parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, L'attenzione, 1965

concordanze di «una»

nautoretestoannoconcordanza
1
1965
si è alzata, mostrando una persona snodata e formosa
2
1965
rosa come quelle di una bambina. Mi ha annunziato
3
1965
rinvigoriti dal riposo notturno: una telefonata, poi la corsa
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1965
né soluzione di continuità. Una serie di acquisti che
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1965
un pacchetto di sigarette, una risma di carta, un
6
1965
un nastro da macchina, una matita biro, un corpo
7
1965
un corpo di donna. Una catena di eventi, che
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1965
fare l’amore con una ragazza squillo. E dopo
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1965
onde del mare su una spiaggia deserta. ¶ Ma soprattutto
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1965
Ma soprattutto ho capito una cosa: che il giornalaio
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1965
andato a finire sotto una macchina proprio in quei
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1965
si direbbe, accomunati da una sola nota di preghiera
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1965
al tempo che fa: una placidità sorniona e un
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1965
Ma un cane simile, una volta che è stato
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1965
è avere un padrone. Una volta che ce l
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1965
carattere dell’animale. Con una tale minuzia e pedanteria
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1965
fine indica con decisione una gabbia: “Prendo questo qui
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1965
quasi un grifone, con una testa irta di peli
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1965
esponendo il frutto di una lunga meditazione: “Quei cani
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1965
dai padroni, chiusi in una gabbia, condannati a morte
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1965
un padrone nuovo, con una vita nuova. Naturalmente come
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1965
pianifica un ponte o una fabbrica?” ¶ Questa volta non
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1965
come può voler bene una figlia ad un padre
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1965
quasi mio malgrado levo una mano e premo la
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1965
importante?” ¶ “Dice che è una cosa che fanno tutte
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1965
si attacca mai ad una ragazza che non le
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1965
quello che ha fatto una volta. Una ragazza, dopo
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1965
ha fatto una volta. Una ragazza, dopo molte esitazioni
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1965
che se c’è una persona che ha il
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1965
giovane, che è tutta una rovina, mi rendo conto
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1965
le voglio bene come una figlia vuole bene alla
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1965
cinque del pomeriggio, di una giornata che, al solito
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1965
perché odiosa. Ma ad una riflessione più approfondita, mi
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1965
prima, aveva portato in una casa simile Baba quattordicenne
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1965
proseguire; c’era da una parte della strada una
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1965
una parte della strada una piccola utilitaria grigia con
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1965
come la pelle di una pantera, di foglie morte
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1965
vetro; c’era infine, una macchina bianca, di lusso
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1965
macchine si muovessero sfilando una dopo l’altra davanti
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1965
scontro, ho girato intorno una svolta. Un uomo che
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1965
un parafango schiacciato e una leggera contusione alla spalla
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1965
fissi davanti a sè, una luce di irritata impazienza
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1965
ripartito. Ho corso per una ventina di chilometri. La
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1965
il diluvio, è subentrata una livida e ribollente caligine
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1965
sportello e ho acceso una sigaretta. ¶ Ho pensato al
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1965
al buio, simile a una caverna ben riparata; la
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1965
capito di nuovo, con una comprensione immedesimata, che era
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1965
ho corso ancora per una ventina di minuti, fino
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1965
sei ignorante, che hai una bambina figlia di padre
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1965
No... o meglio sì: una storia di furto in
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1965
storia di furto in una villa, un furto di
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1965
era successo?” ¶ “A Pina, una ragazza della borgata.” ¶ “E
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1965
piaceva pensare che ero una ladra. Da quel giorno
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1965
fare l’amore in una camera ad ore, brutta
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1965
triste, tu che avevi una casa tanto bella. Io
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1965
te, così come in una commedia, quello che avevo
