempi di Tacito, una distinzione ambita (xliv). Questa

secoli eroici; ed è una delle non poche somiglianze

dopo aver ucciso, in una rissa, il figlio d

IV, SCENA II, v. 221 ¶ Una delle formalità del giuramento

secolo IX, descrive lungamente una caccia di Carlo, e

quelle così differenti vicende, una trista somiglianza: i Francesi

un vile, ¶ Quando oltraggiasti una innocente. ¶ ADELCHI ¶ O padre

venga, e senta prima ¶ Una voce d'amor che

faccia del sol, d'una diletta ¶ La sventura onorar

sventure non sa? Dopo una rotta ¶ Così parlar non

troppo presta, o padre, ¶ Una parola dal tuo labbro

quali voi siete ad una ¶ Vostra infelice. Oh! se

pia, del longobardo ¶ Sangue una nuora desiata mai, ¶ Né

del reo sovente ¶ Mette una smania, che alla pena

in cerca, ¶ Poi che una donna longobarda offese. ¶ (partono

voi tutti mi lega, una speranza... ¶ D'esservi pari

I Franchi miei ¶ Ad una scola di terror più

armi; ivi raccolta ¶ Tutta una gente sta, perché in

fronte, ed era ¶ Tutto una verde china, e la

sponda ¶ Gli antichissimi tronchi. Una ridente ¶ Speranza, all'alba

foreste, e, sibilando, ¶ D'una in altra scorrea, ma

sol nascente, in via ¶ Una schiera porrassi. - Eccardo, il

Che la misura d'una lancia. Il dite ¶ A

insegne; ove nemica abbiamo ¶ Una piccola gente, e questa

mio gran padre ¶ Corse; una gente che si scioglie

schiere ¶ Cominciar la ritratta. Una gran parte ¶ Scorsi del

del vallo, esaminando; ascesi ¶ Una torre, e guatai: stretti

gli han provati: è una battaglia ancora: ¶ Non v

e ti conquisto. ¶ È una vittoria senza pugna. Eccardo

dite lor, che ad una ¶ Gente germana, di german

guerra io non porto: una famiglia ¶ Riprovata dal ciel

O guerrier, perché gittavi ¶ Una vita sì degna? e

Questa terra è mia! ¶ Una terra infedel, che sotto

Che si combatte, che una via rimane ¶ Di morir

dispensa il Signor. Sento una pace ¶ Stanca, foriera della

risolute e pie, ¶ Né una reietta vergognar; dirai ¶ Che

ERMENGARDA ¶ Amata! e d'una ¶ Cosa ti prego ancor

loco, e tanto ¶ Soffrir! ¶ UNA DONZELLA ¶ Dolce mia donna

io la temo, ¶ Come una serpe: il guardo suo

nelle braccia tue sento una vita, ¶ Un gaudio amaro

questo nome io sento ¶ Una pienezza di martir, che

compianto: unanime ¶ S'innalza una preghiera: ¶ Calata in su

su la gelida ¶ Fronte, una man leggiera ¶ Sulla pupilla

Discende il refrigerio ¶ D'una parola amica, ¶ E il

stesso segno. Al muro ¶ Una scala ei porrà: quando

Seco il ripete ad una voce, e grida ¶ Che

ogni pensier s'affaccia una parola ¶ Che li spaventa

cinti d'amici? in una folla ¶ Di salvati da

nel perdon, che in una ¶ Impotente amistà. Verona attrita

Pressarmi; - è troppo in una volta! Almeno ¶ Finor, perduta

che sul volto reca ¶ Una lieta novella. Uscir di

polve, ¶ Di gioia anco una volta inebbriarmi ¶ Non potrei

un giorno ¶ aspetterai tremando una risposta, ¶ O di mercede

ma obbrobriosa intanto ¶ Me una fama pingea quasi un

narrartele un giorno, in una fida ¶ Ora di pace

stato, in cui ¶ Né una lagrima pur notata in

far torto, o patirlo. Una feroce ¶ Forza il mondo

gestis Langob., Lib. 2. ¶ (ii) Una descrizione più circostanziata delle

praecipitem meditantur regna regressum. Una moram reditus tantum nox