Massimo Carlotto, Le irregolari, 1998

salvato più di uno. Una volta visitò il campo

benedisse i generali con una frase ormai celebre: “Ognuno

e accompagna le seconde”. ¶ «Una delle più spietate accusatrici

dell’ex nunzio è una tua connazionale, Elda Casadio

dove Laghi stava celebrando una Messa. All’inizio nemmeno

entrò nella stanza portando una cartellina con tanto di

benedizioni e le assoluzioni, una copertura morale che rendeva

Monsignor Alfredo Tortolo, in una riunione a Porto Belgrano

gli era stata offerta una nuova identità e la

tre vennero tramortiti; in una strada secondaria li attendeva

Al di là di una cancellata ben protetta, quattro

casa della madre da una patota della polizia federale

finanziare la resistenza in una banca svizzera. Accumularono così

sua disposizione c’era una macchina fotografica che adoperò

indagava sui desaparecidos con una quantità impressionante di prove

discreti” e venne elaborata una nuova strategia basata sul

compagni nel corso di una lotta intestina. ¶ «Qui in

gente cominciò ad avvertire una sensazione strana e la

cibo. «La desaparición è una metodologia repressiva diabolicamente perfetta

Se non fossero stati una manica di ladri, in

militare. Si trattava di una “cerimonia” dove il generale

generale Bignone, per intimidire una mamma disperata come Estela

uccidendo uno studente o una casalinga”. Raccontai l’episodio

del suo operativo era una patota di psicopatici che

per lo stupro di una bambina di dodici anni

ritardo». ¶ CAPITOLO DICIOTTESIMO ¶ Beatriz ¶ Una donna anziana camminava davanti