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1965
cima, la vibrazione di una commossa memoria ha tutto
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1965
di sposarti, sono diventata una signora come tutte le
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1965
Chi era Gianna?” ¶ “Era una mia lavorante, una bella
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1965
Era una mia lavorante, una bella ragazza bruna, povera
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1965
era vero. Ho fatto una prova: ti ho mandato
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1965
dire: si può fare una cosa e anche il
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1965
Ho detto: “Non capisco una cosa. Tu dici che
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1965
Che cosa?” ¶ “Figurati che una volta, persino, mi sono
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1965
ho spiati, tu e una delle mie ragazze che
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1965
di mandarmi di nuovo una tua lavorante lo faresti
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1965
si crede più a una cosa? Di solito perché
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1965
sarei capace di fare una cosa che tu non
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1965
tale; e che aveva una madre come Cora, la
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1965
riguarda Baba.” ¶ “E poi, una madre può anche desiderare
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1965
E allora? Come può una madre desiderare il male
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1965
momento.” ¶ “Magari fosse mia una villa così.” ¶ Ho pensato
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1965
era capace di farmi una simile proposta e di
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1965
l’orrore che merita una simile offerta.” ¶ “Sì, non
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1965
ti sia compiaciuto di una simile immaginazione.” ¶ “Compiaciuto? E
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1965
innamorato di Baba in una tua maniera tutta particolare
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1965
piace di immaginare infine, una volta di più, che
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1965
Baba sia un oggetto, una cosa, che la madre
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1965
pianta che Cora ha una casa di appuntamenti e
80
1965
che Cora ha davvero una casa di appuntamenti, che
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1965
sul quale, come su una base di granito, volevo
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1965
romanzo? Purtroppo è stato una volta di più scacciato
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1965
mi è cascata addosso una storia drammatica e, si
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1965
sta all’angolo di una strada trasversale. Il giornalaio
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1965
fiore dell’età, con una faccia nera e rincagnata
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1965
fra naso e mento. Una faccia che offre una
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1965
Una faccia che offre una notevole somiglianza con quella
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1965
e quella inferiore di una materia scura che potrebbe
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1965
dato la tazza con una mossa particolare, un po
90
1965
bar sono andato, in una strada vicina alla tabaccheria
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1965
ho gettato sul banco una moneta d’argento, il
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1965
quella dei tabacchi. È una cartolaia, veramente: una donna
93
1965
È una cartolaia, veramente: una donna, come si dice
94
1965
limpidi, quasi rotondi, e una piramide di capelli neri
95
1965
e poi ho chiesto una risma di carta, un
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1965
un nastro nero e una penna biro. La cartolaia
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1965
al collo, proprio come una figlia alla quale il
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1965
nostro rapporto si manifesta una volta di più: la
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1965
poi i capelli, in una carezza leggera che non
100
1965
che io ti imponga una specie di commedia. Ma
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1965
lo giuro, non è una commedia. Ho sempre tanto
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1965
solido, quadrato, taurino, con una larga faccia pallida e
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1965
un grosso mento con una esigua fossetta nel mezzo
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1965
formano altre due fossette, una per guancia. Parla soltanto
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1965
rituale del pasto, come una filigrana nella trasparenza di
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1965
interromperli, comportandosi, insomma, come una padrona di casa consumata
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1965
sganciato dagli ormeggi in una atmosfera sufficientemente familiare come
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1965
di portare in tavola una bottiglia di vino spumante
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1965
dell’orgasmo, erompe, dopo una lunga preparazione, il seme
110
1965
mi si tinge di una luce ignobile e lo
111
1965
a mettere in scena una commedia irreparabilmente brutta. ¶ Questo
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1965
con rapidità fulminea. Attraverso una nube più chiara, lo
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1965
presto essere seduto in una corsia simile, mentre l
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1965
e mi sorride in una maniera patetica pur sotto
