Aldo Busi, Un cuore di troppo, 2001

credi ormai inalterabile come una roccia in una teca

come una roccia in una teca, data l’età

come se non fosse una fantasia umana ma solo

fa sprofondare nella tenebra, una guarigione che ti prostra

meritato. Essere convinti di una realtà a compartecipazione sociale

farsi l’illusione di una illusione fra sé e

cui partire per raccontare una certa storia che mi

parte quella insaccata in una barzelletta sporca a uso

scoreggia fattasi seme di una cultura contro, io eiaculo

competere con chi ha una doppia vita come ce

battendosi il petto, e una che aveva saltato il

pranzo, arrivata con ancora una cispa di mascara agli

mezzanotte, che già è una mezza veglia funebre» e

e qualcosa. Ho fatto una dormita di sette ore

questa Fiorella, che è una stratificazione di gioventù passate

cucchiaino come se fosse una matita che traccia ghirigori

ghirigori automatici ma con una sua logica da fattucchiera

per compiacerla, doveva inventarsi una polvere all’istante sulle

a semicerchio ho zumato una teatrale occhiata a occhio

Non farmi pensare a una prospettiva tanto rosea, se

è solare, Menes, ma una specie di sole quadrato

preso a parlare, solo una volta scomparso dalla tua

era lui a individuare una preda, toccava alla preda

di raccontare da solo una storia d’amore a

due voci, di cui una mancante, a beneficio di

mancante, a beneficio di una terza che ti ascolta

io stesso fossi diventato una lastra di nuvolaglia bassa

il tic involontario di una falange, passivo come in

è sembrato sguarnito, senza una protezione preventivata, un vero

del tuo racconto in una frase sincera, risolutiva, quella

a forza di mimare una tua fantasia psicotica e

taglio e smammi. ¶ Di una cosa sono certo: a

a stare a ascoltare una storia del genere, un

volta in vita sua, una storia d’amore, diciamo

di sciupafemmine se mai una fama qualsiasi il Grosso

moglie annoiata, inquieta, sventrata… una storia d’amore fra

ci si aggrappa a una sbobba mineralizzatasi per partito

più sincera ho usato una specie di piede di

loro potenza virile è una bugia eretistica inventata dal

intero piuttosto che sacrificare una minima parte del machismo

Menes non fa ancora una piega, forse non si

è mai stata nemmeno una maschera, figuriamoci uno spettatore

a un tranello, a una vendetta di cui fa

fiuto… ¶ E quando racconti una storia che credi solo

prosciutto crudo di Parma», una risata e via col

portata, sì, «pathos» è una parola che Menes deve

fatto che sarebbe stata una frase troppo lunga e

sia un lettore o una lettrice, che la racconto

calcio che per essere una roba da uomini veri

più, nemmeno se da una stagione all’altra non

fine maggio, che è una toccata e fuga con

pernottamenti solo per fare una scorpacciata di ciliegie a

a sua volta da una fila di pini chiusi

chiusi alla vista da una siepe di ortensie alta

della mente, ma almeno una volta ogni tre sonni

ogni tre sonni faccio una scopata alla grande come

aver pensato a elaborarne una, almeno di circostanza. In

ne va senza dirmi una parola, la frase a

bello e gratificante raccontare una storia, per quanto infelice

ce n’è stata una, la conosci, la sai

tutta in discesa, ma una storia è meno storia

è mai quella di una salita senza discesa? di

salita senza discesa? di una storia dalla doppia salita

come discesa ha solo una frana, la tua, anche

potrò ben usarne anche una piatta e quadra come

del ricevimento seguita da una cameriera e brandisce qualcosa

il fiato come dopo una maratona, l’emozione violenta

sta per scoppiarmi fuori una volta per sempre… ¶ Il

un aiuto, un’assistenza, una verifica, e sfacciatamente, a

delle lacrime e di una candela giù dal naso

abbindola, specialmente se implora una guardatina da me prima

quanto richiesti, è stata una solidarietà spesso battagliera per

essere già riuscito in una certa cosa che sta

di un progetto, di una professionalità, di una qualità

di una professionalità, di una qualità artistica e magari

di un vizio, di una debolezza, di un appetito

televisione! Mica devono aprire una drogheria, che lì qualche

amico o al parente una qualità che non ha

mi farei complice di una falsità che non solo

esibiva nella falda anche una stella alpina nuova di

ombra inaspettata senza fare una piega, senza tradire il

autostop perché non avevo una lira con me e

un braccio amico su una piattaforma di ferro e

scorso, dunque, è bastata una semplice frase di sette

sentano tutta la facezia… una tragedia… quegli altri. ¶ Però

imbatterci faccia a faccia una sola volta, io e