teneva tra le mani una piccola cassa di legno

degli altri vidi solo una pena infinita: l’impotenza

cappotto. Mi avvicinai a una donna sui cinquant’anni

si era resa conto, una volta di più, che

poi a raccontare, accendendosi una sigaretta. «Gastón si occupava

si stava recando a una riunione; fu visto vivo

Nicolás nella casa di una coppia di amici. Quando

dato in affidamento a una coppia senza figli. ¶ «Dopo

salutare. ¶ Mi sedetti su una panchina e cominciai a

citavano la testimonianza di una sopravvissuta del campo clandestino

attimo di gelo, poi una delle madri si alzò

alle due madri con una certa familiarità. Le madri

nella piazza. ¶ «Quando diventammo una sessantina, la polizia ci

chiese i documenti a una madre per identificarla. La

solo delle casalinghe di una certa età. Iniziarono ad

Insomma, ogni giovedì era una battaglia, ma noi non

e sono nata in una casa di legno, sulla

figli, due maschi e una femminuccia nata quindici anni

facevo solo perché ero una mamma molto protettiva. ¶ Sequestrarono

perché io stessa sono una rivoluzionaria. ¶ Quando hanno portato

è che stanno costruendo una società malata dove la

dove la gente accetta una manciata di pesos per

Esther e viveva in una casa piena di gatti

mi interessava. ¶ «Non sei una sopravvissuta, né hai parenti

In lei infatti traspariva una serenità che fino a

forte e autonomo, in una forza morale rispettata in

può realizzarsi solo in una Argentina profondamente trasformata sia

armi. Si trattò di una operazione di pura propaganda

di nascosto, ma almeno una voce autorevole denunciò il

tazzina e si accese una sigaretta. ¶ «Invece fu veramente

girò e mi scattò una fotografia. ¶ «Adios». E si

decisero di mandarmi da una psicologa. Mi raccontò che

ne approfittò per accendersi una sigaretta. «Qualche anno dopo

attaccò in camera mia una fotografia della mamma con

appesa davanti al letto». ¶ Una ragazza con gli occhiali

al dulce de leche, una specie di Nutella al

Buenos Aires» solidarizzò Ximena, una bella ragazza dal sorriso

io non ho scordato una parola. Parole che da

con sincera simpatia, quando una donna anziana dal passo

lavorò come impiegato in una multinazionale italiana. Militava nella

lavoro come traduttrice presso una ditta italiana di componenti

fermai a parlare con una conoscente: mia figlia mi

figlia mi precedette di una cinquantina di metri. Ai

e la caricarono su una macchina. Altre due, piene

del consolato italiano. In una riunione delle Madri a

chimico che lavorava per una ditta italiana. Allora non

quel tempo ero solo una madre che non aveva

venni incaricata di guidare una delegazione di Familiares a

perché ero sempre stata una cattolica praticante ma anche

ma anche perché ero una dei pochi a non

dei figli scomparsi di una delle madri del nostro

che ci indirizzò a una parrocchia di periferia, quella

ci trattò sempre con una gentilezza un po’ falsa

e Giustizia a scrivere una lettera al Procuratore Generale

processo in Italia: è una delle poche speranze che

piedi della scalinata di una chiesa. Mi feci il

di filetto al sangue, una montagna di patatine, fritte

litro di birra Palermo. ¶ “Una vera cena alla Tex

decadimento: i turisti erano una vera rarità e i

rimproverato e insultato da una donna intelligente e sensibile

pezzi di carne con una bocca per urlare e

non esserlo». ¶ Si accese una sigaretta e se la

Poi, ti mettevano in una cella dove trovavi uno

altri erano spariti e una guardia ti diceva che

Giungemmo di fronte a una palazzina con la facciata

spuntò la ruota di una motocicletta spinta da un

vago cenno della mano. ¶ «Una storia a lieto fine

La facciata grigia di una chiesa moderna mi fece

Tutto vero?» domandai ancora una volta. ¶ «Sì. La Chiesa

Buenos Aires e usò una delle patotas della base

ci infiltravamo. Più di una nonna è andata a

via il bambino... ¶ Ero una maestrina dell’infinita provincia

il mate, scrutandomi ancora una volta con espressione pensosa

il ventotto febbraio del 1977, una patota aveva sequestrato il

la notte stessa in una caserma dell’esercito e

sangue, ma perché è una storia della mia generazione

che già mi appartiene... Una storia che i Carlotto

in moto l’autobus. Una ventina di minuti dopo

mezzo all’insegna di una pasticceria. ¶ «È quella» disse

sul muro a fianco una mano giovane, armata di

bomboletta spray, aveva scritto una frase in memoria della

Anch’io dovrò trovare una specie di autobus come

in silenzio fino a una strada secondaria del quartiere

caricato a forza su una macchina. Sconvolto, lui corse