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1965
Laio, a fianco di una donna che è stata
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1965
pure a prezzo di una completa irrealtà, ci riesce
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1965
madre? L’irrealtà di una simile vita è sopportabile
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1965
grazie all’anestesia di una completa disattenzione. Ma qui
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1965
Edipo diventa cieco. Ma una volta cieco, Edipo, paradossalmente
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1965
c’era dubbio che una simile interpretazione, lontana così
121
1965
lei ogni volontà di una sistemazione familiare e l
122
1965
di Monte Mario. Era una casa del tipo più
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1965
tipo più comune, con una facciata gialla e dei
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1965
Presso il portone, su una targa nera, si leggeva
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1965
piano. Eccomi sul pianerottolo: una targa simile a quella
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1965
di Cora. Era aperta; una seconda porta dai vetri
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1965
opachi appariva illuminata di una luce bianca e forte
128
1965
l’ho spinta scatenando una suoneria; in fondo ad
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1965
le stoffe per tagliarle; una di queste donne si
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1965
sono seduto, ho preso una rivista e l’ho
131
1965
la cucina; un terzo: una camera da letto. Questa
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1965
acceso la luce: era una camera altrettanto anonima del
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1965
numero che cercavo; per una combinazione provvidenziale di fronte
134
1965
ha frugato, ha preso una scatoletta di metallo giallo
135
1965
e ne ha tratto una pastiglia che ha messo
136
1965
cruda intensità. Ho acceso una sigaretta e, prendendo l
137
1965
uomo vuol bene a una donna? Le vuol bene
138
1965
te ti ci voleva una certa cosa e io
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1965
cosa?” ¶ “Ti ci voleva una donna di un certo
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1965
il popolo. Tu eri una popolana, dunque...” ¶ “Dunque ti
141
1965
ma non più di una o due volte; ed
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1965
di aver mentito su una cosa così lontana dall
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1965
fare l’amore in una di quelle casette. E
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1965
so quanto per convincere una ragazza di nome Elda
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1965
tra un uomo e una donna, dopo i preamboli
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1965
intensità struggente, ha teso una mano a stringere la
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1965
come esanime, quasi più una certa quantità di carne
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1965
di rassomigliare piuttosto ad una cosa, che è sempre
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1965
sempre nuova, che ad una persona la quale non
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1965
un passato e dunque una storia. E diventava chiaro
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1965
cui era avvenuto, come una larva morta nel suo
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1965
due dita e, con una sola brusca spinta in
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1965
bianco, ombreggiato finemente da una lieve peluria bruna. Improvviso
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1965
tra un uomo e una donna che hanno i
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1965
avrei desiderata. Così ancora una volta era dimostrato che
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1965
ho vista, proprio come una donna che si ricompone
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1965
pensato che era questa una cosa molto difficile da
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1965
benissimo, anche se con una curiosa convinzione volontaristica e
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1965
mano e ha dato una breve, affettuosa stretta alla
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1965
di me come di una famiglia la sua voce
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1965
tono di chi afferma una verità indiscutibile. Ho insistito
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1965
padre. Esco con Santoro, una mia amica e il
163
1965
Mercoledì 14 ottobre ¶ Sono in una stanza della casa di
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1965
mi farà incontrare. È una bambola in sembianza di
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1965
delle differenze: intanto è una bambola più grande, di
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1965
bambola più grande, di una grandezza che pare aumentare
167
1965
non è più che una bambola con la testa
168
1965
Cora, porta per mano una ragazzina di forse quattordici
169
1965
che è trasfigurata da una straordinaria vitalità. Finalmente la
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1965
in cui pareva affacciarsi una speranza, mi sono addormentato
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1965
sotto il braccio e una sigaretta tra le labbra
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1965
tenere il giornale di una vita senza eventi, in
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1965
partenza fallito. ¶ Ho acceso una sigaretta e ho preso
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1965
romanzesco, cioè basato su una vicenda drammatica anzi melodrammatica
175
1965
viene a scoprire, attraverso una lettera anonima che sua
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1965
