Aldo Busi, Vita standard di un venditore provvisorio di collant, 1985

cravatta, come si espleta una stretta di mano e

uopo, gli fece scoprire «una icona dell’immaginario del

la giacca, gli ficcò una mano in tasca, chiuse

posto che non fosse una zona industriale di periferia

sente lo stesso. Sciogliti una pillola che è meglio

essere stato trascinato per una manica in farmacia al

al grido «Eucalipto per una concimaia!». Lometto prelevò dalla

scatolina tesagli da Angelo una losanga ammazzaalitosi. ¶ «Ma insomma

russi. Russi, russi come una betoniera in movimento. E

Grazie, l’osterô era una …» ¶ «Basta con quella dell

Toigo, dove stava sorgendo una Coop più grossa del

mai, come già detto, una lira a fine anno

soste, le smacchinate di una noia quasi vegetale su

bisognava ricominciare a inventare una bega per tirare sera

città tre appuntamenti e una sola camera d’albergo

fumatore, no?» ¶ «È tutta una scusa per cercare di

di tedesco, stupido come una capra, per mettermi la

non gliene faccio passare una. Lui e la sua

se si permette ancora una volta di chiamare “bella

tuoi soci siete tutti una manica di bifolchi e

come trattano le operaie, una aveva chiesto a un

disse, come se facesse una confessione che gli costava

a farti ragionare con una rotella qualsiasi e è

spandevano calore. ¶ Lì partì una contesa sul primato dell

e un esperto di una certa economia, spiccia, cioè

cioè tirare tutto da una parte, un predone. L

demarcazioni, ma c’è una barriera nervosa che tu

perché non c’hai una lira e non puoi

che sogni di comprarti una casetta in Quiquoqua con

s’è fatto furbo una volta può tornare indietro

o l’istruzione o una qualità che non hai

per esempio, devi farti una sega, quello che ti

E tu?» ¶ «Io, neanche una. Ho telefonato alla Edda

di testa!» ¶ «Ma fatti una sega.» ¶ «Non ne sono

piccolo. Mi ci vorrebbe una mano estranea …» ¶ «Poverino … Prendi

ne do un pezzo.» ¶ «Una cioccolatina!» ¶ «Fochino fochino!» ¶ «Una

Una cioccolatina!» ¶ «Fochino fochino!» ¶ «Una liquirizia!» ¶ «Focherello focherello! Più