Aveva ragione. Un nome, una data, una fotografia sbiadita

Un nome, una data, una fotografia sbiadita si dimenticano

e degli artisti. In una delle sue sale si

bensì bussammo furtivamente a una porta scrostata sul retro

gelatina che le accarezzava una guancia. Lui portava un

La facciata è giusto una truffa per i turisti

del passo della corrida. ¶ Una moltitudine di cravattini neri

nuovo a Boca, deluso. ¶ Una media luna e un

giovane di Estela. Guardalo una volta, vedrai tutta la

cinque agosto del 1976 all’una e trenta del mattino

e le quattro figlie. Una patota sfondò la porta

dove. Aveva ventotto anni, una figlia e un marito

informò l’argentino. «È una delle più combattive, ti

era già avvocato da una decina di anni e

dopo a casa di una zia. ¶ Il ventidue ottobre

Il ventidue ottobre del 1977, una patota sfondò la porta

i capelli arruffati e una smorfia assonnata. ¶ «Ha incontrato

un uomo e di una donna, così finemente da

giorni è in atto una mobilitazione internazionale per impedire

c’è già stata una condanna. Ci aspettiamo che

di dirlo e chiesi una tazza di caffè nel

All’altra sorella misero una bomba sull’uscio di

figli, due maschi e una femmina. La notte stessa

fuoco. Alba Rosa sentì una stretta al cuore: sapeva

dopo aver risposto a una telefonata. «Il suo cuore

nella loro piazza, appena una settimana prima. ¶ Nei loro

il microfono passò a una donna peruviana che parlò

umani. ¶ A un tratto una donna con l’immancabile

tra gli applausi di una sola parte della piazza

Incrociai lo sguardo di una fotografa. «Fa male vederle

ai bordi della manifestazione; una madre mi fermò e

un secondo invito per una commemorazione collettiva di desaparecidos

i suoi figli» disse una. Un’altra aggiunse: «Dio

notizie volano...» scherzò. ¶ Era una quarantenne dal sorriso caldo

il sedile posteriore di una macchina. «Mettila lì» aveva

ogni anno, Pagina 12 pubblica una sua lettera indirizzata alla

rapiti. ¶ La Plata diventò una città di morti. Le

a sapere che in una pasticceria di Buenos Aires

Aires era stata sequestrata una ragazza, le cui caratteristiche

il suo bambino. Era una ragazza bellissima, dai grandi

civettuola. Prima di diventare una militante si vestiva con

dava subito ai poveri. ¶ Una voce anonima ci informò

centocinquanta milioni di pesos. Una cifra pazzesca. E non

della repressione legale. ¶ In una ventina di giorni riuscimmo

e mi ricevette con una pistola in bella mostra

due Montoneros. ¶ In aprile una signora visibilmente terrorizzata avvicinò

che si esprimeva con una terminologia esageratamente peronista. Alla

genitori» rispose Guido. ¶ «Alle una e quaranta di questa

volete la metto in una cassa e ve la

assistito alla scena di una madre che era venuta

era proprio dietro a una porta che dava sull

fa, poi, ho seppellito una mia vicina di casa

fuori dalla cassa almeno una mano, per poterla accarezzare

sicura che, siccome era una Carlotto y no tenias

recai in Brasile con una delegazione di Nonne per

La Cacha c’era una ragazza incinta il cui

era Rita» ci informò una ragazza. «Era di La

padre era proprietario di una fabbrica di vernici. Venne

tirai fuori dalla borsa una sua foto e la

per ammazzarci”. ¶ «Rita era una delle prigioniere più anziane

prigioniere più anziane... e una delle più odiate perché

altri genitori a trovare una testimone della prigionia di

sportivo, fu costretto a una dura solitudine. Spesso, la

scuola, veniva affiancato da una delle solite Ford Falcon

perseguitare la nostra famiglia. ¶ Una mattina l’esercito se

diretto in Patagonia. ¶ Per una settimana non ricevemmo sue

avete sequestrato e ammazzato una figlia» andai dritta al

trattate, perché io sono una che non perdona». ¶ Gli

non essere pedinati. ¶ Fu una grande emozione rivederli dopo

davvero incredibili! Lottavano contro una feroce dittatura in un

seduti gli uomini di una patota». ¶ Rimanemmo impietriti. Nonostante

faccia gli uomini di una patota. Erano lì come

Fu molto difficile ricominciare una nuova vita. La dittatura

e Remo lavorano in una struttura governativa che si

aderii al movimento: ero una maestra e potevo essere

privata entravamo e uscivamo una alla volta, parlavamo a

da un commissariato a una caserma, da un carcere

a un ospedale, da una sacrestia a un cimitero

nostri incontri iniziavano consolando una nuova arrivata che ci

giudici compiacenti. Poi costituimmo una struttura investigativa: quando ricevevamo

struttura investigativa: quando ricevevamo una segnalazione, quasi sempre anonima