critici e dei lettori, una immaginazione morbosa, macchinosa. ¶ Ma
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1965
o per fortuna, in una situazione molto diversa: la
178
1965
erano il frutto di una immaginazione morbosa e macchinosa
179
1965
altra. Che fare? Da una parte il romanzo che
180
1965
caduto in fondo ad una stupefazione amara ed astratta
181
1965
di essere disperato, di una disperazione, per così dire
182
1965
non potevo risolvere l’una senza risolvere l’altra
183
1965
sono stato colpito da una certa quale ridicolaggine delle
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1965
un vedovo, pur avendo una famiglia.” ¶ “Io avrei preferito
185
1965
e pesantezza della bocca. Una strana luce rossa, accesa
186
1965
tossito più volte, di una tosse secca e come
187
1965
è niente. Ho avuto una bronchite questa estate e
188
1965
Allora disse che era una bronchite.” ¶ “Allora, quando?” ¶ “Tre
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1965
di riconoscimento in modo, una volta che mi fossi
190
1965
trovata del libro che una mano misteriosa aveva messo
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1965
senso di colpa in una lusinghiera analogia letteraria. Questa
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1965
sua volta mi dà una scatola oblunga, avvolta in
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1965
alzata di spalle e una frase come: “Sono affari
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1965
No, curiosamente e in una maniera imprevista, dall’impegno
195
1965
da specchi, tra l’una porta e l’altra
196
1965
arredato la casa in una maniera così convenzionale? Adesso
197
1965
pareva di capirlo: per una aspirazione inconscia ad un
198
1965
bensì sul cortile, con una sola piccola finestra che
199
1965
segreta, ombrosa più che una camera doveva essere per
200
1965
un rifugio o, addirittura, una specie di tana. Ho
201
1965
Lentamente, come a malincuore, una luce calma e bassa
202
1965
e dalla cartapesta di una religione superstiziosa, mi sono
203
1965
sopraffatte e sommerse da una chincaglieria brulicante, vagamente promiscua
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1965
quale sedevo, stava appesa una grande quantità di animali
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1965
verde e il viola. Una bambola vestita da damina
206
1965
da damina settecentesca, con una grande parrucca di bambagia
207
1965
è apparso gremito di una fitta chincaglieria sulla quale
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1965
servire ai pasti di una bambola; globi di cristallo
209
1965
sul comodino, c’era una lampada con il paralume
210
1965
del letto, ho visto una quantità di scatole e
211
1965
tra quella varia farmaceutica, una ciotola colma di gettoni
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1965
da qualche immagine sacra, una grande pittura a olio
213
1965
insistente e reticente, come una voce che voleva essere
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1965
andare in camera mia. Una musica di radio che
215
1965
radio che veniva da una di quelle porte, mi
216
1965
in un angolo e una scrivania in un altro
217
1965
passi insicuri, come su una superficie scivolosa, e così
218
1965
Cora perché volevo chiederle una cosa. Ma Cora non
219
1965
spiegato, ha letto prima una facciata e poi l
220
1965
ha detto proprio come una maestra che parli a
221
1965
mettiamo che io abbia una vita fatta a compartimenti
222
1965
ogni compartimento c’è una Baba diversa e tutte
223
1965
non sono responsabili l’una dell’altra. Adesso capisci
224
1965
hai detto: così l’una Baba non è responsabile
225
1965
ha lasciata sola in una stanza avvertendola che sarebbe
226
1965
cioè?” ¶ “Aveva voluto fare una certa cosa, secondo un
227
1965
si crede che è una persona.” ¶ “E cioè?” ¶ “Si
228
1965
far l’amore con una ragazza e non ci
229
1965
come si fa con una bambola per trovare il
230
1965
un tipo molto comune, una persona come ce ne
231
1965
tante però, e poi una cosa più seria. O
232
1965
due cose più serie. Una che è finita dopo
233
1965
fatta, come si dice, una posizione.” ¶ “Perché ridi?” ¶ “Perché
234
1965
nella sua sartoria. Crede una cosa sola.” ¶ “Quale?” ¶ “Che
235
1965
eccezione. Io sono stata una di queste eccezioni. Ma
236
1965
doveva essere formosa, in una maniera concentrata compatta e
237
1965
dire, ma posso giurarti una sola cosa: non è
238
1965
proprio affatto.” ¶ “Tuttavia...” ¶ “È una cosa seria. Io... non
239
1965
tempo stesso confondente, di una di quelle frasi a
240
1965
specie convenzionale, che, in una conversazione tra un uomo
241
1965
come le immagini di una fotografia scattata per errore
242
1965
fuori dall’imbuto di una trebbiatrice. Questa disattenzione, del
243
1965
di esservi portato da una inclinazione naturale. In realtà
244
1965
nel quale è esplosa una bomba, così che tutti
245
1965
stati ridotti in frantumi. Una bomba era esplosa nella
246
1965
non amare più Cora; una bomba che mi aveva
247
1965
volontà; fu anche questa una cosa naturale e comunque
248
1965
anno che non toccavo una donna. Mi domandai se
249
1965
nulla; né disponevo di una donna da amare. C
250
1965
L’atto sessuale è una di quelle cose che
251
1965
sentiva attirati dal nulla. Una donna, insomma, che avrei
252
1965
ogni anno che passava una nuova pietra dell’edificio
253
1965
in tutto simile ad una specie di pigionante. Ora
254
1965
della loro esistenza in una maniera oscura, indolore e
255
1965
che, in fondo, è una maniera di sentire. Così
256
1965
uno straniero che affitta una camera presso una famiglia
257
1965
affitta una camera presso una famiglia bisognosa, avrei subito
258
1965
pratico che, insieme con una straordinaria discrezione, reticenza, per
259
1965
si era trasformata in una specie di donna di
260
1965
due a meraviglia, con una perfezione perfino eccessiva che
261
1965
stato. Sarebbe bastato aprire una porta e sedermi a
262
1965
essere l’attenzione. ¶ Ma una cosa restava inalterata tra