volte all’anno da una decina d’anni per

altro, il talismano di una ricercatezza provincialotta… e così

al mio gruppo in una scampagnata che noi del

è lui a pungolare una signora, quella tale Fiorella

mezzi bracciali che sembra una sonagliera, la mezza catenina

che credo di avere una mezza slogatura, aspettatemi, che

fa. La Fiorella è una che pensa che con

senza cattiveria, anzi, con una certa nota di generica

amici», sua moglie è una di quelle casalinghe molto

a dire Menelao Filatterio, una relazione con un’impiegata

piede nell’azienda, è una volpe, lavora coi rapporti

e c’è sempre una curia di mezzo, mentre

alle dita che altro, una volpe, una volpe di

che altro, una volpe, una volpe di tre cotte

racconta che c’è una, una cubista di discoteca

che c’è una, una cubista di discoteca che

le scritture nei night, una esibizionista che un’altra

in albergo, in riviera, una femmina nataci per far

le molle dei letti, una troia davanti e di

ma un da fare, una che porta per mano

navigazione in alto mare, una che non ti abbandona

se lo merita, è una che fa una broda

è una che fa una broda via l’altra

broda via l’altra, una passera che ti scortica

tiramisù non m’interessa una sega anche se la

e correrebbe a dire una novena.» ¶ L’italiano di

proprio incisivo senza mai una coloritura di troppo, proprio

coloritura di troppo, proprio una bella testa, che simpatico

crisi a causa «di una paturnia di troppo»; mi

alleggerire il portafoglio per una menata del genere, però

illudersi di avere così una doppia vita o una

una doppia vita o una vita qualsiasi anche lei

non lo metto mai una sola volta in imbarazzo

voglia di pensare a una donna fuori dell’eccitazione

a due e non una lastra delle ghiandole sovrapposta

medico, no, è tutta una specie di body art

deve vedere, per esempio, una sola antenna televisiva o

Filatterio, per badargli preferisce una inglesina alla pari che

nipote, dice Menes, è una somiglianza impressionante con me

con me, io ho una mia foto dell’asilo

farei vedere, è come una goccia d’acqua con

non hanno mai visto una gallina schittare o una

una gallina schittare o una mosca in un bidone

da lei, purtroppo, mai una che gli telefoni, solo

di zabaione, mi sembra una delle mie stesse mute

senza tanto stupore da una cartolina ingiallita, un uomo

belli e che avevano una meta fuori dell’Antistress

con lui mi sembrava una rapina fatta ai miei

e invece non era una vipera, quelle in ottobre

quel dì, era solo una pelle di biscia, una

una pelle di biscia, una muta, ma lui si

lo devo vuoi a una falsa vipera vuoi a

falsa vipera vuoi a una vipera che non c

paura dei serpenti su una panchina al buio e

il dolore incontrollabile di una gelosia che mi sbranava

e tutto troppo in una volta sola, l’ultima

psiche, per lui sono una sfilacciatura al contrario, o

me non fa mai una domanda, a parte chiedermi

dello spettacolo, ho conosciuto una tale valletta bionda, di

e lui stava su una sdraio del Giardino Orfeo

decennale amante, Luisella… quasi una seconda volpe, una seconda

quasi una seconda volpe, una seconda moglie ormai, voleva

nome assurdo, come fa una a chiamarsi con un

Menes è sbrigativo, di una virilità abitudinaria nel nascondere

come la cubista tutta una perlina, per quali giornali

di particolare e ho una rendita, di origine televisiva

in villa, lui ha una villa sul mare, dall

odia il mare, va una volta all’anno a

fatto circolare nel gruppetto una decina di autoscatti dove

la natura, oggi, è una forma di pubblicità per

e sericeo che sembra una discarica di orchidee argentate

a buttare per strada una masnada di bambini ipercinetici

tardi, molto tardi, con una più giovane di lui

volta che doveva prendere una decisione su come e

un’ora sì e una no… come adesso di

e insaccata attorno a una creatura glabra e rosa

le cotiche erano tutte una copertura, ecco. A dirla

e la coppa. Infine, una cosa così del Grosso

guarderei perfino dall’insinuare una cosa così. Innamorato sì

tonto no. Inoltre sembrerebbe una vendetta anche se fosse

tutti così ambigui, producono una merce ma ne vendono

fuoco sarei io. No, una cosa così a Menes

guardano le spalle l’una con l’altra, non

di contrario? O penso una cosa così esagerata, fuorviante

e sciolto, se è una poiana che ha deciso

all’altro, non aspetterebbe una situazione a trappola per

per approfittarne come farebbe una faina con una talpa

farebbe una faina con una talpa, ne approfitta per

quell’altro, senza volerlo una volta mi prende a

o sei inglobato in una sua proiezione o non