figlio di desaparecidos, organizzavamo una stretta sorveglianza della casa

maxi alle acciughe e una bottiglia da un litro

tanti anni prima. «Ho una notizia da darti, Inocencio

persone, un uomo e una donna sulla cinquantina, sedute

a capire se erano una coppia oppure amici o

nuovamente Buenos Aires in una pellicola che scorreva velocemente

successo?” mi domandai con una punta d’angoscia. ¶ Il

colectivo si infilò in una calle particolarmente stretta e

la storia del nonno, una bella favoletta di fine

Al secondo piano vivevano una volta Graciela Clarisa Monari

la portarono via. ¶ «Era una bella ragazza. Occhi e

conducente parcheggiò davanti a una villetta monofamiliare. Dalle tendine

dittatura. La madre è una gran donna, coraggiosa e

farlo sparire. Nel frattempo una voce anonima aveva avvertito

disse che avevano ricoverato una ragazza di circa vent

trovò la descrizione di una ragazza che corrispondeva a

solidale, la indirizzò in una clinica dove era stato

tutta la vita, organizzarono una messinscena (una delle tante

vita, organizzarono una messinscena (una delle tante - specificò Santiago

incontrò la “vera” madre: una detenuta comune di circa

scontando, insieme al marito, una condanna per furto. Lei

realtà si trattasse di una detenuta politica che aveva

Dopo tre anni e una lunga battaglia giudiziaria, riuscì

difetto congenito alla dentatura: una prova che avrebbe cancellato

Santiago prese dal cruscotto una rosa. «Ogni volta che

di qui, gliene lascio una sul bordo della finestra

dèi...». ¶ Misi a fuoco una scritta sul piccolo prato

secondo un modello prestabilito: una sala per le torture

ammanettati. Veniva loro assegnata una sigla formata da una

una sigla formata da una lettera e due cifre

inventare la picana automatica, una rete di metallo dove

il prigioniero che riceveva una scossa elettrica di tre

tra un po’ ingabbieranno una dozzina di sbirri» ghignò

camerati. ¶ Il saccheggio era una consuetudine. Dopo che le

sovversivi. Avevano creato addirittura una rete di negozi che

della strada distavano appena una ventina di metri dal

usare i metodi di una volta. Proprio ieri, grazie

paio d’orecchini da una friulana scoppiata, persa da

paesi e ricordi; evitai una zingara che minacciava di

e di rimpianto per una certa Dolores. ¶ Accadde camminando

caffè italiano La Barbería, una coppia di anziani mi

Guido chimico: aveva aperto una fabbrica e un negozio

Plata, nella casa di una coppia che aveva due

che nel primo pomeriggio una ragazza aveva fatto un

un giovane e sequestrato una coppia. Verso le venti

caricato a forza su una Ford Falcon, la macchina

uomini. Tirò fuori da una tasca un piccolo notes

periodicamente presentava alle autorità una lista di desaparecidos per

quella casa dopo che una patota, in novembre, gli

e capace dirigente politica, una mujer luchadora. E osservando

che fosse unanimemente considerata una leader. ¶ Da giovane doveva

sessantacinque anni, era ancora una bella donna che sfidava

di sopra vidi su una porta una targa con

vidi su una porta una targa con la scritta

due signore. Sedute a una scrivania chiacchieravano con la

Poi calò il silenzio. ¶ «Una notte sono arrivati i

tono da “c’era una volta”. ¶ «E se llevaron

altra. ¶ Augustina Paz era una bella donna tra i

non ho trovato né una traccia, né un testimone

politica. Studiava medicina e una notte fece dormire nello

i desaparecidos, ma è una cifra puramente simbolica perché

spiegò ancora Paz. «Se una madre può stringere tra

assassinato, riesce a farsene una ragione e a vivere

di La Plata, a una cinquantina di chilometri dalla

alla fine, non senza una certa emozione, le domandai

dittatura» iniziò a spiegare. «Una delle mie figlie, Laura

cambiare il corso di una vita. Quella volta mi

era stato sufficiente attraversare una strada. ¶ Estela volle presentarmi

immediatamente all’associazione. Ho una riunione importante». ¶ In realtà

non riuscimmo a scambiare una parola. Io sedevo davanti

Vidi un uomo fumare una sigaretta alla finestra e

che erano fuggiti da una dittatura per viverne un

La loro è stata una lotta quotidiana prima contro

sopra un mobile prese una cornice in argento. Conteneva

foto: due ragazzine con una certa somiglianza. ¶ «Sorelle?» ipotizzai

ragazza. È figlia di una coppia di scomparsi. Quando