Più grossa, che diavolo!» ¶ «Una ciabatta!» ¶ «Te, piacere, il

i costi. Voleva solo una cosa: rientrare in albergo

conclave. ¶ Il viaggio durò una vita, il più lungo

appartenuto alla tomba di una prozia, e tre sedie

asportate di notte da una birreria e una, secondo

da una birreria e una, secondo lui preziosissima, quasi

alto di Angelo di una spanna e aveva una

una spanna e aveva una carnagione algida, delicata come

carnagione algida, delicata come una calla. Si annusava il

rossetti per labbra, tutta una congerie di Sfiducia e

di tortura ai capezzoli, una novità per aumentarne la

anni. Suo nonno aveva una piccola barberia in contrada

dieci giorni, senza dire una parola. Il nonno aveva

nonnini e nipotini in una barberia dove il nipotino

è che steso su una delle rare zolle erbose

senza un amico, senza una ragazza. Era stato tornito

gli aveva appiccato addosso una bellezza cavernosa, bruna, che

duro, di sasso, e una faccia da schiaffi che

ragazzo, e, per dare una giusta dimensione alla confidenza

di buon umore. Finché una sera, quattro anni prima

erba prese a fargli una corte discreta ma assidua

riuscì nel giro di una settimana a fargli da

anche la figlia faceva una capatina all’osteria a

come prima; spesso, con una scusa qualsiasi – la tombola

non sapeva dire. Era una situazione complicata. Se sulla

l’incantesimo, gli dava una pacca sulla spalla e

e dentro c’è una stria di paglia bruciata

sentiva sotto il naso una fragranza di anguria appena

defecato, il ruscello gela una spora in qualche cellula

e ora sorride dentro una cella frigorifera. E poi

e anguria, come se una vecchia ferita, anche una

una vecchia ferita, anche una ferita al contrario, si

contrario, si caricasse di una stilla di sangue che

per farsi sentire, dirti una cosa che non sai

Tutto è stato registrato una volta per sempre, e

giardino dove stava erigendo una muraglia e di notte

e di notte in una discoteca a fare la

frigo evitando di posare una sola volta il suo

tipo di bicchiere né una qualche marca di liquore

dopo dieci giorni, adducendo una scusa, disse che rimaneva

di questo passo fra una settimana la porti a

quanto inavvicinabili, e prospettava una visita al più presto

Sarà sul motoscafoè, con una bella turistaè.» ¶ Lometto era

sogno di ogni calzettaro: una propria tintoria, perché adesso

clienti era già diventato una fisarmonica capace di ogni

sacco e c’era una parcellizzazione dello spedito che

con l’aiuto di una segretaria extra per la

Goffredo, che poi erano una miriade controllati dallo stesso

aria davanti e, con una piroetta a piedi pari

perché c’era sempre una sfumatura intraducibile che pendeva

del calco linguistico, come una spada di Ortega y

ai due compari tutta una gamma di ipotesi, nessuna

ipotesi, nessuna esclusa: in una di quelle c’era

girava in fabbrica senza una vera mansione, anche se

se ne andò con una costola indolenzita e l

altro rimase a massaggiarsi una mascella. Lometto era fuori

il piano autunnale, esigeva una lettera di scuse dal

Ebbe la maggiorazione. E una condizione da rispettare: quando

i compagni, con lui una sola volta mai. Se

minibar, lo aprì, estrasse una bottiglietta di minerale, la

accompagnando la battuta da una risatina ghiaccia perché non

ghiaccia perché non sembri una battuta per farli ridere

domani. È già l’una e mezzo.» ¶ Se Nicola

braccio destro c’era una frase tatuata: “Le donne

carne del maschio come una sintassi impura, di astratta

invece avrebbe voluto buttargli una coperta addosso e dirgli

grattandosi la testa. «Neanche una tedesca.» ¶ «E io che

coi baffi spioventi? È una travestita. Provare per credere

stare attenti e pararsi una mano sul culo, eh

a zero gli appoggia una mano pelosa sul collo

come sei vestito sia una nuova perversione. Dice che

aveva detto Angelo. ¶ Era una dark-room a forma

U illuminata debolmente da una lanterna rossa sospesa sopra

lanterna rossa sospesa sopra una rete militare a larghi

Angelo sorridendo nel dire una cosa che non poteva

prezzo. Non doveva pagare una soprattassa per entrare lì

scrostature che lasciavano filtrare una supplementare luce di cortile

venire quello, neh? Sembri una sirena … uuu uuu aaa