e quell’altro da una vita, non cova insoddisfazioni

per far fronte con una mia alla sua di

che io guadagno in una vita lui lo guadagna

lui lo pagherà in una vita; a onor del

un prurito causato da una mia cipria lasciata in

convinti di appartenere a una specie sociale a parte

fra un macigno e una corteccia, anche se sono

dettaglio, è sensato, ha una sua logica non solo

battere ciglio e con una esattezza matematica di tempi

l’iniziativa di infiorettare una mezza sborrata dislocandola in

si accontentava anche di una con mezza fessa già

orlo dello scavo cimiteriale, una vanità ormai non solo

aveva la madre in una clinica… in un manicomio

ha conosciuta, era proprio una ragazzina, era stata allevata

l’ora di strapparsi una mutanda via l’altra

è mai piaciuto, è una donna molto ordinata, una

una donna molto ordinata, una brava donna di famiglia

fratello ex tossico, insomma, una moglie crocerossina calmata come

che se lo ficcasse una buona volta nel… parola

e un incendio dolosi, una cementificazione abusiva su clivi

dalle industrie, ovunque è una frana, un cedimento, un

i costi, tutto è una carcassa di vacca e

le mezze stagioni di una volta, questa è la

un pappagallo parlante, no, una scimmia ammaestrata a imitare

stato nelle interiora di una simile idra a due

tre siamo andati in una sauna particolare, la Splashgay

nemmeno usare, perché era una fuoriserie a due posti

vedere con me su una simile carriola, sarebbe andata

lui aveva cinque auto, una per ogni occasione, erano

i fari abbaglianti di una locomotiva, e ho finito

eravamo messi discosti su una panca di marmo prossima

come staccata da lui, una levigata sporgenza del marmo

a morte, ho sentito una scossa per tutto il

ce la metti tutta. ¶ Una volta in camera appoggio

di castagne ne ho una scorta per un reggimento

si era invaghito di una di Belluno, una mora

di una di Belluno, una mora come il carbone

l’amore, e era una donna di cultura, una

una donna di cultura, una professoressa di greco e

nylon battuto dal vento, una voce un po’ da

po’ cavallini, ma aveva una forza nelle cosce quella

tossico che aveva falsificato una firma, la sua, e

e lei era diventata una raviolatrice in casa, migliaia

stato un sogn… lei una stre… un clima, un

sogno, se è stata una stregoneria chiamala stregoneria, non

scandalizzo mica, hai preso una sbandata, ti sei innamo

è mai stato con una puttana al minuto, e

tu maschio senti quando una finge per tutta la

cubo con le perline una figlia piccola appunto, e

e lui capisce quando una deve lavorare per campare

pervertita di un ministro, una veneta che si fa

di quelle porcherie lì, una che è fuori di

fuori di testa come una cavalla in calore, urla

mia moglie di farmi una cosa del genere, si

a farci mente locale. Una volta l’ho convinta

di cinque chili in una settimana, digiuno totale dalla

io ho detto fumo una sigaretta entra tu intanto

e mi scappa fuori una specie di titolo di

avute come si ha una donna senza averla, col

le quattro assi di una bara trasparente, riesco a

considerazione solo le donne una volta infilzate, messe in

infilzate, messe in carniere. Una che ti sfugge non

ti sfugge non è una donna per loro, non

potrebbe mai ammettere che una che non ci sta

viva, alla lunga, di una che ci sta controvoglia

oca per arrivare a una penna, a una piuma

a una penna, a una piuma volevo dire, eppure

un classico, un desiderio, una volontà, un trasporto che

l’altro bracciolo in una finta lontananza e tiene

del genere, chiavano da una vita per senso del

fanno è per prendersi una meritata vacanza… lì incastrato

e disinvolti come su una biga in autostrada o

autostrada o anche su una scia di galera, perché

è disposto a concepire una passione devastante ma inedita

Salumaio & Piccolo Porco. È una parte ingrata quella che

diventasse in un colpo una cella frigorifera cosparsa di

Centro ce ne saranno una ventina di commenda che

di dire, “peccato” è una parola tanto per capirci

te. Che hai preso una scuffia pazzesca per lui

mai fatto un trapianto, una parola, volevo dire, con

intendi tu per prendere una scuffia, perdere la trebisonda

io… Insomma, mica era una cosa a quel livello

giornalini leggi te con una mano sola? E, poi

avessi bisogno di infilarci una gru per liberare una

una gru per liberare una lisca di balena e

voce bassa, come concludendo una considerazione tutta sua, «Non

più facile raccontargli di una rapina in banca o

Se almeno mi scopava una volta!», e Menes fece

E non c’è una stella neanche a pagarla