data in affidamento a una donna poliziotto. Le Nonne

la ritrovarono e dopo una dura battaglia legale, fu

e agli zii». Indicò una delle due fotografie: «Questa

viveva con la poliziotta: una bambina bruttina, grassoccia, infelice

venire voglia di bere una tazza di mate. ¶ «La

organizzato due strutture repressive: una legale e l’altra

però la patota sequestrava una donna incinta, il cattolicissimo

o lurido pavimento di una cella e regalarlo o

spiegheranno nei particolari. È una vicenda molto lunga... e

parto la portarono in una strada deserta e le

sbottai, pensando di anticipare una domanda che, magari, non

pensoso. ¶ CAPITOLO OTTAVO ¶ Rosa ¶ Una nonna mi portò un

dissimulare la delusione con una serie di «d’accordo

orgogliosa. «Già mamma di una bambina di quindici mesi

giocattoli quando fece irruzione una patota. Incappucciato e ammanettato

ammanettato venne caricato su una macchina e portato al

al rabbino che scrisse una lettera di presentazione per

assistere la partoriente in una cella piccola, buia e

si trovò di fronte una donna terrorizzata e scioccata

Aires. Mi infilai in una pizzeria poco distante e

poco distante e ordinai una maxi alle acciughe e

un quotidiano aperto e una tazza di caffè fumante

caffè fumante. Ne offrì una anche a me e

enorme manifesto. In alto una scritta: BUSCAMOS DOS GENERACIONES

Ero venuto a cercare una storia... ora ne ho

a La Plata, a una cinquantina di chilometri dalla

era stato colpito da una granata sparata da un

corpi per dare loro una dignitosa sepoltura. Si rivolsero

nel cimitero di Boulogne. Una successiva verifica portò all

era stato causato “da una lesione cerebrale provocata da

cimitero di Boulogne entrò una piccola folla formata dalle

avvocati, medici legali e una squadra di scavatori. ¶ Dal

erano state localizzate in una sezione abbandonata, tra molte

un giocattolo arrugginito e una pianta di limoni. ¶ Qualche

Qualche mese dopo arrivò una équipe di medici legali

Nonne arrivò a identificare una coppia con una bambina

identificare una coppia con una bambina che poteva essere

riordinare le tazze. ¶ Posai una mano sulla sua: «A

gli indicai la fotografia. ¶ «Una brutta storia. Il bambino

posto si infilò in una stanza, sedendosi davanti a

e folti capelli castani: una faccia aperta e simpatica

e simpatica. Si accese una sigaretta. «Almeno Delia Pons

Juan Pablo Moyano, a una prostituta». ¶ «Cos’è questo

a bassa voce, «è una lotta contro il tempo

Mi lasciai cadere su una sedia. «Scusa. Sono italiano

si sarebbe limitato a una condanna morale dei torturatori

delle Nonne ha costituito una banca di dati genetici

di seguirlo. Entrammo in una stanza dove una quarantenne

in una stanza dove una quarantenne, dal viso dolce

stato certo abbandonato da una famiglia disperata che non

là, a colloquio con una psicologa che stava raccogliendo

propria identità era sempre una questione delicata. Anche quando

a smettere di essere una nonna di Plaza de

malgrado gli anni trascorsi, una tristezza infinita. ¶ CAPITOLO QUINTO

suo ingresso nella stanza una ragazza dai capelli castani

e intavolò con Madariaga una conversazione allegra e veloce

confermò con orgoglio. ¶ Nel 1981, una donna avvicinò con cautela

Madrid, teneva in casa una bambina, figlia di desaparecidos

punto di poter avviare una florida attività commerciale. A

e sulla bambina. In una serie di incontri clandestini

mi vennero a prendere, una giudice mi disse che

ha finto di avere una pistola nella borsa». ¶ La

nonna mi ha mostrato una foto di mamma e

venuta. Era impegnata in una conferenza stampa nella sede

Nobel Adolfo Pérez Esquivel. ¶ Una ventina di minuti dopo

minuti dopo entravo in una stanza piena di gente

per scongiurare un attentato. Una bomba costruita dallo stesso

fine che giocherellava con una collana. Quando per ultima

trovarmi di fronte a una “consumata” e capace dirigente

che mi riparava da una pioggia fitta e sottile

un padre negro e una madre pellerossa ¶ l’una

una madre pellerossa ¶ l’una e l’altro lo

mise a lavorare in una fabbrica di sogni ¶ lui

mostrarmi un capezzolo sfregiato. Una tetta guercia. «Un calibro

in un’isola con una donna uscita dritta dritta

uscita dritta dritta da una tempesta di maestrale e

di memorie ¶ passò invece una ragazza con il mitra

sicurezza, si era formata una piccola folla di curiosi