lassativo incorporato.» ¶ Lometto fece una leggera pressione col braccio

presa di posizione rivelava una vascolarizzazione insperata, e nessuna

la materia grigia di una testa. Nessun uso e

da dire in proposito. Una battutina di imbarazzo rendeva

svitando il cappuccio di una stilografica di bachelite, Lometto

tutte? ma dai, per una passeggiata in compagnia! e

Angelo non mollò di una lira, invano, perché Lometto

aveva mai avuto nemmeno una possibilità di esistere, di

arbitrio, era compulsione caratteriale, una notevole differenza di qualità

nessun interesse a redigerne una tabella dei costi e

versamento in anticipo di una pelosa magnanimità proiettata su

Lometto. La libertà restava una faticosa sfumatura: succhiava tutte

Angelo, nel constatare che una cosa, i suoi orgasmi

costasse a lui anche una sola lira, che intascò

favore, per te, Nicola, una tantum. Io sono qui

canker. Ne ho già una a casa che mi

a scattare via con una preda a bordo, o

col ronzio paziente di una missione perlustrativa che durerà

un ninnolo non comune: una dentiera completa. È la

è il luogo di una competizione a livello interprovinciale

La ragazzina-gorilla è una protettrice innamorata. Palmira è

tutti e tre con una falce in mano e

padre, a parte tutto, una ben truccata, con l

tira, lavora più di una passera vera o di

da cane, dagli solo una bella spazzolata, cotonali un

pettino oggi? Tutta da una parte?» ¶ «Sì, ma non

si fa vedere raramente, una, due volte per stagione

Rivoltella è depositario di una delle storie più allucinanti

il bene ne nasconde una a doppio taglio. ¶ Era

americano che gli darà una mano a tradurre alcune

in Lometto. ¶ Verso mezzogiorno, una cinquantina di chilometri dopo

della muffa e, da una cassetta per il resto

chi va là, hanno una resistenza invidiabile nel non

agra quando ridono su una certa serata in cui

la sgraziata prestazione di una thailandese a Garmisch-Partenkirchen

in cambio qualcos’altro, una garanzia per il futuro

questo è il bello. Una va bene anche insulsa

e fissa sgomento Angelo. ¶ «Una, comunque, ve la racconterò

foresta ecco che da una liana un gorilla si

giù i pantaloni con una manata, gli strappa le

di inculare il mantovano una volta, ma lo farcisce

lo farcisce a raffica una due tre quattro volte

non ha più detto una sola parola. L’amico

ogni volta, senza aspettarsi una risposta, gli chiede come

mi è successo, ho una passione ma una passione

ho una passione ma una passione …”. “Eh, ti capisco

Quattro mesi, quattro! Neanche una telefonata, neanche una cartolina

Neanche una telefonata, neanche una cartolina …”» ¶ La reazione dei

che un caffè e una pisciatina, dopo un trimestre

lungo dodici metri e una inserviente alla cassa che

in un altro tascone una confezione di arachidi salate

da tenere a Nicola una bottiglia di sciroppo e

che estrae dal sacchetto una decina di uova sode

Angelo veniva investito da una putrida nuvola piorroica. Angelo

viaggio d’affari per una ditta e ci si

sode. Non è mica una gita scolastica al santuario

chi sta risparmiando su una cena dovuta (guarda come

ce n’è» ostentando una generosità esagerata anche in

i calzoncini inciampando in una gamba, sorrideva come scusandosi

e questo Pfeffermann diede una gomitata nel fianco. E

viso, lui ha ordinato una Gulashsuppe, un filetto al

miô al cèssu …»18 ¶ «Fatto. Una doppia con lavandino e

doppia con lavandino e una singola con doccia. Adesso

dare due ricevute per una consumazione, una ciascuno, hanno

ricevute per una consumazione, una ciascuno, hanno voluto che

voluto che la cameriera, una piuttosto bassottina, maggiorasse la

dovuto farlo lui. E, una volta soddisfatti in tutti

Lometto gli ha dato una gomitatina nel fianco e

e scuote Nicola per una spalla. Nicola russava beato

un abitino scuro e una cravatta che gli copre

del prete. Il prete – una faccia da Wall Street

onore. Tutti attorno a una tavola imbandita – salsicce, braciole

pur così conciati, rivelano una disubbidienza sostanziale a tutta

E tutti scoppiano in una risata liberatoria. Allora Angelo

rincara la dose, inventa una melassa di complimenti da

c’è da dare una mano a fare il

la patente, non ha una casa vera e propria