equo, perché se racconti una storia d’amore che

Piccolo Porco congelato in una solitudine eterosessuale peggiore della

di venire tirato dentro una seconda ovulazione con tutte

ha chiesto di dargli una mano, ecco, a uscirne

è lui a dare una mano a te per

di traslocarci da solo una volta divorziato, lei era

dire, a me sembrava una cosa dell’altro mondo

i piedi o con una semplice persona si sente

amore senza volontà è una resa all’arbitrio altrui

del mio pensiero di una certa cosa buttati via

è stata per me una rivelazione, io credevo di

dito se non perché una volta gli ho preso

kart da costruire dove una volta c’era il

il solido Menes, da una scopa di moglie con

azienda a più diramazioni una più florida dell’altra

per il largo di una vita riuscita, cosa si

dei dati così, a una fisicità così cieca e

e trionfante, gommosa, mai una volta Menes mi ha

acquolina in bocca per una portata che non arriva

tanto a rimuginare su una che non me l

un sentimento d’a… una cosa un po’ più

capisco, cos’hai contro una bella lettata?» disse Menes

momento di crepuscolo sembrava una greppia d’oro, qualcosa

l’impressione che provasse una certa pena per me

e su tutto, e una cosa o c’era

un naso disossato con una narice sola. Andare a

a quello strapiombo di una qualche notorietà per via

si era trattato, di una confessione… di inconfessabile perché

lana rossa sembrava proprio una bimbina come Cappuccetto Rosso

come doveva andare avanti una volta abbracciatolo, ma al

vocazione industriale tradendo tutta una panoplia di moschetti e

sarà stato facile trovare una pancetta ma non uno

a volermele stritolare l’una con l’altra e

al quale aveva raccontato una sciocchezza simile e che

essenziale e autentico in una persona, calcola tu quanto

ingenui pensano che sia una gran cosa far rivivere

esempio se avevo stipulato una pensione privata. Si divertiva

imbestialivo. Mi ricordo che una volta mi chiese per

quell’altro gli metta una mano sulla patta. Voto

male sul serio, era una morsa stranamente minacciosa e

rimbalzato indietro accolto da una soffice felce e lui

mi è parso come una calamita da cui non

l’indomani; arriva a una spanna dal ponticello e

meglio prima a darti una specchiatina perché a casa

un vero uomo è una merla bianca, e tu

tu come minimo sei una gazza ladra rossastra, ne

po’ la macchietta, era una concessione estrema, gliela rappresentai

uomo per partito preso una volta per tutte e

me, ma non è una rarità, tutti gli uomini

riconosco» disse Menes dandomi una pacca sulla spalla, «sei

sono stato colto da una leggera vertigine ma l

anche venire presa per una dichiarazione di qualcosa, non

sarà stato tutto meno una richiesta a voce, un

forse dovrei prenderlo per una manica e trattenerlo e

un tipo occhialuto in una Ford bianca un po

confondere in me sia una certezza che una smentita

sia una certezza che una smentita, «È lì dietro

ma no, figurati te, una cosa così… no, no

più la smorfia di una risata che altro, e

esempio, che se con una data persona non si

tutti ai quali racconti una storia d’amore, come

probabilmente no è preferibile una sicura scopata senza tante

l’impulso di farmi una carezza e di saltarmi

meno, per me, insomma, una nullità emotiva senza alcun

distesi, non contratti in una maligna soddisfazione dissimulata, erano

un errore o di una malafede o di un

puoi col tempo elaborare una tendenziosità emotiva e infine

avuto il senso di una intima ribellione e di

intima ribellione e di una delusione di più vasto

bene e ne preferirebbe una manipolazione appena appena. ¶ D

che ti assomiglia tanto, una goccia d’acqua… e

a bocca spalancata dargli una spinta da dietro e

volo maligno e a una caduta mortale, almeno a

caduta mortale, almeno a una scottatura di terzo grado

penna dalla carta, è una firma tutta rotta, perché

del cognome faccio solo una linea ondulata col puntino

e mi imbatto in una parola che non mi

il significato prima, è una parola tanto rara in

Mi ha lasciata in una pace profonda», e improvvisamente

Mi ha lasciata in una pace profonda» bisbiglio, scendo

a voce alta: «Aveva una frase impressa nella testa

Mi ha lasciata in una pace profonda”…». Filatteri? ¶ Prendo

come tutti… anche a una parola. ¶ Tanto, ormai, che

ho dovuto buttarli tutti, una bella mitragliata giù nella

narici per respirare, poi una ridda di fighe luiselle

profumati di lauro come una volta… tanto aveva ragione

libertà di arrivare a una sua propria conclusione circa

avanti e, concludendo con una leggera variante dell’autodifesa