Ma non volevo fare una brutta figura con lei

siete più quelli di una volta” pensai, iniziando a

Aires. La mia era una storia tutta argentina. E

Carlos Gardel del subte, una delle più antiche metropolitane

sempre a questo hotel». ¶ «Una pura coincidenza» precisai. ¶ Solo

Madrid, Città del Messico. Una moltitudine di fuggiaschi, molti

esuli argentini. Voci in una babele di orrori. Empanadas

intrecciata con quelle di una generazione sconfitta e in

tra l’avenida e una strada che l’intersecava

e Buenos Aires diventò una pellicola che scorreva veloce

tecnico e lavorava in una fabbrica di cuscinetti a

nove mesi... mancavano appena una decina di giorni al

il marito ventiduenne. All’una del mattino arrivarono quattro

Rimase in piedi solo una parete». ¶ Da una borsa

solo una parete». ¶ Da una borsa tirò fuori tutto

un accenno di pancetta, una calvizie che doveva essere

banchi di scuola e una barba rada ma nera

caricato a forza su una macchina. Lo cercavano da

El Vesubio, in provincia, una fattoria appartenente al Servicio

morte a Ituzaingo... Era una bella ragazza di venticinque

al collo della madre, una vecchina col bastone...». ¶ Tacque

parlando. Non hai fatto una domanda. Inocencio dice che

nome lo pronunciai, in una frase apparentemente senza senso

apparentemente senza senso, come una parola d’ordine per

casa». ¶ «No, señor». ¶ Presi una fiaschetta di liquore che

Italia li aveva trovati una notte sul pavimento in

smaltire la sbornia in una vicina pensione. Il generoso

incastrò nel telaio di una finestra un maldestro garzone

di febbrile militanza in una terra ostile, solidarietà, clandestinità

ostile, solidarietà, clandestinità e... una delusione d’amore o

idea è frutto di una certa esperienza personale. Anch

destino mi avesse concesso una tregua» conclusi sarcastico. ¶ Il

riannodare i fili di una vecchia storia» sentenziò in

come questa città: qui, una storia si intreccia con

come il morso di una vinchuca... una brutta cimice

morso di una vinchuca... una brutta cimice che ammazza

da troppi pensieri. Da una tasca della valigia presi

appartamento H. ¶ Mi aprì una donna anziana, dall’aspetto

fece strada fino a una stanza dove, sul tavolo

opposizione politica e non una semplice reazione all’esistenza

tessitrice. La nostra era una vita semplice ma molto

garantire ai nostri figli una vita dignitosa e un

parcheggiò l’autobus in una avenida illuminata dalle insegne

dei locali alla moda. Una via traversa ci condusse

come la canna di una pistola, Santiago mi indicò

Ciuffo biondo impertinente su una fronte alta e spaziosa

è stato cacciato da una discoteca di Gualeguay e

primo sequestro, quello di una ragazzina svedese, Dagmar Hagelin

colpevole di aver cantato una canzone proibita. Accadde al

paesi del Cono sur. Una patota della polizia assalì

della morte e fu una mattanza. ¶ Edgardo Enriquez Espinosa

insieme alla sua compagna, una cittadina brasiliana, e consegnato

venne rinvenuta morta in una camera d’albergo a

militari le avevano sequestrato una figlia e il genero

altro figlio giornalista a una lunga pena detentiva. Le

l’ambasciata a indire una conferenza stampa per sostenere

riaprì il caso e una nuova autopsia scoprì tracce

o per attirare in una trappola dirigenti Montoneros esiliati

è facile far entrare una persona sequestrata in un

punto di aggregarsi a una patota di sequestratori...». ¶ «Ovviamente

consigli utili per investire una parte consistente del bottino

aerei Hercules diretti verso una Banca svizzera ma, prima

destinazione, si fermarono in una base militare spagnola dove

sui desaparecidos è in una cassetta di sicurezza in

per certo o è una supposizione?». ¶ «Anche noi abbiamo

e comunque c’è una giudice, Carla del Ponte

mano ancora degli ostaggi. Una scomparsa, Cecilia Viñas, telefonò

ospiti». ¶ «Deve essere stata una giornata pesante, señor» così

Oggi pomeriggio ha ricevuto una telefonata, señor. Un uomo

a cercarmi c’era una sola ragione: lei era

El Chino ¶ Camminavo sotto una pioggia torrenziale e ghiacciata

un ombrello comperato a una cifra astronomica in un

mondo ad aver intitolato una via al collaborazionista di

pantaloni. Il maschietto era una novità, la femminuccia l

avevano preso vicino a una fabbrica mentre attaccava uno

dove devo andare». ¶ Prese una sedia e si sedette