263
1965
un genere letterario, addirittura una maniera di intendere la
264
1965
mi si era rivelato, una volta che l’avevo
265
1965
matrimonio. Questa storia era una storia, cioè una vicenda
266
1965
era una storia, cioè una vicenda che non apparteneva
267
1965
dramma, vale a dire una combinazione di diverse azioni
268
1965
invece il frutto di una lunga, oscura e per
269
1965
principio, uno sviluppo e una fine, come dramma insomma
270
1965
che l’otterrai in una rappresentazione che escluda ogni
271
1965
giornaliero che prevaleva. Per una storia, un dramma, una
272
1965
una storia, un dramma, una vicenda che aveva un
273
1965
aveva un principio e una fine e che ovviamente
274
1965
Decisi così di fare una specie di esperimento: avrei
275
1965
ricavato il romanzo, cioè una narrazione oggettiva, in terza
276
1965
si era accorto, faceva una scelta, tacendone alcune, riportandone
277
1965
che non soltanto facessi una scelta fra i materiali
278
1965
arrivo nell’albergo di una città straniera: apro le
279
1965
valigie, mi spoglio, prendo una doccia, mi rivesto, faccio
280
1965
diligente e ordinata come una brava affittacamere, mette la
281
1965
sono spogliato, ho preso una doccia, mi sono asciugato
282
1965
proprietà e persino con una certa affettata eleganza leggermente
283
1965
anche spaventevolmente volgare, di una volgarità acre e ipocrita
284
1965
manto del moralismo, sfoghi una inclinazione fangosa troppo a
285
1965
e di abbandono ad una vanità compiaciuta; poi, a
286
1965
volgarità della denuncia, era una prova, non sapevo perché
287
1965
Se si poteva ricostruire una persona da poche righe
288
1965
rileggeva, la chiudeva in una busta e l’affrancava
289
1965
Tra un uomo e una donna se non c
290
1965
devo lasciarti perché ho una cliente che mi aspetta
291
1965
la mano a farmi una lieve carezza alla guancia
292
1965
il ricevitore e udii una voce di donna che
293
1965
che la prima di una lunga serie. Dopo di
294
1965
volerlo il bandolo di una matassa, lo tiravo e
295
1965
Dapprima mi limitai a una visita alla settimana, poi
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1965
lo sfogo spensierato di una energia sovrabbondante. Ma nella
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pomeriggi, al solito, aspettavo una delle tante ragazze, una
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una delle tante ragazze, una certa Gina già venuta
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trovai di fronte ad una donna che non conoscevo
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avuto vent’anni, aveva una testa sferica, chiusa in
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fresco, come quello di una bambina; un naso molto
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naso molto piccolo e una bocca molto grande confermavano
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infantile. Notai che aveva una gonna lunga fino sotto
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chiami?” ¶ Si liberò con una piroetta e disse in
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il letto, lei da una parte e io dall
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quelle delle spalle con una rigidezza da tavola anatomica
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e anzi quasi con una specie di sfida compiaciuta
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danza dei morti?” ¶ “È una pittura che si faceva
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pittura che si faceva una volta nelle chiese. Si
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totentanz mi ha dato una bella sommetta. Va bene
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bacino, in fondo era una sensazione nuova e strana
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l’impressione che ad una scossa tutte le ossa
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così asciutto potesse uscire una quantità così grande di
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intorno al letto, in una maniera un po’ sgangherata
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abbastanza logica e coerente. Una volta vestita, le diedi
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alla scrivania e scrissi una lettera in cui accettavo
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chiusi la lettera in una busta e uscii per
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per impostarla. ¶ Cominciò così una vita tutta diversa da
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mesi su dodici, con una media di due e
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cioè al passato, bensì una specie di droga. Che
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miei viaggi. ¶ C’è una parola francese che esprime
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sbarcato all’aeroporto di una città sconosciuta, e adesso
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lui. In queste condizioni, una casa è veramente e
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è veramente e soltanto una casa, un albero è
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e soltanto un albero, una donna, un bambino, una
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una donna, un bambino, una piazza, una nuvola sono
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un bambino, una piazza, una nuvola sono veramente e
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sono veramente e soltanto una donna, un bambino, una
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una donna, un bambino, una piazza e una nuvola
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bambino, una piazza e una nuvola. Il depaysement scremava
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Questa superficialità se da una parte mi manteneva nello
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importanti; prima di tutto una estrema leggibilità: i miei