della scopa conficcato in una guancia e deglutisce tutta

lei si sta cercando una cuccia di casetta «fuori

nemmeno questo, mai presa una lira, anzi. È andato

notte, cioè, l’illuminazione. Una specie di luce eterna

alla toppa per tutta una giornata di su e

volta in Austria per una ditta di zoccoli di

come scariche elettriche in una presa difettosa. Alla fine

sui cantieri si offriva una ragione superiore, pertanto democristiana

sua madre ha preteso una caparra, e sono già

e di considerarlo oltretutto una fortuna «con la disoccupazione

mai verso di fare una capatina a Londra … appartenuto

intanto; lui non sapeva una parola di tedesco e

e tutto solo perché una volta, per protesta contro

di quella di Spagnolo, una fiorentina scalmanatissima appena piantata

Angelo nel buttare lì una cifra che gli sembrava

cifra che gli sembrava una follia e che non

e ne tirava fuori una. Si ricorda che la

e in amore più una cosa sembra falsa e

per l’istante di una illusione. Ma lui avrebbe

vita era così: costruire una salute personale su una

una salute personale su una malattia ambientale, una dignità

su una malattia ambientale, una dignità individuale sul degrado

persiana d’un colpo. Una massa di carne in

in sudore trattenuta da una canottiera bianca e pantaloncini

conto suo come dopo una gran tensione, fanno a

direzione. L’uomo è una palla birillica di grasso

Ah! non c’avrebbe una bacinella con un po

èmô fat pasà.»3 ¶ «No, una bacinella non ce l

viaggio “dai crucchi” («Oh, una passeggiata, si prende la

alla mensola della finestra, una gamba sopra il water

suo agio, come in una piscina olimpionica e a

a casa sua. Solo una rinfrescatina, non voleva disturbare

Lui le ha tenuto una conferenza «sul recupero degli

No, mi dispiace. Ho …» ¶ «Una spremuta di pompelmo?» ¶ Occorre

cavolfiori persino! e non una confezione da tre di

guarda Nicola che frena una risata. Ritorna in cucina

al terzo bicchiere. E una scia d’acqua dal

sopra, la punta di una barba rossa che sale

televisivi alla Sankokan di una sfumatura di rosso diverso

uno dei quali ha una barba altrettanto lunga, castana

la rimessa, chiusa da una saracinesca arrugginita, con scanalatura

della mente che prestando una vera e propria attenzione

la strizza. Angelo ha una di quelle cose bellicose

è il segno di una complicazione, chiude gli occhi

occhi e plana su una schiena con canottiera china

ficcando il pallone in una sacca militare. Gli altri

è uno stupore o una timidezza compiaciuta che le

molto ostacolato. Dovevo fare una mostra … Vieni qui domani

Ma non è mica una tinta, sono i prodotti

indisturbato: nel giro di una settimana l’indifferenza reciproca

così vera che sembrava una favola la storia del

stramberia, possa distinguerlo da una tettoia di frasche pencolanti

di frasche pencolanti. Ha una faccia rettangolarspiovente sghemba da

lunghi, sguardo spappolato da una malinconia senza ombra di

tempie pulsanti. Lavora in una fabbrica di zucchero; ha

nel bel mezzo di una conversazione apocalittica sull’Aids

trascina un canotto con una mano e con l

un maschio che trova una chimera o niente del

fine. Non basta avere una doppia vita per essere

sicuri di averne almeno una, una propria, almeno di

di averne almeno una, una propria, almeno di nascosto

e con prole battezzata, una generalizzata voglia di cazzo

e a ragione, di una democratica e svelta promiscuità

paio di travestiti nostranotti, una ragazzina smilza e ardita

o spaiate, ovunque come una guardia del corpo. Più

in là c’è una villa con peristilio: le

po’ sopra l’altro una volta per sempre. L

a intestargliela, la casa. Una guerra. Si sta ancora

camposanto. Angelo ha capito una cosa fondamentale della sua

donne, ciò che rappresentano, una famiglia, un inquadramento, la

gli aveva “sgnoccolato giù” una mongoloide … e andava fatta

o trio che con una mano dà segni di

ristagna alla deriva è una nullità di fronte alla

nessuno scopa più come una volta. Nessuna curiosità inappagata

attivamente dalla tramoggia di una consolazione serale sfitta ormai

bocca buona, nel ritagliarsi una libidine fra una messimpiega

ritagliarsi una libidine fra una messimpiega e un completino

due ragazze morte in una settimana per morso di