Forse no». ¶ Mi porse una cartina del centro della

sempre pensato che solo una pallottola avrebbe potuto fermarlo

nuovo in Messico. Di una simpatia travolgente, eravamo diventati

estate, il tempo di una tournée, ero stato il

Ciao Ricky. Mi serve una copia del tuo cd

I miei pensieri erano una massa confusa, divisa tra

forse avevano avuto anche una storia. Ma quando li

po’. ¶ «Edmundo?». ¶ Mi lanciò una copia del quotidiano La

fronte alla Moneda con una grossa radio, alzare il

per tutta la piazza una canzone». ¶ Mi scrutò per

CAPITOLO VENTIDUESIMO ¶ Edmundo ¶ Noleggiai una piccola utilitaria sudcoreana e

per tenere a bada una folla in lutto - il

Chino» ribattei risentito. ¶ «E una volta tanto ha ragione

la testa: «“Nella” bara. Una bella chiazza scura sul

sei riuscito?». ¶ «C’era una specie di veglia funebre

viso si contorse in una smorfia cattiva: «Loro lo

fuggire ma li arrestarono una ventina di giorni dopo

submarino. Edmundo non disse una parola e la vide

la sua storia in una notte bretone satura di

alla funzione». ¶ «Pensavo a una visitina notturna al camposanto

primi giorni ci sarà una sentinella». ¶ Scosse la testa

ristorantino dove pare facessero una delle migliori zuppe di

quel cimitero. E quando una volta tanto lui voleva

nascosi l’auto in una stradina sterrata. ¶ «Hanno capito

tempo». ¶ «E dove?». ¶ «In una zona dove i cimiteri

proprio in fondo a una valle lunga e stretta

fossero problemi c’è una strada di montagna che

fino a Paihuano dove una donna con in testa

minatore ci bloccò agitando una paletta col disco rosso

rosso. ¶ «C’è stata una frana, la strada adesso

effettuare sorpassi impossibili. Trovammo una stanza con due letti

un buon pisco. ¶ Cominciò una strana vita. La mattina

intratteneva a parlare con una specie di santone. Questi

Gloria a lungo, con una straziante vocina infantile. Anche

di giorno in giorno. ¶ Una mattina al mio risveglio

faccio più. Sono diventato una macchietta, la gente mi

a partire. Anche perché una volta sceso a valle

terminato di pranzare da una ventina di minuti e

dei gran giocherelloni con una bella dose di fantasia

devi, come si diceva una volta, individuare un terreno

un’unica sosta in una delle rarissime aree di

e spremute d’arancia. ¶ Una doccia, un cambio d

un uomo e da una donna. Lui era Elías

letto di casa all’una del mattino: aveva ventidue

dell’aviazione, padre di una sua cara compagna di

alla DINA. Le offrì una via d’uscita, la

venne a sapere che una coppia di contadini, che

forme organizzate, hanno elaborato una strategia molto efficace che

guerriglia alla stregua di una malattia endemica, estirpandola dalle

questo modo si crea una situazione di stallo che

non riescono a trovare una soluzione militare, né politica

dei latifondisti hanno assassinato una cinquantina di contadini nella

rivoluzionarie hanno risposto assaltando una caserma dell’esercito colombiano

salire dentro di me una nostalgia struggente: era il

e aiutaci a costruire una cultura dei diritti umani

amarlo». ¶ «Non hai detto una parola» dissi a El

trasformato questo Paese in una landa desolata. Dall’esilio

ritrovati a vivere in una democrazia dove Pinochet è

prese due bicchieri e una bottiglia di pessimo whisky

tasca del giaccone avevo una mezza bottiglia di cognac

la bocca impastata e una forte acidità di stomaco

il favore di ordinarmi una pizza. ¶ Mentre ingoiavo come

pizza. ¶ Mentre ingoiavo come una medicina il primo boccone

il primo boccone di una quattro stagioni, doppia “muzzarella

il destino era stata una mia scelta consapevole. ¶ «Torno

tornerò più» risposi ancora una volta. ¶ «Non hai voglia

sera ti farò conoscere una grande signora argentina». ¶ Un

un palco sulla destra, una donna imponente, dalla pelle

stesso Gomez le dedicò una canzone. ¶ Ce ne andammo

tango e mi regalò una cassetta di Adriana Varela

era mia madre. «È una donna nata sulla riva

mi disse in spagnolo una frase tipica dei Carlotto

Sì, Inocencio. È stata una bellissima giornata». ¶ «Partirà domani

e persone, stimolato da una serie infinita di domande

canzoni, testi teatrali, versi... Una mattina il postino mi

A passo d’ombra, una prosa poetica dedicata a

infilai il disco in una busta diretta in Argentina

di iniziative; scrissi anche una lettera aperta al Ministro

nostalgia ti consuma come una candela» mi ammonì una