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grazie all’assenza di una realtà nella quale la
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dimenticare; e questo passato, una volta finito il viaggio
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casa, nella persona di una moglie con la quale
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viste e fatte in una condizione di continua disattenzione
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ricordare, il mattino seguente, una serata durante la quale
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di avere soggiaciuto a una illusione, di essermi ingannato
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come il pazzo di una nota storiella, il quale
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rispose deciso: “Ci comprerei una fionda.” Sconcertato ma non
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Ho detto: molti milioni. Una fionda costa poche lire
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E poi che faresti una volta arrivato a Parigi
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chiuderei con lei in una camera.” ¶ “E che faresti
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le giarrettiere ci farei una fionda.” ¶ La storiella non
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io avevo bisogno di una parvenza di giustificazione personale
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così si chiamava, era una donna del popolo, sarta
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di mestiere, figlia di una lavandaia e di un
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trovato a nascere in una società divisa in quei
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questo mito aveva ricevuto una conferma dal fascismo e
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ora o due in una camera di affitto, poi
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sarta, cioè lavorava presso una sartoria per mantenere se
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mantenere se stessa e una bambina che aveva avuto
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Cora aspettasse da me una prova del mio amore
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restare libera, autonoma, avere una sua vita separata e
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porto tranquillo: disponevo di una piccola rendita che mi
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lavorare per vivere; avevo una moglie che amavo, una
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una moglie che amavo, una bambina che consideravo mia
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si esprimeva principalmente in una incoercibile angoscia, spasmodica avarizia
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della mia bocca, né una sola carezza delle mie
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farmi l’effetto di una notte di sbornia e
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se lei entrava in una stanza, procuravo di scivolarne
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neppure esserne visto. Insomma, una specie di paralisi davvero
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considerato e trattato come una figlia. Avrei preferito non
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avevo scritto di getto una prima stesura, trecento pagine
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attraverso l’amore per una donna del popolo, era
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agivo io stesso. Dunque, una volta di più, inautentico
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camuffamenti del quale, neppure una volta sola, il volto
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azioni rivelavano all’esame una loro completa, irreparabile inautenticità
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andai ad affacciarmi ad una finestra dell’appartamento che
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che si apriva su una facciata laterale della casa
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terreno fabbricabile chiuso da una palizzata. Questo terreno era
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palizzata. Questo terreno era una specie di immondezzaio; cumuli
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e sopra le case una collina rocciosa, e sopra
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e sopra la collina una selva di pini e
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di trovarmi aggrappato ad una parete liscia e verticale
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ero. Ero sposato con una donna più vecchia di
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era ormai per me una perfetta straniera, con una
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una perfetta straniera, con una bambina che non era
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divano in salotto, dopo una lunga quanto inconcludente riflessione
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un poco quello di una statua arcaica dipinta di
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quasi fosse stata davvero una statua, lei stava immobile
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Ma prima debbo dirti una cosa.” ¶ “Quale?” ¶ “Tu non
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quale c’era quasi una specie di speranza, diciamo
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e disse: “ Lo vedi. Una volta bastava che ti
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e sopra di esso una cappelliera ovale di cuoio
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e posata sul capitello una vecchia macchina da scrivere
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macchina da scrivere nera; una pila di riviste di
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tutte sbertucciate, collocate sopra una piccola ghiacciaia di legno