per morso di topo, una al seno, morta normalmente

Non si può occupare una fogna e poi lamentarsi

per sopprimere Giorgina Washington una volta a Penzana, visto

come ci si procura una capsula di cianuro «per

perché aveva saputo, lavorando una mezza giornata per una

una mezza giornata per una ditta di frutta secca

fiori di oleandro contenevano una sostanza tossica … fenolo? non

sotto terra c’è una vita in meno e

di bene era stata una bella pretesa … ¶ Angelo si

pretesa … ¶ Angelo si porta una mano alla tempia, sbaglia

e legge con rassegnazione una pagina di filologia germanica

mezzo. Non ha pagato una lira di tasse fino

agli inizi gli mandava una paravergine tedesca sessantenne sono

in uno stand a una fiera di Zurigo, diceva

smorfiosaggine vaginale di tutta una vita indecisa fra la

giorno le scorie di una mente malata o soltanto

tagliettino fatto bene, da una équipe con mascherina, nel

si possono spillare a una depressa ricca. E quella

che si trattava di una malattia venerea e quindi

un secondo, Angelo fece una panoramica degli Aiuti governativi

così radicato anche per una faccenda di creste, se

contrito «il bisturi elettrico, una cosa da niente» mentre

fogne. Vide sotto Riva una zeppa che, come da

nella stessa pomposa schiatta. Una delle cose secondo lui

impero economico fondato da una coppia di persone dinamiche

disgrazia il dramma di una ricerca capitalistica di immortalità

genitori, riuscivano a sviluppare una disubbidienza coriacea, istintiva al

come Angelo, volevano solo una cosa: essere amati un

panfilo esageratamente stazzato per una navigazione lacustre viene calata

calata da un inserviente una scialuppa, e tre figure

come un animale in una tagliola: sono urli corti

messo a gridare agitando una mano, «Lasciala stare, piantala

giornalaccio e le fece una carezza di prassi, molto

scialuppa. La madre sbocconcellava una mela verde con morsi

la mongoloide, e con una tempia, mentre la testa

dai basettoni grigi, senza una parola. Poi lo sguardo

rimestare il sangue da una commozione canicolare, sentimentale come

rifluì al cervello in una vampata devastante. Poi sembrò

è come dire che una virata di motoscafo contiene

sì, eterna, sibilata da una Falce: che in qualche

di entrare che a una certa ora il teatro

Certo l’ondata, e una fatale indigestione da spuntino

comunque meno lontano di una ventina di metri. L

Angelo vorrebbe fissarlo almeno una volta se ci riuscisse

finiva in a, da una sua sorella che avevano

morte non sarebbe stata una vendetta sufficiente, che il

si è trattato di una vendetta afferrata al volo

e ridisegna a greca una transenna attorno imprecando e

delirio. L’indifferenza è una doglia debilitante. Gli basterebbe

prestasse il fianco a una sola sua battuta e

Angelo è colto da una leggera vertigine alfabetica, perché

fianco. ¶ «Komm hier» sgrida una voce femminile impossessandosi di

camicia di forza di una convivenza che gli si

ventimila dollari chiusi in una cassetta di sicurezza, inutilizzabili

sementi qui, distruggere da una parte per far fiorire

viene chiamato “vita” sospirando, una pezza di rattoppo fra

fratricidio e l’altro. Una fortuna segregata in banca

perché pur nell’ambascia una crociera non guasta, altri

via, che gli costerebbe una tale oculatezza negli spostamenti

e lui stesso darebbe una mano definitiva alla vendetta

film viene a dare una sequenza ai suoi interrogativi

di mandorla amara danno una sfumatura di cianuro alla

scriteriate» risponde lui con una smorfia di sussiego, e

di mattina violentato a una media autostoppistica di una

una media autostoppistica di una volta ogni tre chilometri

compreso. ¶ Le Terrazzine è una lista di pietrisco larga

minuti non avrò che una mezza ventina di cose

di cose da fare: ¶ una cosa da nominare ¶ una

una cosa da nominare ¶ una cosa da lamentare ¶ una

una cosa da lamentare ¶ una cosa da sperare ¶ una

una cosa da sperare ¶ una cosa da promettere ¶ e

cosa da promettere ¶ e una cosa da minacciare. ¶ E

minacciare. ¶ E poi ho: ¶ una cosa da supporre ¶ una

una cosa da supporre ¶ una cosa da dichiarare ¶ una

una cosa da dichiarare ¶ una cosa da nascondere ¶ una

una cosa da nascondere ¶ una cosa da scegliere ¶ una