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piccola ghiacciaia di legno; una poltrona con un disegno
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un vestito chiaro, aveva una cravatta rossa, e sulla
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suggerire l’idea di una fulminea, straripante ispirazione. Il
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si poteva definire con una sola parola: ignobile. ¶ Mi
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rattristano.” ¶ “Ti capisco. Magari una piccola fotografia da tenersi
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po’ ingombranti. Benché in una casa diversa dalla nostra
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detto che tu hai una casa di tipo tradizionale
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tua volta.” ¶ Ha portato una mano al petto dicendo
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la propria dama iniziando una danza, le ho cinto
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mio esperimento (poiché di una specie di esperimento si
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le mie scuse. Quindi una delle mani di lei
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caso, piango perché sono una isterica. Dimmi che ti
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due enormi mammelle di una bianchezza diafana e lattescente
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senz’altro.” ¶ “Sono stata una pazza. Adesso mi vergogno
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è chinata, ha raccolto una scheggia dello specchio, si
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lei gli ha dato una lezione.” ¶ Siamo rientrati nel
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se ne stava in una poltrona, lontano da lui
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di Baba, quindi con una mano sola perché l
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Allora un padre e una figlia devono comportarsi in
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varchiamo, ci troviamo in una vasta piazza intorno alla
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dei rebus, è dipinta una grande lettera nera. Baba
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Sono con Baba in una palestra o sala di
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simile al ponte di una nave, un lucido pavimento
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sul tavolo, come in una lezione per i bambini
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a fare di lei una maestra seria, severa, pedante
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bacchetta, pronunzia: “Questa è una carogna.” ¶ Guardo e, infatti
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infatti, vedo che tutta una parte della tavola è
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tavola è ingombrata da una carogna rossastra, di pecora
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con severità: “Questa è una carogna.” E io mi
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di lei: “Questa è una carogna.” ¶ La lezione è
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di fortissime lampade, verso una porticina in fondo alla
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presenta all’occhio in una città, dopo un terremoto
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come il guscio di una conchiglia fossile. Mi getto
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pensato: “Bisogna farla finita una buona volta, tanto più
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due di quelle tele, una per me e una
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una per me e una per Baba, io le
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rispetto né pietà, in una polverosa soffitta e avrebbe
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immaginazione non era che una dilatazione e una illustrazione
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che una dilatazione e una illustrazione di ciò che
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sono?” ¶ Ho risposto con una leggera irritazione: “Sei una
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una leggera irritazione: “Sei una cattiva attrice che recita
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della figliastra, e di una figliastra che sia innamorata
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impossibile.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché, appunto, una delle regole del gioco
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di giocare a scassinare una cassaforte. I casi sono
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L’ho soltanto visto: una macchia di colore, un
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senza riflettere, ho infilato una veste da camera, sono
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supina, le gambe divaricate, una di qua, verso la
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verso la parete e una di là, penzolante dal
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repentino, il morso di una rabbiosa gelosia e non
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su e ombreggiato da una lieve peluria scura, quello
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sul mento; ambedue di una carnosità sitibonda che sembrava
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sentenzioso: “È pericoloso guardare una donna mentre dorme.” ¶ “Perché
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venire il momento di una spiegazione. Beh, è vero
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che stavo scivolando verso una ritorsione di dubbio gusto
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modo piacere. Era infatti una maniera come un’altra
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capisce.” ¶ “Siamo stati ad una festa in una villa