una cosa da scegliere ¶ una cosa da supplicare. ¶ LAURENCE

Primo ¶ Lunedì ¶ Giuditta trascina una bambolina di pezza e

essiccato. Giuditta incede come una bagnante tradita ma fiera

armeggia, scompare giù per una discesa; voci di grandi

infilzata nell’aculeo di una foglia di agave. ¶ Sarebbe

esistenza, è legato a una vendetta che, per caso

inferriata e scendeva per una scalinatella diroccata, costeggiando la

dall’altra parte di una rete fra una vegetazione

di una rete fra una vegetazione di Soleil d

acqua, quando vide aprirsi una mano a ventaglio. Il

ci sia mai stata una prima volta o un

È il deposito di una noia piacevole che esclude

inattese o svolte palpitanti, una specie di haremprendisole per

casa del diavolo: allora? Una risposta: per vedere il

ribalta un’aspettativa assopita, una voglia di far parte

molto di più da una svelta blandizia in un

come un geco su una trave. ¶ Anche qui, certo

vorticosamente gli avvitava in una sensazione di euforia parecchi

Persino sui polpastrelli sentì una nozione di futuro, di

dopo parola, gli ricorda una gita scolastica all’ossario

di pirati ripescati da una cartella di scuola, ridotto

pettegole si assordano in una poltiglia di furia e

simpatia o compassione o una risata liberatoria. ¶ L’altro

mai successo di scambiare una persona per un’altra

verso un uomo e una donna vicini di asciugamano

pepe, e l’uccello una santabarbara a salve in

La sera stessa ricevette una telefonata da Galeazzo, un

ne andava a scaricare una partita di collant “fuori

da prestargli mille lire; una ragazza si alzava le

disse Angelo senza fare una plisse e senza staccare

Italia è sempre così! una volta al giorno! al

Quello dello “sfregio” è una bella scusa da terroni

da me registrata, che una sera qui a Verona

sotto la minaccia di una pistola. Sarei costretto a

Si vergognò di avere una fedina penale così immacolata

lo guardava, doveva vedere una faccia da prete, il

freddo fosse percorso da una calda corrente di vigliaccheria

maniera. Preferiva inventarsela lui una isteria nuova: far diventare

volta che arrivi a una stazione di confine, te

in Svissera! be’, fai una chiacchierata sui tassi di

è un sacco e una sporta. A ogni entrata

Certo che ogni tanto una forma di formaggio la

fai neanche la fattura, una ricevuta, e io non

stata Edda a dirgli una volta al telefono: ¶ «È

ispirava fiducia. Tanto che una volta lei gli disse

certo si era passata una mano sulla pancia, soffermandosi

partì con Tirlindana per una crociera sulla costa anatolica

Francis Bacon e autofinanziarsi una sbornia nel pub londinese

di pennellessa che era una leggenda solo per se

Erano bambole scaricate di una borghesia incolta e rozza

come per Lévi-Strauss una tribù di indios dell

abbastanza per lambiccarci su una speranza di annegamento. Al

venuto all’appuntamento?”. ¶ In una busta, accluse col foglio

gesto, che ne preannunciava una serie inarrestabile, diede vigore

se non obbligato da una telefonata, più le lettere

non spediva. Ne aveva una cartella piena. Lo supplicava

afferrava il ricevitore, componeva una cifra in più dell

si opponeva: aveva imbroccato una squadra di calcio e

dà la scoperta di una città nuova. ¶ La crociera

La crociera era stata una catastrofe, un’attesa dei

erano più quelli di una volta. Il nano ricchissimo

propria gnomità; la moglie, una donna tutta tendini, androgina

sperduto nei ricordi di una giovinezza olimpionica nel cui

bonomia di chi per una qualche ragione ha avuto

qualche ragione ha avuto una fuoriuscita di materia grigia

di navigazione appoggiato a una nassa, che s’era

i piccoli disagi di una servitù non al suo

che, riuscendo a cristallizzare una libidine attorno all’uso

non aveva mai risposto una sola volta. Arrivato a

di venire accoppato da una delle tante marchette meridionali

sperma e licenziava con una banconota in mano e

era quella di buttarsi una volta per tutte sotto

aristocratici, che poi è una mentalità da case chiuse

idee in più di una casa invitato quando in

si sarebbe meritato. In una di queste case… una

una di queste case… una villa in Versilia?… depositò

a Lucca, lasciò cadere una chicca secondo la quale

sfumature tormentose per cui una vita infine era stata

la rassegnazione al creare una vittima per salvarne una

una vittima per salvarne una più meritoria. Altrove deliziò

Chi compra, compra sempre una marca e nel prezzo

non venne più invitato una seconda volta nella stessa

suo stesso amore è una forma di odio, devi

fisica alla luce di una lampada, lei la luce

il guinzaglio estensibile in una corda e la legava

per farla pisciare fuori una volta tanto… ¶ Se lei

viaggiando, non, voglio dire, una volta arrivato sul posto

certo che c’è una vita dopo. Voglio dire

che reputi personali sotto una luce che abbraccia più

è verso di trarne una qualche considerazione generale che

trasformare un problema in una problematica di convenzioni accettate

minimo comune denominatore di una situazione quasi generale per

rese conto che era una domanda furba, per fargli

con il silenzio o una scrollatina di spalle. ¶ «Avere

schifo ma io sono una mosca bianca, un servizio

loden e cilindro è una tradizione ben più antica

perché credeva ciecamente in una medicina solo perché, infallibilmente

faccia, si muoveva come una ballerinetta di carillon, chissà

fare l’incollafrancobolli o una cosa così dove lecchi

militari…» ¶ «Insomma, gli feci una testa. Lui diceva che

di dio come di una trebbiatrice in leasing, taci

in automobile, gli sembrava una vigliaccheria mentre l’altro

ritorni, l’epigrafe di una barzelletta dell’anno prima

a tutto e avere una buona ragione, o adesso

che la vita è una valle di lacrime, di

di intelligenze, esattamente come una donna impreziosisce con trenta

dell’abito che cela una cerniera: un solo tiro

mai ti aveva risposto una sola volta e che

Internazionale delle stazioni ferroviarie. Una volta, a Strasburgo, Angelo

dalla sua ventiquattro ore una rivistina non semplicemente sexy

supplizio che doveva fare una bernarda per «prendere su

si faceva inchiappettare in una cabina di gru. Lometto

su. La pornografia era una cosa terribilmente seria e

un comune handicappato su una poltrona invece che su

poltrona invece che su una carrozzella elettrica. Ma aveva

o di più. Provò una grande tenerezza per Lometto

non vedere, non interpretare, una pornografia al contrario. ¶ Fu

aveva voglia di fare una passeggiata, finalmente, di andare

enigmistica? vuoi “Rinascita”? Ha una nuova veste.» ¶ «Ah, stavolta

in più» disse Lometto una volta ai Römischer Bäder

dall’Interconti dove Angelo una volta era stato con

succedeva sullo schermo: in una prigione c’è un

Durante il trasporto di una carovana di detenuti nel

centimetri. Poi c’è una scena in una capanna

è una scena in una capanna di frasche: sotto

mangiare. Il guardacaccia mette una pozione di sonnifero nella

militare e lui…» ¶ «…» ¶ «Ah! una sera ciascuno! Bella, proprio

non vedi niente… Sì, una telefonatina al capitano la

per qualsiasi cosa fai una telefonata a Benito… oddio

piena che entravano da una chiavica e uscivano dall

e albergo compreso. Era una mutua speciale, per quelli

dei dentisti, degli industriali, una mutua di prima classe

sapeva a chi dire una parolina in un orecchio

e che si vive una volta sola, e che

ancora un appuntamento, ancora una ruffianata prima di mollare

capriccio estetizzante di dare una mano a qualcuno. In

favonio di rimando. Era una bontà estetizzante, davvero senza

bresciani, e a Montichiari una casa da intestare a

essere nella posizione, per una volta, di non dover

non aveva mai preso una lira da una sola

preso una lira da una sola ragazza e che

palo o a inventare una scusa almeno per sé

mantenuto da lei… da una donna, la paravergine tedesca

maschio da convertire dentro una vagina dell’età guglielmina

improvvisamente, di avere avuto una volontà, una tenacia, una

avere avuto una volontà, una tenacia, una forza di

una volontà, una tenacia, una forza di carattere, un

prima di avergli procurato una colica, e quindi una

una colica, e quindi una definitiva dichiarazione d’amore

e facendogli però provare una vergogna doppia, rispetto a

era lui, Angelo Bazarovi, una mente sociale nuova e

vita come quando tendeva una mano per aiutare qualcuno

a un rendiconto, a una scadenza, perché spinge l

ma insegnargli a costruire una lenza eccetera eccetera. ¶ Lometto