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ad una festa in una villa fuori di Roma
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dell’armadio, ha preso una spazzola e ha cominciato
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occhi mezzo nascosti da una larga ciocca di capelli
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a me, guardandomi in una maniera perplessa ma non
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perché mi hai detto una bugia?” ¶ “Per vedere che
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avrebbe portato sia ad una rottura, sia ad una
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una rottura, sia ad una complicità: due eventualità per
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sapevo che tu avessi una figlia.” ¶ “È la figlia
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costruita in suo luogo una casa tutta diversa.” ¶ “Com
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ti hanno fatto?” ¶ “Nulla.” ¶ Una porta si è aperta
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come lasciandosi andare ad una commozione estemporanea e irresistibile
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mia, ma deformata da una materialità e da una
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una materialità e da una sensualità di cui temevo
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avanti.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché era una strega, un’arpia, un
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i figli, ha voluto una barca di soldi, ma
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detto: “Che strano, forse una volta quel pappagallo apparteneva
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lurida, baciapile, bigotta, pinzochera.” Una volta di più mio
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quindi ha concluso con una carezza appena accennata. Baba
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della camicetta, Popi aveva una testa di uccello, dagli
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Le tazzine del caffè, una per volta, sono passate
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modo come cammina.” ¶ “È una buona ragazza. Naturalmente non
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Prima di tutto, in una vita, un matrimonio sbagliato
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gridato: “È fatta come una donna, ma i pantaloni
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gelosa.” Popi ha preso una scatola di fiammiferi giganteschi
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E perché poi tanti?” ¶ “Una volta che si fanno
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di cane che avvicini una cagna e la annusi
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li ho messi in una stanza sulla terrazza e
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colma e pesante di una pesca oscura che sgocciolava
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Perché ossessionato?” ¶ “Sì, vedere una donna che non sia
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intimità si alleava ad una mancanza completa di valore
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la toletta pareva addirittura una cosa lercia. Sulla toletta
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che era morto dopo una lunga infermità, si era
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mesi della sua vita: una padella di porcellana e
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vetro. Accanto si levava una catasta di fotografie incorniciate
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da letto. ¶ E poi: una vecchia radio chiusa in
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flaconcini, di tubetti farmaceutici; una cassaforte di vecchio tipo
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cambiamento radicale. Perduti in una carne nuova, grassa e
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tirati e riuniti in una crocchia sulla nuca, bensì
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in due parti da una riga; e che questi
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sono più quella di una volta”; e infatti ho
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due enormi pantofole felpate. Una volta nel salotto, ci
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Avete la cameriera?” ¶ “Sì, una ragazzina che ho fatto
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poco, sì e no una o due ore al
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è più quello di una volta. Il suo luogo
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dall’involucro di cartone una lampadina nuova e prima
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la collaudava avvitandola in una presa inchiodata sul banco
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sapere tutto. Ricordo che una volta mi ha tenuto
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si faceva a fabbricare una baracca abusiva in una
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una baracca abusiva in una borgata. Voleva sapere ogni
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gente, mi faccia avere una casa, ma una vera
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avere una casa, ma una vera casa, magari di
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vera casa, magari di una stanza sola.’ Cora, che
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Ho detto: “Cora è una buona figlia.” ¶ Ha risposto
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bisogna riconoscerlo, è proprio una buona figlia.” ¶ Baba ha
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Non hai forse anche una buona nipote?” ¶ “Bella e
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nonna va dal parrucchiere una volta la settimana e